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Temporary management
Tempo limitato: 18/24 mesi
Temporary Manager
NEGOZIAZIONE 
Prima di accettare un BDG obiettivo prendere tempo per RICONCILIAZIONEe poi negoziare i parametri variabili
crescita? 
Quali sono i driver ?
Strategia a breve termine !
DRIVERS: Riconciliazione volumi 
RICONCILIAZIONE 
Anno 0 
Anno I° 
Anno II° 
BASE BUSINESS 
50.000mln€ 
65.000mln€ 
82.000mln€ 
Drivers Di Crescita ( esempi) 
Incremento corporate 
1.000mln€ 
1.000mln€ 
1.000mln€ 
Partnership distributiva 
2.000mln€ 
3.000mln€ 
2.000mln€ 
Line extension 
2.000mln€ 
1.000mln€ 
1.000mln€ 
Nuovi distributori 
3.000mln€ 
5.000mln€ 
3.000mln€ 
Canali speciali 
2.000mln€ 
1.000mln€ 
1.000mln€ 
Private label 
3.000mln 
5.000mln€ 
5.000mln€ 
Altri drivers 
2.000mln 
2.000mln€ 
2.000mln€ 
TOTALE 
65.000mln€ 
82.000mln€ 
97.000mln€ 
+30% 
+26% 
+18% 
MOL/Ebitda 
6% 
8% 
10%
NEGOZIAZIONE 
•Salario base 
•Bonus fatturato 
•Bonus performance + EBITDA
Cosa ha in testa imprenditore? Margine incrementale nel periodo! 
Ad esempio: 
Fatturato Azienda t1= 5.000.000€ 
Margine operativo lordo t1= 10% 
Fatturato Forecast t2= 7.000.000€ 
Incremento% fatturato = 40% 
Incremento MOL= 200.000€
imprenditore 
Overpromise potenzialità
imprenditore 
Enorme aspettativa sui tempi rapidi
TEMPORARY MANAGER
AREE DI COMPETENZA 
•Acquisizioni 
•Crisi finanziarie 
•Ottimizzazioni e implementazioni 
•Miglioramento competitività 
•Riorganizzazione aziendale 
•Passaggio generazionale 
•Sviluppo nuovi progetti 
•Start up 
•Turnaround
AREE FUNZIONALI 
Commerciale e Marketing 
Delocalizzazioni 
Finanza e Controllo 
Procurement 
HR (Risorse umane) 
ICT (Information Communication Technology) 
Operation & Supply Chain 
Sviluppo Tecnico & Prodotto 
Turnaround & Riorganizzazioni
manager 
lafocalizzazionestanellacontinuitàaziendaleenelladifesaesviluppodelproprioruoloall'internodell'organizzazione 
differenze 
temporarymanager 
larealizzazionedelprogettodicambiamentoenellapreparazionedellastrutturaallapropriauscita.
TEMPORARY MANAGER 
È imprenditore di se stesso
TEMPORARY MANAGER 
È motivato da risultati difficili da raggiungere.
TEMPORARY MANAGER 
Ama far succedere le cose
TEMPORARY MANAGER 
il cambiamento come stimolo.
TEMPORARY MANAGER 
in Azienda per il tempo del progetto
TEMPORARY MANAGER 
Competenze funzionali: 
conoscenza generale di tutte le interdipendenze gestionali 
(grazie ad una esperienza interfunzionale);
TEMPORARY MANAGER 
Competenze gestionale: 
orientamento al risultato, alle persone, allo sviluppo
TEMPORARY MANAGER 
Competenza specifica NON del settore 
È migliore in quanto il manager non è imprigionato dai paradigmi e dalle gabbie mentali del settore stesso
TEMPORARY MANAGER 
Competenze di settore, 
Può essere un vantaggio per la conoscenza del sistema competitivo, delle relative regole del gioco, degli ambiti geografici di riferimento, delle tecnologie in uso
Skills e capacitàtrasversali, 
Skill multi settoriali 
Skill multi canali 
TEMPORARY MANAGER
TEMPORARY MANAGER 
Il Temporary Manager (TM) si sviluppa negli anni ’70 nel mercato anglosassone.
