10 incontri a partire da mercoledì 2 ottobre 2013 a Jesi.
L’Italia si trova ad affrontare una tremenda crisi economica. Nata dal mondo della finanza, essa si è estesa sempre di più fino a contagiare l’economia reale; prova ne sono il numero massiccio di attività commerciali e piccole e medie imprese che negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti e, di conseguenza, la percentuale crescente - a giugno 2013 il 12,1% - di popolazione che si trova senza lavoro.
MacroeconomiaDonato MancusoBreve compendio di macroeconomia.
Bibliografia:
- «Scoprire la Macroeconomia I. Quello che non si può non sapere», Blanchard, Amighini, Giavazzi
- «Scoprire la Macroeconomia II. Un passo in più», Blanchard, Amighini, Giavazzi
- «Economia», Samuelson, Nordhaus
Doughnut Economics - Al Complexity Literacy Meeting le slides del libro prese...Complexity InstituteQuesto libro traccia in modo semplice e leggibile la storia del pensiero economico che ci ha portato alla società competitiva e malata di oggi, ne espone la natura fallimentare e i motivi per cui porta alla distruzione della natura (umana e non). Disegna una roadmap nuova e integrativa che ci permetterà di costruire un’economia che tiene conto del suo obiettivo principale che è soddisfare i bisogni di tutti in modo equilibrato curando la base viva sulla quale ogni economia cresce: la natura e l’energia che ci fornisce.
Bene comuneUNI - Ente Italiano di NormazioneIntroduzione del presidente UNI Piero Torretta al convegno "Decreto normazione: opportunità e impegni" tenutosi a Milano il 10 aprile 2018
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Michael Schoete...Complexity InstituteL’economia come disciplina è finita. Non è riuscita a prevedere né impedire crisi finanziarie che hanno scosso le fondamenta delle nostre società. Le sue teorie datate hanno reso possibile un mondo in cui la povertà estrema persiste mentre la ricchezza dei super-ricchi aumenta ogni anno. I suoi punti ciechi hanno portato a politiche che favoriscono il degrado del mondo naturale a un livello che minaccia il futuro di tutti.
Pillole di NeoliberismoJacopo umberto TodiniUna piccola disamina storico-informativa per comprendere il fenomeno classificato come "neo-liberismo" la cui complessità non esaurisce a queste slides, da prendere unicamente come spunto per un maggiore approfondimento personale.
Viaggio nella crisi (EPIC)Giacomo BracciUn'analisi sui problemi dell'economia presente e delle loro possibili soluzioni, da parte di Economia Per I Cittadini (http://epici.it).
Temi trattati:
1) La storia dell'economia politica
2) Che cos'è la moneta secondo la Modern Money Theory
3) Perché l'euro è un problema
4) I posssibili scenari politici
Distretto economia solidale del tarantinoDESTARANTOdescrizione delle motivazioni etiche e dei principi alla base del distretto di economia solidale del tarantino
Economisti, Media, Politica e Valutazione Francesco Sylos LabiniL’attacco alla democrazia in Europa: discussione al Centro studi Piero Gobetti
Il 6 febbraio 2014, Centro studi Piero Gobetti: “L’attacco alla democrazia in Europa” a partire dal libro del sociologo Luciano Gallino “Il colpo di stato di banche e governi” (Einaudi 2013). Con: Luciano Gallino, Pietro Polito, Antonio Caputo, Massimo L. Salvadori e Francesco Sylos Labini.
http://www.syloslabini.info/online/lattacco-alla-democrazia-in-europa-discussione-al-centro-studi-piero-gobetti/
finanza etica, finanzcapitalismo, economia eticaEnrico BigliDalla finanza etica le risposte sono ormai limitate e insufficienti, è possibile una finanza etica solo in un'economia etica
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1. La crisi e le sue ricette
ce le siamo sentite raccontare,
ora possiamo capirle noi
http://economiapericittadini.it
2. Un piccolo ripasso …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
2
Una moneta si dice sovrana se soddisfa 3 requisiti:
1. È di proprietà dello Stato
2. Non è convertibile in metalli preziosi
3. Ha un tasso di cambio flessibile
Monete sovrane: Dollaro, Yen, Renminbi, Franco
Svizzero etc.
