際際滷

際際滷Share a Scribd company logo
E utile lo psicologo nei servizi per
gli anziani?
Nicola Berruti
25 novembre 2016
Sommario
1. Il ruolo dello psicologo nei servizi per anziani
2. Alcune esperienze
- Rsa aperta (Misura 4)
- Psicologo consulente UCAM Brescia
- Lo psicologo e le gravissime disabilit in RSA (SV e SLA)
- Lo psicologo e gli Alzheimer Caf竪
- ll Gruppo di Approfondimento Tematico (Invecchiamento: anziani e
famiglia) dellOrdine degli Psicologi della Lombardia
1. Il ruolo dello psicologo nei servizi per
anziani
Chi 竪 lo Psicologo?
La professione di psicologo 竪 ordinata dalla Legge
18/02/1989, n. 56, ed 竪 disciplinata dal Codice
Deontologico degli Psicologi Italiani.
Larticolo 1 definisce gli ambiti e le modalit di intervento:
La professione di psicologo comprende l'uso degli
strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la
diagnosi, le attivit di abilitazione-riabilitazione e di
sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al
gruppo, agli organismi sociali e alle comunit. Comprende
altres狸 le attivit di sperimentazione, ricerca e didattica in
tale ambito.
Ordine geli Psicologi  Consiglio nazionale
PREVENZIONE
La prevenzione, intesa anche come atto valutativo di
situazioni di rischio, comprende tutte quelle attivit
finalizzate a sensibilizzare, educare, informare ed
anticipare atteggiamenti, comportamenti e condotte a
rischio o da perseguire. Tra le attivit di prevenzione che
caratterizzano lintervento psicologico rientrano la
promozione del benessere individuale, collettivo, sociale
e lavorativo entro processi di sviluppo della convivenza e
della qualit della vita, la promozione della salute e di
modifica dei comportamenti a rischio.
DIAGNOSI
 Al fine di poter definire un processo diagnostico, lo
psicologo si avvale del colloquio psicologico e del
proprio strumentario psicodiagnostico (test e altri
strumenti standardizzati), duso esclusivo, per lanalisi
del comportamento, dei processi cognitivi e intrapsichici,
delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle
motivazioni, dellinterazione sociale, dellidoneit
psicologica a specifici compiti e condizioni.
RIABILITAZIONE
 La riabilitazione psicologica, di tipo anche cognitivo-
funzionale, si avvale di tecniche mutuate da teorie e modelli
psicologici e comprende tutte quelle attivit finalizzate ad una
reintegrazione e recupero di abilit o competenze che hanno
subito una modificazione, un deterioramento o una perdita o
la compensazione, nei casi in cui non sia possibile il recupero.
Lazione riabilitativa 竪 volta a recuperare le capacit e/o le
competenze della persona, del gruppo o dellistituzione,
attraverso tecniche che prevedono un percorso di valutazione
psicologica e di assessment e consulenza. Rientrano in
questo ambito l'attuazione di interventi per la riabilitazione e
rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con
disabilit pratiche, disturbi cognitivi e dellapprendimento
compresi nella definizione di DSA, di deficit neuropsicologici a
seguito di malattie degenerative, disturbi psichiatrici o con
dipendenza da sostanze.
SOSTEGNO
 Il sostegno psicologico 竪 un intervento il cui obiettivo 竪 il
miglioramento della qualit di vita dellindividuo e degli equilibri
adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia), nelle quali ci嘆 si
rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le
sue capacit di autodeterminazione, e che necessita della stesura
del bilancio delle disabilit, delle risorse, dei bisogni e delle
aspettative del soggetto, nonch辿 delle richieste e delle risorse
dellambiente. Il sostegno psicologico pu嘆 ad esempio seguire ad un
intervento riabilitativo con il fine di rinforzare, solidificare, i risultati
ottenuti; ed 竪 opportuno in quelle condizioni irreversibili e/o croniche
entro le quali svolge una importante funzione di contenimento e
tutela (si pensi ad es. alle patologie degenerative), anche per coloro
che le vivono indirettamente.
Guidelines for Psychological Practice with Older Adults
Cosa sono?
 Sono un aggiornamento delle "Linee Guida per la Pratica
Psicologica con gli Anziani", pubblicate dallAPA nel 2003;
 Sono essenzialmente delle raccomandazioni per i
professionisti, per quanto riguarda il loro comportamento e le
problematiche da prendere in considerazione in determinati
ambiti della pratica psicologica. Sono destinate ad agevolare
lo sviluppo sistematico della professione ed a garantire un
alto livello di qualit della pratica professionale. Non sono
destinate ad essere norme obbligatorie o esaustive,
potrebbero non essere applicabili in ogni situazione clinica;
 Sono coerenti con lattuale politica dellAPA e devono essere
coerenti con gli attuali principi etici degli psicologi e con il
Codice Deontologico.
 Sono state sviluppate per essere seguite negli Stati Uniti, ma
possono essere adattate in modo appropriato per altri paesi.
Obiettivi
 Fornire ai professionisti un quadro di riferimento nel
lavoro clinico con gli anziani;
 Fornire ai professionisti le informazioni di base ed
ulteriori riferimenti in materia di atteggiamenti,
aspetti generali dellinvecchiamento, problematiche
cliniche, valutazione, intervento, consulenza,
questioni professionali e formazione continua
relativa al lavoro con questo gruppo det.
Perch辿 un aggiornamento?
 La scienza psicologica e la pratica nel campo della psicologia
e dellinvecchiamento si stanno rapidamente sviluppando,
come si vede dallespandersi della letteratura psicologica in
questo settore.
 La pratica psicologica professionale con gli anziani 竪 in
aumento sia per i cambiamenti demografici della popolazione
sia per i cambiamenti nelle impostazioni dei servizi e delle
forze mercato. Oggi, gli psicologi forniscono assistenza in
diversi contesti, dalle case alle comunit, fino allassistenza a
lungo termine.
 Senza dubbio, nei prossimi anni aumenter la richiesta di
psicologi con una conoscenza su aspetti legati al benessere,
alla cultura e alle questioni cliniche propri dellet avanzata,
dal momento che la popolazione anziana 竪 in crescita e
diventa sempre pi湛 diversificata.
Indagine APA
 Unindagine APA condotta nel 2008 ha raccolto informazioni circa il
lavoro dei professionisti impiegati in Servizi per la Salute Mentale, e
ha rilevato che:
1. il 4.2% degli intervistati dichiarava di vedere negli anziani il loro
focus di intervento primario;
2. il 39% riportava di dedicare del tempo ai servizi psicologi per gli
anziani. TUTTAVIA
 Meno di un terzo degli psicologi membri APA, che ha condotto un
lavoro clinico con gli anziani, ha riferito di aver seguito dei corsi di
laurea in gero-psicologia;
 Meno di un professionista su quattro riporta di essere stato
supervisionato nel suo lavoro o di aver effettuato un tirocinio
nellambito dellinvecchiamento.
 Molti psicologi possono essere restii a lavorare con gli anziani
perch辿 sentono di non possedere le conoscenze e le competenze
necessarie.
Struttura delle Linee Guida
 6 sezioni
 21 linee guida
A. Competenze e atteggiamento nel lavoro con
gli anziani
 Gli Psicologi sono incoraggiati a lavorare con gli
anziani nel loro ambito di competenza.
 Gli Psicologi sono incoraggiati a riconoscere come i
loro atteggiamenti e le loro credenze
sullinvecchiamento e sugli anziani siano rilevanti
quando valutano e trattano questa fascia di
popolazione, e a cercare una supervisione o
unulteriore formazione su queste problematiche
quando questo pu嘆 essere loro utile.
B. Conoscenze generali sullo sviluppo
delladulto, sullinvecchiamento e sugli anziani
 Gli Psicologi si impegnino ad acquisire conoscenze sulla
teoria e la ricerca nel campo dellinvecchiamento.
 Gli Psicologi si impegnino ad essere consapevoli delle
dinamiche sociali e psicologiche del processo
dinvecchiamento.
 Gli psicologi si impegnino a comprendere le differenze nel
processo di invecchiamento, in particolare come i fattori
socioculturali quali sesso, razza, etnia, status socio-
economico, orientamento sessuale, stato di disabilit e
residenza urbana / rurale possono influenzare l'esperienza e
l'espressione di salute e dei problemi psicologici nella vita
adulta.
 Gli psicologi si impegnino ad avere familiarit con le
informazioni aggiornate sugli aspetti biologici e sanitari
connessi allinvecchiamento.
C. Problematiche cliniche
 Gli Psicologi si impegnino ad avere familiarit con le
attuali conoscenze sui cambiamenti cognitivi degli
anziani.
 Gli Psicologi si impegnino a comprendere la capacit
funzionale dellanziano in un ambiente fisico e sociale.
 Gli Psicologi si impegnino ad essere informati sulla
psicopatologia della popolazione anziana ed essere
consapevoli della prevalenza e della natura di tale
psicopatologia quando forniscono servizi agli anziani.
E. Interventi, counseling e altri servizi
 Gli psicologi si impegnino ad avere familiarit con la teoria, la
ricerca e la pratica dei vari metodi di intervento con gli anziani, in
particolare con i risultati della ricerca attuale sulla loro efficacia con
questo gruppo di et.
 Gli psicologi si impegnino ad avere familiarit e di sviluppare
competenza nelladattare e applicare interventi psicoterapeutici
specifici per la fascia det degli anziani e sensibili ai fattori culturali,
e includere in tali interventi non solo lanziano ma anche la famiglia
e lambiente che lo circonda.
 Gli psicologi si impegnino a capire e risolvere i problemi relativi alla
prestazione dei servizi nei contesti specifici in cui vivono gli anziani.
 Gli psicologi si impegnino a riconoscere e gestire le problematiche
legate alla fornitura di servizi per la prevenzione e la promozione
della salute degli anziani.
F. Problemi professionali e formazione
 Gli psicologi si impegnino ad essere informati sull'ordine
pubblico, lo stato, le leggi e i regolamenti relativi
allofferta e al rimborso dei servizi psicologici agli anziani
e all'attivit di business.
