Laboratorio di Progettazione degli Eventi
Corso di Laurea in Linguaggi dei Media
Facolt di Lettere e Filosofia
Universit Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Valorizzazione economica di una risorsa culturale esperienzialeMara Passuello
油
experience goods: beni culturali esperienziali, creativit e innovazione che attraverso lo scambio e il dialogo fanno da driver ad uno dei benefici per la comunit pi湛 complesso e completo che 竪 la qualit sociale.
Il turismo ha sempre avuto e continuer ad avere nel futuro un grandissimo potenziale dal punto di vista culturale, politico ed economico. In Italia, malgrado la numerosa letteratura specialistica e la ricchezza delle proprie risorse naturali e culturali, il turismo resta rilegato a un ruolo di secondo ordine tra le priorit dei policy maker e non riesce ad esercitare quella funzione di sviluppo che gli spetterebbe sia rispetto alla questione dei grandi poli turistici e culturali di attrazione sia e soprattutto rispetto al patrimonio diffuso nei territori c.d. minori. Larticolo intende suggerire i principali tratti di un percorso di sviluppo sostenibile attraverso lanalisi dei territori c.d. minori e/o lenti. Allontanandoci da una visione esclusivamente economicistica si possono, infatti, individuare nuove traiettorie di sviluppo sostenibile in cui le identit territoriali, la storia locale, il capitale sociale, il patrimonio culturale e umano, diventano fattori strategici ed innovativi di qualsiasi politica di sviluppo sostenibile. Tali fattori possono essere quindi le pre-condizioni in grado di generare innovazione e sviluppo in un territorio. In definitiva larticolo propone lipotesi di un sentiero di sviluppo sostenibile da parte dei c.d. territori minori o lenti attraverso ladesione ad un modello di sviluppo fondato sullo stretto legame tra heritage e turismo, tra valore della cultura e del territorio e rigenerazione socio-economica, tra tradizione ed innovazione in un approccio distrettuale in cui il territorio, con la sua storia, tradizioni, identit costituisce un valore competitivo difficilmente riproducibile
Gli interventi della tre giorni di Ivrea dall11 al 13 ottobre, iniziativa organizzata allinterno delle attivit del Piano di valorizzazione integrata Anfiteatro Morenico di Ivrea: paesaggio e cultura.
Rapporto di
sostenibilit 2017
Progetto grafico e impaginazione Rapporto Sostenibilit 2017 - Partecipazione e cooperazione per laccountability delle imprese
e del patrimonio culturale.
Web e social network nella PA: #culturavivafvg, raccontare il patrimonio cult...Patrimonio culturale FVG
油
L'esperienza di valorizzazione del patrimonio culturale tramite i canali digitali di ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), presentato a Trieste il 6 dicembre 2016, in occasione della "Giornata di avvio del percorso per una comunicazione istituzionale web partecipata #RegioneFVG".
A cura di Rita Auriemma (Direttrice Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca di ERPAC) e Giovanna Tinunin (formatrice e consulente ERPAC)
ITERR-COST per la valorizzazione degli itinerari dellarchitettura romanica dellAlto Tirreno
Workshop
Itinerari culturali
dalla pianificazione alla valorizzazione e comunicazione
Venerd狸 25 Marzo 2K11
Certosa Monumentale di Calci
LITALIA AL FUTURO. Citt e paesaggi, economie e societ di Arturo Lanzani e Gabriele Pasqui, Franco Angeli, 2011. Presentazione di Maria Carla Baroni
http://www.francoangeli.it/ricerca/Scheda_libro.aspx?id=18963
Valorizzazione economica di una risorsa culturale esperienzialeMara Passuello
油
experience goods: beni culturali esperienziali, creativit e innovazione che attraverso lo scambio e il dialogo fanno da driver ad uno dei benefici per la comunit pi湛 complesso e completo che 竪 la qualit sociale.
