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SISTEMI DI MEMORIA 
Prof. Eleonora Bilotta
TULVING ED I SISTEMI DI MEMORIA 
 Tulving nel 1972 propone di distinguere fra 
memoria episodica e memoria semantica. 
 La memoria episodica si riferisce 
allimmagazzinamento e al recupero di eventi ed 
episodi temporalmente databili, localizzabili 
spazialmente ed esperiti personalmente. 
 La memoria semantica si riferisce 
allimmagazzinamento e allutilizzazione di 
conoscenze che riguardano le parole e i concetti, le 
loro propriet e relazioni reciproche.
IL PRINCIPIO DELLA 
SPECIFICIT DI CODIFICA 
 Secondo tale principio, soltanto ci嘆 che 竪 stato 
immagazzinato pu嘆 essere recuperato, e il modo in 
cui qualcosa pu嘆 essere recuperato dipende dal 
modo in cui 竪 stato immagazzinato. 
 Esempio: 
la parola Verde pu嘆 essere capita, o codificata, 
sia come nome di un colore che come cognome di 
una persona 
  la modalit di codifica di una parola che 
determina il modo in cui essa sar ricordata
ESPERIMENTO DI TULVING E 
THOMSON 
 Nellesperimento di Tulving e Thomson, ai soggetti 
veniva chiesto di memorizzare un elenco di 24 coppie di 
parole debolmente associate. In ogni coppia una parola 
era stampata in lettere minuscole e laltra in lettere 
maiuscole, dove la prima era un suggerimento per il 
recupero e la seconda parola critica. 
Esempio: plant - BUG; ground - COLD 
 In seguito ai soggetti venivano presentate 12 parole 
fortemente associate con le parole critiche della lista 
precedente. 
Esempio: insect - BUG; hot - COLD 
 I soggetti dovevano scrivere accanto alle nuove parole 
quelle della lista precedente: venivano rievocate solo 2 
parole su 12. 
 Ai soggetti venivano poi fornite 12 nuove parole 
fortemente associate con le restanti 12 parole critiche 
della lista precedentemente memorizzata. I soggetti 
dovevano associare una parola a ciascuna nuova parola 
e dovevano scriverla se era ritenuta una parola critica 
precedentemente memorizzata. Solo 3 o 4 parole 
critiche venivano ricordate.
ESPERIMENTO DI TULVING E 
THOMSON 
 A questo punto ai soggetti venivano chieste associazioni libere sui 24 
suggerimenti forti per il recupero e si osserv嘆 che venivano associate 
fino a 6 parole. 
 Poi dovevano riconoscere se cerano delle parole critiche e ne 
riconoscevano fino a 4. 
 I soggetti erano in grado di rievocare delle parole che non riuscivano a 
riconoscere come parole critiche. 
 Infine ai soggetti venivano presentati gli originali 24 suggerimenti deboli 
per il recupero e veniva chiesto di rievocare le parole critiche. Essi 
potevano rievocare circa 15 parole critiche. I soggetti imparavano le 
parole critiche nel contesto fornito dai suggerimenti deboli per il 
recupero. 
 Questa particolare forma di codifica delle parole critiche fa in modo che i 
suggerimenti deboli per il recupero siano pi湛 adatti a consentire 
laccesso a ci嘆 che 竪 immagazzinato dei suggerimenti forti per il 
recupero. 
 La natura della codifica influenza la tratta di memoria prodotta dagli item
RECENTI SVILUPPI DELLA 
TEORIA DI TULVING 
 Tulving ha ipotizzato lesistenza di almeno tre sistemi di 
memoria per lelaborazione dei vari tipi di informazione: i 
sistemi di memoria episodico, semantico e procedurale. 
 La memoria procedurale 竪 quel sistema di memoria 
sottostante alle esecuzioni che richiedono destrezza. 
 Conoscenza esplicita: riguarda ci嘆 che possiamo descrivere 
riguardo a ci嘆 che facciamo 
 Conoscenza tacita: riguarda ci嘆 che conosciamo senza 
esserne consapevoli 
 La memoria episodica 竪 un sottosistema specializzato 
della memoria semantica che, a sua volta, 竪 un 
sottosistema specializzato della memoria procedurale.
SISTEMI DI MEMORIA E CONSAPEVOLEZZA 
 Tulving (1985) ha suggerito che ai tre sistemi di memoria 
sono associati diversi gradi di coscienza
SISTEMI DI MEMORIA E 
CONSAPEVOLEZZA 
 La memoria procedurale 竪 anoetica (tale termine 
significa privo di conoscenza) nel senso che, quando 
facciamo uso di questa memoria, siamo consapevoli 
soltanto di ci嘆 che caratterizza la situazione immediata 
in cui ci troviamo. 
 La memoria semantica 竪 noetica (tale termine riguarda 
la conoscenza) perch辿, quando ne facciano uso, siamo 
consapevoli non soltanto della situazione immediata 
nella quale ci troviamo, ma anche di cose che possono 
essere assenti in quella specifica situazione. 
 La memoria episodica 竪 autonoetica ( tale termine 
riguarda la conoscenza di s辿) dal momento che riguarda 
il ricordo di esperienze personali.
MEMORIA IMPLICITA 
 Jacoby e Witherspoon (1982) hanno scritto un articolo nel quale 
viene descritta la memoria senza consapevolezza, cio竪 situazioni in 
cui il ricordo di un evento precedente pu嘆 influenzare la codifica di un 
evento successivo senza che lindividuo sia consapevole di ricordare 
levento precedente 
 Un tipico esempio di memoria implicita 竪 luso di una procedura 
appresa in precedenza, anche in un tempo molto lontano (andare in 
bicicletta, sciare, scrivere, ecc.). 
 Questo tipo di memoria viene spesso dimostrata per mezzo della 
metodologia del priming (Jacoby e Dallas, 1981): 
 Ai soggetti viene presentata una lista di parole. In seguito, le 
parole vengono presentate nuovamente ai soggetti, i quali 
vengono sottoposti, prima ad una prova di riconoscimento e 
successivamente ad un compito di identificazione percettiva. I 
soggetti devono cercare di identificare le singole parole 
presentate per un breve intervallo. 
 Le parole viste, dai soggetti, nella fase precedente vengono 
identificate pi湛 accuratamente di quelle non viste, indipendentemente 
dal fatto che le parole vecchie siano state riconosciute come parole 
gi presentate.
