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3/6 OTTOBRE 2017 - Caserta
Valutazione clinica del donatore
Letizia Lombardini
Centro Nazionale Trapianti
Obiettivi
 ripercorrere le fasi che portano a stabilire lidoneit
di un donatore dorgani attraverso un percorso di
valutazione omogeneo e condiviso.
Valutazioneclinicadeldonatore
Identificazione
Potenziale
Donatore
Diagnosi di morte
Valutazione di idoneit
del donatore
Prelievo
di organi e tessuti
Trasporto
Offerta
di donazione
Trapianto
Follow up
Il processo di donazione e trapianto
Lista dattesa
Trattamento
Assegnazione organi
Limiti intrinseci e criticit del processo
di valutazione
 fattore tempo;
 scarsa disponibilit di informazioni;
 rischio ineludibile (standard);
 evento avverso.
  in passato
Idoneit del donatore: concetto rigido, troppo schematico.
  oggi
Idoneit del donatore: concetto flessibile, meno schematico,
pi湛 ragionato.
I risultati di oltre 30 anni di trapianti ci hanno insegnato che
rispettando determinati principi guida non si registrano differenze
significative in termini di sopravvivenza tra i pazienti che hanno
ricevuto organi da donatori a rischio standard rispetto a quelli i cui
trapianti sono stati effettuati con organi da donatori a rischio non
standard.
 lidoneit di un donatore dorgani 竪 un concetto che oggi, sempre
pi湛 frequentemente si COMPLETA (tranne casi molto selezionati)
con un dato che hanno solo i Centri Trapianto.
LE CONDIZIONI CLINICHE DEI RICEVENTI IN
LISTA DATTESA
Protocollo per la valutazione di idoneit
del donatore di organi solidi
 la valutazione didoneit del donatore di organi e tessuti 竪
finalizzata a ridurre al minimo il rischio di trasmissione di malattie
dal donatore al ricevente in seguito al trapianto.
E evidente che il rischio zero non pu嘆 esistere nelle condizioni di
urgenza in cui il processo di procurement e di trapianto si svolge.
Per patologie trasmissibili devono intendersi tutte quelle per le
quali le evidenze scientifiche disponibili attestino che il rischio di
trasmissione 竪 non possibile n辿 presumibile ma attuale.
La valutazione didoneit del donatore deve essere inteso come un
percorso orientato a raccogliere il maggior numero possibile di
informazioni tese non ad escludere bens狸 ad accertare se esistano
patologie trasmissibili dal donatore al ricevente.
Prima del
prelievo
Al
prelievo
Al
trapianto
Processo dinamico, multifasico e multidisciplinare
- Anamnesi
- Esame Obiettivo
- Indagini Sierologiche
- Indagini
Ematochimiche
- Indagini Strumentali
- Biopsia (quando
necessaria)
- Palpazione
- Ispezione
- Chirurgia di banco
LA VALUTAZIONE DIDONEITA
abitudini sessuali, uso di sostanze stupefacenti, occupazione e attivit
ricreazionali, viaggi in aree endemiche per specifiche patologie (malaria,
west nile, tripanosomiasi, etc.), morsi di animali (cani, pipistrelli, criceti,
etc.), malattie preesistenti quali malattie autoimmuni, infettive,
neoplastiche, malattie a eziologia completamente o parzialmente
sconosciuta.
particolare attenzione a malattie infettive, patologia neoplastica,
patologia immuno-ematologica
Anamnesi
fonti di informazione disponibili (medico curante, familiari, conoscenti,
personale di assistenza, ecc.)