Moneta non sovrana: Euro non appartiene agli Stati
e alla BCE viene fatto espresso divieto di finanziare I
deficit pubblici
3. L’ECONOMIA NON È TUTTA
UGUALE …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
3
MICRO ECONOMIA = studio del
comportamento e delle scelte dei singoli operatori
del sistema economico (famiglie, imprese, pubblica
amministrazione, ecc…).
Si individua un “soggetto rappresentativo” per ogni
categoria e se ne studia il comportamento, le
scelte, l‟interazione con gli altri operatori, etc.
Es. Teoria del consumatore si analizza e si studia come un singolo
consumatore (agente rappresentativo) effettua le sue scelte di consumo e
di risparmio, assunte attraverso procedimenti di ottimizzazione (visione
neoclassica).
4. L’ECONOMIA NON È TUTTA
UGUALE …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
4
MACRO ECONOMIA = studia il
sistema economico nel suo
complesso, considerando solo variabili
aggregate:
il reddito nazionale, il consumo nazionale
privato, la spesa pubblica.
Uno degli oggetti di studio, per esempio, è
l‟inflazione generale dei prezzi.
5. L’ECONOMIA NON È TUTTA
UGUALE …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
5
La MICRO ECONOMIA non
si occupa delle conseguenze che le scelte del
singolo possono determinare sugli altri.
Di questo di occupa la MACRO
ECONOMIA studiando, appunto, tutte le
variabili aggregate.
6. EPIC - Una vera economia per i cittadini
6
LE SCUOLE DI PENSIERO IN
MACROECONOMIA
7. Dall’economia classica
quella eterodossa e neoclassica
EPIC - Una vera economia per i cittadini
7
L‟economia moderna nasce in una visione unitaria
con Adam Smith, David Ricardo, John Stuart Mill.
Con la fine del XIX sec., a seguito del lavoro di Jhon
Mynard Keynes, si vengono a determinare due
grandi teorie macroeconomiche:
eterodossa marxisti, postkeynesiani, sraffiani
(o neocardiani), strutturalisti, regolazionisti etc.
ortodossa o neoclassica (mainstream):
Mont Pelèrin Society con la Scuola di Chicago;
Nuovi classici, Austriaci,
Neokeynesiani
8. I postkeynesiani
EPIC - Una vera economia per i cittadini
8
Come indica il loro nome, i postkeynesiani si ispirano
al lavoro di John Maynard Keynes, il famoso
economista dell‟università di Cambridge in Inghilterra.
Si è soliti dire che la sua opera più nota,
la Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e
della moneta (ed. 1936), abbia dato i natali alla teoria
macroeconomica.
I postkeynesiani in Inghilterra Roy Harrod o Joan
Robinson fondano la Scuola di Cambridge, i cui
principali esponenti negli anni „50 – ‟60 furono
Nicholas Kaldor, Michael Kalecki e Piero Sraffa.
9. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
9
PRINCIPIO DELLA DOMANDA EFFETTIVA:
il livello di produzione di una nazione, il suo reddito
(cioè il PIL) e, di conseguenza, l‟occupazione, sono
determinati dalla domanda.
In contrapposizione all‟ortodossa
LEGGE DI SAY: l‟offerta crea la sua stessa
domanda.
10. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
10
Kynes capì anche il concetto di moneta come
“riserva di valore” non è detto che si spenda
tutta la moneta acquisita per reinvestirla, essa può
essere tesaurizzata, uscendo dal ciclo produttivo.
L‟eccesso di risparmio crea deficit di domanda.
“Quando si risparmiano cinque scellini, si lascia
senza lavoro un uomo per una giornata.”
John Maynard Keynes, Esortazioni e profezie
11. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
11
Keynes pone in discussione l‟idea dell‟economia
ortodossa, per cui il mercato si autoregola e
che al massimo, come un una funzione matematica
esatta, cambiano le grandezze economiche: salari e
prezzi.
