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Scaletta Introduzione  : -  contesto europeo -  indagini internazionali (OCSE-PISA) La valutazione nazionale : -  contesto normativo -  sistema INVALSI
Introduzione Significato della valutazione  esterna  prima degli aspetti organizzativi: che cosa, come, perch辿 si valuta  Prima ancora: come nasce e da cosa deriva lesigenza di una valutazione  esterna Valutazione = corrispettivo autonomia Autonomia = strumento per  successo formativo  degli studenti
Successo formativo Punto di partenza di tutti i processi di innovazione (autonomia, riforma, valutazione esterna ) Duplice aspetto: -  elevare i livelli di apprendimento -  migliorare la qualit  dellapprendimento  un problema internazionale, affrontato e trattato  con forza  dallUE
Qualit dellistruzione   La Comunit contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualit   (art.149 Trattato CE, 24/12/2002): per ogni Stato membro dellUE la qualit dellistruzione rappresenta una priorit politica perseguita a livello nazionale  Finalit : garantire ad ogni europeo un elevato livello di istruzione scolastica
Consiglio Europeo / 1 Lisbona 23-24 marzo 2000  Svolta epocale risultante dalla globalizzazione e da uneconomia basata sulla conoscenza  I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della societ dei saperi e alla necessit di migliorare il livello e la qualit dell'occupazione. Obiettivo strategico per il 2010: diventare leconomia basata sulla conoscenza pi湛 competitiva e dinamica del mondo
Consiglio Europeo / 2   Stoccolma, marzo 2001  Obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e formazione: migliorare la qualit e l'efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione nell'Unione europea;  consentire a tutti di accedere all'istruzione e alla formazione "durante l'intero arco della vita";  aprire i sistemi di istruzione e di formazione sul mondo.
Consiglio Europeo / 3   Barcellona, 15-16 marzo 2002 Adozione del Programma di lavoro dettagliato sul follow-up circa gli obiettivi dei sistemi di istruzione e formazione in Europa (G.U. Comunit europee, 14 giugno 2002)  Misurazione dei progressi compiuti attraverso strumenti concordati, con un confronto dei risultati fra i paesi europei e tra questi e il resto del mondo
Dal Programma di lavoro   (2.3.)  Il Consiglio "Istruzione" e la Commissione ribadiscono che, nonostante il ruolo essenziale che rivestono nella strategia di Lisbona,  l'istruzione e la formazione sono  pi湛  di semplici strumenti finalizzati all'occupabilit.
Dal Programma di lavoro   (2.3.)  I sistemi di istruzione e formazione, a cui le sfide della societ della conoscenza e della globalizzazione impongono dei cambiamenti, perseguono al contempo  obiettivi pi湛 alti  ed hanno maggiori responsabilit nei confronti della societ: il ruolo che svolgono 竪 importante ai fini della  costruzione della coesione sociale , della prevenzione della discriminazione, dell'esclusione, del razzismo e della xenofobia e quindi della  promozione della tolleranza e del rispetto per i diritti umani.
Zoccolo minimo di competenze  Tutte le persone devono acquisire uno zoccolo minimo di competenze per poter  apprendere ,  lavorare  e raggiungere lo  sviluppo personale  nella societ e nelleconomia della conoscenza. Si tratta delle competenze di base tradizionali e di quelle pi湛 moderne (Commissione delle Comunit europee, Bruxelles 2003)
Le competenze per la societ della conoscenza Lettura, scrittura e calcolo (competenze di base) Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia Lingue straniere Competenze nel settore delle TIC e uso della tecnologia "Apprendere ad apprendere" Competenze sociali Spirito d'impresa Cultura generale
Valutazione dei sistemi scolastici Giugno 1998, Conferenza di Praga :  i ministri dellistruzione dellUE concordano di individuare una serie di  indicatori  per facilitare la valutazione dei sistemi a livello nazionale nel settore scolastico Importanza della  comparabilit dei dati
Indagini OCSE-PISA PISA ( Programme for International Student Assessment ):indagine internazionale che, con periodicit triennale, valuta in quale misura  studenti quindicenni  alla fine della scuola dellobbligo o del primo anno della scuola secondaria superiore abbiano acquisito alcune  competenze ritenute essenziali nei settori fondamentali del sapere  per inserirsi con consapevolezza e partecipazione nella societ della conoscenza e  continuare ad apprendere per tutta la vita .
