Convegno Compag 2011 - Dir. 128/09 - Uso sostenibile dei pesticidiImage Line
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Bologna, 1属 dicembre 2011 - relazione del Dr. Tiziano Galassi Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna
Uso sostenibile dei pesticidi Difesa integrata obbligatoria: possibili scenari
Per ulteriori informazioni, vedi Agronotizie, una delle riviste per l'agricoltura di Image Line: http://www.agronotizie.it
Allegato 3 della Direttiva CE 128/2009 e applicazione della difesa integrata ...Image Line
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Relazione presentata dal dr. Galassi durante le Giornate Fitopatologiche 2012 - prima giornata. Ulteriori approfondimenti su http://agronotizie.imagelinenetwork.com/aziende.cfm?idAz=1358
Radioprotezione per odontoiatri - Modulo Eaccademiatn
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Bologna, 1属 dicembre 2011 - relazione del Dr. Tiziano Galassi Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna
Uso sostenibile dei pesticidi Difesa integrata obbligatoria: possibili scenari
Per ulteriori informazioni, vedi Agronotizie, una delle riviste per l'agricoltura di Image Line: http://www.agronotizie.it
Allegato 3 della Direttiva CE 128/2009 e applicazione della difesa integrata ...Image Line
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Novit di legislazione ambientale da gazzetta italiana e UE e le sentenza della corte di giustizia UE e della corte costituzionale pubblicate nel mese di Novembre 2020
Poteri sindacali in materia di prevenzione nella tutela della salute pubblicaMarco Grondacci
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Analisi dei poteri del Sindaco nella tutela della salute pubblica nei procedimenti ambientali di AIA. Il Parametro salute pubblica nei procedimenti di VIA. Come disciplinare le emissioni odorigene
1. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - http://notedimarcogrondacci.blogspot.it/
NOTE SUL
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
IN MATERIA AMBIENTALE
1
La Spezia ottobre 2013
2. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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LA DEFINIZIONE DEL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE NELLA DICHIARAZIONE
DI RIO
Questo principio non 竪 definito dal Trattato, una sua definizione la troviamo nel principio
n. 15 della Dichiarazione di Rio de Janeiro "Per proteggere l'ambiente, gli Stati debbono
applicare intensamente misure di precauzione a seconda delle loro capacit. In caso di
rischio di danni gravi o irreversibili, la mancanza di un'assoluta certezza scientifica non
deve costituire un pretesto per rimandare l'adozione di misure efficaci volte a prevenire il
degrado ambientale".. In altri termini secondo questo principio c'e' il dovere di ridurre le
emissioni inquinanti alla fonte, anche in assenza di prove sufficienti a dimostrare
l'esistenza di un nesso causale tra le emissioni e gli effetti ambientali negativi.
IL PRINCIPIO NEL TRATTATO UE
Il TFUE allarticolo 191, prevede quanto segue: La politica dell'Unione in materia
ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversit delle
situazioni nelle varie regioni dell'Unione. Essa 竪 fondata sui principi della precauzione e
dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei
danni causati all'ambiente, nonch辿 sul principio 束chi inquina paga>>.
Larticolo 11 del Trattato prevede che le esigenze connesse con la tutela dellambiente
devono essere integrate nella definizione e nellattuazione delle politiche e azioni
comunitarie di cui allarticolo 3, in particolare nella prospettiva di promuovere lo
sviluppo sostenibile.
Larticolo 114, paragrafo 3, del Trattato prevede quanto segue: La Commissione, nelle sue
proposte di cui al paragrafo 1 in materia di sanit, sicurezza, protezione dellambiente e
protezione dei consumatori, si basa su un livello di protezione elevato, tenuto conto, in
particolare, degli eventuali nuovi sviluppi fondati su riscontri scientifici. Anche il
Parlamento europeo e il Consiglio, nellambito delle rispettive competenze, cercheranno
di conseguire tale obiettivo.
Larticolo 168 del Trattato CE prevede al primo paragrafo: Nella definizione e
nellattuazione di tutte le politiche e attivit della Comunit 竪 garantito un livello elevato
di protezione della salute umana.1
Fino all'introduzione di questo principio tra quelli dell'azione comunitaria, l'onere della
prova dell'esistenza di un nesso causale tra fonte dell'inquinamento e i danni ambientali
spettava al legislatore. Solo dopo aver dimostrato ci嘆 il legislatore poteva prendere
provvedimenti contro l'inquinamento. Con l'adozione del suddetto principio l'onere della
prova viene trasferito a carico di chi inquina2.
