Attraverso l'utilizzo di strumentazione laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione a strumentazione topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System), è possibile acquisire, con altissimo dettaglio, nuvole di punti dalla quale ricostruire il modello tridimensionale del terreno (DTM - Digital Terrain Model), definito in modo tale da poter essere gestito in successive elaborazioni specialistiche CAD (Computer Aided Drafting) e GIS (Geographical Information System).
Geoland2 Workshop - 03 - FoccardiPlanetek Italia SrlLa Carta di Copertura del Suolo della Regione del Veneto: l’aggiornamento e il calcolo degli indicatori sul consumo di suolo.
Arch. Massimo Foccardi
Dirigente Servizio Osservatorio pianificazione
Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia – Regione del Veneto
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Parma, 16 novembre 2011. Nell'ambito della XV Conferenza Italiana ASITA si svolge il Workshop "GMES Land products developed in Geoland2: requirements and examples of products for analysis at a European and regional level."
guarda anche il video
http://www.youtube.com/watch?v=MNeuj5ksZCA
Laser Scanner for rockfall slopesThomas FrenezINCLINE può mettere a disposizione dei suoi clienti la tecnologia del rilievo topografico e geomeccanico realizzato con sistema di acquisizione laser-scanner terrestre.Quando le pareti rocciose sono di dimensioni notevoli, la normale tecnologia di rilievo topografico diventa inefficace; la scansione topografica delle pareti rocciose diventa quindi possibile con l’utilizzo di un laser-scan georeferenziato che permette di rilevare l’intero fronte roccioso da distanza (fino a 1000m) e con una risoluzione massima pari a 20.400 punti/m2.Lo strumento topografico laser utilizza una tecnologia di scansione degli oggetti che sfrutta la riflessione luminosa degli oggetti per definirne le coordinate.Dalla definizione delle coordinate si passa poi all’esportazione della nuvola dei punti che ne definisce il modello solido 3D con una risoluzione massima di circa 20.400punti/mq.
Lez. 1 - Corso di Modelli e GIS per l'ambiente Margherita Di LeoLezione 1 - Introduzione a GRASS GIS - corso di Modelli e GIS per l'ambiente, Universita` della Basilicata, 15/12/2011
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando NardiCorso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
Elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione per l’analisi multis...Maurizio Pollino15.ma Conferenza Nazionale ASITA, 15 – 18 novembre 2011, Reggia di Colorno
Authors: Carmelo Riccardo Fichera, Giuseppe Modica,
Antonio Bruno Della Rocca, Maurizio Pollino
Abstract:
20080204 Avvio Dottorato P3Giovanni BorgaScuola di Dottorato IUAV -Dottorato di Ricerca in “Nuove Tecnologie Informazione Territorio – Ambiente” - 4 febbraio 2008 – avvio del lavoro
Strumenti Open Source per la gestione delle reti urbaneAndrea AntonelloPresentation of the Nettools extensions for uDig at the GFOSSDAY 2011 in Foggia. The presentation gives an insight on possible workflows for professionals that are involved in water management systems and stormwaters.
Lez. 2 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente Margherita Di LeoLezione 2 - GRASS GIS: Primi passi e operazioni sui raster. - corso di Modelli e GIS per l’ambiente, Universita` della Basilicata, 20/12/2011
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Inge...Margherita Di LeoConvegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Ingegneria”
Matera, 4 Maggio 2012
Overview sul software libero GRASS GIS e applicazioni per l’analisi di dati territoriali ed ambientali.
Confronto fra le misure di DNI a Terra e quelle satellitariCRS4 Research Center in SardiniaPresentation by Manuel Floris, March 16th 2011 for EstateLab
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI: ANALISI E ACQUISIZIONE DELLA CARTOGRAFIAFilippo LICENZIATIMODULO 2 - problematiche di analisi e qualificazione della cartografia
DESCRIZIONE DEL CORSO COMPLETO
Dopo un’introduzione sulle caratteristiche fondamentali dei SIT e delle problematiche di realizzazione, si passa ad analizzare in dettaglio il progetto e l’implementazione di tali sistemi, secondo uno schema matri-ciale che prevede quattro fasi realizzative (fattibilità, analisi, progetto esecutivo, realizzazione) e quattro aspetti tecnici (DBMS, cartografia, funzionalità, sistema).
