Le bocce uno sport per tutte le abilit e tutte le cultureBocceinToscana
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Dott. Maria Claudia Cavaliere intervento al corso "Le bocce uno sport per tutte le abilit e tutte le culture" di FIB Toscana, Assessorato allo Sport del Comune di Prato e UST Educazione Fisica di Prato.
Didattica inclusiva nel gioco delle bocce
Dinamiche di gruppo
Strumenti per lavorare con le diverse abilit e le diverse culture (la classe che gioca tutta insieme)
Creare consapevolezza e responsabilita e lessenza di un buon Coaching. (John Whitmore)
Lobiettivo di questa guida e farti entrare nel mondo del Coaching per conoscere le potenzialita della metodologia di crescita personale piu potente al mondo.
In questo documento trovi:
* cosa e il Coaching, origini, storia e fondamenta teoriche;
* informazioni riguardo a come lavora un Coach;
* chiarimenti riguardo al processo di Coaching;
* dettagli sulle tipologie di Coaching esistenti;
* FAQ e terminologia del Coaching.
Trasferire agli alunni e alle alunne delle scuole elementari di Alessandria e Provincia e alle loro famiglie, limportanza di uno stile di vita attivo attraverso la promozione della pratica dello sport e del calcio.
Il progetto del Centro Sportivo della societ calcistica Calcio Catania.
4 campi da calcio regolamentari (due in erba sintetica), spogliatoi, palestre, centro benessere, fitness, piscine, bar, ristoranti, centro polifunzionale, centro riabilitazioni, area merchandising, parcheggi, alloggi prima squadra, alloggi giovanili, tribune, sede Calcio Catania (con isolatori antisismici) con sala conferenze e auditorium.
La struttura viene inaugurata nel 2011.
Progetto di valutazione funzionale eseguito in collaborazione tra sport testing studio e Imolese calcio 1919. Esposizione dei dati raccolti dopo la prima esecuzione.
www.valutazionefunzionale.com
Presentazione del 29.4.2013 in occasione della giornata di aggiornamento promossa da aipac emilia romagna. L'esperienza del top level nella valutazione funzionale
L'eserciziario di coach calcio trasmissione pallaStefano Re
油
Football exercises to increase pass skills.
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Il progetto del Centro Sportivo della societ calcistica Calcio Catania.
4 campi da calcio regolamentari (due in erba sintetica), spogliatoi, palestre, centro benessere, fitness, piscine, bar, ristoranti, centro polifunzionale, centro riabilitazioni, area merchandising, parcheggi, alloggi prima squadra, alloggi giovanili, tribune, sede Calcio Catania (con isolatori antisismici) con sala conferenze e auditorium.
La struttura viene inaugurata nel 2011.
Progetto di valutazione funzionale eseguito in collaborazione tra sport testing studio e Imolese calcio 1919. Esposizione dei dati raccolti dopo la prima esecuzione.
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Presentazione del 29.4.2013 in occasione della giornata di aggiornamento promossa da aipac emilia romagna. L'esperienza del top level nella valutazione funzionale
L'eserciziario di coach calcio trasmissione pallaStefano Re
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Come utilizzare il coaching nella fase di rilevazione dei
bisogni nel processo formativo, nellottica di rendere sempre pi湛 il
partecipante artefice del proprio sviluppo formativo.
Cosa intendiamo quando parliamo di competenza sportiva? cos狸 rilevante, oggi, creare comunit sportive competenti? Che differenza c'竪 tra attitudini, capacit e abilit?
Da quale profilo possiamo partire per individuare la qualit della prestazione di un allenatore?
S.o.f.e. Sistema Obiettivi Fondamentali EducazioneLaura Lucci
油
Strumento pratico che aiuta a focalizzare e a lavorare sui valori che sono alla base dell' "essere uomo".
Corso del Prof Zanniello Universit di Palermo.
