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XX 81 marzo 2016
Carissimi associati ci siamo, 竪 ora di rinnovare il Consiglio Direttivo!
I compiti del C.D. sono molteplici, dal defi-
nire le quote annuali di associazione, deliberare
le spese, gestire lordinaria e straordinaria am-
ministrazione nel rispetto delle normative vigen-
ti, formulare il programma dei corsi e dei labo-
ratori compatibilmente con la gratuita disponibi-
lit dei docenti, adottare in caso di assoluta ur-
genza delibere di competenza dellassemblea
degli associati, insomma fare tutto quello che
serve per far funzionare una associazione di
volontariato con un numero sempre crescente
di associati, docenti, e gestire le sedi dove svol-
gere i numerosi corsi e iniziative culturali.
Spesso 竪 un impegno gravoso, ma tutto
quello che si d per il buon funzionamento
dellassociazione si riceve in ringraziamenti, sorri-
si, complimenti da parte degli associati e tanto
buonumore. Il C.D. viene eletto dallAssemblea
dei Soci fondatori onorari ed ordinari, i compo-
nenti vengono convocati a mezzo lettera;
lassemblea 竪 regolarmente costituita con la met
pi湛 uno dei suoi componenti in prima convocazio-
ne e con la presenza di almeno un terzo dei com-
ponenti in seconda, si provveder quindi ad eleg-
gere un presidente, un segretario e due scrutato-
ri.
La Presidente
TUTTI GLI ASSOCIATI IN REGOLA CON IL PAGAMENTO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA
RELATIVA ALLANNO ACCADEMICO IN CORSO, POSSONO ESSERE CANDIDATI.
Le candidature devono pervenire per iscritto almeno 5 giorni prima della regolare costituzione
dellAssemblea (*) onde poter predisporre lelenco dei candidati che verranno presentati prima
della votazione.
Per i membri del C.D le preferenze dovranno essere al massimo 13.
Per i Revisori dei conti le preferenze sono cinque, questi verranno nominati con una votazione
separata e le candidature potranno essere espresse la mattina stessa durante lassemblea.
Tutto questo per perseguire le finalit della associazione e pi湛 precisamente: educare, forma-
re, informare, fare educazione permanente, aprirsi al sociale, operare confronto e sintesi fra
culture e generazioni, contribuire alla promozione culturale e sociale mediante lattivazione di
incontri, conferenze, corsi e laboratori per un aggiornamento e un confronto permanente atto
a promuovere un invecchiamento attivo.
Per la trasparenza e la democrazia
(*) LAssemblea dei Soci fondatori, onorari e ordinari, 竪 convocata
per il giorno 29 aprile 2016: le candidature devono pertanto perveni-
re entro e non oltre il giorno 24 aprile 2016.
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
CORSO PIGOTTE
Il 23 gennaio 2016, alle ore 16:00, presso il Sa-
lone Museale Cruto, il Comune di Alpignano ha cele-
brato il "Giorno della Memoria".
Alla presenza di un folto pubblico ha preso la
parola Guglielmo Meltzeid che ha descritto la vicenda
di suo padre Gustavo, internato nel campo di Mau-
thausen, che scrisse un diario dopo essere uscito vivo
da tale inferno. Il figlio Guglielmo ne ha curato la pub-
blicazione, molto apprezzata dall'allora Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano. Lopera "Siamo
liberi" fu poi distribuita a tutte le scuole del Comune.
Il dott. Campione, ex dirigente scolastico di Al-
pignano, ha tratteggiato sinteticamente la situazione
storico-politica dell'epoca e la dott.ssa Dottorini, so-
ciologa, ha argomentato sul disagio fisico e morale causato dalle leggi razziali e dalle persecuzioni.
Il Sindaco Gianni Da Ronco ha invece illustrato le motivazioni del Comune per la scelta del titolo da dare al
concorso indetto per l'occasione: "La memoria di ieri e di oggi".
In seguito sia ragazzi delle scuole, sia rappresentanti di varie Associazioni, tra cui i nostri associati Bartolo-
meo Decelie e Mary Bussetti, hanno letto brani del libro e testi delle menzioni di riconoscimento di "Giusti fra le
Nazioni", conferite a varie personalit italiane dallAssociazione Israeliana per la Memoria della Shoa Yad Va-
shem.
In chiusura sono stati consegnati i premi ai partecipanti.
L'UNITRE di Alpignano, Pianezza e Caselette ha presentato al concorso un'opera scultorea dell'associato
Pierluigi Cerri che ha ricevuto una menzione di partecipazione e di ringraziamento.
La redazione
Non 竪 passato, 竪 MEMORIA
Come tutti sapete abbiamo un corso di Pigotte
coordinato da Daniela che con la sue ragazze ha confe-
zionato ben 81 bambole e diligentemente consegnato il
ricavato della vendita allUnicef. Considerate che ogni
Pigotta vale almeno 20 , l UNITRE ha in questa manie-
ra contribuito a garantire i primi anni di vita a bambini
di sei paesi africani, Benin, Congo, Ghana, Guinea Bis-
sau, Senegal e Togo con lacquisto di vaccini, Kit salva
vita e garantire farmaci per evitare la trasmissione
dellHIV tra madre e figlio!
Brave ragazze!
Grazie del vostro splendido lavoro e del vostro
grande cuore a nome di tutti noi ma soprattutto a nome
dei pi湛 indifesi e sfortunati, i bambini.
La Presidente
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Concerto per Pianoforte a QUATTRO MANI - 22 Dicembre 2015
Loccasione per lo scambio degli AUGURI di NATALE 竪 stata allietata questanno da un evento musicale di
notevole pregio.
Le professoresse Maria Pilone e Aurelia Manzetti, ex insegnanti di musica al Liceo Musicale di Novara, han-
no generosamente offerto ai nostri associati, presso il centro dincontro dellAUSER, un pomeriggio festoso ed ori-
ginale.
Con il piano-
forte a coda,
suonato a
quattro mani,
hanno dato
libero corso ad
un flusso di
emozione poe-
tica attraverso
brani eseguiti
con maestria e
perfezione sti-
listica.
La danza il tema del repertorio scelto, da Libertango di Astor Piazzolla, alle danze spagnole di Moszkowski,
un valzer di Rachmaninoff, quattro danze ungheresi di Brahms, una danza norvegese di Grieg, il Valzer dei fiori
di Ciaikovski. In perfetto clima natalizio, il concerto si 竪 chiuso con la Ninna nanna del Bambin Ges湛 di Brahms.
Entusiasta la risposta del pubblico al termine dellesecuzione. Le atmosfere create dalle sonorit e dalla ma-
gia della musica hanno reso particolarmente intenso questo momento di scambio degli auguri.
Serata divenuta tradizione per i nostri Soci appassionati di musica classica: il Concerto di Natale proposto
dallorchestra della RAI di Torino 竪 ormai un appuntamento irrinunciabile. La variet e loriginalit del repertorio
proposto sorprendono ed affascinano sempre.
Tema di questanno Fiaba e Musica, articolato attraverso la scelta di brani interpretati magistralmente dal
giovane e brioso direttore Juraj Valuha che ha guidato lorchestra in un crescendo coinvolgente.
Vale la pena ricordare i brani per rivivere le suggestioni della serata:
P谷tr Ili ajkovskij
Andante cantabile per violoncello e orchestra darchi (dal Quartetto
n.1 op. 11)
Sergej Prokofiev
Cenerentola. Suite n. 1 op. 107 dal balletto ispirato alla fiaba di
Charles Perrault
Anatolij Ljadov
Baba Jaga, quadro musicale op. 56, da una leggenda popolare russa
Paul Dukas
Lapprendista stregone, scherzo sinfonico, da una ballata di Goethe
Edvard Grieg
Marcia dei troll, n. 3 dalla Suite lirica per orchestra op. 54/1,
dalloriginale per pianoforte
Nikolaj Rimskij-Korsakov
Volo del calabrone, episodio dallopera La fiaba dello zar Saltan
Igor Stravinskij
Petru邸ka. Quarto quadro dal balletto Festa popolare e Morte di Pe-
tru邸ka
Unico rimpianto, laddio al pubblico torinese del direttore dorchestra Juraj Valuha. Ci aveva abituati ad
una conduzione moderna e vivace che ha costituito un valore aggiunto alla gi alta qualit dellesecuzione. Il pub-
blico lo ha salutato con un fragoroso ed affettuoso applauso, dimostrando apprezzamento e riconoscenza per le
emozioni che ha saputo trasmettere in questi anni.
AUGURI MAESTRO per la sua meritata carriera.
Allorchestra della RAI invece, un arrivederci allanno prossimo, non mancheremo, sempre guidati dalla
consueta e perfetta organizzazione dello staff della nostra UNITRE.
Auditorium RAI - Concerto di Natale - 23 Dicembre 2015
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Il gruppone ritratto in questa pagina lo dimostra: il corso delle Escursioni nella Natura continua
a raccogliere grandi consensi fra gli iscritti della nostra Unitre. I motivi sono la passione per la monta-
gna, cos狸 radicata nella cultura piemontese, la voglia di trascorrere una giornata allaria aperta che da
soli sarebbe pi湛 complicato organizzare, ma anche  e forse soprattutto - il desiderio di ritrovarsi con
amici e conoscenti con i quali si ha voglia di chiacchierare. I rapporti sociali sono il condimento princi-
pale delle nostre camminate del mercoled狸, e chi si lamenta delle pendenze eccessive se lo ricordi: il fia-
to sembra non mancare, visto che nemmeno le salite pi湛 ardue ci lasciano senza parole.
