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Babalawo con Orisha Lavado: ?Un Religioso Incompleto??guila de If¨¢
?
Este documento discute si un babalawo (sacerdote de If¨¢) sin un orisha consagrado puede considerarse un religioso completo. Explica que en Nigeria, la mayor¨ªa de los babalawos originalmente no ten¨ªan orishas consagrados. Tambi¨¦n se?ala que algunos de los grandes babalawos que trajeron la tradici¨®n a Cuba, como Olugere Oyeku Meji y Atanda, no ten¨ªan orishas consagrados. Sin embargo, con el tiempo se hizo costumbre en Cuba que todos consagraran orishas antes de If¨¢
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il ¡°Joyce¡± aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, ¡°L¡¯albero dei diritti¡±, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull¡¯inclusione e sulle pari opportunit¨¤ di bambini e adolescenti.
Iyanif¨¢: Una Mentira Forjada con Mentiras- La Gran Estafa a la Mujer?guila de If¨¢
?
Cuando estall¨® el esc¨¢ndalo de una mujer consagrada en If¨¢, que adem¨¢s recibi¨®
Igba Odu y otras deidades exclusivamente de Babalawos, los jerarcas corruptos
del If¨¢ nigeriano corrieron a condenarlo como un hecho ABOMINABLE, culpando
a una mujer, pero ENCUBRIENDO a los responsables del hecho. Hoy esos mismos
jerarcas corruptos, tratan de imponer un ¡°sacerdocio femenino en If¨¢¡±, basado
en esta estafa, no solo para lucrar de algo que nunca existi¨®, sino para esconder
una realidad m¨¢s terrible a¨²n:
Aworeni Aroyemi Adisa Araba Agbaye, considerado el
descendiente directo de Orunmila en las tierras Yoruba:
Estaba involucrado en una ESTAFA.
Power Point o presentazione sugli aspetti generali della spagna, confini,aspetto fisico, cultura, storia ed economia
Presentatio of general aspect of spain
Presentazione della Spagna, composta esclusivamente da immagini e foto, ideale per l'urilizzo durante una verifica degli apprendimenti su questo argomento di geografia nella classe seconda della scuola secondaria di 1* grado.
Babalawo con Orisha Lavado: ?Un Religioso Incompleto??guila de If¨¢
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Este documento discute si un babalawo (sacerdote de If¨¢) sin un orisha consagrado puede considerarse un religioso completo. Explica que en Nigeria, la mayor¨ªa de los babalawos originalmente no ten¨ªan orishas consagrados. Tambi¨¦n se?ala que algunos de los grandes babalawos que trajeron la tradici¨®n a Cuba, como Olugere Oyeku Meji y Atanda, no ten¨ªan orishas consagrados. Sin embargo, con el tiempo se hizo costumbre en Cuba que todos consagraran orishas antes de If¨¢
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il ¡°Joyce¡± aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, ¡°L¡¯albero dei diritti¡±, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull¡¯inclusione e sulle pari opportunit¨¤ di bambini e adolescenti.
Iyanif¨¢: Una Mentira Forjada con Mentiras- La Gran Estafa a la Mujer?guila de If¨¢
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Cuando estall¨® el esc¨¢ndalo de una mujer consagrada en If¨¢, que adem¨¢s recibi¨®
Igba Odu y otras deidades exclusivamente de Babalawos, los jerarcas corruptos
del If¨¢ nigeriano corrieron a condenarlo como un hecho ABOMINABLE, culpando
a una mujer, pero ENCUBRIENDO a los responsables del hecho. Hoy esos mismos
jerarcas corruptos, tratan de imponer un ¡°sacerdocio femenino en If¨¢¡±, basado
en esta estafa, no solo para lucrar de algo que nunca existi¨®, sino para esconder
una realidad m¨¢s terrible a¨²n:
Aworeni Aroyemi Adisa Araba Agbaye, considerado el
descendiente directo de Orunmila en las tierras Yoruba:
Estaba involucrado en una ESTAFA.
