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STORIA DI UN CAFFÈ……EDI QUELLI CHE CI HANNO CREDUTO!p.s. il parquet ce l’ho messo, almeno nel powerpoint!!!
C’erano una volta tre loschi personaggi, ognuno preso dalle sue cose, costantemente impegnati a non fare niente. Il caso volle che si incontrassero in quella splendida località chiamata Torre Annunziata che tante opportunità offre ai giovani…Da quell’incontro venne fuori una idea!Mi piacerebbe aprire un Caffè LetterarioIo voglio fare la radio…E ja, facciamole!(il terzo non parlava tantissimo ma era quello che dava coraggio agli altri…)
Erano tre personaggi non esattamente “normali”. Già dalle idee che avevano si vedeva che erano un po’ megalomani… del tipo: non potevano fare una cosa che subito pensavano più in grande…Ma in tutto, dalle cose più futili a quello che era il loro lavoro…Cioè, per farvi capire: uno non poteva fare una partita di pallone……che subito gli veniva in mente una cosa esagerata…
O, che ne so, un altro si faceva una cantatella tra amici……ed ecco che la sua mente volava alta, forse un po’ troppo…
Un altro, ancora, per il solo fatto di lavorare in banca aveva anche lui le sue piccole manie di grandezza…
E insomma, questi tre parla oggi, parla domani, parla dopodomani, cominciano a crederci davvero in quello che pensavano. Solo, avevano bisogno di un posto, per cominciare…Presero in considerazione tante possibilità…
Ma nessuna era di loro gradimento. Finché, un giorno, venne data loro l’opportunità di trasformare due stanze di un Circolo nella loro città! Grande fu la loro gioia e immediatamente, circondatisi di altri sognatori come loro, cominciarono i lavori!
Auguri Caffè
La cosa permise loro di conoscere incredibili personaggi come Papietro!Al quale venne immediatamente fatta la tessera ad honorem del Caffè Letterario!
Insomma: dopo qualche giorno di duro lavoro la sede del Caffè poteva essere inaugurata!
Ma per una incredibile e ancora non spiegata coincidenza astrale, la sede venne immediatamente presa d’assalto da personaggi strani che facevano impallidire il socio Papietro che per questo motivo restituiva la tessera……ma veramente strani……strani……di più!!!…ma ti dico strani……propriostrani…
Qualcuno, dalle idee politiche rivoluzionarie, e ad un livello di esaltazione quasi pari di quello dei tre folli…
Qualche altro diviso a metà tra Napoli e Glasgow…Stat’ arruvinanno ‘nu Caffè Letterario!!!E su tutto e tutti, imperioso, si sentiva un solo grido, che divenne il vero motto dell’Associazione:
Insomma, nonostante tutti questi personaggi incredibili, il Caffè Letterario cominciava a funzionare davvero! Adesso ai tre si poneva un nuovo interrogativo: trovare una persona che potesse rappresentare l’Associazione, una persona di bella presenza, giovane, che sapesse parlare…Appurato che tra i tre non c’era nessuno che rispondesse all’identikit, si pensò di scegliere il meno peggio…Uno venne immediatamente scartato, essendo dotato di un gran fascino, per paura che potesse oscurare le manifestazioni del Caffè con la sua persona…
Un altro, invece, aveva dato segnali “strani” che lo rendevano pressoché impresentabile…
E insomma: i tre furono costretti ad affidare a malincuore l’incarico ad Antonio il quale, però, ben presto, vinci un premio domani…vinci un premio oggi,Cominciò a montarsi la testa, ancor di più…
Auguri Caffè
Auguri Caffè
