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MODULO IV Priscila Valdiviezo [email_address] Corso di master
LE BASI TEORICHE E L'ASPETTO PSICOPEDAGOGICO DELL'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO Introduzione all'apprendimento  collaborativo   Le basi teoriche   La telematica e l'educazione   Le fasi dell'intervento formativo   I vantaggi dell'apprendimento  collaborativo  in Rete
Apprendimento Collaborativo Ventaglie Compiere attività nella Rete Accedere e condividere della informazioni Costruire la propria conoscenza Possibilità di risolvere problemi, lavorando insieme Definizione di apprendimento  collaborativo
Apprendimento Collaborativo Metodo attraverso il quale gli studenti, a pari livelli di prestazione, lavorano insieme verso un obiettivo comune. Interazione tra utenti Modalità sincronica ed asincrona Scambio di informazione e circolazione di idee
Le basi teoriche Linguaggio  Attività sociale Modello per ogni tipologie di apprendimento Medio sociale del pensiero due sensi Prodotto dell’evoluzione Storico-culturale Presenza nella dinamiche di interazione sociale
Le basi teoriche Apprendimento   Sviluppo di processi interiori Sono possibili nell’ ambito della comunicazione tra studente/docente Sono possibili c’è collaborazione tra i compagni Una volta interiorizzati, diventeranno una conquista ulteriore del soggetto
Le basi teoriche Jeant Piaget Relazione sociale nello sviluppo cognitivo Individuale al sociale ruolo di primo piano Conoscenza sociale Interazione Importante per Sviluppo del pensiero logico - matematico
Le basi teoriche Brunner Apprendimento Funzionamento individuale Amplificatori culturali Processo costruttivo Processo di: Costruzione sociale di conoscenze e competenze  è Definito dalla presenza di altri Distribuito fra gli artefatti cognitivi Processo di: Sostengono lo sviluppo cognitivo  Modificano la scrittura Elaborazione dell’informazione Ruolo di strategie Verifica di ipotesi basato su:
La telematica e l’educazione  Apprendimento   diacronico Sviluppo di un apprendimento con tempi e ritmi congeniali allo studenti. No a limitazione spazio/temporale Massima flessibilità Apprendimento   sincronico Integrazione, in tempo reale, senza compresenza di docenti/studenti nello stesso luogo e tempo
telematica e l’educazione Sessioni sincrone audioconferenze videoconferenze Virtual classroom
telematica e l’educazione   Attività del tutor Focalizza la sessione la sessione sincronica secondo gli argomento e gli obiettivi  Imposta i contenuti della lezione sincrona Stabilisci tempi e ritmi  Apre e regola l’andamento della comunicazione tra i soggetti  Sollecita dibattiti e  gestisci gli interventi
telematica e l’educazione Funzioni del docente/tutor Intrecciare tra loro contributi diversi su un argomento comune Amalgamare e formazioni e opinioni diverse  Arricchisce il dibattito dando informazioni aggiuntivi esempi e chiarimenti Devi abituare gli studenti, prima dell’attività sincrona, a leggersi Reciprocamente attraverso le attività asincrone
telematica e l’educazione Ruolo del moderatore   Aiutare il gruppo a raggiungere  Migliorare la qualità della prestazione del gruppo  Porsi come coordinatore de dibattito I suoi interventi hanno la finalità di stimolare la discussione, di promuovere la collaborazione  Deve esaminare i contributi di tutti  Deve esaminare la prestazioni complessiva del gruppo Deve fornire feedback significativi
Le fasi dell’intervento formativo Sessione sincrone  Qualità della voce Preparazioni e formazioni di studenti/docenti fattori Comunicazione verbale e non verbale  Computer conferencing   Strumento tecnico è un - Condivisione  - Compressione  - Riorganizzazione  promuove Archivio costruito e condiviso dai membri della conferenza  è un permette Leggere direttamente
I vantaggi dell'apprendimento collaborativo in Rete   Fattori che caratterizzano la struttura dell’ interazione  Learner control Indipendenza Potere  Supporto Social presenze Strutture Dialogo Feedback Apprendimento  collaborativo  in rete
TUTOR E MODELLI DI TUTORSHIP La figura dell' e-tutor   Le competenze del  tutor  online  Compiti e funzioni del  tutor  online  Modelli di  tutorship
La figura dell'e-tutor   Tutor come Facilitador Fornisce il cosiddetto scaffolding  Stimola lo sviluppo delle potenzialità individuali Deve indurre lo sviluppo di apprendimento autonomo  Didattica tutoriale online La natura della disciplina e del materiale proposto Lo stile del tutor Lo stile degli studenti
Le competenze e Funzioni del tutor online   Motivazione  Animazione  Coordinamento Organizzazione Comunicazione Sostegno Padronanza della materia oggetto del corso Metodologico – didattiche Cooperazione costante Moderare i flussi comunicativi Capacità di svolgere attività all’interno del sistema valutativo  Assicurare coerenza a elementi disparati di conoscenza Funzioni Competenze
Compiti e Funzioni del tutor online Funzioni Strutturali Di orientamento Organizzative Caratteristiche dell’utenza - Disponibilità /conoscenza  - Da dove si collegano Modalità di lavoro  Da ufficio Da casa Panifica la attività didattica Primi incontro in presenza Tutor  Guida, amichevole,..