Il turismo ha sempre avuto e continuer ad avere nel futuro un grandissimo potenziale dal punto di vista culturale, politico ed economico. In Italia, malgrado la numerosa letteratura specialistica e la ricchezza delle proprie risorse naturali e culturali, il turismo resta rilegato a un ruolo di secondo ordine tra le priorit dei policy maker e non riesce ad esercitare quella funzione di sviluppo che gli spetterebbe sia rispetto alla questione dei grandi poli turistici e culturali di attrazione sia e soprattutto rispetto al patrimonio diffuso nei territori c.d. minori. Larticolo intende suggerire i principali tratti di un percorso di sviluppo sostenibile attraverso lanalisi dei territori c.d. minori e/o lenti. Allontanandoci da una visione esclusivamente economicistica si possono, infatti, individuare nuove traiettorie di sviluppo sostenibile in cui le identit territoriali, la storia locale, il capitale sociale, il patrimonio culturale e umano, diventano fattori strategici ed innovativi di qualsiasi politica di sviluppo sostenibile. Tali fattori possono essere quindi le pre-condizioni in grado di generare innovazione e sviluppo in un territorio. In definitiva larticolo propone lipotesi di un sentiero di sviluppo sostenibile da parte dei c.d. territori minori o lenti attraverso ladesione ad un modello di sviluppo fondato sullo stretto legame tra heritage e turismo, tra valore della cultura e del territorio e rigenerazione socio-economica, tra tradizione ed innovazione in un approccio distrettuale in cui il territorio, con la sua storia, tradizioni, identit costituisce un valore competitivo difficilmente riproducibile
Gli interventi della tre giorni di Ivrea dall11 al 13 ottobre, iniziativa organizzata allinterno delle attivit del Piano di valorizzazione integrata Anfiteatro Morenico di Ivrea: paesaggio e cultura.
Rapporto di
sostenibilit 2017
Progetto grafico e impaginazione Rapporto Sostenibilit 2017 - Partecipazione e cooperazione per laccountability delle imprese
e del patrimonio culturale.
Web e social network nella PA: #culturavivafvg, raccontare il patrimonio cult...Patrimonio culturale FVG
油
L'esperienza di valorizzazione del patrimonio culturale tramite i canali digitali di ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), presentato a Trieste il 6 dicembre 2016, in occasione della "Giornata di avvio del percorso per una comunicazione istituzionale web partecipata #RegioneFVG".
A cura di Rita Auriemma (Direttrice Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca di ERPAC) e Giovanna Tinunin (formatrice e consulente ERPAC)
ITERR-COST per la valorizzazione degli itinerari dellarchitettura romanica dellAlto Tirreno
Workshop
Itinerari culturali
dalla pianificazione alla valorizzazione e comunicazione
Venerd狸 25 Marzo 2K11
Certosa Monumentale di Calci
LITALIA AL FUTURO. Citt e paesaggi, economie e societ di Arturo Lanzani e Gabriele Pasqui, Franco Angeli, 2011. Presentazione di Maria Carla Baroni
http://www.francoangeli.it/ricerca/Scheda_libro.aspx?id=18963
1. il distretto culturale evoluto:
un meta-progetto per lo
sviluppo locale
Quali processi di modernizzazione e
di salvaguardia dellidentit
mediterranea?
Ing. Stefano Di Stasio
Ruviano 26 luglio 2014
2. modernizzazione
La linea guida per un percorso
esiste una possibile formulazione dello sviluppo territoriale
che sia compatibile con le identit di quel territorio?
Risposta non scontata e non banale :
strategie, politiche, modelli, strumenti
sviluppo
identit territorio (anche esteso)
Scorrere del tempo
incremento valore e
desiderabilit
Progresso
2
3. Crescita
Trasformazione quantitativa
incrementale prevalentemente
di tipo economico o fisico
Reddituale
Patrimoniale
Estensione del territorio
antropizzato
Lo sviluppo territoriale
Sviluppo
Trasformazioni pi湛 di tipo
qualitativo che quantitativo .
Multidimensionalit
non solo aspetti economici o
urbanistici o fisici
ma qualunque aspetto della vita
umana, inclusi quelli sociali e
culturali
Sviluppo non 竪 (necessariamente) sinonimo di crescita
sviluppo locale e crescita presentano tra loro dei collegamenti
anche forti, ma le politiche che li perseguono hanno
impostazioni profondamente diverse.
3
4. E caratterizzato da
centralit del territorio
centralit della dimensione locale
rapporto tra i processi dello sviluppo locale e le dinamiche
esterne ai differenti contesti.
Lo sviluppo locale
Lo sviluppo locale 竪 un processo di valorizzazione non
distruttiva delle risorse territoriali esistenti
lo sviluppo locale si basa sull interazione dialettica tra
processi endogeni e processi esogeni e non 竪 pertanto
sinonimo di localismo o di chiusura, ma piuttosto di
attivazione, interazione dialettica tra la dimensione locale e
quella esterna 4
5. Si 竪 passati da
uno sviluppo funzionale di tipo top-down in cui un centro
ordinatore decide dallalto lallocazione sul territorio di
funzioni e servizi indipendentemente dalle richieste locali
ad uno di tipo territoriale con caratteristiche bottom up.