Per chi non avesse partecipato al corso, la foto di gruppo 竪 stata scattata allultima uscita
dautunno, che tradizionalmente si conclude con una mangiata in compagnia. Alla Cascina La Valeta,
dalle parti di Orbassano eravamo in centosedici alle prese con una grigliata mista che per la prima vol-
ta, e in via sperimentale, ha sostituito la tradizionale polentata.
Un altro appuntamento imperdibile 竪 la chiusura della sessione primaverile delle passeggiate, la
gita al mare.
Anche qui i partecipanti sono su-
periori al centinaio, quanti ne possono
contenere due pullman (e c竪 sempre
qualcuno che rimane a casa per man-
canza di posti). La meta del 2015 竪 stata
Cervo, il pittoresco borgo affacciato sul
mare in provincia dImperia, raggiunto
dopo una camminata panoramica attra-
verso uliveti e boschi di lecci e pini ma-
rittimi.
Le altre passeggiate hanno come
meta le montagne torinesi, pi湛 vicine a
casa ma altrettanto belle e panorami-
che.
Escursioni nella Natura - Tutti insieme appassionatamente
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Negli anni abbiamo scorrazzato su e gi湛 per le nostre valli in itinerari quasi mai ripetitivi, e questo
grazie al lavoro di ricerca dei nostri accompagnatori.
Eccoli immortalati nella foto, da sinistra: Franco, Tommaso, Marco, Michele e Ignazio.
I nostri angeli custodi dedicano
buona parte dellanno a questa missio-
ne. Il lavoro consiste nello studio delle
carte escursionistiche per individuare
sempre nuovi sentieri che abbiano una
serie di caratteristiche indispensabili:
non troppo lontani, n辿 troppo difficili e
faticosi, e con un punto di partenza che
offra un grande parcheggio, visto il co-
spicuo numero dei partecipanti. Dopo
averli individuati sulla carta, gli itinera-
ri devono essere provati  e quasi sem-
pre riprovati  per trovare le varianti
pi湛 adatte a un folto gruppo di escursio-
nisti molto giovani nello spirito.
A loro va un grande e sentito grazie.
La foto qui sotto ci ritrae durante la gita dello scorso fine ottobre, che aveva come meta collau-
data il Rifugio della Portia, dove grazie alla presenza di una stufa 竪 stato possibile preparare il Vin Bru-
l辿 che ha contribuito con i suoi aromi e la sua leggera nota alcolica allallegria generale.
Come si pu嘆 evincere dalle bel-
le immagini che illustrano que-
sto articolo, nel nostro gruppo
non manca il fotografo ufficia-
le, Leo.
Un vero paparazzo che si diver-
te spesso a sorprenderci in mo-
menti di grande spontaneit:
mentre addentiamo un panino
con la voracit di una belva af-
famata, quando ci sfugge uno
sbadiglio a bocca aperta, sinto-
mo di grande relax, o quando ci
lasciamo andare a un sonnelli-
no sullerba dopo aver gustato
il genep狸 casalingo offerto da
qualche partecipante.
Ogni anno la lezione di presentazione della sessione primaverile delle Camminate si conclude con
un suo applauditissimo filmato che riassume in immagini un anno di gite.
Un sincero grazie anche a te, Leo.
Testo: Liliana Bazza
Foto: Leo Bini
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Dopo i tanti viaggi effettuati dai Mozart in Eu-
ropa per far esibire i due bambini prodigio Wolfang
Amadeus e la sorella Nannerl presso le maggiori cor-
ti europee (sempre accolti con grande ammirazione),
Leopold Mozart prese in considerazione lItalia. La
nostra penisola nel Settecento era il centro europeo
della musica e Leopold pens嘆 che un viaggio in Italia
sarebbe stato utile al promettente Wolfang per con-
seguire una sicura consacrazione e fama internazio-
nale.
I Mozart, padre e figlio, fecero tre viaggi in
Italia. Il primo, il pi湛 lungo, inizi嘆 lasciando Sali-
sburgo nel dicembre 1769 e si concluse a fine marzo
1771, con numerose tappe in molte citt italiane. In
questo lungo viaggio, costellato da plausi e riconosci-
menti, si inserisce la permanenza a Torino del gio-
vane Wolfang.
Leopold Mozart e il figlio arrivarono in citt
luned狸 14 gennaio 1771, provenienti da Milano
sulleco del trionfo ottenuto al Teatro Ducale con la
sua opera Mitridate re di Ponto, su libretto del to-
rinese Vittorio Amedeo Cigna-Santi. Presero alloggio
alla Dogana Nuova, antica locanda di inizio Sette-
cento (ora 竪 lHotel Dogana Vecchia, via Corte
DAppello 4) nella Contrada dellAlbero Fiorito.
Era situata in posizione assai comoda per i forestieri
provenienti in carrozza da Milano: da Porta Palazzo
(ora piazza della Repubblica) si percorreva la
Contrada dItalia (ora via Milano) per raggiungere
la locanda, previo pagamento del pedaggio doganale.
Il 16 gennaio il 14enne Wolfgang ebbe
lopportunit di assistere col padre alla prima
dellopera Annibale in Torino di Giovanni Paisiel-
lo, conosciuto a Napoli.
I Mozart, grazie a Paisiello, incontrarono nei
salotti e a teatro molti esponenti della nobilt e della
cultura torinese, tra i quali i conti Lascaris di Castel-
lar, il famoso violinista Gaetano Pugnani, primo vio-
lino del Teatro Regio, e il suo allievo-prodigio
15enne Giovanni Battista Viotti.
Domenica 27 gennaio Wolfgang festeggi嘆 a
Torino il suo 15esimo compleanno: probabilmente
nella locanda dove alloggiava o, forse, presso la Fab-
brica degli Esercizi Spirituali dellOrdine dei Gesuiti,
invitato ad un breve incontro con i padri. Questo
grande edificio, luogo di preghiera molto noto a quei
tempi, si trovava fuori le mura della citt in una zona
di campagna dove poi sorger il Borgo San Paolo.
Una curiosit poco nota: durante il breve sog-
giorno a Torino Leopold cerc嘆 di far raccomandare
il figlio al re Carlo Emanuele III per ottenere per lui
un incarico nel Teatro Regio, tra i pi湛 importanti
dEuropa.
La scoperta 竪 stata fatta qualche anno fa dal
musicologo e scrittore americano Wignall-Slater,
studioso di Mozart, che ha ritrovato nellArchivio di
Stato di Torino una lettera scritta dal conte Carlo
Firmian, potente ministro degli Asburgo in Milano e
mecenate dei Mozart. In essa Firmian chiedeva al
conte Lascaris di intercedere presso il re di Sardegna
affinch辿 il giovane Mozart potesse comporre un'ope-
ra per il Teatro Regio. Ma la raccomandazione
non ebbe seguito: il 31 gennaio i Mozart lasciarono
infatti la Capitale sabauda per far ritorno prima a
Milano e poi, due mesi dopo, a Salisburgo.
Una lapide ricorda il soggiorno in citt del
grande compositore salisburghese: 竪 stata posta nel
2006 dal Comune di Torino in via Corte dAppello
per celebrare i 250 anni dalla nascita.
Beppe Galliano
Pillole di Storia - 1771
Wolfang Amadeus Mozart a Torino
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
a lampada LED.
Il LED (sigla inglese di Light Emitting Diode)
竪 un diodo che emette luce. Un diodo 竪 un dispositi-
vo elettronico a due terminali: in una direzione si ha
il passaggio della corrente elettrica, in quella oppo-
sta no. Per dirla semplicemente 竪 come una porta:
con una corrente daria in una direzione la porta si
apre e laria passa, nellaltra si chiude e laria non
passa. Inserendo nel materiale semiconduttore, co-
stituente il diodo, piccole quantit di materiali
droganti, si rende il dispositivo capace di emettere
luce. Questo, in estrema sintesi, 竪 un LED.
Il primo LED fu sviluppato nel 1962. Nel 2014
竪 stato assegnato il premio Nobel per la fisica a 3
studiosi giapponesi per le ricerche sul LED a luce
blu. Queste ricerche hanno aperto la strada alla rea-
lizzazione di dispositivi (High Power LED) ad emis-
sione di luce cos狸 alta da poter superare le comuni
lampadine ad incandescenza e a fluorescenza, quelle
che normalmente illuminano le nostre abitazioni e i
luoghi pubblici.
Si 竪 cos狸 aperta la via ad un nuovo tipo di lam-
pade allo stato solido che rappresenta il futuro dei
sistemi di illuminazione. Con opportune soluzioni
tecnologiche 竪 stato possibile realizzare LED che
producono luce bianca, come le lampadine. Inizial-
mente i LED richiedevano un alimentatore esterno
ma, dal 2008, 竪 iniziata anche la produzione di lam-
pade LED inserite nei bulbi delle lampade normali
(con alimentazione a 220 volt).
Quando si acquista una lampada LED occorre
fare attenzione alla scatola esterna, su di essa sono
riportati i lumen: per una cucina vanno bene tra i
1000 ed i 1500 (almeno cos狸 ho fatto io). Spesso 竪
anche riportata una striscia colorata dallarancione
allazzurro; su di essa 竪 posizionato un triangolino
che consente di scegliere il tipo di luce emessa: calda
a sinistra (come quella di una candela), bianca
(naturale) al centro e azzurrognola (o fredda) a de-
stra.
Il LED, dunque, sta sostituendo le comuni
lampadine con una efficienza decisamente superio-
re: a parit di luce emessa consuma dieci volte meno
delle lampade ad incandescenza e la met di quelle a
fluorescenza e rispetto a queste ultime si accende
subito. La durata 竪 poi nettamente superiore, mentre
per le lampadine ad incandescenza era di circa 1000
ore, ora si parla di 20-30 e fino a 50 mila ore!