Per quanto riguarda il progetto del DBMS si illustrano le fasi di analisi dei dati, di progetto del database e di architettura del DBMS. Gli aspetti cartografici vengono analizzati illustrando le problematiche di analisi e qualificazione della cartografia e delle fonti cartografiche. Per il progetto funzionale, vengono analizzate la fase di analisi e progettazione delle personalizzazioni e di manutenzione degli archivi. Per il progetto sistemi-stico si illustrano gli aspetti relativi all’analisi delle utenze ed alla progettazione dell’architettura applicativa, della rete, della configurazione hardware e dell’implementazione del DBMS.
Viene poi affrontato il problema della qualità dei dati esaminando i problemi di propagazione dell’errore e di controllo di qualità, per poi passare ad illustrare le metodologie di acquisizione, elaborazione e restituzione alla luce di principali test di qualità dei dati geografici e delle specifiche esigenze di accuratezza.
Classificazione object-oriented e tecniche di segmentazione per la derivazion... Informatica e Pianificazione Urbana e TerritorialeSesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale
Strade & Autostrade - GEORADAR 3D SOTTO ESAME Codevintec Italiana srlAUTOSTRADE PER L’ITALIA TESTA IL GEORADAR 3D DI CODEVINTEC ITALIANA CHE RISCUOTE SEMPRE PIÙ INTERESSE. IL SUCCESSO È DOVUTO ALLA VASTA GAMMA DI APPLICAZIONI: RICERCA DI ORDIGNI BELLICI INESPLOSI, MAPPATURA DEI SOTTOSERVIZI, INDAGINI STRUTTURALI, PAVIMENTAZIONI STRADALI, GALLERIE E PONTI.
Lez. 1 - Corso di Modelli e GIS per l'ambiente Margherita Di LeoLezione 1 - Introduzione a GRASS GIS - corso di Modelli e GIS per l'ambiente, Universita` della Basilicata, 15/12/2011
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando NardiCorso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
Elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione per l’analisi multis...Maurizio Pollino15.ma Conferenza Nazionale ASITA, 15 – 18 novembre 2011, Reggia di Colorno
Authors: Carmelo Riccardo Fichera, Giuseppe Modica,
Antonio Bruno Della Rocca, Maurizio Pollino
Abstract:
20080204 Avvio Dottorato P3Giovanni BorgaScuola di Dottorato IUAV -Dottorato di Ricerca in “Nuove Tecnologie Informazione Territorio – Ambiente” - 4 febbraio 2008 – avvio del lavoro
Strumenti Open Source per la gestione delle reti urbaneAndrea AntonelloPresentation of the Nettools extensions for uDig at the GFOSSDAY 2011 in Foggia. The presentation gives an insight on possible workflows for professionals that are involved in water management systems and stormwaters.
Lez. 2 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente Margherita Di LeoLezione 2 - GRASS GIS: Primi passi e operazioni sui raster. - corso di Modelli e GIS per l’ambiente, Universita` della Basilicata, 20/12/2011
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Inge...Margherita Di LeoConvegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Ingegneria”
Matera, 4 Maggio 2012
Overview sul software libero GRASS GIS e applicazioni per l’analisi di dati territoriali ed ambientali.
Confronto fra le misure di DNI a Terra e quelle satellitariCRS4 Research Center in SardiniaPresentation by Manuel Floris, March 16th 2011 for EstateLab
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI: ANALISI E ACQUISIZIONE DELLA CARTOGRAFIAFilippo LICENZIATIMODULO 2 - problematiche di analisi e qualificazione della cartografia
DESCRIZIONE DEL CORSO COMPLETO
Dopo un’introduzione sulle caratteristiche fondamentali dei SIT e delle problematiche di realizzazione, si passa ad analizzare in dettaglio il progetto e l’implementazione di tali sistemi, secondo uno schema matri-ciale che prevede quattro fasi realizzative (fattibilità, analisi, progetto esecutivo, realizzazione) e quattro aspetti tecnici (DBMS, cartografia, funzionalità, sistema).