 Gli psicologi sono incoraggiati ad accrescere la loro
conoscenza, comprensione e competenza rispetto al
lavoro con gli anziani attraverso la formazione, la
supervisione, la consulenza e la formazione continua.
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
 Sei macroaree che individuano i contesti operativi in cui
agisce lo psicologo. Questa suddivisione cerca di andare
oltre la distinzione normativa tra sociale, sanitario e
socio-sanitario, lattribuzione di funzione ai diversi livelli
istituzionali e i corrispondenti flussi di finanziamento.
1. Area della residenzialit e semiresidenzialit
2. Area ospedaliera
3. Area della domiciliarit
4. Universit e Centri di Ricerca
5. Terzo Settore
6. Comunit locali
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Perch辿 竪 utile lintervento psicologico con i familiari?
 In alcuni casi, le famiglie e le RSA si incontrano secondo una logica di esclusione
reciproca che pu嘆 portare o alla conflittualit (fallimento della cura) o alla rigida
scomposizione delle competenze (spesso rende il servizio lunico titolare
dellesercizio della cura). In altri casi, invece, la famiglia e le RSA si incontrano
attorno alla malattia dellanziano secondo una logica di scambio e cooperazione,
che 竪 essenzialmente caratterizzata dalla capacit e dallabilit dei servizi di
consentire ai famigliari di stabilire un giusto equilibrio tra vicinanza e lontananza
rispetto allanziano malato. La RSA pu嘆 funzionare come catalizzatore per recuperare
un rapporto migliore tra famigliari ed i propri cari: una relazione che non 竪 pi湛
sconvolta da un carico assistenziale troppo gravoso per le risorse che in precedenza
sono state messe in campo. La RSA pu嘆 promuovere una continuit di rapporto tra
lanziano ed i suoi famigliari.
 Lo Psicologo pu嘆 aiutare questo processo
Le reazioni emotive dei famigliari di fronte alla malattia
(demenza) dei propri congiunti
 Sentimenti di perdita: il congiunto non 竪 e non sar pi湛 quello di prima
(perdere una persona prima che muoia: lutto anticipatorio)
 I familiari assumono gradualmente la totale responsabilit del malato e la
loro vita viene turbata sia dalla malattia che dal carico assistenziale. Si
perdono i ruoli precedenti (figlio, padre, marito, moglie) per assumere quelli
di malato e caregiver.
 Risvolti organizzativi e pratici (sistemi di sicurezza, ausili...); aspetti
esistenziali (quanto tempo resta per me?, se diventassi cos狸?); fattori
psicologici e sociali (la rabbia di non capire ci嘆 che il malato cerca di
comunicarmi e la vergogna di cosa possano pensare gli altri).
 La demenza di un congiunto pu嘆 risvegliare precedenti conflitti, per le
caratteristiche stesse della malattia. Ne conseguono atteggiamenti opposti:
accanimento assistenziale (conseguente ad un totale soffocamento delle
proprie emozioni), abbandono del malato (per la difficolt di curare
qualcuno per cui non si 竪 disponibili).
 Sono frequenti reazioni di negazione: ricerca di nuove diagnosi o della
terapia miracolosa. Avvicinandosi alla realt della malattia, i familiari
iniziano a provare rabbia e frustrazione per lincapacit di cambiare la
diagnosi o trovare aiuti risolutivi.
 Per limitare lansia, i familiari seguono il bisogno di fare qualcosa
(tentativo di controllo sulla situazione). Il caregiver si sostituisce al
malato nella attivit quotidiane per aiutarlo, evitargli la frustrazione o
evitare di dover controllare due volte le cose. Liperattivismo del
caregiver: impedisce che i principali deficit del malato si manifestino,
conservando pi湛 a lungo una sua immagine sociale integra;
ostacola lallenamento delle abilit residue del malato; affatica il
caregiver.
 Linvestimento di energie da parte del caregiver finisce
fisiologicamente per non andare a buon fine, e porta: frustrazione,
delusione, rabbia verso se stessi e verso il malato; valutazione di
aver perso il controllo della situazione e conseguente aumento
dellansia.
LE EMOZIONI DELLA CURA
1. rabbia (verso la malattia, il mondo, da cui ci si sente abbandonati, e il
malato);
2. compassione (verso il malato e s竪);
3. vergogna e imbarazzo;
4. senso di colpa (per gli scatti dira e per il risentimento verso il
paziente);
5. senso di impotenza.
 Si ha la percezione di essere in balia di varie emozioni, anche
contrastanti, talvolta considerate inappropriate. Questa valutazione
genera ulteriori reazioni emotive negative
 Oltre alle preoccupazioni sulla capacit di gestire la situazione
e di sopportarne lo stress, spesso i familiari vengono anche
colti dalla paura dellereditarieta... essere essi stessi destinati
a quel futuro.
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
Le competenze e le funzioni dello psicologo nellambito degli interventi alle
persone affette da demenza e ai loro familiari (Regione Emilia-Romagna, 2005)
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
 Il ruolo dello Psicologo nelle RSA si pone come interfaccia e
collegamento tra bisogni sanitari, funzionali, assistenziali e relazionali.
Dimensione sanitaria, stato funzionale e qualit di vita di un anziano
fragile dipendono dalla qualit del dialogo tra biologia e psicologia, in
quanto tra i bisogni sanitari e quelli assistenziali delle persone che
necessitano di un inserimento in realt residenziali si innestano bisogni
psicologici che riflettono la difficolt ed il dolore di sopravvivere alle
critiche fragilit del corpo ed alla rivoluzione di vita, che queste hanno
imposto".
La Mappatura
Obiettivi specifici della Mappatura sono:
 rilevare la presenza dello Psicologo in RSA e CD della Toscana
 descrivere la tipologia di attivit svolta dallo Psicologo in questi contesti
Partendo dal Censimento ufficiale di RSA e CD effettuato dalla Toscana, 竪
stato costruito un questionario semi-strutturato ad hoc, composto da quesiti
per lo pi湛 finalizzati a rilevare la presenza dello Psicologo e ad indagare la
tipologia di attivit svolte da questo. Preliminarmente una lettera di
presentazione dellindagine 竪 stata inviata ai Responsabili delle Strutture
(RSA e CD), e solo in seguito si 竪 instaurato un contatto telefonico. Il primo
referente, a cui sono state chieste le informazioni, sono i Responsabili delle
strutture (od i facente funzione); ma, laddove possibile, il questionario 竪
stato proposto direttamente allo Psicologo presente in sede.
CAMPIONE
Il campione della ricerca 竪 costituito da un totale di 418 Strutture (332 RSA e 96
Centri Diurni) (partendo dal Censimento ufficiale), collocate sul territorio della
Regione Toscana, distribuite per zone, identificabili nel territorio delle Aziende Usl.
RISULTATI
La percentuale complessiva di presenza degli Psicologi in entrambe le tipologie di
strutture risulta piuttosto esigua, pari all11%. Considerando le strutture
separatamente, alcune province presentano un discreto impiego di psicologi nelle
RSA, rispettivamente: Massa (38%) e Livorno (29%); e le province con maggiore
impiego di Psicologi nei Centri Diurni sono, nellordine, Massa (40%), Empoli (40%),
Pisa (29%) e Pistoia (25%).
 Nonostante le RSA (N=332) presenti sul territorio siano numericamente molto
maggiori dei CD (N=96), limpiego degli Psicologi 竪 proporzionalmente maggiore
(13%) in questi ultimi, probabilmente a causa delle tipologie di attivit solitamente
presenti allinterno e la necessit di supervisione rispetto agli interventi svolti sul
piano educativo  riabilitativo.
 Le tipologie di intervento, sono abbastanza equamente rappresentate sia
allinterno delle RSA che nei Centri Diurni. In entrambi i casi infatti, gli psicologi
sono per lo pi湛 impiegati nelle attivit di consulenza e sostegno agli operatori
(rispettivamente 23% e 25%), di intervento sugli ospiti non altrimenti specificato
(19% e 18%) e di consulenza e sostegno ai familiari (17% e 14%). Molti
psicologi svolgono anche attivit di valutazione e progettazione, per lo pi湛
allinterno di equipe multidisciplinari, ed alcune attivit specialistiche quali
valutazione neuropsicologica e riabilitazione cognitiva.
2. Esperienze
Misura 4  RSA APERTA
 La misura RSA aperta 竪 stata introdotta, per la prima
volta, in fase di prima applicazione della DGR n.
856/2013 ed inoltre, 竪 stata, indirizzata alle persone
affette da demenza, un segmento di popolazione, tra i
meno assistiti dalla rete dofferta; infatti, sono quasi
sempre le famiglie ed i caregiver ad assumersi il carico
assistenziale dal punto di vista sia materiale sia emotivo.
Tutto ci嘆 ha determinato un avvio graduale e silenzioso
dellRSA aperta a partire dal secondo trimestre
dellanno. La misura 竪 comunque decollata
positivamente passando da 950 persone valutate nel
secondo trimestre a 1984 nel terzo (2014)
 Progetto individuale: Se la persona, a seguito dellesito della valutazione risulta idonea per la
misura, la ASL predispone il Progetto Individuale secondo le linee generali pi湛 sopra declinate,
indicandone la durata prevedibile. In particolare, lesito della valutazione deve essere tradotto in
un profilo assistenziale corrispondente ad un pacchetto di interventi a bassa, media e/o alta
intensit, collegato anche a un preciso valore mensile di voucher.
 Il Progetto Individuale potrebbe anche essere composto da pi湛 di un profilo (es. un primo periodo
con un profilo di media intensit e un periodo successivo con un profilo di bassa intensit) al fine
di garantire la necessaria flessibilit degli interventi, fermo restando che, su richiesta del Soggetto
gestore, il Progetto Individuale pu嘆 essere riaggiornato quando le mutate condizioni della persona
lo richiedono.
