MiBACT - Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia - Orientamenti BTO Educational
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Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia [2016 - 2021]
Aprile 2016
1) Motivazioni e scelte essenziali
2) Il processo di elaborazione del piano
3) Obiettivi
4) Parole chiave
5) Struttura del piano
6) Il metodo di elaborazione
7) I temi del confronto tecnico e istituzionale
8) Organizzazione per la definizione del piano
Le slide del nuovo prodotto turistico-evento Baciarello, presentate da Maurizio Bucci al workshop con gli operatori turistici di Ravenna dell'11/12/2017 presso il Mariani Lifestyle
Presentazione all'Italian day. 27 gennaio 2017. Convegno ENTER 2017. Pianificare la presenza web per una destinazione turistica a partire dalle sfide. Destinazione digitale implica attori dell'offerta digitali. Il disegno della strategia web con l'approccio dei sistemi informativi richiede tre componenti collegate a management, tecnologia ed organizzazione (vd. modello di Laudon e Laudon)
La provincia di Pisa, rispetto ad altre zone della Toscana, non 竪 percepita come terra del vino o di altro prodotto agroalimentare specifico n辿 ha unimmagine (e un brand) forte nel campo del turismo di territorio
Malgrado gli investimenti che, negli ultimi 20 anni, sono stati compiuti anche da operatori esterni, la filiera vinicola, quella delle produzioni tipiche agroalimentari e quella turistica non sono riuscite ad attuare una politica di sistema, tantomeno i Comuni e gli Enti territoriali coinvolti
Si ritrovano specificit ed elementi di differenziazione ma, attualmente, manca una massa critica ed una coesione tra i diversi operatori e tra le filiere. Il bisogno 竪 sentito tra gli operatori e, in questo momento storico, risulta forte la richiesta di avviare un progetto specifico finalizzato a creare il prodotto e lanciarne il brand
Indagine di mercato
La domanda internazionale di turismo culturale italiano sollecitata dai centenari di Leonardo, Raffaello e Dante
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
Le slide presentate da Laura Sillato, socia promotrice di Romagna Welcome DMC, al workshop con gli operatori turistici di Ravenna dell'11/12/2017 presso il Mariani Lifestyle
L'articolo prende in esame le Strade del Vino in Italia dal punto di vista della comunicazione web: accanto a schede tecniche sulla loro presenza sui canali social e siti web e a descrizioni sui contenuti di questi ultimi, si ribadiscono le potenzialit del turismo enogastronomico in Italia e di quelle delle Strade del Vino, fornendo spunti interessanti per il miglior utilizzo delle risorse a disposizione
BOZZA PIANO STRATEGICO di SVILUPPO del TURISMO - 27 luglio 2016BTO Educational
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PST 2017 - 2022
BOZZA
Il Piano Strategico del Turismo (PST), elaborato secondo le indicazioni del Decreto 8 agosto 2014 del Ministro dei Beni e delle Attivit Culturali e del Turismo recante Istituzione e compiti del Comitato Permanente di promozione del turismo in Italia, ai sensi dellarticolo 58 del Decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 e successive modificazioni, come integrato dal Decreto dello stesso Ministro del 21 luglio 2015 (da qui in avanti D.M. 8 agosto 2014), rappresenta loccasione per dare piena operativit allindirizzo strategico di dotare di una visione unitaria lItalia del turismo e della cultura, rispondendo allesigenza di porre il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del Paese.
MiBACT
Il Piano Strategico per il triennio 2019-2021 per Sardinia East Land, la destinazione Nuorese Ogliastra, corredato con dati e analisi prodotti in quasi un anno di confronto dal basso con sindaci, operatori turistici e operatori economici
Il Progetto Caff竪 Galante viene selezionato come progetto pilota di Kublai; queste sono le slide preparate per il secondo incontro sulla sim di Kublai in Second Life
Il potenziale dellofferta turistica e culturale LRD Italia
Analisi di scenario sulle Regioni e i protagonisti italiani
Benchmarking di alcuni casi europei assimilabili
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
Laura Schiff, Regione Emilia Romagna, coordinatrice Progetto interregionale Borghi - Viaggio Italiano | Borghi, mille Destinazioni | Investimenti, economia e turismo | Evento di chiusura #2017AnnodeiBorghi | Roma, 15 dicembre 2017
Sintesi e interpretazione della ricerca internazionale ENIT "LRD Centenaries - Matching Italic People"
Presentazione Ravenna Open turismo del 15 novembre 2019
Pavia e Expo 2015: Bando Attrattivit e Bando Expo di Regione LombardiaEmanuela Marchiafava
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Pavia e Expo 2015: suggerimenti per le azioni sinergiche e i progetti che i distretti del commercio e i comuni, in accordo con la Provincia di Pavia, possono candidare al Bando Attrattivit e al Bando Expo di Regione Lombardia.