TEMPORARY MANAGER 
ostacoli in Italia: 
–rigidità contrattuale tipica italiana 
–impiego molto limitato nelle PMI 
–Il 98% delle aziende italiane è costituita da PMI con meno di 49 dipendenti
CONSULENTE 
•Suggerisce decisioni 
•Assegna i compiti 
•Non entra a far parte dell’organico dell’azienda 
•Non riceve deleghe operative
TEMPORARY MANAGER 
•È l’attuatore di un progetto specifico (cambiamento, crescita, ottimizzazione, ristrutturazione, internazionalizzazione,etc.) 
•Entra a far parte dell’organico dell’azienda 
•Si assume delle responsabilità in prima persona 
•Riceve le deleghe per la realizzazione del progetto 
•Lavora con le persone e le fa crescere
FORME CONTRATTUALI 
–Contrattoaprogetto(Co.co.pro.) 
–Contrattodiassunzioneatempodeterminato 
–ContrattoaPartitaIVA 
–Contrattoconunasocietàditemporarymanagement
TEMPI 
–Analisi aziendale o check up: da 1 a 3 mesi 
–Media complessità: da 6 a 12 mesi 
–Maggior complessità: da 18 a 36 mesi
COSTI 
•i costi per l’imprenditore sono budgettizzabili preventivamente. 
•possibilità di recedere in qualsiasi momento, con il preavviso di un solo mese. 
•contratti estremamente flessibili, misurabili, implementabili
Il Temporary Manager può aiutare l’imprenditore a cogliere più rapidamente ed efficacemente le opportunità di sviluppo 
LO SVILUPPO
1.competenzeedell’esperienzaspecificadicuil’imprenditorehabisognoinquelmomento(es:ConoscenzadeiMercatiEsteri, TurnaroundManagement,etc.) 
2.èunacceleratoredelcambiamento 
3.individuavelocementeiproblemi,lerispostestrategicheeletecnichemanagerialipergenerareilconsenso 
4.analizzaconocchioesternolasituazioneaziendale 
5.comparalasituazionedellasocietàconleaziendedelsettore, (i.e.Internazionalizzazione) 
6.elaboraipianielestrategiedirisanamento/rilancio 
LO SVILUPPO
1.coachingaiquadridirigentiaziendali 
2.formailconsensoattornoalpiano 
3.ruolodigaranziapertuttelepartiinteressate(banche,fornitori, personale,etc.), 
4.indipendenzadigiudizio,trasparenzaedeticaprofessionaledialtoprofilo 
5.senoncondizioniperrilanciodell’aziendailTemporaryManagerloespliciteràchiaramenteall’imprenditore. 
LO SVILUPPO
SVILUPPO ED IL RILANCIO
•managerpresentenellePMIsièformatoneltempoall’internodellamedesimaazienda. 
•nonhaunaculturaspecificasucomegestireunrilancioaziendale 
•Mancaspessounaculturadell’utilizzodeimanagerinazienda. 
•Nonhadelegaedunsistemadicontrollo, 
IL MANAGEMENT IN AZIENDA
il quarto stato: l’esercito delle PARTITE IVA
il quarto stato: l’esercito delle PARTITE IVA
Chi può aprire una partita IVA ? 
Titolari di società e professionisti autonomi, 
cioè chi esercita un’attività economica organizzata allo scopo di vendere, produrre e scambiare beni o servizi) possono aprire una partita IVA.
Come si apre una partita IVA? 
•Aprire una partita IVAè molto semplice e assolutamentegratuito.
Come si apre una partita IVA? 
La partita IVA si compone di11 numeri: 
i primi 7 vanno a indicare il contribuente, 
i seguenti 3 identificano il Codice dell’Ufficio delle Entrate, 
l’ultimo, infine, ha carattere di controllo.
Come si apre una partita IVA?
•Per aprire una partita IVA bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività, entro 30 giorni dal primo giorno di attività, con apposita dichiarazione, redatta sumodello AA9/7(ditta individuale e lavoratori autonomi) oppure modello AA7/7 (società) 
•entrambi i modelli si possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate. 
•La presentazione dei modelli può essere presentata attraverso i seguenti modi: 
–recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entratecon apposito documento di riconoscimento; 
–invio con raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato fotocopia del documento di riconoscimento; 
–invio per via telematica, tramite il software apposito che si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate. 
Come si apre una partita IVA?
•Quando si apre una partita IVA, bisognerà scegliere ilcodiceATECOche si riferisce alla nostra specifica attività. 
