Tesina d'esame terza media: Diritti e Libert by Gabriele De Filippis Maurizio De Filippis
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Ho scelto il tema diritti e libert per la mia tesina perch辿 mi ha sempre colpito uno dei momenti pi湛 tremendi della storia: il genocidio effettuato nei confronti degli ebrei nei campi di concentramento. Ho cercato di trovare, se mai ci fossero, delle motivazioni per questi orrori, ma nessuna logica sembra spiegarli, se non pensare che, per delle ideologie di potere e superiorit, luomo ha pensato di annullare la dignit umana. Ho riflettuto, inoltre, su come nel periodo che stiamo vivendo, dovuto alla pandemia da Coronavirus, il diritto alla libert sia stato limitato per proteggere tutti noi.
Ho capito da questa esperienza che essere liberi significa rispettare i diritti degli altri in modo che anche i nostri diritti possano essere rispettati.
Gabriele De Filippis
Verifica sulle civilt italiche classe quinta scuola primariaziobio
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Scarica gratis qui: https://giochiecolori.blogspot.it/2018/02/verifica-sulle-civilta-italiche.html
Una verifica sui popoli italici per la scuola primaria da scaricare gratis.
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Linee guida-diagnosi-2011 - QUESTE SONO LE LINEE GUIDA PER LA DIAGNOSI DI AMI...Flavia Vittoria Laini
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N.b. In tutte le mie slide share, al link in cui propongo le linee guida, appare ora un'altra pagina web.
Per questo motivo le ripropongo in slide share per dare l'opportunit ai lettoni di prenderne visione.
Cordialit.
Laini Flavia Vittoria
riassunto AMILOIDOSI FLAVIA VITTORIA (RIPRESA SLIDE " LE CELLULE E LE PLASMAC...Flavia Vittoria Laini
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A nessuno 竪 permesso scegliere la Cornice del proprio destino....ma nessuno pu嘆 impedirti di scegliere cosa dipingere all'interno del quadro!
vedi link: (竪 sempre in aggiornamento)
https://docs.google.com/presentation/d/1R8ZFX1Ftvk7X-BMR7X88jBdgfdCrCyI_QxUnl7O7KUA/edit?usp=sharing
Amilodoisi e la storia di Laina Flavia Vittoria 2属pt di Agnese CremaschiAgnese Cremaschi
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Lamiloidosi 竪 una malattia caratterizzata dalla deposizione in sede extracellulare di materiale proteico a ridotto peso molecolare ed insolubile, detto amiloide, per la propriet simile a quella dellamido di reagire con lo iodio.
Nella prima parte abbiamo visto:
Le cellule e le plasmacellule
Coespressione
La diagnosi
La stadiazione e la prognosi
Sopravvivenza
Qui il link per vedere la prima parte -> http://goo.gl/lnGf5Z
1. La coagulazione
ed i test di
valutazione della
funzione coagulativa
2. Il processo emostatico
Risposta dellorganismo ad una offesa interruzione di
continuit dellendotelio.
Uno dei pi湛 efficaci meccanismi di autoregolazione che il
nostro organismo possieda
Evita perdite di sangue pur mantenendo nello stesso
tempo la necessaria fluidit del sangue intravascolare
lestensione del coagulo viene limitata alla sede della
lesione
Porta alla lisi successiva del coagulo
5. Fattori coinvolti nellemostasi
Vasi (cellule endoteliali e subendotelio)
vasocostrizione dei vasi danneggiati
Piastrine formazione del tappo piastrinico
Complemento
Fattori della coagulazione formazione del tappo di
fibrina
Fattori della fibrinolisi risoluzione del coagulo
sistema macrofagico-monocitario, PMN rimozione
dei residui del coagulo
Inibitori della coagulazione
6. 3 Fasi
fase vascolare
Emostasi primaria
fase piastrinica
fase plasmatica Emostasi secondaria
Si attivano pressoch辿
contemporaneamente
Sono seguite dalla fase
di lisi del coagulo
fibrinolisi
7. Processo emostatico:
Inizia quando il sangue viene a contatto con sostanze
diverse da quelle presenti sulla superficie endoteliale
delle pareti dei vasi.
descrizione
Emostasi primaria
rapida formazione di un tappo piastrinico a livello
della lesione
avviene in pochi secondi
fondamentale per arrestare la fuoriuscita di sangue
dai vasi capillari e dalle venule
Emostasi secondaria
attivazione del sistema della coagulazione
formazione della fibrina rafforza il trombo
emostatico primario
richiede alcuni minuti 7
14. enzima (il fattore attivato) agisce su un
substrato (il fattore successivo nella forma
non attiva) in presenza di un cofattore che
accelera la reazione;
Queste tre componenti fondamentali sono
assemblate sul complesso fosfolipidico
(FP3) espresso sulla superficie delle
piastrine e tenute assieme dagli ioni calcio
La cascata coagulativa 竪 costituita da un serie di reazioni enzimatiche.
