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Workshop "La riforma della contabilità degli Enti locali" 30.1.13 - Il bilancio consolidato
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Workshop "La riforma della contabilità degli Enti locali" 30.1.13 - Il bilancio consolidato
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” WORKSHOP LA RIFORMA DELLA CONTABILITÀ DEGLI ENTI LOCALI IL BILANCIO CONSOLIDATO L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro Torino, Gennaio 2013 MASTER MASTER in Management delle Aziende Pubbliche in Management delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende di Pubblico Servizio, MiAP e delle Aziende Sanitarie Locali, 1MiAS EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Il bilancio consolidato del gruppo conglomerato pubblico è un tema che si sta proponendo sotto il profilo: – aziendale, per una amministrazione consapevole e a regia unitaria; – interventi normativi (legge 196/2009, d.lgs. 118/2011, dl 10.10.2012, convertito in legge il 7 dicembre 2012, n. 213) e di studiosi /operatori . 2 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 1
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Composizione Gruppo Conglomerato Pubblico Peculiarità: Presenti tutte le molteplici tipologie d’azienda: Azienda pubblica Aziende non Imprese (Comune di profit commerciali Torino) (associazioni, (Spa delle fondazioni) Utilities) 3 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Processi di accumulazione/distribuzione del capitale Gli aspetti di differenziazione tra i diversi tipi di azienda riguardano le modalità in cui avviene il processo di accumulazione e distribuzione del capitale. © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 2
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT Processi di accumulazione/distribuzione del capitale SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” TIPOLOGIE DI Aziende di CONSUMO Imprese di PRODUZIONE Aziende AZIENDE Pubbliche Aziende non Imprese Imprese FONTI/IMPIEGHI (Istituzioni) profit cooperative a) Fonti di accumulazione del capitale: 1a) Capitale sociale/fondo di dotazione NO SI (1) SI (3) SI (4) 2a) Ricavi di mercato NO NO (2) SI SI 3a) Tributi da potere impositivo SI NO NO NO 4a) Contributi da terzi senza SI SI SI SI corrispettivo 5a) Disinvestimenti patrimoniali SI SI SI SI 6a) Debiti SI SI SI SI (1) Fondo di dotazione da utilizzare per gli scopi dell’ente (2) Con eccezione per le imprese sociali (3) Capitale sociale da mantenere integro attraverso l’accumulazione del reddito (4) Con limite massimo per socio e con voto capitario © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Processi di accumulazione/distribuzione del capitale TIPOLOGIE DI Aziende di CONSUMO Imprese di PRODUZIONE AZIENDE Aziende Aziende non Imprese Pubbliche Imprese FONTI/IMPIEGHI profit cooperative (Istituzioni) b) Impieghi del capitale: 1b) Remunerazione, rimborso del capitale sociale/fondo di NO NO SI SI (5) dotazione 2-3-4b) Costi di gestione SI SI SI SI (6) 5a) Investimenti patrimoniali SI SI SI SI 6b) Rimborso debiti SI SI SI SI (5) Con limiti e riserve indivisibili (6) Con ristorni ai soci © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 3
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Complessità del Gruppo Conglomerato Pubblico Diversità di: “Ruoli” e “missioni” aziendali - pubblici - non profit (da statuire) Principi contabili di rilevazione, - privati nazionali (OIC) valutazione e schemi di bilancio - privati internazionali (IAS/IFRS) ‐ TUEL; Normativa di riferimento ‐ Civilistica; ‐ Tributaria ‐ contabilità finanziaria; Sistemi contabili di riferimento ‐ contabilità economico‐ 7 7 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro patrimoniale EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Aspetti metodologici 1) Unicità dei sistemi contabili; 2) Schema di bilancio di partenza 8 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 4
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Unicità dei sistemi contabili Il sistema contabile è “unico” ed è quello “finanziario”, perché i fatti amministrativi sono rilevati se originano variazioni finanziarie. Principio base del sistema contabile, è lo scambio tra “economia reale” (M) e “moneta” (D) Scambio di “economia reale” D M D D D Scambio finanziario 9 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Definizione di Gruppo “Unico soggetto economico nella diversità di soggetti giuridici” nel privato nel pubblico Bil. Cons. Sì Sì (avvio) Accentr. Tesoreria Sì No Accentr. Deleghe Sì No Accent. Fiscale Sì No 10 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 5
