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LA GRAFO-MOTRICITA E LA DISGRAFIA
di Piero Crispiani1
e Catia Giaconi2
Introduzione
C竪 chi sostiene che la grafo-motricit cio竪 i coordinamenti grafo-motori, sono stati negli
ultimi anni trascurati in favore dei sistemi elettronici, mouse, tastiera,ecc.
Le conseguenze di tale tendenza coinvolgono lorganizzazione e la coordinazione del
pensiero, ovvero la cognitivit. Lesercizio grafo-motorio riguarda infatti la sfera del cognitivo,
coinvolgendo tutti i coordinamenti percettivi, motori,ecc. ed 竪 questo il fondamentale motivo per
non trascurarlo.
Nel seguente articolo cercheremo di definire a livello concettuale e epistemologico la grafo-
motricit, per poi indagarne la fisiologia, la patologia e alcune indicazioni educative e proposte di
esercizi grafo-motori.
Precisazioni terminologiche
Prima di entrare a pieno titolo allinterno della grafo-motricit, partiamo da alcune
precisazioni concettuali.
La prima puntualizzazione riguarda i termini grafismo e grafema, indicando il tratto
grafico e la semplice produzione di  un graffio il primo e e la scrittura il secondo.
Tale chiarimento terminologico ci conduce a sfatare lusuale vocabolopre-grafismo, che 竪
molto in auge nella scuola dellinfanzia e nella scuola Primaria, ma che in realt non esiste. Essendo
infatti i grafismi dei tratti grafici, prima della scrittura non ci sono i pre-grafismi, ma gli stessi
grafismi. Il termine va quindi abbandonato a favore di pre-scrittura, ovvero di grafismi ordinati.
Una seconda distinzione va fatta tra tratto grafico ( grafismo) e segno: il tratto grafico 竪 un
graffio, mentre il segno, in semiologia, 竪 gi un simbolo dotato di significato e quando i  graffi
diventano convenzione divengono segni ( parole). Linsieme dei simboli convenzionali forma il
codice e quando c竪 un sistema, un codice di segni abbiamo la scrittura, la quale la potremmo
definire come luso dei segni convenzionali ( simboli stilizzati in un codice) per decodificare e
codificare il linguaggio.
La fisiologia della grafo-motricit
Per la comprensione dei disturbi specifici dellespressione scritta si deve prendere in
considerazione levoluzione delle competenze grafo-motorie e quindi come si scrive.
I requisiti e le componenti coinvolte sono quella:
- motoria ( prenzione)
- percettiva ( gestione dello spazio)
- psico-motoria ( coordinamento oculo-manuale, spazio-temporale e direzionalit)
La grafo-motricit coinvolge dunque tutti i processi.
Il bambino conquista la competenza grafo-motoria attraverso un percorso ,che parte dai
grafismi fino ad arrivare al disegno geometrico. Lo sviluppo delle competenze grafo-motorie segue
nello specifico le seguenti linee evolutive.
Inizialmente il bambino 竪 in grado di tracciare segni su una superficie con qualsiasi mezzo
appuntito, ovvero 竪 in grado di punteggiare per il mero piacere motorio e percettivo.
Successivamente 竪 capace di prolungare in modo informe la punteggiatura, eseguendo una sorta di
traccia informale.
1
Docente Universit di Macerata, Pedagogista Clinico, Presidente Federazione Italiana Pedagogisti (FIPED).
2
Dottoranda di ricerca Universit di Macerata, associata FIPED.
1
I tratti informi precedenti al disegno ed alla scrittura sono gli scarabocchi, che sono in costante
evoluzione secondo almeno tre fasi:
a) mero scarabocchio, ghirigori, griboullis, tracce a tendenza ripetitiva e circolare privi di
alcun significato (fino ai 2,6 anni circa);
b) scarabocchio con significato conferito a posteriori e mutevole nel tempo, privo di
intenzionalit simbolica (dai 2,6 ai 4/5 anni circa);
c) scarabocchio con intenzionalit simbolica-rappresentativa, significato preventivo, come
rappresentazione grafica di un realt figurata secondo visioni e simbologie personali.