Compiti e Funzioni del tutor online Compiti Nei lavori di gruppo Cognitivi Si bassa sulla Didattica di apprendimento pero problemi sa Negoziare il consenso Didattica di gruppo Apprendimento attivo Esperto di sollecita L’autostima in ogni partecipante
Modelli di tutorship Modelli  Informativo organizzativo Metodologico Esperto Fornisce ai partecipante informazioni di base è un intermediario verifica che gli allievi portino a termine e loro impegni di studio Assicura processo formativo di tipo collaborativo Coniuga una competenza permanete Utilizza strumento quantitativi e qualitativi Prevede competenze tecniche Fornisce assistenza metodologica e contenutista Partecipa attivamente alla progettazione del corso Coniuga le competenze di gestione Mentor  Aiuta i partecipante nell’acquisire competenze specialistiche Si identifica con il progettista del corso e con l’esperto de contenuti Stimola le azioni collaborativi attraverso uso forum
FONDAMENTI DI E-LEARNING E-learning Discorso elettronico  Le comunità virtuali Il Forum La Chat
E-learning Uso delle nuove tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso a risorse e servizi e lo scambio e la collaborazione a distanza eLearning Action Plan, EC, 2001   Più sull'e-learning in: http:// integrazione.mymedia.it / e-learning.pdf
Presenza vitale o virtuale? Secondo  David Olson  la  cultura scritta  è diventata il strumento di progresso sociale, scientifico, mezzo di comunicazione principale, ma non solo, è diventato tecnologico, culturale. Discorso elettronico   si configura per essere un testo scritto per mezzo della tastiera del computer, che viene trasferito ad un altro monitor, in altri modi potrebbe essere definito  CMC  (computer mediated communication)
Presenza vitale o virtuale? Può avere due forme principali: DEA  discorso elettronico asincrono tipico della comunicazione veicolata da strumenti come la posta elettronica, i newsgroup, le conferenze asincrone  DES discorso elettronico sincrono  tipico di conversazioni sincroniche come il chatting; in questa modalità non è presente la fisicità,
Presenza vitale o virtuale? Le comunità virtuali   I partecipanti comunicano con un linguaggio specifico, l’electronic paralanguage, che talvolta viene creato dalla comunità stessa, e si avvale degli emoticons. Mercer  afferma che la comunità può presentare queste risorse: una storia costituita da esperienze condivise;  un’identità collettiva;  un codice di comportamento condiviso;  un linguaggio specifico della comunità.
Presenza vitale o virtuale? Il Forum Permette la partecipazione di un gran numero di persone e la possibilità di sviluppare, attraverso i vari interventi tematici, un macro discorso.   Modalità di partecipazione partecipazione aggiuntiva   si verifica quando un utente si inserisce nel dibattito, fornendo un contributo sul topico del forum, senza dialogare con gli altri partecipanti
Presenza vitale o virtuale? partecipazione interattiva   l’intervento è concatenato agli altri, con riferimento al topico del forum e con risposta o commento agli altri interventi  partecipazione direttiva   l’intervento tende a focalizzare sul topico del forum o su altri argomenti o attività. Si realizza da una posizione di autorità, come può essere quella del tutor-moderatore
Presenza vitale o virtuale? La Chat   E’ caratterizzata da una partecipazione spontanea e una sequenza di interventi con diverse ramificazioni tematiche.   Utile in queste situazioni :  nel momento iniziale del lavoro per scegliere tra le varie alternative, come brainstorming;  con scadenze regolari, per controllare il lavoro in itinere;  nelle fasi finali, come sintesi e valutazione.
