Conoscere Per Intervenire 2MassimoQuesta presentazione spiega in sintesi le caratteristiche principali del comportamento delle persone autistiche e le linee generali dell'intervento educativo.
Dott.ssa Giorgia Carradori - Stereotipie: causa e strategie di fronteggiament...Istituto WaldenIntervento della dott.ssa Giorgia Carradori al 5 Convegno Nazionale Autismi organizzato dal Centro Studi Erickson (Rimini, 14 e 15 ottobre 2016)
Sull'Educazione EmotivacampustralenuvolePresentazione di Maria Rosa Panté per www.campustralenuvole.altervista.org
sul tema dell'educazione ai sentimenti, alle emozioni, contro il bullismo.
Stereotipo e pregiudizioGianfranco MariniPresentazione in 33 slides sui fenomeni sociali dello stereotipo e del pregiudizio con riferimenti a: Teoria dell'Identità Sociale, Biases, esprimento di Duncan, esperimento di Robber Cave.
Nella linkografia sono indicati i siti da cui sono stati ripresi, rielaborandoli, i testi della presentazione.
Power point autismoadrianamnf13O documento discute o autismo, definindo-o como uma desordem que impede o desenvolvimento de relações sociais e a comunicação em crianças. Apresenta os sintomas como déficits na comunicação, socialização e imaginação, além de respostas anormais aos estímulos sensoriais. Discute também as possíveis causas neurobiológicas e genéticas e propõe abordagens educacionais individuais e o método TEACCH para a escolarização destas crianças.
Sull'Educazione EmotivacampustralenuvolePresentazione di Maria Rosa Panté per www.campustralenuvole.altervista.org
sul tema dell'educazione ai sentimenti, alle emozioni, contro il bullismo.
Stereotipo e pregiudizioGianfranco MariniPresentazione in 33 slides sui fenomeni sociali dello stereotipo e del pregiudizio con riferimenti a: Teoria dell'Identità Sociale, Biases, esprimento di Duncan, esperimento di Robber Cave.
Nella linkografia sono indicati i siti da cui sono stati ripresi, rielaborandoli, i testi della presentazione.
Power point autismoadrianamnf13O documento discute o autismo, definindo-o como uma desordem que impede o desenvolvimento de relações sociais e a comunicação em crianças. Apresenta os sintomas como déficits na comunicação, socialização e imaginação, além de respostas anormais aos estímulos sensoriais. Discute também as possíveis causas neurobiológicas e genéticas e propõe abordagens educacionais individuais e o método TEACCH para a escolarização destas crianças.
Pedagogia - AutismoAurivanO documento fornece um resumo sobre autismo, definindo-o como uma disfunção global do desenvolvimento que afeta a comunicação, relacionamentos e resposta ao ambiente. Ele discute a história, estatísticas, características, diagnóstico e tratamento do autismo, concluindo que embora permanente, o autismo pode ser tratado de forma eficaz com uma equipe multidisciplinar e inclusão social.
Autismoguest1f39a4Autismo é uma alteração cerebral que afeta a capacidade de comunicação, relacionamento e resposta ao ambiente. As pessoas com autismo apresentam anomalias na linguagem, comportamentos repetitivos e dificuldade na interação social. Embora as causas sejam desconhecidas, a intervenção educativa precoce pode estimular a interação e comunicação da criança.
AutismoIshtar Maria Rincon AlvarezEl documento resume la evolución histórica del término autismo a través de tres períodos: 1) 1943-1961, cuando se descubrió el autismo; 2) 1961-1979, cuando la ciencia contribuyó a cambiar la imagen científica del autismo; 3) 1980 hasta la actualidad, con una perspectiva evolutiva. También describe los criterios de diagnóstico, tratamientos como la terapia conductual, y la importancia de intervenciones tempranas en áreas como la comunicación y las relaciones sociales.
