Corriere della Sera, Finanza&Imprese: L'intervista a Roberto Giacchi, CEO di Italiaonline
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"Larrivo della pandemia ha dimezzato gli investimenti digitali delle PMI. Poi sono tornati ma c竪 bisogno di alfabetizzare un intero sistema. Unofferta che va dallecommerce a pubblicit e news."
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Corriere della Sera, Finanza&Imprese: L'intervista a Roberto Giacchi, CEO di Italiaonline
- 1. LUNED 14.12.2020CORRIERE DELLA SERA 15Finanza & Imprese LINTERVISTA I l Recovery Plan? 束 una grande occa- sione per la digitalizzazione del Pae- se. DallEuropa arriveranno oltre 48 miliardi, pi湛 o meno il 20% del fondo. Sono davvero tanti soldi. Ma 竪 impor- tantecheneescaunpianodipoliticain- dustrialeneldigitale.Perch辿senonver- r creato anche un ecosistema a sup- portodelleimprese,queimezzirischie- rannodinonessereefficaci.LePmi,che valgono i due terzi del Pil italiano tante piccolissime , hanno avuto una reazione eroica in questanno contras- segnatodallemergenzamahannoinve- stitoscommettendosugliincassifuturi. Hanno bisogno di tutto, soprattutto di formazione e competenze, uno dei fat- tori chiave, altrimenti il rischio 竪 che dopo due anni si esaurisca la spinta損. Roberto Giacchi 竪 lamministratore de- legato di Italiaonline, 300 milioni di ri- cavi attesi a fine anno, che appartiene a Sunrise Investments della famiglia Sawiris. Digitalizza le piccole e medie: sono 200 mila i suoi clienti che fattura- no fino a 50 milioni. 束Questanno 25 mila nuove imprese si sono rivolte a noi per avviare lecommerce, un sito o fare pubblicit digitale損, dice Giacchi, arri- vato al timone quasi due anni fa da Po- ste Italiane dove 竪 stato cfo, ne ha segui- to lIpo e prima lo sviluppo di Poste mo- bile. Iol per le grandi aziende 竪 invece un partner per ladvertising attraverso la sua concessionaria. E nel mercato con- sumer 竪 anche un editore con portali, sia generalisti come Libero e Virgilio, sia specializzati come Qui Finanza o Di Lei. Poi ci sono le directory online a marchio Pagine Bianche e Gialle, lere- dit degli elenchi telefonici di carta che oramai sono soprattutto pagine web e mettono in contatto 14,5 milioni di clienti con tre milioni di aziende e pro- fessionisti. 束Abbiamo 9,5 milioni di clienti email, tra 26 e 27 milioni di visitatori unici al meseeunapenetrazionedimercatopa- ri al 62%, 2mila persone lavorano con noi, 700 distribuite su 47 sedi sul terri- torio per essere vicini alle imprese dove possiamo portare partner come Goo- Una lunga storia Dalle Pagine Gialle al digitale. Italiaonline nasce con laggregazione di Libero (spinoff di Wind) della famiglia Sawiris e di Matrix. Nel 2016 si fonde con le attivit di Seat PG e arriva in Borsa. controllata dalla dinastia (con altri fondi) attraverso Sunrise che un anno fa ha deciso il delisting. Punta a 400 milioni di ricavi entro il 2024 gle, Facebook o marketplace come Ali- baba. 束Siamo una sorta di portaerei, ogni azienda pu嘆 trovare il mezzo di cui ha bisogno per farsi conoscere sulla no- stra piattaforma損. Che diventa un pun- to di osservazione sulla sfida digitale損. A che punto siamo? 束Tra febbraio e marzo limpatto 竪 stato violento: c竪 stato un calo dei consumi e degli investimenti digitali delle Pmi tra il 45 e il 50%. Hanno chiuso i rubinetti, comereazioneallockdownchehacrea- to di fatto lazzeramento delle aspettati- ve di incasso. Qui ci troviamo spesso di fronte a manager che sono anche im- prenditori, che spendono i soldi di ta- sca propria. Dopo di che per嘆, via via che il contesto ha cominciato a miglio- rarec竪statounritornoallaspesasuldi- gitale.Leaziendehannopresocoraggio e nellestate gli investimenti sono stati superiori rispetto allanno prima損. Che cosa cercano queste aziende? 