Connessioni Pubbliche. Un nuovo senso dello Stato per nuovi cittadiniFPA
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Il progetto vuole dar vita a seminari da proporre a istituti scolastici secondari, rivolti a studenti delle classi quarte, durante i quali saranno presentati gli strumenti di dialogo e partecipazione adottati da istituzioni, PA, associazioni e istituti di ricerca che offrono al cittadino una fotografia del paese attraverso dati, informazioni ed erogazione di servizi. Estato presentato nelle Poster Session di FORUM PA 2013.
Il Rapporto, promosso da Fondirigenti e dall'Universit LUISS - Guido Carli, ha analizzato negli anni precedenti le debolezze delle 辿lite e il relativo impoverimento dei processi di formazione, selezione e ricambio. Negli ultimi due anni si 竪 approfondito in particolare il tema della sovranit che tende a spostarsi inevitabilmente "in alto", sotto la pressione dei problemi e dei centri di influenza che vanno ben al di l delle dimensioni nazionali: col rischio per嘆 di perdere il contatto con ci嘆 che avviene "in basso", nell'economia e nella societ reale, dove peraltro la classe dirigente dei territori deve dare la sua parte di risposte alla crisi e inventarsi la crescita di cui tanto si parla.
Con il presente Rapporto si 竪 voluto adottare una prospettiva diversa, passando dallanalisi sulla classe dirigente allanalisi di un problema specifico da classe dirigente. Largomento scelto, il passaggio alla vita attiva dei giovani, non costituisce un tema nuovo n辿 tanto meno facile da trattare: esso 竪 infatti antico nel senso che se ne discute da tanto, troppo tempo in Italia e in Europa e pur tuttavia attualissimo per la situazione di oggettivo, aggravato disagio che vive una generazione. Si 竪 perci嘆 deciso di compiere due operazioni: quella di una certa semplificazione nellanalisi, scegliendo quattro paradigmi interpretativi tra i tanti possibili (due educativi e due orientati allinserimento nella vita di lavoro) e quella di utilizzare un pensiero rovesciato rispetto al mainstream.
Lavoro, partecipazione e futuro: una indagine sui giovani in LombardiaAres 2.0 - aresduezero
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1000 giovani intervistati per conoscere il loro punto di vista su condizioni di lavoro, prospettive occupazionali, rapporto con il sindacato e partecipazione politica.
Connessioni Pubbliche. Un nuovo senso dello Stato per nuovi cittadiniFPA
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Il progetto vuole dar vita a seminari da proporre a istituti scolastici secondari, rivolti a studenti delle classi quarte, durante i quali saranno presentati gli strumenti di dialogo e partecipazione adottati da istituzioni, PA, associazioni e istituti di ricerca che offrono al cittadino una fotografia del paese attraverso dati, informazioni ed erogazione di servizi. Estato presentato nelle Poster Session di FORUM PA 2013.
Il Rapporto, promosso da Fondirigenti e dall'Universit LUISS - Guido Carli, ha analizzato negli anni precedenti le debolezze delle 辿lite e il relativo impoverimento dei processi di formazione, selezione e ricambio. Negli ultimi due anni si 竪 approfondito in particolare il tema della sovranit che tende a spostarsi inevitabilmente "in alto", sotto la pressione dei problemi e dei centri di influenza che vanno ben al di l delle dimensioni nazionali: col rischio per嘆 di perdere il contatto con ci嘆 che avviene "in basso", nell'economia e nella societ reale, dove peraltro la classe dirigente dei territori deve dare la sua parte di risposte alla crisi e inventarsi la crescita di cui tanto si parla.
Con il presente Rapporto si 竪 voluto adottare una prospettiva diversa, passando dallanalisi sulla classe dirigente allanalisi di un problema specifico da classe dirigente. Largomento scelto, il passaggio alla vita attiva dei giovani, non costituisce un tema nuovo n辿 tanto meno facile da trattare: esso 竪 infatti antico nel senso che se ne discute da tanto, troppo tempo in Italia e in Europa e pur tuttavia attualissimo per la situazione di oggettivo, aggravato disagio che vive una generazione. Si 竪 perci嘆 deciso di compiere due operazioni: quella di una certa semplificazione nellanalisi, scegliendo quattro paradigmi interpretativi tra i tanti possibili (due educativi e due orientati allinserimento nella vita di lavoro) e quella di utilizzare un pensiero rovesciato rispetto al mainstream.
