Charles Baudelaire, poeta della modernità, si ispira alla metropoli piuttosto che alla natura, e incarna il flaneur, un osservatore della vita cittadina. Capostipite dei "poeti maledetti", rifiuta il perbenismo borghese e promuove l'arte per l'arte, sostenendo che la poesia debba essere valutata solo esteticamente. Il testo esplora anche la trasformazione di Parigi nella seconda metà dell'Ottocento attraverso i progetti di Haussmann e l'emergere dello shopping moderno con la creazione di mercati coperti e grandi magazzini.