Prima del prelievo
Lista di controllo delle informazioni anamnestiche da raccogliere
sui possibili donatori di organi
Notizieanamnestiche disponibili
N.N. NO SI
Rischio perHIV/epatite NO N.N.  SI
Malattieinfettivepregresse N.N. NO SI
Uso di sostanze stupefacenti NO N.N. SI
Neoplasie N.N. NO SI
Familiarit perneoplasie  N.N. NO SI
Esecuzione recente diPSA
Se il donatoreha pi湛 di 50 anni N.N. NO SI
Anamnesi
Interventichirurgici N.N. NO SI
Irregolaritmestruali N.N. NO SI
Gravidanza in atto N.N.  NO SI
Abortorecente N.N. NO SI
Cardiopatia N.N. NO SI
Pneumopatia N.N.  NO SI
Epatopatia N.N.  NO SI
Nefropatia N.N. NO SI
Diabete N.N. NO SI
Altre malattie autoimmuni N.N.  NO SI
Ipertensione N.N. NO SI
Uso cronicodi farmaci N.N.  NO SI
Dislipidemie N.N. NO SI
Etilismo  N.N. NO SI
Tabagismo N.N. NO SI
Malattiea eziologianon nota N.N. NO  SI
Donatorepediatrico
Esantemi N.N. NO  SI
Quali? Quando?
Quali? Quando?
EsameObiettivo
segni riferibili a malattie trasmissibili.
cicatrici cutanee, lesioni cutanee o mucose con particolare attenzione alle
lesioni pigmentate, tatuaggi e piercing, ittero, esantemi (in particolare in et
pediatrica), linfo-adenomegalie, segni palesi di uso di stupefacenti.
Si raccomanda la palpazione della tiroide, della mammella, dei testicoli, di
stazioni linfonodali superficiali e lesplorazione rettale, se il donatore ha
superato let di 50 anni.
Prima del prelievo
IndaginiSierologiche
HIV (anticorpi),
Se positivo, contattare la second opinion infettivologica,
HCV (anticorpi),
Se positivo, verranno effettuati su campione di sangue del donatore:
HCV-RNA qualitativo e/o quantitativo
Se positivo:
Genotipo (Il risultato non 竪 vincolante ai fini della procedura di prelievo e successivo trapianto ma deve
essere acquisito appena possibile),
HBV (HBsAg, HBcAb, su prelievo di sangue pre-trasfusione),
Se HBsAg e/o HBcAb positivo, verranno effettuati su campione di sangue del donatore:
HBsAb,
HBV-DNA qualitativo e/o quantitativo
HDV (indispensabile nei pazienti HBsAg positivi: HDV-IgG o HDVAg o HDV- RNA),
TPHA o altro test treponemico di screening (VDRL o RPR se positivo il test di screening),
CMV (anticorpi IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto),
HSV-1e 2 (anticorpi IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto),
EBV (anticorpi VCA-IgG ed EBNA - NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto),
VZV (anticorpi IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto),
Toxoplasma (anticorpi-IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto),
 Altri test per la ricerca di HSV-DNA, VZV-DNA, HHV-6-DNA, CMV-DNA, EBV-DNA, Ente-rovirus-RNA,
West Nile Virus-RNA nei mesi estivi su sangue e liquor per donatori con sintomi neurologici e sospetta diagnosi di
encefalite.
Prima del prelievo
Indaginiematochimiche Valutazione biochimica
Standard (da eseguire sempre)
Emocromo con formula
Piastrine
Creatininemia, Azotemia
Sodio, Potassio, Calcio e Cloro
Protidemia totale
Albuminemia
CPK  CPK-MB
Troponina
Glicemia
LDH
GOT
GPT
Bilirubina totale e diretta
Fosfatasi alcalina
gammaGT
Amilasi e lipasi
INR, PTT e Fibrinogeno
Esame urine completo
Emogasanalisi di base e al 100% di ossigeno
PSA (total/free) nei maschi di et > 50 anni
⇔HCG
Non Standard (da eseguire su richiesta)
Prima del prelievo
Esamistrumentali
ECG
Ecocardiogramma con valutazione della FE e del SIV
Rx Torace
Ecoaddome
Esami Colturali
da effettuare su sangue, urine, escreato o altro campione respiratorio, tampone rettale
- stabilire lidoneit di un organo o escludere sospetti neoplastici
Prima del prelievo
Prima del
prelievo
Al
prelievo
Al
trapianto
Definizione livello di rischio
Livello di rischio confermato
o modificato
Livello definitivo di rischio
IL PROFILO DI RISCHIO DEL DONATORE
  in base ai dati raccolti il donatore potr essere classificato come:
- IDONEO: assenza di elementi noti che comportino un rischio di trasmissione di
patologia ovvero presenza di elementi noti che per嘆 non impediscono lutilizzo degli
organi, eventualmente prevedendo una selezione dei riceventi e il rispetto di alcune
raccomandazioni .