MEMORIA IMPLICITA 
 Eich (1984) ha descritto la memoria senza consapevolezza nei 
seguenti termini:  possibile distinguere tra gli effetti che i ricordi di 
episodi precedenti esercitano nei confronti del comportamento di un 
individuo, da una parte, dalla consapevolezza che lindividuo 
possiede a proposito del fatto di stare ricordando degli eventi passati, 
dallaltra. 
 La distinzione tra il ricordo e la consapevolezza del ricordo 竪 stata 
investigata da Eich usando un metodo simile a quello di Jacoby e 
Witherspoon (1982). 
 Ai soggetti veniva dato un compito di shadowing per le parole 
presentate ad un orecchio e costituenti un brano, e veniva detto loro, 
che la comprensione, di questo brano, sarebbe stata testata in una 
seconda fase. Allo stesso tempo, veniva presentata loro, una serie di 
coppie di parole allaltro orecchio. 
 Ai soggetti veniva detto che lo sperimentatore era interessato 
alleffetto di questo materiale nei confronti della comprensione e della 
memoria del brano (listruzione era quella di non prestare attenzione 
e di non ricordare la coppia di parole).
MEMORIA IMPLICITA 
 Le coppie di parole erano del seguente tipo: 
 Il secondo membro della coppia era un omofono (parola che 
presenta la stessa pronuncia di unaltra ma ha significato 
diverso): son (figlio)  sun (sole) 
 Ciascun omofono era preceduto da una parola il cui 
significato poteva influenzare il modo in cui lomofono veniva 
interpretato: 
 youngest son (figlio pi湛 giovane) = son 
 rising sun (sole nascente) = sun 
 Dopo il compito di shadowing i soggetti dovevano fornire 
un riassunto del brano. In seguito venivano sottoposti ad 
un compito di riconoscimento delle parole presentate nel 
canale disatteso (8 su 16) e ad un compito di grafia 
delle parole presentate oralmente, inclusi i 16 omofoni. 
 Dai risultati dellesperimento 竪 emerso che i soggetti 
avevano molte difficolt a riconoscere gli omofoni 
presentati nel canale disatteso e mostravano una 
tendenza a compitare gli omofoni in maniera coerente 
con linterpretazione favorita nella fase precedente 
dellesperimento.
MEMORIA IMPLICITA 
 Lesperimento di Eich pu嘆 essere considerato come una 
dimostrazione dellesistenza di una forma di memoria 
senza consapevolezza . 
 Schacter (1987) ha preferito lespressione memoria 
implicita a quella di memoria senza consapevolezza. 
Anche se queste due espressioni hanno lo stesso 
significato, forse lespressione memoria implicita 
descrive questo fenomeno con maggiore accuratezza. 
 La memoria implicita ha luogo quando linformazione 
che 竪 stata codificata nel contesto di un particolare 
episodio viene in seguito espressa senza che ci sia un 
ricordo consapevole o deliberato. 
 Considerati in questo modo, un gran numero di 
fenomeni possono essere considerati come esempi di 
memoria impilicita.
MEMORIA IMPLICITA E AMNESIA 
 Lamnesia 竪 un disturbo prodotto da lesioni cerebrali e 
riguarda i pazienti affetti dalla psicosi di Korsakoff, una 
forma di amnesia che si verifica come conseguenza 
dellalcolismo cronico. 
 I pazienti affetti da amnesia sono in grado di operare in 
diversi settori ma sono incapaci di ricordare gli eventi 
accaduti successivamnete allinsorgenza del disturbo. 
Anche in pazienti di questo tipo si osservano gli effetti 
della memoria implicita. 
 Warrington e Wieskrantz (1982) hanno recensito vari 
studi che sembrano suggerire che i pazienti affetti da 
amnesia abbiano un rendimento peggiore nei confronti 
che richiedono luso della memoria esplicita e un 
rendimento migliore in quelli che richiedono luso di una 
memoria implicita
ESPERIMENTO DI GRAF E SCHACTER 
 Graf e Schacter (1985) hanno usato per questo 
esperimento sia soggetti normali che soggetti affetti da 
amnesia 
 A soggetti venivano presentate coppie di parole. In 
alcune coppie le parole erano associate (buttoned-shirt 
 camicia abbottonata), mentre in altre coppie non lo 
erano (window-shirt  finestra camicia). 
 Uno dei compiti dei soggetti era quello di comporre frasi 
in cui le parole di ciascuna coppia risultassero 
evidentemente associate. Per esempio: ripe-apple 
(matura-mela) --> egli mangi嘆 la mela 
 Ai soggetti veniva poi permesso di leggere nuovamente 
ciascuna coppia di parole. 
 Ciascun soggetto veniva poi sottoposto ad un test di 
completamento di parola (memoria implicita) e un test di 
rievocazione guidata (memoria esplicita).
ESPERIMENTO DI GRAF E SCHACTER 
 Il test di completamento di parola pu嘆 essere esemplificato 
facendo riferimento alla seguente tabella.
ESPERIMENTO DI GRAF E SCHACTER 
 Ai soggetti venivano mostrati il primo membro di ciascuna coppia di 
parole e le prime tre lettere del secondo membro (chiamate frammento 
dio parola). 
 Il problema 竪 quello di capire se il completamento del frammento 
produca la stessa parola che era stata presentata inizialmente ai 
soggetti. 
 Graf e Schacter hanno trovato un effetto di priming sia nei soggetti 
normali che in quelli affetti da amnesia, sia per le coppie di parole 
associate che per quelle non associate. I risultati, al contrario del test di 
completamento di parola, nel caso del test di rievocazione guidata erano 
diversi , poich辿 il rendimento dei pazienti affetti da amnesia era molto 
inferiore a quello dei soggetti normali. 
 I risultati di questo esperimento, inoltre, mettono in evidenza la 
somiglianza tra il rendimento dei soggetti affetti da amnesia e quello dei 
soggetti normali nei compiti di memoria implicita, a dispetto del fatto che 
il rendimento dei soggetti affetti da amnesia nei compiti di memoria 
esplicita sia largamente inferiore a quello dei soggetti normali.
SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE 
PERCETTIVA 
 Recentemente Hayman e Tulving (1989) Tulving e Schacter 
(1990) hanno suggerito la possibilit che vi sia un altro 
sistema di memoria distinto da quello della memoria 
episodica. Questo sistema di memoria, chiamato sistema di 
rappresentazione percettiva (perceptual representation 
system) da Tulving e Schacter 竪 ritenuto responsabile degli 
effetti di priming. 
