Le avanguardie storiche, istituto stringher, udine, elio varuttiElio Varutti
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LE AVANGUARDIE STORICHE Inizio '900 - I Guerra Mondiale, tra Storia e Storia dell’Arte. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Turistico, 5^ A Alberghiero, 5^ C Turistico, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Questo Learning Object muove dall’esigenza di approfondire l’analisi del terzo e più importante romanzo di Italo Svevo, caratterizzato da una struttura fortemente sperimentale, da un tono ricco di spunti ironici e da tematiche estremamente attuali
Un excursus su decadentismo e simbolismo, con uno sguardo più aperto sulle realtà dell'epoca. Un powerpoint adatto allo studio e alla spiegazione dell'argomento in questione.
IL BATTITO OSCURO DEL MONDO | Intervista a Luca QuarinItaliandirectory
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Trama e ordito de Il battito oscuro del mondo si intrecciano a formare un tessuto narrativo che ricorda un bukhara, tappeto turkemeno riconoscibile per il classico disegno a pianta ottagonale, che si ripete con regolarità su tutto il campo, linee orizzontali e verticali racchiuse da una cornice ricca di bordure su sfondo bordeaux. Il romanzo di Luca Quarin è ben rappresentato da questo drappo intessuto, oltre che per l’intreccio delle storie soprattutto per il loro ripetersi, una reiterazione a più livelli: nelle storie personali e familiari e nei temi che la narrazione va a scandagliare.
Il treno e le sue interpretazioni:
- Arte: dalla pittura di denuncia sociale alla Metafisica;
- Letteratura inglese: l suo impatto ambientale ( “I like to see it lap the miles†di Emily Dickinson);
- Beni culturali: La stazione-museo d’Orsay, un nuovo punto di incontro;
- Storia: la varietà di funzioni del treno (da icona del progresso a mezzo di deportazione);
- Letteratura italiana: Il treno nell’immaginario letterario di Carducci e Pirandello;
- Filosofia: la fiducia nel progresso, il Positivismo
30 DÃAS DE BILINGÃœISMO - EPISODIO 4 - EL PODER DE LA LECTURASpaanIt
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Este documento enfatiza la importancia de leerles a los niños todos los dÃas para mejorar su exposición al idioma meta y desarrollar sus habilidades lingüÃsticas. Recomienda leerles por lo menos 5 minutos diarios en un momento y lugar fijos para establecer una rutina. Leer les ayuda a los niños a aprender nuevo vocabulario de manera natural, comprender mejor cómo se usan las palabras en diferentes contextos, y mejorar su escritura, gramática y ortografÃa.
30 dÃas de bilingüismo: Episodio 3 - Mitos de la eduación bilingüeSpaanIt
3. Angoscia e smarrimento di fronte al non senso Realtà : complesso di fenomeni materiali regolati da leggi meccanicistiche e determinate Realtà misteriosa, complessa, inconoscibile perlomeno da strumenti scientifici Hegel: tutto il reale è razionale e viceversa 900 800
6. Letteratura interrogativa “Il libro†di G.Pascoli Un uomo è là , che sfoglia dalla prima carta all’estrema, rapido, e pian piano va, dall’estrema, a ritrovar la prima.
8. La concezione della realtà “ inconciliabile…â€, “incomprensibile..â€, “ quando moriro’…†Milosz – Pascoli: La realtà è complessa, misteriosa, non conoscibile, c’è un “oltre†900
9. Lo sguardo del narratore sulla realtà 800 (Verga) La realtà puo’ essere “fotografata†Romanzo: documento umano Riduzione positivistica dell’uomo a neutro ed impassibile registratore di eventi
10. ‘ 900 La realtà dietro le apparenze non puo’ essere fissata in una forma La funzione dell’uomo e dello scrittore è spingere lo sguardo oltre la superficie dei fenomeni Lo sguardo del narratore sulla realtÃ
12. Romanticismo- Naturalismo Non si mette in discussione la consistenza della realtà e dell’io Rimane la fiducia in una possibilità di vivere ed orientarsi nella realtà L’io si percepisce ancora come un organismo, magari alla ricerca della totalità Ottocento
13. NOVECENTO Viene meno la possibilità di orientamento: l’io si smarrisce all’interno di una realtà labirintica C’E’ UN PARADOSSO: Tutto converge verso l’io – crisi dell’io Man mano che il soggetto diventa l’oggetto si capisce sempre meno del soggetto
14. Quando morirò vedrò la fodera del mondo. L'altra parte, dietro l'uccello, la montagna, il tramonto. Il vero significato che vorrà essere letto. Ciò che era inconciliabile , si concilierà . E sarà compreso ciò che'era incomprensibile. Ma se non c'è una fodera del mondo? C. Milosz
16. C’è una opzione di fondo: O il mondo ha una fodera e la realtà non è solo quella che è, ma è segno O il mondo non ha una fodera e il tordo è solo un tordo Affermare che non c’è un senso equivale a dire non solo che non c’è un oltre, ma che non c’è nulla sulla terra Se non c’è la fodera, la realtà non ha consistenza: Nulla
17. LA CRISI DEL ‘900 L’UOMO E’ INCAPACE DI ESSERE UOMO nei titoli delle opere Il mestiere di vivere Il male di vivere L’uomo senza qualità Un inetto Uno, nessuno, centomila