Tutto bene dunque?
Un ultimo suggerimento: fatevi dire dal vendi-
tore se i tipici 5 anni di garanzia, a volte stampigliati
sulla scatola, implicano che se la lampada LED si
brucia prima verr sostituita... dalla risposta capirete
che 竪 opportuno cambiare le lampade di casa con
quelle a LED, ma ... con calma, la tecnologia 竪 solo
allinizio e molti progressi devono ancora essere fat-
ti.
Adler Tofanelli
Notizie dal Mondo delle Scienze
L
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Riflessione
Il ritmo delle nostre giornate ci allontana
dallessere pienamente partecipi del nostro presente
e ci spinge a trascurare le persone e le cose veramen-
te importanti.
Larte nobile del coltivare i Bonsai, dal canto
suo, ci offre un grande dono: la pace interiore.
Il Bonsai rallenta il ritmo incalzante della vita
odierna e ci porta a focalizzare lattenzione sul mon-
do che ci circonda per ricordare che siamo parte
dellambiente in cui viviamo.
Uno dei valori di questi piccoli grandi alberi 竪
il riprodurre in scala i cicli naturali, avvicinando cos狸
il nostro corpo e il nostro animo ai ritmi e
allarmonia delle stagioni. Spendere qualche minuto
con un Bonsai non significa solo adempiere alle quo-
tidiane abitudini di annaffiamento e cura, rappre-
senta bens狸 un momento da donare a se stessi osser-
vando cosa la Natura possa creare, per vivere in ar-
monia con essa.
 in questa visione che il Bonsai diventa fusio-
ne tra Arte, Natura e Uomo.
Origini, Filosofia ed Estetica del bonsai
Prima di parlare delle origini del Bonsai 竪 do-
veroso introdurci al significato letterale della parola
giapponese BONSAI, composta da due ideogrammi:
BON vaso e SAI coltivare. Insieme i due ideo-
grammi hanno un significato pi湛 ampio e cio竪: Un
albero coltivato in un vaso con arte.
Le origini del Bonsai si perdono nella notte dei
tempi, le prime testimonianze risalgono a circa 3500
anni fa in Cina nel periodo neolitico. La prima testi-
monianza storica risale alla tomba di un cinese di
alto rango della dinastia reale Shang (1766-1122
a.C): l狸 竪 stato ritrovato un PENJING (che equivale
al Bonsai cinese), in un vaso destinato al corredo
funerario.
Il Bonsai quindi nasce in Cina e poi diventa
una vera e propria arte anche in Giappone. I Cinesi
avevano da sempre que-
sto desiderio di rappre-
sentare luniverso in
miniatura per cercare di
catturare la bellezza su-
blime della natura. Ini-
ziarono infatti con la
miniaturizzazione dei
paesaggi per giungere
poi allarte di miniatu-
rizzare gli alberi.
Oltre che per fini estetici questa pratica si svi-
luppa in Cina e presso i popoli nomadi, come i Mon-
goli, per necessit di trasportare piante officinali in
piccoli vasi o durante la costruzione della Muraglia
cinese. Il Bonsai arriva in Giappone dalla Cina tra il
794 e il 1185 d.C. quando i due Paesi entrano in con-
tatto attraverso lo scambio di manoscritti e soprat-
tutto grazie ai monaci giapponesi che vanno in Cina
per apprendere la filosofia e la cultura di quel popo-
lo. In Giappone il Bonsai viene trasformato in una
vera arte attraverso la fusione delle filosofie e reli-
gioni dei due Paesi.
Lunione delle due religioni politeiste, in Giap-
pone lo shintoismo e in Cina il taoismo, porta
alla nascita della FILOSOFIA ZEN, che abbraccia
il Bonsai e soprattutto la sua estetica. Entrambe le
religioni politeiste vedono allorigine di tutto le ener-
gie delluniverso positive e negative Ying e Yang.
Luomo 竪 considerato il continuum tra cielo e terra,
si trova quindi in mezzo tra le energie positive e ne-
gative. Gli elementi sacri, chiamati Cami, in queste
religioni sono naturali e infatti ritroviamo di fre-
quente la figura degli alberi sacri, appunto i Bonsai.
Per quanto riguarda in particolare il Bonsai
abbiamo delle differenze tra Cina e Giappone dovute
proprio allorigine delle due religioni: per quanto
riguarda la Cina, nel Bonsai abbiamo un minore in-
tervento delluomo, mentre in Giappone il Bonsai
diventa arte e quindi prevede un maggiore interven-
to delluomo.
Il Bonsai classico nasce in Giappone nel perio-
do Edo (dal 1615 al 1868 d.C.) quando vengono in-
trodotte tutte le principali tecniche bonsaistiche e
nascono i sette principi Zen dellestetica orientale
che abbracciano non solo il Bonsai ma anche altre
forme di arte orientale.
Larte Bonsai
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Dai primi del 1900 verr introdotto prima in
Giappone e poi si svilupper in tutto il mondo il
Bonsai moderno chiamato Avanguardia Bonsai
grazie a tre grandi maestri: Kobayashi, Murata e Ki-
mura. La differenza sostanziale tra Bonsai classico e
Bonsai moderno 竪 che nel Bonsai classico si punta
alla cosiddetta albericit seguendo i principi Zen,
quindi rimanere il pi湛 fedeli possibili alle forme na-
turali degli alberi; nel Bonsai moderno si cerca di
fare un passo in pi湛 e quindi elevarsi a vera e propria
arte cio竪, pur mantenendo la naturalit dellalbero e
seguendo sempre i principi Zen, si cerca di riprodur-
re forme non esclusivamente botaniche ma artisti-
che, per esempio con la lavorazione della legna sec-
ca.
Prima di parlare dei
principi Zen, dob-
biamo capire cosa
si intende quando
parliamo di estetica
orientale e qual 竪 la
strada da intra-
prendere per rag-
giungere IL BEL-
LO nel Bonsai.
Lestetica 竪
considerata la me-
ditazione dellarte,
si fa Bonsai per ren-
dere fruibile larte e
la bellezza agli altri e
suscitare in loro e-
mozioni. La dottri-
na del bello 竪
lesperienza del bello
attraverso la proce-
dura dei prodotti
dellarte. Non si fa arte per se stessi ma per gli altri,
infatti alla fine del percorso il bonsaista deve lasciare
libera la sua opera allontanandosi da essa.
In Oriente quindi il Bonsai e lestetica orienta-
le vengono visti come un percorso di vita che si divi-
de in tre passaggi: SHU dove si apprendono le rego-
le osservando il maestro, HA dove si mette in prati-
ca la tecnica appresa ed infine RI dove lallievo di-
venta maestro e va oltre la regola.
Questo percorso in
Oriente 竪 visto non solo
come percorso relativo al
Bonsai ma in generale in
tutte le cose che si fanno
come percorso vero di vita
che porta a capire, appren-
dere per poi andare oltre.
Fare Bonsai 竪 una forma darte che unisce di-
rettamente luomo alla natura attraverso la coltiva-
zione e la lavorazione di un piccolo-grande albero.
Questa forma darte 竪 quindi per coloro che sanno
osservare la natura e che amano starci dentro. La
natura nel Bonsai 竪 considerata una grande maestra,
fonte dispirazione, ci permette di elevare la tecnica
ad espressione artistica che rappresenta nel Bonsai il
fattore di diversificazione rispetto a ogni altra forma
di coltivazione delle piante e ad altre forme artisti-
che.
Il Bonsai pu嘆 essere considerato unopera mai
finita e sempre fonte di nuova ispirazione e comuni-
cazione. Essendo un essere vivente e in continua e-
voluzione ci permette di intraprendere un viaggio
affascinante fatto di esperienze, messaggi, lavorazio-
ni.
Questi concetti riprendono in pieno le filosofie
orientali Zen descritte precedentemente, taoista e
shintoista di Cina e Giappone. Possiamo quindi dire
che con il Bonsai si cerca di ricreare la maestosit e
la bellezza di un grande albero secolare in un piccolo
alberello coltivato in un vaso: La maestosit della
natura ridotta in piccola scala nei confini di un va-
so, la concentrazione delluniverso nel piccolo, come
atto di per s辿 magico.
Rosario Catanzaro
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Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
A terra, le figlie di Aracne hanno tessuto minu-
scole tele collegando fra loro i fili derba quasi radenti
il suolo, come reti da pesca lillipuziane poste ad asciu-
gare, che lumidit ha rivestito formando un bianco
velluto.
E un incanto della natura osservare questo ca-
polavoro, e penso che anche un insetto che vi riman-
ga intrappolato possa dire: Il naufragar m竪 dolce in
questo mare. Nello stesso tempo per嘆 questa trappo-
la viene palesata dalla nebbia che si posa su di essa, e
forse gli insetti possono sottrarvisi.
Gli steli derba pi湛 robusti piegano la testa obe-
rati da una collana di minuscole perle dacqua.
Osservo sempre con stupore queste meraviglie,
che mi fanno sentire parte di un dono perfetto ed e-
quilibrato, che ogni giorno purtroppo mettiamo a re-
pentaglio col nostro comportamento irresponsabile.
Ma anche in un luogo di pace e di bellezza come
questa passeggiata c竪 una nota stonata.
Tutto il percorso 竪 punteggiato da residui di
civilt, in primis fazzoletti di carta usati, che paiono
le briciole di Pollicino per ritrovare la strada di casa.
