Laboratorio di Progettazione degli Eventi
Corso di Laurea in Linguaggi dei Media
Facolt di Lettere e Filosofia
Universit Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Gli interventi della tre giorni di Ivrea dall11 al 13 ottobre, iniziativa organizzata allinterno delle attivit del Piano di valorizzazione integrata Anfiteatro Morenico di Ivrea: paesaggio e cultura.
Amo fare territorio.
Fare territorio vuol dire mapparne la complessit, per proporre analisi inedite e nuove strategie di valorizzazione.
Il territorio 竪 inteso come costellazione di significati e di elementi legati dallo stesso filo conduttore.
Presentiamo strumenti, servizi e progetti per il territorio in collaborazione con Whomade srl (www.whomade.it)
La capillarit delle tecnologie e dei canali di comunicazione digitali stanno rapidamente modificando le modalit sociali, politiche e produttive aprendo una nuova dimensione partecipativa, collaborativa e open source, sia sul piano della definizione dei significati che delle azioni. I tempi di progettazione dall'alto sono ormai asincroni rispetto alla velocit dei mutamenti sociali e delle necessit emergenti dell'uso e della valorizzazione degli spazi urbani.
Queste e tante altre, le considerazioni di Marina Parente, coordinatore di D4T - Design for Territories, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano, intervenuta il 19 dicembre al nostro Explore Talk on "Place Branding".
Vogliamo condividere lapproccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso lutilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro luomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualit dei dati con la geo-referenzialit.
Condividiamo la definizione di Open Data pi湛 come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della societ.
Vogliamo condividere lapproccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso lutilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro luomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualit dei dati con la geo-referenzialit.
Condividiamo la definizione di Open Data pi湛 come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della societ.
Crespi d'Adda UNESCO - Progetto Festival dell'utopiaSilvia Faccio
油
Progetto proposto ai tavoli di lavoro tematici 2015
#CrespiFORUM
http://www.crespiforum.crespidaddaunesco.org
In una fase economica come quella attuale, caratterizzata da forte crisi e aziende che delocalizzano abdicando con disinvoltura alla loro responsabilit sociale di impresa, 竪 difficile pensare che sia replicabile il modello Crespi - quello, per intenderci, noto a tutti per essere esempio di una cultura illuminata del lavoro, in cui legittimo profitto e qualit della vita nel lavoro convivono felicemente.
.
Eppure, nonostante la crisi (anzi forse proprio grazie alla crisi), alcuni elementi positivi che fanno di Crespi un modello replicabile ci sono.
Qui ne cito tre:
1. E proprio in tempi di crisi che si fa sempre pi湛 forte lesigenza di progettare nuovi modelli di economia che mettano al centro luomo e la qualit della sua vita.
2. Un degno erede del modello di filantropia aziendale come quello di Crespi esiste gi oggi: 竪 il borgo di Solomeo, recuperato e valorizzato dallimprenditore Cuccinelli.
3. Sempre pi湛 spesso di sente parlare di umanesimo dellera digitale, ci嘆 a significare che i semi della filantropia e dellumanesimo attecchiscono e germogliano meglio proprio in contesti innovativi e tecnologici.
.
A questultimo proposito, il contesto bergamasco sembra avere le carte in regola, in quanto vi operano diversi attori di rilievo che offrono tecnologia e innovazione. Penso ad esempio al Kilometro Rosso, allevento BergamoScienza, al corso di ingegneria tessile di Dalmine, per citarne solo alcuni.
.
Fatta questa premessa, la mia proposta 竪 dunque fare di Crespi per qualche giorno all'anno la sede del Festival dellUtopia.
Questo Festival NON vuole essere affatto unoccasione per vagheggiare di mondi impossibili o fare filosofia, ma vuole essere un CONCRETO cantiere di idee, una rassegna di realistiche BEST PRACTICE, cio竪 buone pratiche gi sperimentate, che attendono di essere replicate e moltiplicate.
.
In particolare, propongo Crespi come sede di laboratori e convegni per lideazione o presentazione di progetti focalizzati alla conciliazione di due valori che non possono pi湛 procedere disgiunti: il benessere dei lavoratori e il profitto aziendale.
