LA PERCEZIONE DELL'OGGI E DEL FUTURO DA PARTE DEI GIOVANI Gabriele Micozzi
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IL MONDO CHE VORREI. RICERCA SULLA PERCEZIONE DELL'OGGI E DEL FUTURO DA PARTE DEI GIOVANI.
GABRIELE MICOZZI
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La finalit del webinar 竪 di presentare gli elementi che caratterizzano i gruppi di sostegno per genitori separati e per figli di separati (6-14 anni). Nello specifico, viene presentata la metodologia che guida tali gruppi e le diverse attivit proposte durante gli incontri di ciascun gruppo.
I gruppi di parola per figli di genitori separatiNicola Piccinini
油
Corso: http://www.psicologialavoro.it/evento/roma-psicologo-gruppi-di-parola/
Il corso ti insegner a proporre e gestire concretamente questa innovativa metodologia di intervento con figli di genitori separati o in separazione. Ti fornir strumenti e competenze per proporti in modo efficace e non stigmatizzato su un settore di intervento con una domanda in forte sviluppo ed aumento.
Un gruppo di clinici del Laboratorio di Gruppoanalisi propone una formazione per affrontare la cura dell'adolescente e migliorare gli strumenti di lavoro. La formazione mira a superare le specificit di competenze integrandole in un pensiero condiviso, tramite workshop esperienziali e spazi online per il lavoro di gruppo.
Si vuole costruire una rete che superi la distanza geografica e si avvalga di diverse discipline come pedagogia, sociologia e antropologia. L'obiettivo 竪 comprendere l'esperienza dell'adolescente, immerso in relazioni complesse, attraverso la sperimentazione personale e la costruzione di narrazioni. Il Cantiere Adolescenze si impegna a fornire strumenti per comprendere e sostenere la mente in transizione dell'adolescente nei contesti clinici e sociali.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
油
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare limpatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerd狸 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Universit degli Studi di Brescia Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione dimpatto 竪 entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della rendicontazione sociale, si 竪 ora nella fase della misurazione dimpatto, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande 竪 necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, lattenzione sul come si misura limpatto 竪 altissima. Durante la sessione si dibatter sul tema da un altro punto di vista: come la misurazione 竪 stata utilizzata, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
presentare gli elementi che caratterizzano i gruppi di sostegno per genitori separati e per figli di separati (6-14 anni). Nello specifico, viene presentata la metodologia che guida tali gruppi e le diverse attivit proposte durante gli incontri di ciascun gruppo.
La finalit del webinar 竪 di presentare gli elementi che caratterizzano i gruppi di sostegno per genitori separati e per figli di separati (6-14 anni). Nello specifico, viene presentata la metodologia che guida tali gruppi e le diverse attivit proposte durante gli incontri di ciascun gruppo.
Un piccolo libriccino per il progetto SVE coordinato dall'associazione InCo: "Growing up together", che ha coinvolto vari giovani internazionali in attivit con ragazzi e bambini in organizzazioni italiane.
La separazione 竪 un avvenimento doloroso e stressante nella vita personale e familiare, quasi sempre preceduto da elevata conflittualit. Lo scopo dei gruppi per genitori 竪 di offrire uno spazio di incontro e confronto con chi vive la stessa condizione in cui ascoltare ed essere ascoltati, riflettere e confrontarsi sullessere genitore, padre o madre, allinterno di un contesto protetto. Anche il gruppo per i figli di genitori separati diventa un ottimo strumento di prevenzione e sostegno.
Dalla creazione dell'identit sessuale allo svilupparsi dell'affettivit e delle sessualit nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
La finalit del webinar 竪 di presentare gli elementi che caratterizzano i gruppi di sostegno per genitori separati e per figli di separati (6-14 anni). Nello specifico, viene presentata la metodologia che guida tali gruppi e le diverse attivit proposte durante gli incontri di ciascun gruppo.
I gruppi di parola per figli di genitori separatiNicola Piccinini
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Corso: http://www.psicologialavoro.it/evento/roma-psicologo-gruppi-di-parola/
Il corso ti insegner a proporre e gestire concretamente questa innovativa metodologia di intervento con figli di genitori separati o in separazione. Ti fornir strumenti e competenze per proporti in modo efficace e non stigmatizzato su un settore di intervento con una domanda in forte sviluppo ed aumento.