L' APPRENDIMENTO IN RETE L’apprendimento in rete La promozione dell’apprendimento  collaborativo  in rete Progettazione di un corso in rete Formazione “formale” e formazione “mutuata” Gli standard, l’offerta didattica, l’ usability  e l’ interoperability
L’apprendimento in rete Learning organization   Organizzazione che apprende attraverso molteplici input che partono dai processi informali di trasmissione delle conoscenze fino agli specifici circuiti informativi presenti nelle imprese.
L’apprendimento in rete Sistemi di formazione a distanza   Formazione per corrispondenza caratterizzata da una scarsa interattività dell'allievo  Formazione pluri/multimediale Formazione in rete sono caratterizzati da un uso integrato di materiale a stampa, trasmissioni televisive, registrazioni sonore e, in alcuni casi, software didattici  Prevede una comunicazione molti a molti e alta interattività.  Spesso cateterizzati in tre distinte generazioni:
L’apprendimento in rete I sistemi di computer conferencing  Essi facilitano la condivisione di conoscenze e lo scambio di punti di vista fra individui che non hanno la possibilità di interagire insieme nello stesso tempo e luogo.   La “mediazione didattica”   nella formazione in rete viene svolta dai tutor di rete che fungono sia da facilitatori nell’uso dei materiali e sia da gestori dei gruppi di apprendimento
L’apprendimento in rete I materiali didattici   Dato che la formazione in rete si avvale di tecnologie telematiche, si devono predisporre materiali di supporto che introducano in modo semplice all’ambiente della comunicazione .   tipologia dei materiali   Materiali relativi allo svolgimento del corso Materiali relativi alla tecnologia adottata per il corso Materiali relativi ai contenuti
La promozione dell’apprendimento collaborativo in rete   Apprendere collaborativamente in rete significa acquisire, da parte dei partecipanti, una serie di abilità potendo disporre di adeguati “ambienti di studio” che possano avvantaggiare il processo.   fasi dell’azione formativa attività di progettazione collaborativa attività iniziali attività centrali Comunicazione a stella Comunicazione a rete  Comunicazione a rete debole
La promozione dell’apprendimento collaborativo in rete Il Computer  Supported   Collaborative   Learning  (CSCL)   è una metodologia didattica che ha lo scopo di promuovere l’apprendimento collaborativo, avvalendosi del supporto dell’informatica e della telematica  Il Computer Supported Collaborative Learning (CSCL )
La progettazione di un corso in rete   Struttura degli obiettivi:  importante per le successive fasi e per la valutazione sia degli apprendimenti sia di tutto l’ intervento educativo . Definizione dei prerequisiti:   risulta importante per fissare le condizioni sotto le quali è possibile partecipare al corso.   ciclo di vita di un processo educativo progettazione   conduzione   validazione
La progettazione di un corso in rete Learning Management System  (LMS).   orientata agli studenti  Learning Content Management System  (LCMS) orientata ai contenuti   Piattaforme tecnologiche LMS e LCMS
Formazione “formale” e formazione “mutuata ”   Formazione continua Intendendo con tale espressione quella che dura per tutta la vita Apprendimento mutuato   Questo termine indica un modo di imparare alla pari, esteso in molte realtà produttive, che poggia su un criterio intuitivo ed efficace in forza del quale l’interazione è finalizzata alla socializzazione dei problemi e alla loro soluzione collaborativa.
