Questa presentazione spiega in sintesi le caratteristiche principali del comportamento delle persone autistiche e le linee generali dell'intervento educativo.
Giorgia Carradori, Delia Bellifemine, Eleonora Mattei - Intervento ABA in cla...Istituto Walden
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Intervento delle dott.sse Giorgia Carradori, Delia Bellifemine, Eleonora Mattei al 6属 Convegno Nazionale Autismi organizzato dal Centro Studi Erickson (Rimini, 4 e 5 maggio 2018)
Giorgia Carradori, Delia Bellifemine, Eleonora Mattei - Intervento ABA in cla...Istituto Walden
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Intervento delle dott.sse Giorgia Carradori, Delia Bellifemine, Eleonora Mattei al 6属 Convegno Nazionale Autismi organizzato dal Centro Studi Erickson (Rimini, 4 e 5 maggio 2018)
Autismo e quotidianit, Anna Bovi Pres. ANGSA Lombardia - Conf. lancio app Im...App42 Srl - Finger Talks
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Intervento alla conf stampa "Autismo: nuovi strumenti per la vita quotidiana" per il lancio del progetto Finger Talks e della app Immaginario.
Tema: autismo e problematiche quotidiane
Verbal behavior refers to language from a behavioral perspective. There are several types of verbal behaviors including echoics, mands, tacts, and intraverbals. Echoics are verbal responses that exactly match the verbal stimulus, like repeating a word. Mands are requests. Tacts are labels for stimuli in the environment. Intraverbals involve responses to verbal questions or statements. Each type of verbal behavior is evoked by a different stimulus and reinforced in its own way.
1. Autismo: metodologie di osservazione
e strategie di intervento nella scuola
dellinfanzia
Novembre 2007 Gennaio 2008
M. Gibertoni, R. Padovani
Centro per lAutismo, ASL di Modena
2. Comportamento problema:
comportamento disadattativo che il soggetto
manifesta di fronte a un qualche evento ambientale
e a causa delle proprie difficolt comunicative e
sociali.
Pu嘆 arrivare ad interferire con lo sviluppo e
lapprendimento di competenze sociali (ad es.,
richiedere, scegliere) e/o strumentali (ad es., lavoro
in autonomia).
4. Comportamento
osservabile
Cause invisibili Non capisce le regole,
Non sa fare quel gioco,
Non ha capito il linguaggio,
Non sa per quanto tempo
dovr fare quella cosa,
Non 竪 interessato a quel
gioco in quel momento (e
non riesce a comunicarlo),
Il comportamento problema 竪
stato rinforzato,
Comportamenti problema:
auto/eteroaggressivit, fa
sempre la stessa cosa,
rompe tutto, picchia gli altri
bimbi, non sta a sedere, non
collabora, tira i capelli a tutti,
5. La quasi totalit dei comportamenti
problema 竪 controllata da variabili
contestuali.
I comportamenti problema NON sono
infatti un sintomo biologico dell'autismo.
6. Analisi funzionale del comportamento problema
- Svolge una funzione specifica
- Ha un preciso intento comunicativo che va rispettato
- Si correla con gli eventi che lo precedono e che seguono;
non si manifesta casualmente
- Pu嘆 avere molteplici funzioni
7. Variabili che comunemente influenzano i comportamenti
problema
Variabili educative/curriculari: compiti difficili, cambiamenti di routine,
programmi imprevedibili, assenza di rinforzi, compiti con alti tassi di
errore, lentezza delle istruzioni, lalunno non ha possibilit di scelta o
esegue compiti per lui non significativi
Variabili ambientali: ambiente rumoroso, ambiente nuovo o sconosciuto,
numero di persone presenti, posti a sedere scomodi,
temperatura/illuminazione inadeguate, spazio tra le persone
inadeguato
Variabili individuali: fame o sete, dolore, malattie/allergie, tono dellumore
Variabili sociali: cambio di operatori, presenza e attenzione dei coetanei o
degli operatori, vicinanza dei famigliari
8. Lavorare sui comportamenti problema significa:
Definirli il pi湛 descrittivamente possibile (il bambino non vuole
stare con gli altri vs. il bambino tira i capelli ai compagni)
Osservare bene quello che accade prima (ANTECEDENTI) e
quello che accade dopo (CONSEGUENZE)
Fare ipotesi sulla natura comunicativa del comportamento
problema (per fornire al bambino strategie comunicative pi湛
adattive)
9. Analisi ABC:
ANTECEDENTI si pu嘆 modificare ci嘆 che solitamente fa scattare i
comportamenti problema (ad es. la proposta di compiti difficili, il
cambio di ambiente, )
BEHAVIOUR (comportamento) selezionare comportamenti sostitutivi a
quelli problematici che abbiano il medesimo scopo comunicativo e lo
stesso effetto (ad es. il bambino tira gli oggetti per ottenere aiuto pu嘆
essere sostituito da un codice verbale come aiuto oppure dallutilizzo
del contatto oculare)
CONSEGUENZE non rinforzare il comportamento indesiderato (il
bambino non riceve attenzione quando si morde) e rinforzare quello
alternativo (il bambino riceve attenzione quando chiama o tocca
linsegnante).
