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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 1/12
Certificazione del Personale e delle
Competenze
ATTI SEMINARI
Sintesi
Programma
internazionale
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 2/12
Premessa
Crediamo che la rivoluzione introdotta nel mondo delle professioni non
regolamentate dalla Legge n. 4 del 14.01.2013 ("Disposizioni in materia di professioni
non organizzate") sia oggi un opportunit reale: la qualifica e la certificazione del
personale 竪 infatti una delle nuove frontiere della qualit e del marketing,
strumento da conoscere per creare nuove opportunit di mercato.
Questo documento raccoglie i validi contributi dati dai nostri collaboratori e
partners nel settore della certificazione e della formazione allargomento
Certificazione del Personale e delle Competenze, trattato nel corso dei Seminari
che si sono tenuti recentemente presso la nostra sede di Milano.
I nostri ringraziamenti per la buona riuscita della presente iniziativa formativa vanno
pertanto ai relatori, per la preziosa collaborazione e disponibilit dimostrata, ed ai
partecipanti ai nostri seminari oltre che ai molti che ci hanno contattato interessati
ad avere gli atti dei nostri convegni.
Chi 竪 audit in Italy
Audit in Italy nasce da un progetto innovativo nel settore dell'auditing, della
compliance aziendale e della formazione.  innovativo per il suo ruolo, in questi
settori, di supporto alle imprese nelle loro decisioni e nella riduzione del loro rischio.
Il progetto nasce nel 2005 da un gruppo di auditor, con lintento di definire nuove
regole di collaborazione e nuovi modelli volti ad assicurare un reale valore alle
verifiche. Nel 2007 sono stati sviluppati i rapporti di agenzia ed il servizio di broker
per la certificazione, nel 2009 i nuovi servizi innovativi in materia di compliance
legislativa e avviato il percorso della certificazione e nel 2011 il servizio di
formazione.
Oggi Audit in Italy svolge attivit di auditing, vigilanza, brokeraggio, supporto
all'attivit legislativa e normativa e di formazione. Tutto questo in ogni settore
aziendale: qualit, sicurezza, ambiente, energia, lavoro, finanza.
In particolare, Audit in Italy 竪 una realt certificata ISO 9001 per i Servizi di
compliance aziendale (di fornitura dellOrganismo di Vigilanza e di gestione delle
segnalazioni ai sensi del Decreto legislativo 231 del 2001) e per la progettazione ed
erogazione di corsi di formazione.
Il modello 竪 semplice: indipendenza, alta professionalit dei verificatori e reale
personalizzazione alle esigenze del cliente.
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 3/12
Sommario
1. La dimensione economica del fenomeno ed il ruolo dellinformazione. ........................ 4
2. Lapplicazione della legge 4 del 2013 con particolare riferimento al ruolo dei
destinatari............................................................................................................................. 4
3. La Certificazione delle competenze non formali ed informali alla luce del D. lgs n. 13
del 16 gennaio 2013................................................................................................................7
4. Opportunit per le imprese, associazioni e professionisti: utilizzare la qualifica delle
competenze come strumento competitivo. Il caso degli Educatori finanziari ............... 8
4.1 Presentazione caso Educatori finanziari............................................................................ 9
5. Laccreditamento Accredia: le regole operative. .............................................................10
6. Le buone pratiche definite dall'UNI e dal CEN cosa fare in concreto per definire le
regole....................................................................................................................................11
Seguite il nostro webinar sulla certificazione del personale e delle
competenze:http://www.youtube.com/watch?v=YqcMP9pFIso
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 4/12
1. La dimensione economica del fenomeno ed il ruolo
dellinformazione
Patrizia Ghini - Dottore Commercialista
Scopo di questa breve relazione 竪 quello di rappresentare la dimensione economica del
fenomeno della certificazione delle professioni non regolamentate e riuscire a cogliere le
potenzialit ed i possibili sviluppi di questo interessante settore soprattutto alla luce
dellentrata in vigore della L. 4/2013, cercando, quindi, di individuare esigenze e linee di
intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del PIL, nonch辿 uno
dei settori economici pi湛 vivaci e in trasformazione.
, infatti, opportuno ricordare come siano stimabili in oltre 300 le figure professionali (ossia
2 milioni di professionisti italiani non iscritti ad albi od ordini) che operano da tempo, de
facto, sul mercato nazionale (e in prospettiva comunitaria), e che auspicano un
riconoscimento giuridico del proprio operato, a tutela della propria professionalit e dei
propri clienti-consumatori. Tale numero 竪 destinato ad aumentare nel tempo, alla luce
dellevoluzione della societ stessa che porta, appunto, alla nascita di nuove professioni
(basti pensare al blogger, al personal shopper, al wedding planner ecc.). Si tratta di nuove
professioni volte a fornire allutente-consumatore un servizio specifico (esperienza di
consumo) sempre al meglio ed unico. Presupposti essenziali per la crescita del settore sono,
pertanto, l'innovazione, la qualit delle attivit e della certificazione e la tutela del cliente,
impresa o cittadino, anche attraverso l'utilizzo delle norme tecniche volontarie (facendo
riferimento alle regole europee).
E necessario, dunque, salvaguardare gli interessi di quanti lavorano in questo mercato e
degli utenti: sicuramente le professioni non regolamentate sono l'esempio pi湛 avanzato di
flessibilit e di capacit di aggiornamento nel mondo del lavoro. Non si tratta di 'chiuderli' in
un ordine, ma di consentire loro di lavorare al meglio in piena concorrenza", senza
dimenticare che le professioni non regolamentate rappresentano "uno sbocco
occupazionale importante, proprio adesso che il tema lavoro 竪 all'ordine del giorno"; infatti,
la certificazione consente al professionista certificato di fornire quei segnali di competenza
necessari per conquistare nuove fasce di mercato. La certificazione costituisce un atto
volontario e riproduce lattestazione di un ente terzo in merito alle competenze
professionali, in modo obiettivo e trasparente, tenendo conto della formazione e
dellesperienza del professionista, a norma delle tecniche UNI.