Power Point o presentazione sugli aspetti generali della spagna, confini,aspetto fisico, cultura, storia ed economia
Presentatio of general aspect of spain
Presentazione della Spagna, composta esclusivamente da immagini e foto, ideale per l'urilizzo durante una verifica degli apprendimenti su questo argomento di geografia nella classe seconda della scuola secondaria di 1* grado.
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 3^B dell'Istituto Istruzione Superiore "Gemellaro" ci parla di Catania, della sua storia e della sua arte.
1) Renzo and Lucia plan to marry but the local baron, Don Rodrigo, wants Lucia for himself and forces the priest to postpone the marriage. 2) Lucia seeks help from Friar Cristoforo who confronts Don Rodrigo but is unable to change his mind. 3) To escape Don Rodrigo's threats, Renzo, Lucia and Agnese flee their village with help from Friar Cristoforo and take refuge elsewhere.
The document summarizes the history of marriage throughout different time periods and cultures. It discusses how marriage was viewed and practiced in ancient Egypt, Rome, the Middle Ages, Renaissance, and among common people. Specific details are provided on wedding ceremonies and attire in places like ancient Rome, medieval times, and Renaissance period in Italy. The roles and status of women in marriage over the centuries is also briefly touched upon.
Crotone is a beautiful coastal city in Calabria with a rich history dating back to ancient Greece. It was one of the main centers of Magna Grecia with contributions to culture, art, and philosophy. Today it has a thriving economy while still preserving archaeological sites that showcase its ancient roots, including ruins from the sanctuary of Hera Lacinia. Crotone offers visitors beautiful scenery, historic buildings, and a taste of traditional Calabrian cuisine.
The document discusses the history and depiction of marriage in art over several centuries. It provides examples of paintings from ancient Greece and Rome to the Renaissance that depict marriage ceremonies and wedding feasts. Marriage was an important social and political institution that was often used to strengthen alliances between families. By the 15th century, weddings had become grand public spectacles where wealthy families could display their status through lavish celebrations and clothing.
Una ni?a trabaja desde la noche hasta la ma?ana, pero mantiene una actitud positiva y feliz. Ella est¨¢ contenta de decir la verdad y quiere jugar felizmente con los dem¨¢s.
3. Crotone Citt¨¤ portuale, capoluogo di provincia della Calabria; situata su un promontorio della costa del mar Ionio, nella vasta regione collinare del Marchesato. Crotone ha un porto la cui importanza, nel recente passato, fu rilevante per via del centro industriale che possedeva notevoli impianti elettrochimici (produzione di fertilizzanti azotati, acido solforico, ammoniaca, zinco, cadmio). Esistono oggi stabilimenti alimentari, del legno e della ceramica. La provincia, che comprende 27 comuni, ¨¨ prevalentemente dedita all¡¯agricoltura (cereali, ulivo, vite). Crotone
4. Il Comune 9 ottobre ? Giorno festivo: San Dionigi ? Santo patrono: crotonesi? Nome abitanti : 88900 CAP : Cutro , Isola di Capo Rizzuto , Rocca di Neto , Scandale , Strongoli Comuni contigui : Papanice, Apriglianello, Carpentieri, Cipolla, Farina, Gabella Grande, Iannello, Maiorano, Margherita? Frazioni : 333,7 ab./ km? Densit¨¤ : Abitanti : 179,8 km? Superficie : 8 m s.l.m. Altitudine : Coordinate : Crotone Provincia : Calabria Regione : Italia Stato :
5. Crotone La citt¨¤ di Crotone sorge su un promontorio della costa ionica
6. La vista su Crotone La costa crotonese ha tre grandi localit¨¤:Isola Capo Rizzuto, Crotone, Cir¨° Marina. Chi arriva a Crotone in aeroplano pu¨° scorgere dall¡¯alto un ¡°landscape¡±dal contorno molto netto:l¡¯impianto di un uliveto tra i pi¨´ estesi del mediterraneo. Cir¨° ¨¨ il maggior centro urbano, dopo Crotone, della provincia. Suggestivi i Mercati Saraceni, dove si aprivano i banchi di scambio. Interessante gli scavi archeologici, iniziati da Paolo Orsi che ritrov¨° i resti del santuario di Apollo Aleo. Utile un passaggio al museo Civico, con prezioso reliquiario archeologico. Ovunque, il mare ¨¨ intorno a noi. Navigando verso il porto di Crotone la costa diventa una retta all¡¯infinito.
