Ho scritto qualche tempo fa che la Grecia poteva scegliere tra un Disastro di tipo A: ossia rimanere nell'euro, e un Disastro di tipo B: uscire dall'euro. Sono appena tornato dopo aver trascorso quattro giorni in Grecia, ho incontrato un sacco di persone a tutti i livelli della societ ed ora voglio condividere con voi in questa lettera la mia analisi sulle loro scelte e sui risultati che hanno raggiunto. Dir嘆 anche un paio di cose su quali potrebbero essere le implicazioni, dettate da ulteriori sviluppi del tema Grecia sia per il resto dell'Europa che per il mondo sviluppato.
Lattentato di Parigi riportare alla memoria quelli di Madrid e di New York ma a differenza di allora 竪 inserito in un pi湛 complesso scenario di medio termine. Dal punto di vista economico la Francia e leurozona non sono in una fase di ripresa economica post recessione, come nel 2004/05, bens狸 in un contesto di rallentamento globale a cui potrebbe seguire unanaloga campagna di guerra al terrore ed i cui effetti potrebbero non essere cos狸 positivi per i mercati come nel post 11 settembre 2001.
Elezioni Presidenziali Americane 2016 (QUADERNI AMERICANI, n.1, dicembre 2016)Denis Spedalieri
油
Davvero un'ondata populista ha eletto Donald Trump e rigettato l'establishment di Hillary Clinton? Il Partito Repubblicano aveva una solo strategia possibile per la Casa Bianca e Trump 竪 riuscito a realizzarla. Elezioni Americane 2016. Tra polarizzazione sociale, equilibri istituzionali, trasformazioni economiche nel Midwest industriale e spionaggio russo.
Ho scritto qualche tempo fa che la Grecia poteva scegliere tra un Disastro di tipo A: ossia rimanere nell'euro, e un Disastro di tipo B: uscire dall'euro. Sono appena tornato dopo aver trascorso quattro giorni in Grecia, ho incontrato un sacco di persone a tutti i livelli della societ ed ora voglio condividere con voi in questa lettera la mia analisi sulle loro scelte e sui risultati che hanno raggiunto. Dir嘆 anche un paio di cose su quali potrebbero essere le implicazioni, dettate da ulteriori sviluppi del tema Grecia sia per il resto dell'Europa che per il mondo sviluppato.
Lattentato di Parigi riportare alla memoria quelli di Madrid e di New York ma a differenza di allora 竪 inserito in un pi湛 complesso scenario di medio termine. Dal punto di vista economico la Francia e leurozona non sono in una fase di ripresa economica post recessione, come nel 2004/05, bens狸 in un contesto di rallentamento globale a cui potrebbe seguire unanaloga campagna di guerra al terrore ed i cui effetti potrebbero non essere cos狸 positivi per i mercati come nel post 11 settembre 2001.
Elezioni Presidenziali Americane 2016 (QUADERNI AMERICANI, n.1, dicembre 2016)Denis Spedalieri
油
Davvero un'ondata populista ha eletto Donald Trump e rigettato l'establishment di Hillary Clinton? Il Partito Repubblicano aveva una solo strategia possibile per la Casa Bianca e Trump 竪 riuscito a realizzarla. Elezioni Americane 2016. Tra polarizzazione sociale, equilibri istituzionali, trasformazioni economiche nel Midwest industriale e spionaggio russo.
3. Dopo gli eventi eccezionali dellautunno 2011, aggiornare
questo libro 竪 un utile esercizio di analisi. Rincorrere la sto-
ria 竪 unimpresa impossibile, specialmente in un anno che
riserva cos狸 tanti colpi di scena e sembra non voler finire
mai. Da mesi ho il fiato corto, impegnata a non perdere di
vista la fenomenale maratona di eventi che la crisi econo-
mica ha scatenato sul pianeta. Basta una distrazione e i fatti
che si susseguono con rapidit sconvolgente in questo infi-
nito presente appaiono ancora pi湛 assurdi, incomprensibili
e sinistri. Mentre lo sforzo di trovare una coerenza nel caos
del quotidiano 竪 la terapia giusta per non cadere vittima del
panico.
