ݺߣ di presentazione relative all'intervento dell'Ing. Vito Gamberale (Amministratore Delegato di F2i - Fondi italiani per le infrastrutture) in occasione del Convegno dal titolo "L'Italia del futuro: le reti che connettono il Paese", organizzato dalla Fondazione Italianieuropei e svoltosi a Milano il 25 novembre 2013.
Vito Gamberale, in rappresentanza del Fondo F2i ha trattato il tema degli aeroporti.
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F2i - Conferenza 2011 sullo sviluppo aereo globaleF2i - Fondi Italiani per le InfrastruttureL'intervento di F2i - Fondi Italiani per le Infrastrutture alla Conferenza sulla sviluppo aereo globale, tenutasi il 9 novembre del 2011 a Barcellona.
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Nel corso del suo intervento, Vito Gamberale ha illustrato l’esperienza di F2i nel settore delle infrastrutture, con la creazione di filiere e campioni nazionali nei settori della distribuzione del gas, degli aeroporti, della fibra ottica sino alla creazione di un Secondo Fondo F2i, che porterà avanti la strategia avviata dal Primo Fondo F2i.
F2i - 5° Forum Banca e impresaF2i - Fondi Italiani per le InfrastrutturePresentazione dell'intervento di F2i al 5° Forum Banca & Impresa, organizzato dal Gruppo 24 Ore, che verte sugli investimenti nel settore infrastrutturale.
F2i - Conferenza 2012 sullo sviluppo aereo globaleF2i - Fondi Italiani per le InfrastruttureL'intervento di F2i - Fondi Italiani per le Infrastrutture alla Conferenza sullo sviluppo aeroportuale globale, tenutasi l'8 novembre del 2012 a Parigi.
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Vediamo qualche dato. Nel 2022 sono cresciuti in maniera rilevante i passeggeri in praticamente tutti gli aeroporti di medie e piccole dimensioni (cioè sotto i 15 milioni di passeggeri annui). Una tendenza davvero interessante secondo l’analisi di Assaeroporti che vede proprio gli scali più piccoli crescere in maniera più robusta.
Quello che può sorprendere e forse non tutti sanno è che gli spostamenti tramite aviazione locale non sono servizi necessariamente orientati solo a clienti di alta fascia, ma possono essere un’alternativa accessibile anche per una clientela di fascia “consumer”, che ha necessità di spostarsi in zone oggi poco servite dal trasporto pubblico di terra, ma interessanti per la loro offerta turistica, artistica e culturale o, ancora, per le opportunità imprenditoriali.
In conclusione, rendere più efficiente la rete di trasporti che già abbiamo è una soluzione low cost, low time, low effort. E anche low risk, se ben progettata.
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Anche gli aeroporti, se le indicazioni della politica nazionale di settore avranno effettiva attuazione, dovranno affrontare profonde trasformazioni.
Di fronte alla rapidità e complessità di questi cambiamenti tutti gli attori hanno bisogno di informazioni aggiornate, approfondite e indipendenti.
La presentazione, basata su dati di traffico completi del 2012 e sugli schedule settimanali tipici della stagione invernale (dicembre 2012), fornisce informazioni che possono essere utili in un momento in cui molti operatori si apprestano ad assumere scelte difficili, per fronteggiare la crisi: anche in questa situazione esistano davvero importanti opportunità da cogliere.
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Vito Gamberale - diversi casi di privatizzazione nell'esperienza italianaVito GamberaleLezione tenuta dall'Ing. Vito Gamberale sulla storia delle privatizzazioni in Italia dagli anni '80 ai giorni nostri, con riferimento al ruolo di F2i quale investitore privato e istituzionale di riferimento per gli Enti locali. ITALIA DECIDE - Scuola per le Politiche Pubbliche - 17 aprile 2012 ROMA
Vito Gamberale - Presentazione f2iVito GamberaleVito Gamberale, Amministratore Delegato di F2i, presenta il Fondo, gli investitori, lo sviluppo del Fondo ed alcuni degli investimenti effettuati. Presente anche un esempio di operatività di F2i nel settore del gas.
4. F2i
– F2i, con una raccolta di 1.852 M€, è il più grande Fondo operante in Italia
ed il maggior Fondo infrastrutturale del Mondo dedicato ad un solo Paese
(country fund).
– Recentemente F2i ha effettuato il first closing di un secondo fondo, che
ha già raccolto quasi 700 M€ (target finale: 1.200 M€).