18. LA CRISI DEL ‘900 Realtà come caos impossibile da decifrare “ L’ape conosce la formula del suo alveare, la formica conosce la formula del suo formicaio,l’uomo non conosce la sua formula†(Dostoevskij) Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato. Ah l'uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. (Eugenio Montale, Ossi di seppia)
19. LA CRISI DEL ‘900 L’uomo cerca di chiudere gli occhi Nascondi le cose lontane Che vogliono ch'ami e che vada! Ch'io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane... Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore! Ch'io veda il cipresso là , solo, qui, quest'orto, cui presso sonnecchia il mio cane . (Pascoli - Nebbia)
20. LA CRISI DEL ‘900 L’impossibilità di rapporti Le mie mani, cosa sono le mie mani? La distanza incommensurabile che mi divide dal mondo degli oggetti e mi separa da essi per sempre. Sartre Io volevo esser solo in un modo affatto insolito, nuovo. Tutt’alcontrario di quel che pensate voi: cioè senza me e appunto con un estraneo attorno. Pirandello
21. LA CRISI DEL ‘900 la malattia: come segno del disagio esistenziale nevrosi che nasce dalla domanda insoddisfatta di senso Uomo dissociato, schizoide, fisicamente deformato. “ Sono malato, sono malvagio..†Dostoevskij – Memorie del sottosuolo
22. LA CRISI DEL ‘900 la malattia: Il sano sa godere la vita, ma è inautentico, crede di vivere ma è vissuto Il malato è inadatto a vivere, insoddisfatto, ma autentico Paradosso drammatico: L’uomo per vivere autenticamente è costretto a rinunciare alla vita
23. LA CRISI DEL ‘900 Il rifiuto del ruolo di poeta l’inautenticità della vita che la società offre porta a non identificarsi più con essa e i suoi valori il poeta rifiuta il ruolo di colui che attraverso la sua opera porta avanti gli ideali condivisi e i significati dell’esistenza
25. CARATTERISTICHE NARRATIVE OTTOCENTESCHE Oggettività e realismo nell’impianto narrativo fiducia nel rapporto comunicativo (fiducia nella parola, la quale può descrivere la realtà , costruire un corrispettivo del mondo reale) mondo: ordinato, chiaro, coerente La situazione narrativa si incardina nelle categorie per eccellenza della realtà : spazio, tempo, causalità . tempo lineare: trama - eventi dislocati in una successione cronologica collegati tra loro da rapporti di causa – effetto tempo narrativo per eccellenza (l’imperfetto o il passato remoto).
26. personaggi individuati singolarmente e socialmente portatore di valori - eroe positivo Il narratore è al di fuori della macchina narrativa e sovrintende al suo funzionamento. Narrazione in terza persona Narratore regista, onnisciente (Natural. e verismo): procedimento narrativo impersonale lo scrittore deve comportarsi di fronte alla realtà come uno scienziato e ricercare il csd documento umano; la letteratura viene ad essere determinata da cause ben precise e condizionanti (race, moment, milieu). CARATTERISTICHE NARRATIVE OTTOCENTESCHE
29. CARATTERISTICHE DELLA NARRATIVA NOVECENTESCA Scelta del banale e del quotidiano, in cui i personaggi non fanno, ma subiscono passivi e disorientati Il protagonista non è più un individuo per un verso o per l’altro esemplare, ma un uomo senza qualità spesso alla ricerca di una identità , di un ubi consistam. E’ l’eroe negativo.
31. I percorsi L’età del Decadentismo L’età tra le due guerre Dal dopo guerra ad oggi
32. L’età del Decadentismo Concetto che caratteriza l’Ottocento: Il Positivismo (in reazione al romanticismo) Valori predominanti: governo liberale, religione, popolo, convivenza civile La scienza: può risolvere ed interpretare tutti I problemi riguardanti l’essere umano (gli interrogativi umani) Gli scrittori: credono di poter interpretare ` il reale’ Esaltazione del progresso - metodo sperimentale ciò che è reale, concreto, sperimentale, contrapponendosi a ciò che è astratto; ciò che è utile, efficace, produttivo in opposizione a ciò che è inutile. Entrano I crisi I valori sostenuti fino ad adesso La scienza dove ammettere i suoi limiti, come per i fenomeni naturali, che non è propriamente in grado di spiegare, ma solamente di classificare e categorizzare. Inoltre le nuove teorie, come quella della fisica quantistica ammisero l'improbabilità e l'inesattezza come realtà . Gli scrittori si rendono conto che non sono in grado di rappresentare la realtà nè di modificarla. Si favorisce la ricerca spirituale ed interiore L' eroe decadente si chiude infatti sempre più in se stesso, cercando di ascoltare quelle voci interiori e quelle folgorazione che lo portano a trovare le famose " correspondances ", cioè le corrispondenze che collegano in modo misterioso tutte le cose. Tali corrispondenze derivano dal fatto che l'artista decadente, ammettendo che la realtà non è conoscibile attraverso le teorie scientifiche e quindi con la ragione, individuando tale incapacità nella vera essenza del mondo che si trova al di là della realtà sensibile, quindi l'unico mezzo per attingere alla realtà nuda e schietta è il totale abbandono all'empatia e all'irrazionalità .