Per essere efficiente 竪 necessario che enzima e substrato vengano a
contatto ad una concentrazione ottimale.
15. Fattori plasmatici della coagulazione:
Factor MW Plasma Concentration Required for Hemostasis
(袖g/ml) (% of normal concentration)
Fibrinogen 330,000 3000 30
Prothrombin 72,000 100 40
Factor V 300,000 10 10-15
Factor VII 50,000 0.5 5-10
Factor VIII 300,000 0.1 10-40
Factor IX 56,000 5 10-40
Factor X 56,000 10 10-15
Factor XI 160,000 5 20-30
Factor XIII 320,000 30 1-5
Factor XII 76,000 30 0
Prekallikrein 82,000 40 0
HMWK 108,000 100 0 15
16. I fattori vit K dipendenti
II, VII, IX, X
Sintetizzati nel fegato
Vit K necessaria per lattivit
della carbossilasi epatica
離-carbossiglutamato
indispensabile per legare il Ca++
e ancorarsi ai fosfolipidi
piastrinici carichi negativamente
17. Anticoagulanti endogeni
Trombomodulina
Glicoproteina esposta sulla superficie delle cellule
Antitrombina III endoteliali
proteina prodotta dal fegato Lega la trombina alla proteina C
inibisce lattivit di IXa, Xa, XIa, XIIa e
della trombina Proteina C
Serina proteasi contenente Gla
attivata dalleparina
Degrada i fattori Va e VIIIa
Eparina
Polisaccaride solforilato prodotto dai Stabilizzata dalla proteina S
mastociti Proteina S
Cofattore che stabilizza la proteina C attivata
attiva lantitrombina III mediante modifiche
conformazionali
Usato in terapia inibitore della Inibitore del fattore tissutale
coagulazione rapido e potente Inibisce lattivazione dei fattori IX e X da parte del
fattore VIIa
18. Sostanze ad azione anticoagulante
Al di fuori del circolo il sangue pu嘆 essere mantenuto liquido
rimuovendo tutto il fibrinogeno oppure aggiungendo sostanze
anticoagulanti
Si distinguono due gruppi di sostanze ad azione anticoagulante:
1) sostanze chelanti il calcio sottraggono il calcio alla cascata
coagulativa:
-
citrato
ossalato
EDTA (acido etilendiaminico tetracetico)
2) inibitori della trombina:
eparina: esalta lattivit antitrombinica dellantitrombina III (AT III)
19. Fase fibrinolitica
Il sistema fibrinolitico 竪 fisiologicamente preposto alla
dissoluzione dei trombi e dei coaguli di fibrina
Tale compito 竪 svolto dalla plasmina, un potente
plasmina
enzima (proteasi) che viene generata da un
precursore ematico inattivo, il plasminogeno,
attivato dal t-PA (attivatore tessutale del
plasminogeno), prodotto dalle cellule endoteliali
20. Test di laboratorio
Attualmente 竪 molto pi湛
facile caratterizzare
laboratoristicamente i
difetti che causano
emorragia piuttosto che
quelle situazioni,
potenzialmente curabili,
che predispongono alla
trombosi
21. Anamnesi + Esame 鍖 sico
Esami diagnostici di base
Esame obiettivo di laboratorio
Esami diagnostici di
Esami d'urgenza
approfondimento
Decisione clinica
Esami di monitoraggio
Follow-up terrapia
farmacologica
22. Significato della raccolta della storia
clinica
Il pi湛 importante test di screening 竪 la raccolta della
storia familiare e personale accurata.
E noto infatti che i reagenti necessari ai test di
screening non sono cos狸 sensibili a tutti i difetti
dellemostasi.