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Valutazione delle partecipazioni nelle aziende non profit La partecipazione Non ha È senza titoli valore di partecipativi scambio/liqui dazione Contabilizzazione nell’attivo Riserva di PN non patrimoniale disponibile 11 (come per i beni demaniali) © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” I principi contabili a raffronto I principi contabili che normano il bilancio consolidato sono: Allegato 4 della DPCM 28 dic 2011 Principio contabile 4 – osservatorio di contabilità pubblica IPSAS 6, 7 e 8 12 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 6
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” I principi contabili a raffronto Allegato 4 PC4 IPSAS Area Significatività Tutte le Beneficio/potere consolidamento controllate Metodo Integrale Controllate Controllate Controllate Metodo No Collegate Collegate Patrimoniale Metodo Collegate A discrezione Joint Venture proporzionale Informaz. Si Si No Integrative Esternalizzazioni Sì No No 13 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO Dal punto di vista RAGIONIERISTICO si attua in TRE FASI: 1)PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO; 2)FASE PRELIMINARE; 3)FASE DI CONSOLIDAMENTO. 14 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 7
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 1: PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO Insieme di procedure che hanno l’obiettivo del conseguimento dell’uniformità dei bilanci oggetto di consolidamento. 15 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 1: PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO Occorre rendere omogenei: •Data di chiusura dei bilanci; •Schemi di bilanci di tutte le componenti del gruppo; •Moneta di conto. 16 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 8
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 1: PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO UNIFORMITA’ DATA DI CHIUSURA DEI BILANCI DELLE PARTECIPANTI AL GRUPPO: L’IPSAS 6 PREVEDE CHE ESSA DEBBA COINCIDERE CON LA DATA DI CHIUSURA DELLA CONTROLLANTE 17 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 1: PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO AZIENDA LOCALE: CONTABILITA’ DI TIPO FINANZIARIO (SCHEMI DI SP E CE SULLA BASE DEL TUEL) SOCIETA’ PARTECIPATE: CONTABILITA’ GENERALE DI MATRICE PRIVATISTICA (COD. CIVILE, OIC, IAS/IFRS) 18 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 9
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 1: PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO Quindi, occorre riclassificare i bilanci secondo criteri scelti dalla Capogruppo: a)In itinere: - Piano dei conti comune; - Direttive da parte della Capogruppo. b)A consuntivo: con prospetti di riconciliazione. 19 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 1: PREMESSE AL CONSOLIDAMENTO Moneta di conto unica: In caso di partecipazioni in società straniere con diversa moneta di conto, occorre convertire il bilancio con la moneta di conto della Capogruppo (caso non presente nella Città di Torino). 20 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 10
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 2: AREA DI CONSOLIDAMENTO Area di consolidamento: insieme di aziende la cui attività è oggetto di informazione di gruppo CONTROLLO (secondo IPSAS 6) fondato su: -POTERE: facoltà di governare le politiche di gestione e finanziarie di un’altra entità economica; -BENEFICIO: capacità dell’entità economica controllante di ottenere benefici dell’attività svolta dall’entità controllante. 21 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 2: AREA DI CONSOLIDAMENTO CONDIZIONI DI POTERE: - Azienda pubblica controlla, direttamente e indirettamente, la proprietà della maggioranza dei voti nell’assemblea; - Azienda pubblica ha il potere, mediante finanziamento o grazie alla legislazione vigente, di nominare o rimuovere la maggioranza dei membri dell’organo di governo dell’azienda; 22 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 11
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 2: AREA DI CONSOLIDAMENTO - Azienda pubblica ha il potere di influenzare la maggioranza dei voti nell’assemblea dell’azienda - Azienda ha la maggioranza dei voti negli incontri del CdA 23 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 2: AREA DI CONSOLIDAMENTO CONDIZIONI DI BENEFICIO: - l’azienda pubblica ha il potere di sciogliere l’azienda e ottenere livelli significativi di benefici economici o ha la responsabilità per obbligazioni rilevanti; - l’azienda pubblica ha il potere di ottenere distribuzioni di attività. © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 12