Dalla fine di agosto, quando siamo andati in stampa
con la prima edizione di questo libro, alla fine di novem-
bre quando esce la quarta edizione sono successe molte
cose. Tra le altre, il 20 ottobre Gheddafi 竪 finito come
Mussolini, trucidato dalla sua stessa gente, e il 16 novem-
bre Silvio Berlusconi si 竪 dimesso da presidente del Con-
siglio in una storica notte di festeggiamenti e concerti per
le strade delle citt italiane. Il contagio rivoluzionario ha
infettato lEuropa, attraversato lAtlantico e appestato il
mondo intero. Ce ne siamo accorti il 15 ottobre, in occa-
sione della prima giornata globale di protesta, quando cit-
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4. Loretta Napoleoni
tadini di Paesi diversi e lontani sono scesi in piazza al gri-
do: 束Conquistiamo o riprendiamoci la democrazia!損.
Chi poteva immaginare allinizio dellestate che il cen-
tro nevralgico della finanza mondiale sarebbe stato stret-
to dassedio dal movimento Occupy Wall Street? Eppure
poche cifre bastano a spiegarne le motivazioni: nei primi
tre trimestri del 2010, un anno difficile per tutti, le otto
pi湛 grandi banche americane hanno messo da parte 130
miliardi di dollari per i bonus, equivalenti a 121.000 dol-
lari per impiegato. Quattro anni prima, in pieno boom
economico, questa cifra ammontava a 113 miliardi di dol-
lari, pi湛 bassa dunque, equivalente a 114.000 dollari a te-
sta. La recessione si abbatte solo su quella fetta della po-
polazione che non appartiene alle 辿lite del denaro, e cio竪
il 99 per cento dellelettorato.
I manifestanti che si sono accampati in Zuccotti Park,
una piazza giardino tra Ground Zero e il New York Stock
Exchange, non sono molto diversi dai loro colleghi arabi,
europei e israeliani: sono disoccupati o sotto-occupati e si
sentono esclusi dalla politica. In pochi giorni identiche
tendopoli sbocciano in tutti gli Stati Uniti, in Australia, in
Asia e nel resto del mondo. Il contagio vola sulle ali di un
malessere generale che nasce dalle grandi diseguaglianze
createsi nellera della globalizzazione negli Stati Uniti ed
esportate poi in tutto il pianeta. Da unindagine di Bloom-
berg emerge che negli Usa un trader petrolifero con espe-
rienza decennale guadagna un milione di dollari lanno
mentre un neurochirurgo con la stessa esperienza lavorati-
va porta a casa 600.000 dollari. Sempre negli Stati Uniti, i
banchieri che gestiscono i settori M&A, fusioni e acquisi-
zioni, delle loro imprese guadagnano circa due milioni
lanno, dieci volte lo stipendio di chi fa ricerca medica per
combattere il cancro. Non 竪 questa la societ che vogliamo.
Il cuore dellepidemia rimane per嘆 il Mediterraneo
che negli ultimi tre mesi ha cambiato faccia. In Europa
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5. Il contagio continua
due governi sono caduti: quello greco e quello italiano,
entrambi a causa delle pressioni congiunte delle piazze
affari e di quelle tradizionali. Il 21 novembre la Spagna 竪
andata alle urne e ha portato nuovamente al potere i con-
servatori del Partido Popular. Anche in Tunisia si 竪 vota-
to mentre in Egitto il movimento di protesta 竪 sceso nuo-
vamente per le strade, in manifestazioni che hanno pro-
vocato morti e feriti, per impedire allesercito e ai poteri
legati al vecchio regime di manipolare le libere elezioni
per il nuovo Parlamento e la costituente. Questa volta la
non violenza degli egiziani 竪 stata messa a dura prova dal-
la repressione della polizia e dellesercito. Infine, dopo
mesi e mesi di manifestazioni contro il regime e scontri
mortali con le forze dellordine, Siria e Yemen sono or-
mai simili a bombe a orologeria pronte a esplodere.