Ambiti indagine PISA   tre ambiti disciplinari :   italiano  (comprensione della lettura)  matematica  Scienze competenze trasversali :  problem solving
Obiettivi mettere a punto gli indicatori delle prestazioni dei quindicenni comparabili a livello internazionale individuare gli elementi che caratterizzano i Paesi che hanno ottenuto i risultati migliori in termini di livello medio delle prestazioni fornire in maniera sistematica i dati sui risultati dei sistemi di istruzione, in modo da consentire un monitoraggio che ne segua gli sviluppi e rilevi limpatto di provvedimenti innovativi e di interventi di riforma.
Valutazione Nazionale in Italia/1 Conferenza Nazionale sulla Scuola   (30/1-3/2/1990) rapporto CENSIS  (dic. 1989):  il problema della valutazione educativa sta diventando di assoluta priorit non solo da un punto di vista teorico quanto soprattutto da un punto di vista pratico ed economico
Valutazione Nazionale in Italia/2 Dal rapporto CENSIS 1989:  Un sistema di misurazione serve a responsabilizzare tutti gli operatori della scuola  Serve come strumento di informazione e di monitoraggio per aiutare i legislatori a prendere decisioni consapevoli ed oculate per operare i cambiamenti necessari e rendere la scuola veramente rispondente  ai nuovi bisogni delle societ complesse e tecnologicamente avanzate
Valutazione Nazionale Quadro normativo di riferimento/1 L. 15 marzo 1997 n. 59 (legge Bassanini); D. Lvo 31 marzo 1998 n. 112 (attuazione della legge Bassanini); D.P.R 8 marzo 1999 n. 275 (autonomia delle istituzioni scolastiche); D. Lvo 20 luglio 1999 n. 258 (trasformazione del CEDE in INValSI); Legge 10 marzo 2000, n. 62 (legge di parit scolastica):
Valutazione Nazionale Quadro normativo di riferimento/2 L. costituzionale n. 3/2001, in cui si afferma, allart. 3 punto 1 (modifica dellart. 117 della Costituzione), che lo Stato ha potest di legislazione esclusiva in materia di norme generali sull'istruzione; L. 28 marzo 2003, n. 53 sulla riforma del sistema istruzione (art. 3) D.L.vo 19/11/2004, n.276 Direttive emanate dal Ministro
Valutazione Nazionale Quadro normativo di riferimento/3 Direttiva Ministro n. 56  del 12 luglio 2004 Comunicazione INValSI, 25 agosto 2004 Comunicazione INValSI, 12 ottobre 2004 Comunicazioni U.S.R. Liguria: -  3 dicembre 2004 -  1 febbraio 2005 -  14 febbraio 2005
Servizio Nazionale Valutazione Istituzione : D.L.vo 19/11/2004, n.276 Obiettivo : valutare efficienza ed efficacia del sistema educativo , inquadrando la valutazione nel contesto internazionale Finalit :  progressivo miglioramento della qualit del sistema educativo armonizzazione della qualit del sistema educativo
Conseguimento fini Al conseguimento dei fini  concorrono , in relazione ai rispettivi ambiti di competenza: INVALSI Istituzioni scolastiche e formative Regioni Province Comuni
INVALSI CEDE: Centro Europeo dellEducazione (Decreti Delegati 1974)  Centro Europeo dellEducazione -  Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dellIstruzione  : D.L.vo 20/07/1999, n.258  Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione: art. 2 del D.L.vo 19/11/2004, n.276
INValSI ex D.L.vo /1999  In particolare, lIstituto: valuta lefficienza e l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso e analiticamente , ove opportuno anche per singola istituzione scolastica,  inquadrando la valutazione nazionale nel contesto internazionale ;
Compiti INVALSI (art.3) Effettua verifiche periodiche e sistematiche:  sulle conoscenze e abilit degli studenti sulla qualit complessiva dellofferta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale  ecc.
Compito Scuole Valutazione interna linterpretazione degli esiti da parte di ogni singola scuola  竪 fondamentale per la programmazione del proprio miglioramento continuo.