La cultura digitale deve andare di pari passo con levoluzione tecnologica non sono sufficienti le abilitazioni tecnologiche e quelle legislative per avviare il cambiamento, ma contano gli aspetti sociali, culturali e organizzativi. Ecco perch辿, quello delle Smart City e Smart Society, non 竪 un tema da affrontare soltanto da un punto di vista tecnologico/legislativo, ma anche ripensando le organizzazioni come sistemi sociali aperti in cui le persone abbiano un ruolo costantemente cooperativo e collaborativo.
Partendo proprio da questioni di ordine sociologico, individuando la necessit di percorsi di cooperazione per la gestione del Bene Comune, il workshop sar occasione di approfondimento di e formulazione di ipotesi di lavoro su una materia tanto interessante quanto complessa.
http://www.dig-it.it/2016/10/05/smart-society-smart-cities-digit16/
Il patrimonio culturale dEuropa, bene comune, responsabilit comune (Erminia...Sardegna Ricerche
油
L'intervento di Erminia Sciacchitano in occasione del seminario "La governance per l'innovazione - Modelli e forme organizzative" che si 竪 tenuto il 2 aprile 2019 a Cagliari.
Il seminario 竪 organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Turismo e cultura nei "territori lenti"Landexplorer
油
Analizzo la situazione pandemica la crisi nei settori cultura e turismo (focalizzandoci in particolare sulla Regione Piemonte). Dai dati propongo una lettura di marketing territoriale per ripartire cercando di "leggere" il territorio secondo un grande sistema che parte dal "perch辿" un turista si muove per comprendere "quanta" economia pu嘆 rimanere in destinazione
Progetto Visioni Urbane - 際際滷s della presentazione di Rossella Tarantino al workshop "Tecnologia per la creativit in Basilicata", con Bruce Sterling. Dicembre 2007
L'EcoMostro 竪 un progetto ideato da Mariacarla Fracasso e da Francesca Cal嘆 che mira a trasmettere messaggi importanti riguardo la tutela dell'ambiente e la salvaguardia dell'arte e della conoscenza. L'azienda sar strutturata in modo da valorizzare la cultura del Salento e sensibilizzare, sia la popolazione locale che i turisti, all'ambiente ed al suo rispetto. Si cercher di far innamorare tutti gli abitanti al vero Salento!
Amo fare territorio.
Fare territorio vuol dire mapparne la complessit, per proporre analisi inedite e nuove strategie di valorizzazione.
Il territorio 竪 inteso come costellazione di significati e di elementi legati dallo stesso filo conduttore.
Presentiamo strumenti, servizi e progetti per il territorio in collaborazione con Whomade srl (www.whomade.it)
La capillarit delle tecnologie e dei canali di comunicazione digitali stanno rapidamente modificando le modalit sociali, politiche e produttive aprendo una nuova dimensione partecipativa, collaborativa e open source, sia sul piano della definizione dei significati che delle azioni. I tempi di progettazione dall'alto sono ormai asincroni rispetto alla velocit dei mutamenti sociali e delle necessit emergenti dell'uso e della valorizzazione degli spazi urbani.
Queste e tante altre, le considerazioni di Marina Parente, coordinatore di D4T - Design for Territories, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano, intervenuta il 19 dicembre al nostro Explore Talk on "Place Branding".
Vogliamo condividere lapproccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso lutilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro luomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualit dei dati con la geo-referenzialit.
Condividiamo la definizione di Open Data pi湛 come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della societ.
Vogliamo condividere lapproccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso lutilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro luomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualit dei dati con la geo-referenzialit.
Condividiamo la definizione di Open Data pi湛 come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della societ.
Crespi d'Adda UNESCO - Progetto Festival dell'utopiaSilvia Faccio
油
Progetto proposto ai tavoli di lavoro tematici 2015
#CrespiFORUM
http://www.crespiforum.crespidaddaunesco.org
In una fase economica come quella attuale, caratterizzata da forte crisi e aziende che delocalizzano abdicando con disinvoltura alla loro responsabilit sociale di impresa, 竪 difficile pensare che sia replicabile il modello Crespi - quello, per intenderci, noto a tutti per essere esempio di una cultura illuminata del lavoro, in cui legittimo profitto e qualit della vita nel lavoro convivono felicemente.
.
Eppure, nonostante la crisi (anzi forse proprio grazie alla crisi), alcuni elementi positivi che fanno di Crespi un modello replicabile ci sono.
Qui ne cito tre:
1. E proprio in tempi di crisi che si fa sempre pi湛 forte lesigenza di progettare nuovi modelli di economia che mettano al centro luomo e la qualit della sua vita.