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Test Bank for Community Health Nursing in Canada, 2nd Edition: Stanhopeebrtkrikri53
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Economia degli intermediari finanziari 4属 Edition Loris Nadottitominapuica44
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Economia degli intermediari finanziari 4属 Edition Loris Nadotti
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Introduction to Interdisciplinary Studies 2nd Edition Repko Test Bank
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Auditing and Assurance Services A Systematic Approach 9th Edition Messier Sol...bombomesgrov
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Auditing and Assurance Services A Systematic Approach 9th Edition Messier Solutions Manual
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Test Bank for Purchasing and Supply Chain Management, 5th Editionaiasteeizen
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Test Bank for Purchasing and Supply Chain Management, 5th Edition
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Graphic Visual Recording - Facilitazione visuale e SketchnotesWise Ing
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Non serve essere degli abili disegnatori per imparare ed applicare con soddisfazione
le tecniche visuali!!!
Il corso offre un'esperienza pratica e coinvolgente che permetter anche a chi ritiene
di non saper disegnare di acquisire competenze nel linguaggio grafico e
sperimentarsi in questa tecnica/arte per rendersi conto di come sia preziosa nel
rendere trasferibili e semplici temi complessi, allineare i team creando delle road map
parlanti, strutturare le informazioni in infografiche, sintetizzare e rendere memorabili
gli esiti del lavoro di un team, agevolando nei fatti la collaborazione all'interno dei
team.
Si esploreranno diverse modalit di utilizzo delle immagini, sperimentando nei fatti
l'efficacia dei processi di apprendimento attraverso forma, colore e spazio, nonch辿 le
varie applicazioni delle infografiche, degli sketchnotes, della facilitazione visuale e
della registrazione grafica. I partecipanti saranno accompagnati nella scelta di tools
fisici e digitali e materiali. Una
Graphic Visual Recording - Facilitazione visuale e SketchnotesWise Ing
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P100 2018 flc cgil lettera invalsi
1. Il Segretario Generale
Roma, 12 aprile 2018
Prot. N. 100/2018
Alla cortese attenzione della
Prof.ssa Annamaria Ajello
Presidente Invalsi
Gentile Presidente,
un recente comunicato stampa della Flc Cgil ha creato qualche sconcerto e qualche polemica sullInvalsi,
sulla sua funzione, e sul suo futuro. Per fugare dubbi, equivoci, ed evitare ulteriori strumentalizzazioni
vorrei rendere pi湛 esplicite le motivazioni delle nostre preoccupazioni sulle tendenze del nostro sistema
nazionale di valutazione che sono il vero oggetto di quel comunicato. Ritengo infatti prioritario discutere
degli obiettivi della valutazione perch辿 se 竪 sempre pi湛 importante avere informazioni precise che
possano evidenziare anche le tendenze della nostra scuola, il loro utilizzo non 竪 indifferente. Un ente di
ricerca riconosciuto, autonomo dal decisore politico con una comunit scientifica interna viva e partecipe
delle sue scelte, come lo 竪 lInvalsi, 竪 per noi il pi湛 prezioso degli alleati. In questi anni abbiamo
contribuito in modo determinante per fare passi in avanti in questa direzione. Continueremo a farlo anche
nei prossimi a prescindere dal colore dei governi.
Parto da un presupposto. La scuola italiana non sta affatto bene. Gli episodi di violenza degli ultimi giorni
lo confermano. Non sono casi isolati, ormai. venuta meno da tempo, la distinzione che pure fonda i
sistemi dell'istruzione: da un lato la costruzione dei limiti educativi da parte delle famiglie che
consegnavano alle scuole bambini e adolescenti abituati al no e al rispetto delle regole; dall'altro lato la
funzione centrale della scuola identificata correttamente e prioritariamente come agenzia di acquisizione
dei saperi e della conoscenza.
Ma la scuola non sta affatto bene perch辿 non sta affatto bene la nostra societ.
Il fatto che le disuguaglianze in questi anni siano cresciute insieme ai divari territoriali 竪 incontestabile.
Non 竪 un fenomeno che caratterizza solo il nostro Paese ma possiamo dire che da noi laccelerazione di
questo processo 竪 avvenuta maggiormente negli anni della crisi anche a causa delle nostre specificit, a
partire dalla frattura tra Nord e Sud. Lindice di Gini e le sue variazioni lo dimostrano chiaramente.