 I sistemi di memoria episodica e di rappresentazione 
percettiva vengono considerati da Tulving e Schacter come 
lespressione di processi diversi. Secondo questi ricercatori, il 
sistema di rappresentazione percettiva elabora linformazione 
a un livello pi湛 superficiale del sistema di memoria episodica. 
Lamnesia potrebbe essere associata al fatto che il sistema di 
memoria episodica risulta essere danneggiato mentre quello 
di rappresentazione percettiva potrebbe essere relativamente 
intatto.
MEMORIA SEMANTICA 
 La memoria semantica si riferisce alle informazioni di carattere 
generale che possediamo a proposito del mondo. Tulving (1972) ha 
paragonato la memoria semantica ad un dizionario mentale che 
contiene parole, concetti e le loro relazioni. 
 Luso della memoria semantica pu嘆 essere esemplificato, per 
esempio, ai tentativi di ricordare il nome di una persona. Pu嘆 capitare 
talvolta che un nome non ci venga in mente. James (1890) ha 
descritto tale fenomeno sulla punta della lingua (tip-of-the-tongue-phenomenon). 
 Brown e McNeill (1966) hanno condotto un famoso studio sul 
fenomeno sulla punta della lingua. Venivano presentate ai soggetti 
le definizioni di 49 parole a bassa frequenza, esempio: abse, cloaca, 
nepotism, sampan. Nei casi in cui una definizione produceva il 
fenomeno i Ss erano in grado di identificare alcuni aspetti della 
parola critica come, ad esempio la lettera iniziale, il numero di lettere. 
Spesso erano in grado di giudicare aspetti delle parole che venivano 
in mente; talvolta sapevano che le congetture errate erano simili alla 
parola critica nel suono o nel significato.
MODELLO A RETE GERARCHICA 
 La formulazione dei primi modelli di memoria semantica inizia con il 
lavoro di Quillian (1969), il quale si era proposto di creare un 
programma per calcolatore in grado di capire il linguaggio naturale. 
Tale programma era chiamato teachable language comprehender 
(sistema addestrabile per la comprensione del linguaggio), in breve 
TLC. 
 Il TLC non 竪 soltanto un programma per calcolatore ma anche un 
modello della memoria semantica. 
 Il modello di Quillian rappresenta la memoria semantica nei termini 
della rete gerarchica. 
 La rete 竪 costituita da tre tipi di elementi: 
 unit = si riferiscono a insiemi di oggetti e costituiscono i nodi 
della rete; i nodi sono etichettati con sostantivi; 
 propriet = descrivono le unit e sono etichettati da aggettivi o 
da verbi; 
 puntatori = specificano le relazioni fra unit diverse e le relazioni 
tra le unit e le propriet.
MODELLO DI QUILLIAN 
Esempio di struttura di memoria organizzata gerarchicamente
MODELLO A RETE GERARCHICA 
 Nel modello di Quillian il recupero dellinformazione dalla memoria 
semantica corrisponde alla ricerca allinterno di una rete gerarchica. 
 La forma pi湛 semplice di ricerca consiste nellassegnazione di un 
valore di verit di un enunciato. 
 Il modello si basa sullassunzione che la ricerca allinterno dellar ete 
gerarchica richieda tempo. Bench辿 questa assunzione possa 
sembrare ovvia, ci嘆 non di meno essa 竪 essenziale. Il tempo 
necessario per effettuare la ricerca attraverso la rete, infatti, pu嘆 
essere usato per ottenere informazioni a proposito della struttura 
della rete. Questo approccio allo studio delle strutture psicologiche 竪 
chiamato cronometria mentale. 
 Lo sperimentatore fornisce ai soggetti dei compiti che, dal punto di 
vista teorico, dovrebbero richiedere tempi diversi per poter essere 
completati e le predizioni teoriche possono essere verificate 
misurando i tempi di reazione forniti dai soggetti. 
 Il modello di Quillian implica che maggiore 竪 la distanza semantica 
maggiore 竪 il tempo impiegato dai soggetti per recuperare le 
informazioni immagazzinate nel nodo superiore.
IPOTESI DELLINTERRUZIONE 
CONDIZIONALE 
 Collins e Quillian (1972) discutono alcuni esperimenti eseguiti 
assumendo che sia necessario sommare i tempi necessari per 
concludere ciascuna fase di ricerca allinterno della rete gerarchica. 
 Supponiamo di seguire inizialmente un certo percorso e, in seguito, di 
seguire un percorso diverso. Il tempo totale necessario per seguire 
entrambi i percorsi 竪 uguale alla somma dei tempi necessari per seguire 
ciascuno di essi. 
 Ricerche condotte in seguito, per嘆, hanno messo in evidenza alcuni limiti 
del modello proposto da Collins e Quillian e anche altri modelli simili ad 
esso. Uno dei problemi 竪 che questo modello non specifica chiaramente 
la procedura necessaria per decidere che una frase 竪 falsa. A questo 
proposito Collins e Quillian hanno avanzato unipotesi chiamata 
conditional stopping hypothesis (ipotesi dellinterruzione condizionale) 
 Consideriamo una frase falsa come << Un orso polare ha le mani>>. 
Secondo lipotesi proposta da Collins e Quillian, in questo caso 竪 
necessario percorrere tutti i possibili tragitti che collegano orso polare e 
mani. La ricerca dovrebbe concludersi quando emerge una 
contraddizione, la quale pu嘆 verificarsi se la propriet specificata 竪 
incompatibile con la propriet presente in memoria.
MODELLO DELLA PROPAGAZIONE 
DELLATTIVAZIONE 
 J.R. Anderson (1984) ha osservato che una nozione importante, emersa 
dallo studio della memoria semantica 竪 quella di propagazione 
dellattivazione. 
 Secondo questa nozione, nel corso della ricerca entro la rete gerarchica 
vengono attivati tutti i percorsi della rete lungo i quali la ricerca ha luogo. 
Lattivazione si propaga dal nodo dove inizia la ricerca. Tanto maggiore 竪 
lattivazione di un nodo tanto pi湛 facilmente la sua informazione pu嘆 
essere elaborata, ad esempio pu嘆 essere recuperata pi湛 facilmente. 
 Mplti esperimenti sono stati condotti nellambito della memoria 
semantica. Alcuni degli esperimenti pi湛 noti sono stati recensiti da 
Meyer e Schvaneveldt (1976). 