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 2: AREA DI CONSOLIDAMENTO Collegata è un’impresa nella quale la partecipante ha un’influenza notevole sulla partecipata (Ipsas 7), ossia quando: -La partecipazione supera il 20% dei diritti di voto esercitabili; -La partecipante ha la rappresentanza nel CdA o altro organo equivalente; -Si verificano rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata, compreso interscambio di personale dirigente. © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 13
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 2: AREA DI CONSOLIDAMENTO La joint venture: accordo con il quale due o più parti intraprendono un’attività economica sottoposta a controllo congiunto (Ipsas 8) © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 3: FASE DI CONSOLIDAMENTO METODI DI CONSOLIDAMENTO: •METODO INTEGRALE •METODO PN •METODO PROPORZIONALE © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 14
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 3: FASE DI CONSOLIDAMENTO METODO INTEGRALE: gli elementi patrimoniali ed economici dei bilanci delle aziende incluse nell’area e del Comune siano sommati tra di loro, ma occorre: -eliminare le operazioni infragruppo (crediti/debiti, ricavi/costi); -eliminare le partecipazioni nelle imprese oggetto di consolidamento, in contropartita delle corrispondenti frazioni di PN. © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” LE DIFFERENZE DA CONSOLIDAMENTO Al momento dell’eliminazione della partecipazioni si possono verificare due situazioni: a)Valore di iscrizione della partecipazione = alla relativa frazione di PN no “differenza contabile” b)Valore di iscrizione diverso alla corrispondente frazione di PN © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 15
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” La “differenza contabile” può essere: - Negativa: se il valore della partecipazione è inferiore al corrispondente PN - Positiva: se il valore della partecipazione è superiore al corrispondente valore di PN © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” La differenza negativa può essere trattata: a) Con l’iscrizione in una voce del PN di gruppo denominata “riserva di consolidamento” b) Iscrizione in una voce denominata “fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri”, quando sia dovuta a previsione di risultati economici sfavorevoli © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 16
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” La differenza positiva può essere trattata in due modi: 1)Iscrizione alla voce dell’attivo “differenza da consolidamento” 2)In detrazione della “riserva di consolidamento” © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 3: FASE DI CONSOLIDAMENTO METODO DEL PATRIMONIO NETTO: consiste nell’iscrivere la partecipazione a un valore pari alla corrispondente frazione di Patrimonio Netto della partecipata. © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 17
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 3: FASE DI CONSOLIDAMENTO CONSOLIDAMENTO PROPORZIONALE: Gli elementi patrimoniali ed economici sono consolidati in bilancio in modo proporzionale alla quota di partecipazione. Ciò implica: -le attività e le passività, i componenti positivi e negativi della partecipata sono riportati pro-quota nel bilancio di gruppo; © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” FASE 3: FASE DI CONSOLIDAMENTO - I valori derivanti da rapporti infragruppo sono eliminati in proporzione alla percentuale partecipativa detenuta; - La partecipazione viene elisa in contropartita della corrispondente frazione di PN. © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 18
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Operatività i componenti del gruppo trasmettono la documentazione necessaria al bilancio consolidato alla capogruppo, costituita da: -il bilancio consolidato (solo da parte dei componenti del gruppo che sono, a loro volta, capi gruppo di imprese o di amministrazioni pubbliche), - il bilancio di esercizio da parte dei componenti del gruppo che adottano la contabilità economico-patrimoniale, - il rendiconto dell’esercizio da parte dei componenti del gruppo che adottano la contabilità finanziaria affiancata dalla contabilità economico-patrimoniale. 37 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” L’uniformità è ottenuta apportando a tali bilanci opportune rettifiche in sede di consolidamento accettabile derogare all’obbligo di uniformità dei criteri di valutazione quando la conservazione di criteri difformi sia più idonea a realizzare l’obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta. In questi casi, l’informativa supplementare al bilancio consolidato deve specificare la difformità dei principi contabili utilizzati e i motivi che ne sono alla base. La difformità nei principi contabili adottati da una o più controllate, è altresì accettabile, se essi non sono rilevanti, sia in termini quantitativi che qualitativi, rispetto al valore consolidato della voce in questione. 38 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 19