Tuttavia, 竪 importante sottolineare che la certificazione pu嘆 riguardare non solo la
professione ma anche specifiche competenze che possono essere non solo specialistiche
ma anche trasversali (ed 竪 soprattutto a queste che bisogna puntare), dove per
competenza si intende la comprovata capacit di utilizzare conoscenze, abilit e capacit
personali in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale,
esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilit. La certificazione delle
competenze pu嘆 essere rilasciata sulla base di specifiche tecniche che individuano i requisiti
in termini di conoscenze, abilit e competenze che il richiedente deve dimostrare di
possedere al fine di garantire allutente-consumatore lerogazione di un servizio su standard
qualitativi elevati.
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 5/12
2. Lapplicazione della legge 4 del 2013 con particolare riferimento
al ruolo dei destinatari
Giancarlo Colferai Cepas  Presidente
Raffaella Malorgio Audit in Italy  Auditor e client manager
Scopo di questa breve relazione 竪 quello di descrivere il ruolo ricoperto dai soggetti
interessati dalla Legge 4/2013, individuando relazioni e connessioni tra gli stessi.
Lo scenario delineato dalla Legge 4/2013 vede come attori:
- Professionisti e Associazioni di categoria: la legge riguarda tutte quelle professioni
esercitate abitualmente e prevalentemente mediante il lavoro intellettuale o, con il suo
concorso, che non risultano riservate per legge ai soggetti iscritti agli albi o collegi, e con
lesclusione delle professioni sanitarie, attivit e mestieri artigianali, commerciali e di
pubblico servizio.
I professionisti possono costituire associazioni professionali le quali valorizzano le
competenze degli associati, garantiscono il rispetto delle regole deontologiche,
promuovono la formazione permanente dei propri iscritti, collaborano allelaborazione
delle Norme UNI, promuovono la costituzione di Organismi di Certificazione della
conformit nei settori di competenza, nel rispetto dei requisiti di indipendenza,
imparzialit e professionalit. Inoltre, le Associazioni (in virt湛 del principio di
autoregolamentazione volontaria sancita dalla legge) possono rilasciare ai propri iscritti
unattestazione di competenza la quale per嘆 non rappresenta requisito necessario per
lesercizio dellattivit professionale ed 竪 legata al mantenimento delliscrizione
allAssociazione.
- Consumatori: la legge bilancia il ruolo preponderante svolto dalle associazioni con
numerose forme di tutela a favore dei consumatori-cittadini: vengono, infatti, posti vari
collegamenti con il Codice del Consumo (ad esempio, la necessit per le associazioni di
munirsi di un codice di condotta e di uno sportello per il cittadino/consumatore con
funzioni informative e di risoluzione delle controversie). Altre forme di tutela sono
rappresentate dalla costante informazione promossa dal Ministero dello Sviluppo
Economico riguardo alladozione di nuove norme tecniche UNI nonch辿 allelenco delle
associazioni professionali che possiedono i requisiti previsti dalla L.4/2013, dal sistema di
attestazione delle associazioni e dalla certificazione rilasciata dagli ODC (terzi, obiettivi
ed imparziali).
- Organismi di certificazione (e Ente di accreditamento): gli ODC possono rilasciare al
professionista che lo richiede (anche non iscritto ad alcuna Associazione), il CERTIFICATO
di CONFORMITA alla NORMA TECNICA UNI definita per la singola professione.
La L. 4/2013 sancisce il principio di autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dei
professionisti; questultima si basa sulla conformit a Norme tecniche UNI: va sottolineato
che la legge non obbliga a conformarsi alla norma tecnica UNI di riferimento; tuttavia, la
conformit ad essa 竪 consigliata perch辿 presunzione di conformit , cio竪 il professionista
che opera in conformit ad una norma UNI dimostra al mercato di operare adottando
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 6/12
comportamenti riconosciuti come le best practices, lo stato dellarte, non definiti da
unassociazione singola, ma frutto dellincontro di tutte le parti interessate (considerato,
appunto, che alla elaborazione delle norme UNI sono chiamati a partecipare tutti gli
stakeholder).
Dalla lettura della Legge 竪 possibile delineare un circolo virtuoso della certificazione del
personale, di seguito illustrato:
Per approfondimenti:
- http://www.youtube.com/watch?v=YqcMP9pFIso Webinar sulla certificazione del
personale elaborato da Audit in Italy
- www.uni.com
- www.sviluppoeconomico.gov.it
- www.accredia.it
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 7/12
3. La Certificazione delle competenze non formali ed informali alla
luce del D. lgs n. 13 del 16 gennaio 2013
Aldo Riggi - Presidente Competence Institute
In questo periodo di crisi economica per resistere sul mercato ed essere competitivi si 竪
rivelato sempre pi湛 importante poter offrire competenze e innovazione.
Uno degli obiettivi di Europa 2020, la strategia decennale per la crescita sviluppata
dellUnione Europea, 竪 proprio quello di migliorare il livello di istruzione delle persone,
riducendo ad una percentuale non significativa labbandono scolastico, e definendo piani di
apprendimento permanente.
In Italia il primo segnale in linea con tali direttive 竪 stata la Legge 92/2012 _Disposizioni in
materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita che promuove
lapprendimento permanente e la necessit della realizzazione di un sistema nazionale di
certificazione delle competenze.
Nello specifico 竪 il Dlgs 13/2013 a focalizzarsi sulla validazione degli apprendimenti non
formali e informali e sullistituzione di un sistema di certificazione delle competenze
riconosciuto a livello nazionale.
Le competenze che possono essere validate e certificate devono comunque tener conto sia
dellEuropean Qualification Framework (EQF), sia del Repertorio Nazionale dei Titoli e
delle Qualificazioni istituito dal Dlgs 13/2013.
Il Repertorio 竪 costituito dai titoli di istruzione, dalle figure formate nei percorsi di
istruzione e formazione professionale e di istruzione tecnica superiore ed individua i diversi
profili che si possono ottenere a seconda della strada educativa intrapresa.
Oltre a definire i profili, nel Dlgs 13/2013 vengono identificate tre tipologie di standard
minimi di servizio:
-di processo, con misure personalizzate di orientamento;
-di attestazione, con le indicazioni da inserire nei certificati;
-di sistema, riguardanti le modalit di erogazione, la formazione degli addetti.
Gli standard vengono definiti, verificati e monitorati dal Comitato Tecnico Nazionale che
almeno ogni tre anni provvede allaggiornamento del Repertorio.