Per quanto riguarda il progetto del DBMS si illustrano le fasi di analisi dei dati, di progetto del database e di architettura del DBMS. Gli aspetti cartografici vengono analizzati illustrando le problematiche di analisi e qualificazione della cartografia e delle fonti cartografiche. Per il progetto funzionale, vengono analizzate la fase di analisi e progettazione delle personalizzazioni e di manutenzione degli archivi. Per il progetto sistemi-stico si illustrano gli aspetti relativi all’analisi delle utenze ed alla progettazione dell’architettura applicativa, della rete, della configurazione hardware e dell’implementazione del DBMS.
Viene poi affrontato il problema della qualità dei dati esaminando i problemi di propagazione dell’errore e di controllo di qualità, per poi passare ad illustrare le metodologie di acquisizione, elaborazione e restituzione alla luce di principali test di qualità dei dati geografici e delle specifiche esigenze di accuratezza.
Classificazione object-oriented e tecniche di segmentazione per la derivazion... Informatica e Pianificazione Urbana e TerritorialeSesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale
Strade & Autostrade - GEORADAR 3D SOTTO ESAME Codevintec Italiana srlAUTOSTRADE PER L’ITALIA TESTA IL GEORADAR 3D DI CODEVINTEC ITALIANA CHE RISCUOTE SEMPRE PIÙ INTERESSE. IL SUCCESSO È DOVUTO ALLA VASTA GAMMA DI APPLICAZIONI: RICERCA DI ORDIGNI BELLICI INESPLOSI, MAPPATURA DEI SOTTOSERVIZI, INDAGINI STRUTTURALI, PAVIMENTAZIONI STRADALI, GALLERIE E PONTI.
Strade & Autostrade - Dissesto idrogeologico infrastrutture, pericolosità e r...Codevintec Italiana srlA causa del loro elevato sviluppo lineare, le infrastrutture a rete (strade, autostrade, ferrovie, flow lines, ecc.) intercettano frequentemente aree caratterizzate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Non si tratta solo di fenomeni di grandi dimensioni, che in genere sono cartografati e studiati, ma anche dissesti superficiali di piccolo volume, solitamente ignorati dalle cartografie ufficiali, che possono compromettere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto.
Un’idea dell’entità del problema è fornita da una recente analisi da noi effettuata esaminando la letteratura scientifica disponibile sul territorio italiano, nell’ambito della quale sono stati catalogati più di 400 eventi di dissesto idrogeologico che hanno danneggiato le linee ferroviarie italiane negli ultimi 60 anni. Si tratta solo degli eventi di maggiore entità, che per varie ragioni hanno stimolato l’interesse del mondo scientifico, ai quali andrebbero aggiunti
tutti gli eventi minori, che in genere vengono riportati solo dai
Media.
Rilievo fotogrammetrico e multispettraleGiacomo UguccioniPresentazione @SAIE Digital&BIM di Rilievo fotogrammetrico, Rilievo multispettrale, MAIA multispectral camera
Urban Atlas: dalla sperimentazione europea GSE Land alla realizzazione di una... Informatica e Pianificazione Urbana e TerritorialeSesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale
Web GIS, statistical geospatial data visualization and real time monitoringALESSANDRO CAPEZZUOLIWeb Gis platform, autocorrelation, geospatial statistical data, density maps, real time monitoring, earthquake monitoring, transport monitoring, heatmaps
Smart Water Management per la trasformazione digitale delle reti | FONTANA Ma...Servizi a reteUtilizzo di piattaforme innovative per la condivisione in tempo reale delle attività di rilievo delle reti secondarie e degli allacci idrici
Progetto NUR_WAY - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019 (prima ...Sardegna RicercheStato di avanzamento del progetto NUR_WAY a settembre 2019 (prima parte).
NUR_WAY è un progetto cluster finanziato da Sardegna Ricerche grazie ai fondi del POR FESR Sardegna 2014-2020. Mira a trasmettere le conoscenze scientifiche agli operatori del territorio per valorizzare e accrescere l'attrattività turistica dei complessi archeologici.