•Inoltre, bisognerà scegliere anche il tipo diregime contabiletra: 
–regime dei minimi 
–contabilità ordinaria. 
•Una volta rilasciata o inviata la dichiarazione firmata, ci viene assegnato il numero di partita IVA, che rimarrà sempre lo stesso fino al termine dell’attività. 
Come si apre una partita IVA?
Come si apre una partita IVA?
•Ultima tappa da seguire è l’INPS, dove recarsi per aprire la propria posizione previdenziale. 
•Per chi deve registrare una ditta individuale, dovrà inoltre iscrivere l’impresa alla Camera di Commercio, e comunicare al Comune l’avvio della propria attività 
Come si apre una partita IVA?
Quali sono i costi di una partita IVA? 
•Aprire una partita IVA non costa nulla, ma vi sono da considerare le spese di mantenimento, che possono esser anche sostanziose.
1.Regime di Contabilità ordinaria: chi apre una partita IVA a regime di contabilità ordinaria deve guadagnare abbastanza in generale, al fine di affrontare comodamente le spese di gestione 
1.Chi deveiscrivere una ditta alla Camera di Commercio, pagherà all’istituto una quota che si aggira attorno agli 80-100 euro l’anno 
2.a questa spesa va aggiunto naturalmente ilcosto del commercialista(circa 1.000 euro l’anno), 
3.i contributi INPS(circa il 27%, più un eventuale conguaglio se il reddito supera i 13.819 euro). 
4.il pagamento delle imposteIrpefeIrap, calcolate in percentuale sul reddito. 
2.Regime dei minimi: implica la tassazione agevolata del 5%, mentre i contributi INPS graveranno per il 27% sul reddito di impresa. 
Quali sono i costi di una partita IVA?
Gli obblighi fiscali da rispettare 
•Gli obblighi fiscali che il titolare di partita IVA deve rispettare sono i seguenti: 
•Emissione di fattura, che deve contenere: 
–numero progressivo di fattura; 
–data di emissione; 
–numero di partita IVA e codice fiscale dell’emittente; 
–ditta, denominazione e ragione sociale dell’emittente e del cliente; 
–residenza e domicilio dell’emittente e del cliente; 
–natura, quantità e qualità dei beni, comprensivi di aliquota; 
–corrispettivi con aliquota IVA applicata; 
–ammontare IVA distinta per aliquota. 
•Compilare gli appositi registri contabilicon fatture (emesse e ricevute), bolle doganali e corrispettivi. 
•Detrazioniriguardanti le operazioni soggette a imposta e le operazioni non imponibili. 
•Liquidazione, versamento e dichiarazione periodica dell’IVA. 
•Dichiarazione annuale IVAcon il Modello Unico, o separata.
Fattura pro-forma 
IVA si paga ogni 3 mesi 
Se il cliente non paga regolare si rischia di anticipare l’IVA prima dell’incasso
Temporary Manager
PRESSIONE FISCALE
Tartassati e non tutelati
Fondo patrimoniale
esercitazione
esercitazione 
Profilo 
Recomendations 
Connessioni 
Alumni 
Come si usa 
I Gruppi 
Jobs
esercitazione
newsletter di settore
esercitazione
esercitazione
esercitazione
esercitazione
esercitazione
esercitazione 
Profilo 
iscrizione 
Come si inserisce una ricerca
Andare all’estero?
DUBAI 
ABU DHABI 
SINGAPORE 
HONK KONG 
QATAR
Temporary Manager
esercitazione 
NETWORKING
esercitazione
associazioni
associazioni
Head hunter -recruiter
Head hunter -recruiter
Elenchi head hunter
Una ventina executive search 
Accord group 
A.T.Kearney 
Boyden 
D&G Hever 
Egoin Zehnder 
Eric Salmon 
Heidrick&struggles 
H.Neumann 
Horton Intl. 
J.Egerton/ Stanton Chase 
J.Friisberg 
Korn/Ferry Intl 
Maesina Search 
Alexander Mann 
Proper Transearch 
Ray&Berndtson 
RusselReynolds 
SpencerStuart
Gordon Gekko è fuori moda
Futuro?
La Disintermediazione 
In internet è l’eliminazione di intermediari senza valore aggiunto, presenti in 
qualunque processo, in una organizzazione sia produttiva che di altra natura. 