Pur costituendo un punto di svolta importante per uniformarci anche alle richieste
dellUnione Europea nel campo dellistruzione e della formazione, laspetto pi湛 critico di
questo decreto 竪 la definizione dallalto degli standard, che rimangono sempre molto
connessi allottenimento di titoli di istruzione e formazione mentre sarebbe auspicabile
coinvolgere in maniera pi湛 decisa le aziende e in generale coloro che cercano forza lavoro
in modo da individuare profili davvero rispondenti alla diverse necessit.
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 8/12
4. Opportunit per le imprese, associazioni e professionisti: utilizzare
la qualifica delle competenze come strumento competitivo. Il caso
degli Educatori finanziari
Claudio Grossi - Partner Progetica
Recenti fatti di attualit hanno dimostrato come i consumatori ripongano poca
fiducia nel settore finanziario, che presenta un indice di gradimento davvero molto
basso.
Da qui nasce la necessit di riconquistare la fiducia dei clienti dimostrando che gli
operatori del settore sono persone specializzate che mirano ad ottenere un profitto
per entrambe le parti coinvolte nella transizione finanziaria.
Lobiettivo da perseguire 竪 dunque la qualit, raggiungibile uniformandosi alle
norme tecniche che regolamentano il settore. Gli standard di riferimento sono quelli
UNI-ISO, nello specifico:
- UNI ISO 22222:2008  Requisiti per i pianificatori finanziario-economico-
patrimoniali personali;
- UNI/TS 11348:2010 - Guida all'applicazione della UNI ISO 22222 - Terminologia,
classificazione e requisiti del servizio;
- UNI/TR 11403:2011 - Linee guida per la scelta del pianificatore finanziario-
economico-patrimoniale personale;
- UNI 11402:2011 - Educazione finanziaria del cittadino - Requisiti del servizio;
- UNI 11503:2013 - Educazione finanziaria - Indicazioni per lapplicazione e la
verifica 11402 e requisiti dei soggetti (organizzazioni) che erogano servizi di
educazione finanziaria.
Il primo step consiste nel sviluppare uno schema di valutazione delle competenze
basandosi sulle norme sopracitate e coniugandole alle definizioni di
competenze/conoscenze/abilit contenute nello European Qualifications
Framework (EQF).
Ottenere competenze certificate 竪 un vantaggio sia per lorganizzazione cui
appartiene loperatore, che pu嘆 incrementare il suo livello di credibilit sul mercato,
sia per loperatore stesso che pu嘆 mostrare al cliente una qualifica documentata.
Per sensibilizzare i cittadini a questo tema e per far incontrare loro personale del
settore qualificato, Progetica, in collaborazione con Comune di Milano, UNI e
Universit Cattolica, ha portato a termine unimportante iniziativa, denominata
Azione 44_Educazione finanziaria di qualit che consiste in un percorso
informativo e formativo che aiuta a comprendere meglio i diversi aspetti del bilancio
familiare, dalla pianificazione fino ad arrivare alla pensione.
Nel 2014 il progetto sar esteso anche ad aziende, associazioni e organizzazioni
rappresentative dei lavoratori, dei consumatori e delle famiglie, Terzo e Quarto
settore che desiderano fare sistema per migliorare il benessere e le prospettive
future degli utenti.
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4.1 Presentazione caso Educatori finanziari
Alberto Di Martino - Presidente ICB Qualit
Il progetto pu嘆 considerarsi unesperienza da condividere in quanto si 竪 cercato di seguire
quelle che sono le buone pratiche in materia, in particolare le indicazioni della guida CEN 14
al fine di lavorare con un progetto che possa avere una visione di pi湛 lungo periodo.
Prima di tutto il lavoro 竪 partito monitorando i lavori UNI in materia, i lavori dellente
nazionale italiano di unificazione si sono, infatti, sviluppati con unottica strategica e di
coerenza fra le varie norme, la norma UNI 11402 sulleducazione finanziaria nasce da oltre 5
anni di lavori nel settore della pianificazione finanziaria, economico e patrimoniale nata con
ladozione italiana della ISO 22222, anchessa collegabile alla certificazione del personale. La
UNI 11402 ha visto due possibili esigenze di applicazione: la prima legata alle organizzazioni
come ad esempio le reti di promotori, quindi in ottica pi湛 di servizio; la seconda invece
legata a specifiche competenze, quindi in ottica pi湛 di qualifica del personale. Ricordiamo
che sono gi presenti organizzazioni con servizio certificato e sono presenti richieste da
parte di soggetti pubblici di esperti con competenza certificata.
Queste premesse hanno generato un progetto che doveva essere basato esclusivamente su
questi lavori normativi, per questo si 竪 attivamente partecipato ai lavori normativi e pre-
normativi e lo schema di valutazione delle competenze ha cercato di coniugare i modelli di
normazione previsti in UNI e basati sulla triade del modello EQF
competenze/conoscenze/abilit in unottica di garantire la capacit di erogare il servizio
secondo le buone pratiche delle norme (UNI 11042 e ISO 22222).
Infine sono state prese due decisioni strategiche.
1. Massima trasparenza: con un sito dedicato e tutti i documenti pubblicati.
2. Garanzia al mercato: servizio indipendente e certificato per la gestione delle
segnalazioni e concetto di partecipazione delle parti interessate che oggi sono
coinvolte nel monitoraggio dei servizi.
Riferimenti normativi
 UNI ISO 22222: Pianificazione finanziaria, economica e patrimoniale personale
(personal financial planning) - Requisiti per i pianificatori finanziario-economico-
patrimoniali personali (personal financial planner)
 UNI 11402: Educazione finanziaria del cittadino - Requisiti del servizio
 UNI TS 11348: Pianificazione finanziaria, economica e patrimoniale personale - Guida
allapplicazione della UNI ISO 22222:2008 - Terminologia, classificazione e requisiti
del servizio
 UNI/TS 11503:2013 Educazione finanziaria - Indicazioni per lapplicazione e la verifica
della UNI 11402 e requisiti dei soggetti (organizzazioni) che erogano servizi di
educazione finanziaria
 UNI/TR 11403:2011 Linee guida per la scelta del pianificatore finanziario-economico-
patrimoniale personale previsto dalla UNI ISO 22222:2008
Bibliografia: Guida all'educazione finanziaria. Istruzioni per un corretto uso della finanza personale. Gestire il
risparmio, scegliere gli investimenti, evitare gli errori. Gaetano Megale, Sergio Sorgi - Il Sole 24 Ore
Il sito di riferimento: www.EducatoreFinaziario.it
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5. Laccreditamento Accredia: le regole operative.