- NON IDONEO: presenza di fattori che comportano un rischio di trasmissione di
patologia da donatore a ricevente la cui gravit supera il beneficio atteso dal
trapianto o il rischio di mortalit conseguente alla permanenza in lista del
potenziale ricevente.
IL PROFILO DI RISCHIO DEL DONATORE
Donatore non idoneo a priori
non possono essere accettati in nessun caso
Lesclusione di un donatore per rischio inaccettabile a causa di patologia neoplastica, senza contattare
la second opinion, pu嘆 essere effettuata a seguito di un evidente e documentato riscontro diagnostico nei
seguenti casi:
neoplasie maligne metastatizzate;
carcinoma in atto, ad eccezione di:
carcinoma della prostata,
carcinoma della vescica,
carcinoma del rene,
carcinoma micro papillifero della tiroide
per i quali 竪 necessario contattare la second opinion;
microcitoma polmonare;
melanoma diagnosticato con un follow-up inferiore a 5 anni;
leucemia acuta in atto;
linfomi in atto;
mieloma multiplo in atto.
IN TUTTI GLI ALTRI CASI DI PATOLOGIA
NEOPLASTICA, INFETTIVA, EMATOLOGICA,
IMMUNOLOGICA E GENETICA E NECESSARIO
CONTATTARE LA SPECIFICA SECOND OPINION
NAZIONALE E AVVISARE IL CNTO
DONATORE IDONEO
RISCHIO STANDARD: assenza di fattori di rischio per trasmissione di malattia dal
donatore al ricevente
RISCHIO NON STANDARD TRASCURABILE: presenza di fattori di rischio per
trasmissione di patologia, la cui natura per嘆 non 竪 tale da restringere il campo dei
possibili riceventi. Qualora se trasmesse, sarebbero facilmente trattabili e non
comportano, comunque, una diversa probabilit di sopravvivenza dellorgano o del
paziente rispetto ai riceventi di organi da donatore a rischio standard. Consenso informato
dettagliato e appropriato al caso specifico al momento del trapianto.
Anti-core pos.
Lue
Meningite in terapia
da almeno 24h
Batteriemie con
antibiogr.
Ca in situ (escluso ca
mammario alto
grado)
Tumori SNC esclusi i 4属
grado WHO
Ca rene <4 cm a basso
grado
Ca uroteliale a basso
grado
Ca tiroide < 1 cm
Ca basocellulare
DONATORE IDONEO
RISCHIO NON STANDARD ACCETTABILE: presenza di fattori di rischio per
trasmissione di patologie tali da restringere il campo dei possibili riceventi. Lutilizzo di
questi organi 竪 giustificato dalla particolare condizione clinica del ricevente e/o la
possibilit di fronteggiare efficacemente la patologia eventualmente trasmessa e ,
rendono il rischio di morbosit e di mortalit connesso alleventuale trasmissione di
malattia dal donatore al ricevente sensibilmente inferiore rispetto al medesimo
rischio conseguente alla permanenza in lista di attesa del potenziale ricevente.
Informativa da far firmare al momento delliscrizione in lista + Consenso informato
al momento del trapianto.
HCV +
HBsAg +
Comportamenti a elevato
rischio
Infezioni da MDR localizzate
Malattia di Chagas
Tumori SNC di 4属 WHO in
assenza di fatt. risc.