Il produttore o erogatore di servizi si interfaccia quindi direttamente con il cliente comprendendone i bisogni e il cliente diventa in sostanza l’unico punto di riferimento. 
Quali sono le opportunità? La riduzione dei costi, legati al taglio dei processi di intermediazione inutili. 
Come rischio, viceversa, la scomparsa dell’intero settore in cui uno è presente.
US Postal Service, 
che spedivano 200 miliardi di lettere nel 2000, tredici anni dopo 100 miliardi di lettere, con però una perdita di 16 miliardi di dollari. 
La Disintermediazione
La Free economy 
Definizione 
La free economyè in sostanza come fare profitto dando qualcosa per nulla, quindi regalandolo. 
Obiettivo 
Si regala al fine di creare un mercato puntando a soddisfare la domanda conseguente, per esempio l’uso gratuito di una applicazione o la fruizione base di un gioco, come avviene con Angry Birds.
Advertising Supported, dove la pubblicità e lo sponsorship sovvenzionano servizi informativi gratuiti o motori di ricerca come Google. 
Il Freemium, dove un numero limitato di paganti sovvenziona tutti gli altri. Viene regalato un bene o un servizio nelle sue funzionalità base e si richiede un pagamento per accedere al servizio completo. 
Flickr per la gestione delle proprie fotografie. 
La Free economy
Gift economy 
Gift economy, l’economia del dono, in cui si riceve una donazione in cambio della propria attività, è attuata online da molte società a scopo benefico e artisti indipendenti che in cambio poi pubblicano gratuitamente i loro brani musicali o anche altro materiale artistico. L’esempio più importante è Wikipedia, l’enciclopedia online, che non fa pubblicità e vive soltanto di donazioni.
<<il modello del free dovrebbe essere sempre valutato in qualunque business online>> 
La Free economy 
Chris Anderson 
direttore diWired USAdal 2001 al 2012
due economie: 
•quella delle cose, dove il prezzo dei beni tende a aumentare nel tempo, con meccanismi inflattivi 
•Bit Economy dove i prezzi tendono, viceversa, a diminuire. Quindi con meccanismi deflattivi, andando anche verso lo zero.
Globalizzazione 
Con la globalizzazione non esistono più frontiere 
Il rete il numero due difficilmente sopravvive, 
sopravvive solo il numero uno
Un esempio del cambiamento dovuto alla globalizzazione è la Kodak rispetto a Instagram. 
Kodak impiegava fino a 140 mila persone, poi dopo la bancarotta avvenuta nel febbraio 2012 ha cessato la produzione di materiale fotografico. 
Instagram,cheoperanellostessosettore,nel2012consolo13impiegatièstatacomprataperunmiliardodidollaridaFacebook 
Globalizzazione
La globalizzazione non è delocalizzazione 
…..non è spostare un processo produttivo dove il costo del lavoro è inferiore, sostanzialmente diffondendo lo schiavismo, ma è legata a due fattori: 
a) la network efficiency, cioè la capacità di creare valore aggiunto collegandosi a altre società per la creazione del valore complessivo del proprio servizio e del proprio prodotto, in modo continuo, quindi continuando a scegliere sempre il nodo, la società con la maggiore qualità e poi la cosiddetta 
b) income inequality, cioèla partecipazione di massa alla creazione del valore, come è avvenuto per i social, come per facebook e per twitter , in cui il vero valore sono i contenuti di milioni di persone che ogni giorno pubblicano materiali.
Il Mobile 
La velocità attraverso cui il mobile internet sta diffondendosi è senza precedenti nella storia della tecnologia. 
Il traffico mobile, sul totale del traffico internet è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, dallo 0,9% nel 2008 al 10% nel 2012, attorno al 19% per il 2013 e si stima il 28% nel 2014.
Data la sua velocità di diffusione se una società riesce a definire un modello di business per il mobile, che non ha nulla a che fare con i modelli di business precedenti, quelli legati al desktop e al PC, ha un immediato ritorno in termini diROI. 
Se viceversa rimane fuori da questo mercato, che diventerà nel tempo il mercato di riferimento nella rete, potrebbe essere emarginato e quindi non essere più in grado di competere. 
Il Mobile
L'E-commerce 
e-commerce è la vendita di prodotti o servizi attraverso internet. 
