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La Capitalizzazione si dice semplice quando gli interessi si
aggiungono al capitale iniziale alla fine di ogni periodo senza
fruttare nuovi interessi per i periodi successivi.


L’interesse relativo al prestito di 1 euro per n periodi (es. anno
o una sua frazione) richiede un compenso i per ogni periodo
quindi è dato dalla somma di n volte del compenso unitario i
cioè ni .


Se invece di 1 euro si fa un prestito di C euro, il compenso, per
gli n periodi, si ottiene perciò moltiplicando C i n , per cui si ha
la seguente formula dell’interesse semplice:


                            I=Cin
Dalla definizione di montante tenendo conto della formula per
calcolare I si ha perciò:




        M = C + I = C + C i n = C (1+ i n)       cioè




                     M = C ( 1 + i n)

detta formula del montante, dove il binomio (1+ i n) è
chiamato fattore di capitalizzazione semplice.
CapSemMon

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  • 1. La Capitalizzazione si dice semplice quando gli interessi si aggiungono al capitale iniziale alla fine di ogni periodo senza fruttare nuovi interessi per i periodi successivi. L’interesse relativo al prestito di 1 euro per n periodi (es. anno o una sua frazione) richiede un compenso i per ogni periodo quindi è dato dalla somma di n volte del compenso unitario i cioè ni . Se invece di 1 euro si fa un prestito di C euro, il compenso, per gli n periodi, si ottiene perciò moltiplicando C i n , per cui si ha la seguente formula dell’interesse semplice: I=Cin
  • 2. Dalla definizione di montante tenendo conto della formula per calcolare I si ha perciò: M = C + I = C + C i n = C (1+ i n) cioè M = C ( 1 + i n) detta formula del montante, dove il binomio (1+ i n) è chiamato fattore di capitalizzazione semplice.