2. Un degno erede del modello di filantropia aziendale come quello di Crespi esiste gi oggi: 竪 il borgo di Solomeo, recuperato e valorizzato dallimprenditore Cuccinelli.
3. Sempre pi湛 spesso di sente parlare di umanesimo dellera digitale, ci嘆 a significare che i semi della filantropia e dellumanesimo attecchiscono e germogliano meglio proprio in contesti innovativi e tecnologici.
.
A questultimo proposito, il contesto bergamasco sembra avere le carte in regola, in quanto vi operano diversi attori di rilievo che offrono tecnologia e innovazione. Penso ad esempio al Kilometro Rosso, allevento BergamoScienza, al corso di ingegneria tessile di Dalmine, per citarne solo alcuni.
.
Fatta questa premessa, la mia proposta 竪 dunque fare di Crespi per qualche giorno all'anno la sede del Festival dellUtopia.
Questo Festival NON vuole essere affatto unoccasione per vagheggiare di mondi impossibili o fare filosofia, ma vuole essere un CONCRETO cantiere di idee, una rassegna di realistiche BEST PRACTICE, cio竪 buone pratiche gi sperimentate, che attendono di essere replicate e moltiplicate.
.
In particolare, propongo Crespi come sede di laboratori e convegni per lideazione o presentazione di progetti focalizzati alla conciliazione di due valori che non possono pi湛 procedere disgiunti: il benessere dei lavoratori e il profitto aziendale.
La cultura digitale deve andare di pari passo con levoluzione tecnologica non sono sufficienti le abilitazioni tecnologiche e quelle legislative per avviare il cambiamento, ma contano gli aspetti sociali, culturali e organizzativi. Ecco perch辿, quello delle Smart City e Smart Society, non 竪 un tema da affrontare soltanto da un punto di vista tecnologico/legislativo, ma anche ripensando le organizzazioni come sistemi sociali aperti in cui le persone abbiano un ruolo costantemente cooperativo e collaborativo.
Partendo proprio da questioni di ordine sociologico, individuando la necessit di percorsi di cooperazione per la gestione del Bene Comune, il workshop sar occasione di approfondimento di e formulazione di ipotesi di lavoro su una materia tanto interessante quanto complessa.
http://www.dig-it.it/2016/10/05/smart-society-smart-cities-digit16/
Il patrimonio culturale dEuropa, bene comune, responsabilit comune (Erminia...Sardegna Ricerche
油
L'intervento di Erminia Sciacchitano in occasione del seminario "La governance per l'innovazione - Modelli e forme organizzative" che si 竪 tenuto il 2 aprile 2019 a Cagliari.
Il seminario 竪 organizzato all'interno di cambiaMENTI, il programma che mira a valorizzare le migliori idee d'impresa e progetti d'innovazione ad alto valore sociale, culturale e creativo.
Turismo e cultura nei "territori lenti"Landexplorer
油
Analizzo la situazione pandemica la crisi nei settori cultura e turismo (focalizzandoci in particolare sulla Regione Piemonte). Dai dati propongo una lettura di marketing territoriale per ripartire cercando di "leggere" il territorio secondo un grande sistema che parte dal "perch辿" un turista si muove per comprendere "quanta" economia pu嘆 rimanere in destinazione
Progetto Visioni Urbane - 際際滷s della presentazione di Rossella Tarantino al workshop "Tecnologia per la creativit in Basilicata", con Bruce Sterling. Dicembre 2007
L'EcoMostro 竪 un progetto ideato da Mariacarla Fracasso e da Francesca Cal嘆 che mira a trasmettere messaggi importanti riguardo la tutela dell'ambiente e la salvaguardia dell'arte e della conoscenza. L'azienda sar strutturata in modo da valorizzare la cultura del Salento e sensibilizzare, sia la popolazione locale che i turisti, all'ambiente ed al suo rispetto. Si cercher di far innamorare tutti gli abitanti al vero Salento!
sviluppo locale e modelli di governance culture led
1. sviluppo locale e modelli di
束 culture-led governance 損
Quali processi di modernizzazione e
di salvaguardia dellidentit
mediterranea?
Ing. Stefano Di Stasio
Cosenza 27 dicembre 2014
2. Esiste una possibile formulazione dello sviluppo
territoriale che sia compatibile con le identit di
quel territorio?