Il mercato è fatto da uomini che sbagliano e che
non seguono leggi matematiche, anzi, cercano di
prevedere i movimenti del mercato come in un
gioco d‟azzardo.
Il capitalismo, non regolato, è soggetto a gravi
squilibri
12. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
12
Il mercato non è efficiente né giusto, è necessario
guidare l‟economia attraverso precise politiche
monetarie e fiscali poiché i mercati non sono
sempre in grado di raggiungere equilibri efficienti
da soli, ma anzi il più delle volte falliscono.
La disoccupazione di massa ne è l‟esempio più
evidente.
“Il capitalismo non è intelligente, non è bello, non è
giusto, non è virtuoso e non produce i beni necessari”
Keynes, Autosufficienza nazionale in Collected Writings
Vol. 11, 1933.
13. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
13
OBIETTIVO PRIMARIO: LA PIENA OCCUPAZIONE
La teoria economica classica sosteneva che il
mercato, da solo, avrebbe portato alla situazione alla
piena occupazione. La responsabilità della mancanza
di occupazione era da attribuirsi ai sindacati che non
accettavano di tagliare i salari.
Secondo Keynes, invece la riduzione salariale avrebbe
indotto i lavoratori a risparmiare di più, deprimendo i
consumi e quindi la domanda, e annullando così i
supposti effetti positivi del contenimento dei salari.
Keynes temeva che senza intervenire, si raggiungesse un
equilibrio di sotto occupazione.
14. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
14
Se il PIL e l‟occupazione dipendono dalla
domanda, per aumentarli occorrerà quindi
incrementare la domanda aggregata (cioè la
domanda dell’intera nazione).
In altre parole, per uscire da una crisi, è
necessario che qualcuno spenda di più in modo da
assorbire la produzione in eccesso ed eventualmente
indurre le imprese a produrre di più.
15. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
15
La domanda aggregata è così definita:
Domanda aggregata (PIL) =
Consumi +
Investimenti +
Spesa Governativa +
(Esportazioni – Importazioni )
Ma in una situazione di crisi tutte le manovre di politica
economica in soccorso del settore privato (diminuzione
tasso di interesse; svalutazione monetaria; politica
fiscale vantaggiosa) potrebbero non bastare … ALLORA
16. KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
16
Keynes propose che lo Stato si occupasse di ciò che
il privato non aveva convenienza a produrre e che
monitorasse costantemente la situazione
economica, non solo agendo sulla tassazione e sul
tasso d'interesse, ma anche avendo sempre
pronto un piano di investimenti pubblici al fine
di riequilibrare il sistema economico tramite
l'iniezione di domanda aggiuntiva.
Keynes era ben consapevole infatti dei limiti del
capitalismo nell'indirizzare correttamente gli
investimenti.
17. INFATTI …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
17
Nell'Europa del dopoguerra i governi hanno sposato
la concezione keynesiana. Le aziende di stato e le
partecipazioni pubbliche hanno svolto un ruolo
di indirizzo degli investimenti, compresi quelli
privati, tanto che spesso le aziende di stato sono
state i “campioni nazionali” che hanno aiutato
la crescita delle economie dei diversi paesi e
la loro competitività, anche attraverso l‟innesco
di fecondi processi di innovazione del tessuto
produttivo.
18. INFATTI …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
18
Dagli anni '80, invece, si è assistito ad una
costante privatizzazione delle aziende
pubbliche, alla
dismissione delle partecipazioni statali e
alla deregolamentazione dell'economia
e della finanza,
con il risultato che i principi neoliberisti
hanno avuto il sopravvento.
19. RICONOSCERE I PRESUPPOSTI …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
19
Un famoso economista, Axel Leijonhufvud
[1976], ha proposto di studiare ciò che egli chiama i
presupposti.
Questi rappresentano i concetti essenziali di una
scuola di pensiero, che non possono essere formalizzati
e che precedono la costruzione
delle ipotesi e delle teorie che si elaborano nel
quadro di queste.
I presupposti sono i credo metafisici che reggono
un paradigma (un programma di ricerca).