In this presentation, we analyze the economical and financial results of an important italian wine brand and suggest some strategies to improve the management
Presentazione all'Italian day. 27 gennaio 2017. Convegno ENTER 2017. Pianificare la presenza web per una destinazione turistica a partire dalle sfide. Destinazione digitale implica attori dell'offerta digitali. Il disegno della strategia web con l'approccio dei sistemi informativi richiede tre componenti collegate a management, tecnologia ed organizzazione (vd. modello di Laudon e Laudon)
La provincia di Pisa, rispetto ad altre zone della Toscana, non 竪 percepita come terra del vino o di altro prodotto agroalimentare specifico n辿 ha unimmagine (e un brand) forte nel campo del turismo di territorio
Malgrado gli investimenti che, negli ultimi 20 anni, sono stati compiuti anche da operatori esterni, la filiera vinicola, quella delle produzioni tipiche agroalimentari e quella turistica non sono riuscite ad attuare una politica di sistema, tantomeno i Comuni e gli Enti territoriali coinvolti
Si ritrovano specificit ed elementi di differenziazione ma, attualmente, manca una massa critica ed una coesione tra i diversi operatori e tra le filiere. Il bisogno 竪 sentito tra gli operatori e, in questo momento storico, risulta forte la richiesta di avviare un progetto specifico finalizzato a creare il prodotto e lanciarne il brand
Indagine di mercato
La domanda internazionale di turismo culturale italiano sollecitata dai centenari di Leonardo, Raffaello e Dante
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Le slide presentate da Laura Sillato, socia promotrice di Romagna Welcome DMC, al workshop con gli operatori turistici di Ravenna dell'11/12/2017 presso il Mariani Lifestyle
L'articolo prende in esame le Strade del Vino in Italia dal punto di vista della comunicazione web: accanto a schede tecniche sulla loro presenza sui canali social e siti web e a descrizioni sui contenuti di questi ultimi, si ribadiscono le potenzialit del turismo enogastronomico in Italia e di quelle delle Strade del Vino, fornendo spunti interessanti per il miglior utilizzo delle risorse a disposizione
BOZZA PIANO STRATEGICO di SVILUPPO del TURISMO - 27 luglio 2016BTO Educational
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PST 2017 - 2022
BOZZA
Il Piano Strategico del Turismo (PST), elaborato secondo le indicazioni del Decreto 8 agosto 2014 del Ministro dei Beni e delle Attivit Culturali e del Turismo recante Istituzione e compiti del Comitato Permanente di promozione del turismo in Italia, ai sensi dellarticolo 58 del Decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 e successive modificazioni, come integrato dal Decreto dello stesso Ministro del 21 luglio 2015 (da qui in avanti D.M. 8 agosto 2014), rappresenta loccasione per dare piena operativit allindirizzo strategico di dotare di una visione unitaria lItalia del turismo e della cultura, rispondendo allesigenza di porre il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del Paese.
MiBACT
Il Piano Strategico per il triennio 2019-2021 per Sardinia East Land, la destinazione Nuorese Ogliastra, corredato con dati e analisi prodotti in quasi un anno di confronto dal basso con sindaci, operatori turistici e operatori economici
Il Progetto Caff竪 Galante viene selezionato come progetto pilota di Kublai; queste sono le slide preparate per il secondo incontro sulla sim di Kublai in Second Life
Il potenziale dellofferta turistica e culturale LRD Italia
Analisi di scenario sulle Regioni e i protagonisti italiani
Benchmarking di alcuni casi europei assimilabili
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
Laura Schiff, Regione Emilia Romagna, coordinatrice Progetto interregionale Borghi - Viaggio Italiano | Borghi, mille Destinazioni | Investimenti, economia e turismo | Evento di chiusura #2017AnnodeiBorghi | Roma, 15 dicembre 2017
Sintesi e interpretazione della ricerca internazionale ENIT "LRD Centenaries - Matching Italic People"
Presentazione Ravenna Open turismo del 15 novembre 2019
Pavia e Expo 2015: Bando Attrattivit e Bando Expo di Regione LombardiaEmanuela Marchiafava
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Pavia e Expo 2015: suggerimenti per le azioni sinergiche e i progetti che i distretti del commercio e i comuni, in accordo con la Provincia di Pavia, possono candidare al Bando Attrattivit e al Bando Expo di Regione Lombardia.
In this presentation, we analyze the economical and financial results of an important italian wine brand and suggest some strategies to improve the management
Il mosnel sul web 2.0 Gruppo Wasa Universit di Padova a.a 2009-2010Lucia Barzan嘆
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Il bel lavoro che racconta il case history de il Mosnel - Franciacorta nel Web 2.0 realizzato da Gruppo Wasa composto da:
Beatrice Fresco
Erika Barbato
Ludovico Bencini
Federica Greggio
Andrea Olivetto
Alice Santi
Monica Savio
Chiara Vettore
nell'ambito di un corso di internet marketing http://www.lettere.unipd.it/infolettere/pub/programma_view.php?id=34100 della Laurea triennale in Comunicazione dellUniversit di Padova http://www.lettere.unipd.it/triennali/ltcom/tri_ltcom.html
Sono ancora relativamente poche le piccole e medie imprese italiane che si son rese conto delle grandi opportunit che questi strumenti possono dare.
Conegliano capitale del prosecco superioreMichael Mazzer
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Il 2016 rappresenta un anno molto importante per il mondo del vino, in particolare per la citt di Conegliano eletta "Citt Europea del Vino 2016". Inoltre ricorrono anche altri importanti avvenimenti come il 140esimo della Scuola Enologica di Conegliano e il 50esimo della Strada del Prosecco. Questa tesi presenta le caratteristiche generali del marketing territoriale, le iniziative legate alla promozione e valorizzazione del Prosecco, l'area del Conegliano - Valdobbiadene con le sue istituzioni viti-enologiche, la nomina CEV 2016, la candidatura UNESCO, l'enoturismo e le prospettive future per il Prosecco e in particolare per la zona Conegliano - Valdobbiadene.
Conegliano capitale del prosecco superioreMichael Mazzer
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Il 2016 rappresenta un anno importante per il mondo del vino, in particolare per la Citt di Conegliano, che 竪 stata eletta "Citt Europea del Vino 2016". Inoltre ricorrono anche altri importanti eventi come il 140esimo della Scuola Enologica di Conegliano e il 50esimo della Strada del Prosecco. Questa tesi tratta le caratteristiche del marketing territoriale, le iniziative legate alla promozione e valorizzazione del Prosecco, l'area del Conegliano - Valdobbiadene con le sue istituzioni viti-enologiche, la nomina CEV 2016, la candidatura a patrimonio UNESCO, l'enoturismo e infine le prospettive future per il Prosecco e della zone Conegliano - Valdobbiadene.
Il documento 竪 l'abstract dell'Industry Report sul vino che descrive la dimensione ed i trend del mercato a livello globale e per quanto riguarda il Sud Est Asiatico.
La ricerca dimostra quanto, il vino italiano sia un prodotto con un enorme potenziale di sviluppo delle esportazioni nel mercato del Sud Est Asiatico, che viene spinto anche grazie al forte processo di occidentalizzazione della popolazione.