Per quanto riguarda levoluzione delle linee il bambino 竪 in grado di eseguire in questa
sequenza:
a) la linea verticale, un tratto dall'alto verso il basso per effetto del movimento verticale del
polso omologo allo scivolamento secondo il peso;
b) la linea obliqua, un tratto progressivamente controllato verso l'alto e l'orizzontale;
c) la linea orizzontale, un tratto controllato in orizzontale con senso da sinistra a destra per i
destri e da destra a sinistra per i mancini;
d) la linea aperta, un tratto informale non chiuso;
e) la linea chiusa, un tratto che tende a chiudere un campo (a tre anni circa), in
corrispondenza con le precoci nozioni topologiche di aperto-chiuso e dentro-fuori;
f) il cerchio, la chiusura di forme tendenzialmente circolari;
g) lincrocio di linee, la tendenza ad incrociare linee, a creare relazioni topologiche nello
spazio.
Il bambino 竪 poi capace di stendere il colore con un tratto continuo, senza staccare mai la
punta dal foglio, e in modo controllato e unidirezionale. Solo dopo il tratto continuo, eseguito senza
staccare la punta dal foglio, il bambino riesce a eseguire il tratto spezzato, ovvero un tratto con
arresto e cambio di direzione o senso; il tratto curvo, cio竪 il controllo grafico curvo di diversi tipi e
infine il tratto ondulatorio, l iterazione del tratto curvo, che richiede una notevole fluidit .
Il bambino a questo punto 竪 in grado di realizzare il semicerchio, a imitare i tratti, a
controllare la dimensione grafica, a chiudere il cerchio in senso antiorario e infine a eseguire il
disegno imitativo e il disegno geometrico.
2
LISTA EVOLUTIVA DELLE COMPETENZE GRAFICHE
1. Punteggiatura
2. Traccia informale
3. Scarabocchio
a. mero scarabocchio,
b. scarabocchio con significato, privo di intenzionalit simbolica (dai 2,6 ai 4/5 anni
circa);
c. scarabocchio con intenzionalit simbolica-rappresentativa,
4. Linea verticale
5. Linea obliqua
6. Linea orizzontale
7. Linea aperta:
8. Linea chiusa
9. Cerchio
10. Incrocio di linee
11. Stesura del colore
12. Tratto continuo
13. Tratto spezzato
14. Tratto curvo
15. Tratto ondulatorio
16. Semicerchio.
17. Imitazione di tratti.
18. Controllo della direzione grafica.
19. Controllo della dimensione grafica.
20. Chiusura cerchio antioraria.
21. Disegno imitativo.
22. Disegno geometrico.
P. Crispiani 1981, P.Crispiani- C.Giaconi 2000
Ci嘆 che ci interessa 竪 la sequenza dei grafismi, concetto che risale allo stesso J. Piaget,
secondo il quale infatti ci嘆 che importa dei suoi stadi 竪 la sequenza: let di comparsa pu嘆 variare da
soggetto a soggetto, ma ci嘆 che 竪 sicuro 竪 la successione nella quale si manifesteranno questi stadi.
Laltra considerazione sempre di derivazione piagetiana 竪 che lo sviluppo, in questo caso
delle competenze grafo-motorie, non 竪 quantitativo, ma qualitativo, cio竪 lavora per processi diversi:
saper eseguire la linea verticale e il cerchio implica una differenza qualitativa e non sono
comparabili in termini di quantit. Lo sviluppo quindi non si misura, non si compara e non si
presenta in modo lineare, chiaro, ma con momenti di scompensi e perturbazione.
La patologia
La patologia della grafo-motricit si chiama disgrafia ( dis=contrariata, grafia=forma), che
indica un disturbo dellespressione scritta di ordine grafo-motorio e non percettivo o simbolico o
ortografico:disturbo nellesecuzione dei grafismi che colpisce laspetto grafo-motorio.
3
La patologia pu嘆 essere primaria o specifica e in questo caso parliamo di Disturbo Specifico
di Apprendimento, in assenza di disturbi sensoriali , ritardo mentale, disturbo della simbolizzazione,
patologie psicologiche primarie, disturbi neuro-motori,patologie neurologiche gravi, forte diversit
culturale, scarsa scolarizzazione . Quando 竪 secondaria , nel senso di effetto di altre patologie o
minorazioni parliamo di discinesie, spasmi, rigidit muscolare, mancato controllo del tono. Nel
caso di un bambino spastico, ad esempio, che non controlla n辿 il tono muscolare, che ha problemi
nella prensione, ecc. , la disgrafia 竪 secondaria .