Lo sviluppo locale
La concezione dello sviluppo ha subito variazioni nel tempo.
Si passa quindi
da una concezione di supporto di funzioni a patrimonio da
valorizzare
da una visione passiva dello stock di risorse territoriali a disposizione
delle dinamiche di sviluppo agli esiti dei processi di valorizzazione
territoriale.
5
6. Paesi evoluti : cultura ha
ruolo centrale nello
sviluppo economico
Italia : cultura utilizzata per
impiego prevalente tempo
libero ; turismo culturale
Rapporto tra cultura e sviluppo locale
Differente ruolo della cultura nello sviluppo locale
Cambiamento della domanda indotto da rapporto tra consumo e
benessere individuale
Societ industriale : rapporto statico tra identit individuale e sociale
Societ postindustriale: libera ricerca del benessere indivduale anche con
consumo di beni a valenza culturale; conferma
ruolo e posizione individuo in societ 6
Paesi evoluti : innesca processi
di creazione del valore;
Italia: passeggiata tra i monumenti
combinata a prodotti tipici locali
(effetto Disney delle citt darte)
7. Capitale naturale: insieme elementi non prodotti dallUomo
Capitale fisico : insieme elementi costruiti dallUomo
Capitale umano: insieme di conoscenze e competenze degli
individui, capacit umane conoscenze (brain capacity)
Capitale sociale: insieme di istituzioni, norme, reti di
relazioni interpersonali, tacitamente codificate
Capitale simbolico: interazioni e socialit nelle forme tangibili
ed intagibili (produzione e consumo di cultura,
tradizioni, storia, usi e costumi, identit dei luoghi)
Territori, capitali di dotazione,attrattivit
Capitale identitario come insieme dei modelli legati ad
identit ed appartenenza che crea valore attraverso
lappartenenza ed il potere identificativo 7
8. Lo sviluppo locale sostenibile
Nei documenti delle Nazioni unite viene definito come quel tipo di
sviluppo che consente alle generazioni attuali di soddisfare i propri
bisogni senza compromettere le possibilit delle generazioni future di
poter soddisfare i propri.
8
Integrit ecologica
Crescita economica
Equit sociale
9. La cultura e leconomia della cultura
Nella cultura risiedono i tratti distintivi di una collettivit ed i suoi
codici e modelli di comportamento. E in sostanza un aspetto
caratterizzante di una identit collettiva, almeno in una societ statica
quale quella del periodo industriale. Ed in quelleconomia della
scarsit si crea e si consolida un sistema culturale la cui logica di base
竪 quella di garantire la sopravvivenza.
In un tale contesto, secondo una una teoria elaborata da Baumol e
Bowen verso la met degli anni 60, le industrie culturali presentano una
debolezza strutturale (Il morbo di Baumol) che rende indispensabile
lintervento delloperatore pubblico.
Ma se il contesto sociale ed economico si modifica rapidamente (era
globalizzazione) si pu嘆 verificare lo scollamento tra sistema culturale
interiorizzato dalle precedenti generazioni e quello individualmente
elaborato. 9
10. La cultura e leconomia della cultura
Leconomia della cultura in questo caso non pu嘆 limitarsi allinsieme di
solite categorie predefinite (arti in genere, conservazione e
manutenzione dle patrimonio etc.) ma deve essere valutata rispetto a
qualunque supporto (materiale o immateriale) che possa potenzialmente
avere una valenza culturale.
Nelleconomia postindustriale e globalizzata le persone, liberate
dallaffanno della sopravvivenza, fanno emergere la necessit di un
nuovo sistema culturale adeguato al nuovo contesto sociale.
