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Viaggio in eritrea

Attraverso
parole e immagini
      Testi tratti da DellOro Dallaltra parte del mare
                             Immagini dellass. Shaleku
Paesaggi e
ambienti naturali.
IL GRANDE BAOBAB
Il grande Baobab era solo, nel silenzio, con le sue immense
braccia alzate verso il cielo. Entrammo nell apertura del tronco.
Nell oscurit, appena rischiarata da due candele
accese, vedemmo l altare. [] Noi amiamo molto i baobab, sono
antichi e parlano con l universo, nessuno oserebbe uccidere un
baobab.
Viaggio In eritrea attraverso Parole e Immagini
L'ALBERO DEL PEPE
Mio padre ci lasci嘆:  Abbi
cura di tua sorella, tu sei
grande. Qua siete al
sicuro. La guerra 竪
lontana.
Erano venuti i suoi alunni
a salutarla, i loro genitori
con frutti e
focacce, Iuet, che si era
mossa dall'albero del
pepe, con la scatole
all'ombra. La camionetta
se la port嘆 via, sparando
nella polvere rossa. Pag.
51
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LE SCIMMIE SUL MONTE BIZEN
Correva sulla strada che scende a Massaua, tutte curve, con le
montagne da una parte e precipizi dall'altra, e con i falchi che
volavano bassi, le scimmie in fila sui sentieri, il monte Bizen e
le nuvole grandi. Pag.76
IL DESERTO
Quel giorno la mamma si incammin嘆 verso la zona
deserta dove era esplosa la bomba. Si era fatta spiegare il
percorso dal ragazzo che aveva trovato il bracciale.
Cammin嘆 a lungo, sola, nel deserto fra i due paesi, nella
polvere rossa sollevata dal vento.
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ISOLA VERDE
Massaua 竪 il mare, l'isola verde, le stradine con la gente che
dorme all'aperto, le montagne brillanti di sale, l'odore del
caldo, la voce dei corvi. Pag.85
Vita e
cultura eritrea
LE DONNE DI ASMARA
- Asmara 竪 la citt delle donne vestite di bianco,- diceva e cos狸 deve
rimanere-.
Lei, la nonna, le zie, e tante donne di Asmara uscivano di casa sempre
vestite con lunghi abiti bianchi e con la testa e le spalle coperte da un
grande scialle di cotone
p. 75
Viaggio In eritrea attraverso Parole e Immagini
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IL CAFFE'
La nonna era andata a prendere il caff竪 dai vicini. Da noi ci vuole pi湛 di un'ora per
prendere un buon caff竪. Si tostano i chicchi, li si macina, insomma una cosa lunga.
Pag.78
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ABITO ERITREO
Arriv嘆 anche Iuet con l'ombra. Pi湛 tardi torn嘆 mia madre. Aveva un lungo
abito bianco, che non mette mai, la testa e le spalle coperte dallo scialle.
Pag.76
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I CAROVANIERI
I carovanieri erano silenziosi, discreti. Soltanto la sera, quando
ci fermavamo per riposare sotto le tende qualcuno di loro
parlava. () Mi aiutavano i sogni, l'immaginazione. Capivo che
mia madre i sogni l狸 aveva perduti; ci scaldavamo vicino al
fuoco, i cammelli dormivano...
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LARRIVO A CHEREN
Cheren mi incant嘆. Per le strade cerano i cammelli, gli alberi con i fiori rossi, donne con
abiti e veli di tutti i colori, un fiume quasi sempre asciutto attraversato dalle lepri, dai nyala.
Cheren era profumata di zaituni e piena di voci di uccelli. Di notte sentivo le iene. p. 41
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Viaggio In eritrea attraverso Parole e Immagini
LE BOTTEGHE DEGLI OREFICI.
In nonni continuavano a raccontarsi chi sa cosa con i genitori degli alunni di mio padre.
Me ne andai fuori, verso le botteghe degli orefici.
AL MERCATO DEI CAMMELLI
Appena fuori dalla citt cera il mercato dei cammelli, il luned狸.
Venivano uomini da paesi e villaggi vicini e lontani a vederli e a
comperarli uomini con le jallabie e i turbanti.
 p. 47
IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE
Pochi giorni dopo i guerriglieri entravano vincitori in Asmara. La gente era
tutta per strada, urlava, piangeva di gioia, gettava fiori e foglie di palma ai
combattenti, li ringraziava, li abbracciava. Le guerrigliere, con i nezel avvolti
attorno alla testa, camminavano accanto ai loro compagni, in silenzio. p. 29
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I DUE GRANDI SANDALI
Ha mangiato lenticchie per sette anni, nel Sahel, e aveva i sandali fatti con le
gomme dei carri armati distrutti. Li ha ancora. Sulla piazza d'Asmara hanno
costruito due grandi sandali, come quelli della mamma e degli altri
sciabia, per ricordare la guerra di liberazione.