In questo scenario di rivolta, i mercati non appaiono
affatto pi湛 stabili. Il contagio si diffonde nelle piazze tra-
dizionali e in quelle finanziarie con quasi identica irruen-
za, segno che la crisi non 竪 economica o politica ma siste-
mica. Per questo a nulla valgono i tentativi disperati dei
governi di contenerlo. A novembre, a Wall Street, la poli-
zia sgombera la tendopoli di Zuccotti Park. Il presidente
Obama loda la decisione dellItalia di sbarazzarsi del go-
verno Berlusconi e di optare per una compagine di tec-
nocrati cattolici e di centro. Gli fanno eco i leader euro-
pei che hanno gi approvato il cambio della guardia in
Grecia, dove Lucas Papademos, un tempo funzionario
della Banca centrale europea, ha rimpiazzato George Pa-
pandreou. La speranza 竪 quella di far rientrare lemer-
genza. Che basti evacuare a forza i manifestanti per an-
nientare il virus della protesta. Che un cambio di regime
basti a ridare credibilit a un Paese. Che Mario Monti, ex
euroburocrate ed ex consulente della Goldman Sachs,
curi i mercati dalla febbre di sfiducia nei confronti del
debito sovrano dei Paesi Piigs. Ma non bastano due man-
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6. Loretta Napoleoni
ganellate e una manciata di tecnici doc a far tornare lor-
dine nelle piazze del mondo e a far abbassare gli spread
sui titoli di Stato.
Loperazione di contenimento non riesce perch辿, al di
l degli uomini, sono le politiche anti-crisi perseguite sul-
le due sponde dellAtlantico a essere scellerate. Gli ameri-
cani combattono la recessione con il quantitative easing, e
cio竪 stampano carta moneta. Una politica sperimentata
negli anni Trenta dai tedeschi per pagare le riparazioni di
guerra astronomiche imposte loro dopo il primo conflitto
mondiale. Tutti sanno come and嘆 a finire quella storia:
iperinflazione, ascesa del nazismo e scoppio della Secon-
da guerra mondiale
LUe, invece, difende a spada tratta leuro, senza cu-
rarsi del fatto che questa politica impoverisce i Paesi me-
diterranei dellUnione, portandoli verso il default incon-
trollato. Meno di un secolo fa gli americani hanno dimo-
strato la stessa cocciutaggine quando allindomani del
1929 si sono ostinati a difendere la parit aurea del dolla-
ro, politica che gettava nella miseria milioni di cittadini.
Anche il finale di questa storia 竪 noto: crollo delle ban-
che, disoccupazione dilagante e avvento della Grande
Depressione.
Osservando sulle due sponde dellAtlantico i leader
mondiali recitare un copione ben noto, viene spontaneo
chiedersi se tutto 竪 perduto perch辿 abbiamo dimenticato
una lezione importante della storia o non, piuttosto, per la
sindrome contraria. La genesi di quelle tragedie 竪 cos狸 ce-
mentata nel nostro subconscio da impedirci di formulare
decisioni razionali. Per evitare gli errori del passato gli ame-
ricani commettono quelli dei tedeschi e viceversa.
La Germania ancora combatte contro i fantasmi della
Repubblica di Weimar ed 竪 per questo che non ha dato al-
la Banca centrale europea il potere di stampare carta mo-
neta a suo piacimento e le ha vietato di agire quale credi-
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7. Il contagio continua
tore di ultima istanza. come costringere un atleta a cor-
rere i 100 metri ma sparandogli prima a un piede. Aver
pensato che allEuropa bastasse una moneta comune per
superare un passato plurisecolare di guerre e sangue 竪
unillusione che ancora oggi milioni di europei condivi-
dono. Non per niente al centro della crisi delleuro tro-
viamo nazioni dove lo spettro delle dittature 竪 ancora vi-
vo: Spagna, Italia, Grecia, Portogallo e anche la Germa-
nia. La difesa irrazionale di questa moneta nasce dallidea
che possa, da sola, proteggere la democrazia contro i pe-
ricoli dei nazionalismi e dei fascismi. Pi湛 del mercato co-
mune, del Parlamento europeo, dei trattati, lunione mo-
netaria rappresenta per gli europei la garanzia di pace.