Come attivare il percorso scuola-formazione sportiva-club negli sport e nell'hockey su prato
Capitolo 1 - Come promuovere una scuola hockey
1.1 Un po di storia e come si faceva promozione. Dagli albori agli anni Duemila
1.2 Perch辿 竪 utile fare promozione
1.3 Il progetto
1.4 La scuola hockey
1.5 Le forme di finanziamento
1.6 Gli aspetti fiscali
1.7 Accesso allimpianto
Capitolo 2 - Limportanza di adottare un metodo
2.1 Quali sono i passi per arrivare ad un corso strutturato?
2.2 Quale scuola od organizzazione scegliere?
2.3 Con chi dialogare
2.4 Come si conduce una campagna di sensibilizzazione
2.5 Facsimile o factotum?
2.6 Le figure coinvolte
2.7 Come strutturare le lezioni
2.8 Linfluenza progressiva delle fonti di informazione
2.9 Come si costruisce un programma di attivit
2.10 Il modello di Wein e il suo sviluppo italiano
2.11 Il linguaggio dellallenamento come non lo hai mai sentito prima
2.12 Semplifica i giochi
2.13 Analitico e globale: due facce dello stesso metodo
Capitolo 3 - Conosciamo i nostri bambini attraverso il racconto di chi ne ha cura
3.1 I diritti dei bambini
3.2 Piccoli principi o creature in evoluzione?
3.3 Lautoefficacia e i test sociometrici
3.4 Come si impara?
3.5 Le fasi della preparazione del bambino e del fanciullo
3.6 Ledutainment didattico
3.7 Genio e talento. Scuola e sport
3.8 Come tutelare lintegrit fisico-sportiva
Capitolo 4 - Uno sguardo attorno a noi
4.1 Altri metodi per fare promozione
4.2 Lesperienza di Sergio Fraumeni a Barcellona
4.3 I risultati di Luca Risatti a Riva del Garda
4.4 Il punto di vista romano di Roberto Da Gai
4.5 Il modello Bra attraverso la scuola hockey Inder Singh
4.6 Il metodo venticinquennale di Kikko Ruffi a Cagliari
Conclusioni
I principali campi da hockey in Italia
Gli autori
Bibliografia
Sitografia
Indice delle schede
1 - Burocrazia: come si fonda la scuola hockey
2 - Facsimile di e-mail
3 - Il pallone diventa pallina
4 - Se ti vedo muovere, torni a casa
5 - La parabola delle posate
6 - Giochi: Pulisci il campo e I 3 passaggi
7 - La favola dellamico bastone
8 - I giochi del formatore
9 - Accordo per la prestazione di ASD come istruttore
10 - Gioco del quadrato 3 vs 1
11 - Gioco del fazzoletto e gioco del cacciatore
12 - Tecnica e atletica: questo matrimonio sha da fare
13 - Il gioco del 15
14 - Circuit training
15 - Giochi di conduzione a difficolt crescente
16 - Corri sino a quando c竪 musica
.
Scoprilo qui https://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/promformazione-libro-hockey-su-prato
2. Le competenze del tecnico giovanile
riguardano gli ambiti dinsegnamento in
et scolare ed una sufficiente conoscenza
delle problematiche legate alle dinamiche
dellapprendimento motorio.
Deve conoscere i processi che regolano la
maturazione fisica e le fasi sensibili che
sono alla base dello sviluppo biologico
dellapprendimento, in special modo delle
capacit coordinative, supporto essenziale
nellesecuzione dei gesti tecnici
3. Il tecnico giovanile deve essere consapevole che
la sua opera ha una valenza formativa e deve
essere in grado di modulare la sua proposta
tenendo conto delle caratteristiche proprie di ogni
et. Trattare i bambini da piccoli adulti (proporre
un programma didattico adatto ai grandi e ridotto
solo sul piano quantitativo) nuoce alla crescita
non solo tecnica, ma anche psicologica degli
allievi.
Deve formare i giovani dal punto di vista
educativo e sviluppare e allenare le abilit
tecnico-tattiche e motorie che il gioco richiede.
Deve far apprendere con semplicit e metodo gli
obiettivi didattici sia individuali che di squadra.
4. Nella sua formazione lallenatore deve
tener conto dei seguenti fattori:
- mantenere unelevata motivazione nel
perseguire i necessari miglioramenti, cio竪
nellarricchire le proprie competenze
metodologiche,didattiche e psicosociali
(relazionali)
- essere consapevole dei propri limiti e
cercare di rimuovere le relative difficolt
- esaltare al massimo le proprie qualit
- sviluppare una personale filosofia di
lavoro
- essere sensibile ed adattarsi al contesto
presso il quale si opera
5. Deve disporre di una forte passione
poich辿 spesso ci si trova ad operare
in condizioni di disagio quali per
esempio: la gestione di un gruppo
troppo numeroso e non omogeneo, la
mancanza di strutture ed
attrezzature etc.