 Ai soggetti viene presentata su uno schermo una stringa di lettere e 
dovevano dire se si trattava di una parola oppure no e successivamente 
una seconda stringa e dovevano effettuare lo stesso compito. Le 
stringhe che formavano una parola potevano essere: 
 semanticamente relate: bus - truck 
 semanticamente non relate: bus - sunset 
 I tempi di risposta impiegati per rispondere s狸 alla seconda parola della 
prima coppia erano pi湛 veloci che nel secondo caso. 
 Leffetto di facilitazione 竪 determinato dal fatto che le prime due parole 
sono pi湛 vicine nella rete e quindi lattivazione si propaga pi湛 
velocemente.
MODELLO DELLA PROPAGAZIONE 
DELLATTIVAZIONE 
 Procedura sperimentale usata da Meyer, Schvaneveldt e Ruddy
J.R ANDERSON E ACT 
 La nozione di propagazione dellattivazione 竪 stata incorporata 
allinterno di una teoria di Anderson (1983) chiamata ACT (Adaptive 
Control of Thought - Controllo adattivo del pensiero). 
 In questa teoria vi 竪 unimportante distinzione tra memoria 
dichiarativa e procedurale. 
 La memoria dichiarativa contiene un tipo di conoscenze fatturali che 
sono immagazzinate nelle reti semantiche. Inoltre, essa contiene un 
insieme di informazioni sotto forma di reti proposizionali. La 
proposizione costituisce lunit di analisi pi湛 piccola che pu嘆 essere 
considerata come unasserzione distinta, ovvero lunit pi湛 piccola 
che pu嘆 essere giudicata vera o falsa. 
 La memoria procedurale fa uso di sistemi di produzione (production 
systems), formati da regole a loro volta costituite da una condizione e 
da unazione. 
 Esempio: 
 Condizione  Se A 竪 la madre di B e B 竪 la madre di C 
 Azione  Allora A 竪 la nonna di C
J.R ANDERSON E ACT 
 La seguente figura illustra in forma schematica la relazione tra memoria 
dichiarativa e memoria procedurale.
MEMORIA DI LAVORO 
 La memoria di lavoro contiene le informazioni che 
sono accessibili al sistema al momento presente. 
Tra queste informazioni ci sono le informazioni 
recuperate dalla memoria dichiarativa a lungo 
termine e le strutture temporanee che sono state 
depositate dai processi di codifica e dalle azioni 
delle produzioni. Fondamentalmente, la memoria di 
lavoro si riferisce a quella parte della conoscenza 
dichiarativa, permanente o temporanea, che si 
trova in uno stato attivo. 
Anderson, 1983
MODELLI CONNESSIONISTI 
DELLA MEMORIA 
 I modelli connessionisti assumono che 
linformazione venga elaborata per mezzo delle 
interazioni tra un ampio numero di unit elementari 
di elaborazione, ciascuna delle quali invia segnali di 
tipo eccitatorio oppure inibitorio ad altre unit. 
(McClelland, Rumelhart e Hinton, 1986). 
 I modelli connessionisti tentano di specificare le 
microstrutture dei processi cognitivi. Questo 
significa che, per esempio, questi modelli 
costituiscono dei tentativi di specificare in maniera 
dettagliata le modalit di funzionamento dei 
processi come la memoria.
RECUPERARE LINFORMAZIONE 
DALLA MEMORIA 
 Secondo lapproccio connessionista, le copie di 
particolari esperienze non vengono immagazzinate in 
memoria per mezzo della tracce di memoria. Piuttosto, 
esistono delle unit per le esperienze individuali che 
sono connesse ad altre unit che rappresentano le varie 
propriet di unesperienza. 
 McClelland et al. (1986) hanno notato che alcune 
esperienze sono dotate delle medesime propriet; ci嘆 
significa che lunit che rappresenta una particolare 
propriet tender ad essere connessa con ricordi 
differenti. Ogni volta che una propriet viene attivata, 
essa tender ad attivare tutti i ricordi a cui 竪 connessa. 
 Per questa ragione, per poter facilitare la rievocazione 
di una particolare esperienza, il sistema deve possedere 
sia connessioni inibitorie che connessioni eccitatorie tra 
le varie unit.
BAHRICK E IL PERMASTORE 
 Bahrick ha dedicato i suoi studi alla memoria a lungo 
termine dellapprendimento scolastico., poich辿 ha 
rilevato che poche ricerche si sono occupate di ci嘆 che 
accade al materiale che noi apprendiamo a scuola, e ha 
proposto lesistenza di uno stato di memoria 
relativamente permanente chiamato permastore. 
 La maggior parte dei precedenti studi sulla memoria non 
si sono occupati della capacit di ritenzione nel corso di 
lunghi periodi di tempo per rendersi conto che la qualit 
di alcuni ricordi non peggiora dopo che 竪 passato un 
certo periodo di tempo. Questi ricordi sono 
immagazzinati nel permastore. 
 Esempi di ricordi immagazzinati nel permastore sono, 
secondo Bahrick, le regole aritmetiche e le capacit 
motorie (andare in bici, suonare il pianoforte, etc.)
MEMORIA AUTOBIOGRAFICA 
 I ricordi autobiografici costituiscono una forma di memoria episodica 
nella quale gli eventi vengono rievocati insieme allindicazione del 
momento della vita dellindividuo in cui si sono verificati. 
 La ricerca sulla memoria autobiografica ha fatto uso di una tecnica 
messa a punto da Crovitz e Schiffman (1974) 
 Ai soggetti viene data una lista di 20 parole. Per ogni parola i 
soggetti devono costruire un ricordo personale e cercare di datarli in 
maniera precisa (minuti, ore, settimane, mesi, anni). Dai risultati 
emerge che vi 竪 un regolare declino della frequenza dei ricordi 
autobiografici in funzione del tempo. 
 La rievocazione di unesperienza precedente coinvolge una serie di 
livelli: 
1. Pianificare per dare inizio allattivit mentale volta a rispondere al quesito 
autobiografico; quindi attivit finalizzata e strategica; 
2. Verificare la traccia remota emergente; 
3. Produzione cosciente di un resoconto verbale dellesperienza.
MEMORIA AUTOBIOGRAFICA E AMNESIA 
INFANTILE 
 Un altro processo che influenza la memoria 
autobiografica 竪 costituito dalla cosiddetta amnesia 
infantile per cui, la quantit di episodi che vengono 
ricordati a proposito dei primi anni di vita 竪 minore di 
quella che ci si aspetterebbe se la memoria declinasse 
gradualmente con il passare del tempo. 
 Lamnesia infantile inizia verso i cinque anni. Il 
fenomeno dipenderebbe dal fatto che i bambini di et 
inferiore a 5 anni fanno esperienza degli eventi in un 
modo molto diverso da quello reso possibile dalla 
capacit di descrivere gli eventi per mezzo del 
linguaggio. 
