Il documento discute le riforme monetarie di Diocleziano e Costantino, evidenziando l'introduzione del solidus d'oro da parte di Costantino per affrontare la scarsità di monete d'oro e il ritorno al sistema bimetallico. Vengono elencate le diverse emissioni monetarie da varie zecche sotto vari imperatori fino all'epoca dei Goti e Teodorico. Viene anche menzionata la monetazione municipale di Roma e le emissioni pseudo-imperiali.