Il principio di precauzione ha trovato accoglimento nella Dichiarazione della Conferenza
Internazionale sul Mare del nord (1987), nella Convenzione sul divieto di importazione di
1 Il riferimento al principio di precauzione cera anche nel progetto di costituzione UE articolo III-233
2 Secondo P. DellAnno (Principi del diritto ambientale europeo e nazionale ed. Giuffr竪 2004 pag. 95) il problema
dellinversione dellonere della prova viene risolto dalla giurisprudenza comunitaria in modo pragmatico e non
pregiudiziale, dal momento che lattore( o il denunciante) dovr pur sempre fornire una valutazione scientifica
attendibile dellesistenza del rischio, onde lonere della prova si trasferir sulla necessit e sulladeguamento delle
misure precauzionali da adottare ( o gi assunte) .
2
3. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - http://notedimarcogrondacci.blogspot.it/
rifiuti pericolosi in Africa(1991 articolo 4 paragrafo 3 f) , nella Convenzione sul Baltico
(Helsinki 1992 articolo 3 paragrafo 2), nella Convenzione sulla protezione e luso dei corsi
dacqua transfrontalieri e dei laghi internazionali (Helsinki 1992 articolo 3 paragrafo 3 ).
La Convenzione sullAtlantico Nord orientale (1992 articolo 2 paragrafo 2 a) , la
Convenzione sul Danubio (1994 articolo 2 paragrafo 4), lAccordo sulla conservazione e
gestione dei banchi di pesci transnazionali e delle specie altamente migratrici ( 1995
articolo 5 c), il Protocollo di Cartagena sulla prevenzione dai rischi biotecnologici relativo
alla Convenzione sulla diversit biologica (2000 articolo 10 paragrafo 6 e articolo 11
paragrafo 8), la Convenzione Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (2001 articolo
8 paragrafo 7 a) , LAccordo per la conservazione degli albatri e delle procellarie (2001), la
Convenzione per la cooperazione in materia di protezione e sviluppo marino e costiero del
Pacifico Nord Orientale (2002 articolo 5 paragrafo 6 a), lAccordo ASEAN
sullinquinamento transfrontaliero da nebuolosit (2002 articolo 3 paragrafo 3), la
Convenzione quadro relativa alla protezione e allo sviluppo sostenibile dei Carpazi (2003) ,
la Convenzione africana sulle risorse naturali , lambiente e lo sviluppo (2003).
IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE NELLA COMUNICAZIONE DELLA
COMMISSIONE UE 2/2/2000 N. 1
Sullefficacia della presente Comunicazione occorre ricordare che la giurisprudenza della
CG e del Tribunale hanno con costante uniformit stabilito che quando una istituzione
comunitaria adotta delle regole per il concreto esercizio del suo potere discrezionale in un
dato settore impegnandosi a seguirle, essa non pu嘆 legittimamente discostarsene senza
una congrua e sufficiente motivazione (Trib 7/2/1991 causa T2/90; 14/4/1994 causa
T10/93; 21/10/1998 causa T100/96) . Quindi la presente comunicazione risulter punto di
riferimento per ogni controllo giurisdizionale del rispetto dei suoi criteri guida ogni
qualvolta la Commissione intende intervenire alla luce del principio di precauzione dalla
fase di avvio delliter di approvazione, alla fase della richiesta di deroghe da parte degli
stati membri, alla fase di gestione della politica commerciale nei confronti degli Stati terzi
ex articolo 95 del Trattato.. Non a caso sono numerosi gli atti con un riferimento diretto al
contenuto di questa Comunicazione :
揃 direttiva 2001/18 emissione OGM nellambiente
揃 regolamento 178/2002che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione
alimentare istituendo inoltre lagenzia europea per la sicurezza alimentare
揃 direttive 1829 e1830 del 2003 concernenti la tracciabilit ed etichettatura degli ogm
Presupposti del ricorso al principio di precauzione
Secondo la Comunicazione della Commissione 2/2/2000 n. 1 si fa ricorso al principio
quando : linformazione scientifica 竪 insufficiente , inconcludente e incerta.