Queste azioni sono segno di maleducazione, poco
rispetto per lambiente e anche di chi le compie.
A frequentare questi ambiti siamo quasi tutti
persone over 60 e dintorni, e non possiamo perci嘆
neanche accusare i giovani di esserne gli autori. Sia-
mo proprio noi, che talvolta guardiamo i giovani con
supponenza e critichiamo i loro atteggiamenti, a di-
mostrare che la vecchiaia non ci ha portato saggezza,
se continuiamo a comportarci cos狸.
Ogni anno si celebra la giornata Puliamo il
mondo, penso invece che sarebbe molto meglio im-
parare a non sporcarlo. Sarebbe molto bello infatti
poter vivere nella natura, rispettandola per quel gran-
de dono che 竪 senza deturparla con il nostro poco ri-
spetto.
Teresa Bonaudo
Spuntando sul pianoro, la mia vista, non trop-
po potente, scorse nella nebbia un capriolo ai bordi
del pendio. Non mi fermai, pensando che essa mi
nascondesse e potessi avvicinarmi, ma evidentemen-
te la vista dellanimale era migliore della mia. Dopo
avermi osservata per qualche istante, giudic嘆 pi湛
opportuno togliersi di mezzo e con eleganti balzi
guadagn嘆 il crinale opposto.
Amo molto passeggiare nella nebbia. A piedi,
sintende; in auto ne sono terrorizzata e la ritengo
una delle peggiori insidie. Nei boschi invece mi sem-
bra di vivere in un mondo diverso, i contorni si sfu-
mano e anche i rumori si attutiscono.
In Pian Dom狸ni latmosfera 竪 particolare, laria
竪 ferma, si sente il profumo dellumidit, i colori si
attenuano, agli uccellini sembra mancare la voce,
anzich辿 cantare si odono solo brevi cinguettii ovatta-
ti. La cima e gli stessi contorni del Musin辿 sono
scomparsi, lo sguardo non riesce a superare le cime
degli alberi vicini e sembra di entrare in un mondo
fantastico.
Procedo tranquilla verso un muro bianco che
scompare al mio passaggio come fosse una magia.
Prima cera e quando mi avvicino non esiste pi湛; ma,
se mi volto, si 竪 ricreato alle mie spalle.
Osservo gli alberi nellaria impalpabile e al
tempo stesso densa. Ci sono quelli gi spogli che ten-
dono al cielo i rami come dita rinsecchite. Spicca il
giallo delle foglie delle betulle, che ancora indugiano
e armonizzano col tronco argenteo. Il verde cupo del
pino 竪 rischiarato solo in qualche punto dalle grigie
lanterne di processionarie che lo affliggono.
Tutto 竪 silenzio, anche le foglie secche cadono
senza rumore, posandosi su un tappeto morbido che
non scricchiola.
AMARCORD ...
11
Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Langolo dei Poeti
AFORISMI
La speransa a l辿 n seugn fit da d谷svij.
Da un grand 嘆m a-i 辿 quaic嘆s da mpar辿 dc嘆 quand a parla
nen.
Chi a fa ningiustissia a l竪 sempe p狸 sagrin 谷d col cha la su-
biss.
La decision p狸 coragiosa chit pije minca di a l辿 desse d bon
umor.
Ij bad嘆la a susto l di fortun, ma minca di a l辿 fortun per
chi a sa desse da f辿.
Largioissansa a l辿 quand l嘆n chit pense, l嘆n chit dise e l嘆n
chit fas a son an armon狸a.
Lesperiensa a l辿 l tipo d magister p狸 dificil: prima at f
lesame, peui a t谷 spiega la lession.
J辿 ancor quaic嘆s p谷r noi?
Se l mond a scapa d man,
se l temp ha jale ai pe辿,
j竪 ancor quaic巽s p谷r noi
che gnun peussa rubene?
A son restane ij seugn
a fene compan狸a
ad anters辿 ij so fij
Ccma san f辿 le faje.
Ma ij seugn a son mascheugn 
lassomie nen scap辿;
montoma sle soe ale
e fomse n po rabl辿.
Scotoma, an cel, le st竪ile
a sangiut辿 so sfiam;
anciocomse con lamel
dij b嘆sso tra le ronze.
Guardoma l mond dantorn
con jeuj 谷d na masn
cheuvroma soe bruture
coij liri dlinnossensa.
E se quai v嘆lta, spali,
ala t竪ila d n嘆stra vita
as poser l grisor,
l竪 lora d desse n gir.
Sercoma ant le sacocie
Un grum 谷d poes狸a
P谷r penelela, pian,
Col voli dlairon reusa.
Marilena Bojetto
20083属 premio Pianezza, 2^ segnalata a Racconigi
Ogni c嘆sa a soa stagion
L, s谷l mantil sars狸,
posava, mare granda,
(costuma d tuti ij di)
l disn辿 col pan a randa:
m piasia p col pan
da compagn辿 al cicin:
i lo campava al can
coaci a mi davzin:
Criava, alora c辿,
col dil punt vers mi:
Son-s狸, t deve mpar辿 
adess e p谷r lavni:
Ansema a la pitansa
as mangia dco l pan:
se na bri嘆ta s vansa,
chas cheuja con le man!
Nosgnor vnand da lontan
a lha pos l fag嘆t,
p谷r cheuje n t嘆ch 谷d pan
e d竪ilo ai passar嘆t.
l pan l竪 biava d vita,
rich谷ssa d nostra ca 
as vagna con fatiga,
p谷r l嘆n va p sgair.
Adess, col pan, vodr狸a
ma, dur, l竪 p谷r ij dent!
fa auss辿 la glicemia,
a venta st辿 stent:
m contento d soe bri嘆te,
i nufio l parfumin:
le miche e le pagn嘆te
i-j lasso ai novodin!
Marilena Bojetto
Il 25 gennaio Marina Conrotto ci
ha lasciato.
Indimenticabili saranno per tutti
noi la sua spontaneit, le fragorose
risate e lattitudine innata alla so-
cialit.
A Lei va un sentito ringraziamento
anche per lattivit di docente che
con passione ha dedicato alla nostra
Associazione.
Ciao Marina.
12
Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati
Hanno contribuito a questo numero:
Nicla Alessandrini, Laura Gaudenzi,
Beppe Galliano, Maria Teresa Gambino,
Adler Tofanelli, Teresa Bonaudo,
Marilena Bojetto, Rosario Catanzaro,
Liliana Bazza, Leo Bini,
Silvano Modena, Mauro Vernero
Le Ditte sotto indicate praticano condizioni di favore
ai nostri associati su presentazione della tessera
regolarizzata allanno accademico in corso:
ATELIER DELLOCCHIALE IL PRISMA
Via Mazzini 68 - Alpignano - 011 9678660
BRICOMANIA
Via Cavour 37/bis - Alpignano - 011 9785739
CENTRO DEL COLORE di Bruno Antonella
Via Don Bosco 19 - Pianezza - 011 9678013
CENTROTTICO FOTO LIVIO
Via Rossini 20/22 - Alpignano - 011 9671082
OTTICA IRIDEA
Via Mazzini 49 - Alpignano - 011 9664631
Libreria MONDADORI
Via Fratelli Piol 37/d - Rivoli - 011 9532152
Merceria - Intimo CAPRA
P.zza Leumann 2 - Pianezza - 011 9676738
CTD - Centro Terapie Dentali
Via Alessandria,5 - Pianezza - 011 9664631
Prima visita, stesura piano di lavoro, preventi-
vo e radiografie di accertamento gratis presen-
tando la tessera aggiornata a questo anno ac-
cademico.
STUDIO DENTISTICO Dr. Fabrizio Secondo
Via Leopardi 35 - Collegno - 011. 4110419
Telefonare allo studio per fissare la prima
visita onde stabilire piano di lavoro e preven-
tivo.
NEGOZI AMICI
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e programmi sulla no-e programmi sulla no-e programmi sulla no-
stra pagina Facebook:stra pagina Facebook:stra pagina Facebook:
https://https://https://
www.facebook.com/www.facebook.com/www.facebook.com/
unitre.alpicaunitre.alpicaunitre.alpica
26 Aprile  Balzi Rossi  Proposta dalla Sig.a Colom-
bi, docente del corso LUniverso intorno a noi
11 Maggio  Pranzo sociale a Castello di Piea (AT)
- Visita del castello, delle mostre di porcellane e dei
costumi settecentesci - Passeggiata nel parco tra narci-
si, tulipani e giacinti
16-21 Maggio  VIAGGIO: La Loira racconta 
Visite guidate ai castelli di Amboise, Blois, Chenonce-
au, Chambord ed ai giardini di Villandry - Passeggiate
con guida ad Orleans, Tours e Chinon - Visita alla
cattedrale di Chartres ed alla sua splendida cripta.
11-25 Giugno  SOGGIORNO AL MARE: Torre
Canne, Puglia - Escursioni incluse: Matera - Lecce/
Otranto - Alberobello - Ostuni/Cisternino - Grotte di
Castellana
16 Aprile  Localit del Canavese da definire  Pro-
posta dalla Sig.a Nardini, docente di Piemonte Tesori
da scoprire
2 Aprile  SUSA e Sacra di S. Michele  Visita
guidata, proposta dai docenti di Storia del Piemon-
te (Pianezza) Sigg. Carle e Ricossa
Qualcuno scrisse:
la virgola 竪 la parte girevole della vita
Se luomo sapesse realmente il valore che ha la
donna andrebbe a quattro zampe alla sua ricerca.
Se sei donna, certamente metteresti la virgola
dopo la parola donna.
Se sei uomo, certamente la metteresti dopo la
parola ha.