La motivazione 竪 quella condizione
psicologica che consente di superare
le difficolt e le delusioni.
6. Colui che si accinge a svolgere un
ruolo tanto delicato come quello di
allenare i giovani, deve possedere
alcuni requisiti fondamentali dei quali
alcuni potranno solo essere
migliorati, altri invece, potranno
essere appresi (tab.1)
7. Ogni seduta devessere in grado di
provocare un adattamento positivo
nei comportamenti dei bambini, ed
un coinvolgimento attivo che
favorisca la loro crescita globale
8. Lallenatore devessere in grado di :
valutare, scegliere, decidere ed agire. E
comunque essenziale che la propria
autorit sia basata sulle competenze che
anche i bambini gli riconoscono.
Il rapporto tra istruttore e bambini non
dovr essere impostato sulla direzione
nel senso stretto del termine. Anzi, 竪 la
conduzione aperta al dialogo che permette
di ottenere il meglio del potenziale di ogni
bambino.
9. La sua azione non pu嘆 prescindere dal
trasmettere fiducia ai propri ragazzi.
Deve confrontarsi con una serie di
problematiche:
-di origini tecniche: 竪 necessario
insegnare a pi湛 individui ad eseguire
bene gestualit diverse, insieme e
contemporaneamente
-di tipo psicologico, dettate dalle diverse
personalit dei ragazzi.
10. Lo scopo dellallenatore 竪 quello di
orientare lattivit del gruppo verso il
conseguimento di mete comuni, traendo
da ogni ragazzo il massimo delle sue
dotazioni potenziali.
Lallenatore dovr essere abile nel
-individuare problemi e trovare soluzioni
didattiche per risolverli
-motivare tutti i componenti del gruppo
-saper dare sostegno psicologico nelle
difficolt sia ai singoli che al gruppo
11. Dovr far si che i propri allievi
preferiscano i seguenti comportamenti:
- parlare della propria attivit esprimendosi
al plurale, ossia come componenti di una
squadra e di un gruppo
- manifestare entusiasmo nellappartenere a
tale squadra/gruppo
- parlare di eventuali problemi, di qualsiasi
natura, con linsegnante ed i compagni
- ricercare attivamente, ed insieme se
possibile, la soluzione dei problemi
- far tesoro della filosofia che si vince e si
perde insieme
- essere consapevoli che si impara dagli
errori
12. Lallenatore dovr:
- parlare sempre al plurale (Noi abbiamo
perso, Noi vogliamo ottenere.)
- indicare al gruppo le mete da raggiungere
- stabilire regole di vita comune
- piuttosto che evidenziare mancanze,
sottolineare i comportamenti positivi.
Luso del rinforzo positivo aiuta a
mantenere alti gli stimoli ed a produrre nei
ragazzi leffetto di porsi traguardi sempre
pi湛 alti in relazione alle proprie possibilit
13. Dovr:
-incentivare i comportamenti altruistici
-stimolare la partecipazione dei ragazzi alle
decisioni e alle attivit di squadra in genere,
consentendo a tutti di esprimere le proprie idee
-favorire occasioni per stare insieme
-fornire feed-back che rafforzino limpegno
profuso dal bambino
-indirizzare i ragazzi verso lapprezzamento dei
valori morali. Il ragazzo che si comporta con
fair-play in campo,con molta probabilit si
rispecchier pi湛 spesso in tale atteggiamento
etico-sociale e ne terr conto anche nel
comportamento quotidiano al di fuori del calcio.
14. Lallenatore inoltre dovr:
- conoscere le tecniche del gioco e le fasi attraverso
le quali si articola linsegnamento
- motivare e sostenere gli interessi individuali e di
gruppo
- favorire lincontro con i vari saperi motori del
proprio bagaglio tecnico-culturale
- valorizzare tutte le esperienze fornendo la
massima attenzione alla gratificazione individuale
e del gruppo
- fare interagire i giovani durante il gioco, esaltando
i tratti psicologici di ciascun soggetto e far
emergere lunicit di gruppo
- programmare un piano di lavoro che preveda
obiettivi da raggiungere.