 Nel momento in cui i bambini iniziano ad utilizzare il 
linguaggio per rappresentare gli eventi in memoria essi 
potrebbero perdere contatto con i ricordi precedenti.
MEMORIA STORICA 
 Un altro tipo di memoria 竪 rappresentato dalla memoria 
storica che riguarda i principali fatto storici che hanno 
influenzato e dato significato agli eventi della nostra vita 
 I fatti sono organizzati in periodi analogamente alla 
strutturazione delle vita individuale in stadi (infanzia, 
adolescenza, prima et adulta, mezza et, prima et 
anziana, tarda anzianit) 
 I periodi storici corrispondono per gli americani ai 
mandati presidenziali. 
 I fatti storici sono generalmente organizzati in memoria 
in forma narrativa; perci嘆 una persona disporr di un 
repertorio di racconti sugli eventi storicamente 
importanti che hanno avuto luogo nella sua vita.

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  • 1. SISTEMI DI MEMORIA Prof. Eleonora Bilotta
  • 2. TULVING ED I SISTEMI DI MEMORIA Tulving nel 1972 propone di distinguere fra memoria episodica e memoria semantica. La memoria episodica si riferisce allimmagazzinamento e al recupero di eventi ed episodi temporalmente databili, localizzabili spazialmente ed esperiti personalmente. La memoria semantica si riferisce allimmagazzinamento e allutilizzazione di conoscenze che riguardano le parole e i concetti, le loro propriet e relazioni reciproche.
  • 3. IL PRINCIPIO DELLA SPECIFICIT DI CODIFICA Secondo tale principio, soltanto ci嘆 che 竪 stato immagazzinato pu嘆 essere recuperato, e il modo in cui qualcosa pu嘆 essere recuperato dipende dal modo in cui 竪 stato immagazzinato. Esempio: la parola Verde pu嘆 essere capita, o codificata, sia come nome di un colore che come cognome di una persona la modalit di codifica di una parola che determina il modo in cui essa sar ricordata
  • 4. ESPERIMENTO DI TULVING E THOMSON Nellesperimento di Tulving e Thomson, ai soggetti veniva chiesto di memorizzare un elenco di 24 coppie di parole debolmente associate. In ogni coppia una parola era stampata in lettere minuscole e laltra in lettere maiuscole, dove la prima era un suggerimento per il recupero e la seconda parola critica. Esempio: plant - BUG; ground - COLD In seguito ai soggetti venivano presentate 12 parole fortemente associate con le parole critiche della lista precedente. Esempio: insect - BUG; hot - COLD I soggetti dovevano scrivere accanto alle nuove parole quelle della lista precedente: venivano rievocate solo 2 parole su 12. Ai soggetti venivano poi fornite 12 nuove parole fortemente associate con le restanti 12 parole critiche della lista precedentemente memorizzata. I soggetti dovevano associare una parola a ciascuna nuova parola e dovevano scriverla se era ritenuta una parola critica precedentemente memorizzata. Solo 3 o 4 parole critiche venivano ricordate.
  • 5. ESPERIMENTO DI TULVING E THOMSON A questo punto ai soggetti venivano chieste associazioni libere sui 24 suggerimenti forti per il recupero e si osserv嘆 che venivano associate fino a 6 parole. Poi dovevano riconoscere se cerano delle parole critiche e ne riconoscevano fino a 4. I soggetti erano in grado di rievocare delle parole che non riuscivano a riconoscere come parole critiche. Infine ai soggetti venivano presentati gli originali 24 suggerimenti deboli per il recupero e veniva chiesto di rievocare le parole critiche. Essi potevano rievocare circa 15 parole critiche. I soggetti imparavano le parole critiche nel contesto fornito dai suggerimenti deboli per il recupero. Questa particolare forma di codifica delle parole critiche fa in modo che i suggerimenti deboli per il recupero siano pi湛 adatti a consentire laccesso a ci嘆 che 竪 immagazzinato dei suggerimenti forti per il recupero. La natura della codifica influenza la tratta di memoria prodotta dagli item
  • 6. RECENTI SVILUPPI DELLA TEORIA DI TULVING Tulving ha ipotizzato lesistenza di almeno tre sistemi di memoria per lelaborazione dei vari tipi di informazione: i sistemi di memoria episodico, semantico e procedurale. La memoria procedurale 竪 quel sistema di memoria sottostante alle esecuzioni che richiedono destrezza. Conoscenza esplicita: riguarda ci嘆 che possiamo descrivere riguardo a ci嘆 che facciamo Conoscenza tacita: riguarda ci嘆 che conosciamo senza esserne consapevoli La memoria episodica 竪 un sottosistema specializzato della memoria semantica che, a sua volta, 竪 un sottosistema specializzato della memoria procedurale.
  • 7. SISTEMI DI MEMORIA E CONSAPEVOLEZZA Tulving (1985) ha suggerito che ai tre sistemi di memoria sono associati diversi gradi di coscienza
  • 8. SISTEMI DI MEMORIA E CONSAPEVOLEZZA La memoria procedurale 竪 anoetica (tale termine significa privo di conoscenza) nel senso che, quando facciamo uso di questa memoria, siamo consapevoli soltanto di ci嘆 che caratterizza la situazione immediata in cui ci troviamo. La memoria semantica 竪 noetica (tale termine riguarda la conoscenza) perch辿, quando ne facciano uso, siamo consapevoli non soltanto della situazione immediata nella quale ci troviamo, ma anche di cose che possono essere assenti in quella specifica situazione. La memoria episodica 竪 autonoetica ( tale termine riguarda la conoscenza di s辿) dal momento che riguarda il ricordo di esperienze personali.
  • 9. MEMORIA IMPLICITA Jacoby e Witherspoon (1982) hanno scritto un articolo nel quale viene descritta la memoria senza consapevolezza, cio竪 situazioni in cui il ricordo di un evento precedente pu嘆 influenzare la codifica di un evento successivo senza che lindividuo sia consapevole di ricordare levento precedente Un tipico esempio di memoria implicita 竪 luso di una procedura appresa in precedenza, anche in un tempo molto lontano (andare in bicicletta, sciare, scrivere, ecc.). Questo tipo di memoria viene spesso dimostrata per mezzo della metodologia del priming (Jacoby e Dallas, 1981): Ai soggetti viene presentata una lista di parole. In seguito, le parole vengono presentate nuovamente ai soggetti, i quali vengono sottoposti, prima ad una prova di riconoscimento e successivamente ad un compito di identificazione percettiva. I soggetti devono cercare di identificare le singole parole presentate per un breve intervallo. Le parole viste, dai soggetti, nella fase precedente vengono identificate pi湛 accuratamente di quelle non viste, indipendentemente dal fatto che le parole vecchie siano state riconosciute come parole gi presentate.