20. PARADIGMI
ETERODOSSI vs NEOCLASSICI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
20
Realismo
Olismo
Razionalità
procedurale
Produzione, crescit
a
Intervento dello
Stato
Strumetalismo
Individualismo
Iper-razionalità
Scambio, scarsità
Libero mercato
21. EPISTEMOLOGIA:
REALISMO vs STRUMENTALISMO
EPIC - Una vera economia per i cittadini
21
Il realismo delle ipotesi è
molto importante.
Scopo dell‟economia è far
capire cosa avviene nel reale
e per fare ciò si deve partire
da una sintesi dei principali
fatti reali e non da
un‟astrazione e/o situazione
ipotetica ideale.
La scienza del sapere Neoclassica è
lo strumentalismo.
Un‟ipotesi è valida se consente di
fare delle previsioni o di calcolare le
coordinate di un nuovo equilibrio;
il suo realismo non ha alcuna
importanza.
Le teorie non sono che degli
strumenti; non devono
pretendere di scoprire il reale
funzionamento
dei sistemi economici.
Epistemologia difesa da Milton
Friedman e assunta dalla
maggioranza dei neoclassici.
22. ONTOLOGIA:
OLISMO vs INDIVIDUALISMO
EPIC - Una vera economia per i cittadini
22
L’individuo è un essere
sociale, influenzato dall‟ambiente
in cui vive, comprese la cultura e le
classi sociali.
Le istituzioni non sono il semplice
riflesso dei desideri degli individui
che le compongono, e hanno
obiettivi specifici.
Il tutto non è la somma delle parti.
Le istituzioni non sono delle
imperfezioni o degli
impedimenti per il mercato.
Al contrario, le istituzioni danno
stabilità al sistema economico.
L‟individuo, l‟agente economico, è
il cuore della teoria neoclassica.
Le scelte delle istituzioni,
come delle banche o delle
imprese, sono determinate dalla
mera somma delle preferenze dei
singoli individui.
23. RAZIONALITÀ:
RAZ. PROCEDURALE vs IPER-RAZIONALITÀ
EPIC - Una vera economia per i cittadini
23
La razionalità è procedurale.
Gli agenti o le istituzioni
dispongono di capacità
limitate nell‟acquisire e nel
trattare le informazioni.
L‟informazione è imperfetta
e gli agenti non sanno come
comportarsi, quindi si
danno delle regole per
gestire un mondo
complesso.
La razionalità è
assoluta. Chi gestisce
l‟economia può disporre
di informazioni perfette
e capacità di calcolo
pressoché illimitate.
24. Cuore dell’analisi:
PRODUZ./ vs SCAMBIO/
CRESCITA SCARSITÀ
EPIC - Una vera economia per i cittadini
24
Il concetto di riproduzione
sostituisce il concetto di
scarsità.
Sono problemi essenziali la
genesi di eccedenze;
le cause dell‟aumento
dell‟occupazione,
della produzione e del
progresso tecnico che
determinano un aumento
della qualità della vita
L’economia è la
scienza dell’allocazione ottimale
delle risorse scarse.
[Lionel Robbins]
L‟economia neoclassica considera
la scarsità dei beni il principio che
regola il comportamento
economico.
Ogni cosa che abbia un valore
deve essere scarsa e quindi
confrontata con un
costo opportunità.
I prezzi riflettono unicamente la
scarsità.
25. Nucleo politico:
Intervento vs LIBERO
STATO MERCATO
EPIC - Una vera economia per i cittadini
25
I mercati non sono
efficienti, sono iniqui e non
si sanno autoregolare.
Ciò conduce gli eterodossi a
sostenere decisamente che i
mercati – specialmente
i mercati finanziari –
devono essere regolati dallo
stato, proprio come la
proprietà privata –
che è la base del capitalismo
– deve essere protetta dallo
stato.
Guarda con favore alla
libera impresa e al
laisezfaire, poiché ha fede
nella capacità dei
meccanismi di mercato – la
cosiddetta “mano invisibile”
– di condurre l‟economia a
risultati ottimali.