7. La terra di Crotone I Il crotonese ¨¨ una terra di grandi passioni dove i fuochi agricoli del periodo estivo mescolano il rosso con il nero, la zolla scura con la promessa del seme di grano. Qui la luce,poi, ha una sua profondit¨¤, una propria limpidezza. Illumina i luoghi ma anche i volti. Struttura le ombre pomeridiane, prepara il fondale delle notti afose, talvolta brezzeggiate dai refoli che entrano dall¡¯immensa finestra mediterranea. Il paesaggio della provincia ¨¨ solcato da fiumi e da fiumare di cui il principale ¨¨ il Neto
8. Il Castello (1541), voluto dal vicer¨¦ di Napoli per la difesa contro i turchi, dei secoli XVI-XVIII.
10. Fondata?da?coloni?achei verso il 710 a.C., l'antica Kr¨®ton estese il suo territorio lungo la costa calabra, conquist¨° Sibari e fondand¨° le colonie di Scillezio e Caulonia. Nella seconda met¨¤ del VI secolo a.C. ospit¨° il filosofo e matematico greco Pitagora, la cui attivit¨¤ culturale contribu¨¬ a rendere la citt¨¤ il pi¨´ importante e potente centro della Magna Grecia. Nel 277 a.C. fu quindi conquistata dai romani che, nel 194 a.C., vi stabilirono una colonia, con la quale inizi¨° la sua decadenza. La storia
11. E ancora Crotone: Ieri&Oggi La?citt¨¤,?il?cui?centro storico di impianto medievale ¨¨ ancora in parte cinto da mura di varie epoche, conserva nel Museo archeologico statale notevoli reperti greci provenienti dal santuario di Era Lacinia, un complesso di edifici che sorgeva sul promontorio Lacinio, oggi detto capo Colonna perch¨¦ del tempio dorico (VI o V secolo a.C.) dedicato alla dea resta solo una colonna con il basamento. Altri notevoli monumenti sono, fra l'altro, il Castello (1541), voluto dal vicer¨¦ di Napoli per la difesa contro i turchi, e il Duomo, dei secoli XVI-XVIII.
12. Durante?il?Medioevo?fu nuovamente un centro importante, grazie alla sua posizione strategica: divenne una piazzaforte bizantina e si svilupp¨° successivamente sotto i normanni , che ne ricostruirono le mura e ne migliorarono il porto; ma in seguito ebbe solo ruoli di rilievo storico locale. Passata sotto gli angioini, nel 1284 divenne feudo dei Ruffo, conti di Catanzaro, che ne svilupparono l'attivit¨¤ di porto e di centro commerciale, frequentato anche da mercanti veneziani. Incorporata nel XV secolo nel Demanio regio, decadde ancora fra il XVII e il XVIII secolo a causa di lotte interne e della malaria che infestava la zona. Passata sotto i Borbone, segu¨¬ da allora le sorti politiche della regione.