Miglioramento continuo Teorie conoscenza Visione illuminista : chi conosce 竪 in grado di agire (e di vivere), di fare e anche di insegnare (conoscenza = trasmissione di contenuti) Visione attuale : conoscenza = processo di apprendimento (continuo)    quindi porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli
Due tipi di valutazione a.   esterna   di competenza della responsabilit centrale che la attua attraverso prove di apprendimento sugli allievi e un questionario di sistema inviato alle scuole (INVALSI) b.   interna   di competenza delle scuole che elaborano i dati della valutazione esterna nellambito della loro valutazione interna per disporre le conseguenti azioni correttive (autovalutazione    miglioramento)
VALUTARE LA SCUOLA non e semplice perch辿 la scuola 竪 un sistema complesso non esiste miglioramento senza valutazione non esiste autonomia della scuola senza responsabilit dei soggetti che  vi operano  deve esistere quindi una valutazione puntuale e costante dellefficacia e dellefficienza dellofferta formativa la valutazione deve costituire un momento fondamentale del processo decisionale per stabilire con chiarezza gli obiettivi da raggiungere e in quale misura siano stati raggiunti
VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO PERCH accertare quanto succede identificando punti di forza e di debolezza stabilire se il livello delle risorse 竪 adeguato e se vengono impiegate al meglio coinvolgere e responsabilizzare tutti gli operatori scolastici determinare cosa deve essere migliorato e come agire facilitare confronti tra situazioni comparabili
VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO PER CHI ha il compito di governare  evitando che lautonomia faccia aumentare gli squilibri monitorando la qualit del servizio calibrando gli interventi di riforma opera allinterno della scuola facendo s狸 che la valutazione diventi strumento essenziale per il miglioramento del proprio profilo professionale fruisce del servizio scolastico gli utenti  infatti non sono solo i beneficiari del servizio scolastico, ma ne determinano anche lefficacia. affinch辿 il sistema consegua gli obiettivi prefissati  e necessario quindi disporre di informazioni tempestive misurando periodicamente i risultati conseguiti
VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO COSA VALUTARE: la qualit dellofferta formativa nel suo complesso in confronto a quella di altri paesi la qualit delle singole scuole gli apprendimenti degli studenti tutto questo e interdipendente un SNV deve fondarsi su un sistema integrato di diversi approcci valutativi
VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO COME VALUTARE con una visione complessiva con un approccio metodologico unitario  con regia e coordinamento centrali tenendo conto di alcuni elementi fondamentali : contesto risorse processi  attivati per raggiungere risultati prefissati risultati ottenuti miglioramento continuo
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE si configura come un servizio per gli operatori della scuola non mette in discussione la libert di insegnamento dei docenti, ma fornisce punti di riferimento esterni per aiutarli a valutare i risultati della propria azione educativa si fonda su un sistema integrato di diversi approcci valutativi
Rilevazione apprendimenti 3 prove oggettive con quesiti a scelta multipla:  una per la lingua italiana una per le scienze una per la matematica N.B.Gli apprendimenti sono riferiti sostanzialmente agli obiettivi della programmazione dellanno scolastico precedente quello della somministrazione, ma tengono conto anche dei piani di studio in via di svolgimento
FINALITA E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI far s狸 che le scuole abbiano termini di riferimento anche se non esaustivi, che forniscano indicatori utili per una riflessione far maturare negli insegnanti e negli allievi la cultura della valutazione favorire lautovalutazione anche negli studenti far s狸 che il decisore politico riceva informazioni affidabili sulle competenze raggiunte dagli studenti italiani
Questionario di sistema Nel Questionario si tiene conto di: alcune voci fondamentali comuni per tutte le scuole del possibile spazio di differenziazione fra le stesse in funzione delle finalit e degli obiettivi previsti dai singoli POF (Piani dellOfferta Formativa).