Tina Nardone - Responsabile sistemi di gestione per la qualit e lead auditor
Laccreditamento in materia di certificazione del personale 竪 in una situazione di
impasse, molti problemi del settore si erano risolti con lavvento del regolamento
765 del 2008 che ha dato ad Accredia un ruolo di autority del mercato e di
riferimento chiaro. La legge 4 del 2013 ora richiede sulla base del ruolo un lavoro
importante in materia.
Questi gli aspetti da valutare per cercare di capire lo scenario quando parliamo di
accreditamento.
1. Verificare se lo schema rientra nella applicazione della legge 4 del 2013, infatti
abbiamo fuori schema alcuni settori come quelli sanitari e inoltre abbiamo fuori
il settore delle competenze ossia una parte della professionalit, sicuramente
diverso dalla norma sulle professioni non regolamentate. Nel secondo caso le
regole non possono essere che quelle delle ISO 17024 cos狸 come riportato nel
regolamento Accredia per laccreditamento di soggetti che svolgono attivit di
attestazione indipendente del personale o delle competenze. In questo caso
non ci sono assolutamente barriere in ingresso per nessun soggetto, la ISO
17024 nonch辿 gli altri documenti di riferimento di Accredia fissano requisiti
chiari ed ormai condivisi (gli organismi accreditati secondo questo standard
sono oggi )
2. Nel caso di applicabilit della Legge 4 del 2013, abbiamo almeno di situazioni. La
prima se esiste norma UNI o documenti equivalente (si parla di applicare le PdR
ossia le famose prassi di riferimento), in questo caso sembra evidente lobbligo
di accreditamento. Secondo caso, non esiste norma UNI (ricordiamoci che in
molti casi le lobby potrebbero bloccarla), possiamo pensare ad accreditamenti
su schemi proprietari (se Accredia li accetter) oppure a certificazione senza
accreditamento (aspetto non vietato per legge per cui possibile).
Infine saranno da gestire gli schemi riferibili a professionisti che non hanno
norma UNI (pensiamo agli auditor che fanno riferimento solo a norme
metodologiche), ovvero norme UNI secondo standard differenti di quelli ora
previsti (per esempio Amministratori di Condominio secondo UNI 10801 redatta
con un vecchio approccio), ma gi accreditati. Infine pensiamo a norme di
altri enti normatori come il BSI o ISO con implicazioni diverse perch辿 le prime
sono allinterno dellEU, mentre le seconde fuori ma rientranti in regole stile
WTO.
3. Guardiamo infine lestero con una duplice visione: libero mercato dei servizi e
accordi di mutuo riconoscimento. Qualora Accredia rifiuti un accreditamento
sicuramente 竪 possibile chiederlo allestero.
Cosa fare adesso
Aspettiamo le disposizioni di Accredia per capirne di pi湛, ma progettiamo schemi
anche con strategie diverse o non convenzionali.
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ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 11/12
6. Le buone pratiche definite dall'UNI e dal CEN cosa fare in concreto
per definire le regole.
Stefano Bonetto - Auditor ed esperto di formazione tecnica
Lobiettivo 竪 quello di capire come e perch辿 utilizzare gli strumenti a disposizione al fine di
ridurre i rischi connessi alle pratiche scorrette che possono, quindi, portare a sanzioni e
richieste di danni.
I primi strumenti da conoscere e considerare sono le buone prassi, quei documenti che
descrivono non solo lo stato dellarte, ma anche come comportarsi, e che devono essere
utilizzati per la redazione della specifica tecnica, ossia il documento che definisce i requisiti
relativi alla professione o alla competenza che si vuole valutare. La specifica tecnica 竪,
pertanto, il punto focale di qualsiasi sistema di attestazione e pu嘆 essere utilizzata sia per le
persone sia in ottica del 束servizio損 da queste erogate.
Le buone pratiche di riferimento sono:
 la CEN Guide 14 (documento scaricabile anche in italiano, definisce gli aspetti
fondamentali richiesti a livello normativo europeo e prende come riferimenti la
direttiva professioni ed il modello EQF);
 il documento UNI emesso dalla CCT (ha un focus esclusivo sulle professioni non
regolamentate, molto meno sulle competenze; per attivit professionali si
intendono quelle di tipo intellettuale - es. tributaristi - o i mestieri - es. idraulico - o
le qualifiche professionali - ad es. manutentore; per attivit non regolamentate, si
intendono quelle per le quali non vi sia un disciplina cogente specifica e dettagliata);
 la ISO 17024 (del 2012) la norma internazionale in materia di qualifica del personale
(documento di riferimento anche per lente italiano di accreditamento Accredia).
Alcuni aspetti importanti del documento CEN: la guida distingue due fasi operative ben definite pre-
normativa e normativa. La fase pre-normativa deve comprendere: raccolta dati di mercato e sociali,
riferimenti legislativi (generali e particolari) e lindividuazione delle parti interessate. La fase
normativa deve considerare: lanalisi competenze, i compiti ed i modelli di valutazione.
Alcuni aspetti importanti del documento UNI: prevede una fase pre-normativa che include il concetto
di stato dell'arte, fra cui la dimensione del problema ed i riferimenti legislativi inclusi quelli europei;
richiede la Costituzione di GL o assegnazione a gruppo esistente; definisce i criteri di voto ed il
processo normativo: documento di presentazione (documento importante come metodologia),
inchiesta preliminare, elaborazione e inchiesta finale.
Alcuni aspetti importanti della ISO 17024: definisce le regole per il coinvolgimento delle differenti parti
interessate; richiede molta attenzione sulla qualifica degli esperti; prevede il monitoraggio delle
prestazioni degli esaminatori e laffidabilit dei loro giudizi (validazione metodi); richiede processi di
miglioramento come azioni correttive; definisce in modo puntuale come mantenere le registrazioni e
controllare i documenti; richiede la disponibilit al pubblico dei documenti ed un feed back dal
mercato gestito ed aggiornato.
Obiettivo compliance -
meno rischi possibili
Copyright
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Audit in Italy: la formazione che funziona!