Per questo motivo possiamo trovare delle situazioni
nelle quali, pur essendo i test nella norma, esiste una
chiara storia emorragica, per lo pi湛 in seguito a
traumi e/o estrazioni dentarie
22
23. Significato della raccolta della storia
clinica
Unaltra situazione nella quale una adeguata raccolta
della storia clinica pu嘆 impedire erronee valutazioni
basate sui test di screening 竪 lerrata esecuzione del
prelievo sul quale si effettuano poi i test di
laboratorio.
Pu嘆 infatti accadere che durante lesecuzione, la
raccolta e la conservazione del prelievo, lemostasi
venga attivata e questo produrr degli artefatti nel
test di screening, capaci a volte di mascherare un
lieve difetto emostatico, o di dare una impressione di
ipercoagulabilit inesistente.
23
24. La raccolta della
storia clinica va
eseguita seguendo
lo schema
orientativo
riportato nella
tabella
25. Considerazioni sulla raccolta della storia clinica
E importante stabilire:
Leventuale insorgenza di sintomi emorragici e la loro
incidenza familiare: la presenza di sintomi dalla nascita o
dalla prima infanzia e la loro familiarit, orientano verso
alterazioni della coagulazione, mentre i difetti della fase
vasopiastrinica ( con esclusione della malattia di von
Willebrand) sono in genere acquisiti e sporadici.
La molteplicit delle sedi delle emorragie: 竪 difficile che
in presenza di alterazioni dellemostasi la sede di
emorragia sia unica
25
27. Anamnesi + Esame 鍖 sico
Esami diagnostici di base
Esame obiettivo di laboratorio
Esami diagnostici di
Esami d'urgenza
approfondimento
Decisione clinica
Esami di monitoraggio
Follow-up terrapia
farmacologica
34. Processo diagnostico del paziente con
patologie di pertinenza ematologica
Esame obiettivo
1.Cute: pallore, cianosi, ittero, petecchie, ecchimosi,
noduli, teleangectasie, lesioni da grattamento
2.Occhi: pallore o ittero delle congiuntive, emorragie
retiniche, essudati retinici, ectasia dei vasi retinici
3.Cavo orale: stomatiti, ulcerazioni necrotiche,
porpora, bolle emorragiche
4.Stazioni linfonodali: adenomegalie e loro
caratteristiche
5.Torace: versamenti pleurici, focolai infettivi, dolore
alla pressione dello sterno o delle costole
34
35. Test di uso comune per valutare la coagulazione
Valutazione fase piastrinica
Valutazione fase fibrinica
Emocromo conta PT
piastrinica aPTT
dosaggio fibrinogeno
tempo di stillicidio dosaggio At-III
dosggio D-dimero
Tempo necessario per la
dosaggio fattori:
formazione del tappo
piastrinico in seguito a Ratio attivit:antigene
puntura standardizzata
aggregazione piastrinica
Ristocetina Antibiotico
che induce laggregazione
piastrinica in presenza di vWf
36. Test di screening dellemostasi
Test di primo filtro: sono test che permettono con
buona probabilit di evidenziare la maggiore e pi湛
importante parte dei difetti emostatici
Test di secondo filtro: vanno ad indagare dei
difetti pi湛 rari, ma non per questo meno importanti
36
37. Caratteristiche dei test di primo filtro
Sono test di screening e per questo devono essere :
Semplici, perch辿 devono essere alla portata di ogni
laboratorio non specializzato
Sensibili, cos狸 da rilevare non solo le pi湛 grossolane
anormalit dellemostasi, ma anche difetti minori, che
peraltro aumentano notevolmente il rischio emorragico
in seguito ad un intervento chirurgico
Limitati di numero, in quanto il loro scopo 竪 quello di
mettere in evidenza il pi湛 velocemente possibile
alterazioni delle fasi della coagulazione
37
38. Test di screening dellemostasi
Test di primo filtro: tempo di emorragia e conta
piastrinica (esplorano la fase vasopiastrinica), il tempo di
protrombina, il tempo di tromboplastina parziale attivato
(esplorano la fase della coagulazione)
Test di secondo filtro: dosaggio del fattore XIII, dell留
2 antiplasmina, del tPA e del PAI, del fattore
piastrinico 3, del tempo di trombina, il tempo di