Criteri generali per ladozione di misure precauzionali
1. Le misure basate sul principio di precauzione non dovrebbero essere sproporzionate
rispetto al livello di protezione ricercato3 da cui la necessit di privilegiare le misure
3 Nella Costituzione Francese la proporzionalit 竪 indicata come requisito dellatto amministrativo che applica il
principio precauzionale.
3
4. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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di riduzione del rischio che comportino alternative meno limitative per gli scambi
intracomunitari , consentendo, al contempo , di raggiungere un livello di protezione
equivalente
2. Le misure di riduzione dei rischi non devono limitarsi ai rischi immediati per i quali
la proporzionalit dellazione 竪 pi湛 facile da valutare
3. Possibile adozione di misure distintamente applicabili di restrizione al commercio
intracomunitario dettate da motivazioni di ordine precauzionale sufficientemente
dimostrate ( 14/7/1998 C 389/96 - 31/3/2001 C379/98) escludendo invece tale
possibilit ove fondata su ragioni di natura prevalentemente economica (
25/6/1998 C230/96)
4. eventuali misure adottate a titolo di precauzionale dovrebbero essere coerenti con
quelle adottate in situazioni analoghe ed utilizzare analoghe modalit di intervento
basate su un esame dei potenziali vantaggi e oneri dellazione o dellinazione . Ci嘆
prendendo in ponderazione elementi anche non economici ( quali lefficacia delle
possibili azioni e la loro accettabilit da parte del pubblico ) . Nell'effettuare tale
analisi, si dovr tenere conto del principio generale e della giurisprudenza della
Corte di giustizia, per cui la protezione della salute ha la precedenza sulle
considerazioni economiche
5. Le misure basate sul principio precauzionale dovrebbero essere mantenute finch辿 le
informazioni scientifiche sono incomplete o non concludenti e il rischio 竪
considerato ancora troppo elevato da essere imposto alla societ, tenuto conto del
livello di protezione prescelto.
6. Le misure dovrebbero essere riviste periodicamente alla luce dei progressi scientifici
4
e, se necessario, modificate 4
7. Attribuire la responsabilit per la produzione di prove scientifiche costituisce una
conseguenza di tali misure. I paesi che impongono il requisito della previa
approvazione (autorizzazione allimmissione sul mercato) sui prodotti considerati a
priori pericolosi prevedono linversione dellonere della prova, trattando tali
prodotti come pericolosi a meno che e sino a quando gli operatori economici non
compiano le ricerche necessarie per dimostrare che tali prodotti sono sicuri5 (punto
6.4 della Comunicazione 2/2/2000)
8. Tutte le parti in causa dovrebbero essere coinvolte nel modo pi湛 completo possibile
nello studio delle varie opzioni di gestione del rischio, una volta che i risultati della
valutazione scientifica e/o della valutazione del rischio siano disponibili. La
procedura dovrebbe essere quanto pi湛 possibile trasparente6
4 LAccordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie (SPS) prevede che le misure adottate in un contesto di prove
scientifiche insufficienti debbano rispettare talune condizioni. Tali condizioni riguardano quindi unicamente il settore
dellapplicazione dellAccordo SPS, ma 竪 possibile che per la specificit di altri settori, come ad esempio lambiente,
debbano essere seguiti principi in parte diversi
5 La Corte di Giustizia ha sostenuto la piena compatibilit con gli obiettivi di tutela ambientale espressi dal TCE , di una
nozione estensiva del concetto di EQUIVALENZA SOSTANZIALE quale criterio per la valutazione della pericolosit
per lambiente e la salute dei consumatori di nuovi prodotti alimentari realizzati a partire da ogm
6 La razionalit sociale e la razionalit scientifica divergono solo in apparenza, perch辿 in realt sono correlate, nel
senso che gli scienziati dipendono dalle aspettative e dai valori accolti dalla societ e , inversamente, la reazione sociale
e la percezione dei rischi dipendono dalle argomentazioni scientifiche (Ulrich Beck
5. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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Modalit applicativa delle misure precauzionali
5
1. Valutazione scientifica (punto 5.1.2.)7
La valutazione dei rischi8 comprende quattro componenti:
揃 lidentificazione del pericolo, Con identificazione del pericolo sintende
lidentificazione degli agenti biologici, chimici o fisici che possono avere
effetti negativi
揃 la caratterizzazione del pericolo. La caratterizzazione del pericolo consiste
nella determinazione, in termini quantitativi e/o qualitativi, della natura e
della gravit degli effetti nocivi collegati con gli agenti o le attivit causali
揃 la valutazione dellesposizione. La valutazione dellesposizione consiste nella
valutazione quantitativa o qualitativa della probabilit di esposizione
allagente in questione
揃 la caratterizzazione del rischio. La caratterizzazione del rischio corrisponde
alla stima qualitativa e/o quantitativa, tenendo conto delle inerenti
incertezze, della probabilit, della frequenza e della gravit degli effetti
negativi sullambiente o sulla salute, conosciuti o potenziali, che possono
verificarsi. Quando i dati disponibili sono inadeguati o non conclusivi, una
strategia prudente e di precauzione per la protezione dellambiente, della
salute o della sicurezza potrebbe essere quella di optare per lipotesi pi湛
pessimista.