10
11. La cultura e leconomia della cultura
Nelleconomia pre-industriale prevale il modello mecenatistico =>
la cultura come momento finale della catena del valore, uno
dei tanti modi di uso della ricchezza
Nelleconomia industriale al mecenatismo si affianca lo sviluppo
dellindustria culturale => settori relativamente marginali
legati al tempo libero
Nelleconomia post-industriale la cultura migra alla radice della
catena del valore => fornisce contenuti per la produzione del
valore identitario => le imprese investono in cultura non per
ragioni comunicative o promozionali ma per presidiare la
creazione dei contenuti e dei significati
11
12. Il distretto culturale evoluto
12
Modelli distrettuali e innovazione
I distretti tradizionali, basati sullintegrazione verticali,
produconopiccola innovazione incrementale -> troppa
omogeneit diatmosfera industriale
I distretti innovativi tendono a basarsi sullintegrazione
orizzontale -> sul dialogo tra filiere tra loro differenti ->
ibridazione tra diverse culture di prodotto -> atmosfera
industriale basata sul comune bisogno di innovazione
Distretti culturali evoluti -> 竪 la cultura che fa da mediatore tra
filiere diverse
13. Non si costituisce in maniera spontanea
Integra valorizzazione delle risorse culturali, materiali e
immateriali, con il sistema di infrastrutture che ne assicurano la
fruibilit, con il sistema delle organizzazioni che erogano servizi e
con gli altri settori produttivi connessi
Realt organica, sistemica, coordinata
Il distretto culturale
Il distretto culturale 竪 un particolare modello di sviluppo
territoriale, in cui la finalit prima 竪 la valorizzazione dei beni
culturali in esso presenti
Un distretto culturale 竪 il risultato finale di un progetto e, in quanto
tale,necessita di unautorit che definisca una strategia di intervento per
il territorio, e che ne individui la forma pi湛 appropriata di gestione, in cui
gli attori pubblici e privati cooperino per la concretizzazione degli
obiettivi 13
14. Limiti e criticit dei distretti industriali
Basso capitale umano
Cultura omogenea di prodotto
Piccole innovazioni incrementali
Ricambio imprenditoriale
Mercati maturi
Basso contenuto tecnologico
Mancanza di manodopera qualificata
Scarsa propensione alla cooperazione
Scarsa propensione allinvestimento
Il distretto culturale
Il distretto culturale deriva dal distretto industriale che 竪
tipicamente un dominio di uno specifico settore di produzione
(calzaturiero, tessile, etc.) su di un territorio caratterizzato da
unagglomerato in genere di PMI .
14
15. Il distretto originariamente indicava il territorio sottoposto al
dominio di una citt ma oggi il termine 竪 utilizzato in forma ampia
Il milieu di un D.C. rappresenta la dotazione permanente di
caratteri socioculturali sedimentatisi in unarea geografica
attraverso levoluzione storica di rapporti individuali e che
determina potenzialit utili allo sviluppo ma che debbono essere
riconosciute ed attivate dai soggetti locali.
Il distretto culturale
Un distretto culturale 竪 un ambiente insediativo in cui il patto sociale per
lo sviluppo, accordo di concertazione, 竪 fondato sulla valorizzazione del
patrimonio dei beni culturali e paesaggistici. 15
16. Il distretto culturale evoluto
Il concetto di distretto culturale evoluto 竪 fondato sul
l'esistenza di complementarit strategiche tra filiere culturali
differenti, appartenenti a settori produttivi diversi.
16
Nel D.C. la cultura 竪 fattore sinergico ad altri settori del
sistema produttivo, fornendo contenuti, strumenti, valore
aggiunto in termini di valore simbolico identitario. Quindi le
economie della quotidianit e della normale vita sociale si
arricchiscono per effetto dellintegrazione della componente
culturale.
Nel D.C. evoluto si sviluppano le capabilities individuali
(rapporto tra sviluppo e libert teoria di Amartya Sen) e
lindividuo nella sua interezza diventa una chiave dello
sviluppo, che diventa quindi anche e soprattutto immateriale
come lo sono cultura, libert creativit.
17. Il distretto culturale evoluto
17
E un sistema
complesso , in quanto articolato
olistico, per gli effetti generati e le retroazioni innescate
relazionale, in quanto le reti lo valorizzano
programmato, in quanto non 竪 il risultato del mercato
partecipato perch辿 mette in rete soggetti oltre che risorse e
progetti .
Faenza 2005
Torino Milano 2007
Rovereto Trento
Distretti culturali
Lombardia 2009-2011
Distretti culturali in Italia
Sicilia sud est (Noto)- 2002
Baia di Napoli 2006
Viterbo -2004
Metadistretto Veneto dei Beni
culturali 2003
18. Il distretto culturale evoluto
Affinch竪 si sviluppi un D.C. evoluto sono necessarie alcune
dinamiche:
Attrazione di talento creativo
Riconversione competitiva del sistema produttivo
Capacitazione sistematica della comunit locale
18
Condizioni che favoriscono
1.Collocazione, nellambito del territorio locale, di un appropriato sistema di
infrastrutture culturali e ricreative;
2.Un sistema sociale ben integrato, reso adeguatamente partecipe del
progetto di sviluppo grazie all introduzione di risorse e politiche
destinate alla partecipazione degli individui;
3. La presenza di un sistema formativo di livello elevato;
4. Un sistema economico-produttivo che consenta linterazione con gli attori
preesistenti.