21 Marzo  Saluzzo e Castello di Castellar  Visi-
ta guidata, proposta dai docenti di Torino e Piemon-
te (Caselette) Sigg. Galliano, Caviglia e Tofanelli
16-17-18 Settembre  VIAGGIO: Urbino - S. Leo -
Saccocorvaro - Gradara - Proposta dalla Sig.a To-
sco, docente di Storia dellArte
IMPORTANTE: per motivi organizzativi il viaggio ad
Urbino con la Sig.a Tosco, gi previsto per Aprile, 竪
stato spostato al mese di Settembre

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giornalino marzo 2016

  • 1. 1 mail: unitre.alpia@libero.it www.facebook.com/unitre.alpica XX 81 marzo 2016 Carissimi associati ci siamo, 竪 ora di rinnovare il Consiglio Direttivo! I compiti del C.D. sono molteplici, dal defi- nire le quote annuali di associazione, deliberare le spese, gestire lordinaria e straordinaria am- ministrazione nel rispetto delle normative vigen- ti, formulare il programma dei corsi e dei labo- ratori compatibilmente con la gratuita disponibi- lit dei docenti, adottare in caso di assoluta ur- genza delibere di competenza dellassemblea degli associati, insomma fare tutto quello che serve per far funzionare una associazione di volontariato con un numero sempre crescente di associati, docenti, e gestire le sedi dove svol- gere i numerosi corsi e iniziative culturali. Spesso 竪 un impegno gravoso, ma tutto quello che si d per il buon funzionamento dellassociazione si riceve in ringraziamenti, sorri- si, complimenti da parte degli associati e tanto buonumore. Il C.D. viene eletto dallAssemblea dei Soci fondatori onorari ed ordinari, i compo- nenti vengono convocati a mezzo lettera; lassemblea 竪 regolarmente costituita con la met pi湛 uno dei suoi componenti in prima convocazio- ne e con la presenza di almeno un terzo dei com- ponenti in seconda, si provveder quindi ad eleg- gere un presidente, un segretario e due scrutato- ri. La Presidente TUTTI GLI ASSOCIATI IN REGOLA CON IL PAGAMENTO DELLA QUOTA ASSOCIATIVA RELATIVA ALLANNO ACCADEMICO IN CORSO, POSSONO ESSERE CANDIDATI. Le candidature devono pervenire per iscritto almeno 5 giorni prima della regolare costituzione dellAssemblea (*) onde poter predisporre lelenco dei candidati che verranno presentati prima della votazione. Per i membri del C.D le preferenze dovranno essere al massimo 13. Per i Revisori dei conti le preferenze sono cinque, questi verranno nominati con una votazione separata e le candidature potranno essere espresse la mattina stessa durante lassemblea. Tutto questo per perseguire le finalit della associazione e pi湛 precisamente: educare, forma- re, informare, fare educazione permanente, aprirsi al sociale, operare confronto e sintesi fra culture e generazioni, contribuire alla promozione culturale e sociale mediante lattivazione di incontri, conferenze, corsi e laboratori per un aggiornamento e un confronto permanente atto a promuovere un invecchiamento attivo. Per la trasparenza e la democrazia (*) LAssemblea dei Soci fondatori, onorari e ordinari, 竪 convocata per il giorno 29 aprile 2016: le candidature devono pertanto perveni- re entro e non oltre il giorno 24 aprile 2016.
  • 2. 2 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati CORSO PIGOTTE Il 23 gennaio 2016, alle ore 16:00, presso il Sa- lone Museale Cruto, il Comune di Alpignano ha cele- brato il "Giorno della Memoria". Alla presenza di un folto pubblico ha preso la parola Guglielmo Meltzeid che ha descritto la vicenda di suo padre Gustavo, internato nel campo di Mau- thausen, che scrisse un diario dopo essere uscito vivo da tale inferno. Il figlio Guglielmo ne ha curato la pub- blicazione, molto apprezzata dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lopera "Siamo liberi" fu poi distribuita a tutte le scuole del Comune. Il dott. Campione, ex dirigente scolastico di Al- pignano, ha tratteggiato sinteticamente la situazione storico-politica dell'epoca e la dott.ssa Dottorini, so- ciologa, ha argomentato sul disagio fisico e morale causato dalle leggi razziali e dalle persecuzioni. Il Sindaco Gianni Da Ronco ha invece illustrato le motivazioni del Comune per la scelta del titolo da dare al concorso indetto per l'occasione: "La memoria di ieri e di oggi". In seguito sia ragazzi delle scuole, sia rappresentanti di varie Associazioni, tra cui i nostri associati Bartolo- meo Decelie e Mary Bussetti, hanno letto brani del libro e testi delle menzioni di riconoscimento di "Giusti fra le Nazioni", conferite a varie personalit italiane dallAssociazione Israeliana per la Memoria della Shoa Yad Va- shem. In chiusura sono stati consegnati i premi ai partecipanti. L'UNITRE di Alpignano, Pianezza e Caselette ha presentato al concorso un'opera scultorea dell'associato Pierluigi Cerri che ha ricevuto una menzione di partecipazione e di ringraziamento. La redazione Non 竪 passato, 竪 MEMORIA Come tutti sapete abbiamo un corso di Pigotte coordinato da Daniela che con la sue ragazze ha confe- zionato ben 81 bambole e diligentemente consegnato il ricavato della vendita allUnicef. Considerate che ogni Pigotta vale almeno 20 , l UNITRE ha in questa manie- ra contribuito a garantire i primi anni di vita a bambini di sei paesi africani, Benin, Congo, Ghana, Guinea Bis- sau, Senegal e Togo con lacquisto di vaccini, Kit salva vita e garantire farmaci per evitare la trasmissione dellHIV tra madre e figlio! Brave ragazze! Grazie del vostro splendido lavoro e del vostro grande cuore a nome di tutti noi ma soprattutto a nome dei pi湛 indifesi e sfortunati, i bambini. La Presidente
  • 3. 3 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Concerto per Pianoforte a QUATTRO MANI - 22 Dicembre 2015 Loccasione per lo scambio degli AUGURI di NATALE 竪 stata allietata questanno da un evento musicale di notevole pregio. Le professoresse Maria Pilone e Aurelia Manzetti, ex insegnanti di musica al Liceo Musicale di Novara, han- no generosamente offerto ai nostri associati, presso il centro dincontro dellAUSER, un pomeriggio festoso ed ori- ginale. Con il piano- forte a coda, suonato a quattro mani, hanno dato libero corso ad un flusso di emozione poe- tica attraverso brani eseguiti con maestria e perfezione sti- listica. La danza il tema del repertorio scelto, da Libertango di Astor Piazzolla, alle danze spagnole di Moszkowski, un valzer di Rachmaninoff, quattro danze ungheresi di Brahms, una danza norvegese di Grieg, il Valzer dei fiori di Ciaikovski. In perfetto clima natalizio, il concerto si 竪 chiuso con la Ninna nanna del Bambin Ges湛 di Brahms. Entusiasta la risposta del pubblico al termine dellesecuzione. Le atmosfere create dalle sonorit e dalla ma- gia della musica hanno reso particolarmente intenso questo momento di scambio degli auguri. Serata divenuta tradizione per i nostri Soci appassionati di musica classica: il Concerto di Natale proposto dallorchestra della RAI di Torino 竪 ormai un appuntamento irrinunciabile. La variet e loriginalit del repertorio proposto sorprendono ed affascinano sempre. Tema di questanno Fiaba e Musica, articolato attraverso la scelta di brani interpretati magistralmente dal giovane e brioso direttore Juraj Valuha che ha guidato lorchestra in un crescendo coinvolgente. Vale la pena ricordare i brani per rivivere le suggestioni della serata: P谷tr Ili ajkovskij Andante cantabile per violoncello e orchestra darchi (dal Quartetto n.1 op. 11) Sergej Prokofiev Cenerentola. Suite n. 1 op. 107 dal balletto ispirato alla fiaba di Charles Perrault Anatolij Ljadov Baba Jaga, quadro musicale op. 56, da una leggenda popolare russa Paul Dukas Lapprendista stregone, scherzo sinfonico, da una ballata di Goethe Edvard Grieg Marcia dei troll, n. 3 dalla Suite lirica per orchestra op. 54/1, dalloriginale per pianoforte Nikolaj Rimskij-Korsakov Volo del calabrone, episodio dallopera La fiaba dello zar Saltan Igor Stravinskij Petru邸ka. Quarto quadro dal balletto Festa popolare e Morte di Pe- tru邸ka Unico rimpianto, laddio al pubblico torinese del direttore dorchestra Juraj Valuha. Ci aveva abituati ad una conduzione moderna e vivace che ha costituito un valore aggiunto alla gi alta qualit dellesecuzione. Il pub- blico lo ha salutato con un fragoroso ed affettuoso applauso, dimostrando apprezzamento e riconoscenza per le emozioni che ha saputo trasmettere in questi anni. AUGURI MAESTRO per la sua meritata carriera. Allorchestra della RAI invece, un arrivederci allanno prossimo, non mancheremo, sempre guidati dalla consueta e perfetta organizzazione dello staff della nostra UNITRE. Auditorium RAI - Concerto di Natale - 23 Dicembre 2015
  • 4. 4 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Il gruppone ritratto in questa pagina lo dimostra: il corso delle Escursioni nella Natura continua a raccogliere grandi consensi fra gli iscritti della nostra Unitre. I motivi sono la passione per la monta- gna, cos狸 radicata nella cultura piemontese, la voglia di trascorrere una giornata allaria aperta che da soli sarebbe pi湛 complicato organizzare, ma anche e forse soprattutto - il desiderio di ritrovarsi con amici e conoscenti con i quali si ha voglia di chiacchierare. I rapporti sociali sono il condimento princi- pale delle nostre camminate del mercoled狸, e chi si lamenta delle pendenze eccessive se lo ricordi: il fia- to sembra non mancare, visto che nemmeno le salite pi湛 ardue ci lasciano senza parole. Per chi non avesse partecipato al corso, la foto di gruppo 竪 stata scattata allultima uscita dautunno, che tradizionalmente si conclude con una mangiata in compagnia. Alla Cascina La Valeta, dalle parti di Orbassano eravamo in centosedici alle prese con una grigliata mista che per la prima vol- ta, e in via sperimentale, ha sostituito la tradizionale polentata. Un altro appuntamento imperdibile 竪 la chiusura della sessione primaverile delle passeggiate, la gita al mare. Anche qui i partecipanti sono su- periori al centinaio, quanti ne possono contenere due pullman (e c竪 sempre qualcuno che rimane a casa per man- canza di posti). La meta del 2015 竪 stata Cervo, il pittoresco borgo affacciato sul mare in provincia dImperia, raggiunto dopo una camminata panoramica attra- verso uliveti e boschi di lecci e pini ma- rittimi. Le altre passeggiate hanno come meta le montagne torinesi, pi湛 vicine a casa ma altrettanto belle e panorami- che. Escursioni nella Natura - Tutti insieme appassionatamente