Realizzato dalla IIA
dellIstituto Bartolini di Vaiano
           aprile 2012

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  • 5. L'ALBERO DEL PEPE Mio padre ci lasci嘆: Abbi cura di tua sorella, tu sei grande. Qua siete al sicuro. La guerra 竪 lontana. Erano venuti i suoi alunni a salutarla, i loro genitori con frutti e focacce, Iuet, che si era mossa dall'albero del pepe, con la scatole all'ombra. La camionetta se la port嘆 via, sparando nella polvere rossa. Pag. 51
  • 7. LE SCIMMIE SUL MONTE BIZEN Correva sulla strada che scende a Massaua, tutte curve, con le montagne da una parte e precipizi dall'altra, e con i falchi che volavano bassi, le scimmie in fila sui sentieri, il monte Bizen e le nuvole grandi. Pag.76
  • 8. IL DESERTO Quel giorno la mamma si incammin嘆 verso la zona deserta dove era esplosa la bomba. Si era fatta spiegare il percorso dal ragazzo che aveva trovato il bracciale. Cammin嘆 a lungo, sola, nel deserto fra i due paesi, nella polvere rossa sollevata dal vento.
  • 10. ISOLA VERDE Massaua 竪 il mare, l'isola verde, le stradine con la gente che dorme all'aperto, le montagne brillanti di sale, l'odore del caldo, la voce dei corvi. Pag.85
  • 12. LE DONNE DI ASMARA - Asmara 竪 la citt delle donne vestite di bianco,- diceva e cos狸 deve rimanere-. Lei, la nonna, le zie, e tante donne di Asmara uscivano di casa sempre vestite con lunghi abiti bianchi e con la testa e le spalle coperte da un grande scialle di cotone p. 75
  • 15. IL CAFFE' La nonna era andata a prendere il caff竪 dai vicini. Da noi ci vuole pi湛 di un'ora per prendere un buon caff竪. Si tostano i chicchi, li si macina, insomma una cosa lunga. Pag.78
  • 17. ABITO ERITREO Arriv嘆 anche Iuet con l'ombra. Pi湛 tardi torn嘆 mia madre. Aveva un lungo abito bianco, che non mette mai, la testa e le spalle coperte dallo scialle. Pag.76
  • 19. I CAROVANIERI I carovanieri erano silenziosi, discreti. Soltanto la sera, quando ci fermavamo per riposare sotto le tende qualcuno di loro parlava. () Mi aiutavano i sogni, l'immaginazione. Capivo che mia madre i sogni l狸 aveva perduti; ci scaldavamo vicino al fuoco, i cammelli dormivano...
  • 21. LARRIVO A CHEREN Cheren mi incant嘆. Per le strade cerano i cammelli, gli alberi con i fiori rossi, donne con abiti e veli di tutti i colori, un fiume quasi sempre asciutto attraversato dalle lepri, dai nyala. Cheren era profumata di zaituni e piena di voci di uccelli. Di notte sentivo le iene. p. 41
  • 24. LE BOTTEGHE DEGLI OREFICI. In nonni continuavano a raccontarsi chi sa cosa con i genitori degli alunni di mio padre. Me ne andai fuori, verso le botteghe degli orefici.
  • 25. AL MERCATO DEI CAMMELLI Appena fuori dalla citt cera il mercato dei cammelli, il luned狸. Venivano uomini da paesi e villaggi vicini e lontani a vederli e a comperarli uomini con le jallabie e i turbanti. p. 47
  • 26. IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE Pochi giorni dopo i guerriglieri entravano vincitori in Asmara. La gente era tutta per strada, urlava, piangeva di gioia, gettava fiori e foglie di palma ai combattenti, li ringraziava, li abbracciava. Le guerrigliere, con i nezel avvolti attorno alla testa, camminavano accanto ai loro compagni, in silenzio. p. 29
  • 28. I DUE GRANDI SANDALI Ha mangiato lenticchie per sette anni, nel Sahel, e aveva i sandali fatti con le gomme dei carri armati distrutti. Li ha ancora. Sulla piazza d'Asmara hanno costruito due grandi sandali, come quelli della mamma e degli altri sciabia, per ricordare la guerra di liberazione.
  • 29. Realizzato dalla IIA dellIstituto Bartolini di Vaiano aprile 2012