ITALY IN CIRCUIT COME DIVENTARE PARTNER
La circolarit dal punto di vista delle aziende italiane
Un avvenimento sociale di livello nazionale
e un momento di ascolto, dibattito e confronto sulla circolarit come concetto alla base del modello economico del futuro,in grado di garantire crescita e sviluppo sostenibile al nostro Paese.
Dialoghi su uneconomia che possa auto-rigenerarsi basata su prodotti e modelli di business disegnati per favorire la rimessa in circolo di materiali, energia e risorse a tutto vantaggio dellambiente e delle persone.
Data lineluttabilit dellabbandono del modello di economia lineare, studiare e programmare il passaggio al modello circolare deve essere la priorit del sistema di produzione economico
e di qualsiasi imprenditore che voglia rimanere competitivo nel medio periodo.
il 9/10 settembre a Misano Adriatico
Mission
Lorenzo Tersi - Il vino: esaltare il passato per guardare al futuroMasterBrandManagement
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際際滷 presentate allevento D辿j vu Economie e culture della citazione del 14 novembre 2014 organizzato dal Master IED in Brand Management.
Lorenzo Tersi, consulente dimpresa, opera nel settore wine&food ed 竪 fondatore della LT Wine&Food Advisory. Nel 2013 竪 stato vincitore del premio Sua Eccellenza Italia, istituito dal Gambero Rosso. Tra i suoi principali clienti annovera il Consorzio Vino Chianti, Feudi di San Gregorio, limprenditore Andrea Formilli Fendi e il Gruppo Santa Margherita, oltre ad aver guidato progetti di marketing strategico per diverse aziende e organizzazioni. Ricopre inoltre il ruolo di Advisor Unico del fondo dinvestimento Torre SGR (Fortress Unicredit) nel management del Fondo Vigneto Italia. In una fase economica e culturale in cui il settore del vino 竪 attraversato da numerose e importanti trasformazioni, i soggetti del comparto che vogliono cogliere le nuove opportunit offerte dai mercati hanno lesigenza di adeguarsi e innovare. In questo contesto si inserisce lattivit di LT Wine&Food Advisory, societ operante nel panorama nazionale e internazionale con il principale scopo di fornire supporto strategico agli imprenditori italiani del vino.
Lorenzo Tersi - Il vino: esaltare il passato per guardare al futuroMasterBrandManagement
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ORGANIZZAZIONE D'IMPRESA
1. Laboratorio Processi e cultura organizzativa dimpresa
2012-2013
PROGETTO DI FORMAZIONE-INTERVENTO速
Federico Bonafede
L. C.
2. TEMA
Progetto per il miglioramento organizzativo della strategia e della
realizzazione delle iniziative di promozione del territorio,
attraverso la promozione del vino Cesanese prodotto dalle
cantine Terenzi. Il nostro oggetto 竪 pertanto lazienda vitivinicola
Giovanni Terenzi di Serrone (FR).
4. SOLLECITAZIONI
Esportazioni
Il valore delle esportazioni di vino italiano nel mondo 竪 in crescita ma
contemporaneamente il volume 竪 in calo (dati ISTAT).
Le esportazioni di vino italiano sono soprattutto di vino imbottigliato,
rispetto a sfuso e spumanti (dati ISTAT).
Lesportazione di vino italiano a paesi europei e paesi extraeuropei avviene
in un rapporto 3 a 1 (dati ISTAT).
Il valore delle esportazioni al di fuori dellUe a parit di volume ha un
valore maggiore (dati ISTAT).
I paesi che offrono un maggiore valore di esportazioni sono Germania,
Regno Unito e Stati Uniti, in forte crescita la Cina e Brasile (fonte:
assoenologi).
Cina, Svezia e Brasile variazione maggiore del valore medio unitario (fonte:
assoenologi).
5. SOLLECITAZIONI
Consumi
Consumi di vino procapite nazionale in calo.
(fonte: assoenologi)
La GDO 竪 il luogo privilegiato dacquisto del vino; Formato preferito:
75 cl; Spesa Media: 4,10 ; Rapporto di fiducia con la marca , i
certificati di qualit e tutela e la provenienza territoriale sono
altrettanto importanti .
(fonte: Marilena Colussi, Vinitaly)
Parit tra bianchi e rossi nelle preferenze di acquisto.
(fonte: Marilena Colussi, Vinitaly)
Nella fascia det tra i 18-65 anni si consuma vino prevalentemente a
casa e nei ristoranti, meno in bar, enoteche e pub.
(fonte: Unicab, Verona Fiere, Vinitaly).
6. SOLLECITAZIONI
Consumi
8 locali su 10 preferiscono acquistare il vino direttamente dal
produttore piuttosto che da rappresentanti, grossisti, distributori
ho.re.ca ed enoteche.
(fonte: Unicab, Verona Fiere, Vinitaly)
L88,4% dei locali tende a valorizzare i vini del territorio.
Le tipologie di bottiglie pi湛 vendute nel Lazio sono il Chianti,
Montepulciano, Vermentino.
(fonte:SymphonyIRI Infoscan Census)
Lestero 竪 il logico e naturale canale di sbocco dei minori volumi
venduti in Italia: non un ripiego ma unopportunit.
(fonte:SymphonyIRI Infoscan Census)
7. SOLLECITAZIONI
Produzione
LItalia produce il 13% della produzione totale di vino nel mondo, e il
30% di quella europea. (fonte: assoenologi)
Calo della produzione di vino. (fonte: assoenologi)
In Italia 9 consumatori di vino su 10 ritengono che il vino italiano 竪 il
migliore. (Unicab, Verona Fiere, Vinitaly)
Considerando i migliori vini per litri venduti e fatturati espressi, si
nota come maggior competitor nella regione Lazio larea dei Castelli
Romani. (SymphonyIRI Infoscan Census)
I territori perseguono il loro sviluppo locale attraverso la promozione
dei prodotti tipici che vengono prodotti in loco.