Insomma, sembrava davvero andare tutto per il verso giusto: il Caffè Letterario e la Web Radio stavano iniziando a farsi conoscere un po’ in tutto il mondo…
Auguri Caffè
…diventando addirittura domanda per quiz televisivi…Ehm… c’era ancora qualcosa da aggiustare…
…i progetti erano davvero tantissimi…Ah, mi dispiace… e questo Shakespeare?Potremmo invitare Dante Alighieri…Ma scrive in inglese, chi vuoi che lo capisca… e poi chi glielo paga il viaggio dall’Inghilterra?Mi pare di aver letto che sia morto…
Ad un certo punto, però, fu necessario cambiare la sede del Caffè. I motivi erano tanti (circa quattrocentocinquanta) e allora i nostri si misero di nuovo alla ricerca affannosa di un posto che potesse degnamente accogliere le loro idee…Tanti fallimenti si susseguirono e Antonio cadde in una profondissima crisi di pessimismo nella quale immaginava già di dover trasmettere il suo “Pensavo fosse radio” dalla stanza da letto di casa sua con la figlioletta che lo guardava pietosa; ogni tanto rimirava la foto che si era fatto scattare a Radio Deejay…Ma ad un certo punto…
…ecco farsi avanti dalle nebbie la figura di un uomo con i baffi, piccolino, che vide i tre aggirarsi senza una meta e li chiamò a sé:(Uhm… forse riesco e farmi mettere a posto l’aula magna)Ho un’idea che potrebbe risolvere i vostri problemi Che cosa vi impensierisce, cari ragazzi?Non abbiamo più una sede per il nostro Caffè LetterarioE per la radio…e i tre, che non erano fessi, accettarono immediatamente!
Ma il posto era davvero mal ridotto e aveva bisogno di una ristrutturazione completa. Da soli non ce l’avrebbero mai fatta e nemmeno con forze umane. Decisero, così, di chiamare in aiuto delle loro amiche!Aurora Prosperi, per gli amici, la Bella Addormentata nel Bosco(trecase), e Cenerentola Scassilo, una che aveva avuto un passato da colf ma che ora si era messa in proprio e gestiva un giro di polacche col Principe GermanoAlle due Principesse i tre fessi chiesero di intervenire chiamando le fate delle loro storie perché li aiutassero in questa che era davvero un’impresa
Ma non ci fu nulla da fare. La Fata Smemorina era andata in pensione da tempo mentre Flora, Fauna e Serenella adesso gestivano casa di appuntamenti in Germania. Ma alle due venne un’idea: provarono a chiamare una loro amica: TrillyLanzieri, una che avrebbe potuto portare con sé, a fare quei lavori anche dei bambini, così, per fare prima, alla faccia del Telefono Azzurro…Ma nemmeno lei era disponibile: aveva aperto la discoteca “Peter Pan” sull’isola che non c’è.Era rimasta l’ultima possibilità!
Ad Antonio venne in mente una ragazza che tutti chiamavano “’a fata” ma non aveva mai capito il perché. L’aveva conosciuta in vacanza in Calabria, MA PRIMA DI CONOSCERE MARIAESTER, ci tenne a specificare, per evitare il paliatone. E così (stranamente aveva ancora il numero sulla rubrica del cellulare) la chiamò:La Winx Bisogno corse effettivamente subito a vedere di che si trattava. E un po’ ci rimase male quando capì che si trattava solo di mettere a posto un locale “Sei il solito fesso, non sei affatto cambiato. Ma secondo te io vado vestita così perché faccio il muratore?” sussurrò ad Antonio, e, poi, gentilmente declinò l’invito, anche a nome delle sue 4 amiche. D’altra parte: 5 ragazze carine, tutte insieme, nel Caffè Letterario non c’erano mai entrate… perché mai cominciare proprio adesso?
