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Webgrafia
Sitografia, Webgrafia, webgraphy..insomma..
                       Cos'è?

L’accademia della crusca definisce sitografia in questo modo:

“Definizione: repertorio sistematico di siti Internet, che contengono informazioni in
riferimento a un particolare argomento, che solitamente affianca le tradizionali
bibliografie relative esclusivamente a fonti cartacee.”
La definizione vale un po’ per tutte le varianti..
   Ma c’è una parola più giusta delle altre?
La risposta è:
   Ci sono termini più largamente utilizzati, ma non implica un errore di chi ne usa altri

                                Ecco 2 duelli tra parole interessanti
(elaborati con “googlefight.com” che fa “combattere” le parole per numero di risultati restituiti da google) :




   www.googlefight.com Webgrafia contro sitografia             www.googlefight.com Sitografia contro webgraphy




                                                                           Googlefight.com Dati di settembre 2012
Com'è fatta una webgrafia?
• Un esempio di fonte utilizzata ma non citata parola per parola:



          “Accademia della crusca”,Sito sulla lingua italiana interrograto alla parola
            sitografia,www.accademiadellacrusca.it , (verificato:settembre 2012)




Quindi:

    “Nome del sito”, breve descizione, link, (verificato il..)
• Un esempio di fonte citata nel testo:




          1-“Accademia della crusca”,Sito sulla lingua italiana interrograto alla parola
             sitografia,www.accademiadellacrusca.it , (verificato:settembre 2012)




Quindi:

          Avremo la citazione tra virgolette nell'elaborato..

                                           +
          L'apice numerico che rimanda a fondo pagina

                                            +
          A fondo pagina avremo il numero della citazione e la fonte
Perchè utilizzarla?


La webgrafia o sitografia è uno strumento che si rivela particolarmente utile soprattutto
in un contesto di presentazione




Quando si presenta qualcosa a un pubblico è bene avere chiare le fonti da cui si
attinge

ma anche per rispetto verso chi ascolta/legge le fonti, devono essere chiare e
tracciabili per tutti,
in modo da poter andare a rivederle, trovare il materiale descritto o trovare così un
approfondimento collaterale.

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Webgrafia

  • 2. Sitografia, Webgrafia, webgraphy..insomma.. Cos'è? L’accademia della crusca definisce sitografia in questo modo: “Definizione: repertorio sistematico di siti Internet, che contengono informazioni in riferimento a un particolare argomento, che solitamente affianca le tradizionali bibliografie relative esclusivamente a fonti cartacee.”
  • 3. La definizione vale un po’ per tutte le varianti.. Ma c’è una parola più giusta delle altre?
  • 4. La risposta è: Ci sono termini più largamente utilizzati, ma non implica un errore di chi ne usa altri Ecco 2 duelli tra parole interessanti (elaborati con “googlefight.com” che fa “combattere” le parole per numero di risultati restituiti da google) : www.googlefight.com Webgrafia contro sitografia www.googlefight.com Sitografia contro webgraphy Googlefight.com Dati di settembre 2012
  • 5. Com'è fatta una webgrafia? • Un esempio di fonte utilizzata ma non citata parola per parola: “Accademia della crusca”,Sito sulla lingua italiana interrograto alla parola sitografia,www.accademiadellacrusca.it , (verificato:settembre 2012) Quindi: “Nome del sito”, breve descizione, link, (verificato il..)
  • 6. • Un esempio di fonte citata nel testo: 1-“Accademia della crusca”,Sito sulla lingua italiana interrograto alla parola sitografia,www.accademiadellacrusca.it , (verificato:settembre 2012) Quindi: Avremo la citazione tra virgolette nell'elaborato.. + L'apice numerico che rimanda a fondo pagina + A fondo pagina avremo il numero della citazione e la fonte
  • 7. Perchè utilizzarla? La webgrafia o sitografia è uno strumento che si rivela particolarmente utile soprattutto in un contesto di presentazione Quando si presenta qualcosa a un pubblico è bene avere chiare le fonti da cui si attinge ma anche per rispetto verso chi ascolta/legge le fonti, devono essere chiare e tracciabili per tutti, in modo da poter andare a rivederle, trovare il materiale descritto o trovare così un approfondimento collaterale.

Editor's Notes