Lorganizzazione territoriale propugna lintegrazione di Comuni sul
cui territorio si produce uno stesso prodotto tipico.
Documento strategico formulato nel 2007.
8. OPPORTUNIT
Noi studenti, nello sfruttare questo progetto organizzativo, abbiamo
lopportunit di mettere in pratica le idee concettuali del corso, di
avere contatto diretto con un settore, un mercato e un committente
di valore.
.
Abbiamo una buona occasione per arricchirci nella fase di studio ed
analisi del settore in questione, andando a scoprire criticit e
peculiarit che nel corso degli anni possono sicuramente tornarci
utili.
Un progetto organizzativo vincente inoltre potrebbe essere
unopportunit professionale, potenzialmente utile per il nostro
curriculum.
Nel caso della Azienda Agricola Giovanni Terenzi un laboratorio di
progetto organizzativo condotto dagli studenti della Sapienza
potrebbe sicuramente accrescere limmagine dellazienda, a maggior
ragione se si considera la responsabilit sociale dimpresa, che
troverebbe giovamento da una collaborazione con lo storico ateneo
de La Sapienza.
Anche SER.A.F. se ne avvantaggerebbe.
9. CRITICIT
Potranno risultare critiche le analisi sui luoghi, sui
prodotti, sulle missioni del committente, le quali
dovranno essere accurate e chiare.
Unaltra criticit pu嘆 essere rappresentata dallo studio
del mercato e dei competitor, estremamente ampio e
insidioso.
Importante sar il dialogo con il committente e la
disponibilit che esso pu嘆 offrire a noi per rendere pi湛
efficiente possibile il progetto.
10. VINCOLI
Il fattore del tempo 竪 il primo vincolo in quanto la realizzazione
del lavoro dovr seguire un percorso gi delineato, scandito da
appuntamenti gi pianificati, entro i quali dovremo presentare
una parte del lavoro svolto.
Il secondo vincolo 竪 rappresentato dalla metodologia della
Formazione Intervento, ritenuta indispensabile per lelaborazione
del progetto.
Altri vincoli potranno provenire dal team dellorganizzazione,
che ci potr indicare i punti da toccare e quelli da tralasciare nel
progetto, ovvero il momento della negoziazione degli obiettivi
con il committente.
11. OBIETTIVO DEL PROGETTO
Formulare un progetto organizzativo che consenta di migliorare la strategia e la
realizzazione delle iniziative di promozione del territorio attraverso la promozione del
Cesanese del Piglio DOCG prodotto da Terenzi.
12. TEMPI E FASI
Esame
27 Giugno 2013
20 Giugno 2013
13 Giugno 2013
30 Maggio 2013
13 Maggio 2013
15 Aprile 2013
Temi progetti
18 Marzo 2013
SCENARIO
ANALISI
BENCHMARKING PROGETTAZIONE APPRENDIMENTO
13. ANALISI
INTERLOCUTORI COINVOLTI
Personale SER.A.F.
(tutor e professori)
Azienda Agricola G.Terenzi
(vertice aziendale).
Comunit del territorio.
STRUMENTI
Analisi documentale via internet.
Intervista al vertice aziendale.
Analisi diretta del territorio.
14. ANALISI
SERRONE (FR)
Borgo storico di 3000 abitanti, con una componente di arte e
cultura notevole, estremamente importante anche laspetto
paesaggistico e naturale. Serrone si presenta come una
localit con un buon potenziale turistico, sicuramente un
ambito in cui investire e pescare a piene mani. La vicinanza a
Roma e a centri termali come Anagni e Fiuggi ne incentivano
ancor pi湛 lappeal.
Laspetto enogastronomico 竪 un altro fattore forte, i vini come
il Cesanese e la Passerina riscuotono da anni riconoscimenti a
livello nazionale e internazionale, e la cucina ciociara si sa per
tradizione 竪 garanzia di grandi banchetti di qualit.
15. ANALISI
AZIENDA VITIVINICOLA GIOVANNI TERENZI
L'Azienda Vitivinicola Terenzi, a
conduzione familiare, nasce a La Forma
nel Comune di Serrone (FR) alla fine
degli anni '50.
L'attivit che si avvale di processi
produttivi e macchinari all'avanguardia,
conta una superficie in vigneti di circa 10
ettari, con un core businnes focalizzato
sulla produzione e distribuzione in tutto
il mondo del Cesanese del Piglio,
divenuto nel 2008 primo vino della
Regione Lazio DOCG.
17. ANALISI
CESANESE DEL PIGLIO D.O.C.G.
Viene prodotto nei comuni di Piglio, Serrone e parte di quelli di Anagni, Acuto e
Paliano. Concorrono alla produzione di questi vini le uve cesanese daffile e/o
comune coadiuvate da altri vitigni (riconosciuti dalla Regione Lazio) in misura non
superiore al 10%. La gradazione alcolica minima complessiva 竪 del 12% e riguarda le
tipologie di vino secco, amabile e dolce. Va servito in calici ballon a 16-18属C e in
calici o flut a 6-8属C nelle versioni spumanti, abbinato a dolci e frutta. Ad oggi 竪
lunico vino rosso DOCG in tutta la Regione Lazio.
18. ANALISI
ABD CESANESE DEL PIGLIO DOCG
Larea di business distintivo coinvolge i comuni di Piglio, Acuto,
Serrone, Paliano e parte del Comune di Anagni.
Dal 2007 竪 stata sviluppa uniniziativa congiunta dei comuni in
questione che si sono impegnati in unazione di formazione e
intervento che ha coinvolto enti locali, associazioni
imprenditoriali, imprese produttrici, scuole e associazioni del
luogo. Da qui si 竪 sviluppata la creazioni di unABD in SER.A.F.,
viste le particolarit di questi comuni nella valorizzazione,
promozione e sviluppo del territorio.
19. ANALISI
INIZIATIVE SER.A.F.