束Si parte da lontano perch辿, pur in- tuendo la potenzialit della tastiera di- gitale,molteimpresenonhannoalcuna idea di come farlo. Quando noi parlia- mo alle aziende in una prima fase, an- cor prima che di formazione, facciamo evangelizzazione, e la facciamo gra- tuitamente. Spieghiamo come funzio- nano Google, Facebook e come si fa a sviluppare il business, un sito, le-com- merce. Di questo hanno bisogno. Per dare unaltra dimensione, il numero di partecipanti ai nostri corsi 竪 esploso questanno, passando da alcune centi- naia di partecipanti a 10 mila, 竪 un indi- catore importante. A Torino nellarea tecnica abbiamo creato una digital factory con 70 persone che consentono di sviluppare internamente le soluzioni checichiedonoiclientimentreaPisaci occupiamo pi湛 di Big Data. Questi com- petencecentersonoviciniadueUniver- sit come il Politecnico di Torino e la Normale. Investiamo intorno ai 25 mi- lioni lanno e di questi il 25% in attivit diricercaesviluppolegataainostripro- dotti損. 束Quale quadro emerge dal mercato? 束Siamo indietro. Nel Paese ci sono cir- ca 5 milioni di imprese, due terzi hanno unapresenzadigitale,cio竪selecercosu Google trovo qualcosa, dopodich辿 un terzo ha un proprio sito-vetrina. Questo valore si riduce al 10% se consideriamo chi ha anche un e-commerce. Il fattura- to delle imprese che arriva dallonline 竪 inmedial8%.Ciascunodiquestinume- ri竪inferioreallamediadeiUe,comedel resto lo sono i servizi online della Pa. La differenza con gli altri paesi 竪 come al solito una distanza di organizzazione損. A cosa si riferisce? 束Abbiamo visto una crescita sullanno del 600% dei ricavi legati alla vendita di soluzionidie-commerce.Maleaziende spesso non hanno gli strumenti per af- frontare la sfida. Tante non si erano mai posteilproblemadidefinireunacatalo- go di offerta, di definire una politica di prezzo e la gestione dei processi ammi- nistrativi a supporto di un canale di questo tipo. Noi con i clienti facciamo una business review per vedere come sono andate le attivit online e cosa mettere in campo per ottenere di pi湛. una sorta di check up trimestrale. Il di- gitale 竪 un grandissimo meccanismo di ridistribuzione della ricchezza e delle opportunit. Chi non partecipa sar lazienda perdente, destinata a morire. Peraltro, in un momento in cui 竪 que- stione di sopravvivenza prendere quote di mercato allexport, il digitale 竪 una chiave per i nuovi mercati dove c竪 una veraguerratraPaesiperprendereclien- ti. Ma ci vogliono formazione e compe- tenze. In Italia i laureati in Ict sono l1% contro la media Ue del 3,6%. Anche aziende come Italiaonline hanno una lungalistadiposizioniapertechenonsi riesce a colmare損. Iol mette in rete anche news, giochi e ora debutta nella settore della salute. Chi sono i vostri concorrenti? 束Ci sono poche realt in grado di unire il nostro know-how, il numero di clien- ti e utenti digitali e la presenza capillare per essere vicino alle aziende. Abbiamo da poco lanciato il marchio Newsonli- neallinternodellanostraconcessiona- ria dove hanno aderito molti editori na- tivi digitali che possono cos狸 avere ac- cesso ai budget di comunicazione delle grandi aziende. Debutteremo presto anche nella sanit con il portale Pagi- nebianche salute per avere accesso online alle strutture ospedaliere. Co- minceremo con il Lazio e subito dopo arriveremo in Lombardia per poi prose- guire con il resto del Paese損. Perch辿 laddio alla Borsa? 束Torneremo al listino pi湛 grandi. C竪 un piano industriale che guarda al 2024 e punta a una crescita dei ricavi del 30% a400milioniedellebitdadicircail50%. I nostri azionisti detenevano il 90%, il flottanteeracircail10%enessungrande investitore竪interessatoauntitolopoco liquido. Cos狸 si 竪 scelta la strada del- lOpa e poi sono state acquistate anche le azioni di risparmio. Sunrise ci sup- porta, ha una visione industriale di lun- go termine. Il mio arrivo 竪 coinciso con la fase di cambio generazionale che ha visto Onsi Sawiris, figlio di Naguib, af- fiancarsi nella gestione del family offi- ce. il presidente di Iol, un interlocuto- re di valore con una visione internazio- nale損. 息 RIPRODUZIONE RISERVATA di Daniela Polizzi ROBERTO GIACCHI Larrivo della pandemia ha dimezzato gli investimenti digitali delle pmi. Poi sono tornati, spiega il ceo, ma c竪 bisogno di alfabetizzare un intero sistema. Unofferta che va dallecommerce a pubblicit e news ITALIAONLINE? UNA PORTAEREI WEB E I PICCOLI DECOLLANO Azionista Onsi Sawiris, figlio di Naguib, 竪 presidente di Italiaonline da maggio 2019. Ha guidato oltre dieci investimenti tra fintech e digitale