19. Il distretto culturale evoluto
Le tre classi di distretti culturali evoluti:
Attrazione (Florida): Austin, Toronto, Valencia, Rotterdam
Ricoversione (Porter): Linz, Saint Etienne, Malmo-Lund,
Essen
Capacitazione (Sen): Denver, Newcastle-Gateshead, Lille,
Tampere
19
20. Il distretto culturale evoluto
20
Affinch辿 si sviluppi un distretto culturale 竪 necessaria una
qualche forma di combinazione creativa di questi canali
teorici, da cui 竪 possibile identificare dodici azioni di policy
che possono essere applicate sulle diverse dotazioni (che
chiameremo forme di capitale) del territorio.
Le azioni possono essere viste come:
strumenti di intervento per lo sviluppo del territorio
Oppure
Chiavi di interpretazione dellesistente per comprendere se vi
sono gi azioni in corso orientate verso il DC evoluto
21. Il distretto culturale evoluto le azioni
21
a. qualit offerta culturale (QOC): ossia la capacit di mettere in atto
unofferta culturale che abbia una dimensione relazionale
internazionale.
b. capacitazione e formazione della comunit locale (CFC): per generare
valore economico e sociale dalle iniziative culturali 竪 necessario che le
persone che le vivono le percepiscano come realmente necessarie alla
loro esistenza e al loro percorso di sviluppo personale.
c. sviluppo imprenditoriale (SIM): creativit e innovazione rappresentano
sempre di pi湛 delle esigenze allinterno di qualsiasi impresa industriale
d. attrazione imprese esterne (AIE): essere in grado di attrarre capitale e
intrapresa straniera non significa solo iniettare nuova linfa al territorio
locale, ma mantenere una visione globale sulle prospettive del territorio.
22. Il distretto culturale evoluto le azioni
22
e. attrazione del talento estero (ATE): Elementi, non solo legati al
concetto di qualit della vita tradizionalmente inteso, ma in senso ampio,
caratterizzanti il territorio e la sua comunit, rendono il luogo, urbano e
non, un luogo ideale per la vita e il lavoro non solo per gli autoctoni, ma
soprattutto per chi viene da esperienze diverse;
f. gestioni delle criticit sociali e dellemarginazione (GCS): sfruttare la
cultura per gestire le criticit sociali significa soprattutto essere in grado
di (fornire gli strumenti per) modificare le logiche che guidano le
relazioni sociali della comunit locale in maniera pro sociale.
g.sviluppo del talento locale (STL): lo sviluppo e soprattutto il
mantenimento sul proprio territorio dei talenti rappresenta un tema
importante nel nostro paese. Formare e mantenere sul territorio 竪
essenziale per mantenere e sviluppare unidentit culturale, limitare
23. Il distretto culturale evoluto le azioni
23
h. partecipazione dei cittadini e della comunit locale (PAC): la
dimensione della partecipazione 竪 fondamentale per la riuscita di
qualsiasi iniziativa. In particolare 竪 importante la partecipazione della
comunit locale;
i. qualit della governance locale (QGL): la capacit degli amministratori
locali di coordinare le azioni dei diversi attori e degli stakeholder del
processo di sviluppo. Questo non vuole dire necessariamente che
liniziativa deve partire allamministrazione pubblica, 竪 sufficiente che
questa svolga un ruolo di 束facilitatore損 delle azioni innovative e dei
progetti e che sia mediatore tra i diversi interessi in gioco;
j. qualit della produzione di conoscenza (QPC): conoscenze culturali e
scientifiche spesso rappresentano la doppia faccia di una stessa medaglia,
traggono benefici indiretti le une dalle altre. necessario che i contesti
24. Il distretto culturale evoluto le azioni
24
k. capacit di networking locale (CNL): la mancanza di coordinamento e
di cooperazione causa sempre una perdita di opportunit. Affinch辿 non si
verifichino inutili sovrapposizioni tra le iniziative con perdita di risorse e
risultati inefficienti e necessario sviluppare la capacit di far lavorare
assieme reti locali attive e coese. Molto spesso una scarsa collaborazione
tra gli attori sociali 竪 causata da un basso livello di capitale sociale;
l. capacit di networking esterno (CNE): la relazione con realt culturali
diverse 竪 fondamentale per uno sviluppo culturale sano e vitale. Questo
deve passare anche attraverso la possibilit di godere di esperienze di
studio o lavoro allinterno di contesti internazionali. Lobiettivo 竪
quello, avvallato anche dal Consiglio dEuropa nella carta di Lisbona, di
sviluppare relazioni internazionali, o anche solo fra regioni diverse.