Se fosse possibile eliminare le
imperfezioni presenti sui mercati
che limitano la concorrenza e
l‟accesso alla piena informazione, i
prezzi flessibili riporterebbero
l‟economia ad un perfetto
equilibrio.
28. EPIC - Una vera economia per i cittadini
28
I SALDI SETTORIALI
29. Il PIL Prodotto Interno Lordo*
EPIC - Una vera economia per i cittadini
29
La circolazione della moneta rende possibile la
creazione di valore e ricchezza, ma non è essa stessa
la ricchezza.
Il reddito nazionale annuo effettivo (PIL)
corrisponde al flusso dei beni e dei servizi prodotti
nell‟anno. La quantità o stock di moneta disponibile
– escluso quella estera - non è parte del PIL né dà
alcuna indicazione in merito alla ricchezza annuale.
[TERZI, 2010]
(Acronimo inglese di PIL = GDP= Gross Domestic Product)
30. PIL & BENESSERE
EPIC - Una vera economia per i cittadini
30
Il PIL non può essere il parametro assoluto sulla
base del quale misurare il progresso di una società.
Le capacità reddituali e le risorse economiche non
devono essere necessariamente viste come un
fine, ma piuttosto come il mezzo attraverso il quale
un individuo riesce ad avere e sostenere un
determinato standard di vita. Le variabili che
possono contribuire a misurare il benessere
includono anche fattori sociali e ambientali, misure
di eguaglianza e sostenibilità.
31. Report ISTAT Benessere Equo
Sostenibile e le sue12 dimensioni
EPIC - Una vera economia per i cittadini
31
Salute
Istruzione e
formazione
Lavoro e
conciliazione tempi
di vita
Benessere
economico
Relazioni sociali
Politica e istituzioni
Sicurezza
Benessere
soggettivo
Paesaggio e
patrimonio
culturale
Ambiente
Ricerca e
innovazione
Qualità dei servizi
32. Le nazioni più felici e con più benessere sociale -
World Happiness Report delle Nazioni Unite 2013
EPIC - Una vera economia per i cittadini
32
Le Nazioni Unite hanno individuato 6
indici fondamentali per stabilire se i
cittadini di un paese sono felici o meno.
Fra questi alcuni sono dei "classici" come la
salute, l'assenza di corruzione e le aspettative
di vita, ma sono stati presi in considerazione
anche fattori meno
scontati: "generosità", la libertà di scelta
e la presenza di qualcuno su cui
contare.
33. Le nazioni più felici e con più benessere
sociale - World Happiness Report delle Nazioni Unite
EPIC - Una vera economia per i cittadini
33
Secondo i sei punti
identificati, i Paesi più felici
sono:
1. Denmark (7.693)
2. Norway (7.655)
3. Switzerland (7.650)
4. Netherlands (7.512)
5. Sweden (7.480)
6. Canada (7.477)
7. Finland (7.389)
8. Austria (7.369)
9. Iceland (7.355)
10. Australia (7.350)
…
17. United States (7.082)
18. Ireland (7.076)
19. Luxembourg (7.054)
20. Venezuela (7.039)
21. Belgium (6.967)
22. United Kingdom
(6.883)
25. Francia (6.764)
26. Germania (6.672)
…
ITALIA 45esima (6.021)
34. EPIC - Una vera economia per i cittadini 34
La ricchezza nazionale
È misurata dal PIL (Prodotto Interno Lordo).