QUESTIONARIO DI SISTEMA  FINALITA E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE realizzare un confronto critico del rapporto tra i livelli delle prestazioni dei ragazzi e lofferta delle istituzioni scolastiche rappresentare uno strumento di raccolta degli elementi di processo utili alla riflessione  costituire una traccia complementare e compatibile con qualsiasi modello di autovalutazione di istituto adottato dalle scuole monitorare landamento dellorganizzazione e i processi necessari a portare gli alunni allapprendimento soffermarsi sugli aspetti di forza e di debolezza identificare punti prioritari di miglioramento della qualit del servizio erogato
QUESTIONARIO DI SISTEMA  FINALITA E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE confronto dei risultati delle prove di apprendimento con la qualit complessiva dellofferta formativa per individuare le cause di  un eventuale livello scadente delle prestazioni degli allievi e proporre i rimedi. valutazione della qualit complessiva dellofferta formativa delle istituzioni scolastiche e formative raccolta delle principali attivit e dei processi che riguardano il servizio scolastico perch辿 le singole unit scolastiche possano costruire un proprio modello di autovalutazione finalizzato alla realizzazione del miglioramento continuo
VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO I RUOLI LAMMINISTRAZIONE CENTRALE ha la responsabilit dellefficacia e dellefficienza dellistruzione a livello nazionale deve esplicitare gli obiettivi nazionali  LINVALSI  svolge una valutazione periodica e sistematica sulle conoscenze  e abilit degli allievi e sulla qualit complessiva dellofferta formativa comunica ad ogni scuola il proprio grado di conseguimento di tali obiettivi LE SCUOLE AUTONOME analizzano i risultati raggiunti individuano le azioni preventive e correttive  necessarie per il miglioramento continuo del servizio
VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO I progetti pilota: PP1-PP2-PP3 Sito INVALSI Documenti utili Aspetti organizzativi
Calendario prove La somministrazione 竪 prevista in tre giorni diversi.  Calendario per la Liguria 6 (o 13) aprile:  Prova di italiano 7 (o 14) aprile:  Prova di matematica 8 (o 15) aprile:  Prova di scienze.
Ruolo del coordinatore  responsabilit del coordinatore assicurare la corretta distribuzione, compilazione e raccolta degli elenchi e delle prove. Il coordinatore 竪 responsabile dellorganizzazione della somministrazione e, in collaborazione con il Dirigente scolastico, ha il compito di individuare gli insegnanti a cui affidare la somministrazione delle prove. Il coordinatore si far inoltre carico di illustrare le procedure di somministrazione descritte in questo Manuale e nel  Manuale del somministratore .
Questionario di sistema Gruppo di discussione  il docente coordinatore della scuola; il Dirigente Scolastico  2 allievi (per le scuole superiori), scelti tra i  rappresentanti di classe o di Istituto; 2 genitori, scelti tra i rappresentanti di  classe o di Istituto; il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;  un rappresentante del personale ATA (per quanto di loro competenza e in particolare  per le scuole statali);  3 Docenti di discipline diverse

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  • 5. Qualit dellistruzione La Comunit contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualit (art.149 Trattato CE, 24/12/2002): per ogni Stato membro dellUE la qualit dellistruzione rappresenta una priorit politica perseguita a livello nazionale Finalit : garantire ad ogni europeo un elevato livello di istruzione scolastica
  • 6. Consiglio Europeo / 1 Lisbona 23-24 marzo 2000 Svolta epocale risultante dalla globalizzazione e da uneconomia basata sulla conoscenza I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della societ dei saperi e alla necessit di migliorare il livello e la qualit dell'occupazione. Obiettivo strategico per il 2010: diventare leconomia basata sulla conoscenza pi湛 competitiva e dinamica del mondo
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  • 9. Dal Programma di lavoro (2.3.) Il Consiglio "Istruzione" e la Commissione ribadiscono che, nonostante il ruolo essenziale che rivestono nella strategia di Lisbona, l'istruzione e la formazione sono pi湛 di semplici strumenti finalizzati all'occupabilit.
  • 10. Dal Programma di lavoro (2.3.) I sistemi di istruzione e formazione, a cui le sfide della societ della conoscenza e della globalizzazione impongono dei cambiamenti, perseguono al contempo obiettivi pi湛 alti ed hanno maggiori responsabilit nei confronti della societ: il ruolo che svolgono 竪 importante ai fini della costruzione della coesione sociale , della prevenzione della discriminazione, dell'esclusione, del razzismo e della xenofobia e quindi della promozione della tolleranza e del rispetto per i diritti umani.