  • 10. MEMORIA IMPLICITA Eich (1984) ha descritto la memoria senza consapevolezza nei seguenti termini: possibile distinguere tra gli effetti che i ricordi di episodi precedenti esercitano nei confronti del comportamento di un individuo, da una parte, dalla consapevolezza che lindividuo possiede a proposito del fatto di stare ricordando degli eventi passati, dallaltra. La distinzione tra il ricordo e la consapevolezza del ricordo 竪 stata investigata da Eich usando un metodo simile a quello di Jacoby e Witherspoon (1982). Ai soggetti veniva dato un compito di shadowing per le parole presentate ad un orecchio e costituenti un brano, e veniva detto loro, che la comprensione, di questo brano, sarebbe stata testata in una seconda fase. Allo stesso tempo, veniva presentata loro, una serie di coppie di parole allaltro orecchio. Ai soggetti veniva detto che lo sperimentatore era interessato alleffetto di questo materiale nei confronti della comprensione e della memoria del brano (listruzione era quella di non prestare attenzione e di non ricordare la coppia di parole).
  • 11. MEMORIA IMPLICITA Le coppie di parole erano del seguente tipo: Il secondo membro della coppia era un omofono (parola che presenta la stessa pronuncia di unaltra ma ha significato diverso): son (figlio) sun (sole) Ciascun omofono era preceduto da una parola il cui significato poteva influenzare il modo in cui lomofono veniva interpretato: youngest son (figlio pi湛 giovane) = son rising sun (sole nascente) = sun Dopo il compito di shadowing i soggetti dovevano fornire un riassunto del brano. In seguito venivano sottoposti ad un compito di riconoscimento delle parole presentate nel canale disatteso (8 su 16) e ad un compito di grafia delle parole presentate oralmente, inclusi i 16 omofoni. Dai risultati dellesperimento 竪 emerso che i soggetti avevano molte difficolt a riconoscere gli omofoni presentati nel canale disatteso e mostravano una tendenza a compitare gli omofoni in maniera coerente con linterpretazione favorita nella fase precedente dellesperimento.
  • 12. MEMORIA IMPLICITA Lesperimento di Eich pu嘆 essere considerato come una dimostrazione dellesistenza di una forma di memoria senza consapevolezza . Schacter (1987) ha preferito lespressione memoria implicita a quella di memoria senza consapevolezza. Anche se queste due espressioni hanno lo stesso significato, forse lespressione memoria implicita descrive questo fenomeno con maggiore accuratezza. La memoria implicita ha luogo quando linformazione che 竪 stata codificata nel contesto di un particolare episodio viene in seguito espressa senza che ci sia un ricordo consapevole o deliberato. Considerati in questo modo, un gran numero di fenomeni possono essere considerati come esempi di memoria impilicita.
  • 13. MEMORIA IMPLICITA E AMNESIA Lamnesia 竪 un disturbo prodotto da lesioni cerebrali e riguarda i pazienti affetti dalla psicosi di Korsakoff, una forma di amnesia che si verifica come conseguenza dellalcolismo cronico. I pazienti affetti da amnesia sono in grado di operare in diversi settori ma sono incapaci di ricordare gli eventi accaduti successivamnete allinsorgenza del disturbo. Anche in pazienti di questo tipo si osservano gli effetti della memoria implicita. Warrington e Wieskrantz (1982) hanno recensito vari studi che sembrano suggerire che i pazienti affetti da amnesia abbiano un rendimento peggiore nei confronti che richiedono luso della memoria esplicita e un rendimento migliore in quelli che richiedono luso di una memoria implicita
  • 14. ESPERIMENTO DI GRAF E SCHACTER Graf e Schacter (1985) hanno usato per questo esperimento sia soggetti normali che soggetti affetti da amnesia A soggetti venivano presentate coppie di parole. In alcune coppie le parole erano associate (buttoned-shirt camicia abbottonata), mentre in altre coppie non lo erano (window-shirt finestra camicia). Uno dei compiti dei soggetti era quello di comporre frasi in cui le parole di ciascuna coppia risultassero evidentemente associate. Per esempio: ripe-apple (matura-mela) --> egli mangi嘆 la mela Ai soggetti veniva poi permesso di leggere nuovamente ciascuna coppia di parole. Ciascun soggetto veniva poi sottoposto ad un test di completamento di parola (memoria implicita) e un test di rievocazione guidata (memoria esplicita).
  • 15. ESPERIMENTO DI GRAF E SCHACTER Il test di completamento di parola pu嘆 essere esemplificato facendo riferimento alla seguente tabella.
  • 16. ESPERIMENTO DI GRAF E SCHACTER Ai soggetti venivano mostrati il primo membro di ciascuna coppia di parole e le prime tre lettere del secondo membro (chiamate frammento dio parola). Il problema 竪 quello di capire se il completamento del frammento produca la stessa parola che era stata presentata inizialmente ai soggetti. Graf e Schacter hanno trovato un effetto di priming sia nei soggetti normali che in quelli affetti da amnesia, sia per le coppie di parole associate che per quelle non associate. I risultati, al contrario del test di completamento di parola, nel caso del test di rievocazione guidata erano diversi , poich辿 il rendimento dei pazienti affetti da amnesia era molto inferiore a quello dei soggetti normali. I risultati di questo esperimento, inoltre, mettono in evidenza la somiglianza tra il rendimento dei soggetti affetti da amnesia e quello dei soggetti normali nei compiti di memoria implicita, a dispetto del fatto che il rendimento dei soggetti affetti da amnesia nei compiti di memoria esplicita sia largamente inferiore a quello dei soggetti normali.
  • 17. SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE PERCETTIVA Recentemente Hayman e Tulving (1989) Tulving e Schacter (1990) hanno suggerito la possibilit che vi sia un altro sistema di memoria distinto da quello della memoria episodica. Questo sistema di memoria, chiamato sistema di rappresentazione percettiva (perceptual representation system) da Tulving e Schacter 竪 ritenuto responsabile degli effetti di priming. I sistemi di memoria episodica e di rappresentazione percettiva vengono considerati da Tulving e Schacter come lespressione di processi diversi. Secondo questi ricercatori, il sistema di rappresentazione percettiva elabora linformazione a un livello pi湛 superficiale del sistema di memoria episodica. Lamnesia potrebbe essere associata al fatto che il sistema di memoria episodica risulta essere danneggiato mentre quello di rappresentazione percettiva potrebbe essere relativamente intatto.