– F2i è stato creato, quale strumento privatistico ma istituzionale, da
sponsor di elevato standing, che hanno contribuito ad affermarne la
salda reputazione:
o il Governo tramite la CDP
o le principali banche italiane (Unicredit, Intesa SanPaolo)
o un’importante banca straniera (Merrill Lynch – BoA)
o i network delle Fondazioni ex-bancarie e delle Casse di Previdenza
private
o assicurazioni vita e fondi pensione
4
5. F2i
Investitori F2i ripartiti per categoria
Categorie (FONDO I)
Banche
Casse Previdenziali
Fondazioni
Assicurazioni
Istituzioni finanziarie pubbliche (CDP)
Sponsor e management
Totale
Categorie (FONDO II)
Banche
Casse Previdenziali
Fondazioni
Assicurazioni
Istituzioni finanziarie pubbliche (CDP)
Totale
N. Invest.
6
13
25
6
1
n.a.
51
N. Invest.
2
5
8
1
1
17
Ammontare % sul Fondo
sottoscritto
590 M€
31,86%
502 M€
27,11%
427 M€
23,06%
175 M€
9,45%
150 M€
8,10%
8 M€
0,43%
1852 M€
100,00%
Ammontare % sul Fondo
sottoscritto
200 M€
29,46%
144 M€
21,21%
195 M€
28,72%
40 M€
5,89%
100 M€
14,73%
679 M€
100,00%
È in corso la raccolta presso i "Limited
Partners" per gli ulteriori closing.
F2i, sia per missione che per la natura istituzionale dei propri investitori,
persegue partecipazioni di lungo termine con logica industriale.
5
6. F2i
– F2i ha dato vita a 7 filiere, che compongono un Gruppo strutturato,
Impegnato
impegnando oltre 2.200 M€ (88% della raccolta totale).
Fondi 1+2
F2i
Reti Italia
100%
Aeroporti Ambiente Acqua Gas
75%
F2i Rete Idrica
Italiana
100,0%
ERG
Trattative in corso per acquisizione 100%
40% Mediterranea
de lle Acque
49,0% Iren Ambiente
237,5 10,7%
Accordi in corso di definizione
252,0 11,4%
100% F2i Ambiente
60,0%
GESAC
SAGAT
SEA
87,7%
Metroweb
100,0%
TLC
70%
44,3%
53,8%
TRM
1
67,7%
100% F2i Aeroporti
488,9 22,0%
Metrobit
Metroweb
Italia
746,91 33,7%
277,5 12,5%
Brescia
85,0% Metroweb GE
100%
SIA
15,9%
Rinnovabili
10,2%
Alerion CP
132,5
49,8%
Autostrade
2.166,6
Infracis
1,4%
97,7%
31,7
20,3
1,4%
0,9%
HFV
26,3%
6,0%
31,4
F2i Energie
Rinnovabili
1
Per SAGAT si considerano compresi tutti gli
impegni fino al 2014 (acquisto quote degli
altri soci privati)
Dismissioni
Costi di gestione fondi
TOTALE IMPEGNATO
% su raccolta
2.218,6
87,7%
6
7. F2i
‒
F2i ha instaurato rapporti di partnership con istituzioni e primari operatori
italiani ed internazionali.
‒
F2i ha inoltre riportato sotto la proprietà italiana diverse importanti
infrastrutture.
7
8. F2i
− In pochi anni, F2i ha offerto un modello al mondo delle infrastrutture in
Italia, operando come una vera "public company" e dando vita ad un
Gruppo strutturato di aziende, di filiere di aziende, che si
propongono, ciascuna, come benchmark nel proprio settore.
− Le società nelle quali F2i detiene la maggioranza, o un importante ruolo
di governance, hanno registrato nel 20121:
o Fatturato aggregato: ca. 1.800 M€
o EBITDA: oltre 700 M€ (EBITDA Margin: 40% ca.)
o Dipendenti: quasi 8.500
o Investimenti: oltre 400 M€ (ca. 60% EBITDA)
Nel 2012 le partecipate di F2i hanno investito quasi il 60% dell'EBITDA.
Dati aggregati 2012. Si riferiscono a: Gruppo ERG, Alerion CleanPower, HFV, Mediterranea delle Acque,
GESAC, Software Design, SEA (preconsuntivo), Metroweb, Metroweb Genova, Metrobit e SAGAT.