Nel disturbo specifico come pluralit di stati patologici occorre discriminare i sintomi
primari, inerenti alla funzione disturbata, dai sintomi secondari, che rappresentano disfunzioni
minori che corredano il deficit. La rilevazione dei sintomi secondari risulta essere importante nei
casi di diagnosi incerta, border line, in altre parole per vedere se si tratta di disturbo specifico o
secondario. Vediamo ora quali sono i sintomi primari e secondari della disgrafia.
I sintomi primari della disgrafia sono:
 tratto grafico irregolare ( dimensione, spessore, ritmo, chiusura, spazio);
 elisione sillabe finali;
 lettere slegate;
 specularit grafemi;
 grafia discontinua ( riprese grafiche, ritocchi);
 mancata chiusura forme;
 tremolio/rigiditezza;
 unione di parole;
 errori ortografici;
 sudorazione mano;
 spasmi muscolari;
 sintomi plurimi.
I sintomi secondari della disgrafia sono relativi a disturbi a carico di:
 organizzazione spazio temporali;
 orientamento spaziale;
 coordinazione motoria e psicomotoria ( in condizioni normali o veloci);
 sintesi percettive;
 memoria di sequenza;
 lavoro sinistra- destra;
 fluidit scrittoria;
 grafo-motricit.
Nei soggetti disgrafici si osservano dunque grafismi diversi, disturbi della composizione
grafica esplicabili come :
- chiusura del cerchio in senso antiorario;
- mancata chiusura del cerchio;
- disturbata fluidit sinistra- destra e riprese grafiche;
- disturbato incrocio nellandare a capo ( destra-sinistra);
- disturbata sequenzialit sinistra-destra;
- difficolt a ricopiare alla lavagna, a unire le coordinate spazio-temporali,a mantenere la
sequenzialit.3
3
Copiare richiede di saper ritrovare la posizione dellultima lettera scritta movendosi da sinistra verso destra, il
bambino disgrafico invece quando legge di nuovo alla lavagna, dopo aver scritto sul quaderno la parola letta, non riesce
ritrovare il segno ed 竪 per questo che si crea in lui un senso di frustrazione che lo induce o a piangere o a far finta di
scrivere. Anche il dettato risulta difficoltoso perch辿 anche questo presuppone unadeguata sequenzialit e solo se si
detta lentamente, parola per parola la difficolt diminuisce.
4
Si osserva inoltre che se il soggetto disgrafico 竪 concentrato nel realizzare bene la forma,
rallenta e non si concentra sul significato e se perde il significato perde lortografia cio竪 compie pi湛
errori. Il bambino disgrafico ha perci嘆 due scelte:
1. scrive male, ma fa meno errori di ortografia perch辿 va pi湛 veloce;
2. scrive bene, ma fa pi湛 errori perch辿 si concentra sulla forma e va piano.
La spiegazione 竪 racchiusa nelle opzioni cognitivista che promanano dello stesso cognitivismo:
non si scrive con la mano, ma con lautomatismo della mente.
I sintomi derivati dalla disgrafia possono essere identificabili nella stancabilit e insofferenza,
labilit attentava, discomprensione di ci嘆 che si st scrivendo, tendenza alla predizione e
allinvenzione, fuga dal compito, rabbia irritabilit, depressione, disistima, sensibilit emozionale,
tacito locus of control.
Disgrafia e disortografia
Con disortografia( dis-contrario, orto-corretto,grafia-forma) si intende una ortografia
contrariata.
Disgrafia e dsortografia sono in stretta correlazione: un soggetto disgrafico 竪 ed 竪 sempre stato
disortografico . Entrambe, per le quali si escludono il ritardo mentale, non sono disturbi percettivi,
ma cognitivi.
Soggetti disortografici e non disgrafico si possono avere in caso di :
- ritardo mentale grave
- scarsa scolarizzazione
- ipoacusia
- straniero-dialetto
Escludendo questi casi la disortografia 竪 un disturbo specifico e in questo caso si nota che 竪
sempre associata la disgrafia.