Vi ricordiamo che tutte le nostre iniziative formative potranno essere
seguite sia nella formula "open" nelle nostre aule, che in formula
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Non esitate quindi a contattarci per concordare la soluzione formativa
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Milano, via Carlo Goldoni 1  Treviso, Viale della Repubblica 247
Motta di Livenza, Borgo Aleandro 8  Roma, Via della Scrofa 117
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Atti seminari certificazione personale e competenze rev5

  • 1. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 1/12 Certificazione del Personale e delle Competenze ATTI SEMINARI Sintesi Programma internazionale
  • 2. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 2/12 Premessa Crediamo che la rivoluzione introdotta nel mondo delle professioni non regolamentate dalla Legge n. 4 del 14.01.2013 ("Disposizioni in materia di professioni non organizzate") sia oggi un opportunit reale: la qualifica e la certificazione del personale 竪 infatti una delle nuove frontiere della qualit e del marketing, strumento da conoscere per creare nuove opportunit di mercato. Questo documento raccoglie i validi contributi dati dai nostri collaboratori e partners nel settore della certificazione e della formazione allargomento Certificazione del Personale e delle Competenze, trattato nel corso dei Seminari che si sono tenuti recentemente presso la nostra sede di Milano. I nostri ringraziamenti per la buona riuscita della presente iniziativa formativa vanno pertanto ai relatori, per la preziosa collaborazione e disponibilit dimostrata, ed ai partecipanti ai nostri seminari oltre che ai molti che ci hanno contattato interessati ad avere gli atti dei nostri convegni. Chi 竪 audit in Italy Audit in Italy nasce da un progetto innovativo nel settore dell'auditing, della compliance aziendale e della formazione. innovativo per il suo ruolo, in questi settori, di supporto alle imprese nelle loro decisioni e nella riduzione del loro rischio. Il progetto nasce nel 2005 da un gruppo di auditor, con lintento di definire nuove regole di collaborazione e nuovi modelli volti ad assicurare un reale valore alle verifiche. Nel 2007 sono stati sviluppati i rapporti di agenzia ed il servizio di broker per la certificazione, nel 2009 i nuovi servizi innovativi in materia di compliance legislativa e avviato il percorso della certificazione e nel 2011 il servizio di formazione. Oggi Audit in Italy svolge attivit di auditing, vigilanza, brokeraggio, supporto all'attivit legislativa e normativa e di formazione. Tutto questo in ogni settore aziendale: qualit, sicurezza, ambiente, energia, lavoro, finanza. In particolare, Audit in Italy 竪 una realt certificata ISO 9001 per i Servizi di compliance aziendale (di fornitura dellOrganismo di Vigilanza e di gestione delle segnalazioni ai sensi del Decreto legislativo 231 del 2001) e per la progettazione ed erogazione di corsi di formazione. Il modello 竪 semplice: indipendenza, alta professionalit dei verificatori e reale personalizzazione alle esigenze del cliente.
  • 3. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 3/12 Sommario 1. La dimensione economica del fenomeno ed il ruolo dellinformazione. ........................ 4 2. Lapplicazione della legge 4 del 2013 con particolare riferimento al ruolo dei destinatari............................................................................................................................. 4 3. La Certificazione delle competenze non formali ed informali alla luce del D. lgs n. 13 del 16 gennaio 2013................................................................................................................7 4. Opportunit per le imprese, associazioni e professionisti: utilizzare la qualifica delle competenze come strumento competitivo. Il caso degli Educatori finanziari ............... 8 4.1 Presentazione caso Educatori finanziari............................................................................ 9 5. Laccreditamento Accredia: le regole operative. .............................................................10 6. Le buone pratiche definite dall'UNI e dal CEN cosa fare in concreto per definire le regole....................................................................................................................................11 Seguite il nostro webinar sulla certificazione del personale e delle competenze:http://www.youtube.com/watch?v=YqcMP9pFIso
  • 4. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 4/12 1. La dimensione economica del fenomeno ed il ruolo dellinformazione Patrizia Ghini - Dottore Commercialista Scopo di questa breve relazione 竪 quello di rappresentare la dimensione economica del fenomeno della certificazione delle professioni non regolamentate e riuscire a cogliere le potenzialit ed i possibili sviluppi di questo interessante settore soprattutto alla luce dellentrata in vigore della L. 4/2013, cercando, quindi, di individuare esigenze e linee di intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del PIL, nonch辿 uno dei settori economici pi湛 vivaci e in trasformazione. , infatti, opportuno ricordare come siano stimabili in oltre 300 le figure professionali (ossia 2 milioni di professionisti italiani non iscritti ad albi od ordini) che operano da tempo, de facto, sul mercato nazionale (e in prospettiva comunitaria), e che auspicano un riconoscimento giuridico del proprio operato, a tutela della propria professionalit e dei propri clienti-consumatori. Tale numero 竪 destinato ad aumentare nel tempo, alla luce dellevoluzione della societ stessa che porta, appunto, alla nascita di nuove professioni (basti pensare al blogger, al personal shopper, al wedding planner ecc.). Si tratta di nuove professioni volte a fornire allutente-consumatore un servizio specifico (esperienza di consumo) sempre al meglio ed unico. Presupposti essenziali per la crescita del settore sono, pertanto, l'innovazione, la qualit delle attivit e della certificazione e la tutela del cliente, impresa o cittadino, anche attraverso l'utilizzo delle norme tecniche volontarie (facendo riferimento alle regole europee). E necessario, dunque, salvaguardare gli interessi di quanti lavorano in questo mercato e degli utenti: sicuramente le professioni non regolamentate sono l'esempio pi湛 avanzato di flessibilit e di capacit di aggiornamento nel mondo del lavoro. Non si tratta di 'chiuderli' in un ordine, ma di consentire loro di lavorare al meglio in piena concorrenza", senza dimenticare che le professioni non regolamentate rappresentano "uno sbocco occupazionale importante, proprio adesso che il tema lavoro 竪 all'ordine del giorno"; infatti, la certificazione consente al professionista certificato di fornire quei segnali di competenza necessari per conquistare nuove fasce di mercato. La certificazione costituisce un atto volontario e riproduce lattestazione di un ente terzo in merito alle competenze professionali, in modo obiettivo e trasparente, tenendo conto della formazione e dellesperienza del professionista, a norma delle tecniche UNI. Tuttavia, 竪 importante sottolineare che la certificazione pu嘆 riguardare non solo la professione ma anche specifiche competenze che possono essere non solo specialistiche ma anche trasversali (ed 竪 soprattutto a queste che bisogna puntare), dove per competenza si intende la comprovata capacit di utilizzare conoscenze, abilit e capacit personali in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilit. La certificazione delle competenze pu嘆 essere rilasciata sulla base di specifiche tecniche che individuano i requisiti in termini di conoscenze, abilit e competenze che il richiedente deve dimostrare di possedere al fine di garantire allutente-consumatore lerogazione di un servizio su standard qualitativi elevati.