Se la vera emergenza della nostra epoca sono le disuguaglianze sociali che rilevano diversamente nel
territorio nazionale allora per contrastarle bisogna investire sullistruzione che insieme al rafforzamento
dei nostri sistemi di welfare, alla creazione di lavoro e a politiche redistributive rappresenta il primo
argine alla deriva attuale.
Ma in che modo investire e con quali finalit? Quale deve essere oggi la missione della scuola italiana? A
quale modello di societ deve guardare? Le riforme degli ultimi 20 anni a che modello di scuola e di
societ hanno guardato?
La pedagogia democratica degli anni 60 cambi嘆 la scuola italiana soprattutto quella dellinfanzia e delle
elementari. Basta pensare che sulla base di quella spinta la nostra scuola primaria, nonostante i tagli, 竪
ancora oggi una delle migliori del mondo, il primo presidio dellaccoglienza e dellintegrazione che grazie
alle nostre maestre e ai nostri pochi maestri (sul loro esiguo numero molto avremmo da dire ma non 竪
questa la sede) costruisce davvero la cittadinanza democratica di tutte e tutti. Quel prezioso sapere
pedagogico non voleva il mondo cos狸 com竪, cristallizzato nelle sue ingiustizie ma voleva cambiarlo
partendo dalla scuola. Da quellepoca sono passati molti anni, le domande che la societ pone alla scuola
sono in parte diverse ma c竪 un tratto che accomuna il 1968 al 2018: dopo un periodo in cui la forbice
2. Il Segretario Generale
sociale si era ridotta, oggi siamo molto pi湛 vicini alla societ classista che le riforme della scuola di
quellepoca puntavano a mettere in discussione.
Oggi serve ancora di pi湛 comprendere che il sapere 竪 il presupposto per la costruzione di una cittadinanza
democratica, per realizzare lobiettivo di una societ aperta e inclusiva capace di accrescere le capacit di
ciascuno per dirla con Amartya Sen. Lo studio, la scuola, luniversit sono parte del riscatto sociale, sono
strumenti indispensabili per la comprensione del mondo, di socializzazione democratica, perch辿 educano
al sapere critico. La scuola non deve educare il capitale umano, non 竪 un luogo di addestramento al
lavoro cos狸 com竪; non pu嘆 sottrarsi alla missione di costruire esperienze di apprendimento per la vita
conoscitiva e per la libera intelligenza degli studenti; deve impegnarsi a superare le diseguaglianze e non
a moltiplicarle. Bisognerebbe, quindi, porsi innanzitutto il problema di come intervenire sulle criticit vere
della scuola; quelle, ad esempio, delle transizioni difficili che richiederebbero s狸, un ripensamento dei cicli
ma nellottica di rafforzare il raccordo tra i diversi ordini di scuole riaprendo una vera discussione sul ciclo
unico di base, e non della riduzione della durata dei licei. Oppure sui tassi altissimi di dispersione e di
abbandoni del mezzogiorno che richiederebbero un investimento straordinario nel tempo scuola perch辿 i
bambini e le bambine devono avere gli stessi diritti ovunque a prescindere da dove nascono. Sulla
necessit di ripensare la stessa scuola delle discipline in un mondo dove i saperi pi湛 importanti sono quelli
interdisciplinari. Ma la scuola ha anche bisogno di riflettere su stessa, di recuperare il gusto della
discussione pedagogica, di interrogarsi autenticamente su come rispondere alle domande di una
generazione nativa di una societ dove i linguaggi sono totalmente diversi da quella in cui noi siamo
cresciuti e ci siamo formati. Perch辿 la scuola cos狸 com竪 non va bene e va cambiata.
Questo 竪 solo un punto di vista su quello che servirebbe alla scuola italiana.
Tuttavia, a prescindere dai punti di vista, le politiche sulla scuola per essere credibili devono fondarsi sulla
conoscenza della scuola, su informazioni, dati. Dopo anni difficili, sulla conoscenza della scuola si 竪
iniziato a fare un investimento partendo dallINVALSI. Come 竪 avvenuto anche in altri paesi, lutilizzo dei
sistemi di valutazione da parte del decisore politico non 竪 neutro, come neutre non sono le metodologie
che si utilizzano nei processi di valutazione. Si pu嘆 decidere che la valutazione serve per individuare e
raccontare le debolezze della nostra scuola e per correggerle nellottica che proponevo oppure si pu嘆
optare, come avvenuto in altri paesi, per modelli che puntano ad offrire informazioni utili alle famiglie per
scegliere la scuola a loro pi湛 affine come in quelli della school choice. Modelli che aggravano le
disuguaglianze, come dimostrano anche in questi giorni le imponenti e inedite mobilitazioni degli
insegnanti e degli studenti in molti stati degli USA e in UK.