Trattamento
Sulla base di quanto affermato, per il trattamento sono significativi interventi di training di
tipo dinamico e sequenziale, che definiamo metodo ecologico-dinamico.
La tradizione di riferimento 竪 francese a partire da J. Itard, pioniere della pedagogia
scientifica e della pedagogia clinica, e dalla sua straordinaria avventura umana e scientifica con il
selvaggio dellAveyron4
, nella quale adotta delle modalit educative di sorprendente attualit,
perlomeno con rimando allorientamento cognitivo-comportamentale, volte a stimolare e favorire
limitazione di modelli, a ricostruire il percorso dei requisiti necessari, a incrementare e concatenare
stimoli,ecc.
Per il trattamento della grafo-motricit si fa inoltre riferimento agli sviluppi della scuola
della psicomotricit francese, alla considerazione del paradigma cardine della corrente cognitivista:
dallatto al pensiero.
Lapproccio cognitivista attribuisce la causa dei disturbi specifici dellapprendimento non ai
singoli elementi, ma al loro coordinamento e alla loro sequenzialit. I processi cognitivi sono
processi del coordinamento del pensiero, il pensiero ha difficolt a coordinare ogni volta che si
trova a lavorare nelle strutture della successione, che si determina in uno spazio e in un tempo.
Secondo tale prospettiva il pensiero coordina il leggere e lo scrivere in particolare lavorando sulla
struttura della successione che si determina nel tempo e nello spazio.
In questa direzione gli esercizi devono essere svolti con il corpo ( propriocezione), con il
pensiero ( verbalizzato) e poi  su carta, quindi, ad esempio, 竪 possibile:
 dimostrare una prestazione grafomotoria con diapositive,
4
Per un approfondimento a riguardo Cfr. P.Crispiani, Itard e la pedagogia clinica, Tecnodid, Napoli 1998.
5
 chiedere ai bambini realizzazione corporea dellesercizio,
 Cchiedere ai bambini la rappresentazione grafica.
Un altra proposta viene da Olivaux, il quale sfrutta il vissuto corporeo pi湛 vivo, pi湛
radicale, la propriocezione pi湛 forte: la respirazione.
Attraverso il controllo della respirazione, tramite nozioni logiche, i bambini arrivano al
controllo dei grafismi corrispondenti. Archi o coppe dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa sono
la rappresentazione grafica di sequenze di respiri dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa.
Possono essere pensati e realizzati anche esercizi mirati alla fluidit, che richiedano al bambino
di staccare sempre meno la penna dal foglio.  opportuno quindi proporre percorsi di forme ( e,
el..) che il bambino deve ripassare o riprodurre da sinistra verso destra ed in senso antiorario.
Questi percorsi possono poi essere implementati per forma o per velocit.
Tra le diverse strategie di cui si pu嘆 disporre per leducazione grafo-motoria ci sono : dispone:
 tracing , dove viene richiesto al bambino di passare con la penna sopra a delle figura tracciate;
 coping, dove viene dato il modello e il bambino lo deve copiare.
Secondo il nostro orientamento professionale la strategia pi湛 adeguata 竪 la seconda, in quanto 竪
nel coping che viene impiegato il pensiero.
6
 chiedere ai bambini realizzazione corporea dellesercizio,
 Cchiedere ai bambini la rappresentazione grafica.
Un altra proposta viene da Olivaux, il quale sfrutta il vissuto corporeo pi湛 vivo, pi湛
radicale, la propriocezione pi湛 forte: la respirazione.
Attraverso il controllo della respirazione, tramite nozioni logiche, i bambini arrivano al
controllo dei grafismi corrispondenti. Archi o coppe dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa sono
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Possono essere pensati e realizzati anche esercizi mirati alla fluidit, che richiedano al bambino
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el..) che il bambino deve ripassare o riprodurre da sinistra verso destra ed in senso antiorario.
Questi percorsi possono poi essere implementati per forma o per velocit.
Tra le diverse strategie di cui si pu嘆 disporre per leducazione grafo-motoria ci sono : dispone:
 tracing , dove viene richiesto al bambino di passare con la penna sopra a delle figura tracciate;
 coping, dove viene dato il modello e il bambino lo deve copiare.