  • 18. MEMORIA SEMANTICA La memoria semantica si riferisce alle informazioni di carattere generale che possediamo a proposito del mondo. Tulving (1972) ha paragonato la memoria semantica ad un dizionario mentale che contiene parole, concetti e le loro relazioni. Luso della memoria semantica pu嘆 essere esemplificato, per esempio, ai tentativi di ricordare il nome di una persona. Pu嘆 capitare talvolta che un nome non ci venga in mente. James (1890) ha descritto tale fenomeno sulla punta della lingua (tip-of-the-tongue-phenomenon). Brown e McNeill (1966) hanno condotto un famoso studio sul fenomeno sulla punta della lingua. Venivano presentate ai soggetti le definizioni di 49 parole a bassa frequenza, esempio: abse, cloaca, nepotism, sampan. Nei casi in cui una definizione produceva il fenomeno i Ss erano in grado di identificare alcuni aspetti della parola critica come, ad esempio la lettera iniziale, il numero di lettere. Spesso erano in grado di giudicare aspetti delle parole che venivano in mente; talvolta sapevano che le congetture errate erano simili alla parola critica nel suono o nel significato.
  • 19. MODELLO A RETE GERARCHICA La formulazione dei primi modelli di memoria semantica inizia con il lavoro di Quillian (1969), il quale si era proposto di creare un programma per calcolatore in grado di capire il linguaggio naturale. Tale programma era chiamato teachable language comprehender (sistema addestrabile per la comprensione del linguaggio), in breve TLC. Il TLC non 竪 soltanto un programma per calcolatore ma anche un modello della memoria semantica. Il modello di Quillian rappresenta la memoria semantica nei termini della rete gerarchica. La rete 竪 costituita da tre tipi di elementi: unit = si riferiscono a insiemi di oggetti e costituiscono i nodi della rete; i nodi sono etichettati con sostantivi; propriet = descrivono le unit e sono etichettati da aggettivi o da verbi; puntatori = specificano le relazioni fra unit diverse e le relazioni tra le unit e le propriet.
  • 20. MODELLO DI QUILLIAN Esempio di struttura di memoria organizzata gerarchicamente
  • 21. MODELLO A RETE GERARCHICA Nel modello di Quillian il recupero dellinformazione dalla memoria semantica corrisponde alla ricerca allinterno di una rete gerarchica. La forma pi湛 semplice di ricerca consiste nellassegnazione di un valore di verit di un enunciato. Il modello si basa sullassunzione che la ricerca allinterno dellar ete gerarchica richieda tempo. Bench辿 questa assunzione possa sembrare ovvia, ci嘆 non di meno essa 竪 essenziale. Il tempo necessario per effettuare la ricerca attraverso la rete, infatti, pu嘆 essere usato per ottenere informazioni a proposito della struttura della rete. Questo approccio allo studio delle strutture psicologiche 竪 chiamato cronometria mentale. Lo sperimentatore fornisce ai soggetti dei compiti che, dal punto di vista teorico, dovrebbero richiedere tempi diversi per poter essere completati e le predizioni teoriche possono essere verificate misurando i tempi di reazione forniti dai soggetti. Il modello di Quillian implica che maggiore 竪 la distanza semantica maggiore 竪 il tempo impiegato dai soggetti per recuperare le informazioni immagazzinate nel nodo superiore.
  • 22. IPOTESI DELLINTERRUZIONE CONDIZIONALE Collins e Quillian (1972) discutono alcuni esperimenti eseguiti assumendo che sia necessario sommare i tempi necessari per concludere ciascuna fase di ricerca allinterno della rete gerarchica. Supponiamo di seguire inizialmente un certo percorso e, in seguito, di seguire un percorso diverso. Il tempo totale necessario per seguire entrambi i percorsi 竪 uguale alla somma dei tempi necessari per seguire ciascuno di essi. Ricerche condotte in seguito, per嘆, hanno messo in evidenza alcuni limiti del modello proposto da Collins e Quillian e anche altri modelli simili ad esso. Uno dei problemi 竪 che questo modello non specifica chiaramente la procedura necessaria per decidere che una frase 竪 falsa. A questo proposito Collins e Quillian hanno avanzato unipotesi chiamata conditional stopping hypothesis (ipotesi dellinterruzione condizionale) Consideriamo una frase falsa come << Un orso polare ha le mani>>. Secondo lipotesi proposta da Collins e Quillian, in questo caso 竪 necessario percorrere tutti i possibili tragitti che collegano orso polare e mani. La ricerca dovrebbe concludersi quando emerge una contraddizione, la quale pu嘆 verificarsi se la propriet specificata 竪 incompatibile con la propriet presente in memoria.
  • 23. MODELLO DELLA PROPAGAZIONE DELLATTIVAZIONE J.R. Anderson (1984) ha osservato che una nozione importante, emersa dallo studio della memoria semantica 竪 quella di propagazione dellattivazione. Secondo questa nozione, nel corso della ricerca entro la rete gerarchica vengono attivati tutti i percorsi della rete lungo i quali la ricerca ha luogo. Lattivazione si propaga dal nodo dove inizia la ricerca. Tanto maggiore 竪 lattivazione di un nodo tanto pi湛 facilmente la sua informazione pu嘆 essere elaborata, ad esempio pu嘆 essere recuperata pi湛 facilmente. Mplti esperimenti sono stati condotti nellambito della memoria semantica. Alcuni degli esperimenti pi湛 noti sono stati recensiti da Meyer e Schvaneveldt (1976). Ai soggetti viene presentata su uno schermo una stringa di lettere e dovevano dire se si trattava di una parola oppure no e successivamente una seconda stringa e dovevano effettuare lo stesso compito. Le stringhe che formavano una parola potevano essere: semanticamente relate: bus - truck semanticamente non relate: bus - sunset I tempi di risposta impiegati per rispondere s狸 alla seconda parola della prima coppia erano pi湛 veloci che nel secondo caso. Leffetto di facilitazione 竪 determinato dal fatto che le prime due parole sono pi湛 vicine nella rete e quindi lattivazione si propaga pi湛 velocemente.