Autismo Dr.ssa Villa 10 dicembre 2013CTI_Area_Ulss7Progetto di Miglioramento dell'inclusione scolastica di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico
Autismo dr.ssa Villa 13 febbraio 2014CTI_Area_Ulss7Progetto di Miglioramento dell'Inclusione scolastica di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico.
1. AUTISMO E
COMUNICAZIONE
GIUSEPPE MAURIZIO ARDUINO- Psicologo Dirigente responsabile Centro Autismo ASL CN 1 Mondovì
PROVINCIA DI MILANO
Formazione in service Autismo: Promuovere lo sviluppo delle abilità nell’ambito familiare
Aprile 2009
2. • L’alterazione riguarda non solo il linguaggio ma
anche le altre forme di comunicazione
• Il linguaggio quando è presente viene poco usato
a scopo comunicativo
• È presente ecolalia, inversione di pronomi,
ripetitività
• Deficit nella pragmatica della comunicazione
• La comprensione è spesso deficitaria
• Difficoltà di generalizzazione delle competenze
apprese
In sintesi ……
3. La più importante tra le necessità espresse dai
genitori
La condizione necessaria per avviare un
intervento educativo/riabilitativo
Un aspetto importante per intervenire sui
problemi di comportamento e ridurli
La possibilità di comunicare con il
bambino autistico è
4. Comunicazione e comportamento
• Molti dei problemi di comportamento sono tentativi non
verbali di comunicare (Durand e Carr, 1991)
• L’incremento della comprensione, anche se rudimentale,
ha spesso come effetto una riduzione dei comportamenti
problematici (aggressività, rabbia, rituali, ecc) e un
aumento dell’interazione sociale (Howlin e Rutter, 1987)
• L’apprendimento di abilità di comunicazione funzionale si
accompagna alla riduzione dei comportamenti
problematici.
5. È importante capire:
Qual è il livello di comprensione del
bambino
Qual è il modo con cui il bambino esprime
i propri bisogni, interessi e stati d’animo
Cos’è che motiva il bambino a comunicare
6. Qual è il livello di comprensione del bambino ?
Il bambino capisce meglio:
linguaggio parlato (livello di complessità)
linguaggio scritto (livello di complessità)
gesti – segni
foto – immagini – disegni
oggetti
comunicazione motoria
7. linguaggio parlato (livello di complessità)
Il soggetto comprende il significato di singole parole (per es.:
porge o indica un oggetto richiesto dicendogli il nome
dell’oggetto) ?
Il soggetto comprende il significato di frasi di una certa
lunghezza e complessità (per es.: esegue una consegna data
dicendo una frase, due o più frasi, ecc..) ?
Il soggetto comprende consegne contestuali (per es.: va a
sedersi a tavola quando si dice che è pronto da mangiare, va a
prendere le scarpe quando glielo si chiede) ?
8. linguaggio scritto (livello di complessità)
Il soggetto comprende il significato di singole parole scritte
(per es.: porge un oggetto richiesto mostrandogli la scritta con
il nome dell’oggetto; associa la parola scritta all’oggetto) ?
Il soggetto comprende il significato di frasi scritte di una certa
lunghezza e complessità (per es.: esegue una consegna data
scrivendo una frase, due o più frasi: portami la palla; prendi la
palla e portala a mamma …) ?
9. Gesti - segni
Il soggetto esegue consegne date con gesti semplici (per es.: si
siede se gli si indica o si tocca la sedia; porge un oggetto che
ha in mano se gli si porge la mano aperta) ?
Il soggetto comprende il significato gesti convenzionali (per
es.: comprende il “no” dato scuotendo la testa o con il dito
indice; si ferma di fronte al gesto di “stop”; comprende il
“basta” fatto con un gesto delle mani …) ?
10. Foto, disegni, pittogrammi
Il soggetto comprende che un’immagine rappresenta un oggetto
(per es.: associa, ponendo sopra, un oggetto alla foto dello
stesso; mette in una scatola con la foto di un oggetto, oggetti
corrispondenti alla foto) ?