Un gruppo di clinici del Laboratorio di Gruppoanalisi propone una formazione per affrontare la cura dell'adolescente e migliorare gli strumenti di lavoro. La formazione mira a superare le specificit di competenze integrandole in un pensiero condiviso, tramite workshop esperienziali e spazi online per il lavoro di gruppo.
Si vuole costruire una rete che superi la distanza geografica e si avvalga di diverse discipline come pedagogia, sociologia e antropologia. L'obiettivo 竪 comprendere l'esperienza dell'adolescente, immerso in relazioni complesse, attraverso la sperimentazione personale e la costruzione di narrazioni. Il Cantiere Adolescenze si impegna a fornire strumenti per comprendere e sostenere la mente in transizione dell'adolescente nei contesti clinici e sociali.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
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XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare limpatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerd狸 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Universit degli Studi di Brescia Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione dimpatto 竪 entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della rendicontazione sociale, si 竪 ora nella fase della misurazione dimpatto, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande 竪 necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, lattenzione sul come si misura limpatto 竪 altissima. Durante la sessione si dibatter sul tema da un altro punto di vista: come la misurazione 竪 stata utilizzata, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
presentare gli elementi che caratterizzano i gruppi di sostegno per genitori separati e per figli di separati (6-14 anni). Nello specifico, viene presentata la metodologia che guida tali gruppi e le diverse attivit proposte durante gli incontri di ciascun gruppo.
La finalit del webinar 竪 di presentare gli elementi che caratterizzano i gruppi di sostegno per genitori separati e per figli di separati (6-14 anni). Nello specifico, viene presentata la metodologia che guida tali gruppi e le diverse attivit proposte durante gli incontri di ciascun gruppo.
Un piccolo libriccino per il progetto SVE coordinato dall'associazione InCo: "Growing up together", che ha coinvolto vari giovani internazionali in attivit con ragazzi e bambini in organizzazioni italiane.
La separazione 竪 un avvenimento doloroso e stressante nella vita personale e familiare, quasi sempre preceduto da elevata conflittualit. Lo scopo dei gruppi per genitori 竪 di offrire uno spazio di incontro e confronto con chi vive la stessa condizione in cui ascoltare ed essere ascoltati, riflettere e confrontarsi sullessere genitore, padre o madre, allinterno di un contesto protetto. Anche il gruppo per i figli di genitori separati diventa un ottimo strumento di prevenzione e sostegno.
Dalla creazione dell'identit sessuale allo svilupparsi dell'affettivit e delle sessualit nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
1. IL FUTURO
CHE
VORREI
RICERCA/AZIONE
SUL TEMA DEL DOPO DI NOI
A GIUSSANO
IL FUTURO
CHE
VORREI
a cura della
Dott. ssa Gioia Stefania
in collaborazione con i
Servizi Sociali del Comune di Giussano
seconda parte
giugno 2013
SABATO 15
GIUGNO
2013
SALA CONSILIARE
COMUNE DI
GIUSSANO
2
2. Progetto realizzato dalla Dott.ssa Gioia Stefania, psicologa.
Lavora come consulente psicologico nel campo della disabilit, della famiglia, delladolescenza
e della sessualit.
Opera presso lo Studio di Psicologia di Seregno, via tazzoli 5/A, collabora con un Centro di
Mediazione familiare di Saronno e con lAssociazione il Mosaico di Giussano nella quale svolge
anche attivit di volontaria da alcuni anni.
3. INDICE
Il futuro che vorrei seconda parte pag. 4
12 febbraio 2013 prima serata pag.5
12 marzo seconda serata pag.7
11 aprile terza serata pag 9
16 maggio quarta serata pag.12
4. 4
IL FUTURO CHE VORREI -seconda parte
La seconda fase del progetto Il futuro che vorrei ha inizio a febbraio 2013 con il primo
incontro dei genitori che hanno deciso di continuare il percorso verso la costruzione di un
nuovo futuro.
Il contesto gruppale 竪 certamente lo strumento principe che permetter al progetto di trovare
la forza necessaria per andare avanti e raggiungere gli obiettivi desiderati. Lo scambio e
il confronto fanno si che si crei un tempo e uno spazio dinamico dove le idee e le risorse
possano emergere, interagire e creare visioni alternative e prospettive inaspettate.