Gli standard, l’offerta didattica, l’usability e l’interoperability   Avere uno standard significa trasferire i contenuti da un’architettura all’altra   Learning object   Definito come una entità digitale o non digitale, che può essere utilizzata o indicata come riferimento in un processo di apprendimento supportato dalle nuove tecnologie  Oggetto di apprendimento corso Programma
Gli standard, l’offerta didattica, l’usability e l’interoperability Usability Si applica in particolare alla Interfaccia  per mezzo della quale l’utente si relaziona con il software, inoltre essa ha senso solo in presenza di un utente e di una relazione d’uso che non esiste nel prodotto in sé. nell’e-learning coinvolge:   il fattore economico-finanziario il fattore “stile di leadership” il fattore impatto    tre fattori
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Moduloiv

  • 1. MODULO IV Priscila Valdiviezo [email_address] Corso di master
  • 2. LE BASI TEORICHE E L'ASPETTO PSICOPEDAGOGICO DELL'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO Introduzione all'apprendimento collaborativo Le basi teoriche La telematica e l'educazione Le fasi dell'intervento formativo I vantaggi dell'apprendimento collaborativo in Rete
  • 3. Apprendimento Collaborativo Ventaglie Compiere attività nella Rete Accedere e condividere della informazioni Costruire la propria conoscenza Possibilità di risolvere problemi, lavorando insieme Definizione di apprendimento collaborativo
  • 4. Apprendimento Collaborativo Metodo attraverso il quale gli studenti, a pari livelli di prestazione, lavorano insieme verso un obiettivo comune. Interazione tra utenti Modalità sincronica ed asincrona Scambio di informazione e circolazione di idee
  • 5. Le basi teoriche Linguaggio Attività sociale Modello per ogni tipologie di apprendimento Medio sociale del pensiero due sensi Prodotto dell’evoluzione Storico-culturale Presenza nella dinamiche di interazione sociale
  • 6. Le basi teoriche Apprendimento Sviluppo di processi interiori Sono possibili nell’ ambito della comunicazione tra studente/docente Sono possibili c’è collaborazione tra i compagni Una volta interiorizzati, diventeranno una conquista ulteriore del soggetto
  • 7. Le basi teoriche Jeant Piaget Relazione sociale nello sviluppo cognitivo Individuale al sociale ruolo di primo piano Conoscenza sociale Interazione Importante per Sviluppo del pensiero logico - matematico
  • 8. Le basi teoriche Brunner Apprendimento Funzionamento individuale Amplificatori culturali Processo costruttivo Processo di: Costruzione sociale di conoscenze e competenze è Definito dalla presenza di altri Distribuito fra gli artefatti cognitivi Processo di: Sostengono lo sviluppo cognitivo Modificano la scrittura Elaborazione dell’informazione Ruolo di strategie Verifica di ipotesi basato su:
  • 9. La telematica e l’educazione Apprendimento diacronico Sviluppo di un apprendimento con tempi e ritmi congeniali allo studenti. No a limitazione spazio/temporale Massima flessibilità Apprendimento sincronico Integrazione, in tempo reale, senza compresenza di docenti/studenti nello stesso luogo e tempo
  • 10. telematica e l’educazione Sessioni sincrone audioconferenze videoconferenze Virtual classroom
  • 11. telematica e l’educazione Attività del tutor Focalizza la sessione la sessione sincronica secondo gli argomento e gli obiettivi Imposta i contenuti della lezione sincrona Stabilisci tempi e ritmi Apre e regola l’andamento della comunicazione tra i soggetti Sollecita dibattiti e gestisci gli interventi
  • 12. telematica e l’educazione Funzioni del docente/tutor Intrecciare tra loro contributi diversi su un argomento comune Amalgamare e formazioni e opinioni diverse Arricchisce il dibattito dando informazioni aggiuntivi esempi e chiarimenti Devi abituare gli studenti, prima dell’attività sincrona, a leggersi Reciprocamente attraverso le attività asincrone
  • 13. telematica e l’educazione Ruolo del moderatore Aiutare il gruppo a raggiungere Migliorare la qualità della prestazione del gruppo Porsi come coordinatore de dibattito I suoi interventi hanno la finalità di stimolare la discussione, di promuovere la collaborazione Deve esaminare i contributi di tutti Deve esaminare la prestazioni complessiva del gruppo Deve fornire feedback significativi
  • 14. Le fasi dell’intervento formativo Sessione sincrone Qualità della voce Preparazioni e formazioni di studenti/docenti fattori Comunicazione verbale e non verbale Computer conferencing Strumento tecnico è un - Condivisione - Compressione - Riorganizzazione promuove Archivio costruito e condiviso dai membri della conferenza è un permette Leggere direttamente
  • 15. I vantaggi dell'apprendimento collaborativo in Rete Fattori che caratterizzano la struttura dell’ interazione Learner control Indipendenza Potere Supporto Social presenze Strutture Dialogo Feedback Apprendimento collaborativo in rete
  • 16. TUTOR E MODELLI DI TUTORSHIP La figura dell' e-tutor Le competenze del tutor online Compiti e funzioni del tutor online Modelli di tutorship
  • 17. La figura dell'e-tutor Tutor come Facilitador Fornisce il cosiddetto scaffolding Stimola lo sviluppo delle potenzialità individuali Deve indurre lo sviluppo di apprendimento autonomo Didattica tutoriale online La natura della disciplina e del materiale proposto Lo stile del tutor Lo stile degli studenti
  • 18. Le competenze e Funzioni del tutor online Motivazione Animazione Coordinamento Organizzazione Comunicazione Sostegno Padronanza della materia oggetto del corso Metodologico – didattiche Cooperazione costante Moderare i flussi comunicativi Capacità di svolgere attività all’interno del sistema valutativo Assicurare coerenza a elementi disparati di conoscenza Funzioni Competenze
  • 19. Compiti e Funzioni del tutor online Funzioni Strutturali Di orientamento Organizzative Caratteristiche dell’utenza - Disponibilità /conoscenza - Da dove si collegano Modalità di lavoro Da ufficio Da casa Panifica la attività didattica Primi incontro in presenza Tutor Guida, amichevole,..
