A A巽達o 3 do Projeto BEPS e o regime brasileiro de tributa巽達o em bases univers...Ramon Tomazela
油
O presente artigo aborda a A巽達o 3 do Projeto BEPS e o regime brasileiro de tributa巽達o em bases
universais na Lei n尊 12.973/2014, destacando as aproxima巽探es e os distanciamentos existentes
entre o relat坦rio de melhores pr叩ticas da OCDE e a legisla巽達o dom辿stica brasileira.
Chapitre 1 gestion des besoin en fond de roulementTaha Can
Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.36 Colegio Patriarca
Dopo la Cappella Sistina spagnola, restaurati gli arazzi della chiesa del Colegio
del Patriarca: ora devono essere decifrati
Elaborato sul mecenatismo nel '400 e nel '500 realizzato dagli alunni della classe 2.0 della scuola secondaria di primo grado Curzio Malaparte di Prato.
Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.36 Colegio Patriarca
Dopo la Cappella Sistina spagnola, restaurati gli arazzi della chiesa del Colegio
del Patriarca: ora devono essere decifrati
Elaborato sul mecenatismo nel '400 e nel '500 realizzato dagli alunni della classe 2.0 della scuola secondaria di primo grado Curzio Malaparte di Prato.
2. La chiesa di San
Domenico 竪 stata
fondata nel 1300 e
quindi nel periodo
Medievale, poi fu
ammodernata dal
1500 al 1700.
Nella chiesa sono
presenti otto altari
barocchi in
scagliola e pietra
locale. Inoltre gli
stucchi sono in
stile rococ嘆 di
colore bianco e di
matrice pugliese.
3. Qui l organo 竪
posto sul
portale di
accesso alla
chiesa e risale
al 1700 in stile
tardo Barocco.
4. Percorso
guidato
Schema di un
altare barocco
Individuazione
degli elementi
caratterizzanti
5. Percorso
1 guidato
Pianta delle chiese:
1. Chiesa di San
Domenico
2 2. Chiesa di San
Francesco
dAssisi
7. Anche la chiesa di San Francesco dAssisi, come quella di
San Domenico, 竪 stata costruita nel 1300 e
ammodernata nel 1700.
La cappella pi湛 importante 竪 la prima a sinistra che,
dedicata a San Francesco dAssisi, era di propriet della
famiglia ducale dei Malvini Malvezzi sin dal 1500.
In tutto gli altari sono otto:
Nella prima cappella a sinistra si conserva un pregiato
altare in marmo di bottega napoletana
laltare nella seconda cappella a sinistra 竪, invece, in
pietra locale intagliata e dipinta a finto marmo
Nella seconda cappella a destra si ammira un altare
ligneo del primo barocco, di matrice leccese,
interamente intagliato e ricoperto da foglia doro
Laltare maggiore 竪 di marmo
Lorgano 竪 situato nellabside, alle spalle dellaltare
maggiore
Le tele presenti nella chiesa rappresentano
principalmente la vita di Ges湛 e quella di numerosi
martiri della Chiesa
9. La facciata della Chiesa di San Francesco
dAssisi fu progettata nel 1750 dallarchitetto
leccese Tommaso Pennetta.
Per questo motivo il prospetto mostra tutti i
caratteri distintivi del barocco leccese:
le volute e i riccioli
le cartelle e i racemi
Al centro del prospetto 竪 inserita la scultura in
pietra dellImmacolata, mentre ai lati sono le
due sculture di San Francesco dAssisi e di
SantAntonio da Padova
12. Questa chiesa fu costruita in due fasi: nella
prima fase (1725-1747) la sezione inferiore
della facciata e nella seconda fase (1763-
1770) la sezione superiore.
La chiesa contiene due altari barocchi in pietra
locale intagliata e dipinta a finto marmo
Anche qui lorgano 竪 posto sul portale
dingresso come nella chiesa di San Domenico
Le immagini raffigurate sulle tele
rappresentano la via Crucis, l incoronazione
della Vergine Maria tra le anime purganti e la
morte di Giuseppe.
Nel 1725 larchitetto Giuseppe Fatone da
Andria progett嘆 la facciata inserendo i simboli
della morte (teschi e scheletri) nel prospetto
inferiore e i simboli della redenzione delle
anime (putti, decorazioni floreali, la Vergine
col Bambino) nel prospetto superiore
16. Il Palazzo Lanfranchi fu commissionato dal vescovo Lanfranchi nel 1668 al fine di essere
un seminario. Poi, nel 1800, divenne liceo classico Duni.
Nel 1960 divenne un luogo di esposizione e nel 2003 venne nominato museo nazionale.
Tuttora il museo 竪 diviso in tre sezioni:
1属Sezione dedicata alle opere salvate dopo il terremoto dell 80. Queste sono opere
disposte in ordine cronologico;
2属Sezione dedicata alla collezione d Errico della quale non tutti i quadri sono
esposti;
3属Sezione dedicata allet contemporanea con le opere di Carlo Levi.