 Di seguito si descrivono i profili di riferimento, corrispondenti ad ogni livello di intensit del
bisogno:
Profilo 1: valore voucher: 350 euro per Prestazioni, anche di lunga durata, ma tendenzialmente legate
allintervento di singoli professionisti (ASA/OSS ed educatore, ecc..), con lobiettivo di
integrare/sostituire il lavoro del caregiver. Questo profilo pu嘆 essere accompagnato da una
valutazione da parte di una figura professionale per verificare la situazione ambientale e familiare
o da care management leggero.
Profilo 2: valore voucher: 500 euro per Prestazioni a maggiore integrazione professionale e/o
interventi che, a seguito di una valutazione multiprofessionale, prevedono accessi a frequenza
decrescente per es. per addestrare il caregiver (es. tecniche di assistenza nelle ADL, gestione dei
disturbi comportamentali ecc).
Profilo 3: valore voucher: 700 euro per Prestazioni a carattere continuativo o di lunga durata e a
diverso mix professionale a maggiore intensit assistenziale, necessit di maggiore integrazione
con altri servizi sociali e sociosanitari, accompagnati da eventuale valutazione anche complessa
e/o care management anche intenso
 A titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune delle prestazioni che possono
concorrere alla composizione del pacchetto:
 La valutazione pu嘆 essere effettuata in avvio del PAI, a domicilio della persona, per valutare il
contesto familiare e ambientale, le eventuali risorse gi attive ecc., per meglio definire e calibrare
gli obiettivi e gli interventi del PAI oppure, anche a PAI avviato, in situazioni di possibile complessit,
effettuata in 辿quipe, per una lettura approfondita della situazione funzionale, osservazione
dellambiente, identificazione degli obiettivi e declinazione di un possibile PAI integrato con altre
unit dofferta (es.ADI)
 Il care management 竪 parte integrante del pacchetto per tenere contatti con la rete sociale e
sociosanitaria, accompagnare la famiglia e la persona, per informarla, indirizzarla ed orientarla
fornendo indicazioni utili
 Integrazione del lavoro del caregiver/Sostituzione temporanea caregiver una o pi湛
volte la settimana per prestazioni di carattere tutelare (igiene personale, trasferimenti letto-
sedia, bagno assistito, imboccamento, aiuto per vestirsi, mobilizzazione, massaggi ecc.)
oppure una mattina o un pomeriggio alla settimana, per permettere al caregiver/ badante di
riposare, uscire di casa, gestire commissioni ecc.
 Interventi qualificati di accompagnamento, dialogo e arricchimento del tempo, uscite
per mantenere relazioni e favorire lautonomia motoria
 Adattamento degli ambienti: analisi degli ambienti in relazione alla specificit della
situazione della persona e della famiglia e proposta di interventi e soluzioni
 Addestramento del caregiver, per un tempo circoscritto, per gli ambiti NON di
competenza ADI/SAD (ad esempio, per laddestramento alligiene personale o
allorganizzazione di vita o per interventi di stimolazione cognitiva)
 Stimolazione cognitiva, di sostegno a BPSD (disturbi psicocomportamentali nella
demenza)
 Counseling e terapia occupazionale
 Altre attivit integrative presso RSA o CDI
Psicologo in RSA APERTA
 Intervento di sostegno: accoglienza e regolazione di
emozioni negative legate alla sofferenza per la diagnosi
infausta, alla fatica della cura, alla difficolt a conciliare
diverse necessit e a conflittualit familiari;
 Intervento psico-educativo: ricerca di soluzioni (pratiche)
a difficolt nella vita quotidiana e nella assistenza.
La consulenza psicologica ha lo scopo di contribuire a
rinforzare lautostima personale e le risorse familiari
individuando, con il contributo dellequipe
multiprofessionale, possibili soluzioni e interventi,
migliorando le abilit di fronteggiare (coping) le
problematiche dei singoli e del nucleo familiare.
LAzienda Sanitaria Locale (ASL, ora ATS) ha istituito, dal 1999, punti daccesso
distrettuali nellambito della gestione della non autosufficienza, le Unit di
Continuit Assistenziale Multi-dimensionale (UCAM). Sono equipe
multiprofessionalila cui funzione principale 竪 di accoglienza, valutazione dei
bisogni, accompagnamento, semplificazione nellaccesso alla rete dei Servizi,
valutazione/autorizzazione per laccesso allADI; esse in sostanza rappresentano le
porte daccesso alla rete dei servizi territoriali. Le equipe multiprofessionali di base
sono costituite da Medico di Distretto, Infermiere, Assistente Sociale, in
collaborazione con il MMG/PdF, e si avvalgono di consulenze specialistiche da
parte di Psicologo, Geriatra , Fisiatra, Palliatore ed altri specialisti al bisogno.
Lo psicologo consulente UCAM-ADI
 Lo Psicologo consulente, grazie alle sue specifiche competenze,
rappresenta una risorsa per l'UCAM in quanto in grado di rilevare
bisogni psicologici inerenti alla sfera emotivo, affettiva e relazionale
dell'assistito e dei caregiver implicati nell'assistenza. Ci嘆 favorisce
l'attenzione dellequipe a tutte le componenti fisiche, cliniche ma
anche personologiche di chi ha bisogno di cure e dei suoi familiari.
Particolare attenzione infatti deve essere garantita anche alla qualit
delle relazioni che si instaurano fra operatori, assistito, caregiver e
altri familiari, considerando le dinamiche che in modo naturale si
determinano nelle situazioni di difficolt e di fronte al bisogno
assistenziale. La partecipazione dello psicologo a processi valutativi
permette di garantire un approccio globale ad utente e famiglia in
particolare coinvolgendo lo specialista con l'equipe nella fase di
orientamento nella rete di servizi, e di supporto a familiari e
caregiver nelle scelte di assistenza spesso delicate.
Lo psicologo consulente UCAM-ADI
 Inoltre il lavoro di rilevazione dei bisogni da parte dello psicologo oggi 竪
fondamentale per l'accesso alle Misure regionali a sostegno della famiglia e
dei suoi componenti fragili che prevedono, oltre ai tradizionali interventi
socio-sanitari, approcci di presa in carico di natura psicologica ed educativa.
La valutazione psicologica viene realizzata attraverso colloqui clinici e
valutazioni psico-diagnostiche, avvalendosi dell'ausilio, se necessario, di
questionari o test cognitivi e psicologici.
Pu嘆 essere effettuata contemporaneamente alla valutazione degli altri
operatori UCAM o pu嘆 essere successiva alla prima valutazione degli
operatori UCAM, su richiesta degli stessi o dellutente o del MMG. I test
somministrati e la consulenza psicologica andranno a far parte della
documentazione clinica inclusa nel fascicolo UCAM e utilizzata dagli Enti
Erogatori (fra cui lASL) per lallestimento del Fascicolo ADI (FaSAS)
La consulenza specialistica dello psicologo per lUCAM pu嘆 essere
effettuata in distretto o al domicilio. LASL di Brescia 竪 anche Ente
Erogatore ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) ed eroga a domicilio
prestazioni socio-sanitarie; pertanto lo psicologo consulente per lEnte ADI
pu嘆 erogare attivit psicologica ad utenti in ADI o ai loro caregiver allinterno
di un profilo ADI, attivato a seguito della Valutazione Multidimensionale da
parte dell'equipe UCAM.
La valutazione multidimensionale  Psicologo UCAM
 Lo psicologo partecipa alla Valutazione Multidimensionale in diversi
ambiti di competenza dell'UCAM, in particolare:
1. Accesso in ADI: la valutazione viene effettuata per la rilevazione dei
bisogni assistenziali di utenti che richiedono l'attivazione di servizi
socio-sanitari e psicologici. Lo psicologo, effettua valutazioni
psicologiche e cognitive di utenti e loro caregiver a seguito delle quali
si pu嘆 rendere necessaria l'attivazione di supporto psicologico, sia per
l'utente sia per il caregiver interessati, all'interno del Voucher ADI. Le
osservazioni su aspetti clinici, emotivo-affettivi e relazionali che lo
psicologo effettua attraverso specifici strumenti professionali (colloqui
clinici, utilizzo di test psicologici e cognitivi) concorrono alla stesura del
PI per lADI. Inoltre l'apporto della valutazione psicologica rende
completo l'approccio multidimensionale del modello valutativo
dell'UCAM, delineando una sempre pi湛 raffinata rilevazione dei bisogni
assistenziali di varia intensit e tipologia degli utenti e dei loro
caregiver. Lo psicologo UCAM pu嘆 essere coinvolto nei processi della
Rivalutazione dei bisogni per modifiche o conferme del Voucher ADI.
La valutazione multidimensionale  Psicologo UCAM
2. Accesso alle Misure Regionali (es. Residenzialit
Leggera/Assistita (Misura 2) e RSA Aperta (Misura 4),
DGR. 2942): lo psicologo UCAM, insieme agli altri
operatori, rileva i bisogni di varia tipologia dell'utente,
attraverso colloqui clinici e somministrazione di
questionari e test valutativi, al fine di contribuire alla
costruzione del Progetto Individuale (PI) necessario per
l'attivazione delle Misure; lo psicologo 竪 chiamato a
partecipare anche alle Rivalutazioni
La valutazione multidimensionale  Psicologo UCAM
3. Comunit Residenziali: lo psicologo partecipa alla
valutazione e rivalutazione-follow-up degli ospiti,
utilizzando questionari e test cognitivi e psicologici, per
la rilevazione di parametri cognitivi, psicologici e sociali
fondamentali per l'idoneit all'accesso e alla
permanenza nella Comunit Residenziale.
La valutazione multidimensionale  Psicologo UCAM
4. Lista Unica di accesso alle Residenze Sanitarie per
Anziani (RSA) a Centri Diurni Integrati (CDI), a Comunit
Residenziali e attivit di orientamento a servizi: lo
psicologo UCAM pu嘆 condurre colloqui con utenti che
richiedono l'ingresso in RSA o a CDI e pu嘆 occuparsi di
informare ed orientare nella scelta del servizio pi湛
adeguato fra quelli disponibili, di supportare e
accompagnare il caregiver nella gestione di tutte le fasi
di cura del proprio familiare.