In generale la valutazione del rischio dovr realizzarsi in maniera trasparente e
scientificamente valida e potr tener conto dei pareri9 specializzati delle pertinenti
organizzazioni internazionali e delle direttive da queste elaborate. La mancanza di
conoscenze scientifiche o di consenso scientifico non verr necessariamente interpretata
come indicativa di un determinato grado di rischio ovvero di assenza di rischio o di rischio
accettabile ( Convenzione Diversit Biologica protocollo di Cartagena) .
Secondo il Rapporto sul Principio di Precauzione consegnato al Governo francese da un
gruppo di studiosi nel 1999: Lindipendenza di una perizia sar inevitabilmente
contestata, quando essa non sia garantita. Regolarmente, ogni anno, ogni esperto
dovrebbe essere tenuto a dichiarare quelli che sono i suoi interessi personali, gli enti (
anche accademici) di cui 竪 parte e le sue specifiche competenze. Queste informazioni
potrebbero figurare in registri consultabili a certe condizioni. La dichiarazione di interesse
degli esperti 竪 una regola doro della trasparenza. Ma questo non 竪 sufficiente. La perizia
dovrebbe essere effettuata previo contratto, indicando in modo esplicito i diritti, i doveri e
le responsabilit dellesperto. Non vi sono ragioni per escludere che la perizia venga
remunerata adeguatamente . Cos狸 anche Rapporto Commissione per la preparazione della
7 secondo le lettere i) e j) dellarticolo 4 del regolamento 460/2004/CE( istituzione della Agenzia europea per la
sicurezza delle reti e della informazione) vengono definiti:
揃 束valutazione del rischio損: un processo su base scientifica e tecnologica in quattro fasi: individuazione delle
minacce, caratterizzazione delle minacce, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio;
揃 束gestione del rischio損: il processo, distinto dalla valutazione del rischio, che consiste nell'esaminare alternative
di intervento in consultazione con le parti interessate, prendere in considerazione la valutazione del rischio e
altri fattori pertinenti e, se necessario, operare adeguate scelte di prevenzione e di controllo .
8 Il principio precauzionale richiede la valutazione del rischio intesa come un processo scientifico che consiste
nellidentificare e caratterizzare un pericolo e nel valutare e nel caratterizzare un rischio. Strategicamente , tale
valutazione fornisce elementi nel caso in cui si decida di adottare misure di intervento. Nella valutazione del rischio,
lincertezza scientifica non pu嘆 costituire un pretesto per non chiarire totalmente la questione: permane lobbligo di
ricercare se esistono indicatori di rischio e possibilit di riscontro fornite da fatti conosciuti (Tribunale di prima istanza
causa T-13/99 sentenza 11/9/2992)
9 I pareri scientifici devono basarsi sui principi di eccellenza, indipendenza e trasparenza ( Tribunale di prima istanza
causa T-13/99 sentenza 11/9/2002)
6. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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Carta per lAmbiente del Ministero dellEcologia e dello Sviluppo Sostenibile (Francia
2005) .