Il gruppo rappresenta un contesto relazionale protetto che crea appartenenza, condivisione,
facilita il rispecchiamento nellaltro, permettendo cos狸 di esprimere s辿 stessi e di meglio
comprendersi e, soprattutto, crea forza ed energia, rendendo possibile il cambiamento sia a
livello individuale che sociale.
Scopo del percorso 竪 quello di aiutare i genitori a prendere consapevolezza del Dopo di
Noi da un punto di vista razionale ed emotivo e diventare protagonisti attivi nella costruzione
del futuro per il proprio figlio disabile.
Obiettivi specifici
1. Creare uno spazio di parola e di discussione sul Dopo di Noi.
2. Far emergere i bisogni specifici del genitore rispetto alla tematica.
3. Dare supporto e sostegno psicologico ed educativo
4. Co-costruire proposte pratiche e attuabili nelloggi che aiutino i
genitori a progettare in modo consapevole un futuro migliore per i
propri figli e per s辿 stessi.
Metodologia
Il percorso prevede linterazione di momenti di stimolo, attraverso strumenti individuali e di
gruppo (schede, brain-sorming, giochi, strumenti proiettivi) e di momenti di discussione e
riflessione.
Valutazione
Alla fine del percorso verr utilizzato un questionario, compilato dai genitori, per valutare
lefficacia del progetto in termini di gradimento, interesse e utilit.
Si cercher, inoltre, di evidenziare lefficacia del percorso non solo per i familiari che vi
partecipano ma anche tenendo presente altri attori, attuali o futuri (altre famiglie, i servizi,
lassociazione ecc.).
5. 5
12 febbraio 2013 -Prima serata-
La prima serata si apre con la richiesta di esprimere una prima valutazione nei riguardi del
percorso fin qui fatto con lobiettivo di fare il punto della situazione e avere una visione
realistica di ci嘆 che i genitori hanno vissuto e ci嘆 che hanno trovato utile e positivo.
Richiesta: che cosa vi siete portati a casa finora?
Il gruppo 竪 importante per嘆 ci sono ancora pochi genitori che
partecipano, 竪 necessario fare qualcosa per coinvolge altri familiari
La condivisione di una speranza
Ho potuto mettere in discussione la scelta presa, mi sono chiesta
come poter valorizzare le competenze di mio fratello. Mi sono
interrogata su cosa, fino ad oggi, non avevo pensato, se ci sono
nuove possibilit pi湛 adeguate alle sue specificit, se posso fare
qualcosa per far s狸 che mio fratello si senta maggiormente utile.
Ho capito che serve del tempo a chi si occupa della cura dei disabili,
tempo per s竪 e per il proprio benessere.
Si possono trovare nuove idee per i disabili
Ho capito che bisogna ascoltare di pi湛 le loro esigenze
Mi sono chiesta come comunicare meglio con loro e soprattutto
come comunicare le nostre emozioni e capire le loro.
Ho compreso che 竪 necessario cercare nuovi aiuti in termine di
risorse umane
Ho iniziato ad avere un pensiero pi湛 profondo nei riguardi del Dopo di
Noi
Ho capito che sono necessari periodi di prova per preparare mio
figlio e me stessa al futuro
Pu嘆 essere utile fare esperienze di centri residenziali che si occupano
di disabili
Si prosegue poi con la richiesta delle aspettative nei confronti del gruppo e di ci嘆 che esso
potr creare.
6. 6
Cosa vi aspettate da questo percorso di gruppo?
Vorrei poter vedere qualche struttura che funziona gi, che abbia
anche personale di assistenza alla persona e dove si facciano delle
attivit lavorative.
Mi aspetto che ci sia qualcosa di concreto cio竪 una soluzione (per
modo di dire) che aiuti noi familiari a renderci conto di dove nostra
figlia potr vivere senza di noi sperando che possa vivere con
serenit e affetto come adesso vive con noi.
Trovare delle persone (volontari) che possano essere di aiuto alle
varie esigenze di ogni ragazzo disabile per poi creare se fosse
possibile, in futuro, una struttura a Giussano che possa accogliere
tutte queste esigenze.