33. Caratteristiche del Decadentismo nuova tipologia di poeta: diventa veggente , cioè colui che vede e sente mondi arcani ed invisibili in cui si chiude. Il poeta è così un artista solitario, capace di scavare nell'interiorità umana e nel mistero dell'ignoto. Anche la parola poetica cambia: non si usa più per descrivere sentimenti ma, soprattutto, per decifrare sensazioni e per illuminare l'oscuro che è in noi. Da qui la grande importanza della poesia come mezzo per esprimere il proprio intimo. Caratteristica generale è quindi un forte senso d'individualismo e soggettivismo
34. Caratteristiche Il Decadentismo, connesso alle tematiche della vita interiore e del mistero, diede origine a diverse correnti o poetiche particolari. Fra le tante sono presenti il simbolismo , l‘ estetismo , l‘impressionismo, il surrealismo, il dadismo, e nell'ambito italiano il panismo, l‘ermetismo, il futurismo e il crepuscolarismo
35. Caratteristiche Il termine "Decadente" fu, in origine usato in senso dispregiativo, per indicare giovani poeti che vivevano fuori dalle norme comuni. Più tardi passò a designare la dilagante "decadenza" della società materialista di fine secolo, orientata verso l'esaltazione delle conquiste tecnologiche e dalla quale gli intellettuali si sentivano estranei. Essi, infatti, si considerano decadenti, con un atteggiamento di superiorità spirituale, in quanto inclini a cogliere i segni della raffinatezza e dell'eleganza intellettuale delle epoche di "decadenza".
36. Gli autori Giovanni Pascoli (1855 – 1912) Gabriele D’Annunzio ( 1863 – 1938) Italo Svevo (1861 – 1928) Luigi Pirandello (1867 – 1962)
37. Opere G.Pascoli Myricae; Poemetti; Poemi conviviali; Canti di Castelvecchio (poesie) Il fanciullino (prosa) G.D’Annunzio Primo vere; Canto novo; Terra vergine; Intermezzo di rime; Isaotta Guttadauro e altre poesie; Poema paradisiaco (poesie) Intermezzo delle vergini (novelle) Il piacere;Giovanni Episcopo; L’Innocente; Trionfo della morte; Le vergini delle rocce, Forse che si forse che no (romanzi) La città morta; La Gioconda e la Gloria; Francesca da Rimini (tragedie) Italo Svevo L'avvenire dei ricordi ; Ariosto Governatore ; Il primo amore ; La storia dei miei lavori ; I tre caratteri , poi chiamato La gente superiore ; Una lotta (racconto); L'assassinio di via Belpoggio ; Una vita ; Senilità ; La coscienza di Zeno ; La madre ; Una burla riuscita ; La novella del buon vecchio e della bella fanciulla ; Terzetto spezzato ; Il vecchione (incompiuto) Corto viaggio sentimentale (incompiuto) La novella del buon vecchio e della bella fanciulla L.Pirandello L'esclusa ; Il turno ; Il fu Mattia Pascal ; Suo marito ; Q uaderni di Serafino Gubbio operatore ; I vecchi e i giovani ; Uno, nessuno e centomila (romanzi)
38. Il fu Mattia Pascal http://www.youtube.com/watch?v=cdGfyMZ6DPI
39. Czeslaw Milosz Quando morirò, vedrò la fodera del mondo. / L'altra parte, dietro l'uccello, la montagna, il tramonto. / Il vero significato che vorrà essere letto. / Ciò ch'era inconciliabile, si concilierà . / E sarà compreso ciò che era incomprensibile. Ma se non c'è una fodera del mondo? / Se il tordo sul ramo non è affatto un segno / ma solo un tordo sul ramo, se il giorno e la notte / si susseguono senza badare a un senso / e non c'è nulla sulla terra, oltre questa terra? Se così fosse, resterebbe ancora la parola / suscitata una volta da effimere labbra, / che corre e corre, messaggero instancabile, / nei campi interstellari, nei vortici galattici / e protesta, chiama, grida. Czeslaw Miłosz - "La fodera del mondo", Fondazione Piazzolla, 1996