13. La colonizzazione Greca Reggio, Sibari, Crotone e Locri furono i principali centri di irradiamento della civilt¨¤ magnogreca in Calabria, insediatasi nei secoli VIII e VII. Se in un primo tempo fu Sibari la citt¨¤ pi¨´ ricca e potente, in seguito crebbe la fortuna di Crotone, anche grazie alla presenza del filosofo Pitagora. Il declino, dovuto a conflitti interni e alle pressioni esterne dei popoli italici, cominci ¨° nel IV secolo.. Le prime migrazioni dalla Grecia verso la Calabria si ebbero nella seconda met¨¤ del secolo VIII ad opera di popolazioni doriche, ma la prima colonia fu Reggio, fondata dagli Ionii che popolavano la prossima costa siciliana (744 a.C.); dopo probabili, se pure sporadici ed effimeri insediamenti, verso il 710 una prima corrente achea fond¨° S¨ªbari, una seconda Crotone verso il 708; Continua ¡
14. Busto di Pitagora. Attorno al filosofo greco Pitagora (qui raffigurato in un busto marmoreo conservato presso il Museo Capitolino di Roma) si radun¨° a Crotone, nella Magna Grecia, una numerosa comunit¨¤ di seguaci, dediti a studi di filosofia, matematica, religione e astronomia. Dopo la sua morte, la sua dottrina conobbe ancora fecondi sviluppi a Taranto, presso la scuola di Archita (IV secolo a.C.). PITAGORA
15. Pitagora Pitagora?(Samo?575?ca.?-?Metaponto 490 ca. a.C.), filosofo e matematico greco. Eredit¨° i temi dell'antica tradizione ionica di Talete, Anassimandro e Anassimene, e venne in contatto con la religione babilonese e con i culti misterici. Pitagora?attorno?al?530 a.C. lasci¨° Samo per stabilirsi a Crotone, dove fond¨° una setta religiosa e politica di orientamento aristocratico e una scuola filosofica la cui attivit¨¤ contribu¨¬ a rendere la citt¨¤ il pi¨´ importante centro della Magna Grecia. Pitagora quasi certamente non scrisse nulla: il suo pensiero e le sue dottrine, noti tradizionalmente con il nome di pitagorismo, ci sono giunti attraverso le opere dei discepoli. ? pertanto difficile distinguere il loro contributo teorico dal nucleo originario, direttamente riconducibile al maestro.
17. Le Scoperte In?geometria?la?grande scoperta dei pitagorici fu il teorema di Pitagora, il quale asserisce che nei triangoli rettangoli il quadrato costruito sull'ipotenusa ¨¨ uguale alla somma dei quadrati costruiti sugli altri due lati, o cateti. Nell'ambito?delle?ricerche matematiche, i loro studi sui numeri pari e dispari, sui numeri primi e la scoperta dei numeri irrazionali furono fondamentali per la teoria dei numeri. Grazie a questi studi i pitagorici fondarono scientificamente la matematica.
18. Il Teorema di Pitagora ? qui rappresentata la dimostrazione geometrica del teorema di Pitagora secondo cui, dato un triangolo rettangolo di cateti A e B e di ipotenusa C, vale la relazione A2 + B2 = C2. Le due figure sono quadrati di uguale area, ambedue contenenti quattro triangoli uguali. Rimuovendo i quattro triangoli da entrambe le figure, rimangono due superfici necessariamente uguali. L¡¯espressione algebrica di tale uguaglianza ¨¨ la tesi del teorema.
19. La colonna dorica superstite ¨¨ un residuo del famoso tempio di Hera Lacinia.Costituiva il santuario nazionale di tutti i templi di Kroton. Il tempio era formato da 48 colonne; era coperto da tegole marmoree e protetto da un robusto recinto.Immensi erano i suoi tesori. Continua¡ La colonna
20. Segue¡ Unica superstite del maestoso tempio, di cui si narra fosse in oro, composta di 8 rocchi a venti scanalature piatte Fino al terremoto del 1638 le colonne erano due; buona parte del basamento venne adoperato la costruzione del porto di Crotone
22. Diadema Aureo di Hera Lacinia Il Diadema Aureo venne ritrovato durante gli scavi sul Promontorio Lacinio (ora Capocolonna) insieme ad altri preziosi oggetti votivi che i pellegrini ed i credenti lasciavano al Tempio dedicato alla Dea Hera Lacinia. L'oggetto prezioso completamente in oro ¨¨ lungo 37 cm ed alto 5 cm per un peso totale di 122,5 grammi, composto da una lamina in oro decorata a treccia lamine d'oro di foglie e bacche di mirto nella parte superiore e acero nella parte inferiore. Attualmente il gioiello ¨¨ esposto presso Il Museo Archeologico Nazionale di Crotone .