Il tema- Modernizzazione vs identit
Processi di modernizzazione = processi di sviluppo
Risposta non scontata e non banale :
politiche, strategie, modelli, strumenti
2
Le puntate precedenti 1
Modernizzazione = quali rischi?
Salvaguardia dellidentit = quale identit?
3. Di cosa stiamo parlando? le politiche
Quale politiche per lo
sviluppo?
Politiche di sviluppo
sostenibile 3
Le puntate precedenti 2
Politiche di crescita = politiche di sviluppo ?
Sviluppo non 竪 (necessariamente) sinonimo di crescita
Sviluppo Trasformazioni pi湛 di tipo qualitativo che
quantitativo non solo aspetti economici o urbanistici o
fisici ma qualunque aspetto della vita umana, inclusi quelli
sociali e culturali
4. Di cosa stiamo parlando? le strategie
Nella cultura risiedono i tratti distintivi di una
collettivit ed i suoi codici di appartenenza e modelli
di comportamento.
Linsieme di questi viene definito oggi capitale
identitario
4
Le puntate precedenti 3
Quali strategie e strumenti
per la salvaguardia
dellidentit ?
strategie e modelli
束culture driven損
5. E caratterizzato da
centralit del territorio
centralit della dimensione locale
rapporto tra i processi dello sviluppo locale e le dinamiche
esterne ai differenti contesti.
Di cosa stiamo parlando? la dimensione
Lo sviluppo locale 竪 un processo di valorizzazione non
distruttiva delle risorse territoriali esistenti
lo sviluppo locale si basa sull interazione dialettica tra
processi endogeni e processi esogeni e non 竪 pertanto
sinonimo di localismo o di chiusura, ma piuttosto di
attivazione, interazione dialettica tra la dimensione locale e
quella esterna 5
Le puntate precedenti 4
6. Di cosa stiamo parlando? - la governance
Politiche per lo sviluppo sostenibile
Strategie e modelli 束culture driven損
Dimensione locale per la valorizzazione delle
risorse dei territori
progetto per la realizzazione di
un distretto culturale
6
Le puntate precedenti 5
evoluto
7. Capitale naturale: insieme elementi non prodotti dallUomo
Capitale fisico : insieme elementi costruiti dallUomo
Capitale umano: insieme di conoscenze e competenze degli
individui, capacit umane conoscenze (brain capacity)
Capitale sociale: insieme di istituzioni, norme, reti di
relazioni interpersonali, tacitamente codificate
Capitale simbolico: interazioni e socialit nelle forme tangibili
ed intagibili (produzione e consumo di cultura,
tradizioni, storia, usi e costumi, identit dei luoghi)
Capitali di dotazione dei territori
Capitale identitario come insieme dei modelli legati ad
identit ed appartenenza che crea valore attraverso
lappartenenza ed il potere identificativo 7
Lo sviluppo locale Le risorse
Le puntate precedenti 5
8. Modelli 束culture-driven損 e 束culture-led損
Sviluppo culture-driven
di un territorio
8
Sfruttamento patrimonio risorse
culturali e paesaggistiche
attivazione di un modello
centrato sulla valorizzazione del
patrimonio territoriale materiale
Sviluppo sostenibile Creazione di valore attraverso
capitali immateriali del
patrimonio territoriale
modello culture-led di realizzazione dello sviluppo
sostenibile.
9. Il distretto originariamente indicava il territorio
sottoposto al dominio di una citt ma oggi il termine 竪
utilizzato in forma ampia.
Il distretto industriale 竪 tipicamente un dominio di
uno specifico settore di produzione (calzaturiero,
tessile, etc.) su di un territorio caratterizzato da un
agglomerato in genere di PMI
Il modello distrettuale
9
10. Il distretto culturale
10
Nel D.C. la cultura 竪 fattore sinergico ad altri settori
del sistema produttivo, fornendo contenuti, strumenti,
valore aggiunto in termini di valore simbolico
identitario. Quindi le economie della quotidianit e
della normale vita sociale si arricchiscono per effetto
dellintegrazione della componente culturale.
Un distretto culturale 竪 un ambiente insediativo in cui il patto
sociale per lo sviluppo, accordo di concertazione, 竪 fondato
sulla valorizzazione del patrimonio dei beni culturali e
paesaggistici.
11. Il distretto culturale evoluto
Il concetto di distretto culturale evoluto 竪 fondato sul
l'esistenza di complementarit strategiche tra filiere culturali
differenti, appartenenti a settori produttivi diversi.