LEROGAZIONE ADI  Psicologo ADI
Grazie alla Valutazione Multidimensionale, gli operatori UCAM
possono rilevare, oltre a bisogni di tipo sanitario, anche
bisogni di natura psicologica. In un Voucher ADI quindi pu嘆
essere attivata anche la figura dello psicologo, che, in qualit
di psicologo dell'Ente Erogatore ADI ASL Brescia, eroga
attivit psicologica allinterno di un profilo ADI.
Il supporto psicologico pu嘆 essere fornito anche ai caregiver
dell'utente in ADI, qualora richiesto ed in presenza di stress
del caregiver.
Inoltre lo psicologo si occupa anche di fornire interventi psico-
educativi o addestramento al caregiver nel caso di difficile
gestione domiciliare dei malati a causa di disturbi di natura
cognitiva e comportamentale.
Altre attivit dello Psicologo consulente
Consulenza psicologica e orientamento ai servizi:
Lo psicologo UCAM pu嘆 fornire disponibilit per incontri di
Consulenza psicologica; attraverso tale consulenza 竪 possibile
comprendere e definire i problemi psicologici degli utenti e dei
caregiver al fine di orientare a servizi di sostegno e assistenza
psicologica adeguati ai bisogni rilevati durante la Consulenza
stessa. In particolare 竪 possibile offrire in UCAM una Consulenza
Psicologica breve (MAX 5 INCONTRI) a:
- caregiver di utenti deceduti in ADI
- caregiver che si trovano in situazioni di assistenza critiche e che
mostrano un elevato livello di stress a causa del carico
assistenziale.
La consulenza psicologica ha l'obiettivo di orientare a servizi
presenti nel territorio adeguati alle problematiche del caregiver,
indirizzando a terapie psicologiche individuali o familiari mirate
all'elaborazione del lutto, piuttosto che ad Associazioni specifiche.
Riunioni di equipe
 Lattivit UCAM e ADI pu嘆 prevedere Riunioni d'equipe, che
coinvolgono tutti gli operatori e consulenti Specialisti che
vengano ritenuti necessari alla discussione dei casi. Lo
psicologo:
- pu嘆 partecipare alla discussione dei casi la cui presa in carico
sia condivisa con altri operatori UCAM e ADI per confrontarsi
e poter perfezionare la gestione degli utenti in carico;
- pu嘆 partecipare al fine di fornire supporto psicologico agli
operatori coinvolti nella gestione di casi complessi, per
comprendere e risolvere dal punto di vista psicologico e
relazionale le difficolt legate all'assistenza formale.
- pu嘆 utilizzare la riunione di equipe come momento formativo
rivolto agli operatori UCAM ADI (es per lutilizzo di strumenti
valutativi)
La scuola di assistenza familiare
 Lo psicologo partecipa attivamente all'organizzazione delle Scuole di Assistenza Familiare
(SAF), ossia eventi formativi/informativi rivolti al caregiver non professionale insieme ad
altri professionisti ASL che operano nel settore, da MMG e/o specialisti, in collaborazione
con le Amministrazioni Comunali o con alcune unit d'offerta della rete (RSA, CDI). Questi
incontri sono nati per fornire supporto e risposte multidimensionali al caregiver, sempre pi湛
protagonista nell'ambito assistenziale; vengono organizzati dai distretti, nei Comuni
interessati, in orari calibrati sulle esigenze dei caregiver. Molteplici gli obiettivi delle SAF:
- orientare familiari e caregiver ai servizi territoriali, sia dell'ASL sia comunali o di altra natura,
perch辿 il caregiver sappia orientarsi meglio nel richiedere aiuto;
- fornire conoscenze tecniche e consigli pratici per la gestione delle patologie croniche, per la
gestione degli ausili etc;
- favorire lacquisizione di padronanza di strategie psico-educative per la gestione dei disturbi
del comportamento e migliorare l'approccio alla malattia e la gestione delle dinamiche
relazionali.
 Le SAF possono trattare diverse tematiche, che cercano di rispondere alle esigenze dei
partecipanti. Rappresentano un'occasione importante di avvicinamento tra servizi territoriali
e caregiver o familiari.
Durante le SAF lo psicologo fornisce il suo contributo professionale attraverso lo sviluppo
di tematiche legate agli aspetti emotivi-relazionali, facendo emergere tutte le emozioni
legate all'assistenza informale al fine di poter arginare il senso di solitudine assistenziale
che molti caregiver sperimentano.
LO PSICOLOGO E LE GRAVISSIME DISABILIT (SV E SLA)
 Supporto psicologico ai familiari
 Supervisione agli operatori con riunioni di equipe
 Supporto psicologico agli ospiti (persone affette da SLA)
LO PSICOLOGO E GLI ALZHEIMER CAFE
 Fra le figure specializzate nel trattamento delle problematiche delle
demenze, lo psicologo 竪 sicuramente la figura pi湛 presente nei
Caff竪, con una duplice funzione: supporto alle attivit dei pazienti e
aiuto psicologico ai familiari da una parte e dallaltra gestisce il
gruppo di lavoro e i volontari. Lapproccio al paziente si realizza
attraverso la valutazione cognitiva e degli aspetti relazionali-
comunicativi, mentre per quanto concerne gli interventi lo psicologo
conduce lattivit con i familiari dinformazione e supporto e gli
interventi cognitivi dedicati al malato, quali la stimolazione cognitiva
e la reminiscenza. Durante lo svolgimento delle attivit manuali e
ludiche, invece, affianca leducatore ponendo particolare attenzione
agli anziani maggiormente in difficolt e alle dinamiche relazionali
anziano-caregiver, col fine ultimo di fornire, ove necessario,
informazioni e indicazioni utili (GRG, 2015)
Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia
e) Invecchiamento: anziani e famiglia
Coordinatori: Enrico Molinari e Gianluca Castelnuovo
Il progressivo invecchiamento della popolazione 竪 una delle grandi sfide che la
nostra societ deve fronteggiare a motivo dell'aumento delle patologie croniche
e disabilitanti, dei conseguenti costi, la possibile esclusione e lisolamento
sociale degli anziani. Infatti let anziana comporta una maggiore incidenza di
multipatologie (respiratorie, cardiologiche, endocrinologiche, ortopedico-
fisiatriche, neurologiche e anche psicologiche) per cui occorre adeguare i servizi
socio-sanitari, assistenziali, previdenziali e il modello attuale di welfare a queste
evoluzioni demografiche ed epidemiologiche.
Lobiettivo di questo Gruppo 竪 identificare delle buone prassi professionali
nell'ambito della cura psicologica dell'anziano e della presa in carico dei familiari
e dei caregiver, condividendo esperienze di successo e costruendo il profilo di
competenze dello psicologo esperto in psicogeriatria.
Saranno trattati temi quali: i protocolli per il supporto psicologico dell'anziano
fragile; le buone pratiche nella psicoterapia dell'anziano con psicopatologia; le
possibilit offerte dalle nuove tecnologie nel monitoraggio dell'anziano all'interno
del paradigma "active ageing and healthy living"; la gestione dei familiari e dei
caregiver nella cura dell'anziano; il rapporto fra la psicologia e le strutture socio-
sanitarie deputate alla cura dell'anziano.
INDICE (provvisorio) LIBRO BIANCO
GAT INVECCHIAMENTO: ANZIANI E FAMIGLIE
 Introduzione
Chi 竪 lanziano?
Chi 竪 lo psicologo dellinvecchiamento?
 Servizi psicologici e ambiti di intervento
 Psicologia domiciliare
 Dolore e demenza
 Lanziano e la psicopatologia
 Neuropsicologia
 Formazione degli operatori che lavorano in ambito geriatrico (volontariato, telofonia
sociale, gioco dazzardo nellanziano..)
 Familiari vittime nascoste: il ruolo dello psicologo accanto al caregiver di persone
affette da demenza
 Domotica per lanziano con disturbi cognitivi
 Lintervento dello psicologo sulla mobilit dellanziano nel sistema-traffico
Come conclusione
E utile lo psicologo nei servizi per anziani?
Secondo lISRRA di Treviso sembra di s狸
Ci lavorano 17 psicologi!
GRAZIE PER LATTENZIONE

More Related Content

Similar to Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia (20)

Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...
Obiettivo Psicologia Srl
Umanizzazione assistenza sanitaria
Umanizzazione assistenza sanitariaUmanizzazione assistenza sanitaria
Umanizzazione assistenza sanitaria
sepulvi
Balbuzie udine 2008 ingenito
Balbuzie udine 2008 ingenitoBalbuzie udine 2008 ingenito
Balbuzie udine 2008 ingenito
Vincenzo Amarante
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...
Obiettivo Psicologia Srl
Trattamenti psicologici e psicoterapeutici DPP
Trattamenti psicologici e psicoterapeutici DPPTrattamenti psicologici e psicoterapeutici DPP
Trattamenti psicologici e psicoterapeutici DPP
Associazione Neamente
Lanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Lanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoLanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Lanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Obiettivo Psicologia Srl
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoWebinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Obiettivo Psicologia Srl
Valutazione e terapia del paziente tabagista 2 trattamento psicocomportamentale
Valutazione e terapia del paziente tabagista 2  trattamento psicocomportamentaleValutazione e terapia del paziente tabagista 2  trattamento psicocomportamentale
Valutazione e terapia del paziente tabagista 2 trattamento psicocomportamentale
Luoghi di Prevenzione
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...