Reptilase e del wWF
38
40. Test di primo filtro: fase vasopiastrinica
Tempo di emorragia: E il tempo necessario allarresto del
sanguinamento da un piccolo taglio, di dimensioni standardizzate,
provocato sulla superficie cutanea (varia da 1 a 9 minuti)
Cosa valuta? Linterazione delle piastrine con la parete vascolare, e la
successiva formazione del tappo emostatico primario
Quando 竪 prolungato? In tutti i casi di piastrinopenia e
piastrinopatie, in caso di carenza di alcuni fattori plasmatici (quali il
fibrinogeno e il vWF), essenziali per la normale funzione piastrinica
ed in soggetti con alterazione della parete vascolare (sindrome di
Ehelers-Danlos, telengectasia emorragica
Come si esegue? Esistono diversi metodi. Tutti sono modifiche di
due tecniche: quella di Duke, che prevede lincisione del lobo di un
orecchio, e quella di Ivy, in cui si esegue unincisione della cute
dellavambraccio, mantenendo costante la pressione ematica (40 mm
Hg) mediante un manicotto 40
41. Condizioni che possono alterare il tempo di
sanguinamento
Il tipo, la lunghezza la profondit dellincisione
Lassunzione di farmaci tra cui lacido acetilsalicilico (竪
stata descritta una sindrome di disfunzione piastrinica
caratterizzata da un tempo esageratamente allungato dopo
assunzione di acido acetilsalicilico ed un tempo di emorragia
basale normale) ed altri antinfiammatori
41
42. Test di primo filtro: fase vasopiastrinica
2.Conta delle piastrine. Il conteggio delle piastrine
Non 竪 strettamente indispensabile per una prima valutazione
dellemostasi purch竪 venga eseguito il tempo di emorragia.
Generalmente esiste una correlazione inversa fra il numero di piastrine
al di sotto di 100.000/l e il tempo di emorragia
Il conteggio delle piastrine diventa obbligatorio quando il tempo di
emorragia 竪 prolungato per stabilire se si tratta di piastrinopenia o
di piastrinopatia.
E importante ricordare che si possono avere piastrinopenie spurie (o
pseudopiastrinopenie) causate dallEDTA, lanticoagulante in cui
vengono generalmente raccolti i campioni di sangue per la conta
piastrinica. Ci嘆 probabilmente 竪 dovuto ad immunoglobuline che
agglutinano le piastrine quando il Ca 竪 chelato.
42
43. indagini di laboratorio per la
valutazione della funzionalit piastrinica e
relativi valori di riferimento
- tempo di sanguinamento: 10 minuti (nei
soggetti normali tra 3-6 minuti)
- conteggio delle piastrine: 150.000
400.000 per 亮L
- test di adesivit piastrinica: > 70%
- test di aggregazione piastrinica:
confronto dei tracciati di trasmittanza con
quelli ottenuti su piastrine normali
43
44. tempo di sanguinamento
Il tempo di sanguinamento (o di emorragia) viene determinato
effettuando una piccola incisione superficiale sulla rete capillare
della faccia volare dellavambraccio, in una zona pulita, esente da
malattie della pelle e lontano dalle vene superficiali, mantenendo
una pressione venosa costante di 40 mmHg con uno
sfigmomanometro e cronometrando la durata della fuoriuscita del
sangue dalla ferita
Il test viene eseguito in maniera accuratamente standardizzata
provocando una incisione di profondit e lunghezza costante con
una lama calibrata o con un bisturi automatico: i pazienti con un
tempo di sanguinamento superiore ai 10 minuti presentano un
rischio emorragico aumentato
44
45. conteggio delle piastrine
150.000 - 400.000 / 亮L: valori normali
> 100.000 / 亮L: i pazienti sono asintomatici e il
tempo di sanguinamento rimane nella norma
50.000 - 100.000 / 亮L: il tempo di
sanguinamento 竪 lievemente allungato, ma senza
alcuna sintomatologia emorragica
< 50.000 / 亮L: si osservano porpore cutanee dopo
traumi minimi e sanguinamenti a livello mucoso in
seguito a piccoli interventi chirurgici
< 20.000 / 亮L: notevole rischio di sanguinamenti
spontanei intracranici e in altri sede interne
45
46. Le piastrine
valori nel sangue: 150 - 450 x 10 /L.