Camillo d Errico nacque nel 1821 a Palazzo San Gervasio. Studi嘆 a Napoli e poi ritorn嘆
nel suo comune. Nel 1861 fu eletto sindaco di Palazzo San Gervasio.
Ad un certo periodo della sua vita cominci嘆 ad acquistare quadri del 1600 da alcune
famiglie nobili napoletane. Alla fine le tele comprate erano in tutto 304 cos狸 per farle
entrare tutte nel suo palazzo il d Errico le espose secondo il criterio a incrostazione.
Purtroppo Camillo mor狸 nel 1897 e lasci嘆 la sua collezione alla collettivit.
Poi nel 1939 lo Stato si accorse di queste opere e eman嘆 una legge che stabiliva lo
spostamento dellintera collezione nel capoluogo di Provincia, in questo caso Matera.
Infine nel 1969 Michele DElia decise di esporle al pubblico trasferendole a Palazzo
Lanfranchi.
17. Pittura e musica
La collezione dErrico contiene molti quadri raffiguranti scene tratte da Melodrammi.
I Melodrammi nacquero proprio nel periodo barocco, precisamente nella Camerata
dei Bardi a Firenze, quando i migliori artisti del tempo (poeti, scrittori, musicisti,
pittori ) si riunivano nelle corti signorili per sperimentare semplici melodie
ispirandosi al modello dellantica musica greca. Poi da una semplice melodia si
creava un vero e proprio Melodramma grazie ai pittori che ne creavano le scene ,
i musicisti che ne componevano le musiche e gli scrittori che scrivevano i testi
delle parti cantate.
Da Firenze, poi, il Melodramma si diffuse lentamente in altre citt, rappresentato nei
palazzi dei principi per un pubblico colto 竪 aristocratico.
Col tempo ,per嘆, anche le persone di ceto medio potevano assistere alla
rappresentazione dei Melodrammi e nel 1637 venne aperto il primo teatro a
pagamento.
Il Melodramma trionf嘆 e si espanse rapidamente anche in Germania e in Italia . In
Italia ci fu laffermazione di grandi nomi della lirica tra cui: Rossini, Bellini,
Donizetti.
A Matera invece, il maggior esponente di Melodrammi fu Egidio Romualdo Duni.
18. Egidio Romualdo Duni nasce a Matera nel 1708.
Alcuni biografi riportano la nascita del musicista il 9 febbraio del 1709, ma essi
sono in errore. Leggendo, infatti, nei libri dei battezzati (Metropolitana) allanno
1700 presso larchivio della Cattedrale, a pagina 141 c竪 scritto: << giorno 11 feb-
braio 1708. Battezzato Egidium Romualdum nato da Francesco de Duno e Agata
Vacca di Bitonto.>>
19. Egidio Romualdo abitava nei pressi della Cattedrale dalla
quale scendendo per via Muro si giungeva al rione
Celso al di l del palazzo Pomarici.
In quel rione vivevano contadini, ortolani, massai, frati,
suore e vi era anche
la casa del trombettiere della Regia Udienza.
20. Il padre si chiamava Francesco Duni,
la madre Agata Vacca di Bitonto.
Come riportato dagli Onciari uno e
due del censimento fatto in via
Celso dovera ubicata l abitazione
della fam. Duni si legge: <<
Magnifico Francesco Duni
maestro di cappella di anni 61
casato con la Magnifica Anna
Vacca della citt di Bitonto di
anni 46 col presente matrimonio.
10 figli: Emanuele di anni 18,
Saverio di anni 5, Antonio di anni
12, Maria di anni 11, Annamaria
di anni 9, Don Giacinto di anni 26
(sacerdote), Egidio di anni 23
dimorante in Roma, Clerico
Giuseppe di anni 21 a Napoli a
causa degli studi, suor Maria
Saveria di anni 29 (monaca al
monastero di San Giovanni a
Trani) ed altri
21. Il 25 dicembre 1742
muore il padre e
larcivescovo di
Matera, Mons.
Lanfranchi, ordin嘆
funerali solenni,
consoni a colui che
per decenni era
stato fedele
esecutore, oltre che
sacrificato
educatore dei suoi
figli.
22. Egidio Romualdo Duni 竪 mandato a
Napoli per studiare presso il
conservato-
rio. Dopo otto anni gli conferiscono il
titolo di Maestro di Cappella.
La sua prima opera fu il Nerone. Fu
rappresentata a Roma nel maggio
1735. Nel 1756 music嘆 unopera buffa di
Goldoni: La buona figliola che
ebbe
un grande successo grazie al quale fu
conosciuto in Francia presso:
Op辿ra-
Comique di Parigi.
Qui ebbe lincarico di scrivere unaltra
opera che lo consacr嘆 padre
dellopera
Comica, il cui titolo 竪 : il pittore
innamorato della sua modella
La grandezza di Duni fu quella di
aver portato nell Op辿ra- comique i
carat-
teri dellopera buffa italiana.
27. Domenichiello Marianna
Duni Alessia
Giammetta Alessandro
Grieco Margherita
Braia Antonio
Calia Vittorio
In collaborazione con tutti gli alunni della classe 2属 I