Progetto Marketing Strategico del Cesanese del Piglio
Condivisione strategica pubblica fra i vari comuni (25 agosto
2006);
Formalizzazione strategie da perseguire;
Progettazione partecipata di 15 progetti strategici di
valorizzazione che si andranno realizzando in base al
finanziamento pubblico;
Protocollo dintesa con le organizzazioni del territorio;
Protocollo dintesa con gli albergatori di Fiuggi, alleanza per
risultati condivisi;
Costituzione della Strada del Vino Cesanese;
Laboratori di marketing nei pressi dei comuni di Piglio, Acuto
e Serrone.
20. ANALISI
INIZIATIVE SER.A.F. ULTERIORI PER IL TERRITORIO
Borghimark 竪 un progetto focalizzato sui giovani che mira alla
valorizzazione sul web dei borghi e dei castelli che caratterizzano i
comuni di Acuto, Piglio, Paliano, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Villa Santo
Stefano e Patrica. Il progetto 竪 finanziato dalla regione Lazio allinterno
del programma di e-Government per gli enti locali. Il risultato della
sperimentazione sui sette Comuni sar poi esteso a tutti e 38 i Comuni
dellAssociazione SER.A.F, quindi anche Serrone.
Montimark progetto finanziato dalla regione Lazio che coinvolge il
comune di Acuto e di Piglio, in un secondo momento anche il comune di
Fiuggi. Consiste nella realizzazione di un laboratorio di marketing
territoriale rivolto ai giovani appartenenti al territorio dei due comuni,
con lintento di fornire un percorso di formazione a coloro che vi
parteciperanno. La finalit 竪 proprio quella di formare alcuni giovani del
territorio, aiutandoli ad orientarsi nello studio e nel lavoro, ma anche
formando potenziali persone assumibili dallassociazione stessa, per lo
sviluppo e la promozione locale.
21. ANALISI
INIZIATIVE SER.A.F. ULTERIORI PER IL TERRITORIO:
Strade del vino Cesanese Un insieme di itinerari dedicati al territorio
e al tema della vite e del vino. Lobiettivo 竪 quello di rafforzare la cultura
del vino Cesanese e la qualit dellaccoglienza e dellospitalit nonch辿
valorizzare i territori, nelle sue peculiarit enogastronomiche, storiche,
paesaggistiche, ambientali.
Un ulteriore funzione 竪 quella di informare ed assistere gli associati,
svolgendo attivit informativa e formativa volta alla valorizzazione del
territorio.
22. ANALISI
ALTRE INIZIATIVE PER IL TERRITORIO
Sagra del Cesanese. Giunta alla 53esima edizione, la Sagra del Cesanese 竪
uniniziativa organizzata nel comune di Serrone, che coinvolge
lenogastronomia con dibattiti e convegni ad hoc sul vino Cesanese, ma
anche musica, divertimento per grandi e piccini e iniziativa quali il Palio
delle botti, il gioco dei birilli e il gioco della Conca.
Borgo di Vino. Una manifestazione che il Comune di Piglio ha avviato con
la collaborazione della Pro Loco e del Piano Locale Giovani, che permette
di visitare il centro storico di Piglio e le sue cantine che saranno arricchite
da opere di artisti del luogo. Vi sar la possibilit di degustare i vini e le
eccellenze enogastronomiche del territorio.
Partnership con Trenitalia. Il Comune di Piglio ha presentato presso il
Freccia Club della Stazione di Roma Tiburtina una serie di iniziative, fra cui
quella che prevede la possibilit di degustare a bordo dei treni Trenitalia i
vini tipici del Piglio, sia il bianco Passerina, che il rosso Cesanese DOCG.
23. ANALISI
SITOGRAFIA PER LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DEL VINO
http://www.associazioneseraf.it/
http://www.marketing.territoriale.it/
http://www.serroneweb.it/gastronomia/vini.htm
http://www.viniterenzi.com/index.php
24. ANALISI
QUAL IL PROBLEMA?
Assenza di una strategia condivisa
I comuni dellarea di business distintiva di riferimento soffrono
di una mancata coesione culturale che ricade
sullorganizzazione e sulla strategia degli stessi. I comuni di
Piglio, Serrone, Acuto e Paliano e Anagni agiscono in maniera
autonoma e spesso isolata, al fine di promuovere il proprio
prodotto di punta, evidenziando quindi, un approccio
incompleto e difettoso oltre che privo di una strategia
condivisa.
25. ANALISI
QUAL IL PROBLEMA?
Il posizionamento del prodotto.
Il problema che sembra emergere in modo pi湛 lampante 竪 una non
ottimale reattivit nel rispondere alle sollecitazioni che il mercato
offre, soprattutto per quanto riguarda il posizionamento del prodotto
(il Vino Cesanese del Piglio). Questo 竪 un vino di nicchia e i canali
distributivi di conseguenza dovrebbero corrispondere ai valori di
esclusivit che il vino possiede. Inutile e anzi dannoso distribuire il
vino nella G.D.O. come provare ad entrare in mercati esteri (la
Russia) se prima non si 竪 riusciti prima posizionare il Vino Cesanese
del Piglio DOCG nella mente dei consumatori locali e dei turisti del
territorio laziale come un vino genuino, di alta qualit e frutto di un
lavoro artigianale che contraddistingue il territorio del frusinate
ottenendo un riscontro di vendite perlomeno incoraggiante.
26. ANALISI
QUALI SONO LE CONDIZIONI CHE DETERMINANO I GAP?
a)RELAZIONI : Essenziale 竪 unampia rete di relazioni con gli enti
istituzionali, le associazioni del territorio e le organizzazioni stesse
produttrici del vino Cesanese del Piglio Doc ragionando in unottica
dinsieme.
b)COMUNICAZIONE : Fondamentale 竪 linvestimento da fare nella
comunicazione del prodotto al fine di far conoscere ai potenziali
clienti e turisti le innumerevoli qualit del vino Cesanese del Piglio
DOC e del territorio laziale.
c)CREATIVIT : Importante 竪 anche la creativit nellideare
soluzioni efficaci per la promozione del vino e del territorio.
d)RISORSE ECONOMICHE : Ovviamente il sostegno di risorse
economiche non esigue 竪 auspicabile e potrebbe rappresentare una
condizione sfavorevole in un contesto attuale di profonda crisi per le
piccole imprese, nello specifico quelle a conduzione familiare.