22 miliardi € 
1.300 miliardi €
L'E-commerce 
Settori in crescita nel 2014
Temporary Manager
Temporary Manager
PRIMAricevi la merce POIpaghi 
Come superare la diffidenza che ostacola sviluppo dell’e-commerce
La Scuola del futuro 
portaleEDX, creato dall’MITe dallaHarvard University 
Il futuro dell’apprendimento online 
testi digitali:entro 10 anni il 50% dei testi saranno digitali
Vivicome se fosse l'ultimogiorno 
ma pensacomese non dovessi morire mai
Temporary Management: 
Lavoracome se fosse l'ultimogiorno 
ma pensacomese non dovessi finire mai
Grazie dell’attenzione

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  • 4. NEGOZIAZIONE Prima di accettare un BDG obiettivo prendere tempo per RICONCILIAZIONEe poi negoziare i parametri variabili
  • 5. crescita? Quali sono i driver ?
  • 6. Strategia a breve termine !
  • 7. DRIVERS: Riconciliazione volumi RICONCILIAZIONE Anno 0 Anno I° Anno II° BASE BUSINESS 50.000mln€ 65.000mln€ 82.000mln€ Drivers Di Crescita ( esempi) Incremento corporate 1.000mln€ 1.000mln€ 1.000mln€ Partnership distributiva 2.000mln€ 3.000mln€ 2.000mln€ Line extension 2.000mln€ 1.000mln€ 1.000mln€ Nuovi distributori 3.000mln€ 5.000mln€ 3.000mln€ Canali speciali 2.000mln€ 1.000mln€ 1.000mln€ Private label 3.000mln 5.000mln€ 5.000mln€ Altri drivers 2.000mln 2.000mln€ 2.000mln€ TOTALE 65.000mln€ 82.000mln€ 97.000mln€ +30% +26% +18% MOL/Ebitda 6% 8% 10%
  • 8. NEGOZIAZIONE •Salario base •Bonus fatturato •Bonus performance + EBITDA
  • 9. Cosa ha in testa imprenditore? Margine incrementale nel periodo! Ad esempio: Fatturato Azienda t1= 5.000.000€ Margine operativo lordo t1= 10% Fatturato Forecast t2= 7.000.000€ Incremento% fatturato = 40% Incremento MOL= 200.000€
  • 13. AREE DI COMPETENZA •Acquisizioni •Crisi finanziarie •Ottimizzazioni e implementazioni •Miglioramento competitività •Riorganizzazione aziendale •Passaggio generazionale •Sviluppo nuovi progetti •Start up •Turnaround
  • 14. AREE FUNZIONALI Commerciale e Marketing Delocalizzazioni Finanza e Controllo Procurement HR (Risorse umane) ICT (Information Communication Technology) Operation & Supply Chain Sviluppo Tecnico & Prodotto Turnaround & Riorganizzazioni
  • 15. manager lafocalizzazionestanellacontinuitàaziendaleenelladifesaesviluppodelproprioruoloall'internodell'organizzazione differenze temporarymanager larealizzazionedelprogettodicambiamentoenellapreparazionedellastrutturaallapropriauscita.
  • 16. TEMPORARY MANAGER È imprenditore di se stesso
  • 17. TEMPORARY MANAGER È motivato da risultati difficili da raggiungere.
  • 18. TEMPORARY MANAGER Ama far succedere le cose
  • 19. TEMPORARY MANAGER il cambiamento come stimolo.
  • 20. TEMPORARY MANAGER in Azienda per il tempo del progetto
  • 21. TEMPORARY MANAGER Competenze funzionali: conoscenza generale di tutte le interdipendenze gestionali (grazie ad una esperienza interfunzionale);
  • 22. TEMPORARY MANAGER Competenze gestionale: orientamento al risultato, alle persone, allo sviluppo
  • 23. TEMPORARY MANAGER Competenza specifica NON del settore È migliore in quanto il manager non è imprigionato dai paradigmi e dalle gabbie mentali del settore stesso
  • 24. TEMPORARY MANAGER Competenze di settore, Può essere un vantaggio per la conoscenza del sistema competitivo, delle relative regole del gioco, degli ambiti geografici di riferimento, delle tecnologie in uso
  • 25. Skills e capacitàtrasversali, Skill multi settoriali Skill multi canali TEMPORARY MANAGER
  • 26. TEMPORARY MANAGER Il Temporary Manager (TM) si sviluppa negli anni ’70 nel mercato anglosassone.