Le sue componenti dal lato della domanda (fonti
del PIL) sono:
Y : Prodotto Interno Lordo
C: Consumi privati
I: Investimenti privati
G: Spesa pubblica (i.e. Governo)
X: Esportazioni
M: Importazioni
35. La ricchezza nazionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
35
È misurata dal PIL (Prodotto Interno Lordo). Le sue
componenti dal lato dell‟offerta (distribuzione
reddito) sono:
Y : Prodotto Interno Lordo
C: Consumi privati
S: Risparmi privati (Ingl. SAVINGS)
T: tassazione
36. EPIC - Una vera economia per i cittadini 36
Se uguaglio e porto tutto a sinistra …
Y : Prodotto Interno Lordo (PIL)
Sett. Privato:
C: Consumi privati I: Investimenti privati S: Risparmi
Sett. Governativo:
G: Spesa pubblica (i.e. Governo) T: tasse
Sett. Estero:
X: Esportazioni M: Importazioni
37. La ricchezza nazionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
37
Se eguagliamo le due espressioni del PIL otteniamo:
(I – S): differenza fra uscite ed entrate del
settore non-governativo
(G – T) : differenza fra uscite ed entrate del
settore governativo
(X – M): differenza fra uscite ed entrate del
settore estero
38. I saldi settoriali
EPIC - Una vera economia per i cittadini
38
Settore
non-
governativo
Settore
governativo
Settore
estero
39. EPIC - Una vera economia per i cittadini 39
I tre settori
NON possono
contemporaneamente
essere in surplus!
Va contro le leggi della contabilità!
Quindi, il debito di qualcuno è il
credito di un altro.
40. Chi può essere in debito?
EPIC - Una vera economia per i cittadini
40
Il settore NON- GOV (famiglie – aziende – enti
etc.), essendo utilizzatore della moneta deve essere in
credito, se fosse in debito significherebbe che non ci
sono più soggetti degni di credito.
Il settore GOVERNATIVO (Stato detentore del
monopolio) ha la possibilità di essere in debito.
Il settore ESTERO, essendo appunto esterno al sistema
Paese e regolandosi sulla base dei rapporti di import-
export (anche di capitali capitale prestato
dall‟estero), può essere in debito o in credito. Ovvio, il
surplus è auspicabile, ma con moneta-sovrana non è
detto che sia indispensabile per la sopravvivenza del
mercato interno.
41. Un’ identità contabile che intepreta
fenomeni reali …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
41
… per cui a seconda delle ipotesi
con le quali si analizza la realtà
economica (i.e. i comportamenti dei vari settori)
i fattori dell’identità si
attengono a delle dinamiche diverse.
42. ETERODOSSI vs ORTODOSSI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
42
La moneta fiat non è
scarsa e lo Stato può
sempre stampare moneta
per sostenere i propri
obiettivi politici.
Il Gov. può sostenere dei
deficit commisurati alle
capacità produttive del
Paese (piena occupazione
in funzione anticiclica).
La moneta è scarsa e il
Governo, come il buon
padre di famiglia, deve
spendere quanto
guadagna, per cui
(G-T) nell‟equazione
deve essere sempre
uguale a ZERO, cioè lo
stato deve tassare
esattamente quanto
spende per il NON-GOV
43. ETERODOSSI vs ORTODOSSI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
43
Di conseguenza:
anche se il settore estero
non è in surplus,
la domanda
interna, specie in situazioni
di crisi, può essere
sostenuta dalla spesa
governativa a deficit.
Di conseguenza:
solo il settore estero (i.e.
bilancia commerciale in
surplus – Paese esportatore
netto) può arricchire i
cittadini e sostenere
la domanda interna.
In situazione di crisi, per
diventare più competitivi, si
deve agire sui salari
(deflazione salariale).
44. MA SE il DEBITO di qlc è
il CREDITO di qlc altro … di chi è?
EPIC - Una vera economia per i cittadini
44
Forstater: “Il deficit pubblico deve essere uguale
all‟attivo /surplus non governativo. Quindi il deficit è
l‟immagine speculare del surplus non governativo
nell‟identità macrocontabile di base in cui il settore
non governativo include famiglie aziende e governi
esteri.”
Se si vuole ridurre il deficit di bilancio allora si dovrà
accettare una riduzione del surplus non-gevernativo.
Per eliminare il deficit pubblico bisogna eliminare il
surplus del settore privato.
45. Kalecki con l’ equazione del profitto:
EPIC - Una vera economia per i cittadini
45
Ugualmente dimostra che il profitto al netto delle
tasse dipende dal deficit pubblico:
P
N = C
P + I + D
g + E
e – S
w
In questo modello i profitti totali (al netto delle tasse
questa volta) sono la somma del consumo di
capitale, degli investimenti, del deficit pubblico, del
surplus esterno netto (esportazioni meno
importazioni), meno i risparmi dei lavoratori.