Insomma: la situazione era davvero disperata! Da soli non ce l’avrebbero mai fatta e c’era già gente alla porta che voleva presentare dei libri. Altri erano alla porta perché volevano dei soldi, ma questa è un’altra storia. Ad un certo punto, come nelle favole più belle, ecco materializzarsi la loro soluzione!!! IL FAMIGERATO CICCO CINGHE MINUT!Famoso per aver ristrutturato un appartamento di due stanze in 5 minuti (più sei ore e dodici anni, ma questo era un dettaglio) si offrì di mettere a posto il locale in soli 5 minuti (i tre non vollero sapere il resto). Ripresosi da un piccolo mancamento successivo alla presa di coscienza che i tre volevano un lavandino, i colori forti, il grigio scuro, no, forse quello chiaro, un muro qui, no forse più là, il blu va meglio del rosso, ma anche no… si mise immediatamente al lavoro e…Dal “Vizio Latino”, al grido di “mo’ veco io!”…
Auguri Caffè
Auguri Caffè
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Auguri Caffè
Insomma: una vera magia! Ma non grande quanto quella che ogni giorno, ognuno di voi esprime nel tenere vivo questo sogno:Grazie ad ognuno di voi, questo Caffè Letterario è diventato momento dopo momento sempre più bello, coinvolgente ed interessante. È andato al di là di quelle che erano le nostre aspettative iniziali. Lo vediamo crescere ogni istante, con la sua sorella maggiore, la web radio, con il nostro e vostro impegno e la cosa ci riempie di gioia.Il Caffè non è “nostro” ma di ognuno che ci mette piede e decide di rimanerci, anche se solo per poco tempo. Il Caffè è di Antonio, Chiara, Lorenzo e Maria Rosaria e di tutti coloro che tra qualche anno abiteranno la nostra città che noi, oggi, vogliamo lasciare migliore di come l’abbiamo trovata.E allora, BUON ANNO, Caffè Letterario! E BUON 2010 a tutti noi. Che possa essere un anno affascinante come “Il piccolo Principe”, coinvolgente come i libri di Pennac, intrigante come “Oceano mare”, pieno di ironia come i libri di Benni, ricco di sorprese positive e di opportunità per ognuno di noi, come il libro più bello di tutti, quello che ognuno di noi sta scrivendo con la sua vita!!Antonio, Andrea e Francesco

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Auguri Caffè

  • 1. STORIA DI UN CAFFÈ……EDI QUELLI CHE CI HANNO CREDUTO!p.s. il parquet ce l’ho messo, almeno nel powerpoint!!!
  • 2. C’erano una volta tre loschi personaggi, ognuno preso dalle sue cose, costantemente impegnati a non fare niente. Il caso volle che si incontrassero in quella splendida località chiamata Torre Annunziata che tante opportunità offre ai giovani…Da quell’incontro venne fuori una idea!Mi piacerebbe aprire un Caffè LetterarioIo voglio fare la radio…E ja, facciamole!(il terzo non parlava tantissimo ma era quello che dava coraggio agli altri…)
  • 3. Erano tre personaggi non esattamente “normali”. Già dalle idee che avevano si vedeva che erano un po’ megalomani… del tipo: non potevano fare una cosa che subito pensavano più in grande…Ma in tutto, dalle cose più futili a quello che era il loro lavoro…Cioè, per farvi capire: uno non poteva fare una partita di pallone……che subito gli veniva in mente una cosa esagerata…
  • 4. O, che ne so, un altro si faceva una cantatella tra amici……ed ecco che la sua mente volava alta, forse un po’ troppo…
  • 5. Un altro, ancora, per il solo fatto di lavorare in banca aveva anche lui le sue piccole manie di grandezza…
  • 6. E insomma, questi tre parla oggi, parla domani, parla dopodomani, cominciano a crederci davvero in quello che pensavano. Solo, avevano bisogno di un posto, per cominciare…Presero in considerazione tante possibilità…
  • 7. Ma nessuna era di loro gradimento. Finché, un giorno, venne data loro l’opportunità di trasformare due stanze di un Circolo nella loro città! Grande fu la loro gioia e immediatamente, circondatisi di altri sognatori come loro, cominciarono i lavori!
  • 9. La cosa permise loro di conoscere incredibili personaggi come Papietro!Al quale venne immediatamente fatta la tessera ad honorem del Caffè Letterario!
