La stima della povertà assoluta dal 2005 ad oggi - Arianna Carra- Nicoletta Pannuzi
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La stima della povertà assoluta dal 2005 ad oggi - Arianna Carra- Nicoletta Pannuzi
- 1. La stima della povertà assoluta dal 2005 ad oggi Gli effetti della crisi economica sulle disuguaglianze sociali in Italia Arianna Carra, tecnologo – Istat – Ufficio territoriale per la Lombardia Nicoletta Pannuzi, Dirigente - Istat Milano, 21 ottobre 2015 | SedeterritorialeperlaLombardia
- 2. Cosa si intende per «povertà»? "..dovrebbero essere definiti poveri quegli individui, famiglie e gruppi di persone le cui risorse materiali, culturali e sociali sono così limitate da escluderli dallo standard minimo di vita accettabile della comunità in cui vivono …“ (EU Third Poverty Program, European Council Declaration, 19 Dicembre 1984) Le definizioni e, di conseguenza, i criteri metodologici e le fonti informative, che possono essere variamente adottati per rispondere forniscono differenti stime e profili di povertà ….
- 3. Assoluto: scarsità di beni essenziali- valutazione monetaria di un paniere di beni e servizi considerati essenziali, invarianti nel tempo e nello spazio. La povertà viene, quindi, definita come una condizione economica di incapacità all'acquisto di determinati beni e servizi, indipendentemente da quello che è lo standard di vita medio della popolazione di riferimento. Relativo: situazione di disagio rispetto agli altri individui/famiglie nella comunità; forniscono una valutazione della disuguaglianza presente all'interno della popolazione oggetto di studio. La povertà viene cioè definita rispetto a quello che è lo standard medio (mediano) della popolazione di interesse e viene quindi individuata nella condizione di alcuni membri della comunità che risulta peggiore rispetto agli altri. Nei periodi di recessione/stagnazione economica nelle misure di povertà relativa si può registrare stabilità (o addirittura diminuzione), a seguito della diminuzione dei livelli di spesa/reddito, magari più accentuata proprio tra le famiglie più agiate.
- 4. Basata sulla definizione di un paniere minimo di beni e servizi atti a soddisfare un insieme di bisogni considerati essenziali Si passa da un …… Concetto di sopravvivenza: la carenza di risorse è così grave da mettere in serio pericolo la vita stessa …… fino ad arrivare a un Concetto di minimo accettabile: l’incapacità di acquisire i beni e servizi che permettono di evitare gravi forme di esclusione nel contesto di riferimento Arrivare alla definizione di una misura di povertà assoluta è molto complesso tanto che solo negli Stati Uniti ne esiste una ufficiale sulla base della quale vengono annualmente diffuse le stime La misura di povertà assoluta
- 5. 1° passo: individuazione delle aree di fabbisogno individuali/familiari e dei beni e servizi che le compongono (che vanno quindi inseriti nel paniere) che rappresentano quei beni e servizi ai quali non si può rinunciare 2° passo: individuazione delle fonti per la valutazione e il calcolo dei costi dei beni e servizi inclusi nel paniere 3° passo: definizione della soglia di povertà assoluta che rappresenta il valore minimo delle risorse che la famiglia deve avere per non essere in condizione di povertà assoluta 4° passo: rivalutazione nel tempo della soglia, ovvero l’aggiornamento del suo valore monetario di anno in anno I passi seguiti per la misura italiana
- 6. Due sono le ipotesi fondamentali da cui si è partiti: • i bisogni primari sono omogenei su tutto il territorio nazionale (a meno di differenze dovute a fattori esterni, come ad esempio le condizioni climatiche nel fabbisogno di riscaldamento) Quindi i fabbisogni e i beni e servizi che li soddisfano sono uguali per tutte le aree del paese • i costi sono variabili nelle diverse aree del Paese Quindi i costi riflettono la variabilità territoriale dei prezzi dei beni e servizi contenuti nel paniere Le ipotesi alla base
- 7. Tre aree di fabbisogni essenziali • alimentazione adeguata • disponibilità di un’abitazione, di ampiezza consona alla dimensione familiare, riscaldata e dotata dei principali servizi, beni durevoli e accessori • minimo necessario per vestirsi, comunicare, informarsi, muoversi sul territorio, istruirsi e mantenersi in buona salute. Tre macro-componenti del paniere • alimentare • abitazione • residuale La composizione
- 8. Povertà assoluta - soglie Le soglie – espresse in termini di spesa per consumi – sono diversificate: - per tipologia familiare (numerosità ed età dei componenti) - per ampiezza demografica del comune di residenza (area metropolitana, grandi comuni, piccoli comuni) - per ubicazione del comune di residenza rispetto ai grandi comparti regionali del nostro Paese (Nord, Centro e Mezzogiorno) ESEMPIO soglia di povertà assoluta (euro) anno 2014 Nord Area Metropolitana Centro Area Metropolitana Mezzogiorno Area Metropolitana Famiglie unipersonali 18-59 anni 816,84 782,87 605,43
- 9. Cosa è successo con la crisi economica del 2009? 2,5 4,8 - NORD -2012 4,23,0 4,9 - CENTRO -2013 4,8 5,5 10,1 - MEZZOGIORNO - 2013 8,6 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Anni incidenza di povertà assoluta (%) NORD CENTRO MEZZOGIORNO Le stime diffuse dall’Istat nel 2014 sono state elaborate sui dati dell’Indagine sulle spese delle famiglie che ha sostituito la precedente Indagine sui consumi. Tale cambiamento nella base di dati ha reso necessaria la ricostruzione delle serie storiche dei principali indicatori
- 10. Media mobile triennale dell’incidenza di povertà assoluta 2,8 4,5 3,0 4,8 4,9 8,8 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Anni incidenza povertà assoluta con medie mobili triennali (%) NORD CENTRO MEZZOGIORNO
- 11. 274 337- NORD 407 - NORD 567 515 134 251 411 349 -MEZZ. 400 - MEZZ. 617 704 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Anni Famiglie assolutamente povere (migliaia) NORD CENTRO MEZZOGIORNO Stima del numero di famiglie assolutamente povere
- 12. Ripartizione famiglie assolutamente povere per comparti regionali – «zoom 2010» NORD 41% CENTRO 18% MEZZOGIORNO 41%
- 13. Conclusioni Rispetto al 2005, sia l’incidenza sia il contingente di famiglie assolutamente povere sono aumentate. Normalmente, parlando di povertà, ci si concentra sull’incidenza, ovvero sulla proporzione di famiglie povere. Osservando i valori assoluti si può «leggere» una storia interessante.