Monitoraggio satellitare impianti illuminazione IPTSATUtilizzo del telerilevamento da satellite notturno per il monitoraggio , il censimento, l'analisi ed il controllo degli impianti di illuminazione pubblica
Elaborazione della risposta idrologica del torrente Astico | Modello geomorfo...MatteoMeneghetti3Studio della trasformazione afflussi-deflussi del bacino del torrente Astico e sviluppo della relativa onda di piena.
Questo progetto è stato svolto utilizzando il software ArcGIS per lo studio della morfologia del territorio e Matlab per l'ottimizzazione dei parametri geomorfologici.
GWT 2014: Emergency Conference - 07 Telerilevamento e geofisica per l'analisi...Planetek Italia SrlGeospatial World Tour 2014: Emergency Conference.
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Telerilevamento e geofisica per l'analisi del territorio.
G.I.A. Consulting
Servizi a Rete TOUR 2023 - 27 settembre | AMAMBIENTE + I&SServizi a reteGeoDatabase con Asset Management, Modellazione e Distrettualizzazione della rete PNRR-compliant: come AmAmbiente sta affrontando la sfida della digitalizzazione
Gian Piero Deidda. Geofisica ApplicataCRS4 Research Center in SardiniaPiattaforma Web per la geofisica applicata al campo ambientale e geotecnico (metodi e applicazioni). Elementi di Sismica a Riflessione e Georadar. Principi fisici e Caratterizzazione dei Materiali.
Progetto e dimensionamento rete di drenaggio urbano area di parcheggio adiace...Luca PapalucaProgetto e dimensionamento di massima della rete di drenaggio urbano dell’area di parcheggio adiacente allo stadio Luigi Ferraris di Genova.”
Progetto e implementazione su Software EPA SWMM.
Sotto la Guida della Prof.ssa Ing. Ilaria Gnecco
Scanner 3D e reverse EngineeringPaolo Aliverti3D scanner & Reverse Engineering. Una panoramica sulle tecnologie di reverse engineering e sui modelli di scanner commerciali e open source/DIY. Come riparare i file con Meshlab e netfabb. Uso della kinect.
ISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servonoGeosolution SrlISO 9001, 14001, 45001: cosa sono e a cosa servono?
Facciamo una panoramica sui principali standard per i sistemi di gestione aziendale ed il mondo della certificazione, evidenziando i vantaggi per le aziende e le opportunità che essi possono rappresentare sotto il profilo lavorativo.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution SrlL'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
La nuova norma UNI ISO 45001:2018Geosolution SrlLa norma UNI ISO 45001, pubblicata in data 12 marzo 2018, al termine di un periodo transitorio di tre anni (2021) è destinata a sostituire lo standard britannico OHSAS 18001 come punto di riferimento per tutte le aziende che scelgono di certificare il proprio sistema di gestione della salute e sicurezza.
ANALISI DEL COMPORTAMENTO DI ARGINI FLUVIALIGeosolution SrlDescrizione della morfologia, delle tecniche di costruzione di argini fluviali e dei principali meccanismi di rottura.
Redigere un'analisi ambientaleGeosolution SrlL’analisi ambientale, se redatta con precisione e adeguato grado di approfondimento, permette di evidenziare e mettere in luce le relazioni esistenti tra le attività produttive di un’azienda e l’ambiente, valutando e rilevando i fattori di impatto ambientale significativi per il sito e il territorio.
Il documento è di norma suddiviso in diverse sezioni che permettono di dare una descrizione completa e a 360° del sito, delle attività produttive e della normativa cogente applicabile all’Organizzazione.
L’analisi ambientale, obbligatoria per il regolamento EMAS, consigliata e indispensabile per la ISO 14001, rappresenta l’incipit iniziale per la certificazione in campo ambientale.
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution SrlPer la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
La nuova norma ISO 9001:2015Geosolution SrlIn data 15 settembre 2015 è stata pubblicata la nuova edizione della norma ISO 9001 “SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ – Requisiti”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
La nuova norma ISO 14001:2015Geosolution SrlIl 15 settembre 2015 è stata pubblicata l’ultima versione della norma ISO 14001 “SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE – Requisiti e guida per l’uso”, una delle più utilizzate al mondo, che specifica i requisiti per l’adozione di un sistema di gestione per l’ambiente all'interno di un’organizzazione, al fine di aumentarne le prestazioni ambientali e fornire valore aggiunto sia alle parti interessate (contesto e utenti finali del prodotto/servizio), sia all'organizzazione stessa.
