Contenuti
Maturare competenze teoriche e pratiche sul fenomeno degli Hikikomori: cenni storici, chi sono gli Hikikomori, marker diagnostici, diagnosi differenziale, intervento domiciliare per i casi gravi di ritiro sociale.
Acquisire competenze nella relazione e nell’intervento con persone in isolamento sociale volontario. Nello specifico: strumenti per la presa in carico del soggetto in ritiro e del suo sistema famiglia. Costruire una relazione significativa di sostegno, accompagnamento e di rispecchiamento delle varie funzioni e capacità (pratiche e mentali), passando per la condivisione delle attività quotidiane (studio, gioco, scoperta, coltivazione di interessi, uscite, ecc.).
Acquisizione di strumenti per favorire autonomia e identità nel soggetto in ritiro sociale.
Acquisire strumenti per rafforzare la rete sociale primaria (familiare) e secondaria (amicale).
Come si leggono i numeri romani? come si utilizza la linea del tempo? Come facciamo a sapere in quale secolo cade una data? Tutto questo troverete in questo interessante lavoro per la Lim.
Presentazione di approfondimento sull'uso della droga tra i giovani e sul problema della droga in generale realizzata da Federico Biferi, Tommaso Mancini e Lorenzo Ricci della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Come si leggono i numeri romani? come si utilizza la linea del tempo? Come facciamo a sapere in quale secolo cade una data? Tutto questo troverete in questo interessante lavoro per la Lim.
Presentazione di approfondimento sull'uso della droga tra i giovani e sul problema della droga in generale realizzata da Federico Biferi, Tommaso Mancini e Lorenzo Ricci della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
1. IL DISCOBOLO E IL
LAOCOONTE
Il discobolo è una
scultura realizzata
intorno al 455 a.C.
(periodo di
congiunzione tra
preclassico e
classico) da Mirone.
La statua originale
era in bronzo,oggi è
nota solo da copie
marmoree
dell'epoca
romana, tra cui la migliore è probabilmente
la versione Lancellotti (h. 124 cm).
L'opera venne forse fusa per la città di
Sparta e rappresenta un atleta nell'atto di
scagliare il disco.
Il laocoonte
personaggio della
mitologia greca,
era un abitante di
Troia, figlio di
Antenore,[1][2] (o
di Capi, secondo
altre versioni[3][4]).
Era un veggente e
gran sacerdote
di Poseidone, o, secondo alcune fonti, di Apollo.
Si narra che, quando i troiani portarono nella città il
celebre cavallo di Troia, egli corse verso di esso
scagliandogli contro una lancia che ne fece risonare il
ventre vuoto, proferendo la celebre frase Timeo
Danaos et dona ferentes («Temo i Greci, anche
quando portano doni»). Atena, che parteggiava per i
greci, punì Laocoonte mandando Porcete e Caribea,
due enormi serpenti marini che uscendo dal mare
avvinghiarono i suoi due figli, stritolandoli: il sacerdote
cercò di accorrere in loro aiuto ma subì la stessa
sorte.
2. GLI ETRUSCHI
Gli Etruschi furono un popolo dell'Italia antica affermatosi in
un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla
Toscana, all'Umbria fino al fiume Tevere e al Lazio
settentrionale, con propaggini in Liguria e verso la zona
padana dell'Emilia-Romagna e della Lombardia, a partire
dall'VIII secolo a.C.
La civiltà etrusca, ritenuta da alcuni studiosi discendente
dalla cultura villanoviana, fiorì a partire dal X secolo a.C. e
fu definitivamente inglobata nella civiltà romana, influenzata
dagli etruschi, al termine del I secolo a.C. Questo lungo
processo di conquista e assimilazione culturale ebbe inizio
con la data tradizionale della conquista di Veio da parte dei
romani nel 396 a.C.
3. R
L CIVIL À ROM
A
T
ANA
Roma nacque nel 735 a.C. Dal primo re Romolo.
Era un semplice villaggio di capanne situato sulle
rive del Tevere, la cui evoluzione artistica ha
seguito un corso lento e graduale. I Romani, infatti,
hanno dovuto confrontarsi con la progredita
popolazione degli Etruschi.
La storia della Civiltà Romana è divisa in due
periodi: l'Età Repubblicana, iniziata con la cacciata
dell'ultimo re etrusco e l'Età Imperiale che prende
avvio con la salita al potere di Ottaviano Augusto.
4. L'ARTE ETRUSCA
Le strutture più note dell'arte etrusca
sono le necropoli, edifici dedicati ai
riti e ai luoghi funerari, dove
venivano anche deposti i tesori delle
famiglie.
Gli Etruschi utilizzarono anche la
cultura romana, come l'uso
architettonico dell'arco a chiave di
volta, usato con frequenza nelle
porte cittadine e destinato a
diventare la caratteristica della
architettura romana.
5. IL TEMPIO
ETRUSCO E QUELLO GRECO
I tempi etruschi sono costruiti su
una base quadrata e sono
suddivisi in due parti: il pronao e
la cella.
Gli edifici si ergono su un
basamento in muratura.
Le colonne etrusche sono lisce
e possiedono le basi.
A differenza del tempio etrusco,
quello greco presenta le colonne
scanalate, senza basi.
6. LA PITTURA ETRUSCA
L'arte etrusca è destinata principalmente all'ambito funerario.
Infatti le tombe vengono decorate con affreschi sulle pareti
rappresentanti scene di caccia, pesca, feste e banchetti.
7. LA SCULTUR A ETR U SCA
LA CHIMERA
Animale
fantastico,
abitualmente col
corpo di leone e
con la testa e
busto di donna.
IL SARCOFAGO DEGLI
SPOSI
Il Sarcofago degli
Sposi è un'urna
funeraria etrusca in
terracotta dipinta
nel tardo VI secolo
a.C., conservata nel
Museo nazionale
etrusco di Villa Giulia a Roma.
L'APOLLO DI VEIO
L'Apollo di Veio
è una scultura in
terracotta
dipinta, della
fine del VI
secolo a.C.,
attribuita allo
scultore etrusco
Vulca e
conservata nel
Museo
nazionale
etrusco di Villa
Giulia a Roma.