23. La storia La storia di Capo Colonna ¨¨ legata alla storia di Crotone fin dalla sua fondazione avvenuta,ad opera degli Achei,attratti dal sito incantevole tra il 740 A.C. e il 718 A.C. Sul promontorio Lacinio, luogo sacro,fu eretto il celeberrimo tempio di Hera Lacinia-dea greca Protettrice delle donne,dei pascoli e della fertilit¨¤ databile intorno al VI secolo A.C. che,oltre ad essere santuario,viene ricordato nelle fonti anche come centro di ristoro e riposo per i naviganti
24. La notoriet¨¤ e la ricchezza del santuario sono raccontate nelle antiche letterature che descrivono un rigoglioso bosco,un lussureggiante giardino nel quale pascolavano tranquilli i buoi sacri alla dea. Oggi dei fasti del passato rimane,solitaria e maestosa,un¡¯unica colonna dorica,che,dall¡¯alto dei suoi otto 8.30 metri, sovrasta, indisturbata i paesaggi mozza fiato,dei quali ¨¨ padrona indiscussa,allungando il suo sguardo sulle placide ed azzurre onde del mare
25. Sul promontorio Lacinio sorge il santuario dedicato alla Madonna di Capo Colonna. Le prime notizie sul santuario risalgono ai primi del 500.
26. Si racconta che esistesse un quadro e che un pescatore,che stava pescando,lo trov¨°. Questo quadro era dei Turchi i quali lo incendiarono e miracolosamente non prese fuoco
27. Il sistema montuoso Una natura forte e rigogliosa, a tratti ancora selvaggia e incontaminata, ¨¨ ci¨° che caratterizza la montagna calabrese. Il territorio montuoso di questa regione ¨¨ molto esteso. Al centro si pu¨° ammirare l'altopiano della Sila: popolato da imponenti boschi di faggi e di pini larici, alti anche sino a quaranta metri, che danno vita a vere e proprie foreste come quella di Fallistro, che ne racchiude gli esemplari pi¨´ maestosi, intervallate da innumerevoli laghi quali: Ampollino, Passante, Arvo, e da limpidi e trasparenti torrenti. Nonostante le sue vette non siano altissime d' inverno, ¨¨ possibile praticare lo sci di fondo sulle piste attrezzate. Le Serre, poste tra la Sila e l' Aspromonte, si articolano in due opposte e poco elevate catene montuose, che si contraddistinguono per la prevalenza di folti boschi di abete bianco. Il sistema montuoso calabrese si conclude con l' Aspromonte, posto all' estremit¨¤ della penisola italiana esso appare come una colossale piramide, circondata dal mare, che si innalza fino a duemila metri.
28. La Sila viene divisa in Sila Grande e Sila Piccola culminate nel Monte Goriglione.A 1200m di quota prevalgono i castagni, con faggi e antoni;. Il clima ¨¨ caratterizzato da estati fresche e inverni rigidi. La Sila
29. L¡¯ ambiente tipico ¨¨ quello della fitta foresta; predominano il laricio, i faggi e gli abeti. La fauna ¨¨ molto interessante: include lupi e caprioli.Tra gli uccelli vi sono alcune specie assai rare come il picchio nero, l¡¯aquila del Bonelli, l¡¯astore, il falco pellegrino e il gufo reale. parco nazionale
30. Bagnate da due mari, lo Jonio ed il Tirreno le lunghe coste calabresi offrono scorci di straordinaria bellezza. Vi ¨¨ un'architettura naturale con un susseguirsi di insenature e di spiagge incantevoli, scenari e colori diversi. Tra Capo Vaticano, Tropea, Parghelia, sulla costa tirrenica si possono ammirare piccole ma fantastiche spiagge di sabbia finissima, intramezzate da splendide scogliere a strapiombo sul limpidissimo mare, calette segrete raggiungibili molto spesso solo via mare e isolotti che fronteggiano il mare, come quelli di Dino e di Cirella; sul versante jonico il paesaggio cambia: spiagge infinite ora bianche ora dorate, arenili sabbiosi a cui si alternano scogliere a strapiombo come quella di San Gregorio a Caminia, di singolare bellezza. Veri e propri gioielli, divenute frequentatissime mete turistiche, sono inoltre: le Castella, Capo Colonna, siamo nella famosa zona della riserva marina pi¨´ grande d' Europa quella di Isola Capo Rizzuto a Crotone,un vero e proprio angolo di paradiso, e il castello di Roseto Capo Spulico. La nostra costa
31. CIRO¡¯ MARINA Cir¨° Marina Centro della Calabria nordorientale, in provincia di Crotone. ? affacciato alla costa ionica, nei pressi di Punta Alice, dove si trovano i resti del tempio dorico di Apollo Aleo (V secolo a.C.). L ¡¯ edificio monumentale di maggior interesse ¨¨ il Castello dei Carafa (XV secolo). ? un centro commerciale, peschereccio e turistico, noto anche per un eccellente vino. Abitanti (cirotani): 5.264 (1996).