27. ANALISI
CHI NE RESPONSABILE?
Insieme di aziende agricole distribuite nel territorio che
producono il Cesanese del Piglio e gli altri Cesanesi limitrofi
dAffile e Oleano.
I comuni dellABD, mancanza di coesione e collaborazione
strategica.
Lassociazione SER.A.F. dal 2006 con associati e enti pubblici ha
attuato una serie volte a valorizzare lABD del Cesanese del
Piglio, non tutti i 15 progetti varati in sede strategica sono stati
attuati, c竪 ancora molta strada da fare. Le aziende forse
soffrono ancora di una mancanza di visione dinsieme.
28. ANALISI
QUAL LA CULTURA CHE CARATTERIZZA IL CONTESTO DAZIONE?
Il Lazio non 竪 sicuramente una regione che brilla per tradizione enologica
di qualit in confronto ad altre regioni dItalia.
Se consideriamo i dati Istat i quali evidenziano una diminuzione del 70%
delle aziende vitivinicole nel primo decennio del nuovo millennio, non si
pu嘆 neppure dire che questa creda particolarmente nel suddetto
comparto.
Comunque anche in questa regione esistono delle zone piccole con alcune
realt di produttori che sanno fare qualit e sanno mantenere in vita i
vitigni autoctoni locali valorizzandoli con risultati interessanti.
Il Cesanese del Piglio e la zona che gli compete comprendente Piglio,
Serrone, Acuto, Paliano ed Anagni ne sono una dimostrazione lampante.
Quello del Cesanese del Piglio infatti 竪 un mercato di nicchia con
fortissime potenzialit che copre tutto larco dellanno.
Un mercato poco conosciuto, dalla domanda ridotta per un offerta
misurata e contenuta. Il prodotto in s辿 竪 un prodotto di qualit, non
valorizzato comunque dai luoghi di distribuzione e dalle strategie di
prezzo.
29. BENCHMARKING
BARBERA DALBA
Vitigno a bacca nera molto diffuso in
Piemonte e di origine antichissima. Proviene
dalle terre che furono prima del Marchesato
e poi del Ducato di Monferrato. Un vino
rosso rubino da giovane, con tendenza al
rosso granato dopo linvecchiamento, con
odore intenso caratteristico. Il sapore 竪
asciutto, corposo, di acidit abbastanza
spiccata, leggermente tannico, dopo
linvecchiamento ha un gusto pieno.
Soprattutto nella Barbera d'Alba Superiore, che 竪 leggermente diversa da
altre Barbera(d'Asti e del Monferrato), troviamo che i tannini (che lo rendono
ricco di acido gallotannico e quindi di sapore particolarmente aspro) sono
piuttosto marcati e di conseguenza se bevuta poco dopo la messa in bottiglia
possiamo riscontrare una certa spigolosit, che va piano piano
arrotondandosi con il passare del tempo.
30. BENCHMARKING
TERRITORIO
Le colline di Langhe e Roero, in provincia di
Cuneo, sono una terra di vini, riconosciuta
come patria della qualit. Alcuni dati ne
esemplificano la realt produttiva: quasi il
90% degli ettari vitati 竪 iscritto agli Albi
delle denominazioni dorigine. Il territorio
竪 ricompreso tra le provincie di Asti,
Alessandria, Cuneo e Torino.
Il distretto ha una forte connotazione enologica e agroterziaria, raggruppa al
suo interno oltre 27.000 vitivinicole che producono il 98% dei vini DOC e
DOCG del Piemonte. Larea inoltre si contraddistingue per le eccellenze
culturali, storiche, turistiche ed enogastronomiche, basti pensare al tartufo
bianco di Alba (riconosciuto in tutto il mondo), le carni piemontesi e ai
peperoni.
31. BENCHMARKING
FONDAZIONI ENTI TERRITORIALI:
Unione di Comuni Colline di Langa e Barolo;
Consorzio di Difesa dei Vini Tipici di Pregio Barolo e Barbaresco;
Associazione Colline di Qualit che riunisce:
Albeisa Unione Produttori Vini Albesi;
Consorzio dei Vini Saluzzesi;
Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa;
Vignaioli Piemontesi;
Consorzio turistico Langhe Monferrato Roero;
Ente del turismo Alba Bra Langhe Roero.
32. BENCHMARKING
ATTIVIT SVOLTE DAI SUDDETTI ENTI:
Tutela e registrazione dei Marchi collettivi
Vigilanza sul mercato
Gestione delle Denominazioni
Raccolta dati, prezzi e statistiche di mercato
Valorizzazione a favore delle Denominazioni
Laboratorio analisi chimico-fisiche Enocontrol
Certificazione delle Denominazioni
33. BENCHMARKING
IL CONSORZIO E LE AZIENDE ASSOCIATE. UN ESEMPIO.
Amalia Cascina in Langa
Amalia Cascina in Langa, 竪 unazienda agricola a conduzione familiare
posizionata sulle colline di Monforte dAlba, che unisce tecnologia e
tradizione al servizio del territorio. Offre i seguenti servizi:
Enoteca(punto vendita diretta);
Aree degustazione;
Bed and Breakfast;
Aree relax;
Piscina;
Visite guidate nei vigneti e nella cantina.
34. BENCHMARKING
Lazienda agricola nel suo legame con vari enti del posto, uno su
tutti il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero,
dimostra una forte propensione nel raccontare il territorio, sia
grazie a dei servizi offerti di qualit, sia per un apertura partecipata
alla condivisione e alla collaborazione strategica attiva con le
iniziative e le istituzioni del luogo adepte al marketing territoriale.
35. PROGETTAZIONE
1.