RobertaMascioni
Bianchini v
Bianchini vBianchini v
Bianchini v
imartini
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di Comunit
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di ComunitGPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di Comunit
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di Comunit
Raffaele Barone
Gamba n
Gamba nGamba n
Gamba n
imartini
Il codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio Riccetti
Il codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio RiccettiIl codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio Riccetti
Il codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio Riccetti
PerleOnlus
Balbuzie ingenito
Balbuzie ingenitoBalbuzie ingenito
Balbuzie ingenito
Vincenzo Amarante
Balbuzie ingenito
Balbuzie ingenitoBalbuzie ingenito
Balbuzie ingenito
Vincenzo Amarante
Presentazione percorsi di cura in salute mentale
Presentazione percorsi di cura in salute mentalePresentazione percorsi di cura in salute mentale
Presentazione percorsi di cura in salute mentale
Raffaele Barone
Presentazione percorsi di cura
Presentazione percorsi di curaPresentazione percorsi di cura
Presentazione percorsi di cura
Raffaele Barone
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionali
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionaliLa Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionali
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionali
Obiettivo Psicologia Srl
Lipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone al convegno di Roma
Lipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone  al convegno di RomaLipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone  al convegno di Roma
Lipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone al convegno di Roma
Raffaele Barone
Corso di laurea magistrale in psicologia
Corso di laurea magistrale in psicologiaCorso di laurea magistrale in psicologia
Corso di laurea magistrale in psicologia
universitaeuropeadiroma
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...
Obiettivo Psicologia Srl
Umanizzazione assistenza sanitaria
Umanizzazione assistenza sanitariaUmanizzazione assistenza sanitaria
Umanizzazione assistenza sanitaria
sepulvi
Balbuzie udine 2008 ingenito
Balbuzie udine 2008 ingenitoBalbuzie udine 2008 ingenito
Balbuzie udine 2008 ingenito
Vincenzo Amarante
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professiona...
Obiettivo Psicologia Srl
Trattamenti psicologici e psicoterapeutici DPP
Trattamenti psicologici e psicoterapeutici DPPTrattamenti psicologici e psicoterapeutici DPP
Trattamenti psicologici e psicoterapeutici DPP
Associazione Neamente
Lanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Lanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoLanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Lanalisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Obiettivo Psicologia Srl
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoWebinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologo
Obiettivo Psicologia Srl
Valutazione e terapia del paziente tabagista 2 trattamento psicocomportamentale
Valutazione e terapia del paziente tabagista 2  trattamento psicocomportamentaleValutazione e terapia del paziente tabagista 2  trattamento psicocomportamentale
Valutazione e terapia del paziente tabagista 2 trattamento psicocomportamentale
Luoghi di Prevenzione
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...
LA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI A SCUOLA Un progetto di intervento in una scuol...
RobertaMascioni
Bianchini v
Bianchini vBianchini v
Bianchini v
imartini
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di Comunit
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di ComunitGPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di Comunit
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di Comunit
Raffaele Barone
Gamba n
Gamba nGamba n
Gamba n
imartini
Il codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio Riccetti
Il codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio RiccettiIl codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio Riccetti
Il codice Lilla - "Uno sguardo sul Mandorlo" - Dottor Maurizio Riccetti
PerleOnlus
Presentazione percorsi di cura in salute mentale
Presentazione percorsi di cura in salute mentalePresentazione percorsi di cura in salute mentale
Presentazione percorsi di cura in salute mentale
Raffaele Barone
Presentazione percorsi di cura
Presentazione percorsi di curaPresentazione percorsi di cura
Presentazione percorsi di cura
Raffaele Barone
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionali
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionaliLa Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionali
La Psicologia dellAlimentazione: aree di intervento e competenze professionali
Obiettivo Psicologia Srl
Lipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone al convegno di Roma
Lipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone  al convegno di RomaLipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone  al convegno di Roma
Lipsim presentazione 際際滷 di Raffaele Barone al convegno di Roma
Raffaele Barone
Corso di laurea magistrale in psicologia
Corso di laurea magistrale in psicologiaCorso di laurea magistrale in psicologia
Corso di laurea magistrale in psicologia
universitaeuropeadiroma

Il ruolo dello psicologo presso le RSA in Italia

  • 1. E utile lo psicologo nei servizi per gli anziani? Nicola Berruti 25 novembre 2016
  • 2. Sommario 1. Il ruolo dello psicologo nei servizi per anziani 2. Alcune esperienze - Rsa aperta (Misura 4) - Psicologo consulente UCAM Brescia - Lo psicologo e le gravissime disabilit in RSA (SV e SLA) - Lo psicologo e gli Alzheimer Caf竪 - ll Gruppo di Approfondimento Tematico (Invecchiamento: anziani e famiglia) dellOrdine degli Psicologi della Lombardia
  • 3. 1. Il ruolo dello psicologo nei servizi per anziani
  • 4. Chi 竪 lo Psicologo? La professione di psicologo 竪 ordinata dalla Legge 18/02/1989, n. 56, ed 竪 disciplinata dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani. Larticolo 1 definisce gli ambiti e le modalit di intervento: La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attivit di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunit. Comprende altres狸 le attivit di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito. Ordine geli Psicologi Consiglio nazionale
  • 5. PREVENZIONE La prevenzione, intesa anche come atto valutativo di situazioni di rischio, comprende tutte quelle attivit finalizzate a sensibilizzare, educare, informare ed anticipare atteggiamenti, comportamenti e condotte a rischio o da perseguire. Tra le attivit di prevenzione che caratterizzano lintervento psicologico rientrano la promozione del benessere individuale, collettivo, sociale e lavorativo entro processi di sviluppo della convivenza e della qualit della vita, la promozione della salute e di modifica dei comportamenti a rischio.
  • 6. DIAGNOSI Al fine di poter definire un processo diagnostico, lo psicologo si avvale del colloquio psicologico e del proprio strumentario psicodiagnostico (test e altri strumenti standardizzati), duso esclusivo, per lanalisi del comportamento, dei processi cognitivi e intrapsichici, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dellinterazione sociale, dellidoneit psicologica a specifici compiti e condizioni.
  • 7. RIABILITAZIONE La riabilitazione psicologica, di tipo anche cognitivo- funzionale, si avvale di tecniche mutuate da teorie e modelli psicologici e comprende tutte quelle attivit finalizzate ad una reintegrazione e recupero di abilit o competenze che hanno subito una modificazione, un deterioramento o una perdita o la compensazione, nei casi in cui non sia possibile il recupero. Lazione riabilitativa 竪 volta a recuperare le capacit e/o le competenze della persona, del gruppo o dellistituzione, attraverso tecniche che prevedono un percorso di valutazione psicologica e di assessment e consulenza. Rientrano in questo ambito l'attuazione di interventi per la riabilitazione e rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilit pratiche, disturbi cognitivi e dellapprendimento compresi nella definizione di DSA, di deficit neuropsicologici a seguito di malattie degenerative, disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze.
  • 8. SOSTEGNO Il sostegno psicologico 竪 un intervento il cui obiettivo 竪 il miglioramento della qualit di vita dellindividuo e degli equilibri adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia), nelle quali ci嘆 si rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacit di autodeterminazione, e che necessita della stesura del bilancio delle disabilit, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonch辿 delle richieste e delle risorse dellambiente. Il sostegno psicologico pu嘆 ad esempio seguire ad un intervento riabilitativo con il fine di rinforzare, solidificare, i risultati ottenuti; ed 竪 opportuno in quelle condizioni irreversibili e/o croniche entro le quali svolge una importante funzione di contenimento e tutela (si pensi ad es. alle patologie degenerative), anche per coloro che le vivono indirettamente.
  • 9. Guidelines for Psychological Practice with Older Adults
  • 10. Cosa sono? Sono un aggiornamento delle "Linee Guida per la Pratica Psicologica con gli Anziani", pubblicate dallAPA nel 2003; Sono essenzialmente delle raccomandazioni per i professionisti, per quanto riguarda il loro comportamento e le problematiche da prendere in considerazione in determinati ambiti della pratica psicologica. Sono destinate ad agevolare lo sviluppo sistematico della professione ed a garantire un alto livello di qualit della pratica professionale. Non sono destinate ad essere norme obbligatorie o esaustive, potrebbero non essere applicabili in ogni situazione clinica; Sono coerenti con lattuale politica dellAPA e devono essere coerenti con gli attuali principi etici degli psicologi e con il Codice Deontologico. Sono state sviluppate per essere seguite negli Stati Uniti, ma possono essere adattate in modo appropriato per altri paesi.
  • 11. Obiettivi Fornire ai professionisti un quadro di riferimento nel lavoro clinico con gli anziani; Fornire ai professionisti le informazioni di base ed ulteriori riferimenti in materia di atteggiamenti, aspetti generali dellinvecchiamento, problematiche cliniche, valutazione, intervento, consulenza, questioni professionali e formazione continua relativa al lavoro con questo gruppo det.
  • 12. Perch辿 un aggiornamento? La scienza psicologica e la pratica nel campo della psicologia e dellinvecchiamento si stanno rapidamente sviluppando, come si vede dallespandersi della letteratura psicologica in questo settore. La pratica psicologica professionale con gli anziani 竪 in aumento sia per i cambiamenti demografici della popolazione sia per i cambiamenti nelle impostazioni dei servizi e delle forze mercato. Oggi, gli psicologi forniscono assistenza in diversi contesti, dalle case alle comunit, fino allassistenza a lungo termine. Senza dubbio, nei prossimi anni aumenter la richiesta di psicologi con una conoscenza su aspetti legati al benessere, alla cultura e alle questioni cliniche propri dellet avanzata, dal momento che la popolazione anziana 竪 in crescita e diventa sempre pi湛 diversificata.
  • 13. Indagine APA Unindagine APA condotta nel 2008 ha raccolto informazioni circa il lavoro dei professionisti impiegati in Servizi per la Salute Mentale, e ha rilevato che: 1. il 4.2% degli intervistati dichiarava di vedere negli anziani il loro focus di intervento primario; 2. il 39% riportava di dedicare del tempo ai servizi psicologi per gli anziani. TUTTAVIA Meno di un terzo degli psicologi membri APA, che ha condotto un lavoro clinico con gli anziani, ha riferito di aver seguito dei corsi di laurea in gero-psicologia; Meno di un professionista su quattro riporta di essere stato supervisionato nel suo lavoro o di aver effettuato un tirocinio nellambito dellinvecchiamento. Molti psicologi possono essere restii a lavorare con gli anziani perch辿 sentono di non possedere le conoscenze e le competenze necessarie.