La gestione degli f-gas nel settore termoidraulico - Aspetti normativi e gest...Geosolution SrlLa gestione degli f-gas nel settore termoidraulico - aspetti normativi e gestionali.
End of waste - Direttiva 2008/98/CE e Regolamenti su metallo, vetro, rameGeosolution SrlDIRETTIVA 2008/98/CE
L'Unione Europea, con l’obiettivo di perseguire una “società del riciclo e del recupero” e di dissociare la crescita economico-produttiva dalla produzione di rifiuti, ha definito un insieme di provvedimenti volto a regolamentare il ciclo di questi ultimi, dalla produzione allo smaltimento, accentuando gli aspetti del recupero e del riciclaggio, assicurando la protezione dell’ambiente e della salute dell’uomo e riducendo il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. In quest'ottica, nel 2008 è stata elaborata la Direttiva 2008/98/CE sull'"End of waste", che introduce a livello comunitario il concetto di cessazione della qualifica di rifiuto, per particolari categorie di materiali. Al momento sono stati definiti i regolamenti per rottami metallici, di vetro e di rame, rispettivamente con i regolamenti 333/2011, 1179/2012 e 715/2013.
Rischio Radon: caratteristiche, tecniche di monitoraggio, prevenzione e prote...Geosolution SrlLe sorgenti di radioattività naturale rappresentano la più importante fonte di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione e di alcune categorie di lavoratori. Il gas Radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi e, a livello mondiale, si stima che sia responsabile di quasi il 50% dell’esposizione della popolazione alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti. Valori elevati di Radon all’interno di abitazioni e luoghi di lavoro possono portare a riflessi sanitari non trascurabili.
Geotermia - Risparmio ed efficienza da fonti rinnovabiliGeosolution SrlIl sottosuolo è un serbatoio termico dal quale estrarre calore d’inverno e al quale cederne d’estate. Tale scambio termico è possibile mediante le pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, che assicurano un elevato grado di rendimento durante tutto l’anno con un consumo di energia elettrica limitato; è anche possibile alimentare le pompe di calore geotermiche con pannelli fotovoltaici. Lo scambio di calore con il terreno avviene tramite la sonda geotermica: il loro numero e la profondità d'installazione (da 50 a 150 metri) variano in funzione dell'energia termica richiesta. Ogni sonda è formata da una coppia di tubi in polietilene uniti a formare un circuito chiuso con un tubo di "andata" e uno di "ritorno", all'interno dei quali circola un fluido glicolato. La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta, che rappresenta un processo inverso rispetto a quanto avviene spontaneamente in natura, dovuto al fatto che viene fornita energia elettrica alla macchina che "pompa calore". Negli ultimi anni anche in Italia il mercato delle pompe di calore ha subito un indicativo incremento: nel 2009 si stima una potenza installata di circa 230 MW termici. Il costo d’investimento per un sistema di PCG è normalmente più caro di un sistema convenzionale di climatizzazione; tuttavia, a fronte di costi d’installazione maggiori, la gestione è nettamente più economica.
Autorizzazione Unica Ambientale - Il nuovo D.P.R. 59/2013Geosolution SrlAutorizzazione Unica Ambientale
Il 13 Giugno 2013 segna la definitiva entrata in vigore del D.P.R. n. 59 del 13 Marzo 2013 "Regolamento recante la disciplina dell'Autorizzazione Unica Ambientale AUA", in attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge 5/2012, "Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e sviluppo", convertito con modificazioni dalla Legge 35/2012.
Il nuovo Regolamento si prefigge lo scopo di semplificare gli adempimenti amministrativi in materia ambientale a carico delle piccole e medie imprese, nonché degli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale AIA. Fino ad oggi la molteplicità di autorizzazioni ambientali e relativi rinnovi a cui le imprese sono soggette ha rappresentato un ostacolo non indifferente allo svolgimento dell'attività con conseguenti effetti sui costi di gestione.