Individuazione di un soggetto che sia protagonista del
miglioramento organizzativo della strategia e della realizzazione
delle iniziative di promozione del territorio.
2.
Delineare cambiamento di approccio culturale dimpresa al
servizio del territorio.
3.
Promozioni di iniziative strategiche a livello territoriale.
36. PROGETTAZIONE
1.
Individuazione di un soggetto che sia protagonista del miglioramento
organizzativo della strategia e della realizzazione delle iniziative di promozione del
territorio.
Dallunione dei comuni dellABD del Cesanese creata nel 2007 dal Seraf,
creare una divisione interna al Ser.a.f. che sfrutti le risorse dei laboratori di
marketing presenti nei vari comuni, focalizzandosi sul rapporto
biunivoco fra enogastronomia e territorio.
Questa divisione avr un referente in ogni comune che si appogger per
il supporto strutturale e tecnologico agli strumenti gi messi in atto dai
laboratori distribuiti sui vari comuni.
Questo referente si occuper di coordinare e fare consulenza alle
aziende attraverso un approccio proattivo di insieme. Si tratta quindi di
creare un nuovo ruolo per ogni sede comunale che si appoggi ai
laboratori gi esistenti.
Il personale dei laboratori dovr essere composto oltre che da giovani in
via di formazione anche da professionisti del settore, che siano fin da
subito pronti alla gestione del marketing territoriale.
37. PROGETTAZIONE
IL NUOVO PORTALE
Necessario anche implementare un portale online dedicato che dallunione dei
comuni interessati valorizzi le eccellenze enogastronomiche e il territorio.
Importante che questo sia focalizzato esclusivamente sui vini tipici del territorio,
su tutti il Cesanese del Piglio DOCG, e altre eccellenze enogastronomiche,
evidenziando la correlazione fra le imprese associate e il territorio.
Il portale dovr dividersi in varie aree:
larea enogastronomica;
larea dei comuni dellABD;
larea di indicazione geografiche e di trasporto;
larea di storia e cultura;
larea delle cantine;
larea enoteche;
larea eventi;
larea ospitalit;
larea ristorazione;
larea shopping.
38. PROGETTAZIONE
2.
Delineare un cambiamento di approccio culturale dimpresa al servizio del territorio.
Il progetto associato del Ser.a.f. del 2007, che ha definito lABD del Cesanese
del Piglio coinvolge i comuni del territorio in questione. Ma 竪 necessario
che i Comuni non agiscano in modo autonomo ed estemporaneo, ma che
questi agiscano in rete e in modo costante, mettendo a sistema le
eccellenze di cui dispongono. Da un approccio corale, integrato e
condiviso si possono ottenere dei risultati maggiori.
In modo analogo le cantine esistenti manifestano un approccio
eccessivamente individualista e poco propenso alla partecipazione attiva
proposta dagli enti di marketing territoriale. Necessario dunque anche un
cambiamento di approccio culturale dimpresa al servizio del territorio.
Considerando lesistenza dei laboratori di marketing territoriale, alcuni gi
allestiti altri in allestimento, risulta necessario che le aziende riconoscano
limportanza di questi laboratori, rendendosi soggetti attivi e partecipanti
alle attivit di promozione del territori. Perch辿 possono essere strumento
al servizio del territorio ma a sua volta il territorio pu嘆 essere al servizio
delle aziende stesse, in una relazione biunivoca capace di portare benefici
ad entrambi i soggetti.
39. PROGETTAZIONE
CONSORZIO DI TUTELA DEL VINO CESANESE DEL PIGLIO
Il consorzio esistenze dovr potenziarsi inserendo funzioni e
compiti mirati alla tutela del vino Cesanese e dellArea di Business
distintivo in questione.
I compiti che dovr sostenere riguardano la garanzia e la tutela
dalle frodi e da potenziali fenomeni di concorrenza sleale. A sua
volta dovr impegnarsi nella tutela dei vini, difendendone nome e
qualit, ma anche nel promuoverne la conoscenza. Quindi dovr
delineare le peculiarit del contesto produttivo, specificando uve,
zone di origine e caratteristiche del vino.
Dovr dunque vigilare sul mercato, raccogliere dati e statistiche
che lo riguardano. Saranno importanti anche attivit di gestione,
valorizzazione e certificazione delle denominazioni. Inoltre dovr
fornire attivit di laboratorio di analisi fisico-chimiche di controllo
del vino.
40. PROGETTAZIONE
3. Promozioni di iniziative strategiche a livello territoriale.
Importante il trasporto, incentivando e migliorando le vie e le strutture
atte al raggiungimento del luogo da parte dei turisti.
Migliorare e incentivare implementazione di strutture ricettive per i
turisti. Sia in maniera interna alle aziende vitivinicole che per ci嘆 che
concerne esercizi esterni ed autonomi.
Creare contact center nel territorio che diano documentazioni,
itinerari e info per coloro che desiderano visitare vigne e cantine o
partecipare a degustazioni guidate dagli stessi produttori. Nonch辿
indicazioni riguardanti altri luoghi di attrazione(chiese,castelli, santuari
etc.), ristoro e relax.
Spingere attivit itineranti come il cicloturismo e il mototurismo,
fornendo guide e strutture dedicate.
41. PROGETTAZIONE
COME ATTUARE IL CAMBIAMENTO?
A livello metodologico 竪 necessario dunque un cambiamento organizzativo che
veda lintroduzione di un nuovo organo con un nuovo ruolo, che 竪 quello della
divisione marketing territoriale ABD del Cesanese del Piglio. Questo organo
dovr appoggiarsi ai laboratori di marketing integrati nelle sede comunali per
coordinare le attivit di marketing e comunicazione del territorio e per
relazionarsi e interagire con le imprese. Questo avverr nel dialogo fra la
divisione del marketing territoriale di Ser.a.f e il Consorzio di tutela del vino
Cesanese che 竪 costituito dalle stesse imprese, i tramiti saranno i laboratori di
marketing situati nei vari comuni, che saranno ponti di collegamento al servizio
di questa relazione e al tempo stesso strumento e struttura al servizio della
promozione del territorio.