Peccato che dietro questa moneta non ci sia uninte-
grazione vera, che in dieci anni Bruxelles non sia stata in
grado di creare larmonizzazione fiscale, un tesoro euro-
peo e i famosi eurobond. Il motivo? I tedeschi non vo-
gliono pagare i debiti dei greci e i greci non vogliono de-
volvere le proprie tasse a Bruxelles.
Intanto lillusione che leuro sia lo scudo dellEuropa
unita senza il quale siamo tutti perduti rischia di disinte-
grare leconomia del continente e di far scivolare il mon-
do in una moderna grande depressione. La vera lezione
della storia 竪 che il presente non 竪 mai identico al passato
e la sua unicit va rispettata. N辿 stampare carta moneta
n辿 difendere leuro ci aiuteranno a risolvere la crisi, serve
una politica ad hoc che includa la lotta contro la spere-
quazione dei redditi, il default pilotato per Paesi come la
Grecia e lItalia, e se necessario luscita dalleuro da parte
di alcune nazioni, prima che i mercati ci costringano a
farlo, prima che sia troppo tardi per salvare il salvabile.
Da mesi ci ripetono che alla radice della crisi attuale ci
sono gli speculatori. A loro si attribuisce tutta la respon-
sabilit del cataclisma finanziario ed economico che in-
combe sul capitalismo occidentale. Ma gli Indignati eu-
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8. Loretta Napoleoni
ropei, americani, africani, mediorientali e tutti coloro
che hanno abbracciato il movimento di protesta punta-
no invece il dito contro la classe politica e le 辿lite al pote-
re: 竪 il loro modello economico squilibrato che non fun-
ziona pi湛.
Paradossalmente le piazze affari il prodotto della
deregulation degli anni Novanta fanno da controcanto
a quelle del villaggio globale quando reagiscono negati-
vamente alle dichiarazioni e alle misure in extremis dei
governi. Durante lestate del 2011, che passer alla storia
come la prima in cui i nostri rappresentanti politici non
sono andati in vacanza o quasi, i mercati e gli Indignati
hanno detto no a tutti i tentativi di salvataggio delleuro
inclusi quelli della Banca centrale europea, le manovre fi-
scali italiane, quelle spagnole, lausterit in Grecia, la To-
bin Tax sulle transazioni finanziarie e cos狸 via.
Il G20 tenutosi a Cannes allinizio di novembre del
2011 竪 stato un fiasco clamoroso. In un post illuminante
su Twitter Nouriel Roubini lo ha descritto come un non-
evento, dove tutti erano intenti a giocare a scaricabarile.
Colpisce poi la flemma con la quale i cinesi hanno respin-
to le disperate richieste di aiuto dei Paesi membri dellUe
e lindifferenza delle nazioni emergenti di fronte alla
questua del Fondo monetario. Neppure le incessanti riu-
nioni demergenza dei capi di governo e dei ministri delle
Finanze, tenutesi in autunno a Bruxelles, hanno calmato
le piazze affari e quelle tradizionali. Ce ne meravigliamo?
No. Dal doppio voto della Slovacchia che prima dice no
allultima tranche degli aiuti alla Grecia e poi ci ripensa,
al referendum sullausterit suggerito da Papandreou e
poi cancellato con un colpo di spugna di fronte alloppo-
sizione di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, fino al cam-
bio della guardia italiano, che sostituisce un governo da
discoteca con uno da biblioteca, i difensori delleuro
danno segni di scarsissima professionalit.
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9. Il contagio continua
Non 竪 vero che a far crollare gli indici 竪 la speculazione
al ribasso; fin dallestate 竪 stato vietato lo short selling, la
pratica di prendere i titoli in prestito per venderli e ri-
comprarli a prezzi pi湛 bassi intascando la differenza. Ac-
cusare la speculazione 竪 lennesima manovra dei politici
per nascondere le proprie incompetenze. Chi vende sul
mercato secondario i titoli di Stato dei Paesi Piigs sono le
banche, i fondi dinvestimento e i fondi pensione, dove
sono confluiti i nostri risparmi. Chi lo fa vuole protegger-
li. La paura 竪 infatti che lItalia, la Spagna, il Portogallo e
forse anche lIrlanda finiscano come la Grecia e che ci si
debba accontentare del 50 o 60 per cento del valore tota-
le dei titoli acquistati. Meglio venderli alla Banca centra-
le europea, o meglio ancora scambiarli con linee di credi-
to, questo il ragionamento.