Secondo il nostro orientamento professionale la strategia pi湛 adeguata 竪 la seconda, in quanto 竪
nel coping che viene impiegato il pensiero.
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Sviluppo percettivomotorio
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Griglia grafomotricita' v

  • 1. LA GRAFO-MOTRICITA E LA DISGRAFIA di Piero Crispiani1 e Catia Giaconi2 Introduzione C竪 chi sostiene che la grafo-motricit cio竪 i coordinamenti grafo-motori, sono stati negli ultimi anni trascurati in favore dei sistemi elettronici, mouse, tastiera,ecc. Le conseguenze di tale tendenza coinvolgono lorganizzazione e la coordinazione del pensiero, ovvero la cognitivit. Lesercizio grafo-motorio riguarda infatti la sfera del cognitivo, coinvolgendo tutti i coordinamenti percettivi, motori,ecc. ed 竪 questo il fondamentale motivo per non trascurarlo. Nel seguente articolo cercheremo di definire a livello concettuale e epistemologico la grafo- motricit, per poi indagarne la fisiologia, la patologia e alcune indicazioni educative e proposte di esercizi grafo-motori. Precisazioni terminologiche Prima di entrare a pieno titolo allinterno della grafo-motricit, partiamo da alcune precisazioni concettuali. La prima puntualizzazione riguarda i termini grafismo e grafema, indicando il tratto grafico e la semplice produzione di un graffio il primo e e la scrittura il secondo. Tale chiarimento terminologico ci conduce a sfatare lusuale vocabolopre-grafismo, che 竪 molto in auge nella scuola dellinfanzia e nella scuola Primaria, ma che in realt non esiste. Essendo infatti i grafismi dei tratti grafici, prima della scrittura non ci sono i pre-grafismi, ma gli stessi grafismi. Il termine va quindi abbandonato a favore di pre-scrittura, ovvero di grafismi ordinati. Una seconda distinzione va fatta tra tratto grafico ( grafismo) e segno: il tratto grafico 竪 un graffio, mentre il segno, in semiologia, 竪 gi un simbolo dotato di significato e quando i graffi diventano convenzione divengono segni ( parole). Linsieme dei simboli convenzionali forma il codice e quando c竪 un sistema, un codice di segni abbiamo la scrittura, la quale la potremmo definire come luso dei segni convenzionali ( simboli stilizzati in un codice) per decodificare e codificare il linguaggio. La fisiologia della grafo-motricit Per la comprensione dei disturbi specifici dellespressione scritta si deve prendere in considerazione levoluzione delle competenze grafo-motorie e quindi come si scrive. I requisiti e le componenti coinvolte sono quella: - motoria ( prenzione) - percettiva ( gestione dello spazio) - psico-motoria ( coordinamento oculo-manuale, spazio-temporale e direzionalit) La grafo-motricit coinvolge dunque tutti i processi. Il bambino conquista la competenza grafo-motoria attraverso un percorso ,che parte dai grafismi fino ad arrivare al disegno geometrico. Lo sviluppo delle competenze grafo-motorie segue nello specifico le seguenti linee evolutive. Inizialmente il bambino 竪 in grado di tracciare segni su una superficie con qualsiasi mezzo appuntito, ovvero 竪 in grado di punteggiare per il mero piacere motorio e percettivo. Successivamente 竪 capace di prolungare in modo informe la punteggiatura, eseguendo una sorta di traccia informale. 1 Docente Universit di Macerata, Pedagogista Clinico, Presidente Federazione Italiana Pedagogisti (FIPED). 2 Dottoranda di ricerca Universit di Macerata, associata FIPED. 1
  • 2. I tratti informi precedenti al disegno ed alla scrittura sono gli scarabocchi, che sono in costante evoluzione secondo almeno tre fasi: a) mero scarabocchio, ghirigori, griboullis, tracce a tendenza ripetitiva e circolare privi di alcun significato (fino ai 2,6 anni circa); b) scarabocchio con significato conferito a posteriori e mutevole nel tempo, privo di intenzionalit simbolica (dai 2,6 ai 4/5 anni circa); c) scarabocchio con intenzionalit simbolica-rappresentativa, significato preventivo, come rappresentazione grafica di un realt figurata secondo visioni e simbologie personali. Per quanto