1
8
10. Attività di F2i nel settore dei trasporti
Relativamente ai trasporti, F2i ha focalizzato il proprio intervento nel settore
aeroportuale, che, peraltro, è la filiera nella quale ha investito di più (750 M€, pari ad
un terzo dell'attuale impegnato). In appena due anni, ha dato vita al più grande polo
aeroportuale italiano:
‒
‒
‒
‒
‒
‒
‒
‒
‒
‒
Acquisizione: fine 2010
Quota: 70%
Passeggeri : 5,8 M
Fatturato: 72 M€
Dipendenti: 310
TOR
MXP BER
LIN
Quota di maggioranza
BOL
FIR
Acquisizione: fine 2011
Quota: 44,3%
Passeggeri : 27,8 M
Fatturato: 645 M€
Dipendenti: ca. 5.000
‒ L'investimento in SEA ha permesso di acquisire quote
indirette anche nell’aeroporto di Bergamo (31% ca).
‒
‒
‒
‒
‒
Quota di minoranza qualificata
Quota di minoranza
NAP
Acquisizione: fine 2012
Quota: 50,8% (con possibilità di salire fino al 67,7%)
Passeggeri : 3,5 M
Fatturato: 63 M€
Dipendenti: 410
‒ L'investimento in SAGAT ha permesso di acquisire quote indirette anche
negli aeroporti di Firenze (33,4%) e Bologna (7,21%).
Gli aeroporti F2i movimentano 54 Mpax, pari al 37% del traffico nazionale.
10
11. Attività di F2i nel settore dei trasporti
F2i detiene, dunque, quote (dirette ed indirette) in ben 7 dei principali scali
individuati nella bozza di Piano Nazionale per gli Aeroporti, e sta valutando
l'acquisizione di ulteriori asset:
= Aeroporti con presenza diretta F2i
= Aeroporti con presenza indiretta F2i
Possibile
gara
Piccola quota
(indiretta)
In gara
Quota (indiretta) di
maggioranza relativa
F2i si propone come interlocutore molto aperto al dialogo con le istituzioni (il
Ministero delle Infrastrutture), con gli enti di indirizzo e governo del settore (la
11
neonata Authority) e con gli organismi tecnici (ENAC ed ENAV).
12. Attività di F2i nel settore dei trasporti
− F2i ha avviato la filiera aeroportuale entrando in società con particolari know-how e
track record e con ampie prospettive di crescita:
o con Gesac, F2i "ha riportato in Italia" gli importanti cash flow prodotti dalla società,
per destinarli alla crescita e allo sviluppo;
o con SEA e SAGAT, F2i ha raccolto l’esigenza degli Enti Locali di vendere asset
strategici per il Paese per ridurre i propri debiti, evitando, anche in questo caso, che
finissero in mani straniere;
− insieme, nel 2012, le 3 società hanno gestito 37 Mpax, oltre il 25% del totale
nazionale (53,7 Mpax e 36,6% con le società a presenza indiretta);
− l’obiettivo, di lungo periodo, è promuovere lo sviluppo, infrastrutturale e di
business, la razionalizzazione, ed il conseguimento di adeguati livelli di redditività,
con benefici anche sull’indotto e sul tessuto socio-economico;
− tale strategia prevede anche l'offerta di un format aeroportuale riconoscibile,
moderno e di qualità.
12
14. Riflessioni sul settore aeroportuale in Italia
Il settore aeroportuale italiano è
caratterizzato da ben 38 aeroporti di
interesse nazionale/regionale – su 46
attivi e addirittura ca. 100 con quelli
più piccoli.
Ciò fa dell'Italia il primo Paese
europeo per densità di scali sul
territorio1…
1
Si considerano gli aeroporti con più di 100.000 pax/anno
Densità aeroporti di interesse
nazionale/regionale (aeroporti/100.000 kmq 2012)
12
11
10
8
8
6
7
6
4
2
0
Milioni di passeggeri medi per aeroporto
(aeroporti con più di 100.000 pax/anno - 2012)
Italia
Germania
Francia
Spagna
… ma questi aeroporti sono, mediamente,
di piccole dimensioni, rispetto a quelli dei
principali Paesi europei…
Fonti: Assaeroporti e principali associazioni
aeroportuali dei singoli Paesi europei
14
15. Riflessioni sul settore aeroportuale in Italia
… e il gap aumenta se si considera il traffico medio degli aeroporti di maggiori
dimensioni (cioè > 1 Mpax/anno):
Milioni di passeggeri medi per aeroporto
(aeroporti con più di 1 Mpax/anno - 2012)
− La scoordinata frammentazione degli aeroporti determina assenza di strategia
e scarsità di risorse da destinare agli investimenti.
− Ciò è riconducibile anche all'assenza di un solido e forte vettore di bandiera.
− A differenza dei grandi scali europei (Madrid, Parigi, Francoforte), che hanno subìto,
negli ultimi anni, importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione, in Italia non
sono stati fatti interventi rilevanti.