  • 11. Zoccolo minimo di competenze Tutte le persone devono acquisire uno zoccolo minimo di competenze per poter apprendere , lavorare e raggiungere lo sviluppo personale nella societ e nelleconomia della conoscenza. Si tratta delle competenze di base tradizionali e di quelle pi湛 moderne (Commissione delle Comunit europee, Bruxelles 2003)
  • 12. Le competenze per la societ della conoscenza Lettura, scrittura e calcolo (competenze di base) Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia Lingue straniere Competenze nel settore delle TIC e uso della tecnologia "Apprendere ad apprendere" Competenze sociali Spirito d'impresa Cultura generale
  • 13. Valutazione dei sistemi scolastici Giugno 1998, Conferenza di Praga : i ministri dellistruzione dellUE concordano di individuare una serie di indicatori per facilitare la valutazione dei sistemi a livello nazionale nel settore scolastico Importanza della comparabilit dei dati
  • 14. Indagini OCSE-PISA PISA ( Programme for International Student Assessment ):indagine internazionale che, con periodicit triennale, valuta in quale misura studenti quindicenni alla fine della scuola dellobbligo o del primo anno della scuola secondaria superiore abbiano acquisito alcune competenze ritenute essenziali nei settori fondamentali del sapere per inserirsi con consapevolezza e partecipazione nella societ della conoscenza e continuare ad apprendere per tutta la vita .
  • 15. Ambiti indagine PISA tre ambiti disciplinari : italiano (comprensione della lettura) matematica Scienze competenze trasversali : problem solving
  • 16. Obiettivi mettere a punto gli indicatori delle prestazioni dei quindicenni comparabili a livello internazionale individuare gli elementi che caratterizzano i Paesi che hanno ottenuto i risultati migliori in termini di livello medio delle prestazioni fornire in maniera sistematica i dati sui risultati dei sistemi di istruzione, in modo da consentire un monitoraggio che ne segua gli sviluppi e rilevi limpatto di provvedimenti innovativi e di interventi di riforma.
  • 17. Valutazione Nazionale in Italia/1 Conferenza Nazionale sulla Scuola (30/1-3/2/1990) rapporto CENSIS (dic. 1989): il problema della valutazione educativa sta diventando di assoluta priorit non solo da un punto di vista teorico quanto soprattutto da un punto di vista pratico ed economico
  • 18. Valutazione Nazionale in Italia/2 Dal rapporto CENSIS 1989: Un sistema di misurazione serve a responsabilizzare tutti gli operatori della scuola Serve come strumento di informazione e di monitoraggio per aiutare i legislatori a prendere decisioni consapevoli ed oculate per operare i cambiamenti necessari e rendere la scuola veramente rispondente ai nuovi bisogni delle societ complesse e tecnologicamente avanzate
  • 19. Valutazione Nazionale Quadro normativo di riferimento/1 L. 15 marzo 1997 n. 59 (legge Bassanini); D. Lvo 31 marzo 1998 n. 112 (attuazione della legge Bassanini); D.P.R 8 marzo 1999 n. 275 (autonomia delle istituzioni scolastiche); D. Lvo 20 luglio 1999 n. 258 (trasformazione del CEDE in INValSI); Legge 10 marzo 2000, n. 62 (legge di parit scolastica):
  • 20. Valutazione Nazionale Quadro normativo di riferimento/2 L. costituzionale n. 3/2001, in cui si afferma, allart. 3 punto 1 (modifica dellart. 117 della Costituzione), che lo Stato ha potest di legislazione esclusiva in materia di norme generali sull'istruzione; L. 28 marzo 2003, n. 53 sulla riforma del sistema istruzione (art. 3) D.L.vo 19/11/2004, n.276 Direttive emanate dal Ministro
  • 21. Valutazione Nazionale Quadro normativo di riferimento/3 Direttiva Ministro n. 56 del 12 luglio 2004 Comunicazione INValSI, 25 agosto 2004 Comunicazione INValSI, 12 ottobre 2004 Comunicazioni U.S.R. Liguria: - 3 dicembre 2004 - 1 febbraio 2005 - 14 febbraio 2005
  • 22. Servizio Nazionale Valutazione Istituzione : D.L.vo 19/11/2004, n.276 Obiettivo : valutare efficienza ed efficacia del sistema educativo , inquadrando la valutazione nel contesto internazionale Finalit : progressivo miglioramento della qualit del sistema educativo armonizzazione della qualit del sistema educativo
  • 23. Conseguimento fini Al conseguimento dei fini concorrono , in relazione ai rispettivi ambiti di competenza: INVALSI Istituzioni scolastiche e formative Regioni Province Comuni
  • 24. INVALSI CEDE: Centro Europeo dellEducazione (Decreti Delegati 1974) Centro Europeo dellEducazione - Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dellIstruzione : D.L.vo 20/07/1999, n.258 Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione: art. 2 del D.L.vo 19/11/2004, n.276
  • 25. INValSI ex D.L.vo /1999 In particolare, lIstituto: valuta lefficienza e l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso e analiticamente , ove opportuno anche per singola istituzione scolastica, inquadrando la valutazione nazionale nel contesto internazionale ;
  • 26. Compiti INVALSI (art.3) Effettua verifiche periodiche e sistematiche: sulle conoscenze e abilit degli studenti sulla qualit complessiva dellofferta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale ecc.