Lautunno ha infatti prodotto nel sistema bancario
una preoccupante crisi di liquidit. Per le banche euro-
pee 竪 sempre pi湛 difficile ricorrere a investitori istituzio-
nali, quali fondi pensioni, assicurazioni e istituti di credi-
to. Lunica fonte di liquidit 竪 ormai la Banca centrale eu-
ropea, che per嘆 accetta come collaterale per i prestiti sol-
tanto alcuni tipi di obbligazioni, tra cui i titoli del debito
sovrano. grazie a questa regola se ancora i Piigs riesco-
no a piazzare i propri titoli su mercato.
Alle aste gli acquirenti sono sempre banche europee
che subito dopo li rivendono alla Bce. Questultima cos狸
aggira il divieto di finanziare direttamente il debito dei
Paesi membri imposto dalla Germania. Nel mese di set-
tembre le banche dellarea euro hanno scambiato in que-
sto modo complessivamente 590 miliardi di euro. Tra i
maggiori debitori della Bce il settore bancario francese e
quello italiano, che hanno ottenuto linee di credito per
100 miliardi ciascuno. chiaro che questo escamotage
demergenza pu嘆 funzionare solo nel brevissimo perio-
do, la Bce non ha i muscoli per acquistare il debito pub-
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10. Loretta Napoleoni
blico di tutta leurozona deficitaria. LItalia nel 2012 do-
vr piazzare oltre 375 miliardi di euro in titoli del Tesoro.
Neppure il Fondo di stabilit, il Fondo monetario euro-
peo ribattezzato Fondo salva-stati, ha denaro sufficiente
per ulteriori 束missioni impossibili損.
Il miglior indicatore della sfiducia dei mercati 竪, comun-
que, il tasso dinteresse al quale si 竪 disposti a prestare dena-
ro. Nelle aste autunnali dei titoli di Stato gli spread, i diffe-
renziali con i tassi tedeschi, sono cresciuti. Quelli dellItalia
e della Spagna sono tornati ai livelli della fine degli anni
Novanta quando i mercati chiedevano una garanzia ag-
giuntiva per prestare i soldi a nazioni che avevano la brutta
abitudine di svalutare la propria moneta. Leffetto benefico
delleuro 竪 dunque svanito mentre rimane quello negativo:
le banche centrali dei singoli Paesi non possono n辿 stampa-
re n辿 svalutare leuro.
La perdita della sovranit monetaria contribuisce ad
alimentare la sfiducia nei confronti di nazioni come lIta-
lia, con un debito superiore al 100 per cento del Pil. Per
fare un esempio il Giappone, dove il debito si attesta ol-
tre il 200 per cento del Pil, non si trova nella stessa situa-
zione perch辿 pu嘆 stampare carta moneta e ha una banca
centrale che fa da creditore dellultima spiaggia.
I mercati e le piazze ci stanno dicendo proprio quello
che nessuno di noi vuole sentire: se le cose non cambiano
questi Paesi non ce la faranno a sostenere un debito tanto
elevato. Limmobilismo economico e sociale, come ac-
qua stagnante, permette ai germi del contagio di ripro-
dursi e diffondersi. E il cambiamento di cui abbiamo bi-
sogno non 竪 la promessa di far quadrare il bilancio, n辿 la
riorganizzazione dei conti dello Stato attraverso lo spo-
stamento di qualche voce da un titolo di spesa a un altro,
e neppure la riduzione di alcune di queste ultime. Non
basta nemmeno il cambio della guardia di politici e coali-
zioni. Leffetto Mario Monti 竪 durato meno di una gior-
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11. Il contagio continua
nata. Lelezione di Mariano Rajoy ha raddoppiato il costo
del debito per la Spagna e quella di Lucas Papademos
non ha placato lopposizione del popolo greco alla politi-
ca di austerit. I mercati chiedono la ripresa della crescita
economica. E, guarda caso, anche la popolazione euro-
pea chiede la stessa cosa.