  • 10. Insomma: dopo qualche giorno di duro lavoro la sede del Caffè poteva essere inaugurata!
  • 11. Ma per una incredibile e ancora non spiegata coincidenza astrale, la sede venne immediatamente presa d’assalto da personaggi strani che facevano impallidire il socio Papietro che per questo motivo restituiva la tessera……ma veramente strani……strani……di più!!!…ma ti dico strani……propriostrani…
  • 12. Qualcuno, dalle idee politiche rivoluzionarie, e ad un livello di esaltazione quasi pari di quello dei tre folli…
  • 13. Qualche altro diviso a metà tra Napoli e Glasgow…Stat’ arruvinanno ‘nu Caffè Letterario!!!E su tutto e tutti, imperioso, si sentiva un solo grido, che divenne il vero motto dell’Associazione:
  • 14. Insomma, nonostante tutti questi personaggi incredibili, il Caffè Letterario cominciava a funzionare davvero! Adesso ai tre si poneva un nuovo interrogativo: trovare una persona che potesse rappresentare l’Associazione, una persona di bella presenza, giovane, che sapesse parlare…Appurato che tra i tre non c’era nessuno che rispondesse all’identikit, si pensò di scegliere il meno peggio…Uno venne immediatamente scartato, essendo dotato di un gran fascino, per paura che potesse oscurare le manifestazioni del Caffè con la sua persona…
  • 15. Un altro, invece, aveva dato segnali “strani” che lo rendevano pressoché impresentabile…
  • 16. E insomma: i tre furono costretti ad affidare a malincuore l’incarico ad Antonio il quale, però, ben presto, vinci un premio domani…vinci un premio oggi,Cominciò a montarsi la testa, ancor di più…
  • 19. Insomma, sembrava davvero andare tutto per il verso giusto: il Caffè Letterario e la Web Radio stavano iniziando a farsi conoscere un po’ in tutto il mondo…
  • 21. …diventando addirittura domanda per quiz televisivi…Ehm… c’era ancora qualcosa da aggiustare…
  • 22. …i progetti erano davvero tantissimi…Ah, mi dispiace… e questo Shakespeare?Potremmo invitare Dante Alighieri…Ma scrive in inglese, chi vuoi che lo capisca… e poi chi glielo paga il viaggio dall’Inghilterra?Mi pare di aver letto che sia morto…
  • 23. Ad un certo punto, però, fu necessario cambiare la sede del Caffè. I motivi erano tanti (circa quattrocentocinquanta) e allora i nostri si misero di nuovo alla ricerca affannosa di un posto che potesse degnamente accogliere le loro idee…Tanti fallimenti si susseguirono e Antonio cadde in una profondissima crisi di pessimismo nella quale immaginava già di dover trasmettere il suo “Pensavo fosse radio” dalla stanza da letto di casa sua con la figlioletta che lo guardava pietosa; ogni tanto rimirava la foto che si era fatto scattare a Radio Deejay…Ma ad un certo punto…
  • 24. …ecco farsi avanti dalle nebbie la figura di un uomo con i baffi, piccolino, che vide i tre aggirarsi senza una meta e li chiamò a sé:(Uhm… forse riesco e farmi mettere a posto l’aula magna)Ho un’idea che potrebbe risolvere i vostri problemi Che cosa vi impensierisce, cari ragazzi?Non abbiamo più una sede per il nostro Caffè LetterarioE per la radio…e i tre, che non erano fessi, accettarono immediatamente!