  • 27. Compito Scuole Valutazione interna linterpretazione degli esiti da parte di ogni singola scuola 竪 fondamentale per la programmazione del proprio miglioramento continuo.
  • 28. Miglioramento continuo Teorie conoscenza Visione illuminista : chi conosce 竪 in grado di agire (e di vivere), di fare e anche di insegnare (conoscenza = trasmissione di contenuti) Visione attuale : conoscenza = processo di apprendimento (continuo) quindi porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli
  • 29. Due tipi di valutazione a. esterna di competenza della responsabilit centrale che la attua attraverso prove di apprendimento sugli allievi e un questionario di sistema inviato alle scuole (INVALSI) b. interna di competenza delle scuole che elaborano i dati della valutazione esterna nellambito della loro valutazione interna per disporre le conseguenti azioni correttive (autovalutazione miglioramento)
  • 30. VALUTARE LA SCUOLA non e semplice perch辿 la scuola 竪 un sistema complesso non esiste miglioramento senza valutazione non esiste autonomia della scuola senza responsabilit dei soggetti che vi operano deve esistere quindi una valutazione puntuale e costante dellefficacia e dellefficienza dellofferta formativa la valutazione deve costituire un momento fondamentale del processo decisionale per stabilire con chiarezza gli obiettivi da raggiungere e in quale misura siano stati raggiunti
  • 31. VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO PERCH accertare quanto succede identificando punti di forza e di debolezza stabilire se il livello delle risorse 竪 adeguato e se vengono impiegate al meglio coinvolgere e responsabilizzare tutti gli operatori scolastici determinare cosa deve essere migliorato e come agire facilitare confronti tra situazioni comparabili
  • 32. VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO PER CHI ha il compito di governare evitando che lautonomia faccia aumentare gli squilibri monitorando la qualit del servizio calibrando gli interventi di riforma opera allinterno della scuola facendo s狸 che la valutazione diventi strumento essenziale per il miglioramento del proprio profilo professionale fruisce del servizio scolastico gli utenti infatti non sono solo i beneficiari del servizio scolastico, ma ne determinano anche lefficacia. affinch辿 il sistema consegua gli obiettivi prefissati e necessario quindi disporre di informazioni tempestive misurando periodicamente i risultati conseguiti
  • 33. VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO COSA VALUTARE: la qualit dellofferta formativa nel suo complesso in confronto a quella di altri paesi la qualit delle singole scuole gli apprendimenti degli studenti tutto questo e interdipendente un SNV deve fondarsi su un sistema integrato di diversi approcci valutativi
  • 34. VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO COME VALUTARE con una visione complessiva con un approccio metodologico unitario con regia e coordinamento centrali tenendo conto di alcuni elementi fondamentali : contesto risorse processi attivati per raggiungere risultati prefissati risultati ottenuti miglioramento continuo
  • 35. SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE si configura come un servizio per gli operatori della scuola non mette in discussione la libert di insegnamento dei docenti, ma fornisce punti di riferimento esterni per aiutarli a valutare i risultati della propria azione educativa si fonda su un sistema integrato di diversi approcci valutativi
  • 36. Rilevazione apprendimenti 3 prove oggettive con quesiti a scelta multipla: una per la lingua italiana una per le scienze una per la matematica N.B.Gli apprendimenti sono riferiti sostanzialmente agli obiettivi della programmazione dellanno scolastico precedente quello della somministrazione, ma tengono conto anche dei piani di studio in via di svolgimento
  • 37. FINALITA E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI far s狸 che le scuole abbiano termini di riferimento anche se non esaustivi, che forniscano indicatori utili per una riflessione far maturare negli insegnanti e negli allievi la cultura della valutazione favorire lautovalutazione anche negli studenti far s狸 che il decisore politico riceva informazioni affidabili sulle competenze raggiunte dagli studenti italiani
  • 38. Questionario di sistema Nel Questionario si tiene conto di: alcune voci fondamentali comuni per tutte le scuole del possibile spazio di differenziazione fra le stesse in funzione delle finalit e degli obiettivi previsti dai singoli POF (Piani dellOfferta Formativa).
