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BATAS WAKTU PEMBAYARAN, PENYETORAN, DAN PELAPORAN PAJAKRiki ArdoniDokumen tersebut membahas batas waktu pelaporan dan pembayaran SPT Tahunan dan Masa untuk berbagai jenis pajak sesuai peraturan perpajakan. Termasuk batas waktu SPT Tahunan PPh untuk Wajib Pajak Orang Pribadi dan Badan, serta batas waktu SPT Masa untuk berbagai jenis pajak seperti PPh Pasal 21, PPN, dan lainnya yang berkisar antara 10-20 hari setelah akhir
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Remedial Law Rule 57 preliminary attachment Lawrence VillamarAttachment is a legal process that allows a plaintiff's property to be seized before a final judgment to secure potential payment of damages. It serves to acquire jurisdiction over a defendant when service is not possible and to create a lien on a defendant's property until a plaintiff can obtain a judgment. An order of attachment is issued by a court based on an affidavit and bond showing a valid cause of action exists. The property is then seized by a sheriff. A defendant can challenge an attachment by making a deposit or posting a bond. Certain properties are exempt from attachment.
PROCEDURES IN THE DISPOSITION OF APPREHENDED CONVEYANCES.pptxJohnMarkParacad1This document outlines the procedures for disposition of confiscated items by the Department of Environment and Natural Resources (DENR). It discusses the requirement to submit quarterly reports to DENR leadership on the status of cases and lists of seized, detained, and confiscated items. For confiscated items, it specifies the approval authorities for disposition based on the type and amount of material. It also provides the steps required for disposition, including appraisal, documentation, and registration or auction depending on the material type. Authorities must follow these guidelines to properly dispose of confiscated forest and mining resources in accordance with the law.
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Improving Code Quality 1st Edition Yiannis Kanellopoulos & Tim Walkeraokasmaany
M. Lanzoni: "I servizi educativi per l’infanzia: quadro regolatorio e attuazione del sistema integrato 0-6 anni"
1. WEBINAR
I servizi educativi per l’infanzia:
quadro regolatorio e attuazione del sistema integrato 0-6 anni
10 giugno 2020
Fabio Massimo Lanzoni
VERSO IL NUOVO PIANO NAZIONALE PER L’INFANZIA E
L’ADOLESCENZA. IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIO EDUCATIVI PER
LA PRIMA INFANZIA: STATO DELL’ARTE, CRITICITÀ E SVILUPPI.
2. Percorso di analisi: la metodologia
Analisi desk
Somministrazione di un questionario a Regioni e Prov. Aut. (supporto del Cisis)
Raccolta, analisi e sistematizzazione degli atti normativi
Output
Quadro regolatorio vigente (sintesi)
Stato di attuazione del Sistema ZEROSEI e chiavi di lettura trasversali
Approfondimenti: schede regionali
DB normativa commentata e consultabile (norme nazionali e oltre 250 atti regionali vigenti)
2
IL QUADRO REGOLATORIO DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA
CONTRIBUTO AL REPORT DI RICERCA
3. Schede regionali (approfondimenti)
• Normativa sui servizi per l’infanzia
• I servizi educativi per l’infanzia: requisiti organizzativi e strutturali minimi
• Criteri di autorizzazione e accreditamento ed elementi di valutazione della qualità
• Assetti organizzativi, governance e sistemi informativi
• Appendice: normativa di riferimento
Servizi educativi per l’infanzia: quadro regolatorio e attuazione del sistema 0-6 (sintesi)
• L’attuazione del Sistema “ZEROSEI” nelle regioni: analisi trasversale (gli interventi)
• Focus: i Poli per l’infanzia
• Le agevolazioni finanziarie regionali
• I servizi integrativi nelle regioni
• Requisiti strutturali e organizzativi minimi: confronto tra le regioni
• Autorizzazione al funzionamento, accreditamento e qualità
3
IL QUADRO REGOLATORIO DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA
CONTRIBUTO AL REPORT DI RICERCA
4. Sistema ZEROSEI: Legge n. 107/2015 - D.lgs. n. 65/2017 - Piano di azione nazionale
• Obiettivo: superare la distinzione 0-3 e 3-6 anni e sancire il carattere educativo dei servizi per l’infanzia.
• I precedenti: le raccomandazioni dell’UE e le esperienze concrete delle regioni e dei comuni.
DATI: NELLE FAMIGLIE SI STA PROGRESSIVAMENTE SUPERANDO LA PERCEZIONE ASSISTENZIALE DEI
SERVIZI PER L’INFANZIA A FAVORE DI UN MAGGIORE RICONOCIMENTO DELLA FUNZIONE EDUCATIVA
Ambiti di attuazione del sistema integrato nelle Regioni: percorso in progress
• Indirizzi di programmazione del sistema integrato, tenendo conto del Piano di azione nazionale.
• Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale tra i comuni ammessi al finanziamento e individuazione
delle priorità d’intervento.