  • 14. Struttura delle Linee Guida 6 sezioni 21 linee guida
  • 15. A. Competenze e atteggiamento nel lavoro con gli anziani Gli Psicologi sono incoraggiati a lavorare con gli anziani nel loro ambito di competenza. Gli Psicologi sono incoraggiati a riconoscere come i loro atteggiamenti e le loro credenze sullinvecchiamento e sugli anziani siano rilevanti quando valutano e trattano questa fascia di popolazione, e a cercare una supervisione o unulteriore formazione su queste problematiche quando questo pu嘆 essere loro utile.
  • 16. B. Conoscenze generali sullo sviluppo delladulto, sullinvecchiamento e sugli anziani Gli Psicologi si impegnino ad acquisire conoscenze sulla teoria e la ricerca nel campo dellinvecchiamento. Gli Psicologi si impegnino ad essere consapevoli delle dinamiche sociali e psicologiche del processo dinvecchiamento. Gli psicologi si impegnino a comprendere le differenze nel processo di invecchiamento, in particolare come i fattori socioculturali quali sesso, razza, etnia, status socio- economico, orientamento sessuale, stato di disabilit e residenza urbana / rurale possono influenzare l'esperienza e l'espressione di salute e dei problemi psicologici nella vita adulta. Gli psicologi si impegnino ad avere familiarit con le informazioni aggiornate sugli aspetti biologici e sanitari connessi allinvecchiamento.
  • 17. C. Problematiche cliniche Gli Psicologi si impegnino ad avere familiarit con le attuali conoscenze sui cambiamenti cognitivi degli anziani. Gli Psicologi si impegnino a comprendere la capacit funzionale dellanziano in un ambiente fisico e sociale. Gli Psicologi si impegnino ad essere informati sulla psicopatologia della popolazione anziana ed essere consapevoli della prevalenza e della natura di tale psicopatologia quando forniscono servizi agli anziani.
  • 18. E. Interventi, counseling e altri servizi Gli psicologi si impegnino ad avere familiarit con la teoria, la ricerca e la pratica dei vari metodi di intervento con gli anziani, in particolare con i risultati della ricerca attuale sulla loro efficacia con questo gruppo di et. Gli psicologi si impegnino ad avere familiarit e di sviluppare competenza nelladattare e applicare interventi psicoterapeutici specifici per la fascia det degli anziani e sensibili ai fattori culturali, e includere in tali interventi non solo lanziano ma anche la famiglia e lambiente che lo circonda. Gli psicologi si impegnino a capire e risolvere i problemi relativi alla prestazione dei servizi nei contesti specifici in cui vivono gli anziani. Gli psicologi si impegnino a riconoscere e gestire le problematiche legate alla fornitura di servizi per la prevenzione e la promozione della salute degli anziani.
  • 19. F. Problemi professionali e formazione Gli psicologi si impegnino ad essere informati sull'ordine pubblico, lo stato, le leggi e i regolamenti relativi allofferta e al rimborso dei servizi psicologici agli anziani e all'attivit di business. Gli psicologi sono incoraggiati ad accrescere la loro conoscenza, comprensione e competenza rispetto al lavoro con gli anziani attraverso la formazione, la supervisione, la consulenza e la formazione continua.
  • 21. Sei macroaree che individuano i contesti operativi in cui agisce lo psicologo. Questa suddivisione cerca di andare oltre la distinzione normativa tra sociale, sanitario e socio-sanitario, lattribuzione di funzione ai diversi livelli istituzionali e i corrispondenti flussi di finanziamento. 1. Area della residenzialit e semiresidenzialit 2. Area ospedaliera 3. Area della domiciliarit 4. Universit e Centri di Ricerca 5. Terzo Settore 6. Comunit locali
  • 26. Perch辿 竪 utile lintervento psicologico con i familiari? In alcuni casi, le famiglie e le RSA si incontrano secondo una logica di esclusione reciproca che pu嘆 portare o alla conflittualit (fallimento della cura) o alla rigida scomposizione delle competenze (spesso rende il servizio lunico titolare dellesercizio della cura). In altri casi, invece, la famiglia e le RSA si incontrano attorno alla malattia dellanziano secondo una logica di scambio e cooperazione, che 竪 essenzialmente caratterizzata dalla capacit e dallabilit dei servizi di consentire ai famigliari di stabilire un giusto equilibrio tra vicinanza e lontananza rispetto allanziano malato. La RSA pu嘆 funzionare come catalizzatore per recuperare un rapporto migliore tra famigliari ed i propri cari: una relazione che non 竪 pi湛 sconvolta da un carico assistenziale troppo gravoso per le risorse che in precedenza sono state messe in campo. La RSA pu嘆 promuovere una continuit di rapporto tra lanziano ed i suoi famigliari. Lo Psicologo pu嘆 aiutare questo processo
  • 27. Le reazioni emotive dei famigliari di fronte alla malattia (demenza) dei propri congiunti Sentimenti di perdita: il congiunto non 竪 e non sar pi湛 quello di prima (perdere una persona prima che muoia: lutto anticipatorio) I familiari assumono gradualmente la totale responsabilit del malato e la loro vita viene turbata sia dalla malattia che dal carico assistenziale. Si perdono i ruoli precedenti (figlio, padre, marito, moglie) per assumere quelli di malato e caregiver. Risvolti organizzativi e pratici (sistemi di sicurezza, ausili...); aspetti esistenziali (quanto tempo resta per me?, se diventassi cos狸?); fattori psicologici e sociali (la rabbia di non capire ci嘆 che il malato cerca di comunicarmi e la vergogna di cosa possano pensare gli altri). La demenza di un congiunto pu嘆 risvegliare precedenti conflitti, per le caratteristiche stesse della malattia. Ne conseguono atteggiamenti opposti: accanimento assistenziale (conseguente ad un totale soffocamento delle proprie emozioni), abbandono del malato (per la difficolt di curare qualcuno per cui non si 竪 disponibili). Sono frequenti reazioni di negazione: ricerca di nuove diagnosi o della terapia miracolosa. Avvicinandosi alla realt della malattia, i familiari iniziano a provare rabbia e frustrazione per lincapacit di cambiare la diagnosi o trovare aiuti risolutivi.
  • 28. Per limitare lansia, i familiari seguono il bisogno di fare qualcosa (tentativo di controllo sulla situazione). Il caregiver si sostituisce al malato nella attivit quotidiane per aiutarlo, evitargli la frustrazione o evitare di dover controllare due volte le cose. Liperattivismo del caregiver: impedisce che i principali deficit del malato si manifestino, conservando pi湛 a lungo una sua immagine sociale integra; ostacola lallenamento delle abilit residue del malato; affatica il caregiver. Linvestimento di energie da parte del caregiver finisce fisiologicamente per non andare a buon fine, e porta: frustrazione, delusione, rabbia verso se stessi e verso il malato; valutazione di aver perso il controllo della situazione e conseguente aumento dellansia.
  • 29. LE EMOZIONI DELLA CURA 1. rabbia (verso la malattia, il mondo, da cui ci si sente abbandonati, e il malato); 2. compassione (verso il malato e s竪); 3. vergogna e imbarazzo; 4. senso di colpa (per gli scatti dira e per il risentimento verso il paziente); 5. senso di impotenza. Si ha la percezione di essere in balia di varie emozioni, anche contrastanti, talvolta considerate inappropriate. Questa valutazione genera ulteriori reazioni emotive negative
  • 30. Oltre alle preoccupazioni sulla capacit di gestire la situazione e di sopportarne lo stress, spesso i familiari vengono anche colti dalla paura dellereditarieta... essere essi stessi destinati a quel futuro.
  • 40. Le competenze e le funzioni dello psicologo nellambito degli interventi alle persone affette da demenza e ai loro familiari (Regione Emilia-Romagna, 2005)
  • 42. Il ruolo dello Psicologo nelle RSA si pone come interfaccia e collegamento tra bisogni sanitari, funzionali, assistenziali e relazionali. Dimensione sanitaria, stato funzionale e qualit di vita di un anziano fragile dipendono dalla qualit del dialogo tra biologia e psicologia, in quanto tra i bisogni sanitari e quelli assistenziali delle persone che necessitano di un inserimento in realt residenziali si innestano bisogni psicologici che riflettono la difficolt ed il dolore di sopravvivere alle critiche fragilit del corpo ed alla rivoluzione di vita, che queste hanno imposto".
  • 43. La Mappatura Obiettivi specifici della Mappatura sono: rilevare la presenza dello Psicologo in RSA e CD della Toscana descrivere la tipologia di attivit svolta dallo Psicologo in questi contesti Partendo dal Censimento ufficiale di RSA e CD effettuato dalla Toscana, 竪 stato costruito un questionario semi-strutturato ad hoc, composto da quesiti per lo pi湛 finalizzati a rilevare la presenza dello Psicologo e ad indagare la tipologia di attivit svolte da questo. Preliminarmente una lettera di presentazione dellindagine 竪 stata inviata ai Responsabili delle Strutture (RSA e CD), e solo in seguito si 竪 instaurato un contatto telefonico. Il primo referente, a cui sono state chieste le informazioni, sono i Responsabili delle strutture (od i facente funzione); ma, laddove possibile, il questionario 竪 stato proposto direttamente allo Psicologo presente in sede.
  • 44. CAMPIONE Il campione della ricerca 竪 costituito da un totale di 418 Strutture (332 RSA e 96 Centri Diurni) (partendo dal Censimento ufficiale), collocate sul territorio della Regione Toscana, distribuite per zone, identificabili nel territorio delle Aziende Usl. RISULTATI La percentuale complessiva di presenza degli Psicologi in entrambe le tipologie di strutture risulta piuttosto esigua, pari all11%. Considerando le strutture separatamente, alcune province presentano un discreto impiego di psicologi nelle RSA, rispettivamente: Massa (38%) e Livorno (29%); e le province con maggiore impiego di Psicologi nei Centri Diurni sono, nellordine, Massa (40%), Empoli (40%), Pisa (29%) e Pistoia (25%).