Dalla CPD al CPR. Il nuovo Regolamento UE 305/2011 per i materiali da costruz...Geosolution SrlIl 4 aprile 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE n. 305/2011, che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. La precedente Direttiva 89/106 CPD aveva come obiettivo l’armonizzazione dei diversi sistemi normativi nazionali europei, fissando i requisiti essenziali per i materiali e i componenti da costruzione e creare, soprattutto, i presupposti per la libera circolazione dei prodotti stessi sul mercato europeo. Il nuovo Regolamento CPR, mantiene l’impianto fondamentale della Direttiva CPD, modificando alcune disposizioni al fine di rendere più snella e semplice l’applicazione delle procedure di valutazione e verifica delle prestazioni dei prodotti da costruzione. Il provvedimento fissa nuove condizioni armonizzate per la commercializzazione e la marcatura dei materiali da costruzione, apportando chiarimenti, semplificazioni amministrative e obblighi per i diversi operatori economici; ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che devono essere accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi nazionali.
Il trattamento delle acque meteoriche di dilavamentoGeosolution SrlIl dimensionamento di un adeguato sistema di trattamento risulta di fondamentale importanza, oltre che per la salvaguardia dell'ambiente, anche per non incorrere in pesanti sanzioni amministrative o penali. La progettazione di un impianto richiede un approccio metodologico multidisciplinare, spaziando dalla conoscenza della normativa alla padronanza di elementi di idrologia, idraulica e chimica dei contaminanti.
2. GEOSOLUTION S.r.l. – INGEGNERIA e CONSULENZA AMBIENTALE
Offre ai propri Committenti, pubblici e privati, un valido ausilio per il trattamento e la risoluzione delle
problematiche che, a vario titolo, interessano l’ambiente ed il territorio, dall’ambito progettuale a quello
operativo di cantiere.
Principali settori di intervento:
Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza ed Energia
Progettazione impianti trattamento acque meteoriche
Studi idrologici e di compatibilità idraulica
Bonifica siti contaminati
Screening e Valutazioni di Impatto Ambientale
Modellazione geologica - Geotecnica - Geotermia
www.geosolution.it
3. La sinergia di professionalità specializzate in ambiti distinti garantisce un approccio
metodologico completo, in grado di fornire esaustività e flessibilità di intervento, sia nel
campo pubblico che in quello privato
Le prestazioni di GEOSOLUTION sono mirate ad assicurare al Committente il miglior risultato
nel minor tempo, cercando di soddisfare anche le richieste più esigenti
con un servizio “tutto compreso”
I servizi di Geosolution ricoprono i seguenti macro-settori:
Ingegneria ambientale Consulenza ambientale Geologia applicata Consulenza aziendale
4. Introduzione
Verifica delle volumetrie escavate durante le operazioni di coltivazione di cava in due momenti temporali differenti
Principali difficoltà:
• Impossibilità di effettuare rilievi tradizionali (stazione totale o GNSS) sulla parete di scavo
• Scarsa precisione del dato volumetrico ricavato da sezioni ragguagliate
PROBLEMA
Rilievo del fronte di scavo con tecnologia laser scanner
Creazione ed elaborazioni volumetriche sulle superfici rappresentative del terreno con software GIS
SOLUZIONE
5. Procedimento di lavoro
Trasformazione del file di
coordinate (X, Y, Z) in uno
shapefile di punti
tridimensionale
Elaborazione del modello a
triangoli rappresentativo
del terreno (TIN)
Conversione del TIN in
immagine Raster
Calcolo della differenza
volumetrica tra le superfici
pre e post scavo
STEP 4 STEP 5 STEP 6 STEP 7
Progettazione dei rilievi,
con individuazione dei
capisaldi di appoggio per
georeferenziazione dati
STEP 1
Acquisizione dei dati e
operazioni di pulizia,
filtraggio e
sottocampionamento
Restituzione della nuvola
di punti come file di
coordinate (X, Y, Z)
STEP 3STEP 2
RILIEVO LASER SCANNER
ELABORAZIONI GIS
6. STEP 1: Progettazione dei rilievi, con individuazione dei capisaldi di appoggio per georeferenziazione dati
Misurazioni tramite laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione alla rete di punti di appoggio (capisaldi), a strumentazione
topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System).