25. Il distretto culturale evoluto le azioni
25
Le dodici azioni di policy si possono raggruppare in categorie relative a :
Qualit
Sviluppo
Attrazione
Socialit
Networking
Esse interagiscono con le cinque tipologie di capitale presenti sul
territorio e prima descritte :
Capitale naturale
Capitale fisico
Capitale Umano
Capitale sociale
Capitale simbolico
27. Il distretto culturale evoluto Esempio
27
Faenza : oltre 50.000 abitanti citt rinascimentale architettonicamente;
centro di eccellenza per la ceramica;
1. Alcune associazioni culturali sottopongono ipotesi di progetto alla
pubblica amministrazione per realizzare un centro polifunzionale
denominato Laboratorio Cultura.
2. La p.a. accoglie la proposta e la rende punto di partenza di una
strategia di lungo respiro per un ampio coinvolgimento territoriale
3. Si crea un tavolo di lavoro ad hoc con cooperazione e partnership
tra p.a. e Laboratorio Cultura con una consulenza esterna alla societ
Goodwill
4. Il Tavolo di lavoro definisce uno studio di fattibilit per la
realizzazione di un distretto culturale evoluto
5. Nasce un piano strategico calibrato sui bisogni e le risorse del
territorio
28. Il distretto culturale evoluto Esempio
28
Ciclo di pianificazione quinquennale (2006-2010)
Eccellenza in QPC, QGL, GCL, CCL, NWI
Ma lacune in QOC, ATE, STL, NWE, CFC
Di conseguenza: identit cittadina congelata 速Faenza, citt della
ceramica, da preservare pi湛 che da far crescere
Una citt che vede il futuro come estensione del passato
Iniziatori: laboratorio cultura, comune (sindaco e assessore alla
cultura)
La sfida: dare alla citt uno shock culturale e allargare il pi湛 possibile
la base di competenze locali - (capitale umano e simbolico)
Festival Internazionale dArte Contemporanea Futuro Presente, Centro
Culturale Comunitario di Palazzo Mazzolani,
Nucleo Culturale
29. Il distretto culturale evoluto Esempio
29
Il percorso attuativo dalla individuazione del fabbisogno alla
pianificazione strategica allinterno dello studio di fattibilit.
I tempi
2006 individuazione e condivisione linee strategiche
2007 consolidamento politiche culturali, coordinamento linee strategiche
2008 sviluppo sinergico settori culturale, formativo , produttivo
30. Il distretto culturale evoluto Esempio
30
Le intersezioni tra le dodici
politiche di intervento e le
linee strategiche
Per ogni linea strategica
vengono definiti:
Linea strategica
Motivazione
Progetto chiave
Azioni collegate
Soggetti pubblici e privati
coinvolti
Tempo di esecuzione
Strategia di fundraising
31. Il distretto culturale evoluto - Esempio
31
Risultati
Pi湛 di 40 eventi in 3 giorni che hanno coinvolto molte delle figure
chiave della scena internazionale
150 giovani voluntari reclutati in 4 giorni
Tutti gli eventi gratuiti; pubblico >10.000 per eventi per lo pi湛 in
inglese e spesso rivolti ad un pubblico specializzato e competente.
Migliaia di spettatori aggiuntivi per gli eventi collaterali organizzati
dalle associazioni locali
Vasto portafoglio di sponsor di livello nazionale e di istituzioni
sostenitrici di livello internazionale
Pi湛 di 370 voci di rassegna stampa. Valore complessivo stimato >3
milioni di euro solo per carta stampata e radio-tv; 60 giornalisti
accreditati. Copertura sulla maggior parte dei canali radio-tv nazionali
32. Il distretto culturale evoluto
32
Il ciclo di progettazione
analisi del territorio regionale
clusterizzazione del territorio regionale
benchmark di riferimento nazionale ed internazionale
definizione del modello di sviluppo locale
individuazione e condivisione delle linee strategiche di
intervento
Implementazione bottom-up
sviluppo transnazionale del progetto