• Manifestazioni d’interesse per selezionare i comuni che dovranno realizzare i Poli per l’infanzia.
Quadro regolatorio regionale sui servizi educativi per l’infanzia: atti numerosi e articolati
L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO «ZEROSEI» NELLE REGIONI
4
5. La tipologia degli atti regionali
Provvedimenti di ripartizione dei fondi e Linee d’indirizzo strategico
Esemplificazione dei contenuti:
• Obiettivi e destinatari
• Tipologie d’intervento, tra le priorità del Piano nazionale, e criteri di ripartizione
• Composizione dei gruppi bambino e distribuzione degli educatori
• Fattori motivazionali, organizzazione dei tempi e degli spazi, condizioni strutturali
• Progettazione pedagogica e formativa, azioni di sistema, risultati attesi
• In alcuni casi: costituzione di tavoli tecnici a composizione inter-istituzionale
•
L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO «ZEROSEI» NELLE REGIONI
5
6. Tipologia degli interventi (Fondo nazionale) cofinanziati dalle regioni
a) Nuove costruzioni, ristrutturazioni, riqualificazioni di edifici pubblici, ecc.
• In alcune regioni sono stati realizzati interventi di nuova costruzione e/o riqualificazione, anche con stanziamenti
significativi rispetto al totale delle risorse del Fondo nazionale.
DATI: LA SCARSA ACCESSIBILITÀ E/O COPERTURA TERRITORIALE IN ALCUNE AREE (COMUNI NON
CAPOLUOGO, COMUNI PERIFERICI DELL’AREA METROPOLITANA, MEZZOGIORNO) INFLUISCE SULLA MANCATA
PARTECIPAZIONE AI SERVIZI EDUCATIVI.
b) Finanziamento delle spese di gestione dei servizi per l’infanzia
• Finalità prevalente, assorbe la quasi totalità delle risorse stanziate nel triennio 2017/2019.
c) Formazione continua e promozione dei coordinamenti pedagogici.
• Variabili assai rilevanti per la progressiva costruzione del sistema integrato.
L’ATTUAZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO «ZEROSEI» NELLE REGIONI
6
7. Fondi statali
2017
Fondi statali
2018
Fondi statali
2019
A) Nuove
costruzioni,
riqualific. di
edif. pubbl.
B) Quota parte
spese gestione
servizi
educativi
C) Formazione
e promozione
coordinam.
pedagogici
Piemonte 15.671.503 15.671.503 16.342.410,11 X
Valle D’Aosta 658.516 658.516 678.476,28 X X X
Liguria 4.870.526 4.870.526 5.079.850,00 X X
Lombardia 40.000.464 40.000.464 41.730.117,48 X X
Prov. aut di Trento 2.624.457 2.624.457 2.723.529,80 n.d.
Prov. aut di Bolzano 2.044.783 2.044.783 2.162.827,37 n.d.
Veneto 18.110.459 18.110.459 18.916.714,73 X X X
Friuli Venezia Giulia 4.335.400 4.335.400 4.515.115,32 X X
Emilia-Romagna 20.308.143 20.308.143 21.045.487,36 X X
Toscana 13.838.453 13.838.453 14.408.969,27 X
Umbria 3.814.237 3.814.237 3.947.700,93 X X X
Marche 5.318.025 5.318.025 5.553.182,31 X X X
Lazio 23.544.329 23.544.329 24.519.399,38 X X
Abruzzo 3.872.801 4.045.996 4.527.141,16 n.d.
Molise 731.872 862.673 846.466,54 X
Campania 13.742.501 20.395.267 27.157.757,92 X X X
Puglia 11.528.712 12.944.001 16.523.338,60 X X
Basilicata 1.292.990 1.557.436 1.940.022,06 X
Calabria 4.834.465 6.755.592 8.584.349,40 X
Sicilia 13.092.402 17.543.778 22.823.662,03 X X
Sardegna 4.755.962 4.755.962 4.973.531,27 X X X
Totale 209.000.000 224.000.000 249.000.000
Regioni e Province
autonone
FONDO NAZIONALE TIPOLOGIE PRIORITARIE D'INTERVENTO
FONDO NAZIONALE E INTERVENTI DELLE REGIONI
7
8. • Caratteristiche: luoghi fisici (unico plesso o edifici vicini) in cui i bambini saranno accolti
nell’ambito di uno stesso percorso educativo e di “laboratori permanenti di ricerca,
innovazione, partecipazione e apertura al territorio, anche al fine di favorire la massima
flessibilità e diversificazione per il miglior utilizzo delle risorse, condividendo servizi
generali, spazi collettivi e risorse professionali” (art. 3, c. 1, D.lgs. n. 65/2017).
• Risorse e procedure: fondi Inail: 150 mn/€ per il triennio 2018/2020. Le Regioni hanno
emanato i bandi per acquisire le manifestazioni di interesse e sono stati individuati i
comuni interessati alla costruzione dei Poli per l'infanzia.