  • 5. 5 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Negli anni abbiamo scorrazzato su e gi湛 per le nostre valli in itinerari quasi mai ripetitivi, e questo grazie al lavoro di ricerca dei nostri accompagnatori. Eccoli immortalati nella foto, da sinistra: Franco, Tommaso, Marco, Michele e Ignazio. I nostri angeli custodi dedicano buona parte dellanno a questa missio- ne. Il lavoro consiste nello studio delle carte escursionistiche per individuare sempre nuovi sentieri che abbiano una serie di caratteristiche indispensabili: non troppo lontani, n辿 troppo difficili e faticosi, e con un punto di partenza che offra un grande parcheggio, visto il co- spicuo numero dei partecipanti. Dopo averli individuati sulla carta, gli itinera- ri devono essere provati e quasi sem- pre riprovati per trovare le varianti pi湛 adatte a un folto gruppo di escursio- nisti molto giovani nello spirito. A loro va un grande e sentito grazie. La foto qui sotto ci ritrae durante la gita dello scorso fine ottobre, che aveva come meta collau- data il Rifugio della Portia, dove grazie alla presenza di una stufa 竪 stato possibile preparare il Vin Bru- l辿 che ha contribuito con i suoi aromi e la sua leggera nota alcolica allallegria generale. Come si pu嘆 evincere dalle bel- le immagini che illustrano que- sto articolo, nel nostro gruppo non manca il fotografo ufficia- le, Leo. Un vero paparazzo che si diver- te spesso a sorprenderci in mo- menti di grande spontaneit: mentre addentiamo un panino con la voracit di una belva af- famata, quando ci sfugge uno sbadiglio a bocca aperta, sinto- mo di grande relax, o quando ci lasciamo andare a un sonnelli- no sullerba dopo aver gustato il genep狸 casalingo offerto da qualche partecipante. Ogni anno la lezione di presentazione della sessione primaverile delle Camminate si conclude con un suo applauditissimo filmato che riassume in immagini un anno di gite. Un sincero grazie anche a te, Leo. Testo: Liliana Bazza Foto: Leo Bini
  • 6. 6 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Dopo i tanti viaggi effettuati dai Mozart in Eu- ropa per far esibire i due bambini prodigio Wolfang Amadeus e la sorella Nannerl presso le maggiori cor- ti europee (sempre accolti con grande ammirazione), Leopold Mozart prese in considerazione lItalia. La nostra penisola nel Settecento era il centro europeo della musica e Leopold pens嘆 che un viaggio in Italia sarebbe stato utile al promettente Wolfang per con- seguire una sicura consacrazione e fama internazio- nale. I Mozart, padre e figlio, fecero tre viaggi in Italia. Il primo, il pi湛 lungo, inizi嘆 lasciando Sali- sburgo nel dicembre 1769 e si concluse a fine marzo 1771, con numerose tappe in molte citt italiane. In questo lungo viaggio, costellato da plausi e riconosci- menti, si inserisce la permanenza a Torino del gio- vane Wolfang. Leopold Mozart e il figlio arrivarono in citt luned狸 14 gennaio 1771, provenienti da Milano sulleco del trionfo ottenuto al Teatro Ducale con la sua opera Mitridate re di Ponto, su libretto del to- rinese Vittorio Amedeo Cigna-Santi. Presero alloggio alla Dogana Nuova, antica locanda di inizio Sette- cento (ora 竪 lHotel Dogana Vecchia, via Corte DAppello 4) nella Contrada dellAlbero Fiorito. Era situata in posizione assai comoda per i forestieri provenienti in carrozza da Milano: da Porta Palazzo (ora piazza della Repubblica) si percorreva la Contrada dItalia (ora via Milano) per raggiungere la locanda, previo pagamento del pedaggio doganale. Il 16 gennaio il 14enne Wolfgang ebbe lopportunit di assistere col padre alla prima dellopera Annibale in Torino di Giovanni Paisiel- lo, conosciuto a Napoli. I Mozart, grazie a Paisiello, incontrarono nei salotti e a teatro molti esponenti della nobilt e della cultura torinese, tra i quali i conti Lascaris di Castel- lar, il famoso violinista Gaetano Pugnani, primo vio- lino del Teatro Regio, e il suo allievo-prodigio 15enne Giovanni Battista Viotti. Domenica 27 gennaio Wolfgang festeggi嘆 a Torino il suo 15esimo compleanno: probabilmente nella locanda dove alloggiava o, forse, presso la Fab- brica degli Esercizi Spirituali dellOrdine dei Gesuiti, invitato ad un breve incontro con i padri. Questo grande edificio, luogo di preghiera molto noto a quei tempi, si trovava fuori le mura della citt in una zona di campagna dove poi sorger il Borgo San Paolo. Una curiosit poco nota: durante il breve sog- giorno a Torino Leopold cerc嘆 di far raccomandare il figlio al re Carlo Emanuele III per ottenere per lui un incarico nel Teatro Regio, tra i pi湛 importanti dEuropa. La scoperta 竪 stata fatta qualche anno fa dal musicologo e scrittore americano Wignall-Slater, studioso di Mozart, che ha ritrovato nellArchivio di Stato di Torino una lettera scritta dal conte Carlo Firmian, potente ministro degli Asburgo in Milano e mecenate dei Mozart. In essa Firmian chiedeva al conte Lascaris di intercedere presso il re di Sardegna affinch辿 il giovane Mozart potesse comporre un'ope- ra per il Teatro Regio. Ma la raccomandazione non ebbe seguito: il 31 gennaio i Mozart lasciarono infatti la Capitale sabauda per far ritorno prima a Milano e poi, due mesi dopo, a Salisburgo. Una lapide ricorda il soggiorno in citt del grande compositore salisburghese: 竪 stata posta nel 2006 dal Comune di Torino in via Corte dAppello per celebrare i 250 anni dalla nascita. Beppe Galliano Pillole di Storia - 1771 Wolfang Amadeus Mozart a Torino
  • 7. 7 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati a lampada LED. Il LED (sigla inglese di Light Emitting Diode) 竪 un diodo che emette luce. Un diodo 竪 un dispositi- vo elettronico a due terminali: in una direzione si ha il passaggio della corrente elettrica, in quella oppo- sta no. Per dirla semplicemente 竪 come una porta: con una corrente daria in una direzione la porta si apre e laria passa, nellaltra si chiude e laria non passa. Inserendo nel materiale semiconduttore, co- stituente il diodo, piccole quantit di materiali droganti, si rende il dispositivo capace di emettere luce. Questo, in estrema sintesi, 竪 un LED. Il primo LED fu sviluppato nel 1962. Nel 2014 竪 stato assegnato il premio Nobel per la fisica a 3 studiosi giapponesi per le ricerche sul LED a luce blu. Queste ricerche hanno aperto la strada alla rea- lizzazione di dispositivi (High Power LED) ad emis- sione di luce cos狸 alta da poter superare le comuni lampadine ad incandescenza e a fluorescenza, quelle che normalmente illuminano le nostre abitazioni e i luoghi pubblici. Si 竪 cos狸 aperta la via ad un nuovo tipo di lam- pade allo stato solido che rappresenta il futuro dei sistemi di illuminazione. Con opportune soluzioni tecnologiche 竪 stato possibile realizzare LED che producono luce bianca, come le lampadine. Inizial- mente i LED richiedevano un alimentatore esterno ma, dal 2008, 竪 iniziata anche la produzione di lam- pade LED inserite nei bulbi delle lampade normali (con alimentazione a 220 volt). Quando si acquista una lampada LED occorre fare attenzione alla scatola esterna, su di essa sono riportati i lumen: per una cucina vanno bene tra i 1000 ed i 1500 (almeno cos狸 ho fatto io). Spesso 竪 anche riportata una striscia colorata dallarancione allazzurro; su di essa 竪 posizionato un triangolino che consente di scegliere il tipo di luce emessa: calda a sinistra (come quella di una candela), bianca (naturale) al centro e azzurrognola (o fredda) a de- stra. Il LED, dunque, sta sostituendo le comuni lampadine con una efficienza decisamente superio- re: a parit di luce emessa consuma dieci volte meno delle lampade ad incandescenza e la met di quelle a fluorescenza e rispetto a queste ultime si accende subito. La durata 竪 poi nettamente superiore, mentre per le lampadine ad incandescenza era di circa 1000 ore, ora si parla di 20-30 e fino a 50 mila ore! Tutto bene dunque? Un ultimo suggerimento: fatevi dire dal vendi- tore se i tipici 5 anni di garanzia, a volte stampigliati sulla scatola, implicano che se la lampada LED si brucia prima verr sostituita... dalla risposta capirete che 竪 opportuno cambiare le lampade di casa con quelle a LED, ma ... con calma, la tecnologia 竪 solo allinizio e molti progressi devono ancora essere fat- ti. Adler Tofanelli Notizie dal Mondo delle Scienze L
