![VISUAL REALITY [Chapter 3 - transforming shapes]](https://cdn.slidesharecdn.com/ss_thumbnails/chapter3transformingshapes-120116191643-phpapp02-thumbnail.jpg?width=560&fit=bounds)
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Presentazione pierino berio web
- 7. La storia del cattivo Federigo
- 11. La tristissima storia degli zolfanelli
- 12. Di sala in sala, Paolinetta Gira e rigira, sola soletta. Di casa uscendo la sua mammina Disse: " Ricordati di star bonina ", Ma, se non teme d'esser sgridata, Grida, fa il chiasso quella sventata. Ecco essa vede sul tavolino De' zolfanelli lo scatolino. " Oh, che grazioso bel giocherello! Io voglio accendere lo zolfanello. La mamma accenderlo veduto ho spesso, Io vo' ripetere quel gioco istesso. " E Minz e Maunz, i due gattini, Alzano al cielo i lor zampini. Gridano: "Il babbo questo non vuole, Pi湛 non rammenti le sue parole? Miao, miao, miao. Suvvia, finiscila con questo gioco, Che c'竪 pericolo di prender foco. " Ai due gattini Paolinetta, Intenta al gioco, non pu嘆 dar retta. Ecco la fiamma s'accende e brilla, Crepita il legno, scoppia, scintilla. Tutta contenta la pazzerella Agita il foco, ride, saltella. E Minz e Maunz, i due gattini, Alzano al cielo i lor zampini. Gridan: " La mamma questo non vuole. Pi湛 non rammenti le sue parole? Miao, miao, miao! Suvvia, finiscila con questo gioco, Che c'竪 pericolo di prender foco. "
- 13. Ahim竪! la fiamma la bimba investe, Ardon le trecce, arde la veste. Corre la misera di loco in loco, Non c'竪 pi湛 scampo, 竪 tutta in foco. E Minz e Maunz inorriditi Mandano acuti urli infiniti. Miao, miao, miao! Qui, qui venite, venite in fretta Muore bruciata Paolinetta ". Brucia in un soffio, sfuma in un punto Veste e persona, tutto 竪 consunto. Un po' di cenere e due scarpini, Cara memoria de' suoi piedini, quel che resta! Non c'竪 pi湛 nulla Di quell'indocile, vispa fanciulla! E Minz e Maunz, i due gattini Tergon le lagrime coi lor zampini, Miao, miao, miao! Ahi, babbo e mamma, ahi, dove siete? Ahi, vostra figlia pi湛 non vedrete! " Come un ruscello che irriga i prati Scorron le lagrime dei desolati.
- 14. La storia del Moretto
- 16. Ma il maestro Nicol嘆 Vide il caso e s'indign嘆. Preso il grande calamaio, Usc狸 e disse: " A questo guaio Io porr嘆 rimedio e tosto. O fanciulli, al vostro posto! Non seccate quel moretto. Ma che colpa ha il poveretto, Se la pelle scura, scura Ei sort狸 dalla natura? " Ma nessun si d pensiero Del rimprovero severo, E persiste quel terzetto A deridere il moretto, E al maestro Nicol嘆, Che stupito li guard嘆, E terribile divenne Essi gridano: " Vattenne! "
- 17. Allor disse Nicol嘆: E a Guglielmo spaventato, " Ben pentire io vi far嘆! " Che, sentendosi acchiappato, E distese i suoi braccioni Grida: "Aiuto, al foco, al foco!" E raggiunse i tre burloni, "Ti diverte questo gioco? " Gasparino con Gigino Chiede il grande Nicol嘆, E Guglielmo il birichino. E con gli altri lo tuff嘆! Dei due primi egli fa un paio Quando poi li trasse fuore Tutti e tre metteano orrore. Da tuffar nel calamaio.
- 18. Oh, come neri diventar costoro, Assai pi湛 neri del leggiadro moro! Il moro se ne va con l'ombrellino E i tre monelli il seguon da vicino. Se non fossero stati s狸 sventati Il gran maestro non li avria tuffati Del calamaio nell'immondo bagno. Hanno fatto davvero un bel guadagno!
- 19. La storia del fiero cacciatore
- 20. Era il mattino, e il fiero cacciatore Col suo nuovo giubbetto che ha il colore Dell'erba fresca in un bel d狸 d'aprile, Col corno, col carniere e col fucile, Sen va pei campi e per le dense selve A far gran preda di tremende belve. Gli occhiali ha collocato sovra il naso E d'affrontar la lepre 竪 persuaso. La lepre intanto, che fra l'erba siede, Ride del cacciator che non la vede.