32. Isola Capo Rizzuto I n provincia di Crotone vi ¨¨ Isola di Capo Rizzuto, cittadina probabilmente di origine bizantina, nel 1517 fu distrutta dai turchi e poi subito ricostruita. Negli ultimi decenni ha registrato un forte sviluppo turistico. Abitanti: 12.768 (1998).
33. A sud della baia di Crotone si estende la pi¨´ grande riserva marina italiana: quella di Isola Capo Rizzuto. Il gioiello ittico della Riserva ¨¨ il pesce pappagallo,con il suo cromatismo unico, assolutamente particolare nei fondali calabresi. Sorprende l¡¯estensione delle praterie di Posidonia oceanica, la cui escursione va da 1 a 35 metri di profondit¨¤. Per i sommozzatori questo specchio d¡¯acqua ¨¨ un documentario che abbonda di sensazioni e di incanto. La provincia ¨¨ marcata da uno stretto rapporto tra costa e montagna. Naturalmente Crotone ¨¨ una delle poche geografie turistiche a godere di questo speciale ¡°park to park¡± . Dal parco marino si risale al parco nazionale della Calabria, dall¡¯ambiente mediterraneo si giunge in un clima euro-alpino.
34. AMBIENTE Gi¨¤ da alcuni anni l'attivit¨¤ di rilevamento per stabilire il grado d'inquinamento del mare della Riserva ha dato risultati confortanti: tutte le specie vivono indisturbate e libere di riprodursi in habitat.. La Riserva Naturale Marina, oltre al prioritario aspetto della preservazione ambientale, manifesta l'esigenza di salvaguardare anche le vocazioni di sviluppo economico del territorio che si affaccia sullo specchio del mare protetto, uno sviluppo evidentemente compatibile con la necessaria tutela dell'ambiente. Continua ¡
35. Segue ¡ Ai visitatori si offrono alcuni servizi particolarmente invitanti: corse sui battelli a fondo trasparente, per offrire la possibilit¨¤ anche a chi non si immerge di osservare gli splendidi fondali; l'acquario, dove sono esposti gli esemplari delle specie marine ed i centri di accoglienza di Crotone e Le Castella dove si offre al visitatore la possibilit¨¤ di visionare mostre di fotografie e ricevere pubblicazioni specializzate. Si possono inoltre effettuare escursioni in barca a vela e attivit¨¤ di pesca-turismo.