2. Prendere in considerazione i fattori di incertezza scientifica (punto 5.1.3.)
La possibilit di prendere misure di precauzione presuppone:
揃 lidentificazione di effetti potenzialmente negativi derivanti da un fenomeno, da un
6
prodotto o da un procedimento;
揃 una valutazione scientifica del rischio che, per linsufficienza dei dati, il loro
carattere non concludente o la loro imprecisione, non consente di determinare con
sufficiente certezza il rischio in questione.
Le misure derivanti dal ricorso al principio di precauzione secondo la
Comunicazione della Commissione
1. La decisione di agire o di non agire(punto 5.2.1.)
La scelta della risposta da dare di fronte ad una certa situazione deriva da una decisione
eminentemente politica, funzione del livello del rischio accettabile dalla societ che deve
sopportarlo.
2. Natura dellazione eventualmente decisa(punto 5.2.2.)
Il ricorso al principio di precauzione non si traduce necessariamente nelladozione di atti
finali volti a produrre effetti giuridici, suscettibili di controllo giurisdizionale.
IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI
GIUSTIZIA
In premessa occorre dire che il controllo giurisdizionale al ricorso al principio di
precauzione da parte delle autorit competenti deve limitarsi a esaminare leventuale
presenza di un errore manifesto o di uno sviamento di potere, e non dovrebbe estendersi al
merito della scelta amministrativa discrezionale .
In generale la giurisprudenza UE ha finito per recepire linterpretazione della
Commissione per cui il principio di precauzione pu嘆 essere invocato soltanto quando pur
in assenza di certezze scientifiche un determinato rischio 竪 individuato10. Inoltre poich辿
la Precauzione rientra tra i principi del diritto comunitario i giudici non possono farne
applicazione diretta, ma devono piuttosto utilizzarla per linterpretazione e applicazione
degli atti legislativi o esecutivi adottati nei vari settori. Possiamo quindi dire che il
principio di precauzione 竪 oggi una norma cogente di diritto internazionale
consuetudinario (L. Butti in RGA 6/2006 pag. 822)
10 quando sussistono incertezze riguardo all'esistenza o alla portata di rischi per la salute delle persone, le istituzioni
possono adottare misure protettive senza dover attendere che siano esaurientemente dimostrate la realt e la gravit di
tali rischi ( CG con sentenza 5/5/1998 C-180/1996 ). Si veda a titolo non cogente ma comunque indicativo la
sentenza della Corte Suprema USA (28-6-1993 n. 92-102) che ha definito una serie di standards di affidabilit
probatoria delle conoscenze scientifiche quali:
揃 la falsificabilit e controllabilit delle teorie;
揃 la loro sottoposizione al controllo dei membri della comunit scientifica
揃 la pubblicazione su riviste specializzate
揃 la relativa percentuale di errore conosciuta o potenziale
揃 la diffusa accettazione da parte della comunit scientifica.
7. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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IL PROCEDIMENTO SOMMARIO QUALE MISURA DI PRECAUZIONE
Secondo larticolo 242 del Trattato della Comunit Europea : I ricorsi proposti alla Corte
di Giustizia non hanno effetto sospensivo. Tuttavia , la Corte pu嘆 , quando reputi che le
circostanze lo richiedano, ordinare la sospensione della esecuzione dellatto impugnato
.
Secondo larticolo 243 del Trattato della Comunit Europea : La Corte di Giustizia negli
affari che le sono proposti pu嘆 ordinare i provvedimenti provvisori necessari .
In particolare secondo il paragrafo 2 articolo 83 del regolamento di procedura dinanzi alla
Corte di Giustizia11 la domanda di pronuncia sui provvedimenti provvisori di cui al citato
articolo 243 deve precisare : loggetto della causa, i motivi di urgenza e gli argomenti
Lordinanza pu嘆 fissare la data di cessazione di efficacia del di fatto e di diritto che
giustifichino prima facie ladozione del
provvedimento. In difetto di tale indicazione, il provvedimento provvedimento
provvisorio richiesto. I provvedimenti di urgenza devono quindi, al fine di evitare il
danno grave e irreparabile per il ricorrente, essere emanati e produrre i loro effetti prima
che la Corte si pronunci sulla causa principale. In tal senso la Corte di Giustizia ha sospeso
una legge regionale ligure che prevedeva la possibilit di caccia in deroga stagionale in
contrasto con al normativa comunitaria in materia, proprio perch辿 la procedura di
infrazione riguardava un provvedimento ad efficacia stagionale e quindi la sentenza
ordinaria non avrebbe raggiunto lobiettivo di tutela della fauna in tempi ragionevoli.
IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE
COSTITUZIONALE
1. Lincertezza scientifica non 竪 sufficiente per escludere ladozione di atti
finalizzati alla tutela della salute (CC 26/5/1998 n. 185)
2. Preminenza dei valori ambientali e sanitari in sentenze sul bilanciamento di
interessi di rango costituzionale
3. Ha valorizzato il ruolo della scienza ed il ruolo degli organi tecnico scientifici
nazionali e internazionali chiarendo che :
揃 In materia di tutela della salute lelaborazione di indirizzi fondati sulla
verifica dello stato delle conoscenze scientifiche e delle evidenze
sperimentali (elaborazione di competenze degli organi scientifici)
prevale sulla pura discrezionalit politica dello stesso legislatore ( CC
26/6/2002 n. 282) e 14/11/2003 n. 338)
揃 Limposizione di limiti allesercizio della libert di iniziativa
economica sulla base dei principi di precauzione prevenzione
nellinteresse dellambiente e della salute umana pu嘆 legittimamente
avvenire soltanto sulla base di indirizzi fondati sulla verifica dello
stato delle conoscenze scientifiche e delle evidenze sperimentali
acquisite tramite istituzioni e organismi , di norma nazionali e
sopranazionali, a ci嘆 deputati, dato lessenziale rilievo che, a questi
fini, rivestono gli organi tecnico scientifici (CC 17/3/2006 n. 116)
揃 Il rispetto delle norme tecniche ambientali 竪 (non solo necessario ma
anche) sufficiente per garantire il perseguimento dellobiettivo dello
sviluppo sostenibile (CC 16/3/1990 n. 127 in una sentenza sulle MTD)
7
11 Regolamento del 19 giugno 1991 e successive modifiche
8. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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揃 Il principio di precauzione 竪 un criterio direttivo che deve ispirare
lelaborazione , la definizione e lattuazione delle politiche ambientali
della CE sulla base di dati scientifici circa gli effetti che possono
essere prodotti da una data attivit ( CC 3/11/2005 n. 406)
揃 Principio di precauzione in ogni decisione legislativa, amministrativa,
giurisprudenziale come dovere costituzionalmente garantito di
equilibrio (CC 17/3/2006 n. 116)
IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE SECONDO LA GIURISPRUDENZA NAZIONALE
Consiglio di Stato Sez. III, n. 687, del 5 marzo 2013 Elettrosmog.Principio di precauzione e
regolamentazione comunale degli impianti radioelettrici: il principio di precauzione
consente s狸 dassumere, quando sussistono incertezze circa l'esistenza o la portata di
rischi per la salute delle persone, misure protettive senza dover attendere che siano
dimostrate in modo esauriente la realt e la gravit di tali rischi. L'applicazione corretta
del principio stesso impone, per嘆 e per un verso, l'individuazione delle conseguenze
potenzialmente negative per la salute derivanti dall'installazione dellimpianto alla
distanza minima protettiva. Per altro verso, occorre la valutazione complessiva del
rischio per la salute, basata sui dati scientifici disponibili pi湛 affidabili e sui risultati pi湛
recenti della ricerca internazionale al riguardo. Pertanto, solo quando risulti impossibile
determinare con certezza l'esistenza o la portata di un rischio a causa della natura
insufficiente, non concludente o imprecisa dei risultati degli studi condotti, ma persista la
probabilit di un danno reale per la salute, si possono porre regole di minimizzazione del
rischio da radiazioni elettromagnetiche, applicando nondimeno il criterio del pi湛
probabile che non e non certo criteri arbitrari, scientificamente spuri o meramente
possibilistici.
Decreto Consiglio di Stato 9 aprile 2013, n. 1233
Sul ricorso per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Lazio Roma, Sezione I-ter, n.