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16. Riflessioni sul settore aeroportuale in Italia
− La presenza di molti aeroporti, priva di
fondamento da un punto di vista strategico,
economico ed operativo, si giustifica solo con
le logiche politiche e campanilistiche che ne
hanno permesso la realizzazione:
− ben 15 su 38 registrano meno di 1 Mpax/anno;
− Bolzano, Brescia, Foggia, Grosseto e Siena
movimentano meno di 50 kpax/anno;
− spesso tali aeroporti minori sorgono in zone già
abbondantemente
coperte,
(Toscana,
Lombardia, Emila Romagna, Triveneto, Puglia),
o vanno a sovrapporsi alla catchment area di
scali maggiori (Cuneo su Torino, Salerno su
Napoli), erodendone il traffico;
− nonostante ciò, altri aeroporti sono stati
realizzati di recente (Comiso, L'Aquila) e taluni
enti locali ancora premono per realizzarne di
nuovi (Grazzanise, Viterbo, ecc.).
Affollamento degli scali
BZO
TSF
TRS
VCE
VBS
BGY
MXP LIN
VRN
CUF
PMF
FRL
GOA
RMI
BLQ
PSA
FLR AOI
PEG
SIE
PSR
FCO
FOG
CIA
TRN
AHO
OO
OLB
CAG
BRI
NAP
BDS
SUF
PMO
TPS
CTA
Aeroporti >10m passeggeri
Aeroporti >5<10m passeggeri
Aeroporti >2<5m passeggeri
Aeroporti >0,25<2m passeggeri
Aeroporti <0,25m passeggeri
Area ad elevata concentrazione
CRV
REG
− L'assenza di una strategia unitaria determina politiche di concorrenza
dissennate e controproducenti per il territorio.
− Tali politiche vengono abilmente sfruttate dalle compagnie low cost, con
vantaggi per gli utenti ridotti a pochi euro e risultati disastrosi per gli aeroporti e il
territorio (la sola Ryanair ricava ca. 150 M€/anno di contributi marketing dagli
aeroporti italiani).
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− Questa situazione è aggravata da una politica tariffaria incerta e differenziata
17. Riflessioni sul settore aeroportuale in Italia
− Le società di gestione degli
aeroporti sono, prevalentemente,
pubbliche o parzialmente private.
Solo poche sono controllate da privati:
− SEA, SAGAT e GESAC (Milano,
Torino e Napoli) sono entrati a far
parte della filiera aeroportuale di
F2i.
Pubblici
Alghero
Cagliari
Catania
Bologna
Lamezia
Bergamo
Trapani
Milano
Pisa
Firenze
Venezia
Olbia
Torino
Napoli
Medi
Piccoli
− Gli altri aeroporti medio-piccoli (tra i
quali:
Bologna,
Catania,
Bari,
Palermo,
Cagliari),
sono
prevalentemente
pubblici
o
pubblico/privati.
Aeroporti
di Puglia
Verona
Genova
Proprietà mista
− SAVE, (aeroporti di Venezia e
Treviso), SAT (Pisa) e AdF (Firenze)
sono quotate in borsa e partecipate
da azionisti pubblici e privati;
Palermo
Privati
− Gemina, che gestisce gli aeroporti di
Roma, è privata e quotata in borsa;
Assetto proprietario dei principali
aeroporti italiani
Roma
Grandi
Aeroporti privatizzati o a maggioranza privata
Aeroporti a proprietà mista
Aeroporti pubblici o a maggioranza pubblica
Società quotate
Napoli Aeroporti con presenza F2i
Eccettuato il caso F2i e, parzialmente, quello romano e quello veneto, i tanti aeroporti
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non si aggregano in sistemi, facenti capo ad uno stesso gestore.
18. Riflessioni sul settore aeroportuale in Italia
– La proprietà pubblica, in questo settore, ha, spesso, effetti negativi,
talvolta scandalosi, non solo sulla proliferazione ma anche sulla
gestione degli scali.
– Alcuni aeroporti, vittime di gestioni inadeguate, sono tenuti in vita
"artificialmente" con contributi pubblici e continue ricapitalizzazioni
(Rimini, Verona, Brescia, Cuneo, Alghero, Bari, Brindisi, che scontano, da
anni, pesanti perdite di esercizio). Altri ricercano, forse tardivamente, la
via della privatizzazione (Genova, Cagliari).
– Tale situazione pone, peraltro, seri problemi di infrazione della normativa
comunitaria (gestioni in perdita da più di tre anni dovrebbero chiudere; i
contributi pubblici potrebbero essere considerati aiuti di Stato).