  • 8. 8 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Riflessione Il ritmo delle nostre giornate ci allontana dallessere pienamente partecipi del nostro presente e ci spinge a trascurare le persone e le cose veramen- te importanti. Larte nobile del coltivare i Bonsai, dal canto suo, ci offre un grande dono: la pace interiore. Il Bonsai rallenta il ritmo incalzante della vita odierna e ci porta a focalizzare lattenzione sul mon- do che ci circonda per ricordare che siamo parte dellambiente in cui viviamo. Uno dei valori di questi piccoli grandi alberi 竪 il riprodurre in scala i cicli naturali, avvicinando cos狸 il nostro corpo e il nostro animo ai ritmi e allarmonia delle stagioni. Spendere qualche minuto con un Bonsai non significa solo adempiere alle quo- tidiane abitudini di annaffiamento e cura, rappre- senta bens狸 un momento da donare a se stessi osser- vando cosa la Natura possa creare, per vivere in ar- monia con essa. in questa visione che il Bonsai diventa fusio- ne tra Arte, Natura e Uomo. Origini, Filosofia ed Estetica del bonsai Prima di parlare delle origini del Bonsai 竪 do- veroso introdurci al significato letterale della parola giapponese BONSAI, composta da due ideogrammi: BON vaso e SAI coltivare. Insieme i due ideo- grammi hanno un significato pi湛 ampio e cio竪: Un albero coltivato in un vaso con arte. Le origini del Bonsai si perdono nella notte dei tempi, le prime testimonianze risalgono a circa 3500 anni fa in Cina nel periodo neolitico. La prima testi- monianza storica risale alla tomba di un cinese di alto rango della dinastia reale Shang (1766-1122 a.C): l狸 竪 stato ritrovato un PENJING (che equivale al Bonsai cinese), in un vaso destinato al corredo funerario. Il Bonsai quindi nasce in Cina e poi diventa una vera e propria arte anche in Giappone. I Cinesi avevano da sempre que- sto desiderio di rappre- sentare luniverso in miniatura per cercare di catturare la bellezza su- blime della natura. Ini- ziarono infatti con la miniaturizzazione dei paesaggi per giungere poi allarte di miniatu- rizzare gli alberi. Oltre che per fini estetici questa pratica si svi- luppa in Cina e presso i popoli nomadi, come i Mon- goli, per necessit di trasportare piante officinali in piccoli vasi o durante la costruzione della Muraglia cinese. Il Bonsai arriva in Giappone dalla Cina tra il 794 e il 1185 d.C. quando i due Paesi entrano in con- tatto attraverso lo scambio di manoscritti e soprat- tutto grazie ai monaci giapponesi che vanno in Cina per apprendere la filosofia e la cultura di quel popo- lo. In Giappone il Bonsai viene trasformato in una vera arte attraverso la fusione delle filosofie e reli- gioni dei due Paesi. Lunione delle due religioni politeiste, in Giap- pone lo shintoismo e in Cina il taoismo, porta alla nascita della FILOSOFIA ZEN, che abbraccia il Bonsai e soprattutto la sua estetica. Entrambe le religioni politeiste vedono allorigine di tutto le ener- gie delluniverso positive e negative Ying e Yang. Luomo 竪 considerato il continuum tra cielo e terra, si trova quindi in mezzo tra le energie positive e ne- gative. Gli elementi sacri, chiamati Cami, in queste religioni sono naturali e infatti ritroviamo di fre- quente la figura degli alberi sacri, appunto i Bonsai. Per quanto riguarda in particolare il Bonsai abbiamo delle differenze tra Cina e Giappone dovute proprio allorigine delle due religioni: per quanto riguarda la Cina, nel Bonsai abbiamo un minore in- tervento delluomo, mentre in Giappone il Bonsai diventa arte e quindi prevede un maggiore interven- to delluomo. Il Bonsai classico nasce in Giappone nel perio- do Edo (dal 1615 al 1868 d.C.) quando vengono in- trodotte tutte le principali tecniche bonsaistiche e nascono i sette principi Zen dellestetica orientale che abbracciano non solo il Bonsai ma anche altre forme di arte orientale. Larte Bonsai
  • 9. 9 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Dai primi del 1900 verr introdotto prima in Giappone e poi si svilupper in tutto il mondo il Bonsai moderno chiamato Avanguardia Bonsai grazie a tre grandi maestri: Kobayashi, Murata e Ki- mura. La differenza sostanziale tra Bonsai classico e Bonsai moderno 竪 che nel Bonsai classico si punta alla cosiddetta albericit seguendo i principi Zen, quindi rimanere il pi湛 fedeli possibili alle forme na- turali degli alberi; nel Bonsai moderno si cerca di fare un passo in pi湛 e quindi elevarsi a vera e propria arte cio竪, pur mantenendo la naturalit dellalbero e seguendo sempre i principi Zen, si cerca di riprodur- re forme non esclusivamente botaniche ma artisti- che, per esempio con la lavorazione della legna sec- ca. Prima di parlare dei principi Zen, dob- biamo capire cosa si intende quando parliamo di estetica orientale e qual 竪 la strada da intra- prendere per rag- giungere IL BEL- LO nel Bonsai. Lestetica 竪 considerata la me- ditazione dellarte, si fa Bonsai per ren- dere fruibile larte e la bellezza agli altri e suscitare in loro e- mozioni. La dottri- na del bello 竪 lesperienza del bello attraverso la proce- dura dei prodotti dellarte. Non si fa arte per se stessi ma per gli altri, infatti alla fine del percorso il bonsaista deve lasciare libera la sua opera allontanandosi da essa. In Oriente quindi il Bonsai e lestetica orienta- le vengono visti come un percorso di vita che si divi- de in tre passaggi: SHU dove si apprendono le rego- le osservando il maestro, HA dove si mette in prati- ca la tecnica appresa ed infine RI dove lallievo di- venta maestro e va oltre la regola. Questo percorso in Oriente 竪 visto non solo come percorso relativo al Bonsai ma in generale in tutte le cose che si fanno come percorso vero di vita che porta a capire, appren- dere per poi andare oltre. Fare Bonsai 竪 una forma darte che unisce di- rettamente luomo alla natura attraverso la coltiva- zione e la lavorazione di un piccolo-grande albero. Questa forma darte 竪 quindi per coloro che sanno osservare la natura e che amano starci dentro. La natura nel Bonsai 竪 considerata una grande maestra, fonte dispirazione, ci permette di elevare la tecnica ad espressione artistica che rappresenta nel Bonsai il fattore di diversificazione rispetto a ogni altra forma di coltivazione delle piante e ad altre forme artisti- che. Il Bonsai pu嘆 essere considerato unopera mai finita e sempre fonte di nuova ispirazione e comuni- cazione. Essendo un essere vivente e in continua e- voluzione ci permette di intraprendere un viaggio affascinante fatto di esperienze, messaggi, lavorazio- ni. Questi concetti riprendono in pieno le filosofie orientali Zen descritte precedentemente, taoista e shintoista di Cina e Giappone. Possiamo quindi dire che con il Bonsai si cerca di ricreare la maestosit e la bellezza di un grande albero secolare in un piccolo alberello coltivato in un vaso: La maestosit della natura ridotta in piccola scala nei confini di un va- so, la concentrazione delluniverso nel piccolo, come atto di per s辿 magico. Rosario Catanzaro
  • 10. 10 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati A terra, le figlie di Aracne hanno tessuto minu- scole tele collegando fra loro i fili derba quasi radenti il suolo, come reti da pesca lillipuziane poste ad asciu- gare, che lumidit ha rivestito formando un bianco velluto. E un incanto della natura osservare questo ca- polavoro, e penso che anche un insetto che vi riman- ga intrappolato possa dire: Il naufragar m竪 dolce in questo mare. Nello stesso tempo per嘆 questa trappo- la viene palesata dalla nebbia che si posa su di essa, e forse gli insetti possono sottrarvisi. Gli steli derba pi湛 robusti piegano la testa obe- rati da una collana di minuscole perle dacqua. Osservo sempre con stupore queste meraviglie, che mi fanno sentire parte di un dono perfetto ed e- quilibrato, che ogni giorno purtroppo mettiamo a re- pentaglio col nostro comportamento irresponsabile. Ma anche in un luogo di pace e di bellezza come questa passeggiata c竪 una nota stonata. Tutto il percorso 竪 punteggiato da residui di civilt, in primis fazzoletti di carta usati, che paiono le briciole di Pollicino per ritrovare la strada di casa. Queste azioni sono segno di maleducazione, poco rispetto per lambiente e anche di chi le compie. A frequentare questi ambiti siamo quasi tutti persone over 60 e dintorni, e non possiamo perci嘆 neanche accusare i giovani di esserne gli autori. Sia- mo proprio noi, che talvolta guardiamo i giovani con supponenza e critichiamo i loro atteggiamenti, a di- mostrare che la vecchiaia non ci ha portato saggezza, se continuiamo a comportarci cos狸. Ogni anno si celebra la giornata Puliamo il mondo, penso invece che sarebbe molto meglio im- parare a non sporcarlo. Sarebbe molto bello infatti poter vivere nella natura, rispettandola per quel gran- de dono che 竪 senza deturparla con il nostro poco ri- spetto. Teresa Bonaudo Spuntando sul pianoro, la mia vista, non trop- po potente, scorse nella nebbia un capriolo ai bordi del pendio. Non mi fermai, pensando che essa mi nascondesse e potessi avvicinarmi, ma evidentemen- te la vista dellanimale era migliore della mia. Dopo avermi osservata per qualche istante, giudic嘆 pi湛 opportuno togliersi di mezzo e con eleganti balzi guadagn嘆 il crinale opposto. Amo molto passeggiare nella nebbia. A piedi, sintende; in auto ne sono terrorizzata e la ritengo una delle peggiori insidie. Nei boschi invece mi sem- bra di vivere in un mondo diverso, i contorni si sfu- mano e anche i rumori si attutiscono. In Pian Dom狸ni latmosfera 竪 particolare, laria 竪 ferma, si sente il profumo dellumidit, i colori si attenuano, agli uccellini sembra mancare la voce, anzich辿 cantare si odono solo brevi cinguettii ovatta- ti. La cima e gli stessi contorni del Musin辿 sono scomparsi, lo sguardo non riesce a superare le cime degli alberi vicini e sembra di entrare in un mondo fantastico. Procedo tranquilla verso un muro bianco che scompare al mio passaggio come fosse una magia. Prima cera e quando mi avvicino non esiste pi湛; ma, se mi volto, si 竪 ricreato alle mie spalle. Osservo gli alberi nellaria impalpabile e al tempo stesso densa. Ci sono quelli gi spogli che ten- dono al cielo i rami come dita rinsecchite. Spicca il giallo delle foglie delle betulle, che ancora indugiano e armonizzano col tronco argenteo. Il verde cupo del pino 竪 rischiarato solo in qualche punto dalle grigie lanterne di processionarie che lo affliggono. Tutto 竪 silenzio, anche le foglie secche cadono senza rumore, posandosi su un tappeto morbido che non scricchiola. AMARCORD ...