  • 27. TEMPORARY MANAGER ostacoli in Italia: –rigidità contrattuale tipica italiana –impiego molto limitato nelle PMI –Il 98% delle aziende italiane è costituita da PMI con meno di 49 dipendenti
  • 28. CONSULENTE •Suggerisce decisioni •Assegna i compiti •Non entra a far parte dell’organico dell’azienda •Non riceve deleghe operative
  • 29. TEMPORARY MANAGER •È l’attuatore di un progetto specifico (cambiamento, crescita, ottimizzazione, ristrutturazione, internazionalizzazione,etc.) •Entra a far parte dell’organico dell’azienda •Si assume delle responsabilità in prima persona •Riceve le deleghe per la realizzazione del progetto •Lavora con le persone e le fa crescere
  • 30. FORME CONTRATTUALI –Contrattoaprogetto(Co.co.pro.) –Contrattodiassunzioneatempodeterminato –ContrattoaPartitaIVA –Contrattoconunasocietàditemporarymanagement
  • 31. TEMPI –Analisi aziendale o check up: da 1 a 3 mesi –Media complessità: da 6 a 12 mesi –Maggior complessità: da 18 a 36 mesi
  • 32. COSTI •i costi per l’imprenditore sono budgettizzabili preventivamente. •possibilità di recedere in qualsiasi momento, con il preavviso di un solo mese. •contratti estremamente flessibili, misurabili, implementabili
  • 33. Il Temporary Manager può aiutare l’imprenditore a cogliere più rapidamente ed efficacemente le opportunità di sviluppo LO SVILUPPO
  • 34. 1.competenzeedell’esperienzaspecificadicuil’imprenditorehabisognoinquelmomento(es:ConoscenzadeiMercatiEsteri, TurnaroundManagement,etc.) 2.èunacceleratoredelcambiamento 3.individuavelocementeiproblemi,lerispostestrategicheeletecnichemanagerialipergenerareilconsenso 4.analizzaconocchioesternolasituazioneaziendale 5.comparalasituazionedellasocietàconleaziendedelsettore, (i.e.Internazionalizzazione) 6.elaboraipianielestrategiedirisanamento/rilancio LO SVILUPPO
  • 35. 1.coachingaiquadridirigentiaziendali 2.formailconsensoattornoalpiano 3.ruolodigaranziapertuttelepartiinteressate(banche,fornitori, personale,etc.), 4.indipendenzadigiudizio,trasparenzaedeticaprofessionaledialtoprofilo 5.senoncondizioniperrilanciodell’aziendailTemporaryManagerloespliciteràchiaramenteall’imprenditore. LO SVILUPPO
  • 36. SVILUPPO ED IL RILANCIO
  • 38. il quarto stato: l’esercito delle PARTITE IVA
  • 39. il quarto stato: l’esercito delle PARTITE IVA
  • 40. Chi può aprire una partita IVA ? Titolari di società e professionisti autonomi, cioè chi esercita un’attività economica organizzata allo scopo di vendere, produrre e scambiare beni o servizi) possono aprire una partita IVA.
  • 41. Come si apre una partita IVA? •Aprire una partita IVAè molto semplice e assolutamentegratuito.
  • 42. Come si apre una partita IVA? La partita IVA si compone di11 numeri: i primi 7 vanno a indicare il contribuente, i seguenti 3 identificano il Codice dell’Ufficio delle Entrate, l’ultimo, infine, ha carattere di controllo.
  • 43. Come si apre una partita IVA?
  • 44. •Per aprire una partita IVA bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività, entro 30 giorni dal primo giorno di attività, con apposita dichiarazione, redatta sumodello AA9/7(ditta individuale e lavoratori autonomi) oppure modello AA7/7 (società) •entrambi i modelli si possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate. •La presentazione dei modelli può essere presentata attraverso i seguenti modi: –recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entratecon apposito documento di riconoscimento; –invio con raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato fotocopia del documento di riconoscimento; –invio per via telematica, tramite il software apposito che si scarica dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Come si apre una partita IVA?