01439/2013, concernente lavori di realizzazione e messa in esercizio della centrale elettrica
alimentata da gas di sintesi derivato dal Cdr in localit Cecchina del Comune di Albano
mcp. Visto che il Comune appellante ha evidenziato che la richiesta di tutela cautelare 竪
tesa ad evitare laggravamento dellinquinamento dellarea su cui sorger linceneritore,
anche se non 竪 ancora in esercizio, perch辿 i lavori relativi dovrebbero iniziare a giorni,
interferendo con le attivit di caratterizzazione del territorio e di bonifica sollecitate dalla
Regione;
Considerato che detto Ente ha aggiunto che linteresse alla realizzazione dellimpianto 竪
recessivo rispetto a quello della tutela del territorio e della salute dei cittadini in virt湛 del
principio di precauzione e rispetto all'interesse a non avviare inutilmente i lavori;
Ritenuto che, nelle more della trattazione collegiale della ordinanza cautelare, appare
preminente, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, quello dellEnte locale ad evitare
la apertura di cantieri che potrebbero rivelarsi dannosi per lintegrit del territorio
nell'ipotesi che la istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati fosse accolta in sede
collegiale.. Accoglie la istanza di adozione di misura cautelare monocratica ai fini della
sospensione dellinizio dei lavori di realizzazione dellimpianto di cui trattasi.
8
9. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
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PRINCIPIO DI PRECAUZIONE QUALE PARADIGMA PER UN PROCESSO
DECISIONALE PARTECIPATO
Secondo G.D. Comporti ( in RGA 2/2005 pag. 220) : Un volta fissate a livello
legislativo le opzioni politiche di fondo del sistema, le risposte pi湛 adeguate in ordine
alle insorgenti situazioni di conflitto possono essere elaborate ed offerte a livello
amministrativo. In poche parole , al nostro scopo servono soprattutto buone procedure
amministrative , capaci di fare dialogare attori diversi e di alimentare quel processo di
apprendimento collettivo essenziale allo sviluppo di forme pi湛 avanzate e condivise di
protezione, pi湛 che nuove leggi o nuovi organi collegiali di governo del settore (
elettrosmog ndr ma il discorso 竪 estendibile a tutti settori ambientali)
Sempre secondo G.D. Comporti (RGA cit. pag. 221) il principio di precauzione per la
sua valenza prettamente procedurale ha segnato il passaggio da un regime speciale
dellambiente, incentrato prevalentemente su tecniche di intervento di tipo reattivo e
sulla previsione di ampi poteri repressivi ( tipo divieti e ordini) e sanzionatori , ad un
modello di governo preventivo ed integrato di tutti gli aspetti della materia. In questa
ottica, procedure di programmazione, di autorizzazione e di valutazione di impatto di
nuovi impianti , oltre a rappresentare la sede privilegiata di elaborazione e valutazione
comparativa di concorrenti ipotesi decisorie, costituiscono un utile strumento per
stimolare un ruolo attivo di tutti gli attori interessati e, in particolare , per spostare
lonere della prova circa la valutazione del rischio in capo alle imprese, chiamate cos狸 a
concorrere , con il relativo bagaglio di conoscenze tecniche , allo sviluppo e
finanziamento delle ricerche scientifiche( punto 6.4 della Comunicazione COM del
2000)
Si veda in tal senso il parere CES sul principio di precauzione del 12/7/2000 secondo
cui, con riferimento a valori limite legali : non bisogna idealizzare le cifre , dal
momento che la promozione della valutazione dei rischi deve inserirsi in un dispositivo
di negoziato sociale. Il suo vero ruolo sociale 竪 quello di fornire le basi del dialogo
(punto 2.14) . Si veda anche Trib UE di I grado 11/9/2002 T13/99 secondo cui la
valutazione dei rischi va completata con lindividuazione del livello di protezione che le
istituzioni comunitarie reputano appropriato per la societ e che la legittimazione
scientifica non 竪 sufficiente a giustificare lesercizio dei pubblici poteri
Daltronde la stessa Organizzazione Mondiale della Sanit (2002)12 in relazione alla
problematiche dei campi elettromagnetici ha avuto occasione di affermare come la
crescente preoccupazione del pubblico nei confronti delle nuove tecnologie dipenda non