Nel confronto trovare aiuto per aiutare mia sorella a vivere serena.
Innanzitutto che non si rompa il gruppo anzi che aumenti, che le
nostre idee, anche se diverse, siano raggiungibili, ci sar molto lavoro
da fare ma proviamoci.
Luoghi concreti (per trascorrere weekand, soggiorni), proposte di
esperienze concrete anche per periodi limitati.
Mi piacerebbe poter avere un progetto per una struttura in un
futuro che permetta a queste persone/ragazzi di vivere sereni con
altre persone come loro senza sentirsi a disagio n竪 in svantaggio,
una struttura nel loro stesso paese e con persone con capacit di
gestirli e offrirgli laffetto di cui loro hanno bisogno.
Vorrei trovare una soluzione, una speranza per il futuro, tante cose
concrete e nuove idee positive, mettere in pratica il nostro progetto.
Risultano da subito centrali il bisogno di concretezza e limportanza del NOI, la condivisione
di un progetto che non sia mio ma NOSTRO.
Alcune riflessioni vertono, inoltre, su una nuova consapevolezza: limportanza dei bisogni
emotivi e psicologici del disabile e le azioni da mettere in atto per migliorarne lautostima, il
senso di efficacia e le competenze relazionali.
7. 7
12 Marzo -Seconda serata-
Durante la seconda serata, due tra le tante idee dette in precedenza, emergono per
importanza: la possibilit di visitare alcune strutture e il desiderio di allargare il gruppo.
Visita alle strutture
Riprendendo da subito il bisogno di vivere esperienze significative e concrete, tutti i
partecipanti confermano linteresse nel voler visitare e conoscere alcune strutture residenziali
per disabili situate nei comuni vicini a Giussano.
Queste visite permetteranno di vedere fisicamente com竪 fatta una struttura residenziale,
com竪 organizzata, conoscerne i punti deboli e i punti di forza, sperimentarne il clima.
Con laiuto dei servizi sociali vengono proposte due strutture: Casa Betania a Renate e
LArcobaleno a Mariano Co.
Una volta presa la decisione, invito tutti a pensare a ci嘆 che vorrebbero chiedere o a ci嘆 che
vorrebbero in particolar modo osservare.
Tutti si rendono disponibili a organizzare la visita e, se necessario, a prendere delle ore libere
dallattivit lavorativa.
Allargare il gruppo
Cercando di rispondere al bisogno di far conoscere il gruppo e allargarlo ad altri genitori nella
stessa situazione, viene proposto un gioco di ruolo.
Gioco di ruolo
Vengono formati due gruppi (ciascuno di 4 persone) e viene fatta la seguente richiesta che
prevede di rivetire un ruolo diverso, cambiando il proprio punto di vista:
Ciascun gruppo rappresenta una agenzia pubblicitaria. Alcuni genitori si rivolgono a voi per
pubblicizzare il proprio gruppo di lavoro sul Dopo di Noi con gli obiettivi di trovare nuovi
partecipanti e farsi conoscere. Preparate un progetto che risponda alla richiesta del vostro
cliente.
Il prodotto dei due gruppi di lavoro risulta il seguente:
Progetto1: creazione di un volantino da diffondere a tutta la cittadinanza, Vuoi partecipare al
progetto sul Dopo di Noi portando idee innovative? Perch竪 lunione fa la forza!
8. 8
Progetto2:
creare un evento, ad esempio una sfilata, organizzato e prodotto dai
disabili e/o dai genitori a cui invitare tutte le famiglie con disabile.
Creare un evento che richiami linteresse della gente e utilizzarlo per
presentare il progetto.
Discutendo delle possibili iniziative e di come metterle in pratica si giunge a riflettere
sullappartenenza del gruppo genitori allassociazione Il Mosaico e allutilit e significativit
di ricorrere allintera realt associativa per promuovere e allargare il gruppo.
Il rischio, che viene espliitato, 竪 quello di perdersi in un circolo vizioso: dobbiamo cercare
nuovi genitori che ci aiutino a creare qualcosa se creiamo qualcosa troveremo nuove
adesioni.
Viene sottolineato come sia necessario vedere e riconoscere le risorse presenti nel qui ed ora
e cercare di raggiungere entrambi gli obiettivi proprio partendo da esse.