Limpressione 竪 che nel nostro paese in molti stiano silenziosamente puntando su questo modello.
Lesempio del Rav 竪 emblematico. Pi湛 volte abbiamo ribadito (da ultimo, in un lungo articolo pubblicato
da Huffington Post l8 aprile scorso) in modo netto la nostra posizione, che qui sintetizzo: le scuole
avrebbero dovuto fare un uso del Rapporto di autovalutazione (RAV) di tipo diagnostico, per individuare
obiettivi e priorit d'azione. Dunque, utilizzarlo come punto di partenza per definire un piano di
miglioramento. E farne un uso solo interno. Invece, com'竪 noto, 竪 diventato uno strumento di
"rendicontazione" come si chiama in gergo. Infatti, attraverso il Portale scuola in chiaro 竪 possibile, con
una ricerca per nome, accedere a molte informazioni su una scuola specifica, oltre a leggere il Rav e gli
indicatori a esso connessi. Tale scelta che va nella direzione dell'utilizzo all'esterno di queste informazioni
non ha molti eguali. Di fatto, si tratta della school choice.
Questo 竪 il problema che noi poniamo. Non solo non mettiamo in dubbio la necessit di un ente di ricerca
come lInvalsi ma evidenziamo che serve, semmai, un ente con un pi湛 alto grado di autonomia nei
confronti del Ministero e in particolare del suo apparato amministrativo.
Il fatto che le prove siano poi diventate cos狸 significative, diventando la parte pi湛 corposa della
certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione 竪 una scelta che consideriamo
totalmente sbagliata, perch辿 tende a svuotare la scuola di una delle sue funzioni principali in una
stagione in cui il ruolo e la dignit sociale degli insegnanti andrebbero rafforzati, come i fatti di cronaca
dimostrano.
3. Il Segretario Generale
Rispetto alla critica che ho mosso al metodo censuario mi 竪 stato fatto prontamente notare da alcuni
ricercatori Invalsi, che grazie alle prove a tappeto, 竪 possibile evidenziare i divari. Quindi, chiedere le
prove a campione da parte nostra si porrebbe in contraddizione con uno degli obiettivi pi湛 importanti che
dichiariamo debba deve avere il sistema nazionale di valutazione: aiutare a costruire una scuola che
argini le disuguaglianze suggerendo dove intervenire al decisore politico. Siamo pronti a confrontarci su
questo punto. Sappiamo che per studiare la distribuzione della povert si fa un campionamento.
Comprendiamo per嘆 anche la rilevanza che le prove somministrate censuariamente possano avere
nellevidenziare i livelli che ciascuno studente raggiunge nelle competenze considerate fondamentali.
Possibile base per indurre il decisore politico ad intervenire, laddove questi livelli non fossero raggiunti,
attraverso azioni di discriminazione positiva. Se, quindi, si difende questa metodologia perch辿 consente
una restituzione riflessiva alle scuole, questo significa che non pu嘆 e non deve servire a costruire
classifiche tra scuole. Non solo non deve farlo il Miur ma nessun soggetto pubblico o privato. Oggi, dal
portale Scuole in chiaro senza neanche troppo sforzo, 竪 possibile procedere ad una vera e propria
classifica. A mio avviso, di fronte ad una regressione alfabetica di ampie fasce della popolazione, al
persistere di elevatissimi tassi di dispersione e abbandono, alla difficolt non risolta di tutte le transizioni
che colpiscono i pi湛 deboli, alla priorit assoluta di costruire inclusione, integrazione e nuova cittadinanza
dobbiamo tornare a porci una domanda di fondo, la stessa che si poneva ormai cinquanta anni fa la
pedagogia democratica, sulla spinta delle straordinarie e profetiche provocazioni di Don Milani: se il
sapere 竪 solo quello dei libri, chi ha tanti libri a casa sar sempre pi湛 avanti di chi i libri non li ha mai
visti. Anche oggi chi ha tanti libri in casa 竪 quello che potr sempre scegliere la scuola migliore sulla
base delle informazioni che riceve dalla rendicontazione dei risultati dei test e delle diverse forme di
valutazione. Non 竪 questa la ricetta per la scuola italiana.
Distinti saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Francesco Sinopoli