Il soggetto esegue consegne date attraverso un’immagine
(porge un oggetto se indicato mostrando o indicando la foto
corrispondente; imita un’azione o un’espressione mostrata
attraverso un immagine) ?
Il soggetto comprende che l’immagine indica che si sta
andando a svolgere una certa attività (si dirige verso un luogo –
per es. la porta – quando gli viene mostrata la foto dei giardini)
?
11. Oggetti
Il soggetto associa un oggetto ad un altro oggetto identico (per es.
mette nella scatola dove si trova un oggetto, oggetti identici) ?
Il soggetto esegue consegne date attraverso un oggetto (per es.:
va a inserire un gettone/forma da incastrare, attraverso una
fessura, in una scatola quando gli viene dato il gettone/la forma
da incastrare; porta le scarpe nella scarpiera quando gli
vengono date ) ?
Il soggetto comprende che l’oggetto indica che si sta andando a
svolgere una certa attività (si dirige verso la tavola quando vede
che la mamma prende la tovaglia; va verso la porta quando gli
viene mostrata la chiave dell’auto) ?
12. Comunicazione motoria
non solo comprensione …. anche imitazione
Il soggetto comprende la guida fisica (completa un attività dopo
che è stato guidato inizialmente, per es.: mette oggetti una scatola
dopo che è stato guidato a farlo) ?
Il soggetto esegue consegne date attraverso un modello “in
differita” (per es.: fa un azione dopo che gli è stato mostrato come
fare; imita azioni fatte con oggetti: per es. tira la palla in un
canestro dopo dimostrazione; suona una campanella dopo che gli
è stato mostrato come fare ) ?
Il soggetto esegue consegne date attraverso un modello “in
diretta” (usando un oggetto identico all’interlocutore: imita azioni
fatte con un oggetti: per es. fa saltare una pallina sul tavolo ) ?
13. Qual è il modo con cui il bambino esprime i
propri bisogni, interessi e stati d’animo?
Il bambino si esprime con:
linguaggio parlato (livello di complessità)
linguaggio scritto (livello di complessità)
gesti – segni
foto – immagini – disegni
oggetti
comunicazione motoria
14. Cos’è che motiva il bambino a comunicare?
Quali sono le situazioni, i
bisogni, le cose che spingono
il bambino a comunicare?
Perché il bambino comunica?
La motivazione è il motore della comunicazione
15. Da Watson L.R., Lord C., Schaffer B., Schopler E., La comunicazione spontanea
nell'autismo (secondo il metodo Teacch), Erickson, Trento, 1997.
1. CHIEDERE QUALCOSA: il bambino fa capire che vuole che gli si
dia qualcosa (oggetto), che si faccia qualcosa per lui (azione), o chiede
l’autorizzazione per fare qualcosa.
2. ATTIRARE L’ATTENZIONE: il bambino fa capire che vuole che
una certa persona lo guardi, gli presti attenzione
3. RIFIUTARE/OPPORSI: il bambino esprime il rifiuto di un oggetto o
un’attività che gli viene proposto.
4. FARE DEI COMMENTI/OSSERVAZIONI: il bambino segnala dei
commenti su se stesso, su oggetti, su altri, che fanno parte
dell’ambiente circostante.
FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE
16. 5. DARE INFORMAZIONI: il bambino da informazioni su qualcosa
che è successo o che deve succedere, fa capire qualcosa che l’altro
non sa, lo “informa” rispondendo ad una domanda di cui l’altro non
conosce la risposta.
6. RICERCARE/CHIEDERE INFORMAZIONI Il bambino fa capire
che vuole sapere qualcosa o che vuole informazioni su qualcosa che
sta cercando.
7. ESPRIMERE EMOZIONI: il bambino fa capire come si sente,
fisicamente e psichicamente, manifesta il suo piacere o malessere
8. COMPORTAMENTI SOCIALI: il bambino si esprime utilizzando
routine sociali (per es. i saluti)
FUNZIONI DELLA COMUNICAZIONE