riguarda levoluzione delle linee il bambino 竪 in grado di eseguire in questa sequenza: a) la linea verticale, un tratto dall'alto verso il basso per effetto del movimento verticale del polso omologo allo scivolamento secondo il peso; b) la linea obliqua, un tratto progressivamente controllato verso l'alto e l'orizzontale; c) la linea orizzontale, un tratto controllato in orizzontale con senso da sinistra a destra per i destri e da destra a sinistra per i mancini; d) la linea aperta, un tratto informale non chiuso; e) la linea chiusa, un tratto che tende a chiudere un campo (a tre anni circa), in corrispondenza con le precoci nozioni topologiche di aperto-chiuso e dentro-fuori; f) il cerchio, la chiusura di forme tendenzialmente circolari; g) lincrocio di linee, la tendenza ad incrociare linee, a creare relazioni topologiche nello spazio. Il bambino 竪 poi capace di stendere il colore con un tratto continuo, senza staccare mai la punta dal foglio, e in modo controllato e unidirezionale. Solo dopo il tratto continuo, eseguito senza staccare la punta dal foglio, il bambino riesce a eseguire il tratto spezzato, ovvero un tratto con arresto e cambio di direzione o senso; il tratto curvo, cio竪 il controllo grafico curvo di diversi tipi e infine il tratto ondulatorio, l iterazione del tratto curvo, che richiede una notevole fluidit . Il bambino a questo punto 竪 in grado di realizzare il semicerchio, a imitare i tratti, a controllare la dimensione grafica, a chiudere il cerchio in senso antiorario e infine a eseguire il disegno imitativo e il disegno geometrico. 2
  • 3. LISTA EVOLUTIVA DELLE COMPETENZE GRAFICHE 1. Punteggiatura 2. Traccia informale 3. Scarabocchio a. mero scarabocchio, b. scarabocchio con significato, privo di intenzionalit simbolica (dai 2,6 ai 4/5 anni circa); c. scarabocchio con intenzionalit simbolica-rappresentativa, 4. Linea verticale 5. Linea obliqua 6. Linea orizzontale 7. Linea aperta: 8. Linea chiusa 9. Cerchio 10. Incrocio di linee 11. Stesura del colore 12. Tratto continuo 13. Tratto spezzato 14. Tratto curvo 15. Tratto ondulatorio 16. Semicerchio. 17. Imitazione di tratti. 18. Controllo della direzione grafica. 19. Controllo della dimensione grafica. 20. Chiusura cerchio antioraria. 21. Disegno imitativo. 22. Disegno geometrico. P. Crispiani 1981, P.Crispiani- C.Giaconi 2000 Ci嘆 che ci interessa 竪 la sequenza dei grafismi, concetto che risale allo stesso J. Piaget, secondo il quale infatti ci嘆 che importa dei suoi stadi 竪 la sequenza: let di comparsa pu嘆 variare da soggetto a soggetto, ma ci嘆 che 竪 sicuro 竪 la successione nella quale si manifesteranno questi stadi. Laltra considerazione sempre di derivazione piagetiana 竪 che lo sviluppo, in questo caso delle competenze grafo-motorie, non 竪 quantitativo, ma qualitativo, cio竪 lavora per processi diversi: saper eseguire la linea verticale e il cerchio implica una differenza qualitativa e non sono comparabili in termini di quantit. Lo sviluppo quindi non si misura, non si compara e non si presenta in modo lineare, chiaro, ma con momenti di scompensi e perturbazione. La patologia La patologia della grafo-motricit si chiama disgrafia ( dis=contrariata, grafia=forma), che indica un disturbo dellespressione scritta di ordine grafo-motorio e non percettivo o simbolico o ortografico:disturbo nellesecuzione dei grafismi che colpisce laspetto grafo-motorio. 3
  • 4. La patologia pu嘆 essere primaria o specifica e in questo caso parliamo di Disturbo Specifico di Apprendimento, in assenza di disturbi sensoriali , ritardo mentale, disturbo della simbolizzazione, patologie psicologiche primarie, disturbi neuro-motori,patologie neurologiche gravi, forte diversit culturale, scarsa scolarizzazione . Quando 竪 secondaria , nel senso di effetto di altre patologie o minorazioni parliamo di discinesie, spasmi, rigidit muscolare, mancato controllo del tono. Nel caso di un bambino spastico, ad esempio, che non controlla n辿 il tono muscolare, che ha problemi nella prensione, ecc. , la disgrafia 竪 secondaria . Nel