  • 5. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 5/12 2. Lapplicazione della legge 4 del 2013 con particolare riferimento al ruolo dei destinatari Giancarlo Colferai Cepas Presidente Raffaella Malorgio Audit in Italy Auditor e client manager Scopo di questa breve relazione 竪 quello di descrivere il ruolo ricoperto dai soggetti interessati dalla Legge 4/2013, individuando relazioni e connessioni tra gli stessi. Lo scenario delineato dalla Legge 4/2013 vede come attori: - Professionisti e Associazioni di categoria: la legge riguarda tutte quelle professioni esercitate abitualmente e prevalentemente mediante il lavoro intellettuale o, con il suo concorso, che non risultano riservate per legge ai soggetti iscritti agli albi o collegi, e con lesclusione delle professioni sanitarie, attivit e mestieri artigianali, commerciali e di pubblico servizio. I professionisti possono costituire associazioni professionali le quali valorizzano le competenze degli associati, garantiscono il rispetto delle regole deontologiche, promuovono la formazione permanente dei propri iscritti, collaborano allelaborazione delle Norme UNI, promuovono la costituzione di Organismi di Certificazione della conformit nei settori di competenza, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialit e professionalit. Inoltre, le Associazioni (in virt湛 del principio di autoregolamentazione volontaria sancita dalla legge) possono rilasciare ai propri iscritti unattestazione di competenza la quale per嘆 non rappresenta requisito necessario per lesercizio dellattivit professionale ed 竪 legata al mantenimento delliscrizione allAssociazione. - Consumatori: la legge bilancia il ruolo preponderante svolto dalle associazioni con numerose forme di tutela a favore dei consumatori-cittadini: vengono, infatti, posti vari collegamenti con il Codice del Consumo (ad esempio, la necessit per le associazioni di munirsi di un codice di condotta e di uno sportello per il cittadino/consumatore con funzioni informative e di risoluzione delle controversie). Altre forme di tutela sono rappresentate dalla costante informazione promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardo alladozione di nuove norme tecniche UNI nonch辿 allelenco delle associazioni professionali che possiedono i requisiti previsti dalla L.4/2013, dal sistema di attestazione delle associazioni e dalla certificazione rilasciata dagli ODC (terzi, obiettivi ed imparziali). - Organismi di certificazione (e Ente di accreditamento): gli ODC possono rilasciare al professionista che lo richiede (anche non iscritto ad alcuna Associazione), il CERTIFICATO di CONFORMITA alla NORMA TECNICA UNI definita per la singola professione. La L. 4/2013 sancisce il principio di autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dei professionisti; questultima si basa sulla conformit a Norme tecniche UNI: va sottolineato che la legge non obbliga a conformarsi alla norma tecnica UNI di riferimento; tuttavia, la conformit ad essa 竪 consigliata perch辿 presunzione di conformit , cio竪 il professionista che opera in conformit ad una norma UNI dimostra al mercato di operare adottando
  • 6. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 6/12 comportamenti riconosciuti come le best practices, lo stato dellarte, non definiti da unassociazione singola, ma frutto dellincontro di tutte le parti interessate (considerato, appunto, che alla elaborazione delle norme UNI sono chiamati a partecipare tutti gli stakeholder). Dalla lettura della Legge 竪 possibile delineare un circolo virtuoso della certificazione del personale, di seguito illustrato: Per approfondimenti: - http://www.youtube.com/watch?v=YqcMP9pFIso Webinar sulla certificazione del personale elaborato da Audit in Italy - www.uni.com - www.sviluppoeconomico.gov.it - www.accredia.it
  • 7. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 7/12 3. La Certificazione delle competenze non formali ed informali alla luce del D. lgs n. 13 del 16 gennaio 2013 Aldo Riggi - Presidente Competence Institute In questo periodo di crisi economica per resistere sul mercato ed essere competitivi si 竪 rivelato sempre pi湛 importante poter offrire competenze e innovazione. Uno degli obiettivi di Europa 2020, la strategia decennale per la crescita sviluppata dellUnione Europea, 竪 proprio quello di migliorare il livello di istruzione delle persone, riducendo ad una percentuale non significativa labbandono scolastico, e definendo piani di apprendimento permanente. In Italia il primo segnale in linea con tali direttive 竪 stata la Legge 92/2012 _Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita che promuove lapprendimento permanente e la necessit della realizzazione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze. Nello specifico 竪 il Dlgs 13/2013 a focalizzarsi sulla validazione degli apprendimenti non formali e informali e sullistituzione di un sistema di certificazione delle competenze riconosciuto a livello nazionale. Le competenze che possono essere validate e certificate devono comunque tener conto sia dellEuropean Qualification Framework (EQF), sia del Repertorio Nazionale dei Titoli e delle Qualificazioni istituito dal Dlgs 13/2013. Il Repertorio 竪 costituito dai titoli di istruzione, dalle figure formate nei percorsi di istruzione e formazione professionale e di istruzione tecnica superiore ed individua i diversi profili che si possono ottenere a seconda della strada educativa intrapresa. Oltre a definire i profili, nel Dlgs 13/2013 vengono identificate tre tipologie di standard minimi di servizio: -di processo, con misure personalizzate di orientamento; -di attestazione, con le indicazioni da inserire nei certificati; -di sistema, riguardanti le modalit di erogazione, la formazione degli addetti. Gli standard vengono definiti, verificati e monitorati dal Comitato Tecnico Nazionale che almeno ogni tre anni provvede allaggiornamento del Repertorio. Pur costituendo un punto di svolta importante per uniformarci anche alle richieste dellUnione Europea nel campo dellistruzione e della formazione, laspetto pi湛 critico di questo decreto 竪 la definizione dallalto degli standard, che rimangono sempre molto connessi allottenimento di titoli di istruzione e formazione mentre sarebbe auspicabile coinvolgere in maniera pi湛 decisa le aziende e in generale coloro che cercano forza lavoro in modo da individuare profili davvero rispondenti alla diverse necessit.