  • 45. Nonostante le RSA (N=332) presenti sul territorio siano numericamente molto maggiori dei CD (N=96), limpiego degli Psicologi 竪 proporzionalmente maggiore (13%) in questi ultimi, probabilmente a causa delle tipologie di attivit solitamente presenti allinterno e la necessit di supervisione rispetto agli interventi svolti sul piano educativo riabilitativo. Le tipologie di intervento, sono abbastanza equamente rappresentate sia allinterno delle RSA che nei Centri Diurni. In entrambi i casi infatti, gli psicologi sono per lo pi湛 impiegati nelle attivit di consulenza e sostegno agli operatori (rispettivamente 23% e 25%), di intervento sugli ospiti non altrimenti specificato (19% e 18%) e di consulenza e sostegno ai familiari (17% e 14%). Molti psicologi svolgono anche attivit di valutazione e progettazione, per lo pi湛 allinterno di equipe multidisciplinari, ed alcune attivit specialistiche quali valutazione neuropsicologica e riabilitazione cognitiva.
  • 47. Misura 4 RSA APERTA
  • 48. La misura RSA aperta 竪 stata introdotta, per la prima volta, in fase di prima applicazione della DGR n. 856/2013 ed inoltre, 竪 stata, indirizzata alle persone affette da demenza, un segmento di popolazione, tra i meno assistiti dalla rete dofferta; infatti, sono quasi sempre le famiglie ed i caregiver ad assumersi il carico assistenziale dal punto di vista sia materiale sia emotivo. Tutto ci嘆 ha determinato un avvio graduale e silenzioso dellRSA aperta a partire dal secondo trimestre dellanno. La misura 竪 comunque decollata positivamente passando da 950 persone valutate nel secondo trimestre a 1984 nel terzo (2014)
  • 49. Progetto individuale: Se la persona, a seguito dellesito della valutazione risulta idonea per la misura, la ASL predispone il Progetto Individuale secondo le linee generali pi湛 sopra declinate, indicandone la durata prevedibile. In particolare, lesito della valutazione deve essere tradotto in un profilo assistenziale corrispondente ad un pacchetto di interventi a bassa, media e/o alta intensit, collegato anche a un preciso valore mensile di voucher. Il Progetto Individuale potrebbe anche essere composto da pi湛 di un profilo (es. un primo periodo con un profilo di media intensit e un periodo successivo con un profilo di bassa intensit) al fine di garantire la necessaria flessibilit degli interventi, fermo restando che, su richiesta del Soggetto gestore, il Progetto Individuale pu嘆 essere riaggiornato quando le mutate condizioni della persona lo richiedono. Di seguito si descrivono i profili di riferimento, corrispondenti ad ogni livello di intensit del bisogno: Profilo 1: valore voucher: 350 euro per Prestazioni, anche di lunga durata, ma tendenzialmente legate allintervento di singoli professionisti (ASA/OSS ed educatore, ecc..), con lobiettivo di integrare/sostituire il lavoro del caregiver. Questo profilo pu嘆 essere accompagnato da una valutazione da parte di una figura professionale per verificare la situazione ambientale e familiare o da care management leggero. Profilo 2: valore voucher: 500 euro per Prestazioni a maggiore integrazione professionale e/o interventi che, a seguito di una valutazione multiprofessionale, prevedono accessi a frequenza decrescente per es. per addestrare il caregiver (es. tecniche di assistenza nelle ADL, gestione dei disturbi comportamentali ecc). Profilo 3: valore voucher: 700 euro per Prestazioni a carattere continuativo o di lunga durata e a diverso mix professionale a maggiore intensit assistenziale, necessit di maggiore integrazione con altri servizi sociali e sociosanitari, accompagnati da eventuale valutazione anche complessa e/o care management anche intenso
  • 50. A titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune delle prestazioni che possono concorrere alla composizione del pacchetto: La valutazione pu嘆 essere effettuata in avvio del PAI, a domicilio della persona, per valutare il contesto familiare e ambientale, le eventuali risorse gi attive ecc., per meglio definire e calibrare gli obiettivi e gli interventi del PAI oppure, anche a PAI avviato, in situazioni di possibile complessit, effettuata in 辿quipe, per una lettura approfondita della situazione funzionale, osservazione dellambiente, identificazione degli obiettivi e declinazione di un possibile PAI integrato con altre unit dofferta (es.ADI) Il care management 竪 parte integrante del pacchetto per tenere contatti con la rete sociale e sociosanitaria, accompagnare la famiglia e la persona, per informarla, indirizzarla ed orientarla fornendo indicazioni utili Integrazione del lavoro del caregiver/Sostituzione temporanea caregiver una o pi湛 volte la settimana per prestazioni di carattere tutelare (igiene personale, trasferimenti letto- sedia, bagno assistito, imboccamento, aiuto per vestirsi, mobilizzazione, massaggi ecc.) oppure una mattina o un pomeriggio alla settimana, per permettere al caregiver/ badante di riposare, uscire di casa, gestire commissioni ecc. Interventi qualificati di accompagnamento, dialogo e arricchimento del tempo, uscite per mantenere relazioni e favorire lautonomia motoria Adattamento degli ambienti: analisi degli ambienti in relazione alla specificit della situazione della persona e della famiglia e proposta di interventi e soluzioni Addestramento del caregiver, per un tempo circoscritto, per gli ambiti NON di competenza ADI/SAD (ad esempio, per laddestramento alligiene personale o allorganizzazione di vita o per interventi di stimolazione cognitiva) Stimolazione cognitiva, di sostegno a BPSD (disturbi psicocomportamentali nella demenza) Counseling e terapia occupazionale Altre attivit integrative presso RSA o CDI
  • 51. Psicologo in RSA APERTA Intervento di sostegno: accoglienza e regolazione di emozioni negative legate alla sofferenza per la diagnosi infausta, alla fatica della cura, alla difficolt a conciliare diverse necessit e a conflittualit familiari; Intervento psico-educativo: ricerca di soluzioni (pratiche) a difficolt nella vita quotidiana e nella assistenza. La consulenza psicologica ha lo scopo di contribuire a rinforzare lautostima personale e le risorse familiari individuando, con il contributo dellequipe multiprofessionale, possibili soluzioni e interventi, migliorando le abilit di fronteggiare (coping) le problematiche dei singoli e del nucleo familiare.
  • 52. LAzienda Sanitaria Locale (ASL, ora ATS) ha istituito, dal 1999, punti daccesso distrettuali nellambito della gestione della non autosufficienza, le Unit di Continuit Assistenziale Multi-dimensionale (UCAM). Sono equipe multiprofessionalila cui funzione principale 竪 di accoglienza, valutazione dei bisogni, accompagnamento, semplificazione nellaccesso alla rete dei Servizi, valutazione/autorizzazione per laccesso allADI; esse in sostanza rappresentano le porte daccesso alla rete dei servizi territoriali. Le equipe multiprofessionali di base sono costituite da Medico di Distretto, Infermiere, Assistente Sociale, in collaborazione con il MMG/PdF, e si avvalgono di consulenze specialistiche da parte di Psicologo, Geriatra , Fisiatra, Palliatore ed altri specialisti al bisogno.
  • 53. Lo psicologo consulente UCAM-ADI Lo Psicologo consulente, grazie alle sue specifiche competenze, rappresenta una risorsa per l'UCAM in quanto in grado di rilevare bisogni psicologici inerenti alla sfera emotivo, affettiva e relazionale dell'assistito e dei caregiver implicati nell'assistenza. Ci嘆 favorisce l'attenzione dellequipe a tutte le componenti fisiche, cliniche ma anche personologiche di chi ha bisogno di cure e dei suoi familiari. Particolare attenzione infatti deve essere garantita anche alla qualit delle relazioni che si instaurano fra operatori, assistito, caregiver e altri familiari, considerando le dinamiche che in modo naturale si determinano nelle situazioni di difficolt e di fronte al bisogno assistenziale. La partecipazione dello psicologo a processi valutativi permette di garantire un approccio globale ad utente e famiglia in particolare coinvolgendo lo specialista con l'equipe nella fase di orientamento nella rete di servizi, e di supporto a familiari e caregiver nelle scelte di assistenza spesso delicate.
  • 54. Lo psicologo consulente UCAM-ADI Inoltre il lavoro di rilevazione dei bisogni da parte dello psicologo oggi 竪 fondamentale per l'accesso alle Misure regionali a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili che prevedono, oltre ai tradizionali interventi socio-sanitari, approcci di presa in carico di natura psicologica ed educativa. La valutazione psicologica viene realizzata attraverso colloqui clinici e valutazioni psico-diagnostiche, avvalendosi dell'ausilio, se necessario, di questionari o test cognitivi e psicologici. Pu嘆 essere effettuata contemporaneamente alla valutazione degli altri operatori UCAM o pu嘆 essere successiva alla prima valutazione degli operatori UCAM, su richiesta degli stessi o dellutente o del MMG. I test somministrati e la consulenza psicologica andranno a far parte della documentazione clinica inclusa nel fascicolo UCAM e utilizzata dagli Enti Erogatori (fra cui lASL) per lallestimento del Fascicolo ADI (FaSAS) La consulenza specialistica dello psicologo per lUCAM pu嘆 essere effettuata in distretto o al domicilio. LASL di Brescia 竪 anche Ente Erogatore ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) ed eroga a domicilio prestazioni socio-sanitarie; pertanto lo psicologo consulente per lEnte ADI pu嘆 erogare attivit psicologica ad utenti in ADI o ai loro caregiver allinterno di un profilo ADI, attivato a seguito della Valutazione Multidimensionale da parte dell'equipe UCAM.