Linfomi in remissione da oltre
10 anni
Ca in atto a basso grado e
basso stadio
Storia di Ca a basso grado e
basso stadio
DONATORE IDONEO
RISCHIO NON STANDARD ACCETTABILE SOLO PER PAZIENTI IN GRAVI
CONDIZIONI CLINICHE o meglio in condizione di urgenza clinica relativa:
fattori di rischio di trasmissione di patologia grave, per lo pi湛 neoplastica, e che,
tuttavia, a giudizio degli esperti nazionali possono essere considerati a rischio
accettabile, con ulteriori limitazioni, per pazienti in condizioni cliniche tali che il
rischio di morte o di evoluzione di gravi patologie connesso al mantenimento in lista di
attesa rende accettabile quello conseguente alla eventuale trasmissione di patologia
donatore - ricevente.
Informativa da far firmare al momento delliscrizione in lista + Consenso informato
al momento del trapianto.
Condizioni cliniche che, a giudizio del team medico responsabile del trapianto, giustificano
lesistenza di un potenziale beneficio per il paziente nonostante il maggiore rischio di
trasmissione di patologia conseguente alle specifiche caratteristiche del donatore in esame.
Se la valutazione di idoneit del donatore non 竪 chiaramente definibile 竪 fortemente
raccomandato il ricorso ai consulenti indicati dal Centro Nazionale Trapianti (Second
Opinion Nazionale), che hanno il compito di suggerire in base alla loro esperienza e
a quanto riportato nella letteratura scientifica internazionale la pi湛 appropriata
modalit di gestione della situazione rappresentata.
La Second opinion nazionale pu嘆 essere richiesta esclusivamente dal CRT che ha in
gestione il donatore e/o dal CNT operativo. In caso di cessioni di organi ad altro CRT
per urgenze nazionali, anticipi, eccedenze e restituzioni, leventuale divergenza di vedute
in merito alla valutazione del rischio del donatore tra CRT cedente e CRT ricevente sar
rimessa al CNT.
Second opinion nazionale
Conclusioni
 Approfondita ricerca di tutte le informazioni anamnestiche
e cliniche sul potenziale donatore;
 Accertare se esistano patologie trasmissibili dal donatore al
ricevente;
 Ruolo del clinico o del chirurgo che gestisce il ricevente
nella valutazione del potenziale beneficio nonostante il
maggiore rischio di trasmissione di patologia conseguente
alle specifiche caratteristiche del donatore.
Valutazioneclinicadeldonatore

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Valutazione clinica del donatore

  • 1. 3/6 OTTOBRE 2017 - Caserta Valutazione clinica del donatore Letizia Lombardini Centro Nazionale Trapianti
  • 2. Obiettivi ripercorrere le fasi che portano a stabilire lidoneit di un donatore dorgani attraverso un percorso di valutazione omogeneo e condiviso. Valutazioneclinicadeldonatore
  • 3. Identificazione Potenziale Donatore Diagnosi di morte Valutazione di idoneit del donatore Prelievo di organi e tessuti Trasporto Offerta di donazione Trapianto Follow up Il processo di donazione e trapianto Lista dattesa Trattamento Assegnazione organi
  • 4. Limiti intrinseci e criticit del processo di valutazione fattore tempo; scarsa disponibilit di informazioni; rischio ineludibile (standard); evento avverso.
  • 5. in passato Idoneit del donatore: concetto rigido, troppo schematico. oggi Idoneit del donatore: concetto flessibile, meno schematico, pi湛 ragionato. I risultati di oltre 30 anni di trapianti ci hanno insegnato che rispettando determinati principi guida non si registrano differenze significative in termini di sopravvivenza tra i pazienti che hanno ricevuto organi da donatori a rischio standard rispetto a quelli i cui trapianti sono stati effettuati con organi da donatori a rischio non standard.
  • 6. lidoneit di un donatore dorgani 竪 un concetto che oggi, sempre pi湛 frequentemente si COMPLETA (tranne casi molto selezionati) con un dato che hanno solo i Centri Trapianto. LE CONDIZIONI CLINICHE DEI RICEVENTI IN LISTA DATTESA
  • 7. Protocollo per la valutazione di idoneit del donatore di organi solidi la valutazione didoneit del donatore di organi e tessuti 竪 finalizzata a ridurre al minimo il rischio di trasmissione di malattie dal donatore al ricevente in seguito al trapianto. E evidente che il rischio zero non pu嘆 esistere nelle condizioni di urgenza in cui il processo di procurement e di trapianto si svolge.