36. Le bellezze del Mediterraneo La bellezza della flora e della fauna dell¡¯area Marina protetta pu¨° essere ammirata nell¡¯Acquarium di Capo Rizzuto.Vieni a visitare le venti vasche che ospitano pesci e organismi marini del nostro mare ed attraverso visite guidate puoi osservare i colori,le abitudini e scoprire alcune curiosit¨¤ sulla preziosa vita del nostro mare. Occhiate, salpe, anemoni di mare, saraghi, cernie sono i graditi ospiti del nostro Acquarium, dotato di una sala multimediale,dove puoi approfondire,con l¡¯ausilio di proiezioni e filmati, percorsi didattici e studi specifici. L¡¯acquarium ¨¨ anche Centro di Educazione all¡¯Ambiente Marino,dove vengono sviluppate iniziative di educazione ambientale al fine di diffondere tra i giovani una rinnovata coscienza ambientalista
37. L¡¯Area Marina Protetta ¡°Capo Rizzuto¡±¨¨ affascinante e suggestiva perch¨¨ accoglie e mescola sapientemente storia e natura: ¨¨ infatti uno scorcio di mare nel Mediterraneo caratterizzato dalla variet¨¤ degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa. L¡¯istituzione dell¡¯area protetta consegue un duplice obbiettivo:la preservazione di un tratto di costa unico dal punto di vista ambientale,contradistinto per oltre 40 km da una lunga teoria di piccole insenature. L¡¯Area Marina Protetta ¡°Capo Rizzuto¡± ¨¨ affascinante e suggestiva perch¨¨ accoglie e mescola sapientemente storia e natura: ¨¨ infatti uno scorcio di mare nel Mediterraneo caratterizzato dalla variet¨¤ degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa. L¡¯istituzione dell¡¯area protetta consegue un duplice obbiettivo:la preservazione di un tratto di costa unico dal punto di vista ambientale,contradistinto per oltre 40 km da una lunga teoria di piccole insenature. Continua ¡ La Riserva Marina di Capo Rizzuto
38. Segue ¡ Al suo interno sono state individuate tre zone di Riserve Integrale,classificate come A e corrispondenti ai tratti di mare circostanti CAPO COLONNA e CAPO CIMITI, al tratto di mare antistante CAPO BIANCO, nelle quali ¨¨ previsto un regime di tutela pi¨´ rigido. In zona A, di Riserva Integrale, sono vietate, la balneazione, le immersioni subacque con e senza autorespiratore,la navigazione e l¡¯accesso con navi,imbarcazioni e natanti di qualsiasi genere o tipo, l¡¯ancoraggio, l¡¯ormeggio, la pesca professionale.
39. Capo Rizzuto ¨¨ un centro turistico di rilievo,situato sulla costa jonica della Calabria. Sul territorio sono state rinvenute tracce di insediamenti umani ,che risalgono a circa 5 milioni di anni A.C. Isola ¨¨ favorita a causa del suo clima e dal suo ambiente in particolare
40. La storia locale si intreccia continuamente con la leggenda,la pi¨´ antica vuole che a fondare la citt¨¤ sia stata Astiochena,sorella di Priamo,scampata alla distruzione di Troia ed approdata in questi luoghi insieme al padre ed alle due sorelle. Con la colonizzazione greca ebbe origine in queste zone il fortunato periodo storico,detto della Magna Grecia,che vide gli antichi abitanti di Isola Capo Rizzuto subordinati alle vicende della pi¨´ giovane citt¨¤ di Crotone che divent¨° uno dei poli principali della cultura e dell¡¯economia del tempo
41. Nel punto in cui sorge Capo Rizzuto, la costa calabra ¨¨ molto rocciosa;le sue spiagge sono composte da sabbie fini di un suggestivo colore rosso-arancione
42. Le Castella Le fonti storiche attestano che le origini del borgo di Le Castella risalgono al periodo del soggiorno forzato(204 A.C.)del celeberrimo condottiero cartaginese Annibale. Il nome tramandato al plurale¡±Le Castella¡±, continua¡
43. segue¡ ¨¨ dovuto all¡¯esistenza di alcuni castelli sparsi sulla costa; tale tesi ¨¨ convalidata dalla presenza di resti delle antiche mura. Le particolarit¨¤ del castello Aragonese ¨¨ la sua posizione, situato su un isolotto collegato alla spiaggia da un lembo di terra si erge maestoso agli occhi di chi lo ammira
44. Segue¡ La fortezza appare in modo di pianta irregolare, probabilmente costruita intorno ad una preesistente fortificazione. L¡¯origine di Le Castella si perde nel tempo, attestata fino al 1500 di tre isolotti non lontani dalla terra ferma che avrebbe trattenuto per lungo tempo l¡¯eroe Ulisse