  • 45. •Quando si apre una partita IVA, bisognerà scegliere ilcodiceATECOche si riferisce alla nostra specifica attività. •Inoltre, bisognerà scegliere anche il tipo diregime contabiletra: –regime dei minimi –contabilità ordinaria. •Una volta rilasciata o inviata la dichiarazione firmata, ci viene assegnato il numero di partita IVA, che rimarrà sempre lo stesso fino al termine dell’attività. Come si apre una partita IVA?
  • 46. Come si apre una partita IVA?
  • 47. •Ultima tappa da seguire è l’INPS, dove recarsi per aprire la propria posizione previdenziale. •Per chi deve registrare una ditta individuale, dovrà inoltre iscrivere l’impresa alla Camera di Commercio, e comunicare al Comune l’avvio della propria attività Come si apre una partita IVA?
  • 48. Quali sono i costi di una partita IVA? •Aprire una partita IVA non costa nulla, ma vi sono da considerare le spese di mantenimento, che possono esser anche sostanziose.
  • 49. 1.Regime di Contabilità ordinaria: chi apre una partita IVA a regime di contabilità ordinaria deve guadagnare abbastanza in generale, al fine di affrontare comodamente le spese di gestione 1.Chi deveiscrivere una ditta alla Camera di Commercio, pagherà all’istituto una quota che si aggira attorno agli 80-100 euro l’anno 2.a questa spesa va aggiunto naturalmente ilcosto del commercialista(circa 1.000 euro l’anno), 3.i contributi INPS(circa il 27%, più un eventuale conguaglio se il reddito supera i 13.819 euro). 4.il pagamento delle imposteIrpefeIrap, calcolate in percentuale sul reddito. 2.Regime dei minimi: implica la tassazione agevolata del 5%, mentre i contributi INPS graveranno per il 27% sul reddito di impresa. Quali sono i costi di una partita IVA?
  • 50. Gli obblighi fiscali da rispettare •Gli obblighi fiscali che il titolare di partita IVA deve rispettare sono i seguenti: •Emissione di fattura, che deve contenere: –numero progressivo di fattura; –data di emissione; –numero di partita IVA e codice fiscale dell’emittente; –ditta, denominazione e ragione sociale dell’emittente e del cliente; –residenza e domicilio dell’emittente e del cliente; –natura, quantità e qualità dei beni, comprensivi di aliquota; –corrispettivi con aliquota IVA applicata; –ammontare IVA distinta per aliquota. •Compilare gli appositi registri contabilicon fatture (emesse e ricevute), bolle doganali e corrispettivi. •Detrazioniriguardanti le operazioni soggette a imposta e le operazioni non imponibili. •Liquidazione, versamento e dichiarazione periodica dell’IVA. •Dichiarazione annuale IVAcon il Modello Unico, o separata.
  • 51. Fattura pro-forma IVA si paga ogni 3 mesi Se il cliente non paga regolare si rischia di anticipare l’IVA prima dell’incasso
  • 54. Tartassati e non tutelati
  • 57. esercitazione Profilo Recomendations Connessioni Alumni Come si usa I Gruppi Jobs
  • 65. esercitazione Profilo iscrizione Come si inserisce una ricerca
  • 67. DUBAI ABU DHABI SINGAPORE HONK KONG QATAR
  • 76. Una ventina executive search Accord group A.T.Kearney Boyden D&G Hever Egoin Zehnder Eric Salmon Heidrick&struggles H.Neumann Horton Intl. J.Egerton/ Stanton Chase J.Friisberg Korn/Ferry Intl Maesina Search Alexander Mann Proper Transearch Ray&Berndtson RusselReynolds SpencerStuart
  • 77. Gordon Gekko è fuori moda
  • 79. La Disintermediazione In internet è l’eliminazione di intermediari senza valore aggiunto, presenti in qualunque processo, in una organizzazione sia produttiva che di altra natura. Il produttore o erogatore di servizi si interfaccia quindi direttamente con il cliente comprendendone i bisogni e il cliente diventa in sostanza l’unico punto di riferimento. Quali sono le opportunità? La riduzione dei costi, legati al taglio dei processi di intermediazione inutili. Come rischio, viceversa, la scomparsa dell’intero settore in cui uno è presente.