Per limitare i costi abbiamo deciso di sfruttare i laboratori di marketing
territoriale gi esistenti nei comuni come strumento cardine del nuovo assetto
organizzativo.
Fondi aggiuntivi sono motivati dalle ulteriori figure di professionisti che
opereranno come referenti nella nuova divisione e nel ruolo di coordinatori dei
laboratori di marketing.
42. PROGETTAZIONE
SER.A.F
DIVISIONE
MARKETING TERRITORIALE
ABD CESANESE DEL PIGLIO
Laboratorio
Laboratorio
Laboratorio
Laboratorio
Laboratorio
Marketing territoriale Marketing territoriale Marketing territoriale Marketing territoriale Marketing territoriale
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
di
di
di
di
di
PIGLIO
SERRONE
ACUTO
PALIANO
ANAGNI
CONSORZIO DI TUTELA
DEL
VINO CESANESE DEL PIGLIO
STRUTTURE RICETTIVE:
B&B, HO.RE.CA,AGRITURISMI,
ETC
43. PROGETTAZIONE
Perch辿 le amministrazioni e le imprese dovrebbero attuare questo cambiamento?
Per conferire al Cesanese del Piglio DOCG la giusta visibilit, mettendolo
in competizione con altri vini di nicchia e qualit della tradizione
vitivinicola italiana, aumentando la notoriet e la reputazione del
prodotto.
Per far si che il potenziale culturale, storico e paesaggistico di un
territorio come quello del frusinate, ancora inespresso sotto stessa
ammissione della comunit locale, sia finalmente espresso e valorizzato.
Perch辿 laumento dei volumi di vendita del vino e la crescita del turismo
enogastronomico, porterebbero benefici economici alle imprese, alle
istituzioni e a tutti i vari esercizi commerciali del luogo, alimentando un
circolo virtuoso che tocca anche altre dimensioni e interessi, dal sociale,
allintrattenimento, fino alla componente storico-culturale.
Perch辿 lo sforzo economico per raggiungere tali obiettivi, considerando
gli strumenti gi esistenti, non si presenta particolarmente gravoso.
44. APPRENDIMENTO
L apprendimento sullorganizzazione attraverso la progettazione organizzativa
Il lavoro di pre-progettazione e progettazione ci ha permesso di analizzare e
apprendere alcuni aspetti dellattivit organizzativa di unazienda. Le nostre
conoscenze, infatti, fino ad ora erano prettamente teoriche e raramente hanno
beneficiato di un riscontro pratico. Lanalisi diretta di una realt imprenditoriale
come quella dell Azienda vitivinicola Giovanni Terenzi ha arricchito il nostro
Know-how dandoci la possibilit, inoltre, di conoscere un territorio affascinante,
ricco di storia e piaceri.
45. APPRENDIMENTO
Lapprendimento della metodologia usata
Attraverso il laboratorio sui processi e la cultura organizzativa dimpresa
abbiamo avuto la possibilit di apprendere un nuovo metodo, quello della
Formazione-intervento. Grazie a questa metodologia siamo riusciti a condurre
un progetto tramite un approccio rigoroso: un vero e proprio processo
scientifico grazie al quale 竪 possibile affrontare i diversi temi in maniera non
aleatoria. Pensiamo che il corso ci abbia consegnato un bagaglio di competenze
non indifferente da poter sfruttare anche nel nostro futuro lavorativo.
Daltronde concetti quali la Cultura Progettuale e la Life Long Learning sono
centrali nella societ odierna.
46. APPRENDIMENTO
Lapprendimento di come funzionava il proprio sistema di apprendimento e come
esso pu嘆 migliorare
Una critica che ricorre spesso tra i commenti sull Universit italiana riguarda
limpostazione esageratamente teorica che si da nei vari corsi, tralasciando in
maniera colpevole gli aspetti pratici. In altre parole, si privilegia la conoscenza
rispetto alla competenza. Gli studenti italiani sono abituati a studiare per
compartimenti stagni apprendendo nozioni che spesso lasciando i cassetti della
memoria per far entrare le conoscenza dei corsi successivi. Il tipo di
apprendimento insito in tale metodologia, invece, 竪 di ampia veduta e mira a
consegnare allo studente delle capacit da poter sfruttare in ogni contesto di vita
successivo alla redazione conclusiva del corso di studi.
47. APPRENDIMENTO
Lapprendimento del contesto organizzativo dove lo studente ha operato
Grazie al lavoro svolto abbiamo acquisito diverse conoscenze in merito
alle dinamiche di un azienda, sotto il profilo organizzativo, gestionale e
strategico. Nello specifico losservazione del contesto territoriale di
riferimento e quello dell azienda vitivinicola Giovanni Terenzi ci ha
permesso di scoprire un territorio fin qui inesplorato, sul quale abbiamo
sottolineato diverse criticit risolvibile a nostro avviso tramite le iniziative
e il cambiamento proposto nel nostro lavoro.
48. APPRENDIMENTO
Lapprendimento dei ruoli che hanno aiutato lo studente ad apprendere
La metodologia della Formazione-Intervento si 竪 valsa di ruoli
specialistici che sono intervenuti nelle varie fai del nostro percorso
progettuale, trasmettendoci quelle nozioni che si sono poi rivelate
essenziali al fine dello sviluppo delliniziativa. I ruoli che sono interventi
sono il metodologo (colui che governa i processi che la metodologia
mette in moto), il docente tematico (lo specialista del tema su cui si
sviluppa il progetto), il tutor di processo (colui che segue da vicino i
partecipanti al progetto e che si pone da tramite tra il soggetto da
analizzare e i progettisti) e il tutor daula (che provvede ad attrezzare
laula, predisponendo i materiali didattici e aiutando le attivit
dellinsegnante). Tali professionisti ci hanno fatto sentire fin da subito il
loro coinvolgimento nel lavoro, oltre a facilitare il nostro processo di
apprendimento.