Un membro del gruppo ricorda, infatti, una delle risorse pi湛 importanti che si hanno a
disposizione: la fiducia che si 竪 creata tra i membri del gruppo.
9. 9
11 Aprile -Terza serata-
La prima parte della serata viene utilizzata per lorganizzazione pratica delle visite alle
comunit.
Siccessivamente, viene chiesto ai partecipanti di riflettere su esperienze precedenti
di distacco dal proprio figlio (week and, vacanze ecc.), linvito 竪 di pensare a come si
sono sentiti, quali sono state le difficolt emotive e quale fosse il livello di ansia e di
preoccupazione.
Le considerazioni emerse sono state:
E stata unesperienza positiva poich竪 ha permesso a mio figlio di
stare nel gruppo traendone grandi benefici.
Ero preoccupata soprattutto per la notte, mia figlia 竪 abituata a
dormire con me, ha bisogno dellaffetto della madre per sentirsi
sicura.
Lansia del genitore passa al figlio, solo quando i genitori si
tranquillizzano anche il figlio sta meglio e riesce a stare bene anche
lontano da casa.
Una vacanza 竪 diverso dal per sempre, la prospettiva di tornare a
casa permette di vivere diversamente il distacco.
Appare chiara la necessit di sperimentare percorsi che aiutino lintera famiglia ad abituarsi
al distacco in modo graduato, questo porterebbe una diminuzione dellansia poich竪
aumenterebbe la percezione di controllo sulla situazione e sul contesto.
Una situazione conosciuta e sperimentata pi湛 volte diventa, infatti, maggiormente controllabile
e quindi fonte di sicurezza; anche le emozioni scatenate dal distacco vengono sperimentate
in un tempo dilatato, poco alla volta, aiutando i familiari alla loro elaborazione e accettazione.
Durante la seconda parte i genitori vengono invitati a riflettere su quali competenze/
risorse vorrebbero lasciare ai propri figli con lo scopo di dar loro un equipaggio che li
accompagner nel momento del distacco e nel futuro.
Consegna
Dopo aver consegnato un foglio raffigurante una valigia, viene chiesto di segnare allinterno
tutto ci嘆 che si desidera dare al proprio figlio/familiare per far s狸 che egli possa affrontare al
10. 10
meglio la vita futura. Lattenzione viene posta su quelle competenze che, realisticamente, si
possono offrire o far apprendere al disabile.
Nelle valigie...
Medicine per tutta la vita, che si fidi solo dei dottori.
Vorrei un ambiente che la faccia sentire accettata e che possa essere di aiuto anche
agli altri perch竪 lei deve avere sempre qualcosa da fare, come dice lei per嘆!
Serenit nellaffrontare il distacco, pazienza, coraggio, sicurezza, fiducia per affrontare
una nuova situazione, desiderio di trovare un ambiente accogliente e familiare,
certezza che i fratelli ci sono in qualsiasi momento di bisogno.
Che capisca che lo facciamo per il suo bene e che non lo si fa per abbandonarla. In
secondo luogo che trovi unaccoglienza familiare e affettiva come in famiglia e che non
sia diversa da quelle di adesso, con tutte le sue abitudini.
Cara C. Questa 竪 la valigia del tuo futuro. Ti chiedo di rispettare questa mia decisione
non perch竪 non ti voglio bene ma 竪 per il tuo futuro. Qui non troverai vestiti ma la
speranza di trovare nuovi amici ed educatori e un luogo dove potrai imparare anche
cose nuove, questa valigia 竪 piena di speranza per te e anche per me, comunque
sappi che, se anche sarai lontana, sei sempre con me. Pap
Una persona non scrive nulla.
La percezione del controllo
Dalle risposte date si pu vedere come sia difficoltoso pensare a quali valori e capacit
augurarsi per il figlio, sembra che non sia possibile pensare a cosa fare concretamente
per aumentare la resilienza e lautoefficacia del proprio familiare. Lattenzione 竪 spostata
sullesterno -la speranza che viva in un ambiente buono-, il futuro viene raffigurato come
una situazione che sar controllata dallambiente (la comunit, i servizi sociali ecc.), secondo
i familiari il benessere del disabile non dipende tanto dalle caratteristiche del disabile ma
dallambiente che egli incontra.