  • 8. Per patologie trasmissibili devono intendersi tutte quelle per le quali le evidenze scientifiche disponibili attestino che il rischio di trasmissione 竪 non possibile n辿 presumibile ma attuale. La valutazione didoneit del donatore deve essere inteso come un percorso orientato a raccogliere il maggior numero possibile di informazioni tese non ad escludere bens狸 ad accertare se esistano patologie trasmissibili dal donatore al ricevente.
  • 9. Prima del prelievo Al prelievo Al trapianto Processo dinamico, multifasico e multidisciplinare - Anamnesi - Esame Obiettivo - Indagini Sierologiche - Indagini Ematochimiche - Indagini Strumentali - Biopsia (quando necessaria) - Palpazione - Ispezione - Chirurgia di banco LA VALUTAZIONE DIDONEITA
  • 10. abitudini sessuali, uso di sostanze stupefacenti, occupazione e attivit ricreazionali, viaggi in aree endemiche per specifiche patologie (malaria, west nile, tripanosomiasi, etc.), morsi di animali (cani, pipistrelli, criceti, etc.), malattie preesistenti quali malattie autoimmuni, infettive, neoplastiche, malattie a eziologia completamente o parzialmente sconosciuta. particolare attenzione a malattie infettive, patologia neoplastica, patologia immuno-ematologica Anamnesi fonti di informazione disponibili (medico curante, familiari, conoscenti, personale di assistenza, ecc.) Prima del prelievo
  • 11. Lista di controllo delle informazioni anamnestiche da raccogliere sui possibili donatori di organi Notizieanamnestiche disponibili N.N. NO SI Rischio perHIV/epatite NO N.N. SI Malattieinfettivepregresse N.N. NO SI Uso di sostanze stupefacenti NO N.N. SI Neoplasie N.N. NO SI Familiarit perneoplasie N.N. NO SI Esecuzione recente diPSA Se il donatoreha pi湛 di 50 anni N.N. NO SI Anamnesi Interventichirurgici N.N. NO SI Irregolaritmestruali N.N. NO SI Gravidanza in atto N.N. NO SI Abortorecente N.N. NO SI Cardiopatia N.N. NO SI Pneumopatia N.N. NO SI Epatopatia N.N. NO SI Nefropatia N.N. NO SI Diabete N.N. NO SI Altre malattie autoimmuni N.N. NO SI Ipertensione N.N. NO SI Uso cronicodi farmaci N.N. NO SI Dislipidemie N.N. NO SI Etilismo N.N. NO SI Tabagismo N.N. NO SI Malattiea eziologianon nota N.N. NO SI Donatorepediatrico Esantemi N.N. NO SI Quali? Quando? Quali? Quando?