  • 11. 11 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Langolo dei Poeti AFORISMI La speransa a l辿 n seugn fit da d谷svij. Da un grand 嘆m a-i 辿 quaic嘆s da mpar辿 dc嘆 quand a parla nen. Chi a fa ningiustissia a l竪 sempe p狸 sagrin 谷d col cha la su- biss. La decision p狸 coragiosa chit pije minca di a l辿 desse d bon umor. Ij bad嘆la a susto l di fortun, ma minca di a l辿 fortun per chi a sa desse da f辿. Largioissansa a l辿 quand l嘆n chit pense, l嘆n chit dise e l嘆n chit fas a son an armon狸a. Lesperiensa a l辿 l tipo d magister p狸 dificil: prima at f lesame, peui a t谷 spiega la lession. J辿 ancor quaic嘆s p谷r noi? Se l mond a scapa d man, se l temp ha jale ai pe辿, j竪 ancor quaic巽s p谷r noi che gnun peussa rubene? A son restane ij seugn a fene compan狸a ad anters辿 ij so fij Ccma san f辿 le faje. Ma ij seugn a son mascheugn lassomie nen scap辿; montoma sle soe ale e fomse n po rabl辿. Scotoma, an cel, le st竪ile a sangiut辿 so sfiam; anciocomse con lamel dij b嘆sso tra le ronze. Guardoma l mond dantorn con jeuj 谷d na masn cheuvroma soe bruture coij liri dlinnossensa. E se quai v嘆lta, spali, ala t竪ila d n嘆stra vita as poser l grisor, l竪 lora d desse n gir. Sercoma ant le sacocie Un grum 谷d poes狸a P谷r penelela, pian, Col voli dlairon reusa. Marilena Bojetto 20083属 premio Pianezza, 2^ segnalata a Racconigi Ogni c嘆sa a soa stagion L, s谷l mantil sars狸, posava, mare granda, (costuma d tuti ij di) l disn辿 col pan a randa: m piasia p col pan da compagn辿 al cicin: i lo campava al can coaci a mi davzin: Criava, alora c辿, col dil punt vers mi: Son-s狸, t deve mpar辿 adess e p谷r lavni: Ansema a la pitansa as mangia dco l pan: se na bri嘆ta s vansa, chas cheuja con le man! Nosgnor vnand da lontan a lha pos l fag嘆t, p谷r cheuje n t嘆ch 谷d pan e d竪ilo ai passar嘆t. l pan l竪 biava d vita, rich谷ssa d nostra ca as vagna con fatiga, p谷r l嘆n va p sgair. Adess, col pan, vodr狸a ma, dur, l竪 p谷r ij dent! fa auss辿 la glicemia, a venta st辿 stent: m contento d soe bri嘆te, i nufio l parfumin: le miche e le pagn嘆te i-j lasso ai novodin! Marilena Bojetto Il 25 gennaio Marina Conrotto ci ha lasciato. Indimenticabili saranno per tutti noi la sua spontaneit, le fragorose risate e lattitudine innata alla so- cialit. A Lei va un sentito ringraziamento anche per lattivit di docente che con passione ha dedicato alla nostra Associazione. Ciao Marina.
  • 12. 12 Anno XX Nr. 81 marzo 2016 UNITRE Universit delle Tre Et - Alpignano, Pianezza e Sezione di Caselette - Pubblicazione gratuita riservata agli Associati Hanno contribuito a questo numero: Nicla Alessandrini, Laura Gaudenzi, Beppe Galliano, Maria Teresa Gambino, Adler Tofanelli, Teresa Bonaudo, Marilena Bojetto, Rosario Catanzaro, Liliana Bazza, Leo Bini, Silvano Modena, Mauro Vernero Le Ditte sotto indicate praticano condizioni di favore ai nostri associati su presentazione della tessera regolarizzata allanno accademico in corso: ATELIER DELLOCCHIALE IL PRISMA Via Mazzini 68 - Alpignano - 011 9678660 BRICOMANIA Via Cavour 37/bis - Alpignano - 011 9785739 CENTRO DEL COLORE di Bruno Antonella Via Don Bosco 19 - Pianezza - 011 9678013 CENTROTTICO FOTO LIVIO Via Rossini 20/22 - Alpignano - 011 9671082 OTTICA IRIDEA Via Mazzini 49 - Alpignano - 011 9664631 Libreria MONDADORI Via Fratelli Piol 37/d - Rivoli - 011 9532152 Merceria - Intimo CAPRA P.zza Leumann 2 - Pianezza - 011 9676738 CTD - Centro Terapie Dentali Via Alessandria,5 - Pianezza - 011 9664631 Prima visita, stesura piano di lavoro, preventi- vo e radiografie di accertamento gratis presen- tando la tessera aggiornata a questo anno ac- cademico. STUDIO DENTISTICO Dr. Fabrizio Secondo Via Leopardi 35 - Collegno - 011. 4110419 Telefonare allo studio per fissare la prima visita onde stabilire piano di lavoro e preven- tivo. NEGOZI AMICI Verifica appuntamentiVerifica appuntamentiVerifica appuntamenti e programmi sulla no-e programmi sulla no-e programmi sulla no- stra pagina Facebook:stra pagina Facebook:stra pagina Facebook: https://https://https:// www.facebook.com/www.facebook.com/www.facebook.com/ unitre.alpicaunitre.alpicaunitre.alpica 26 Aprile Balzi Rossi Proposta dalla Sig.a Colom- bi, docente del corso LUniverso intorno a noi 11 Maggio Pranzo sociale a Castello di Piea (AT) - Visita del castello, delle mostre di porcellane e dei costumi settecentesci - Passeggiata nel parco tra narci- si, tulipani e giacinti 16-21 Maggio VIAGGIO: La Loira racconta Visite guidate ai castelli di Amboise, Blois, Chenonce- au, Chambord ed ai giardini di Villandry - Passeggiate con guida ad Orleans, Tours e Chinon - Visita alla cattedrale di Chartres ed alla sua splendida cripta. 11-25 Giugno SOGGIORNO AL MARE: Torre Canne, Puglia - Escursioni incluse: Matera - Lecce/ Otranto - Alberobello - Ostuni/Cisternino - Grotte di Castellana 16 Aprile Localit del Canavese da definire Pro- posta dalla Sig.a Nardini, docente di Piemonte Tesori da scoprire 2 Aprile SUSA e Sacra di S. Michele Visita guidata, proposta dai docenti di Storia del Piemon- te (Pianezza) Sigg. Carle e Ricossa Qualcuno scrisse: la virgola 竪 la parte girevole della vita Se luomo sapesse realmente il valore che ha la donna andrebbe a quattro zampe alla sua ricerca. Se sei donna, certamente metteresti la virgola dopo la parola donna. Se sei uomo, certamente la metteresti dopo la parola ha. 21 Marzo Saluzzo e Castello di Castellar Visi- ta guidata, proposta dai docenti di Torino e Piemon- te (Caselette) Sigg. Galliano, Caviglia e Tofanelli 16-17-18 Settembre VIAGGIO: Urbino - S. Leo - Saccocorvaro - Gradara - Proposta dalla Sig.a To- sco, docente di Storia dellArte IMPORTANTE: per motivi organizzativi il viaggio ad Urbino con la Sig.a Tosco, gi previsto per Aprile, 竪 stato spostato al mese di Settembre