Lunicit della famiglia
Pensare al distacco non 竪 facile per nessun genitore e lo 竪 ancora meno per chi ha figli con
una disabilit: la consapevolezza (e la paura) che da soli non possano farcela riversa grandi
ansie e preoccupazioni nei riguardi del futuro; la famiglia sembra essere considerata lunica
vera fonte di sicurezza e affetto, ovvero lunica possibilit per il disabile di sentirsi accolto e
accettato.
Il mondo emotivo
Le emozioni risultano spesso bloccate, la fatica nel pensare al futuro e nel guardarsi dentro
per osservare ci嘆 che si prova 竪 molta, il futuro fa paura e fa paura pensare a s竪 stessi come
genitori che dovranno, un giorno, lasciare il proprio figlio alle cure di qualcunaltro.
La speranza
Una parola, tra le tante, acquista valore in tutti gli incontri e si ripropone come filo conduttore
e forza motrice del progetto: la speranza. Dare forma e sostegno a questa speranza
costituisce il primo passo per affrontare con realismo e positivit il cammino verso il futuro.
11. 11
Visita alle Comunit residenziali per disabili
15/4 ore 14.30 Comunit LArcobaleno, Mariano Co.
19/4 ore 10.00 Comunit Casa Betania, Besana Br.
Informazioni raccolte
Le informazioni raccolte hanno riguardato principalmente:
Costituzione: la nascita della comunit
Aspetti economici e finanziari della costituzione e del mantenimento
Tipologia di residenza (RSA, CAH ecc.)
Organizzazione della struttura
accesso (criteri e modalit dellinserimento)
caratteristiche del gruppo
assistenza sanitaria
numero e tipologia di operatori
Organizzione della giornata
Relazioni con le famiglie dorigine
Relazioni con lesterno
Progetti particolari
Possibilit di periodi di prova finalizzati o meno allinserimento
Alcune riflessioni...
Allinterno della stessa struttura coesistono due aspetti ritenuti fondamentali dalle
famiglie: la familiarit e la professionalit.
Emerge limportanza di preparare il disabile a una futura separazione permettendogli di
sperimentare a piccole dosi un ambiente accogliente e stimolante che da
sconosciuto si trasformi con il passare del tempo in conosciuto.
E molto importante conoscere strutture presenti sul territorio per due motivi:
- Sapere che esistono strutturo di cui ci si possa fidare e affidare nel caso in cui la
decisione sar quella di inserire il familiare in una comunit gi presente e attiva.
- Avere dei modelli da cui attingere per pensare e proporre progetti nuovi e adatti alla
realt del territorio di Giussano.
Laccoglienza con cui il personale delle strutture ha accolto i familiari aiuta a ri-
acquistare la speranza nella societ e negli altri: questo permette al genitore di
condividere, in parte, il peso e la responsabilit.
12. 12
16 maggio -Quarta serata-
La quarta serata 竪 stata utilizzata per condividere impressioni e pensieri sulle visite effettuate
in precedenza e per narrare le realt viste a chi non era potuto essere presente.
Sono stati raccolti i punti di forza e di debolezza di entrambe le comunit i quali risultano
essere i medesimi, se non per ununica importante differenza: la presenza in una delle due
strutture di una coppia genitoriale (coppia fondatrice).
Punti di forza: ambiente familiare, qualit strutturale (struttura delle stanze, dei servizi,
ambienti per le attivit ecc.), organizzazione della giornata, attivit per lautonomia, il fatto
che il disabile viva in un gruppo, il mantenimento dei rapporti con i familiari, la presenza di
personale professionale, la collocazione in un territorio vicino, la possibilit di attuare periodi di
sollievo, linserimento graduale.
Punti deboli: il numero degli educatori limitato, gli alti costi del manteniemnto, la tipologia del
gruppo (et e gravit).
Le tipologia del gruppo risulta essere una variabile che, inevitabilmente, pu嘆 risultare un punto
di forza o di debolezza a seconda delle caratteristiche del singolo disabile da inserire.
Entrambe le comunit non hanno, allinterno della propria statuto, grossi limiti legati allet o
alla tipologia di utenza, ma il criterio seguito per i nuovi inserimenti prevede il rispetto di quelle
che sono le caratteristiche del gruppo gi esistente.