12. Xaiz e Micheli (2001). Gioco e interazione sociale nellautismo. Erickson
13. Esistono tre categorie di RINFORZO che tendono al mantenimento
e all'acquisizione di un comportamento problema:
- rinforzi positivi: ottenimento di uno stimolo gradevole (ad es.,
attenzione sociale, un oggetto, un evento) contingente all'insorgere
del comportamento problema;
- rinforzi negativi: rimozione di uno stimolo sgradevole (ad es., un
compito da svolgere, un'interazione sociale, un rumore fastidioso)
contingente all'insorgere del comportamento problema;
- rinforzi automatici: situazioni indipendenti dall'ambiente sociale
nelle quali il comportamento 竪 mantenuto da meccanismi ad esso
intrinseci (ad es., piacere legato all'autostimolazione corporea,
piacere legato alla stimolazione visiva).
14. Il trattamento e la prevenzione dei comportamenti
problema:
1. Adattamento dellambiente: poco caos, uso di supporti
visivi per definire le attivit da svolgere, chiarezza nella
struttura delle attivit (prendo una scatola a sn uso i
materiali al suo interno ripongo la scatola a dx),
attenzione alluso del linguaggio, attenzione alle richieste
2. Motivazione: Cosa 竪 motivante per un bambino
autistico? Un bambino mostra un determinato profilo di
aree di competenza ed altre di debolezza, come organizzo
il suo programma abilitativo?
15. 3. Rinforzi: servono a stimolare la motivazione. Ci sono
differenti livelli: a) rinforzi primari (cibo, bevande), b)
rinforzi secondari (attivit che il bambino ha imparato a
gradire), c) rinforzi sociali (bravo), d) rinforzi generalizzati
(dopo tot stelline guadagnate il bambino pu嘆 avere un
rinforzo di livello precedente)
16. 4. Strumenti comportamentali:
estinzione dei comportamenti non desiderati (ignorarli per
rimuovere qualsiasi tipo di rinforzo);
sovracorrezione (ogniqualvolta si presenta il
comportamento problema il bambino deve agire un
comportamento molto costoso tira gli oggetti li mette
a posto tutti quanti);
punizione (chiara definizione del contratto: se fai x avrai y,
se non fai x niente y; rimozione di oggetti desiderati)
17. DISTURBO AUTISTICO
Lattuale definizione di autismo infantile si basa sulla
presenza prima dei 3 anni di una triade di sintomi
relativi a:
2. Una grave alterazione della reciprocit sociale;
3. Una grave anomalia della comunicazione verbale e non
verbale;
4. Un repertorio comportamentale ristretto con stereotipie
motorie e persistente ed eccessivo interesse per parti di
oggetti.
18. 1. Compromissione qualitativa dellinterazione sociale
(almeno due)
Marcata compromissione nelluso di svariati comportamenti non
verbali, come lo sguardo diretto, lespressione mimica, le posture
corporee, e i gesti che regolano linterazione sociale;
Incapacit di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello di
sviluppo;
Mancanza di ricerca spontanea della condivisione di gioie,
interessi o obiettivi con altre persone (per es., non mostrare,
portare, n辿 richiamare lattenzione su oggetti di proprio interesse);
Mancanza di reciprocit sociale o emotiva.
