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LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettivit ad una realt ancora poco conosciuta: la cultura della comunit sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (societ della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornir le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordit e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario 竪 un accenno alla storia che ha comportato la nascita della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguir con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticit di cui sono caratterizzate le attivit 竪 al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
1. CTRH MONZA
DISAGI E DISTURBI SPECIFICI
DELLAPPRENDIMENTO
COSA PUO FARE LA SCUOLA?
Percorso di formazione e aggiornamento
per la
SCUOLA DELLINFANZIA
a cura di D. Chiarello e Laura Cocuzza
Istituto Comprensivo Vescoovi valtorta e Colombo, Carate Brianza
17 e 24 Novembre; 1 Dicembre 2011
h17.00/19.00
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2. DISAGI E DISTURBI SPECIFICI
DELLAPPRENDIMENTO
LA SCUOLA DELLINFANZIA
Lavorare in unottica di prevenzione per
permettere levoluzione e il
consolidamento delle competenze
necessarie agli apprendimenti futuri
COME?
Elaborando un percorso educativo
mirato
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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3. LINEE GUIDA PER LA
PREVENZIONE
Esplicitate nei seguenti
Documenti Ufficiali:
Legge 170, 8/10/2010
Consensus Conference, 2OO7
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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4. POTENZIAMENTO DEI PREREQUISITI
DELLAPPRENDIMENTO
PERMETTE DI CREARE LE CONDIZIONI
PER FAVORIRE UN BUON AVVIO DEL
PERCORSO SCOLASTICO
PERMETTE DI RINFORZARE LE
COMPETENZE NON ANCORA SVILUPPATE
IN MODO SPONTANEO, ATTRAVERSO UN
TRAINING SPECIFICO.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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5. COME ?
Osservazione iniziale delle competenze dei bambini attraverso strumenti
specifici (ex. Programma IPDA di Cornoldi et all.)
Elaborazione di un percorso educativo mirato a sviluppare i
prerequisiti degli apprendimenti scolastici, a partire da quanto emerso
dallosservazione iniziale (analisi del profilo)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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6. COMPETENZE DEI BAMBINI IN ETA
PRESCOLARE:
LINGUISTICHE
METAFONOLOGICHE
NUMERICHE
REALI PREREQUISITI AGLI APPRENDIMENTI DELLA SCUOLA
PRIMARIA
(LETTURA, SCRITTURA, CALCOLO)
LA SCUOLA
Ha il dovere di riconoscere e promuovere le competenze di
base, e sostenere i bambini nellapprendimento e nello sviluppo
di tali abilit.
PREVENZIONE
(Riferimento alla L. 170/2010)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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7. PREREQUISITI DELLA LETTO SCRITTURA
da promuovere nellultimo anno della Scuola dellInfanzia
Analisi e memoria visiva
Lavoro seriale sx/dx
Competenze metafonologiche:
discriminazione uditiva,memoria uditiva sequenziale,
riconoscimento suono iniziale e finale delle parole,
segmentazione e fusione uditiva, ricognizione di rime.
Integrazione visuo - uditiva
Globalit visiva
Competenze di pregrafismo (motricit fine,
coordinazione oculo manuale, abilit visuo spaziali)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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8. POTENZIAMENTO DEI PREREQUISITI
DELLA LETTO SCRITTURA
CONOSCENZA DEI PROCESSI PER LAPPRENDIMENTO
DELLA LETTO- SCRITTURA
CONOSCENZA DEI PREREQUISITI (ABILITA DI BASE)
NECESSARIE PER LO SVILUPPO DI QUESTI PROCESSI
OSSERVAZIONE DELLE ABILITA PRESENTI NEL BAMBINO
(CON STRUMENTI SPECIFICI, EX CMF DI Marotta et all)
PROMUOVERE LAPPRENDIMENTO IN MODO MIRATO SUI
PREREQUISITI DA SVILUPPARE
CONSOLIDARE LAPPRENDIMENTO ATTRAVERSO UNA
PLURALITA DI STRATEGIE
STIMOLARE IL PIACERE DI APPRENDERE (MOTIVAZIONE)
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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9. CMF
Competenze Metafonologiche
di Marotta, Trasciani eVicari,
ed Erickson (Trento, 2004)
MISURA IL LIVELLO EVOLUTIVO DELLE
ABILITA METAFONOLOGICHE PER
LINDIVIDUAZIONE DEI BAMBINI A RISCHIO
STRUMENTO DI SEMPLICE
SOMMINISTRAZIONE
SI RICAVANO DATI DI TIPO QUANTITATIVO
E QUALITATIVO
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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10. ABILITA
METAFONOLOGICHE
PREREQUISITO FONDAMENTALE PER LACCESSO AL
LINGUAGGIO SCRITTO
CAPACITA DI PERCEPIRE E RICONOSCERE PER VIA UDITIVA I FONEMI
CHE COMPONGONO LE PAROLE DEL LINGUAGGIO PARLATO, OPERANDO
TRASFORMAZIONI CON GLI STESSI (Bortolini, 1995)
STIMOLO ACUSTICO
ANALISI DELLE SUE COMPONENTI
TRADUZIONE NEL CODICE SCRITTO
- MOMENTO IMPORTANTE LEVOLUZIONE DI TALE COMPETENZA AVVIENE TRA LULTIMO ANNO
DELLA SCUOLA DELLINFANZIA E LA FINE DEL PRIMO CICLO DELLA
PRIMARIA.
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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11. ABILITA METAFONOLOGICHE:
Capacit di analizzare il linguaggio parlato nelle unit sonore
che lo compongono e di manipolare tali unit
ABILITA DI ANALISI E SINTESI DEI FONEMI (Unit minime delle parole)
RICONOSCIMENTO DELLA CORRISPONDENZA GRAFEMA FONEMA
CAPACITA DI MANIPOLARE LE UNITA SILLABICHE O FONOLOGICHE
DELLE PAROLE
(possono essere sostituite, far parte di altre parole, cambiare posizione creando
significati diversi).
N.B. - IN ETA PRESCOLARE SI INCONTRANO MAGGIORI DIFFICOLTA NELLA
MANIPOLAZIONE DEI FONEMI
(ex.: i bambini presentano difficolt nel segmentare la parola in fonemi)
La capacit di manipolare i fonemi non 竪 un processo spontaneo
Italiano: lingua su base fonetica, con ortografia trasparente (generale corrispondenza
suono / segno)
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D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
12. LE PROVE
TEST VERBALI
SOMMINISTRAZIONE INDIVIDUALE
TEMPI: 20/30 minuti per bambino
SI CONSIDERANO LE RISPOSTE CORRETTE (un punto per
ogni risposta esatta)
RISPETTARE LA SEQUENZA PRESTABILITA DELLE PROVE
PERIODO DI SOMMINISTRAZIONE: Inizio a.s./ Retest fine
a.s.
SI OTTIENE UN PROFILO DELLE PRESTAZIONI NEI
VARI DOMINI CHE CARATTERIZZANO LE FASI
EVOLUTIVE DELLE ABILITA METAFONOLOGICHE
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13. LE PROVE
CLASSIFICAZIONE:
Ricognizione di rime
Riconoscimento sillaba iniziale della parola
SINTESI E SEGMENTAZIONE:
Sintesi sillabica
Segmentazione sillabica
DISCRIMINAZIONE:
Coppie minime di parole
Coppie minime di non parole
D. Chiarello e L. Cocuzza, 2011
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