15. Le regole dellallenatore della Scuola Calcio:
- Educare allimpegno, al rispetto reciproco e alla collaborazione
- Non favorire alcun allievo in particolare, essere coerenti alle
regole date e mantenere le promesse fatte
- Incoraggiare e motivare, non rimproverare
- Non esaltarsi nelle vittorie, non abbattersi nelle sconfitte
- Trasmettere entusiasmo, gioia, fiducia e ottimismo
- Rispettare il desiderio di divertimento dei ragazzi
- Offrire problemi da risolvere e non soluzioni da ricordare
- Perseguire un obiettivo alla volta, ricordando che troppi stimoli
significano confusione
- Condensare in poche frasi significative quanto si vuole
trasmettere
- Programmare lattivit da svolgere coerentemente alle fasce det
- Fare attenzione sia alla crescita dellindividuo che della squadra
- Infondere lo spirito di squadra, stimolare la generosit verso i
compagni
- Impegnarsi al massimo nel limitare nel limitare labbandono dei
ragazzi nel corso della stagione
- Far giocare, nelle attivit agonistiche e di confronto, tutti gli
allievi._
16. Lallenatore interessato alla formazione
completa dellindividuo, cercher sempre
di arricchire le sue conoscenze ed i suoi
metodi comunicativi per trovare sempre
nuove motivazioni ed anche per una
ricerca di maggior professionalit. Tenere
un diario nel quale aggiornare
continuamente le proprie riflessioni sulla
didattica applicata, sulle lezioni e sulle
partite, risulter un valido strumento per
trattenere mentalmente quanto 竪 stato
svolto, o gli eventuali errori, e le
esperienze pi湛 significative
17. Lallenatore dei portieri
Lallenatore dei portieri ricopre un ruolo molto importante .
Richiede conoscenze specifiche da integrare in un progetto
tecnico.
La cat. Piccoli Amici per il momento dovrebbe essere
esclusa dalla specifica differenziazione del ruolo del
portiere.
Il bambino deve avvicinarsi a tale ruolo in maniera
spontanea.
Dalla creazione del gruppo portieri si passer alo sviluppo
del programma di lavoro imperniato prevalentemente sulla
formazione e sul consolidamento delle capacit
coordinative, prerequisiti fondamentali per lapprendimento
delle abilit tecniche.
18. Il preparatore fisico e motorio
Lo scopo della preparazione fisica
giovanile deve tendere a:
- rafforzare lo stato di salute
- prevenire e correggere squilibri sul piano
morfologico-strutturale
- potenziare le funzioni fisiologiche
- sviluppare le capacit motorie di base
- favorire unampia gamma di movimenti
aspecifici e specifici del calcio, partendo
dagli schemi motori di base
19. Partendo dal consolidamento delle capacit motorie di base,
la diluizione degli obiettivi in pi湛 anni permetter il
raggiungimento di un livello di abilit, sia motoria che
tecnica, progressivamente sempre pi湛 elevato.
Utilizzando il principio della preparazione multilaterale che
si concretizza nellutilizzo di una gamma ampia di esercizi
che svilupperanno prevalentemente la coordinazione dei
movimenti e la rapidit di esecuzione.
Il percorso di formazione calcistica giovanile pu嘆 essere
identificato in un decennio abbondante racchiuso tra i 6-7
ed i 16-17 anni det. Questi 10 anni di attivit possono
essere suddivisi in due periodi fondamentali: il periodo pre-
puberale e il periodo post-puberale. Se nel primo prevale la
formazione tecnico-coordinativa e la crescita fisica avviene
in larga parte attraverso lesercizio del calcio, nel
successivo la formazione tecnico-tattica si deve
accompagnare a criteri di allenamento che favoriscano con
pi湛 incisivit lo sviluppo delle varie qualit fisiche pi湛
utilizzate nel gioco del calcio
20. Bisogna considerare anche la non perfetta
corrispondenza tra et cronologica ed et
biologica. Spesso dobbiamo far fronte a
bambini e ragazzi che rispetto ai loro
coetanei si trovano in condizioni di ritardo
maturativo, e nello stesso modo ad altri
che invece risultano precoci. Prima di
proporre lo stesso esercizio
indiscriminatamente, verificare se esiste
la possibilit che il carico venga assimilato
nello stesso modo da tutti i giocatori.