  • 8. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 8/12 4. Opportunit per le imprese, associazioni e professionisti: utilizzare la qualifica delle competenze come strumento competitivo. Il caso degli Educatori finanziari Claudio Grossi - Partner Progetica Recenti fatti di attualit hanno dimostrato come i consumatori ripongano poca fiducia nel settore finanziario, che presenta un indice di gradimento davvero molto basso. Da qui nasce la necessit di riconquistare la fiducia dei clienti dimostrando che gli operatori del settore sono persone specializzate che mirano ad ottenere un profitto per entrambe le parti coinvolte nella transizione finanziaria. Lobiettivo da perseguire 竪 dunque la qualit, raggiungibile uniformandosi alle norme tecniche che regolamentano il settore. Gli standard di riferimento sono quelli UNI-ISO, nello specifico: - UNI ISO 22222:2008 Requisiti per i pianificatori finanziario-economico- patrimoniali personali; - UNI/TS 11348:2010 - Guida all'applicazione della UNI ISO 22222 - Terminologia, classificazione e requisiti del servizio; - UNI/TR 11403:2011 - Linee guida per la scelta del pianificatore finanziario- economico-patrimoniale personale; - UNI 11402:2011 - Educazione finanziaria del cittadino - Requisiti del servizio; - UNI 11503:2013 - Educazione finanziaria - Indicazioni per lapplicazione e la verifica 11402 e requisiti dei soggetti (organizzazioni) che erogano servizi di educazione finanziaria. Il primo step consiste nel sviluppare uno schema di valutazione delle competenze basandosi sulle norme sopracitate e coniugandole alle definizioni di competenze/conoscenze/abilit contenute nello European Qualifications Framework (EQF). Ottenere competenze certificate 竪 un vantaggio sia per lorganizzazione cui appartiene loperatore, che pu嘆 incrementare il suo livello di credibilit sul mercato, sia per loperatore stesso che pu嘆 mostrare al cliente una qualifica documentata. Per sensibilizzare i cittadini a questo tema e per far incontrare loro personale del settore qualificato, Progetica, in collaborazione con Comune di Milano, UNI e Universit Cattolica, ha portato a termine unimportante iniziativa, denominata Azione 44_Educazione finanziaria di qualit che consiste in un percorso informativo e formativo che aiuta a comprendere meglio i diversi aspetti del bilancio familiare, dalla pianificazione fino ad arrivare alla pensione. Nel 2014 il progetto sar esteso anche ad aziende, associazioni e organizzazioni rappresentative dei lavoratori, dei consumatori e delle famiglie, Terzo e Quarto settore che desiderano fare sistema per migliorare il benessere e le prospettive future degli utenti.
  • 9. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 9/12 4.1 Presentazione caso Educatori finanziari Alberto Di Martino - Presidente ICB Qualit Il progetto pu嘆 considerarsi unesperienza da condividere in quanto si 竪 cercato di seguire quelle che sono le buone pratiche in materia, in particolare le indicazioni della guida CEN 14 al fine di lavorare con un progetto che possa avere una visione di pi湛 lungo periodo. Prima di tutto il lavoro 竪 partito monitorando i lavori UNI in materia, i lavori dellente nazionale italiano di unificazione si sono, infatti, sviluppati con unottica strategica e di coerenza fra le varie norme, la norma UNI 11402 sulleducazione finanziaria nasce da oltre 5 anni di lavori nel settore della pianificazione finanziaria, economico e patrimoniale nata con ladozione italiana della ISO 22222, anchessa collegabile alla certificazione del personale. La UNI 11402 ha visto due possibili esigenze di applicazione: la prima legata alle organizzazioni come ad esempio le reti di promotori, quindi in ottica pi湛 di servizio; la seconda invece legata a specifiche competenze, quindi in ottica pi湛 di qualifica del personale. Ricordiamo che sono gi presenti organizzazioni con servizio certificato e sono presenti richieste da parte di soggetti pubblici di esperti con competenza certificata. Queste premesse hanno generato un progetto che doveva essere basato esclusivamente su questi lavori normativi, per questo si 竪 attivamente partecipato ai lavori normativi e pre- normativi e lo schema di valutazione delle competenze ha cercato di coniugare i modelli di normazione previsti in UNI e basati sulla triade del modello EQF competenze/conoscenze/abilit in unottica di garantire la capacit di erogare il servizio secondo le buone pratiche delle norme (UNI 11042 e ISO 22222). Infine sono state prese due decisioni strategiche. 1. Massima trasparenza: con un sito dedicato e tutti i documenti pubblicati. 2. Garanzia al mercato: servizio indipendente e certificato per la gestione delle segnalazioni e concetto di partecipazione delle parti interessate che oggi sono coinvolte nel monitoraggio dei servizi. Riferimenti normativi UNI ISO 22222: Pianificazione finanziaria, economica e patrimoniale personale (personal financial planning) - Requisiti per i pianificatori finanziario-economico- patrimoniali personali (personal financial planner) UNI 11402: Educazione finanziaria del cittadino - Requisiti del servizio UNI TS 11348: Pianificazione finanziaria, economica e patrimoniale personale - Guida allapplicazione della UNI ISO 22222:2008 - Terminologia, classificazione e requisiti del servizio UNI/TS 11503:2013 Educazione finanziaria - Indicazioni per lapplicazione e la verifica della UNI 11402 e requisiti dei soggetti (organizzazioni) che erogano servizi di educazione finanziaria UNI/TR 11403:2011 Linee guida per la scelta del pianificatore finanziario-economico- patrimoniale personale previsto dalla UNI ISO 22222:2008 Bibliografia: Guida all'educazione finanziaria. Istruzioni per un corretto uso della finanza personale. Gestire il risparmio, scegliere gli investimenti, evitare gli errori. Gaetano Megale, Sergio Sorgi - Il Sole 24 Ore Il sito di riferimento: www.EducatoreFinaziario.it