  • 20. Compiti e Funzioni del tutor online Compiti Nei lavori di gruppo Cognitivi Si bassa sulla Didattica di apprendimento pero problemi sa Negoziare il consenso Didattica di gruppo Apprendimento attivo Esperto di sollecita L’autostima in ogni partecipante
  • 21. Modelli di tutorship Modelli Informativo organizzativo Metodologico Esperto Fornisce ai partecipante informazioni di base è un intermediario verifica che gli allievi portino a termine e loro impegni di studio Assicura processo formativo di tipo collaborativo Coniuga una competenza permanete Utilizza strumento quantitativi e qualitativi Prevede competenze tecniche Fornisce assistenza metodologica e contenutista Partecipa attivamente alla progettazione del corso Coniuga le competenze di gestione Mentor Aiuta i partecipante nell’acquisire competenze specialistiche Si identifica con il progettista del corso e con l’esperto de contenuti Stimola le azioni collaborativi attraverso uso forum
  • 22. FONDAMENTI DI E-LEARNING E-learning Discorso elettronico Le comunità virtuali Il Forum La Chat
  • 23. E-learning Uso delle nuove tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso a risorse e servizi e lo scambio e la collaborazione a distanza eLearning Action Plan, EC, 2001 Più sull'e-learning in: http:// integrazione.mymedia.it / e-learning.pdf
  • 24. Presenza vitale o virtuale? Secondo David Olson la cultura scritta è diventata il strumento di progresso sociale, scientifico, mezzo di comunicazione principale, ma non solo, è diventato tecnologico, culturale. Discorso elettronico si configura per essere un testo scritto per mezzo della tastiera del computer, che viene trasferito ad un altro monitor, in altri modi potrebbe essere definito CMC (computer mediated communication)
  • 25. Presenza vitale o virtuale? Può avere due forme principali: DEA discorso elettronico asincrono tipico della comunicazione veicolata da strumenti come la posta elettronica, i newsgroup, le conferenze asincrone DES discorso elettronico sincrono tipico di conversazioni sincroniche come il chatting; in questa modalità non è presente la fisicità,
  • 26. Presenza vitale o virtuale? Le comunità virtuali I partecipanti comunicano con un linguaggio specifico, l’electronic paralanguage, che talvolta viene creato dalla comunità stessa, e si avvale degli emoticons. Mercer afferma che la comunità può presentare queste risorse: una storia costituita da esperienze condivise; un’identità collettiva; un codice di comportamento condiviso; un linguaggio specifico della comunità.
  • 27. Presenza vitale o virtuale? Il Forum Permette la partecipazione di un gran numero di persone e la possibilità di sviluppare, attraverso i vari interventi tematici, un macro discorso. Modalità di partecipazione partecipazione aggiuntiva si verifica quando un utente si inserisce nel dibattito, fornendo un contributo sul topico del forum, senza dialogare con gli altri partecipanti
  • 28. Presenza vitale o virtuale? partecipazione interattiva l’intervento è concatenato agli altri, con riferimento al topico del forum e con risposta o commento agli altri interventi partecipazione direttiva l’intervento tende a focalizzare sul topico del forum o su altri argomenti o attività. Si realizza da una posizione di autorità, come può essere quella del tutor-moderatore
  • 29. Presenza vitale o virtuale? La Chat E’ caratterizzata da una partecipazione spontanea e una sequenza di interventi con diverse ramificazioni tematiche. Utile in queste situazioni : nel momento iniziale del lavoro per scegliere tra le varie alternative, come brainstorming; con scadenze regolari, per controllare il lavoro in itinere; nelle fasi finali, come sintesi e valutazione.