11
Nel D.C. evoluto si sviluppano le capabilities
individuali (rapporto tra sviluppo e libert teoria di
Amartya Sen) e lindividuo nella sua interezza diventa
una chiave dello sviluppo, che diventa quindi anche e
soprattutto immateriale come lo sono cultura, libert
creativit.
12. Il distretto culturale evoluto
Affinch竪 si sviluppi un D.C. evoluto sono necessarie alcune
dinamiche:
Attrazione di talento creativo
Riconversione competitiva del sistema produttivo
Capacitazione sistematica della comunit locale
12
Un distretto culturale 竪 il risultato finale di un progetto e, in
quanto tale,necessita di unautorit che definisca una strategia
di intervento per il territorio, e che ne individui la forma pi湛
appropriata di gestione, in cui gli attori pubblici e privati
cooperino per la concretizzazione degli obiettivi
13. Il distretto culturale evoluto
Le tre classi di distretti culturali evoluti:
Attrazione (Florida): Austin, Toronto, Valencia, Rotterdam
Ricoversione (Porter): Linz, Saint Etienne, Malmo-Lund,
Essen
Capacitazione (Sen): Denver, Newcastle-Gateshead, Lille,
Tampere
13
14. Il distretto culturale evoluto
14
Affinch辿 si sviluppi un distretto culturale evoluto 竪 necessaria
una qualche forma di combinazione creativa di questi canali
teorici, da cui 竪 possibile identificare dodici azioni di policy
che possono essere applicate sulle diverse dotazioni (che
chiameremo forme di capitale) del territorio.
Le azioni possono essere viste come:
strumenti di intervento per lo sviluppo del territorio
Oppure
Chiavi di interpretazione dellesistente per comprendere se vi
sono gi azioni in corso orientate verso il DC evoluto
15. Il distretto culturale evoluto le azioni
15
a. qualit offerta culturale (QOC)
b. capacitazione e formazione della comunit locale (CFC)
c. sviluppo imprenditoriale (SIM)
d. attrazione imprese esterne (AIE).
e. attrazione del talento estero (ATE).
f. gestioni delle criticit sociali e dellemarginazione (GCS)
g. sviluppo del talento locale (STL)
h. partecipazione dei cittadini e della comunit locale (PAC)
i. qualit della governance locale (QGL)
j. qualit della produzione di conoscenza (QPC)
k. capacit di networking locale (CNL)
l. capacit di networking esterno (CNE)
16. Il distretto culturale evoluto le azioni
capacit di networking locale (CNL)Network
ing capacit di networking esterno (CNE)
gestioni delle criticit sociali e dellemarginazione (GCS)
partecipazione dei cittadini e della comunit locale (PAC)
Socialit capacitazione e formazione della comunit locale (CFC)
qualit offerta culturale (QOC)
Qualit qualit della governance locale (QGL)
sviluppo imprenditoriale (SIM)
attrazione imprese esterne (AIE)
Sviluppo
attrazione del talento estero (ATE)
qualit della produzione di conoscenza (QPC)
Attrazio-
ne
sviluppo del talento locale (STL)
17. Il distretto culturale evoluto le interazioni
CNLNetwork
ing CNE
GCS
PAC
Socialit CFC
QOC
Qualit QGL
SIM
AIE
Sviluppo
ATE
QPC
Attrazio-
ne
STL
Capitale
naturale
Capitale
fisico
Capitale
umano
Capitale
sociale
Capitale
Simbolico
Linee strategiche
20. Il distretto culturale evoluto linee strategiche
20
Le intersezioni tra le dodici politiche di intervento e le linee
strategiche
Per ogni linea strategica vengono definiti:
motivazione alla base della linea strategica
obiettivi specifici che la linea strategica si propone di
soddisfare
effetti desiderati posizionamento identificato
progetto chiave
azioni collegate allo sviluppo della linea strategica
soggetti pubblici e privati coinvolti
tempo di esecuzione
strategia di fundraising
21. Il distretto culturale evoluto -Il ciclo di progettazione
21
analisi del territorio regionale
clusterizzazione del territorio regionale
benchmark di riferimento nazionale ed internazionale
definizione del modello di sviluppo locale
individuazione e condivisione delle linee strategiche di
intervento
Implementazione bottom-up
sviluppo transnazionale del progetto
22. Il distretto culturale evoluto esempio
22
Distribuzione territoriale delle attivit e dei contenitori culturali