Purtroppo leuro impedisce politiche alternative a
quelle neo-liberiste sulle quali questa moneta 竪 nata. Al-
lora, perch辿 lo difendiamo anche a costo di precipitare
nella povert? Perch辿 siamo convinti che ci abbia fatto
prosperare. Poco meno di ventanni fa, nel 1994, quando
Berlusconi entr嘆 in politica, lo scenario economico veni-
va definito devastante: il debito pubblico era il 121 per
cento del Pil, il tasso sulle obbligazioni decennali era al 9
per cento (linflazione, va detto, ai tempi era al 4,2 per
cento mentre oggi 竪 al 2,6). Lo spread con i titoli tedeschi
oscillava tra i 300 e i 450 punti. Molte quindi le similitudi-
ni con la situazione economica attuale. Ma nel 1994
leconomia italiana cresceva al ritmo del 2,2 per cento
contro lo 0,5 previsto per il 2011. Il Paese godeva di un
avanzo delle partite correnti pari all1,2 per cento del Pil
mentre nel 2011 ci si aspetta un deficit del 3,5 per cento.
Sebbene il debito italiano abbia una maturit relativa-
mente lunga, circa sette anni, il costo 竪 al 6 per cento. Se
crescessimo come la Cina non ci sarebbe alcun problema
ma lItalia non cresce, le proiezioni per il 2011 sono per
un tasso al di sotto dello 0,5 per cento e molti sostengono
che la crescita sar negativa. E come se ci嘆 non bastasse,
si prospetta una stagnazione dei prezzi nei prossimi tre
anni, e questo significa che il Paese potrebbe ritrovarsi in
deflazione.
Come estrarre allora da un bilancio immobile quel 6
per cento del Pil necessario per pagare linteresse sul de-
bito? Tagliando drasticamente la spesa, che 竪 quello che
ha fatto la Grecia con i disastrosi risultati a tutti noti. Pur-
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12. Loretta Napoleoni
troppo lItalia e la Grecia non possono optare per laltra
alternativa: svalutare per ridurre il valore del debito e
stampare carta moneta per combattere la deflazione.
Perch辿? Perch辿 hanno perso la sovranit monetaria.
Mario Monti non 竪 un prestigiatore n辿 uno stregone, e
le misure poste allItalia sono contrarre la spesa pubblica
e aumentare la pressione fiscale. Ma questa politica di au-
sterit porter alla contrazione delle entrate pubbliche e
quindi allaumento in valori percentuali del debito ri-
spetto al Pil, anche perch辿 gli interessi sul debito rimar-
ranno elevati.
Chi poi spera che la soluzione di tutti i problemi si chia-
mi eurobond si sbaglia di grosso. I tedeschi continuano a
ripetercelo: leurobond non fa altro che passare il debito
dello Stato sovrano allUe, unorganizzazione federale,
esattamente come nel 2008, allindomani del crollo della
Lehman Brothers, i salvataggi dello Stato hanno traslato
nei conti di questultimo il debito delle banche e delle isti-
tuzioni finanziarie. In assenza di una politica fiscale co-
munitaria, che faccia confluire il gettito fiscale dei vari
Paesi membri nella classe dellUe, chi garantirebbe per gli
eurobond? Tutti conoscono la risposta: la Germania. Ec-
co perch辿 i tedeschi insistono sullimpossibilit di creare
questo strumento nel breve periodo.