Total Station SOKKIA SRX 3” Sistemi GNSS - Sokkia GRX1 Laser scanner Faro Focus 3D MS 120
7. STEP 2: Acquisizione dei dati e operazioni di pulizia, filtraggio e sottocampionamento
In seguito all'acquisizione, i dati laser scanner sono
sottoposti a procedimenti di pulizia, filtraggio e
sottocampionamento, in modo da eliminare i fattori di
disturbo dovuti, ad esempio, a riflessioni anomale del
laser o alla presenza di vegetazione o manufatti
antropici.
Esecuzione di un numero adeguato di scansioni delle
parte rocciose; ogni scansione è georeferenziata
mediante 3 target di riferimento a scacchiere piane per
permetterne la successiva unione ed elaborazione
9. STEP 4: Trasformazione del file di coordinate (X, Y, Z) in uno shapefile di punti tridimensionale
Lo shapefile è un formato vettoriale caratterizzato da un’unica primitiva grafica
(punto, linea, poligono).
10. STEP 5: Elaborazione del modello a triangoli rappresentativo del terreno (TIN)
Triangulated Irregular Network (rete irregolare di triangoli); è un modello
tridimensionale di un sistema fisico, generato a partire da un insieme di punti
quotati, costituito da una rete di triangoli con maglia irregolare.
12. STEP 6: Conversione del TIN in immagine Raster
Il formato raster è una matrice di celle (pixel), normalmente di forma quadrata,
a ciascuna delle quali viene associato un attributo che definisce le
caratteristiche dell'elemento territoriale rappresentato (come, ad esempio, la
quota, la temperatura, o un codice che indichi l'utilizzo del suolo).
13. STEP 7: Calcolo della differenza volumetrica tra le superfici pre e post scavo
Creazione di una
maschera di ritaglio per le
immagini raster PRE e
POST scavo, individuata
in base alla
visualizzazione, in pianta e
in vista tridimensionale,
delle pareti di scavo.
La maschera determina in
maniera precisa l’area
sottoposta a sbancamento
eliminando
dall’elaborazione il resto
delle aree (piazzali, cumuli
sparsi, ripristini) che non
sono di interesse.
PRE SCAVO POST SCAVO
14. Un'operazione di cut-and-fill (taglio e riempimento o sterro e riporto) è una
procedura in cui la forma e quindi l'elevazione di una superficie viene modificata
mediante la rimozione o l'aggiunta di materiale.
CUT/FILL Tool
Il Tool CUT/FILL identifica e calcola le aree e i volumi modificati a seguito di
un’operazione di sterro e riporto. Fornendo in input due superfici di una regione
nota in due differenti periodi di tempo, il tool definisce le aree di superficie in cui
si è verificato un’asportazione di materiale, un’aggiunta o dove non si sono
verificati cambiamenti.
STEP 7: Calcolo della differenza volumetrica tra le superfici pre e post scavo
15. CUT/FILL Tool
PRE scavo POST scavo
STEP 7: Calcolo della differenza volumetrica tra le superfici pre e post scavo
19. L’applicazione delle metodiche e delle elaborazioni descritte ci permette di mantenere monitorato l’andamento delle operazioni
di coltivazione di cava ottenendo in maniera precisa il volume di roccia scavato tra due istanti temporali differenti.
Ricostruzione 3D del fronte di scavo e volume
escavato durante durante le operazioni di
coltivazioni della cava
Sovrapposizione delle curve di livello, PRE
e POST scavo dell’area di studio
STEP 7: Calcolo della differenza volumetrica tra le superfici pre e post scavo
20. Per qualsiasi informazione su
IL GIS NEL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ DI CAVA
contattateci:
www.geosolution.it
info@geosolution.it
Tel. 0498807531
21. Grazie per l’attenzione
Il materiale oggetto della presente trattazione costituisce proprietà intellettuale di Geosolution S.r.l. e come tale non potrà essere copiato, riprodotto o pubblicato,
tutto od in parte, senza il consenso scritto dell’autore (legge 22/04/1941 n. 633, art. 2575 e seg. C.C.)
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