  • 25. Ma il posto era davvero mal ridotto e aveva bisogno di una ristrutturazione completa. Da soli non ce l’avrebbero mai fatta e nemmeno con forze umane. Decisero, così, di chiamare in aiuto delle loro amiche!Aurora Prosperi, per gli amici, la Bella Addormentata nel Bosco(trecase), e Cenerentola Scassilo, una che aveva avuto un passato da colf ma che ora si era messa in proprio e gestiva un giro di polacche col Principe GermanoAlle due Principesse i tre fessi chiesero di intervenire chiamando le fate delle loro storie perché li aiutassero in questa che era davvero un’impresa
  • 26. Ma non ci fu nulla da fare. La Fata Smemorina era andata in pensione da tempo mentre Flora, Fauna e Serenella adesso gestivano casa di appuntamenti in Germania. Ma alle due venne un’idea: provarono a chiamare una loro amica: TrillyLanzieri, una che avrebbe potuto portare con sé, a fare quei lavori anche dei bambini, così, per fare prima, alla faccia del Telefono Azzurro…Ma nemmeno lei era disponibile: aveva aperto la discoteca “Peter Pan” sull’isola che non c’è.Era rimasta l’ultima possibilità!
  • 27. Ad Antonio venne in mente una ragazza che tutti chiamavano “’a fata” ma non aveva mai capito il perché. L’aveva conosciuta in vacanza in Calabria, MA PRIMA DI CONOSCERE MARIAESTER, ci tenne a specificare, per evitare il paliatone. E così (stranamente aveva ancora il numero sulla rubrica del cellulare) la chiamò:La Winx Bisogno corse effettivamente subito a vedere di che si trattava. E un po’ ci rimase male quando capì che si trattava solo di mettere a posto un locale “Sei il solito fesso, non sei affatto cambiato. Ma secondo te io vado vestita così perché faccio il muratore?” sussurrò ad Antonio, e, poi, gentilmente declinò l’invito, anche a nome delle sue 4 amiche. D’altra parte: 5 ragazze carine, tutte insieme, nel Caffè Letterario non c’erano mai entrate… perché mai cominciare proprio adesso?
  • 28. Insomma: la situazione era davvero disperata! Da soli non ce l’avrebbero mai fatta e c’era già gente alla porta che voleva presentare dei libri. Altri erano alla porta perché volevano dei soldi, ma questa è un’altra storia. Ad un certo punto, come nelle favole più belle, ecco materializzarsi la loro soluzione!!! IL FAMIGERATO CICCO CINGHE MINUT!Famoso per aver ristrutturato un appartamento di due stanze in 5 minuti (più sei ore e dodici anni, ma questo era un dettaglio) si offrì di mettere a posto il locale in soli 5 minuti (i tre non vollero sapere il resto). Ripresosi da un piccolo mancamento successivo alla presa di coscienza che i tre volevano un lavandino, i colori forti, il grigio scuro, no, forse quello chiaro, un muro qui, no forse più là, il blu va meglio del rosso, ma anche no… si mise immediatamente al lavoro e…Dal “Vizio Latino”, al grido di “mo’ veco io!”…
  • 49. Insomma: una vera magia! Ma non grande quanto quella che ogni giorno, ognuno di voi esprime nel tenere vivo questo sogno:Grazie ad ognuno di voi, questo Caffè Letterario è diventato momento dopo momento sempre più bello, coinvolgente ed interessante. È andato al di là di quelle che erano le nostre aspettative iniziali. Lo vediamo crescere ogni istante, con la sua sorella maggiore, la web radio, con il nostro e vostro impegno e la cosa ci riempie di gioia.Il Caffè non è “nostro” ma di ognuno che ci mette piede e decide di rimanerci, anche se solo per poco tempo. Il Caffè è di Antonio, Chiara, Lorenzo e Maria Rosaria e di tutti coloro che tra qualche anno abiteranno la nostra città che noi, oggi, vogliamo lasciare migliore di come l’abbiamo trovata.E allora, BUON ANNO, Caffè Letterario! E BUON 2010 a tutti noi. Che possa essere un anno affascinante come “Il piccolo Principe”, coinvolgente come i libri di Pennac, intrigante come “Oceano mare”, pieno di ironia come i libri di Benni, ricco di sorprese positive e di opportunità per ognuno di noi, come il libro più bello di tutti, quello che ognuno di noi sta scrivendo con la sua vita!!Antonio, Andrea e Francesco