soltanto dalla mancanza di conoscenze adeguate 13circa i rischi per la salute, ma anche
dalla mancanza di attenzione verso i diversi modi di percepire il rischio che sono
determinati da fattori personali ( quali , per esempio,let il sesso il retroterra culturale il
grado di istruzione) fattori esterni ( ad es. linformazione disponibile, la situazione
economica individuale e collettiva, i movimenti di opinione), o dalla natura stessa del
rischio ( familiarit con la tecnologia, controllo della situazione, volontariet o meno
dellesposizione, paura di certe malattie, benefici diretti, equit o meno dellesposizione)
12 vedi pi湛 recentemente Il principio di precauzione: protezione della salute pubblica , dellambiente, del future dei
nostri bambini WHO 2004
13 Si veda ad origine lanalisi di Hayek per cui il problema reale non 竪 costituito tanto dal contenuto dal contenuto di
verit delle fonti di produzione delle norme e dalla loro capacit di essere la migliore soluzione per realizzare le
aspettative condivise, quanto dalla diseguale e frammentata distribuzione della conoscenza della societ
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10. Dott. Marco Grondacci giurista ambientale
Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - http://notedimarcogrondacci.blogspot.it/
. Tutto ci嘆 ha generato un crescente calo di fiducia nelle autorit pubbliche , negli esperti
tecnico scientifici e nei dirigenti industriali14.
Quanto sopra mette in una nuova luce gli indirizzi dei cittadini a ricorre a forme di tutela
interindividuale ( articolo 844 CC) . Ci嘆, al di l delle questione di stretta interpretazione
giurisprudenziale e processuale , dimostra un sintomo chiaro della diffidenza dei singoli
individui verso forme di tutela collettiva dei propri diritti e beni e della diffusa
percezione dellinquinamento come azione dannosa di un uomo nei confronti di un altro
uomo e delle sue propriet anzich辿 come attentato verso una natura genericamente
intesa.
Alla luce di ci嘆 afferma G.D. Comporti ( RGA cit.) pi湛 che la via della partecipazione
istituzionale , per lo pi湛 filtrata dalle solite organizzazioni corporative o dai classici
organismi del circuito politico elettorale , 竪 dunque la via della concertazione , gestita in
modo diretto e sul campo dalle singole persone e collettivit locali , a costituire un decisivo
fattore di innovazione ed articolazione delle politiche di controllo dellinquinamento . Si
veda in tal senso il protocollo ANCI Ministero Comunicazioni . A tal fine anche gli enti
locali potranno rendersi promotori di iniziative volte a favorire il rivendicato ruolo attivo
dei singoli , oltre che delle relative associazioni di categoria organizzando dibattiti ,
inchieste pubbliche e sedi di negoziazione, ovvero occasioni in cui imprese e cittadini
possano liberamente confrontarsi per negoziare il futuro assetto non solo delle reti
tecnologiche ma anche delle reti ecologiche15 di cui le prime costituiscono parte integrante
.
Giunge in questi termini a compimento la parabola del principio di precauzione che pare
prescrivere un atteggiamento meditato di contenimento delle forme di regolazione
pubblica degli inquinamenti relativi allo sviluppo tecnologico, in funzione della
valorizzazione di decisioni autonome e decentrate da parte dei singoli soggetti
direttamente coinvolti.
14 L. Gallino scrive di tecno-ingnoranza a-specificica riferendosi alle aree in cui i tecno esperti non sanno nemmeno che
cosa non conoscono e rileva come lapproccio partecipativo si fondi sul presupposto che il pubblico , qualosa, gli sia
dato il modo di discutere ed esprimersi in forme e luoghi appropriati, sia atto a orientare gli esperti verso ci嘆 non sanno
( tecno ignoranza specifica ) e non sanno nemmeno di non sapere ( tecno ignoranza a-specifica) ( in Tecnologia e
Democrazia ed. Einaudi 2007 pag. 27)
15 Si veda per un definizione articolo 4 commi 2-4 ddl AC 4707 del 17/2/2004 secondo cui: linsieme integrato di
risorse naturali , semi naturali e antropiche che si caratterizza per specifici aspetti strutturali , funzionali ed evolutivi ,
che deve tra laltro prevedere la mitigazione degli impatti delle attivit umane, nel sistema urbano e infrastrutturale.
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