  • 10. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 10/12 5. Laccreditamento Accredia: le regole operative. Tina Nardone - Responsabile sistemi di gestione per la qualit e lead auditor Laccreditamento in materia di certificazione del personale 竪 in una situazione di impasse, molti problemi del settore si erano risolti con lavvento del regolamento 765 del 2008 che ha dato ad Accredia un ruolo di autority del mercato e di riferimento chiaro. La legge 4 del 2013 ora richiede sulla base del ruolo un lavoro importante in materia. Questi gli aspetti da valutare per cercare di capire lo scenario quando parliamo di accreditamento. 1. Verificare se lo schema rientra nella applicazione della legge 4 del 2013, infatti abbiamo fuori schema alcuni settori come quelli sanitari e inoltre abbiamo fuori il settore delle competenze ossia una parte della professionalit, sicuramente diverso dalla norma sulle professioni non regolamentate. Nel secondo caso le regole non possono essere che quelle delle ISO 17024 cos狸 come riportato nel regolamento Accredia per laccreditamento di soggetti che svolgono attivit di attestazione indipendente del personale o delle competenze. In questo caso non ci sono assolutamente barriere in ingresso per nessun soggetto, la ISO 17024 nonch辿 gli altri documenti di riferimento di Accredia fissano requisiti chiari ed ormai condivisi (gli organismi accreditati secondo questo standard sono oggi ) 2. Nel caso di applicabilit della Legge 4 del 2013, abbiamo almeno di situazioni. La prima se esiste norma UNI o documenti equivalente (si parla di applicare le PdR ossia le famose prassi di riferimento), in questo caso sembra evidente lobbligo di accreditamento. Secondo caso, non esiste norma UNI (ricordiamoci che in molti casi le lobby potrebbero bloccarla), possiamo pensare ad accreditamenti su schemi proprietari (se Accredia li accetter) oppure a certificazione senza accreditamento (aspetto non vietato per legge per cui possibile). Infine saranno da gestire gli schemi riferibili a professionisti che non hanno norma UNI (pensiamo agli auditor che fanno riferimento solo a norme metodologiche), ovvero norme UNI secondo standard differenti di quelli ora previsti (per esempio Amministratori di Condominio secondo UNI 10801 redatta con un vecchio approccio), ma gi accreditati. Infine pensiamo a norme di altri enti normatori come il BSI o ISO con implicazioni diverse perch辿 le prime sono allinterno dellEU, mentre le seconde fuori ma rientranti in regole stile WTO. 3. Guardiamo infine lestero con una duplice visione: libero mercato dei servizi e accordi di mutuo riconoscimento. Qualora Accredia rifiuti un accreditamento sicuramente 竪 possibile chiederlo allestero. Cosa fare adesso Aspettiamo le disposizioni di Accredia per capirne di pi湛, ma progettiamo schemi anche con strategie diverse o non convenzionali.
  • 11. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 11/12 6. Le buone pratiche definite dall'UNI e dal CEN cosa fare in concreto per definire le regole. Stefano Bonetto - Auditor ed esperto di formazione tecnica Lobiettivo 竪 quello di capire come e perch辿 utilizzare gli strumenti a disposizione al fine di ridurre i rischi connessi alle pratiche scorrette che possono, quindi, portare a sanzioni e richieste di danni. I primi strumenti da conoscere e considerare sono le buone prassi, quei documenti che descrivono non solo lo stato dellarte, ma anche come comportarsi, e che devono essere utilizzati per la redazione della specifica tecnica, ossia il documento che definisce i requisiti relativi alla professione o alla competenza che si vuole valutare. La specifica tecnica 竪, pertanto, il punto focale di qualsiasi sistema di attestazione e pu嘆 essere utilizzata sia per le persone sia in ottica del 束servizio損 da queste erogate. Le buone pratiche di riferimento sono: la CEN Guide 14 (documento scaricabile anche in italiano, definisce gli aspetti fondamentali richiesti a livello normativo europeo e prende come riferimenti la direttiva professioni ed il modello EQF); il documento UNI emesso dalla CCT (ha un focus esclusivo sulle professioni non regolamentate, molto meno sulle competenze; per attivit professionali si intendono quelle di tipo intellettuale - es. tributaristi - o i mestieri - es. idraulico - o le qualifiche professionali - ad es. manutentore; per attivit non regolamentate, si intendono quelle per le quali non vi sia un disciplina cogente specifica e dettagliata); la ISO 17024 (del 2012) la norma internazionale in materia di qualifica del personale (documento di riferimento anche per lente italiano di accreditamento Accredia). Alcuni aspetti importanti del documento CEN: la guida distingue due fasi operative ben definite pre- normativa e normativa. La fase pre-normativa deve comprendere: raccolta dati di mercato e sociali, riferimenti legislativi (generali e particolari) e lindividuazione delle parti interessate. La fase normativa deve considerare: lanalisi competenze, i compiti ed i modelli di valutazione. Alcuni aspetti importanti del documento UNI: prevede una fase pre-normativa che include il concetto di stato dell'arte, fra cui la dimensione del problema ed i riferimenti legislativi inclusi quelli europei; richiede la Costituzione di GL o assegnazione a gruppo esistente; definisce i criteri di voto ed il processo normativo: documento di presentazione (documento importante come metodologia), inchiesta preliminare, elaborazione e inchiesta finale. Alcuni aspetti importanti della ISO 17024: definisce le regole per il coinvolgimento delle differenti parti interessate; richiede molta attenzione sulla qualifica degli esperti; prevede il monitoraggio delle prestazioni degli esaminatori e laffidabilit dei loro giudizi (validazione metodi); richiede processi di miglioramento come azioni correttive; definisce in modo puntuale come mantenere le registrazioni e controllare i documenti; richiede la disponibilit al pubblico dei documenti ed un feed back dal mercato gestito ed aggiornato. Obiettivo compliance - meno rischi possibili
  • 12. Copyright ATTI SEMINARI_Certificazione Personale e Competenze_rev5 12/12 Audit in Italy: la formazione che funziona! Vi ricordiamo che tutte le nostre iniziative formative potranno essere seguite sia nella formula "open" nelle nostre aule, che in formula "residenziale" presso la vostra azienda. Non esitate quindi a contattarci per concordare la soluzione formativa che meglio risponde alle vostre esigenze di tempo e di costi. Per informazioni ed iscrizioni, contattare Audit in Italy S.r.l. Via Carlo Goldoni 1 20129 Milano Tel. 02.55186649 fax 02.54124253 Mail info@verifiche.info www.verifiche.info Sedi principali per i corsi di formazione Milano, via Carlo Goldoni 1 Treviso, Viale della Repubblica 247 Motta di Livenza, Borgo Aleandro 8 Roma, Via della Scrofa 117 Vercelli, via Mucrone 1