Cambiare il modo in cui si insegna rafforzando la propria leadership educativa significa diventare PARTNER degli studenti.
Active learning, collaborative learning, student-Âcentered learning, learning by doing sono solo alcune delle strategie che i docenti possono attuare.
Soprattutto, però, è importante adottare un diverso modo di vedere se stessi come insegnanti in rapporto agli allievi, lasciandoli liberi di fare ciò che fanno bene: usare le tecnologie, ricercare e individuare contenuti, ideare e creare.
Barbara Ongaro, preside del Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli interviene al convegno "Smart School. Da consumatori a produttori di conoscenza: reti, metodi e modelli innovativi al servizio della buona formazione dei giovani".
La rivoluzione digitale ha trasformato i modi della fruizione e della circolazione della conoscenza: in questo scenario, qual è scuola che vogliamo? A quali modelli culturali deve essere ispirata la relazione educativa?
La scuola non può evitare di affrontare il cambiamento in modo organico, mettendo al centro lo studente.
In questo contesto i giovani, da consumatori del sapere, diventano produttori del sapere e i docenti sono "attivatori".
Anche per la formazione la valutazione ex post è una delle sfide più difficili: il modello di curricolo verticale elaborato dal gruppo di lavoro di Caivano fornisce un chiaro riscontro degli impatti positivi, a breve a lungo termine, che la formazione può e deve garantire per potersi definire di qualità .
Avanguardie Educative - Cambiare gli ambienti di apprendimento con le ICTPrimariaLSantucci
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Presentazione di Elena Mosa, in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
L’insegnamento è una trasmissione continua di nozioni, informazioni, comunicazioni a cui fa
seguito un apprendimento da parte di un altro interlocutore. Un insegnante efficace è un
insegnante che sa comunicare, ma per poter comunicare è necessario saper ascoltare.
Presentazione al convegno #Schoolstartup: esperienze e formazione nella didattica digitale. Percorsi di formazione per insegnanti del progetto Orient@ti.
PTOF dell'Istituto Comprensivo "Magistrato Giovanni Falcone" di Copertino - C...Silvia Scandura
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La Formazione dell'Uomo e del Cittadino attraverso la realizzazione di percorsi di apprendimento di matrice esperienziale e laboratoriale di respiro verticale ai tre ordini di scuola e orizzontale con le risorse del territorio.
L’acquisizione del modello di scuola centrata sull’apprendimento vs il modello di scuola centrata sull’insegnamento che si basa sull’attenzione alle intelligenze multiple ed agli stili cognitivi personali di ciascuno per la realizzazione del principio della Personalizzazione.
L'Orientamento Formativo costituisce il telòs che attraversa tutti gli itinerari didattici che articolano il POF d'istituto, denominato STRADE MAESTRE.
Avanguardie Educative - Cambiare gli ambienti di apprendimento con le ICTPrimariaLSantucci
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Presentazione di Elena Mosa, in occasione del Convegno Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie, 28 maggio 2016, Castel del Piano (Gr)
L’insegnamento è una trasmissione continua di nozioni, informazioni, comunicazioni a cui fa
seguito un apprendimento da parte di un altro interlocutore. Un insegnante efficace è un
insegnante che sa comunicare, ma per poter comunicare è necessario saper ascoltare.
Presentazione al convegno #Schoolstartup: esperienze e formazione nella didattica digitale. Percorsi di formazione per insegnanti del progetto Orient@ti.
PTOF dell'Istituto Comprensivo "Magistrato Giovanni Falcone" di Copertino - C...Silvia Scandura
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La Formazione dell'Uomo e del Cittadino attraverso la realizzazione di percorsi di apprendimento di matrice esperienziale e laboratoriale di respiro verticale ai tre ordini di scuola e orizzontale con le risorse del territorio.
L’acquisizione del modello di scuola centrata sull’apprendimento vs il modello di scuola centrata sull’insegnamento che si basa sull’attenzione alle intelligenze multiple ed agli stili cognitivi personali di ciascuno per la realizzazione del principio della Personalizzazione.
L'Orientamento Formativo costituisce il telòs che attraversa tutti gli itinerari didattici che articolano il POF d'istituto, denominato STRADE MAESTRE.
"LE ESPERIENZE DI CITTADINANZA ECONOMICA Indagine sulla realtà italiana nel c...Fondazione Rosselli
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Il rapporto, alla sua terza edizione, è realizzato dalla Fondazione Rosselli, con il contributo del Consorzio Pattichiari, e regala una visione completa delle attività di educazione economica e finanziaria realizzate nel mondo e in italia, con una particolare attenzione al mondo scolastico italiano.
