Presentazione svolta a San Giorgio della Richinvelda in provincia di Pordenone il Convegno "Le bevande alcoliche:
evidenze, esperienze, criticità e prospettive per programmare un futuro in salute.
Le Radici del Vino si interrogano su alcol e salute"
ALCOL E GIOVANI Emanuele SCAFATO Lancio Campagna Ministero della Salute Elio ...Emanuele Scafato
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La presentazione powerpoint di Emanuele SCAFATO, Direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol dell'Istituto Superiore di Sanità per il lancio della Campagna del Ministero della Salute di contrasto all'uso di alcol tra i giovani. Di supporto alla pagina web http://www.unaserataspeciale.it ALCOL SNATURATO, UNA SERATA SPECIALE
Essere guarito o non essere guarito?
Questa è la domanda sulla quale rispondano i più note persone che si occupano della salute mentale dei cittadini
Cenni sull’impatto ambientale dei processi di incenerimento dei rifiutiboma21
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Convegno: Nuovo inceneritore di Desio. Rischi per la salute da incenerimento dei rifiuti, buone pratiche e tecnologie sostenibili per andare oltre. Medicina Democratica. 20 Aprile 2009.
Presentazione di approfondimento sulla diffusione di alcol e fumo tra i giovani e sulla pericolosità di queste sostanze
realizzata da Claudia Taloni, Mariangela Cianfriglia e Matteo Lauri della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Cenni sull’impatto ambientale dei processi di incenerimento dei rifiutiboma21
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Convegno: Nuovo inceneritore di Desio. Rischi per la salute da incenerimento dei rifiuti, buone pratiche e tecnologie sostenibili per andare oltre. Medicina Democratica. 20 Aprile 2009.
Presentazione di approfondimento sulla diffusione di alcol e fumo tra i giovani e sulla pericolosità di queste sostanze
realizzata da Claudia Taloni, Mariangela Cianfriglia e Matteo Lauri della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Materiali didattici interattivi creati dagli studenti del terzo anno dell'ITC Tosi edestinati agli studenti delle scuole secondarie di primo grado sulle dipendenze
Un altro interessante lavoro realizzato a conclusione del progetto di prevenzione regionale "Peer to Peer", a cura dei miei alunni della terza Servizi sociosanitari. dell'IISS di Cassano Ionio, in collaborazione con gli operatori dell'U.O. di Educazione Sanitaria del distretto di Trebisacce.
1. CN 31
L’ALCOL E I SUOI MITI
Edgardo Lugaresi
Biologo, Nutrizionista
L’alcol ha sempre fatto parte della storia dell’umanità . Non c’è
testo antico, dalla Grecia alla Palestina alla Cina che non parli
dell’alcolesoprattuttodeidannidaeccessoe/oabuso.Anchein
tutte le religioni possiamo trovare qualche riferimento alla ne-
cessità diastenersidall’alcol,deltutto,oppureunpo’,oalmenoincertiperio-
di dell’anno. L’abuso di bevande alcoliche, spesso associate all’uso di altre
sostanze psicotrope, come ecstasy, amfetamine, cocaina, ecc., rientra nel fe-
nomeno delle poli-dipendenze, che in Italia, negli ultimi anni, ha registrato e
continuaa registrareuna rapida escalation, con riflessi negativi sulla vita so-
ciale,sullasalutepubblica e con evidenti effettianche nel campo degli infor-
tunisullavoroedinmateriadisicurezzastradale.
InItalia,l’alcolismointesocomemalattiasocialehastentatoafarsistradae
diconseguenzascarsesonostate,inpassato,leiniziative(strumentiestruttu-
re)perprevenirelecauseecombattereadeguatamenteglieffetti.Ènecessario
intervenire continuamente per prevenirne la diffusione e l’insorgenza, so-
prattutto nelle generazioni più giovani, tramite la realizzazione di una seria e
costanteinformazionesuidannichepuòprodurreildiffondersidiun’abitudi-
nesregolatao smodatadibere.
In Europa, circa un giovane su quattro, di età compresa tra i 15 e i 29 anni,
muore a causa dell’alcol che rappresenta, secondo le ultime stime, il primo
fattoredirischiodiinvalidità ,mortalità prematuraemalattiacronicatraigio-
vani.Ognianno,inItalia,piùdi20milapersonemuoionoperabusodialcole
per problemi alcolcorrelati. In particolare, l’alcol è la causa di quasi la metÃ
deidecessiconseguentiagliincidentistradalichesiregistranonelnostroPae-
seecherappresentanolaprimacausadimortepergliuominialdisottodei40
anni. L’aumento del consumo di bevande alcoliche si riscontra soprattutto
nellefascedietà piùvulnerabili,dai14ai17anni,enellegiovanidonne;sono
circail17,1%deimaschi,inquestafasciadietà ,eil13,8%dellefemmineche
consumanoalcolaldifuorideipasti.