Un nuovo inserimento richiede la valutazione della compatibilit fra i problemi portati
dalleventuale persona da inserire e quelli presentati dal gruppo degli utenti gi presenti
nella casa e la capacit e la possibilit da parte della comunit di rispondere ai bisogni
dellaspirante in termini di assistenza medica, psicologica, strutturale ecc.
La presenza della coppia
Limportanza di una coppia allinterno di una comunit per disabili 竪 data dalla funzione
genitoriale che essa va a ricoprire in modo simile a ci嘆 che avveniva nella famiglia di origine.
Le funzioni genitoriali possono essere rissunte in due grandi aree: la funzione affettiva: calore,
cura, protezione, vicinanza; e la funzione normativa, regole, valori, spinta allautonomia,
sicurezza.
Questi doni possono essere assicurati dai genitori naturali come da altre figure di riferimento
che siano riuscite ad instaurare un legame forte e profondo con la persona da accudire.
Sono funzioni, per certi aspetti e con modalit diverse, svolte anche dal personale educativo
e assistenziale ma che risultano maggiormente efficaci e naturali se svolte da una coppia di
coniugi proprio per la sua naturale geometria: 竪 la coppia genitroiale che, per natura e cultura,
racchiude in s辿 il codice paterno e quello matern, il maschile e il femminile, la possibilit di
unidentificazione in ci嘆 che 竪 nostro simile e laffermazione della nostra identit in ci嘆 che 竪
diverso.
La coppia, dunque, 竪 vista come uno degli elementi pi湛 importanti per fare famiglia anche in
comunit.
13. 13
Questionario di valutazione: analisi dei dati
Tutte le persone che hanno partecipato agli incontri dicono di essersi sentite bene, anche chi,
inizialmente, aveva dei dubbi o non immaginava proprio come sarebbe stato partecipare.
Il clima di gruppo viene descritto come positivo, solare, stimolante.
Gli incontri di gruppo sono poi risultati utili in quanto hanno permesso di raggiungere alcuni
obiettivi: una crescita personale, aprirsi a nuovi punti di vista, acquisire nuove conoscenze,
instaurare nuove relazioni o rafforzare quelle gi esistenti e, infine, per la possibilit di crescere
come genitore.
Viene espressa una soddisfazione per lintero progetto e la volont di continuare il percorso
intrapreso con gli obiettivi di trovare una soluzione condivisa per il futuro e di aiutare altre
famiglie.
Vengono riconosciuti come elementi di maggior interesse e positivit:
la ricchezza del gruppo: la possibilit di ascoltare altri punti di vista, di dialogare e
confrontarsi, la continuit e la forza di coesione;
la visita alle strutture: prendere consapevolezza della realt di una struttura, conoscerne il
clima e il personale, sapere come 竪 organizzata e quali sono le attivit svolte.
Gli aspetti visti come negativi riguardano lessere in pochi e, per qualcuno, laver dovuto fare i
conti con il proprio batticuore nel pensare al Dopo di Noi!
Tra le proposte per il futuro, i familiari suggeriscono la visita ad altre strutture, una maggiore
visibilit al progetto, il coinvolgimento di altre associazioni o realt e la continuit nel mantenere
una linea concreta, pratica.
Conclusioni
Il futuro che vorrei si conclude a giugno 2013 portando con s辿 un grande bagaglio di
conoscenze ed esperienze e, soprattutto, aprendosi ad un futuro ancora tutto da scrivere.
Gli obiettivi raggiunti sono stati tanti: la creazione di un gruppo di sostegno e confronto e, allo
stesso tempo, di lavoro ed esperienza, una nuova consapevolezza e preparazione nei confronti
del Dopo di Noi dei familiari e di tante altre persone (lassociazione, i servizi comunali e gli stessi
cittadini di Giussano che sono stati informati e invitati a partecipare al progetto), la raccolta di
bisogni e di proposte e, come gi sottolineato molte volte, la formazione di una speranza comune
e condivisa supportata da idee e strumenti concreti.
Ringraziando tutti coloro che hanno partecipato al progetto e che hanno permesso la sua
realizzazione, Il futuro che vorrei vi invita a guardare con fiducia oltre a quella porta che 竪 stata
aperta sul futuro ma che aspetta ancora di essere varcata.