- 21. Ma sotto il sol, che lo rendeva ansante, La lepre sul nasino ha collocato A lui pare il fucil troppo pesante. Gli occhiali ed il fucile ecco ha spianato. Sotto una pianta a riposar si giace, E la lepre lo guarda e sen compiace. Prende di mira il fiero cacciatore, Quando il sente russar beatamente, A cui per il terror traballa il core. La lepre s'avvicina all'imprudente; Ei fugge strepitando: " Aita, aita, Gli porta via lo schioppo e poi gli occhiali. Gente, gente, salvatemi la vita! " E via sen corre, quasi avesse l'ali.
- 22. Davanti a un pozzo il cacciatore 竪 giunto Vederlo e saltar dentro 竪 solo un punto. A lui preme salvar la vita cara. La lepre in quel momento il colpo spara!
- 23. La storia del bambino che si succhia i pollici
- 24. Dice la mamma: " Mio buon Corrado, Per pochi istanti io me ne vado, Vo' che tu sia studioso e buono, Non far disordine, non far frastuono. E guai se il pollice succhiar vorrai! In modo orribile ten pentirai. Tu non l'aspetti, ma, di soppiatto, Entrer il sarto tutto ad un tratto, Taglier il pollice col forbicione, Come se panno fosse o cartone ". La mamma appena la soglia ha tocca, Ed ecco il pollice 竪 nella bocca!
- 25. S'apre la porta ed il sartore Entra a gran salti pien di furore. Col forbicione, zig zag, recide Al bimbo i pollici; il bimbo stride, Invan, ch辿 il sarto se n'竪 gi andato Col forbicione insanguinato! La mamma attonita e sbigottita Vede Corrado senza due dita, E quei due pollici, cos狸 tagliati, Mai pi湛 a Corrado son rispuntati.
- 26. La storia della minestra di Gasparino
- 28. La storia di Filippo che si dondola
- 32. La storia di Giannino Guard'in aria
- 33. Mentre va Giannino a scuola Ei contempla con diletto Or la rondine che vola, Or la nube, il ciel, l'insetto O il pulviscolo leggiero Quasi al par del suo pensiero, S狸 distratto che non vede Dove mette il picciol piede. Guard'in aria e non Giannino chiamato quel bambino. Ecco un can che ver lui viene; Guard'in aria non lo scorge, Perch竪 fisso il guardo ei tiene Alla nuvola che sorge. Nessun grida: " Ol Giannino, Guarda il can che t'竪 vicino! " E si danno un forte urtone Guard'in aria ed il barbone. Patapum! ecco cascato Col barbone 竪 lo sventato!
- 34. Con in man la sua cartella, Va Giannino a scuola in fretta. Passa via la rondinella Ratta al par di una saetta. Ei la segue tutto attento Che s'aggira in mezzo al vento, N辿 s'avvede che arrivato Proprio 竪 all'orlo d'un fossato. Tre vezzosi pesciolini, Agitando i corpicini, In su guizzano ridendo, E fra loro van dicendo: Se Giannino innanzi va, Egli un bagno prender! " Ma la rondine fissando, Guard'in aria non d ascolto, Ed un tonfo miserando D nell'acqua capovolto.
- 35. I vezzosi pesciolini, Agitando i corpicini, In gi湛 guizzano fuggendo, E fra loro van dicendo: " Gi湛 scappiamo in fondo al fosso, O costui ci viene addosso. " Sono accorsi i barcajoli Che, con raffi e con pioli, Guard'in aria han salvato Da quel bagno inaspettato. Egli ha livida la faccia, Sovra il corpo e sulle braccia La camicia s'竪 incollata E qual spugna s'竪 inzuppata. Dai capelli gi湛 a torrenti Cade l'acqua, ei batte i denti, F pel freddo trema tutto, Come piange, come 竪 brutto! La cartella ei cerca invano, Gi galleggia assai lontano. I vezzosi pesciolini, Agitando i corpicini, In su tornano ridendo E fra loro van dicendo: " Ha creduto quel bambino D'esser forse un pesciolino? La paura avr servito A corregger lo stordito."
- 36. Storia di Roberto che vola
- 37. Quando infuria la tempesta Quando piove a catinelle Fuor non mettono la testa Bambinelli e bambinelle. Ma con stupido ardimento, Sfida l'acqua, sfida il vento Quello sciocco di Roberto Con in man l'ombrello aperto.
- 38. I1 furor dell'uragano Strappa, schianta fiori e piante. Tien l'ombrello fermo in mano Quel fanciullo petulante. Ma l'ombrello rigonfiato S'alza e il bimbo 竪 trascinato. Egli grida! Chi lo sente Tel terribile frangente? Ver le nubi va l'ombrello Preceduto dal cappello. Su nel cielo pi湛 lontano Roberto ormai perduto. Lo cercar dovunque invano, E nessun l'ha pi湛 veduto.