Per crescere bisogna essere competitivi e questo signi-
fica avere un costo del capitale e del lavoro pi湛 basso dei
concorrenti, possedere una tecnologia pi湛 avanzata che
permetta di produrre a costi inferiori, oppure con quali-
t superiore a parit di costi. Dato che i tassi dinteresse
sono praticamente a zero 竪 difficile intervenire sul costo
del capitale, rimane dunque laltro elemento chiave
dellequazione capitalista: il costo del lavoro. Ecco spie-
gato perch辿 da almeno due anni in Italia e negli altri Paesi
Piigs si cerca di abbatterlo in tutti i modi possibili. Ma ta-
gliare i salari o abolire lo statuto dei lavoratori, secondo il
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13. Il contagio continua
metodo Marchionne, 竪 un boomerang che strangola il
consumo e riduce il gettito fiscale e quindi peggiora la si-
tuazione perch辿 contrae la crescita.
Se tagliare la spesa pubblica non 竪 la soluzione e ridur-
re il debito 竪 imperativo non resta che una strada: la sva-
lutazione. Ed ecco che torna ad aleggiare sul Mediterra-
neo lo spauracchio delle politiche scellerate degli anni
Settanta e Ottanta, quando i Paesi del Sud Europa svalu-
tavano regolarmente per far quadrare i conti. Solo che
non 竪 pi湛 cos狸 semplice, oggi che svalutare per i Piigs si-
gnifica uscire dalleuro e andare in default, unalternati-
va che ci viene prospettata come apocalittica.
Ma 竪 proprio cos狸?
Le esperienze dellArgentina e dellIslanda ci insegna-
no che un default pilotato attutisce limpatto negativo
sulleconomia nazionale. Se si riesce a garantire il debito
interno leconomia non precipita nellabisso. Per farlo,
un Paese come lItalia deve trovare circa 800 miliardi, un
po meno della met del debito pubblico, quella fetta in-
somma che hanno sottoscritto banche e cittadini. Luni-
co modo 竪 una tassa secca, una tantum sul patrimonio. E
dato che lun per cento della popolazione detiene il 45
per cento della ricchezza, 竪 gi chiaro chi dovr pagare.
Diverso 竪 il discorso per il debito pubblico nelle mani
degli operatori esteri, con i quali occorre negoziare una
ristrutturazione. E qui entra in gioco leffetto domino.
Dato che una grossa fetta 竪 stata acquistata dalle banche
francesi e tedesche, saranno queste a incassare il colpo.
Se anche il resto dei Paesi Piigs scegliesse la strada del de-
fault pilotato, allora sicuramente una buona parte di
queste banche rischierebbe il fallimento. dunque pos-
sibile che il default pilotato dei Paesi deficitari trascini
nella stessa melma anche quelli ricchi. ci嘆 che Germa-
nia e Francia vogliono evitare a tutti i costi.
La situazione 竪 dunque molto complessa e si rischia di
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14. Loretta Napoleoni
scivolare lungo una china dove la svalutazione diventa
larma di tutti contro tutti. Ecco perch辿 una decisione di
questo tipo non pu嘆 essere presa da un Paese indipen-
dentemente da tutti gli altri. Dovrebbe essere lUe ad ap-
provare e guidare luscita temporanea dei Piigs dalleuro
e la svalutazione delle monete nazionali per riequilibrare
le economie, ancor meglio sarebbe creare un euro a due
velocit. E stabilire parametri pi湛 realistici (e controlli
pi湛 efficienti) per il reingresso nel futuro.
Spiegato in poche parole sembra un programma sem-
plice, ma non lo 竪 per una serie di motivi. Primo e pi湛 im-
portante, limpatto che queste decisioni eccezionali
avrebbero sui governi e sui politici. Molto banalmente,
per quanto riguarda le classi dirigenti nazionali e interna-
zionali lunica soluzione plausibile e seria sarebbe il ri-
cambio completo. Che porterebbe ai G8 e ai G20 dei
prossimi anni volti oggi sconosciuti a tutti noi.
La salvezza dellEuropa, e forse anche del capitalismo
come lo abbiamo conosciuto, per non parlare poi della
pericolante supremazia economica e finanziaria dellOc-
cidente, richiede il sacrificio in massa di chi ci ha gover-
nato con estrema scelleratezza fino a oggi.
proprio questo che chiedono gli Indignati nelle
piazze e in fondo anche i mercati.
Succeder? La risposta la sta gi portando il vento.
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