  • 30. L' APPRENDIMENTO IN RETE L’apprendimento in rete La promozione dell’apprendimento collaborativo in rete Progettazione di un corso in rete Formazione “formale” e formazione “mutuata” Gli standard, l’offerta didattica, l’ usability e l’ interoperability
  • 31. L’apprendimento in rete Learning organization Organizzazione che apprende attraverso molteplici input che partono dai processi informali di trasmissione delle conoscenze fino agli specifici circuiti informativi presenti nelle imprese.
  • 32. L’apprendimento in rete Sistemi di formazione a distanza Formazione per corrispondenza caratterizzata da una scarsa interattività dell'allievo Formazione pluri/multimediale Formazione in rete sono caratterizzati da un uso integrato di materiale a stampa, trasmissioni televisive, registrazioni sonore e, in alcuni casi, software didattici Prevede una comunicazione molti a molti e alta interattività. Spesso cateterizzati in tre distinte generazioni:
  • 33. L’apprendimento in rete I sistemi di computer conferencing Essi facilitano la condivisione di conoscenze e lo scambio di punti di vista fra individui che non hanno la possibilità di interagire insieme nello stesso tempo e luogo. La “mediazione didattica” nella formazione in rete viene svolta dai tutor di rete che fungono sia da facilitatori nell’uso dei materiali e sia da gestori dei gruppi di apprendimento
  • 34. L’apprendimento in rete I materiali didattici Dato che la formazione in rete si avvale di tecnologie telematiche, si devono predisporre materiali di supporto che introducano in modo semplice all’ambiente della comunicazione . tipologia dei materiali Materiali relativi allo svolgimento del corso Materiali relativi alla tecnologia adottata per il corso Materiali relativi ai contenuti
  • 35. La promozione dell’apprendimento collaborativo in rete Apprendere collaborativamente in rete significa acquisire, da parte dei partecipanti, una serie di abilità potendo disporre di adeguati “ambienti di studio” che possano avvantaggiare il processo. fasi dell’azione formativa attività di progettazione collaborativa attività iniziali attività centrali Comunicazione a stella Comunicazione a rete Comunicazione a rete debole
  • 36. La promozione dell’apprendimento collaborativo in rete Il Computer Supported Collaborative Learning (CSCL) è una metodologia didattica che ha lo scopo di promuovere l’apprendimento collaborativo, avvalendosi del supporto dell’informatica e della telematica Il Computer Supported Collaborative Learning (CSCL )
  • 37. La progettazione di un corso in rete Struttura degli obiettivi: importante per le successive fasi e per la valutazione sia degli apprendimenti sia di tutto l’ intervento educativo . Definizione dei prerequisiti: risulta importante per fissare le condizioni sotto le quali è possibile partecipare al corso. ciclo di vita di un processo educativo progettazione conduzione validazione
  • 38. La progettazione di un corso in rete Learning Management System (LMS). orientata agli studenti Learning Content Management System (LCMS) orientata ai contenuti Piattaforme tecnologiche LMS e LCMS
  • 39. Formazione “formale” e formazione “mutuata ” Formazione continua Intendendo con tale espressione quella che dura per tutta la vita Apprendimento mutuato Questo termine indica un modo di imparare alla pari, esteso in molte realtà produttive, che poggia su un criterio intuitivo ed efficace in forza del quale l’interazione è finalizzata alla socializzazione dei problemi e alla loro soluzione collaborativa.
  • 40. Gli standard, l’offerta didattica, l’usability e l’interoperability Avere uno standard significa trasferire i contenuti da un’architettura all’altra Learning object Definito come una entità digitale o non digitale, che può essere utilizzata o indicata come riferimento in un processo di apprendimento supportato dalle nuove tecnologie Oggetto di apprendimento corso Programma
  • 41. Gli standard, l’offerta didattica, l’usability e l’interoperability Usability Si applica in particolare alla Interfaccia per mezzo della quale l’utente si relaziona con il software, inoltre essa ha senso solo in presenza di un utente e di una relazione d’uso che non esiste nel prodotto in sé. nell’e-learning coinvolge: il fattore economico-finanziario il fattore “stile di leadership” il fattore impatto tre fattori