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Tabella di raccordo TIPO L O G IA D I R A P PO R T O IM PO R TO PIAN O D E I C O N T I IN FR AG R U PPO ( in e u r o ) IM M O B IL IZ Z AZ IO N I - i m m a te r i a li 0 - m a t e r ia li 0 C R E D IT I V E R S O C O M U N E - com m erciali 0 - d iv e r s i 0 - fi n a n z i a r i 0 P AT R IM O N IO N E T T O (da l C o m u n e di T o r in o ): - fo n d o d i d o t a z i o n e d e l l 'e n t e - p a t r i m o n i o v i n c o l a to - p a t r i m o n i o li b e r o D E B IT I V E R S O C O M U N E : - com m erciali 0 - d iv e r s i 0 - fi n a n z i a r i 0 CO STI : - p e r se r v i z i 0 - per g odim ento be ni di t erzi 0 - o n e r i d iv e r s i d i g e s ti o n e ( e s . IC I ) 0 - p e r i n t e r e s s i p a s s iv i 0 - p e r o n e r i s tr a o r d i n a ri 0 - a l tr o ( s p e c i fi c a r e ) R IC A VI - d elle v en d ite e p r e sta zio n i 0 - a l tr i ri c a v i e p r o v e n t i ( s p e c i fi c a r e 0 s e c ontributi) - a l tr i ri c a v i ( s p e c i fi c a r e ) 0 39 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” N O M E S O C IE TA ’ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ V o c i d i b il a n c io C r it e r io IM PO R T O C r it e r i o IM PO R TO U ti l i z za to IN r i c h ie st o d a l l a SE C O N D O L A B IL A N C I O C ap o gr up p o V A L U T A Z IO N E R IC H IE S T A DAL LA C AP O G R U P P O ( in e u r o ) ( in e u ro ) R i m a n en z e M a t e r i e P ri m e P ro d o tt i F in i ti M a t e r ia l e d i c o n su m o M a t e r ia l e su s si d ia r i o L av o r i i n c o r s o su o r d in a zio ne P a rt e c i p a z i o n i I m m o b il i z z az i o n i L ea sin g C o n t ri b u t i p u b b l i c i B e n e fi ci a i d i p e n d e n ti O p e r a z i o n i i n v a l u ta 40 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 20
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” Non profit TIPOLOGIA DI RAPPORTO IMPORTO VOCE DI BILANCIO INFRAGRUPPO (in euro) IMMOBILIZZAZIONI - immateriali 0 - materiali 0 CREDITI VERSO COMUNE - commerciali 0 - diversi 0 - finanziari 0 PATRIMONIO NETTO (dal Comune di Torino): - fondo di dotazione dell'ente 0 - patrimonio vincolato 0 - patrimonio libero 0 DEBITI VERSO COMUNE: - commerciali 0 - diversi 0 - finanziari 0 COSTI : - per servizi 0 - per godimento beni di terzi 0 - oneri diversi di gestione (es. ICI) 0 - per interessi passivi 0 - per oneri straordinari 0 - altro (specificare) RICAVI - delle vendite e prestazioni 0 - altri ricavi e proventi (specificare 0 se contributi) - altri ricavi (specificare) 0 41 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro EA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” TIP OLO GIA DI R APPOR TO V ALO RE AUM E NTI DIM INUZIONI IM PORT O INF RAGRU PPO IN IZIALE (in euro ) PATRIM ON IO N ETTO* 0 0 0 0 - F ond o di d otazi one dell'ente ( quota 0 entelocale ca pogruppo (1) - F ond o versamento consorziati 0 (qu ota en telocale capog rup po)(1 ) - Patrimo nio vincolato (qu ota ente 0 locale cap ogruppo)(1) - Patrimo nio libero (quota ente locale 0 capo grup po)(1) (1) dettag liare le voci *La seguente classificazione fa riferimento a quella presente nel "D o cumento dell'Agen zia per le ONL US" che defi nisce le linee guida e gli schem i per la redazio ne dei bilanci di esercizio deg li en ti n on pro fit 42 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 21
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO •E •A DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT SEZIONE DI RAGIONERIA “G. FERRERO” NOME ORGANIZZAZIONE ________________ TIPOLOGIA DI RAPPORTO IMPORTO VOCE DI INFRAGRUPPO (in euro) BILANCIO CREDITI VERSO SOCIETA’ - commerciali - diversi - finanziari DEBITI VERSO SOCIETA’ - commerciali - diversi - finanziari COSTI : - per servizi - per godimento beni di terzi - oneri diversi di gestione - per interessi passivi - altro (specificare) RICAVI - delle vendite e prestazioni - altri ricavi e proventi (specificare se contributi) - dividendi - altri ricavi (specificare) N.B.: fornire un dettaglio (tabella aggiuntiva, stampa di estrazioni da contabilità, ecc.) degli importi sopra indicati 43 © 2013 - L.Puddu, C.Rainero, S.Secinaro 22
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