circa 2/3 circolano, mentre 1/3 risiede nella milza o sedi extravascolari;
46
47. Megacariocita
ciascun megacariocita durante la sua vita genera circa 4,000 piastrine
le piastrine vivono mediamente da 9-12 giorni
ogni giorno sono prodotte 30.000-40.000 piastrine per mmc;
in caso di necessita, la produzione di piastrine puo aumentare 8 volte;
47
48. test di adesivit piatrinica
Il test di adesivit piastrinica misura la
capacit delle piastrine di aderire ad una
superficie estranea
Viene effettuato facendo passare, in condizioni
controllate, il sangue attraverso un tubicino di plastica
contenente microsfere di vetro e determinando il numero
di piastrine trattenute rispetto a quelle presenti nel
sangue dello stesso paziente non trattato
Il risultato viene espresso in percentuale di
piastrine trattenute; i valori normali sono tra
70 e 98% 48
51. Test di primo filtro: Fase coagulativa
Tutti i test di coagulazione dipendono in modo
fondamentale dalla quantit di campione di plasma
ottenuto
Si richiede una puntura venosa
Il citrato 竪 lanticoagulante utilizzato routinariamente
Il plasma citrato essenzialmente privo di piastrine
viene preparato per centrifugazione standard
51
53. Tempo di protrombina
(PT)
Identifica i deficit acquisiti o congeniti dei
fattori VII, X, V, protrombina (II)
e fibrinogeno (I).
Monitoraggio della terapia anticoagulante orale
con dicumarolici (INR)
inibiscono lattivita dei fattori VII, IX, X e della
protrombina
PT corto privo di significato patologico
PT lungo
epatopatia.
deficit vitamina K
CID
sindrome nefrosica
Farmaci dicumarolici
53
54. tempo di protrombina (PT)
o tempo di Quick
Questo test valuta lefficacia della via estrinseca e
comune della coagulazione (fattori I, II, V, VII e X)
Si esegue aggiungendo al plasma-citrato del paziente
tromboplastina tessutale e ioni calcio, e cronometrando il
calcio
tempo necessario alla formazione del coagulo
I valori sono normalmente espressi in secondi (v.n. tra 11 e
13 secondi) o come rapporto (ratio) tra il tempo del plasma
in esame e quello di un campione di plasma normale di
controllo
54
55. INR = PT Standardisation
ISI
Patients PT in Seconds
INR = Mean Normal PT in Seconds
INR = International Normalized Ratio
ISI = International Sensitivity Index
55
56. How Different Thromboplastins
Influence the PT Ratio and INR
Thromboplastin Patients Mean
reagent PT Normal INR
(Seconds) (Seconds)
A 16 12 1.3 3.2 2.6
B 18 12 1.5 2.4 2.6
C 21 13 1.6 2.0 2.6
D 24 11 2.2 1.2 2.6
E 38 14.5 2.6 1.0 2.6
56
57. Tempo di
tromboplastina parziale
attivato (aPTT)
Identifica i deficit acquisiti o
congeniti dei fattori IX, VIII, e XI
Monitoraggio della terapia con
eparina
Test di screening per LAC
Identifica con minor sensibilita del
PT deficit dei fattori X, V,
protrombina (II)
e fibrinogeno (I)
aPTT corto privo di significato
patologico
≒ aPTT lungo
deficit di fattori
presenza di inibitori (anti-fattore VIII,
LAC)
terapia con eparina
57
58. aPTT si allunga per livelli di fattore
VIII < 50%
XI < 50%
IX < 30%
XII < 30%
Fibrinogeno < 100 mg/dL
Livelli di eparina 0.15-0.2 U/mL
58
59. aPTT si allunga per livelli di fattore
Cause di errore
Policitemia
Prelievo difficile
Provetta non riempita correttamente
Contaminazione eparina
Latenza fra prelievo ed esecuzione test > 2 ore
59
60. Terapia con eparina: esalta lattivit anticoagulante dellAT III, inibisce II,
X e delle proteasi in genere
Malattie epatiche: quadro complesso spesso si osserva un aumento del fattore
VIII (竪 sintetizzato dal sistema reticoloendoteliale epatico) e del vWF
60
61. tempo di tromboplastina parziale
attivata (aPTT)
Questo test valuta lefficacia della via intrinseca e comune della
coagulazione (fattori I, II, V, VIII, IX, X, XI, XII)
Si esegue aggiungendo al plasma-citrato del paziente agenti
attivanti (caolino), una emulsione di fosfolipidi (sostituti
piastrinici) e ioni calcio, e cronometrando il tempo necessario alla
calcio
formazione del coagulo
I valori sono normalmente espressi in secondi (v.n. tra 28 e 40
secondi) o come rapporto (ratio) tra il tempo del plasma in
secondi
esame e quello di un campione di plasma normale di controllo
61
Editor's Notes
#6: Inizia quando il sangue viene a contatto con sostanze diverse da quelle presenti sulla superficie endoteliale delle pareti dei vasi.Emostasi primariarapida formazione di un tappo piastrinico a livello della lesioneavviene in pochi secondi fondamentale per arrestare la fuoriuscita di sangue dai vasi capillari e dalle venuleEmostasi secondaria attivazione del sistema della coagulazione formazione della fibrina rafforza il trombo emostatico primariorichiede alcuni minuti importante soprattutto per bloccare la fuoriuscita del sangue dai vasi di calibro maggiore
#7: Il termine emostasi indica l'insieme dei meccanismi utilizzati dall'organismo per proteggersi dalla perdita di sangue in caso di lesioni vascolari. I meccanismi emostatici sono organizzati in tre fasi che si attivano pressoch竪 contemporaneamente: fase vascolare fase piastrinica fase plasmatica o cascata coagulativa La fase vascolare e quella piastrinica possono essere anche considerate insieme a costituire la cosiddetta emostasi primaria. La cascata coagulativa realizza invece il processo dell emostasi secondaria. Successivamente si attiva poi il processo fibrinolitico che porta all eliminazione del coagulo ed alla rimozione di ogni possibile ostacolo al passaggio del sangue.