  • 55. La valutazione multidimensionale Psicologo UCAM Lo psicologo partecipa alla Valutazione Multidimensionale in diversi ambiti di competenza dell'UCAM, in particolare: 1. Accesso in ADI: la valutazione viene effettuata per la rilevazione dei bisogni assistenziali di utenti che richiedono l'attivazione di servizi socio-sanitari e psicologici. Lo psicologo, effettua valutazioni psicologiche e cognitive di utenti e loro caregiver a seguito delle quali si pu嘆 rendere necessaria l'attivazione di supporto psicologico, sia per l'utente sia per il caregiver interessati, all'interno del Voucher ADI. Le osservazioni su aspetti clinici, emotivo-affettivi e relazionali che lo psicologo effettua attraverso specifici strumenti professionali (colloqui clinici, utilizzo di test psicologici e cognitivi) concorrono alla stesura del PI per lADI. Inoltre l'apporto della valutazione psicologica rende completo l'approccio multidimensionale del modello valutativo dell'UCAM, delineando una sempre pi湛 raffinata rilevazione dei bisogni assistenziali di varia intensit e tipologia degli utenti e dei loro caregiver. Lo psicologo UCAM pu嘆 essere coinvolto nei processi della Rivalutazione dei bisogni per modifiche o conferme del Voucher ADI.
  • 56. La valutazione multidimensionale Psicologo UCAM 2. Accesso alle Misure Regionali (es. Residenzialit Leggera/Assistita (Misura 2) e RSA Aperta (Misura 4), DGR. 2942): lo psicologo UCAM, insieme agli altri operatori, rileva i bisogni di varia tipologia dell'utente, attraverso colloqui clinici e somministrazione di questionari e test valutativi, al fine di contribuire alla costruzione del Progetto Individuale (PI) necessario per l'attivazione delle Misure; lo psicologo 竪 chiamato a partecipare anche alle Rivalutazioni
  • 57. La valutazione multidimensionale Psicologo UCAM 3. Comunit Residenziali: lo psicologo partecipa alla valutazione e rivalutazione-follow-up degli ospiti, utilizzando questionari e test cognitivi e psicologici, per la rilevazione di parametri cognitivi, psicologici e sociali fondamentali per l'idoneit all'accesso e alla permanenza nella Comunit Residenziale.
  • 58. La valutazione multidimensionale Psicologo UCAM 4. Lista Unica di accesso alle Residenze Sanitarie per Anziani (RSA) a Centri Diurni Integrati (CDI), a Comunit Residenziali e attivit di orientamento a servizi: lo psicologo UCAM pu嘆 condurre colloqui con utenti che richiedono l'ingresso in RSA o a CDI e pu嘆 occuparsi di informare ed orientare nella scelta del servizio pi湛 adeguato fra quelli disponibili, di supportare e accompagnare il caregiver nella gestione di tutte le fasi di cura del proprio familiare.
  • 59. LEROGAZIONE ADI Psicologo ADI Grazie alla Valutazione Multidimensionale, gli operatori UCAM possono rilevare, oltre a bisogni di tipo sanitario, anche bisogni di natura psicologica. In un Voucher ADI quindi pu嘆 essere attivata anche la figura dello psicologo, che, in qualit di psicologo dell'Ente Erogatore ADI ASL Brescia, eroga attivit psicologica allinterno di un profilo ADI. Il supporto psicologico pu嘆 essere fornito anche ai caregiver dell'utente in ADI, qualora richiesto ed in presenza di stress del caregiver. Inoltre lo psicologo si occupa anche di fornire interventi psico- educativi o addestramento al caregiver nel caso di difficile gestione domiciliare dei malati a causa di disturbi di natura cognitiva e comportamentale.
  • 60. Altre attivit dello Psicologo consulente Consulenza psicologica e orientamento ai servizi: Lo psicologo UCAM pu嘆 fornire disponibilit per incontri di Consulenza psicologica; attraverso tale consulenza 竪 possibile comprendere e definire i problemi psicologici degli utenti e dei caregiver al fine di orientare a servizi di sostegno e assistenza psicologica adeguati ai bisogni rilevati durante la Consulenza stessa. In particolare 竪 possibile offrire in UCAM una Consulenza Psicologica breve (MAX 5 INCONTRI) a: - caregiver di utenti deceduti in ADI - caregiver che si trovano in situazioni di assistenza critiche e che mostrano un elevato livello di stress a causa del carico assistenziale. La consulenza psicologica ha l'obiettivo di orientare a servizi presenti nel territorio adeguati alle problematiche del caregiver, indirizzando a terapie psicologiche individuali o familiari mirate all'elaborazione del lutto, piuttosto che ad Associazioni specifiche.
  • 61. Riunioni di equipe Lattivit UCAM e ADI pu嘆 prevedere Riunioni d'equipe, che coinvolgono tutti gli operatori e consulenti Specialisti che vengano ritenuti necessari alla discussione dei casi. Lo psicologo: - pu嘆 partecipare alla discussione dei casi la cui presa in carico sia condivisa con altri operatori UCAM e ADI per confrontarsi e poter perfezionare la gestione degli utenti in carico; - pu嘆 partecipare al fine di fornire supporto psicologico agli operatori coinvolti nella gestione di casi complessi, per comprendere e risolvere dal punto di vista psicologico e relazionale le difficolt legate all'assistenza formale. - pu嘆 utilizzare la riunione di equipe come momento formativo rivolto agli operatori UCAM ADI (es per lutilizzo di strumenti valutativi)
  • 62. La scuola di assistenza familiare Lo psicologo partecipa attivamente all'organizzazione delle Scuole di Assistenza Familiare (SAF), ossia eventi formativi/informativi rivolti al caregiver non professionale insieme ad altri professionisti ASL che operano nel settore, da MMG e/o specialisti, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali o con alcune unit d'offerta della rete (RSA, CDI). Questi incontri sono nati per fornire supporto e risposte multidimensionali al caregiver, sempre pi湛 protagonista nell'ambito assistenziale; vengono organizzati dai distretti, nei Comuni interessati, in orari calibrati sulle esigenze dei caregiver. Molteplici gli obiettivi delle SAF: - orientare familiari e caregiver ai servizi territoriali, sia dell'ASL sia comunali o di altra natura, perch辿 il caregiver sappia orientarsi meglio nel richiedere aiuto; - fornire conoscenze tecniche e consigli pratici per la gestione delle patologie croniche, per la gestione degli ausili etc; - favorire lacquisizione di padronanza di strategie psico-educative per la gestione dei disturbi del comportamento e migliorare l'approccio alla malattia e la gestione delle dinamiche relazionali. Le SAF possono trattare diverse tematiche, che cercano di rispondere alle esigenze dei partecipanti. Rappresentano un'occasione importante di avvicinamento tra servizi territoriali e caregiver o familiari. Durante le SAF lo psicologo fornisce il suo contributo professionale attraverso lo sviluppo di tematiche legate agli aspetti emotivi-relazionali, facendo emergere tutte le emozioni legate all'assistenza informale al fine di poter arginare il senso di solitudine assistenziale che molti caregiver sperimentano.
  • 63. LO PSICOLOGO E LE GRAVISSIME DISABILIT (SV E SLA) Supporto psicologico ai familiari Supervisione agli operatori con riunioni di equipe Supporto psicologico agli ospiti (persone affette da SLA)
  • 64. LO PSICOLOGO E GLI ALZHEIMER CAFE Fra le figure specializzate nel trattamento delle problematiche delle demenze, lo psicologo 竪 sicuramente la figura pi湛 presente nei Caff竪, con una duplice funzione: supporto alle attivit dei pazienti e aiuto psicologico ai familiari da una parte e dallaltra gestisce il gruppo di lavoro e i volontari. Lapproccio al paziente si realizza attraverso la valutazione cognitiva e degli aspetti relazionali- comunicativi, mentre per quanto concerne gli interventi lo psicologo conduce lattivit con i familiari dinformazione e supporto e gli interventi cognitivi dedicati al malato, quali la stimolazione cognitiva e la reminiscenza. Durante lo svolgimento delle attivit manuali e ludiche, invece, affianca leducatore ponendo particolare attenzione agli anziani maggiormente in difficolt e alle dinamiche relazionali anziano-caregiver, col fine ultimo di fornire, ove necessario, informazioni e indicazioni utili (GRG, 2015)
  • 66. e) Invecchiamento: anziani e famiglia Coordinatori: Enrico Molinari e Gianluca Castelnuovo Il progressivo invecchiamento della popolazione 竪 una delle grandi sfide che la nostra societ deve fronteggiare a motivo dell'aumento delle patologie croniche e disabilitanti, dei conseguenti costi, la possibile esclusione e lisolamento sociale degli anziani. Infatti let anziana comporta una maggiore incidenza di multipatologie (respiratorie, cardiologiche, endocrinologiche, ortopedico- fisiatriche, neurologiche e anche psicologiche) per cui occorre adeguare i servizi socio-sanitari, assistenziali, previdenziali e il modello attuale di welfare a queste evoluzioni demografiche ed epidemiologiche. Lobiettivo di questo Gruppo 竪 identificare delle buone prassi professionali nell'ambito della cura psicologica dell'anziano e della presa in carico dei familiari e dei caregiver, condividendo esperienze di successo e costruendo il profilo di competenze dello psicologo esperto in psicogeriatria. Saranno trattati temi quali: i protocolli per il supporto psicologico dell'anziano fragile; le buone pratiche nella psicoterapia dell'anziano con psicopatologia; le possibilit offerte dalle nuove tecnologie nel monitoraggio dell'anziano all'interno del paradigma "active ageing and healthy living"; la gestione dei familiari e dei caregiver nella cura dell'anziano; il rapporto fra la psicologia e le strutture socio- sanitarie deputate alla cura dell'anziano.
  • 67. INDICE (provvisorio) LIBRO BIANCO GAT INVECCHIAMENTO: ANZIANI E FAMIGLIE Introduzione Chi 竪 lanziano? Chi 竪 lo psicologo dellinvecchiamento? Servizi psicologici e ambiti di intervento Psicologia domiciliare Dolore e demenza Lanziano e la psicopatologia Neuropsicologia Formazione degli operatori che lavorano in ambito geriatrico (volontariato, telofonia sociale, gioco dazzardo nellanziano..) Familiari vittime nascoste: il ruolo dello psicologo accanto al caregiver di persone affette da demenza Domotica per lanziano con disturbi cognitivi Lintervento dello psicologo sulla mobilit dellanziano nel sistema-traffico
  • 68. Come conclusione E utile lo psicologo nei servizi per anziani? Secondo lISRRA di Treviso sembra di s狸 Ci lavorano 17 psicologi!