Lariduzionedeidannisanitariesocialicausatidall’alcolè,attualmente,uno
dei più importanti obiettivi di salute pubblica perseguiti da gran parte degli
Stati europei. Le patologie provocate nell’organismo umano dall’uso ecces-
sivo e dall’abuso di bevande alcoliche sono un tema assaiampio e allo stesso
tempo multiforme, in quanto i processi coinvolti vanno da fenomeni biochi-
mico-cellulare,amanifestazionifunzionali,adanniorganiciacaricoditessu-
ti e apparati, fino ad arrivare ad alterazioni psichiche e della personalitÃ
(l’alcolcausaalmeno 60 malattie).E in questa sintesinon vanno dimenticate
leimplicazionisocialied economiche.
L’argomentoalcolerastatoinseritoavariotitoloin12dei38obiettivistabi-
liti dal Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS (Organizzazione Mon-
diale della Sanità ), obiettivi che stabilivano i passi minimi da effettuare per
raggiungere, entro l’anno 2000, un accettabile livello sanitario per tutti (Pro-
getto dell’OMS Salute per tutti entro il 2000). L’OMS ritiene, infatti, che
l’alcol sia una sostanza comunque dannosa, a prescindere dalla quantitÃ
ingerita, e che la moderazione sia solo una modalità del bere, così come lo è
l’abuso, da trattare tendenzialmente con lo stesso approccio. L’OMS inqua-
dra l’alcolismonell’ambito delle tossicomaniee lo differenzia dall’abitudi-
neabere. F
2. 32 CN n.3 / 2005
ABITUDINE ABERE:
• desiderio ma non necessità di continuare ad
assumere alcol per il senso di benessere che
produce;
• scarsa o nessuna tendenza ad aumentare le
dosi;
• dipendenza psichica dalla sostanza in assenza
(si presuppone) di dipendenza fisica;
• effetti dannosi, se presenti, solo per l’individuo.
TOSSICOMANIA:
statodiintossicazioneperiodicaocronica,nocivaal-
l’individuoeallasocietà ,prodottadalconsumoripetutodi
una determinata sostanza (naturale o sintetica), con le
seguenti caratteristiche:
• desiderio invincibile e/o bisogno di continuare a
far uso della sostanza;
• tendenza ad aumentarne le dosi;
• dipendenza psichica e fisica degli effetti della
sostanza;
• comparsa di sindromi da astinenza quando si
smette di assumerla.
L’alcol può dar luogo ad ABUSO e DIPENDENZA, con
graviconseguenzesiafisichechepsichiche,individualie
sociali.
L’abuso comporta l’uso dell’alcol in un modo patologi-
co,lacompromissione delleattività socialie/oprofessio-
nali e dei rapporti familiari. In pratica, l’abuso di alcol può
esseredefinitocomeconsumogiornalieroabitualedibe-
vande alcoliche, pari ad una assunzione di circa 120
grammidialcolassoluto,corrispondenti,atitolodiesem-
pio, a:
• oltre 1 litro di vino al giorno;
• oltre 2 litri di birra al giorno;
• oltre 1/4 di litro di superalcolici al giorno;
• 1 litro di vino più 1/8 di litro di superalcolici al
giorno;
• 2 litri di birra più 1/8 di litro di superalcolici al
giorno.
La dipendenza comporta un aumento delle dosi per
raggiungere (momentaneamente) l’effetto desiderato e
l’aggravarsi dei sintomi provocati dall’abuso. È caratte-
rizzatadauncomportamentocompulsivorivoltoesclusi-
vamente a procurarsi l’alcol, dalla tolleranza e dalla
sindrome da astinenza.
I MITI DELL’ALCOL
Cos’èl’alcol?
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con una
capacità diindurredipendenza,superioreallesostanzeodrogheillega-
li più conosciute. I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani
sono in genere più vulnerabili aglieffetti dellebevande alcoliche a causadi
unaridottacapacità delloroorganismoametabolizzarel’alcol.Alcontrario
di quanto si ritiene comunemente, l’alcol, pur apportando circa 7 Kcalorie
per grammo, non è un nutriente (come ad esempio lo sono le proteine, i
carboidratioigrassialimentari)eilsuoconsumononèutileall’organismoo
allesuefunzioni;risultainvecefontedidannodirettoallecelluledimoltior-
ganitracuiipiùvulnerabilisonoilfegatoeilsistemanervosocentrale.
L’alcolèunostimolantedelsistemanervoso?
L’azione farmacologica principale dell’alcol etilico si esplica a livello
del sistema nervoso centrale. È diffusa opinione che, a piccole dosi,
l’alcol sia una sostanza eccitante, come il caffè, che è una sostanza nervina,
uno stimolate del sistema nervoso e del cervello. È anche molto diffusa la
credenzacheun“buonbicchiereâ€porterebbeaun’ideazionepiùfacile,più
“fluidaâ€,unaloquacità piùvivace,più“convincenteâ€eadunasensazionedi
ottimismo,disicurezza,di“mancanza dellesensazionedipauraâ€, per cuici
sisentecapacidiaffrontarequalsiasicosaedieseguiredellecoseimpossibi-
li. In realtà , l’alcol etilico non è uno stimolante, ma un deprimente del
sistemanervoso centrale. La sensazione di stimolo che si prova è solo ap-