– Raccolti gli atti di riferimento
• Stato di attuazione: i comuni individuati dovranno curare, in via preliminare, la
progettazione degli interventi.
I POLI PER L’INFANZIA
8
9. Le regioni e le province autonome hanno da sempre realizzato interventi di sostegno, diretto o
indiretto, ai servizi per l’infanzia
I provvedimenti possono riguardare interventi di edilizia scolastica, azioni per promuovere la
conciliazione vita-lavoro, sostegno alla copertura delle rette o all’offerta dei servizi
Ricognizione: atti di finanziamento regionali (aggiuntivi rispetto al cofinanziamento del Fondo nazionale)
• Fonti di finanziamento prevalente: fondi comunitari (FESR – FSE)
• Esempio agevolazioni regionali sui servizi educativi per l’infanzia:
– Buono servizi prima infanzia / Voucher (sostegno alla domanda, per contribuire alla copertura delle rette ).
– Nidi al via, Inprimis (sostegno all’aumento dell’offerta di servizi, per comuni che hanno disponibilità di strutture).
LE AGEVOLAZIONI FINANZIARIE REGIONALI
9
10. Tipologie di servizi (denominazioni differenziate nelle regioni)
• Spazi gioco (Centro di custodia oraria, Spazio gioco e di accoglienza, Centri per l’infanzia, ecc.)
• Centri per bambini e genitori (Centro per bambini e genitori, Spazi per bambini, bambine e famiglie, ecc.)
• Servizi educativi in contesto domiciliare (Nido in famiglia, Tagesmutter, Piccoli gruppi educativi, Madri di giorno, ecc.)
• Non sempre esistono regolazioni ad hoc sui servizi integrativi e in alcune regioni la diffusione di tali
servizi è minima.
DATI: I SERVIZI INTEGRATIVI PER L’INFANZIA RAPPRESENTANO CA. L’8% DEI POSTI OFFERTI. LA DIFFUSIONE NEL TERRITORIO
È DIFFERENZIATA: PREVALGONO GLI SPAZI GIOCO (5% RICETTIVITÀ COMPLESSIVA) PRESENTI IN TUTTE LE REGIONI,
RISPETTO AI CENTRI BAMBINI E GENITORI (2%) E AI SERVIZI EDUCATIVI DOMICILIARI (1%).
UNA MAGGIORE DIFFUSIONE DEI SERVIZI INTEGRATIVI POTREBBE DARE UN CONTRIBUTO RILEVANTE A UNA MAGGIORE
COPERTURA, SOPRATTUTTO PER LE FAMIGLIE RESIDENTI IN TERRITORI GEOGRAFICAMENTE DIFFICILI O LONTANI DAI
CENTRI COPERTI DAI SERVIZI TRADIZIONALI.
I SERVIZI INTEGRATIVI NELLE REGIONI
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11. Premessa: la regolazione «resta» a livello regionale
La legge delega 107 (art. 1, c. 181, lettera e), n. 1.3) prevedeva che gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei
servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia fossero determinati dallo Stato.
Sentenza della Corte Costituzionale n. 284/2016: ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disposizione.
Situazione attuale: diversità territoriali
Tutte le Regioni hanno regolato gli standard strutturali e organizzativi degli asili nido.
Emergono alcune differenze con riferimento a:
Requisiti asili nido
• Capacità ricettiva massima (n. bambini max): generalmente 60 bambini.
• Requisiti strutturali (mq/bambino, per spazi interni): variabilità tra le regioni.
• Bambini per educatore: valori eterogenei, variabili in base alle fasce di età dei bambini.
Requisiti servizi integrativi: situazione variegata, maggiore regolazione per gli spazi gioco.
GLI STANDARD ORGANIZZATIVI E STRUTTURALI
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15. La qualità (concetto multidimensionale e dinamico) dei Servizi educativi per l’infanzia è correlata alla
regolazione delle procedure di autorizzazione al funzionamento e di accreditamento (normate dalla maggior
parte delle regioni).
Nel rapporto e nelle schede regionali:
• Le esperienze di alcune regioni (dimensioni della qualità e strumenti di valutazione utilizzati).
• Raccolta e sistematizzazione delle norme.
Riferimenti utili:
• Linee guida per la qualità dei servizi educativi per la prima infanzia (Dip. per le politiche della famiglia della
PCM, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti) . Gli standard ambientali e funzionali dei servizi:
– Requisiti strutturali (ricettività e spazi)
– Requisiti di accesso del personale educativo , ausiliario e di coordinamento
– Requisiti organizzativi (educatori e bambini iscritti)
– Organismo di coordinamento organizzativo-gestionale e pedagogico
– Progetto pedagogico, educativo e lavoro con le famiglie
AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO E ACCREDITAMENTO
LA QUALITA’ NEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA
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