– Il socio pubblico, anche laddove è affiancato da partner privati, tende
spesso a imporre la continuità delle proprie logiche di gestione.
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19. Riflessioni sul settore aeroportuale in Italia
– A Milano, questo è stato proprio il caso di F2i.
– Pur detenendo un'importante quota di SEA (45% ca.), si è tentato di
impedire ad F2i di contribuire positivamente alla gestione della
società, a causa di una consorteria di interessi, manifestatasi, fra l'altro,
attraverso:
– distorto sistema delle retribuzioni del management e degli organi sociali,
completamente fuori mercato (costo CdA + CS: 1,2 M€, pari a 100 k€/persona);
– smodato ricorso alle consulenze (ca. 15 M€/anno) anche per attività
tipicamente interne (gestione, strategia);
– trascuratezza e superficialità nella gestione della delicatissima vicenda SEA
Handling nei confronti dell'UE;
– maldestro e costoso tentativo di IPO (ovviamente fallito), in un momento di
estrema debolezza dei mercati (13 IPO già ritirate in Europa in quel periodo).
L'IPO sarebbe stato un vero imbroglio per i risparmiatori, anche tenuto conto
del caso SEA Handling (scoppiato 15 giorni dopo la data prevista per la
quotazione).
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21. Proposte di F2i per lo sviluppo del settore aeroportuale
− F2i sta perseguendo una strategia di investimento volta alla creazione di un
grande network di aeroporti: dunque, una strategia di “rete nazionale” anzichè
di “pista”, con benefici, diretti ed indotti, per tutto il Paese.
− A tal fine, F2i ritiene prioritaria l'attuazione di provvedimenti legislativi che
favoriscano:
– la razionalizzazione degli aeroporti esistenti, in base a piattaforme strategiche
di livello almeno regionale, anche per porre un freno alla concorrenza "fratricida"
di scali limitrofi, a solo vantaggio delle compagnie low-cost;
– lo stop alla realizzazione di nuove strutture e a investimenti non necessari;
– il risanamento economico delle società di gestione pubbliche e la loro
progressiva privatizzazione;
– l'incentivazione delle "reti aeroportuali" gestite da un soggetto unico, al fine
di ottimizzare l’organizzazione e i costi;
– un adeguato sistema tariffario e, in generale, maggiore certezza e stabilità
normativa;
– l'emissione di regolamenti che introducano standard di servizi, moderni e di
qualità, in tutti gli aeroporti (in tal senso sarà importante il ruolo di indirizzo e
controllo della nuova Authority).
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22. Proposte di F2i per lo sviluppo del settore aeroportuale
– Le esigenze del sistema aeroportuale italiano e i possibili driver di sviluppo erano
stati colti dall'Atto di indirizzo del piano per lo sviluppo aeroportuale, emanato, a
inizio 2013, dal precedente Governo ma ancora non tradotto in legge.
– L'obiettivo di tale provvedimento era:
"favorire uno sviluppo sostenibile del comparto, individuando le azioni per la
razionalizzazione dei servizi a terra e in volo, concentrando gli investimenti sugli
interventi infrastrutturali prioritari e aumentando la competitività del sistema nel suo
complesso"
− L'atto di indirizzo sembrava cogliere le principali criticità del settore e ne
individua,
correttamente,
le
soluzioni
nella
razionalizzazione
e
nell'efficientamento delle strutture e nella loro progressiva privatizzazione.
− L'attuale Governo ha il merito di aver avviato un processo per superare l'atto di
indirizzo e arrivare ad una decisione definitiva.
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24. Conclusioni
− In sintesi, le esigenze del sistema aeroportuale sono ormai note:
o eccessivo numero di scali, in gran parte in perdita;
o proprietà prevalentemente pubblica;
o mancanza di investimenti;
o incertezza normativa sulle tariffe e, in generale, sulla regolamentazione;
o debolezza dei vettori nazionali.
− Queste difficoltà penalizzano le società di gestione aeroportuali, a tutto
vantaggio delle compagnie low-cost e con scarsi ritorni per il territorio e per
gli utenti.
− F2i ha investito molto nel settore e continuerà a farlo.
− Il modello di business proposto prevede la razionalizzazione, il
coordinamento e lo sviluppo degli scali gestiti, con lo scopo di offrire
all'utenza standard di servizio elevati, moderni ed uniformi.
− Per ottenere ciò, è importante che tutti gli stakeholder del settore
(gestori, vettori, Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell'Economia, enti
locali, ENAC, ENAV, Authority) collaborino alla definizione di una
strategia nazionale, unitaria e condivisa.
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