disturbo specifico come pluralit di stati patologici occorre discriminare i sintomi primari, inerenti alla funzione disturbata, dai sintomi secondari, che rappresentano disfunzioni minori che corredano il deficit. La rilevazione dei sintomi secondari risulta essere importante nei casi di diagnosi incerta, border line, in altre parole per vedere se si tratta di disturbo specifico o secondario. Vediamo ora quali sono i sintomi primari e secondari della disgrafia. I sintomi primari della disgrafia sono: tratto grafico irregolare ( dimensione, spessore, ritmo, chiusura, spazio); elisione sillabe finali; lettere slegate; specularit grafemi; grafia discontinua ( riprese grafiche, ritocchi); mancata chiusura forme; tremolio/rigiditezza; unione di parole; errori ortografici; sudorazione mano; spasmi muscolari; sintomi plurimi. I sintomi secondari della disgrafia sono relativi a disturbi a carico di: organizzazione spazio temporali; orientamento spaziale; coordinazione motoria e psicomotoria ( in condizioni normali o veloci); sintesi percettive; memoria di sequenza; lavoro sinistra- destra; fluidit scrittoria; grafo-motricit. Nei soggetti disgrafici si osservano dunque grafismi diversi, disturbi della composizione grafica esplicabili come : - chiusura del cerchio in senso antiorario; - mancata chiusura del cerchio; - disturbata fluidit sinistra- destra e riprese grafiche; - disturbato incrocio nellandare a capo ( destra-sinistra); - disturbata sequenzialit sinistra-destra; - difficolt a ricopiare alla lavagna, a unire le coordinate spazio-temporali,a mantenere la sequenzialit.3 3 Copiare richiede di saper ritrovare la posizione dellultima lettera scritta movendosi da sinistra verso destra, il bambino disgrafico invece quando legge di nuovo alla lavagna, dopo aver scritto sul quaderno la parola letta, non riesce ritrovare il segno ed 竪 per questo che si crea in lui un senso di frustrazione che lo induce o a piangere o a far finta di scrivere. Anche il dettato risulta difficoltoso perch辿 anche questo presuppone unadeguata sequenzialit e solo se si detta lentamente, parola per parola la difficolt diminuisce. 4
  • 5. Si osserva inoltre che se il soggetto disgrafico 竪 concentrato nel realizzare bene la forma, rallenta e non si concentra sul significato e se perde il significato perde lortografia cio竪 compie pi湛 errori. Il bambino disgrafico ha perci嘆 due scelte: 1. scrive male, ma fa meno errori di ortografia perch辿 va pi湛 veloce; 2. scrive bene, ma fa pi湛 errori perch辿 si concentra sulla forma e va piano. La spiegazione 竪 racchiusa nelle opzioni cognitivista che promanano dello stesso cognitivismo: non si scrive con la mano, ma con lautomatismo della mente. I sintomi derivati dalla disgrafia possono essere identificabili nella stancabilit e insofferenza, labilit attentava, discomprensione di ci嘆 che si st scrivendo, tendenza alla predizione e allinvenzione, fuga dal compito, rabbia irritabilit, depressione, disistima, sensibilit emozionale, tacito locus of control. Disgrafia e disortografia Con disortografia( dis-contrario, orto-corretto,grafia-forma) si intende una ortografia contrariata. Disgrafia e dsortografia sono in stretta correlazione: un soggetto disgrafico 竪 ed 竪 sempre stato disortografico . Entrambe, per le quali si escludono il ritardo mentale, non sono disturbi percettivi, ma cognitivi. Soggetti disortografici e non disgrafico si possono avere in caso di : - ritardo mentale grave - scarsa scolarizzazione - ipoacusia - straniero-dialetto Escludendo questi casi la disortografia 竪 un disturbo specifico e in questo caso si nota che 竪 sempre associata la disgrafia. Trattamento Sulla base di quanto affermato, per il trattamento sono significativi interventi di training di tipo dinamico e sequenziale, che definiamo metodo ecologico-dinamico. La tradizione di riferimento 竪 francese a partire da J. Itard, pioniere della pedagogia scientifica e della pedagogia clinica, e dalla sua straordinaria avventura umana e scientifica con il selvaggio dellAveyron4 , nella quale