  • 12. EsameObiettivo segni riferibili a malattie trasmissibili. cicatrici cutanee, lesioni cutanee o mucose con particolare attenzione alle lesioni pigmentate, tatuaggi e piercing, ittero, esantemi (in particolare in et pediatrica), linfo-adenomegalie, segni palesi di uso di stupefacenti. Si raccomanda la palpazione della tiroide, della mammella, dei testicoli, di stazioni linfonodali superficiali e lesplorazione rettale, se il donatore ha superato let di 50 anni. Prima del prelievo
  • 13. IndaginiSierologiche HIV (anticorpi), Se positivo, contattare la second opinion infettivologica, HCV (anticorpi), Se positivo, verranno effettuati su campione di sangue del donatore: HCV-RNA qualitativo e/o quantitativo Se positivo: Genotipo (Il risultato non 竪 vincolante ai fini della procedura di prelievo e successivo trapianto ma deve essere acquisito appena possibile), HBV (HBsAg, HBcAb, su prelievo di sangue pre-trasfusione), Se HBsAg e/o HBcAb positivo, verranno effettuati su campione di sangue del donatore: HBsAb, HBV-DNA qualitativo e/o quantitativo HDV (indispensabile nei pazienti HBsAg positivi: HDV-IgG o HDVAg o HDV- RNA), TPHA o altro test treponemico di screening (VDRL o RPR se positivo il test di screening), CMV (anticorpi IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto), HSV-1e 2 (anticorpi IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto), EBV (anticorpi VCA-IgG ed EBNA - NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto), VZV (anticorpi IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto), Toxoplasma (anticorpi-IgG) (NB: si pu嘆 eseguire anche dopo il trapianto), Altri test per la ricerca di HSV-DNA, VZV-DNA, HHV-6-DNA, CMV-DNA, EBV-DNA, Ente-rovirus-RNA, West Nile Virus-RNA nei mesi estivi su sangue e liquor per donatori con sintomi neurologici e sospetta diagnosi di encefalite. Prima del prelievo
  • 14. Indaginiematochimiche Valutazione biochimica Standard (da eseguire sempre) Emocromo con formula Piastrine Creatininemia, Azotemia Sodio, Potassio, Calcio e Cloro Protidemia totale Albuminemia CPK CPK-MB Troponina Glicemia LDH GOT GPT Bilirubina totale e diretta Fosfatasi alcalina gammaGT Amilasi e lipasi INR, PTT e Fibrinogeno Esame urine completo Emogasanalisi di base e al 100% di ossigeno PSA (total/free) nei maschi di et > 50 anni ⇔HCG Non Standard (da eseguire su richiesta) Prima del prelievo
  • 15. Esamistrumentali ECG Ecocardiogramma con valutazione della FE e del SIV Rx Torace Ecoaddome Esami Colturali da effettuare su sangue, urine, escreato o altro campione respiratorio, tampone rettale - stabilire lidoneit di un organo o escludere sospetti neoplastici Prima del prelievo
  • 16. Prima del prelievo Al prelievo Al trapianto Definizione livello di rischio Livello di rischio confermato o modificato Livello definitivo di rischio IL PROFILO DI RISCHIO DEL DONATORE
  • 17. in base ai dati raccolti il donatore potr essere classificato come: - IDONEO: assenza di elementi noti che comportino un rischio di trasmissione di patologia ovvero presenza di elementi noti che per嘆 non impediscono lutilizzo degli organi, eventualmente prevedendo una selezione dei riceventi e il rispetto di alcune raccomandazioni . - NON IDONEO: presenza di fattori che comportano un rischio di trasmissione di patologia da donatore a ricevente la cui gravit supera il beneficio atteso dal trapianto o il rischio di mortalit conseguente alla permanenza in lista del potenziale ricevente. IL PROFILO DI RISCHIO DEL DONATORE
  • 18. Donatore non idoneo a priori non possono essere accettati in nessun caso Lesclusione di un donatore per rischio inaccettabile a causa di patologia neoplastica, senza contattare la second opinion, pu嘆 essere effettuata a seguito di un evidente e documentato riscontro diagnostico nei seguenti casi: neoplasie maligne metastatizzate; carcinoma in atto, ad eccezione di: carcinoma della prostata, carcinoma della vescica, carcinoma del rene, carcinoma micro papillifero della tiroide per i quali 竪 necessario contattare la second opinion; microcitoma polmonare; melanoma diagnosticato con un follow-up inferiore a 5 anni; leucemia acuta in atto; linfomi in atto; mieloma multiplo in atto. IN TUTTI GLI ALTRI CASI DI PATOLOGIA NEOPLASTICA, INFETTIVA, EMATOLOGICA, IMMUNOLOGICA E GENETICA E NECESSARIO CONTATTARE LA SPECIFICA SECOND OPINION NAZIONALE E AVVISARE IL CNTO