  • 39. QUESTIONARIO DI SISTEMA FINALITA E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE realizzare un confronto critico del rapporto tra i livelli delle prestazioni dei ragazzi e lofferta delle istituzioni scolastiche rappresentare uno strumento di raccolta degli elementi di processo utili alla riflessione costituire una traccia complementare e compatibile con qualsiasi modello di autovalutazione di istituto adottato dalle scuole monitorare landamento dellorganizzazione e i processi necessari a portare gli alunni allapprendimento soffermarsi sugli aspetti di forza e di debolezza identificare punti prioritari di miglioramento della qualit del servizio erogato
  • 40. QUESTIONARIO DI SISTEMA FINALITA E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE confronto dei risultati delle prove di apprendimento con la qualit complessiva dellofferta formativa per individuare le cause di un eventuale livello scadente delle prestazioni degli allievi e proporre i rimedi. valutazione della qualit complessiva dellofferta formativa delle istituzioni scolastiche e formative raccolta delle principali attivit e dei processi che riguardano il servizio scolastico perch辿 le singole unit scolastiche possano costruire un proprio modello di autovalutazione finalizzato alla realizzazione del miglioramento continuo
  • 41. VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO I RUOLI LAMMINISTRAZIONE CENTRALE ha la responsabilit dellefficacia e dellefficienza dellistruzione a livello nazionale deve esplicitare gli obiettivi nazionali LINVALSI svolge una valutazione periodica e sistematica sulle conoscenze e abilit degli allievi e sulla qualit complessiva dellofferta formativa comunica ad ogni scuola il proprio grado di conseguimento di tali obiettivi LE SCUOLE AUTONOME analizzano i risultati raggiunti individuano le azioni preventive e correttive necessarie per il miglioramento continuo del servizio
  • 42. VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO I progetti pilota: PP1-PP2-PP3 Sito INVALSI Documenti utili Aspetti organizzativi
  • 43. Calendario prove La somministrazione 竪 prevista in tre giorni diversi. Calendario per la Liguria 6 (o 13) aprile: Prova di italiano 7 (o 14) aprile: Prova di matematica 8 (o 15) aprile: Prova di scienze.
  • 44. Ruolo del coordinatore responsabilit del coordinatore assicurare la corretta distribuzione, compilazione e raccolta degli elenchi e delle prove. Il coordinatore 竪 responsabile dellorganizzazione della somministrazione e, in collaborazione con il Dirigente scolastico, ha il compito di individuare gli insegnanti a cui affidare la somministrazione delle prove. Il coordinatore si far inoltre carico di illustrare le procedure di somministrazione descritte in questo Manuale e nel Manuale del somministratore .
  • 45. Questionario di sistema Gruppo di discussione il docente coordinatore della scuola; il Dirigente Scolastico 2 allievi (per le scuole superiori), scelti tra i rappresentanti di classe o di Istituto; 2 genitori, scelti tra i rappresentanti di classe o di Istituto; il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi; un rappresentante del personale ATA (per quanto di loro competenza e in particolare per le scuole statali); 3 Docenti di discipline diverse