adotta delle modalit educative di sorprendente attualit, perlomeno con rimando allorientamento cognitivo-comportamentale, volte a stimolare e favorire limitazione di modelli, a ricostruire il percorso dei requisiti necessari, a incrementare e concatenare stimoli,ecc. Per il trattamento della grafo-motricit si fa inoltre riferimento agli sviluppi della scuola della psicomotricit francese, alla considerazione del paradigma cardine della corrente cognitivista: dallatto al pensiero. Lapproccio cognitivista attribuisce la causa dei disturbi specifici dellapprendimento non ai singoli elementi, ma al loro coordinamento e alla loro sequenzialit. I processi cognitivi sono processi del coordinamento del pensiero, il pensiero ha difficolt a coordinare ogni volta che si trova a lavorare nelle strutture della successione, che si determina in uno spazio e in un tempo. Secondo tale prospettiva il pensiero coordina il leggere e lo scrivere in particolare lavorando sulla struttura della successione che si determina nel tempo e nello spazio. In questa direzione gli esercizi devono essere svolti con il corpo ( propriocezione), con il pensiero ( verbalizzato) e poi su carta, quindi, ad esempio, 竪 possibile: dimostrare una prestazione grafomotoria con diapositive, 4 Per un approfondimento a riguardo Cfr. P.Crispiani, Itard e la pedagogia clinica, Tecnodid, Napoli 1998. 5
  • 6. chiedere ai bambini realizzazione corporea dellesercizio, Cchiedere ai bambini la rappresentazione grafica. Un altra proposta viene da Olivaux, il quale sfrutta il vissuto corporeo pi湛 vivo, pi湛 radicale, la propriocezione pi湛 forte: la respirazione. Attraverso il controllo della respirazione, tramite nozioni logiche, i bambini arrivano al controllo dei grafismi corrispondenti. Archi o coppe dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa sono la rappresentazione grafica di sequenze di respiri dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa. Possono essere pensati e realizzati anche esercizi mirati alla fluidit, che richiedano al bambino di staccare sempre meno la penna dal foglio. opportuno quindi proporre percorsi di forme ( e, el..) che il bambino deve ripassare o riprodurre da sinistra verso destra ed in senso antiorario. Questi percorsi possono poi essere implementati per forma o per velocit. Tra le diverse strategie di cui si pu嘆 disporre per leducazione grafo-motoria ci sono : dispone: tracing , dove viene richiesto al bambino di passare con la penna sopra a delle figura tracciate; coping, dove viene dato il modello e il bambino lo deve copiare. Secondo il nostro orientamento professionale la strategia pi湛 adeguata 竪 la seconda, in quanto 竪 nel coping che viene impiegato il pensiero. 6
  • 7. chiedere ai bambini realizzazione corporea dellesercizio, Cchiedere ai bambini la rappresentazione grafica. Un altra proposta viene da Olivaux, il quale sfrutta il vissuto corporeo pi湛 vivo, pi湛 radicale, la propriocezione pi湛 forte: la respirazione. Attraverso il controllo della respirazione, tramite nozioni logiche, i bambini arrivano al controllo dei grafismi corrispondenti. Archi o coppe dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa sono la rappresentazione grafica di sequenze di respiri dal pi湛 piccolo al pi湛 grande e viceversa. Possono essere pensati e realizzati anche esercizi mirati alla fluidit, che richiedano al bambino di staccare sempre meno la penna dal foglio. opportuno quindi proporre percorsi di forme ( e, el..) che il bambino deve ripassare o riprodurre da sinistra verso destra ed in senso antiorario. Questi percorsi possono poi essere implementati per forma o per velocit. Tra le diverse strategie di cui si pu嘆 disporre per leducazione grafo-motoria ci sono : dispone: tracing , dove viene richiesto al bambino di passare con la penna sopra a delle figura tracciate; coping, dove viene dato il modello e il bambino lo deve copiare. Secondo il nostro orientamento professionale la strategia pi湛 adeguata 竪 la seconda, in quanto 竪 nel coping che viene impiegato il pensiero. 6