  • 19. DONATORE IDONEO RISCHIO STANDARD: assenza di fattori di rischio per trasmissione di malattia dal donatore al ricevente RISCHIO NON STANDARD TRASCURABILE: presenza di fattori di rischio per trasmissione di patologia, la cui natura per嘆 non 竪 tale da restringere il campo dei possibili riceventi. Qualora se trasmesse, sarebbero facilmente trattabili e non comportano, comunque, una diversa probabilit di sopravvivenza dellorgano o del paziente rispetto ai riceventi di organi da donatore a rischio standard. Consenso informato dettagliato e appropriato al caso specifico al momento del trapianto. Anti-core pos. Lue Meningite in terapia da almeno 24h Batteriemie con antibiogr. Ca in situ (escluso ca mammario alto grado) Tumori SNC esclusi i 4属 grado WHO Ca rene <4 cm a basso grado Ca uroteliale a basso grado Ca tiroide < 1 cm Ca basocellulare
  • 20. DONATORE IDONEO RISCHIO NON STANDARD ACCETTABILE: presenza di fattori di rischio per trasmissione di patologie tali da restringere il campo dei possibili riceventi. Lutilizzo di questi organi 竪 giustificato dalla particolare condizione clinica del ricevente e/o la possibilit di fronteggiare efficacemente la patologia eventualmente trasmessa e , rendono il rischio di morbosit e di mortalit connesso alleventuale trasmissione di malattia dal donatore al ricevente sensibilmente inferiore rispetto al medesimo rischio conseguente alla permanenza in lista di attesa del potenziale ricevente. Informativa da far firmare al momento delliscrizione in lista + Consenso informato al momento del trapianto. HCV + HBsAg + Comportamenti a elevato rischio Infezioni da MDR localizzate Malattia di Chagas Tumori SNC di 4属 WHO in assenza di fatt. risc. Linfomi in remissione da oltre 10 anni Ca in atto a basso grado e basso stadio Storia di Ca a basso grado e basso stadio
  • 21. DONATORE IDONEO RISCHIO NON STANDARD ACCETTABILE SOLO PER PAZIENTI IN GRAVI CONDIZIONI CLINICHE o meglio in condizione di urgenza clinica relativa: fattori di rischio di trasmissione di patologia grave, per lo pi湛 neoplastica, e che, tuttavia, a giudizio degli esperti nazionali possono essere considerati a rischio accettabile, con ulteriori limitazioni, per pazienti in condizioni cliniche tali che il rischio di morte o di evoluzione di gravi patologie connesso al mantenimento in lista di attesa rende accettabile quello conseguente alla eventuale trasmissione di patologia donatore - ricevente. Informativa da far firmare al momento delliscrizione in lista + Consenso informato al momento del trapianto. Condizioni cliniche che, a giudizio del team medico responsabile del trapianto, giustificano lesistenza di un potenziale beneficio per il paziente nonostante il maggiore rischio di trasmissione di patologia conseguente alle specifiche caratteristiche del donatore in esame.
  • 22. Se la valutazione di idoneit del donatore non 竪 chiaramente definibile 竪 fortemente raccomandato il ricorso ai consulenti indicati dal Centro Nazionale Trapianti (Second Opinion Nazionale), che hanno il compito di suggerire in base alla loro esperienza e a quanto riportato nella letteratura scientifica internazionale la pi湛 appropriata modalit di gestione della situazione rappresentata. La Second opinion nazionale pu嘆 essere richiesta esclusivamente dal CRT che ha in gestione il donatore e/o dal CNT operativo. In caso di cessioni di organi ad altro CRT per urgenze nazionali, anticipi, eccedenze e restituzioni, leventuale divergenza di vedute in merito alla valutazione del rischio del donatore tra CRT cedente e CRT ricevente sar rimessa al CNT. Second opinion nazionale
  • 23. Conclusioni Approfondita ricerca di tutte le informazioni anamnestiche e cliniche sul potenziale donatore; Accertare se esistano patologie trasmissibili dal donatore al ricevente; Ruolo del clinico o del chirurgo che gestisce il ricevente nella valutazione del potenziale beneficio nonostante il maggiore rischio di trasmissione di patologia conseguente alle specifiche caratteristiche del donatore. Valutazioneclinicadeldonatore