#9: Lesione vasale vasocostrizione reattiva (riduzione il flusso ematico) fenomeno transitorioriflesso nervoso;secrezione da parte delle cellule endoteliali di fattori endotelina;favorisce il contatto del sangue con la matrice sottoendoteliale esposta dalla perdita di cellule endotelialila matrice contiene proteine (in particolare collagene, proteoglicani e fibronectina) capaci di fare aderire le piastrine ed attivare la cascata della coagulazioneLa fase vascolare non viene valutata in laboratorio
#10: Ruolo delle piastrine nell emostasi Adesione Rilascio contenuto dei granuli (ADP, trombina, catecolamine) Aggregazione Formazione del coagulo (fibrina) Retrazione del coagulo
#12: La Trombina legata al suo recettore ora converte il fibrinogeno in fibrina, che viene polimerizzata e stabilizzata dal fattore XIIIa
#14: Danno vascolare sintesi di fattori da parte delle cellule endoteliali + fattori prodotti dalle piastrine + fattori di sintesi epatica cascata coagulativa; Consiste in una serie di conversioni di proenzimi inattivi in enzimi attivi Culmina con la trasformazione di una proteina plasmatica solubile, il fibrinogeno, in un polimero insolubile, la fibrina
#17: In assenza di vitamina K, i fattori II, VII, IX e X vengono ugualmente sintetizzati dal fegato, ma risultano funzionalmente inattivi
#27: - petecchie: piccole emorragie capillari con diametro di circa 1-2 mm di colorito rosso violaceo, frequenti nelle zone dove maggiore 竪 la pressione idrostatica o dove c 竪 pressione o frizione esterna - porpore: emorragie con diametro 3 mm costituite da un insieme di petecchie ecchimosi: versamenti emorragici sottocutanei di diametro tra 1 e 2 cm, inizialmente di colore rosso-blu, poi verde-blu e quindi giallo-oro ematomi: versamenti emorragici profondi che spesso dissecano le fasce muscolari; possono avere esiti clinicamente insignificanti (lividi) cos狸 come gravissimi, finanche mortali (versamento retroperitoneale da dissecazione di un aneurisma dell aorta) versamenti ematici in cavit dell organismo: emotorace, emopericardio, emoperitoneo, emartro sanguinamenti da determinati distretti dell organismo: gengivorragia, epistassi, ematemesi, melena, ematuria, menorragia e metrorragia
#53: Per i test coagulativi occorre sempre lavorare con il plasma
#56: The INR is calculated by the formula shown on this slide. The ISI is the International Sensitivity Index. Each thromboplastin is assigned an ISI which reflects the sensitivity of the thromboplastin to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. By convention, the ISI of the reference thromboplastin is 1.0. The higher the ISI, the less sensitive the thromboplastin is to Warfarin-mediated reduction of the Vitamin K dependent clotting factors. The next two slides provide an example of how the ISI (sensitivity) of the thromboplastin influences the PT ratio (PTR) and how the resulting variability is corrected by expressing the results as an INR.
#57: This slide is similar to the last one, but the results of the ISI values of the five thromboplastins and the corresponding INR values are added. It is clear that the marked variability of the PTR is normalized by expressing the results as an INR.