Premessa
Il 12 febbraio 2010, a Roma, il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi ed il Primo Ministro Berisha hanno firmato la Dichiarazione congiunta di Partenariato strategico.
I ministri degli Esteri d’Italia e Albania Franco Frattini e Ilir Meta hanno firmato il nuovo protocollo triennale di cooperazione 2010-2012 che prevede attività a favore delle piccole e medie imprese (Pmi), dell’agricoltura e delle politiche sociali per un controvalore di 51 milioni di euro (28 milioni a credito d’aiuto, 3 a dono e 20 come conversione del debito).
In questa cornice di scambi bilaterali si inserisce l’istituzione del Forum dell’Amicizia tra le società civili italiana e albanese che prende avvio dall’incontro preliminare di Tirana del 11 giugno 2010, quale strumento di dialogo per rafforzare i rapporti tra le due sponde dell’adriatico anche attraverso lo sviluppo di nuove iniziative comuni.
Il Forum intende:
• favorire la riflessione, il dialogo e la collaborazione sul tema dello sviluppo sostenibile;
• favorire la conoscenza reciproca dei due paesi dal punto di vista culturale, economico, produttivo;
• facilitare e integrare i rapporti in un’organizzazione tripartita che vede pensare e agire insieme Università , Aziende e Istituzioni;
• individuare i settori fertili nell’ottica di uno scambio di conoscenza e buone prassi tra Italia e Albania;
• offrire un aiuto rispetto all’orientamento ai finanziamenti dell’Unione Europea e a possibili investimenti;
• dare adeguata attenzione alle priorità espresse nel corso del primo incontro dell’11 giugno a Tirana, che ha investito il forum di un ruolo di coordinamento, think tank e sostegno alle diverse esperienze che già sono in corso fra Italia e Albania, al fine di migliorarne la struttura e la qualità dei risultati, lavorando sui temi della sostenibilità , del lavoro e della crescita professionale, della trasparenza e dell’equità .
1. Come innovare la didattica?
C r i s t i a n a P ivet t a
Docente di lettere Istituto comprensivo Don Milani Carbonia
Una scuola moderna, al passo coi tempi, non può nascere solo dall’introduzione di tecnologie di nuova
formazione. Deve piuttosto essere espressione di una nuova consapevolezza e motivazione da parte del corpo
docente, il quale sarà tanto più credibile nei confronti degli alunni, quanto più saprà essere convinto propositore
di essa.
La tecnologia ci offre un ampio ventaglio di possibilità dal punto di vista didattico, ma la scelta riguardante come
e cosa utilizzare è affidata alla sensibilità e alla preparazione di chi opera nel mondo della scuola. I ragazzi hanno
a che fare con un sapere molto vasto in quanto profondi e capaci fruitori delle nuove tecnologie. La transizione
dal vecchio al nuovo fare scuola deve spostarsi dalla proposizione di nozioni e contenuti dell’apprendimento ai
modi dell’apprendere e alla necessità di imparare facendo.
Oggi non è importante possedere un insieme di risposte preconfezionate, ma sapere come si può arrivare a
ottenere delle risposte adeguate, adattando in modo flessibile il proprio sapere. Il docente deve perciò,
attraverso opportune strategie di insegnamento, saper indicare la strada della conoscenza al fine di consentire
all’alunno di sapersi orientare e non procedere alla cieca nel suo cammino.
E’ evidente che il compito di innovare la didattica non può essere affidato al singolo docente quanto, piuttosto,
espressione di un’esigenza comune. Un insegnante da solo non potrà mai promuovere l’innovazione; lo potrÃ
fare solo in collaborazione con i colleghi del suo Istituto, specie se organizzati, per esempio, in dipartimenti
disciplinari.
Le istituzioni educative di uno stesso territorio, ma anche al di fuori di esso, dovrebbero costituire una rete di
scuole, prevedere una piattaforma comune nella quale raccogliere buone pratiche educative e realizzare una
comunità sinergica. Ciò favorirebbe lo scambio e la condivisione di esperienze diverse.
Tutto ciò è oggi possibile grazie alla tecnologia, che ci permette, unitamente ai nostri alunni, di creare, esplorare,
sperimentare, pensare e conoscere il mondo che ci circonda.
Essere educatori nel XXI secolo significa far parte di una comunità universale di insegnanti pronti a aiutarsi così
come a imparare gli uni dagli altri.
Leggi qui: http://www.slideshare.net/ScuolaPiu/cristina-pivetta-innovazionetecnologicanelladidattica