46. Debito pubblico e risparmi privati
EPIC - Una vera economia per i cittadini
46
Elaborazione di New Economic Perspectives
54. -15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
United States
Government Balance
Private Balance
55. Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
55
Abba Lerner (1903-1982) sviluppò il concetto di
finanza funzionale
(1941, 1943, 1944, 1948, 1951, 1961, 1973).
Per Finanza funzionale si intende la teoria
economica che propugna come obiettivi primari
il pieno impiego e la stabilità dei prezzi,
senza dare eccessivo peso al debito pubblico.
56. Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
56
La Finanza funzionale di Lerner, teorizzata proprio in
quando in US si fronteggiava la grande depressione
nasce dai seguenti presupposti:
1- la disoccupazione è un elemento normale
nell‟economia capitalista;
2- il mercato non si auto-regola;
3- le decisioni di produttori non sono coordinate con
quelle dei consumatori.
Essa si contrappone all‟idea ortodossa per cui il
mercato auto-regolandosi, tende normalmente alla
piena occupazione, basta attendere.
57. Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
57
Lerner capisce che
se il Governo ha intenzione di aumentare
la domanda aggregata per mantenere stabile il
livello di occupazione, le misure da intraprendere
(aumento della spesa pubblica o diminuzione delle
tasse) devono tendere alla creazione di un deficit.
Se, invece, l'intenzione è quella di diminuire
la domanda aggregata, le misure da
intraprendere (diminuzione della spesa pubblica o
aumento delle tasse) devono tendere alla creazione
di un surplus.
58. Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
58
A. Lerner sosteneva che se l‟ammontare della spesa
e della tassazione richiesti per raggiungere
obiettivi macroeconomici, come la piena
occupazione, dovessero entrare in conflitto con
principi di “efficienza finanziaria”, come il pareggio
di bilancio o il limite della spesa pubblica, allora
tanto peggio per tali principi.
Promuovere il pareggio o il surplus di bilancio o il
rimborso del debito pubblico senza riguardo per le
conseguenze macro-economiche si chiama Finanza
disfunzionale.
59. EPIC - Una vera economia per i cittadini 59
“Il debito
pubblico
non è un peccato
economico ma
una necessità
economica”
William Spencer
Vickrey, premio nobel in
economia 1996
60. H T T P : / / E C O N O M I A P E R I C I T T A D I N I . I T
Grazie dell‟attenzione!
economiapericittadini@gmail.com
61. Le fonti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
61
Dispense di Lucarelli, Passarella tratte da Marc
Lavoie, L’Économie postkeynésienne, La
Découverte, 2004, pp. 122;
HYMAN P. MINSKY, Keines e l’instabilità del
capitalismo – con prefazione di R.
Bellofiore, 2009, Bollati Boringhieri, Torino (prima
ed. Jhon Maynard Keynes, 1975)
MATHEW FORSTATER, intervento al Secondo
Summit MMT 20 e 21/10/2012
http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
62. Le fonti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
62
STEPHANIE KELTON: Bilanci Settoriali, deficit e
risparmio privato - 1° Summit MMT
http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
dal minuto 36 e 40 sec.
SITO: BES - Benessere Equo e Sostenibile
http://www.misuredelbenessere.it/index.php?id=26
ISTAT: report 2013 BENESSERE ECONOMICO:
http://www.istat.it/it/files/2013/03/4_Benessere-
economico.pdf
63. Le fonti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
63
Sustainable Development Solutions Network
(SDSN): Secondo rapporto sulla Felicità mondiale
dell'Onu 2013: i 6 fattori che rendono un paese
"felice“, Huffington Post, 9-9-
2013 http://www.huffingtonpost.it/2013/09/09/ra
pporto-felicita-mondo-onu_n_3894028.html e
http://unsdsn.org/happiness/
Il rapporto per intero: WORLD HAPPINESS
REPORT 2013
http://issuu.com/earthinstitute/docs/worldhappine
ssreport2013_online