  • 80. US Postal Service, che spedivano 200 miliardi di lettere nel 2000, tredici anni dopo 100 miliardi di lettere, con però una perdita di 16 miliardi di dollari. La Disintermediazione
  • 81. La Free economy Definizione La free economyè in sostanza come fare profitto dando qualcosa per nulla, quindi regalandolo. Obiettivo Si regala al fine di creare un mercato puntando a soddisfare la domanda conseguente, per esempio l’uso gratuito di una applicazione o la fruizione base di un gioco, come avviene con Angry Birds.
  • 82. Advertising Supported, dove la pubblicità e lo sponsorship sovvenzionano servizi informativi gratuiti o motori di ricerca come Google. Il Freemium, dove un numero limitato di paganti sovvenziona tutti gli altri. Viene regalato un bene o un servizio nelle sue funzionalità base e si richiede un pagamento per accedere al servizio completo. Flickr per la gestione delle proprie fotografie. La Free economy
  • 83. Gift economy Gift economy, l’economia del dono, in cui si riceve una donazione in cambio della propria attività, è attuata online da molte società a scopo benefico e artisti indipendenti che in cambio poi pubblicano gratuitamente i loro brani musicali o anche altro materiale artistico. L’esempio più importante è Wikipedia, l’enciclopedia online, che non fa pubblicità e vive soltanto di donazioni.
  • 84. <<il modello del free dovrebbe essere sempre valutato in qualunque business online>> La Free economy Chris Anderson direttore diWired USAdal 2001 al 2012
  • 85. due economie: •quella delle cose, dove il prezzo dei beni tende a aumentare nel tempo, con meccanismi inflattivi •Bit Economy dove i prezzi tendono, viceversa, a diminuire. Quindi con meccanismi deflattivi, andando anche verso lo zero.
  • 86. Globalizzazione Con la globalizzazione non esistono più frontiere Il rete il numero due difficilmente sopravvive, sopravvive solo il numero uno
  • 87. Un esempio del cambiamento dovuto alla globalizzazione è la Kodak rispetto a Instagram. Kodak impiegava fino a 140 mila persone, poi dopo la bancarotta avvenuta nel febbraio 2012 ha cessato la produzione di materiale fotografico. Instagram,cheoperanellostessosettore,nel2012consolo13impiegatièstatacomprataperunmiliardodidollaridaFacebook Globalizzazione
  • 88. La globalizzazione non è delocalizzazione …..non è spostare un processo produttivo dove il costo del lavoro è inferiore, sostanzialmente diffondendo lo schiavismo, ma è legata a due fattori: a) la network efficiency, cioè la capacità di creare valore aggiunto collegandosi a altre società per la creazione del valore complessivo del proprio servizio e del proprio prodotto, in modo continuo, quindi continuando a scegliere sempre il nodo, la società con la maggiore qualità e poi la cosiddetta b) income inequality, cioèla partecipazione di massa alla creazione del valore, come è avvenuto per i social, come per facebook e per twitter , in cui il vero valore sono i contenuti di milioni di persone che ogni giorno pubblicano materiali.
  • 89. Il Mobile La velocità attraverso cui il mobile internet sta diffondendosi è senza precedenti nella storia della tecnologia. Il traffico mobile, sul totale del traffico internet è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, dallo 0,9% nel 2008 al 10% nel 2012, attorno al 19% per il 2013 e si stima il 28% nel 2014.
  • 90. Data la sua velocità di diffusione se una società riesce a definire un modello di business per il mobile, che non ha nulla a che fare con i modelli di business precedenti, quelli legati al desktop e al PC, ha un immediato ritorno in termini diROI. Se viceversa rimane fuori da questo mercato, che diventerà nel tempo il mercato di riferimento nella rete, potrebbe essere emarginato e quindi non essere più in grado di competere. Il Mobile
  • 91. L'E-commerce e-commerce è la vendita di prodotti o servizi attraverso internet. 22 miliardi € 1.300 miliardi €
  • 92. L'E-commerce Settori in crescita nel 2014
  • 95. PRIMAricevi la merce POIpaghi Come superare la diffidenza che ostacola sviluppo dell’e-commerce
  • 96. La Scuola del futuro portaleEDX, creato dall’MITe dallaHarvard University Il futuro dell’apprendimento online testi digitali:entro 10 anni il 50% dei testi saranno digitali
  • 97. Vivicome se fosse l'ultimogiorno ma pensacomese non dovessi morire mai
  • 98. Temporary Management: Lavoracome se fosse l'ultimogiorno ma pensacomese non dovessi finire mai