  • 24. MODELLO DELLA PROPAGAZIONE DELLATTIVAZIONE Procedura sperimentale usata da Meyer, Schvaneveldt e Ruddy
  • 25. J.R ANDERSON E ACT La nozione di propagazione dellattivazione 竪 stata incorporata allinterno di una teoria di Anderson (1983) chiamata ACT (Adaptive Control of Thought - Controllo adattivo del pensiero). In questa teoria vi 竪 unimportante distinzione tra memoria dichiarativa e procedurale. La memoria dichiarativa contiene un tipo di conoscenze fatturali che sono immagazzinate nelle reti semantiche. Inoltre, essa contiene un insieme di informazioni sotto forma di reti proposizionali. La proposizione costituisce lunit di analisi pi湛 piccola che pu嘆 essere considerata come unasserzione distinta, ovvero lunit pi湛 piccola che pu嘆 essere giudicata vera o falsa. La memoria procedurale fa uso di sistemi di produzione (production systems), formati da regole a loro volta costituite da una condizione e da unazione. Esempio: Condizione Se A 竪 la madre di B e B 竪 la madre di C Azione Allora A 竪 la nonna di C
  • 26. J.R ANDERSON E ACT La seguente figura illustra in forma schematica la relazione tra memoria dichiarativa e memoria procedurale.
  • 27. MEMORIA DI LAVORO La memoria di lavoro contiene le informazioni che sono accessibili al sistema al momento presente. Tra queste informazioni ci sono le informazioni recuperate dalla memoria dichiarativa a lungo termine e le strutture temporanee che sono state depositate dai processi di codifica e dalle azioni delle produzioni. Fondamentalmente, la memoria di lavoro si riferisce a quella parte della conoscenza dichiarativa, permanente o temporanea, che si trova in uno stato attivo. Anderson, 1983
  • 28. MODELLI CONNESSIONISTI DELLA MEMORIA I modelli connessionisti assumono che linformazione venga elaborata per mezzo delle interazioni tra un ampio numero di unit elementari di elaborazione, ciascuna delle quali invia segnali di tipo eccitatorio oppure inibitorio ad altre unit. (McClelland, Rumelhart e Hinton, 1986). I modelli connessionisti tentano di specificare le microstrutture dei processi cognitivi. Questo significa che, per esempio, questi modelli costituiscono dei tentativi di specificare in maniera dettagliata le modalit di funzionamento dei processi come la memoria.
  • 29. RECUPERARE LINFORMAZIONE DALLA MEMORIA Secondo lapproccio connessionista, le copie di particolari esperienze non vengono immagazzinate in memoria per mezzo della tracce di memoria. Piuttosto, esistono delle unit per le esperienze individuali che sono connesse ad altre unit che rappresentano le varie propriet di unesperienza. McClelland et al. (1986) hanno notato che alcune esperienze sono dotate delle medesime propriet; ci嘆 significa che lunit che rappresenta una particolare propriet tender ad essere connessa con ricordi differenti. Ogni volta che una propriet viene attivata, essa tender ad attivare tutti i ricordi a cui 竪 connessa. Per questa ragione, per poter facilitare la rievocazione di una particolare esperienza, il sistema deve possedere sia connessioni inibitorie che connessioni eccitatorie tra le varie unit.
  • 30. BAHRICK E IL PERMASTORE Bahrick ha dedicato i suoi studi alla memoria a lungo termine dellapprendimento scolastico., poich辿 ha rilevato che poche ricerche si sono occupate di ci嘆 che accade al materiale che noi apprendiamo a scuola, e ha proposto lesistenza di uno stato di memoria relativamente permanente chiamato permastore. La maggior parte dei precedenti studi sulla memoria non si sono occupati della capacit di ritenzione nel corso di lunghi periodi di tempo per rendersi conto che la qualit di alcuni ricordi non peggiora dopo che 竪 passato un certo periodo di tempo. Questi ricordi sono immagazzinati nel permastore. Esempi di ricordi immagazzinati nel permastore sono, secondo Bahrick, le regole aritmetiche e le capacit motorie (andare in bici, suonare il pianoforte, etc.)
  • 31. MEMORIA AUTOBIOGRAFICA I ricordi autobiografici costituiscono una forma di memoria episodica nella quale gli eventi vengono rievocati insieme allindicazione del momento della vita dellindividuo in cui si sono verificati. La ricerca sulla memoria autobiografica ha fatto uso di una tecnica messa a punto da Crovitz e Schiffman (1974) Ai soggetti viene data una lista di 20 parole. Per ogni parola i soggetti devono costruire un ricordo personale e cercare di datarli in maniera precisa (minuti, ore, settimane, mesi, anni). Dai risultati emerge che vi 竪 un regolare declino della frequenza dei ricordi autobiografici in funzione del tempo. La rievocazione di unesperienza precedente coinvolge una serie di livelli: 1. Pianificare per dare inizio allattivit mentale volta a rispondere al quesito autobiografico; quindi attivit finalizzata e strategica; 2. Verificare la traccia remota emergente; 3. Produzione cosciente di un resoconto verbale dellesperienza.
  • 32. MEMORIA AUTOBIOGRAFICA E AMNESIA INFANTILE Un altro processo che influenza la memoria autobiografica 竪 costituito dalla cosiddetta amnesia infantile per cui, la quantit di episodi che vengono ricordati a proposito dei primi anni di vita 竪 minore di quella che ci si aspetterebbe se la memoria declinasse gradualmente con il passare del tempo. Lamnesia infantile inizia verso i cinque anni. Il fenomeno dipenderebbe dal fatto che i bambini di et inferiore a 5 anni fanno esperienza degli eventi in un modo molto diverso da quello reso possibile dalla capacit di descrivere gli eventi per mezzo del linguaggio. Nel momento in cui i bambini iniziano ad utilizzare il linguaggio per rappresentare gli eventi in memoria essi potrebbero perdere contatto con i ricordi precedenti.
  • 33. MEMORIA STORICA Un altro tipo di memoria 竪 rappresentato dalla memoria storica che riguarda i principali fatto storici che hanno influenzato e dato significato agli eventi della nostra vita I fatti sono organizzati in periodi analogamente alla strutturazione delle vita individuale in stadi (infanzia, adolescenza, prima et adulta, mezza et, prima et anziana, tarda anzianit) I periodi storici corrispondono per gli americani ai mandati presidenziali. I fatti storici sono generalmente organizzati in memoria in forma narrativa; perci嘆 una persona disporr di un repertorio di racconti sugli eventi storicamente importanti che hanno avuto luogo nella sua vita.