19. 2. Compromissione qualitativa della comunicazione
(almeno uno)
Ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato
(non accompagnato da un tentativo di compenso attraverso
modalit alternative di comunicazione come gesti o mimica);
In soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione
della capacit di iniziare o sostenere una conversazione con altri;
Uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio eccentrico;
Mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi di
imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo.
20. 3. Modalit di comportamento, interessi e attivit,
ristretti, ripetitivi e stereotipati
(almeno uno)
Dedizione assorbente ad uno o pi湛 tipi di interessi ristretti e
stereotipati anomali o per intensit o per focalizzazione;
Sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici;
Manierismi motori stereotipati e ripetitivi (battere o torcere le mani
o il capo, o complessi movimenti di tutto il corpo);
Persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti
21. lo spettro autistico
Livello di reciprocit sociale
Livello di comunicazione verbale e non verbale
Repertorio degli interessi e delle attivit
23. Inizialmente le abilit di comunicazione sono non-verbali:
Orientamento
Attivazione
Attenzione
Interesse per il viso umano
Scambio di turni
Integrazione sensoriale
Attenzione congiunta
Emozione congiunta
Imitazione
Riconoscimento dellintenzione
Intersoggettivit primaria
(fino ai 7-9 mesi)
Intersoggettivit secondaria
(dai 9-12 mesi in poi)
24. GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO E DELLE ABILITA COMUNICATIVE,
COGNITIVE E NEUROPSICOLOGICHE DEI SOGGETTI CON DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO油
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COMUNICAZIONE Verbale In comprensione
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SI: esegue comandi,
utilizza suggerimenti verbali
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油
油
NO: non modifica il proprio
comportamento in risposta
al linguaggio altrui
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In espressione
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SI: linguaggio
ecolalico oppure
linguaggio
inespressivo oppure
linguaggio
comunicativo
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NO: linguaggio
assente
Non verbale Gesti (indicazione, richiesta, gesto del s狸 e del no,
gesti descrittivi, gesti simbolici, ecc.)
Mimica delle espressioni facciali
Postura del corpo
Tono e prosodia della voce
Sguardo
25. SOCIALIZZAZIONE Isolamento totale con
fastidio per gli approcci
degli altri
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Passivit rispetto agli
approcci degli altri ma
non completo isolamento
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Tentativi pi湛 o meno goffi
di avere scambi con gli
altri
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26. AUTONOMIE
SOCIALI
Utilizzo di routine
sociali (saluto,
ringraziamento,
ecc.)
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Capacit di
rispettare turni
comunicativi
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Capacit di
rispettare turni di
gioco
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Sorriso o pianto
adeguato al
contesto
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Manifestazioni di
condivisione di
emozioni
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Condivisione
dellattenzione per
un oggetto o una
situazione
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Capacit di
comprendere il
punto di vista degli
altri (regole,
preferenze, ecc.)
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Gioco simbolico
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油
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30. Quali abilit?
- Ambito comunicativo (linguaggio, gestualit, intenzione
a comunicare)
- Reciprocit sociale
- Gioco
- Ambito cognitivo/neuropsicologico (linguaggio, motricit
fine, motricit grossolana, percezione visiva, attenzione
uditiva e visiva, coordinazione oculo-manuale)
- Autonomie personali
31. Strategie dintervento
EDUCAZIONE STRUTTURATA: la strutturazione del
contesto (tempo e spazio) chiarisce al bambino cosa ci si
aspetta da lui fornisce prevedibilit allambiente (riduce
lansia) permette di fare richieste al bambino.
STRATEGIE VISIVE
MOTIVAZIONE
RINFORZI
FACILITAZIONI
32. 1. Strutturazione dello spazio (DOVE?)
2. Strutturazione del tempo (QUANDO? PER
QUANTO TEMPO?)
3. Prevedibilit e ripetizione delle attivit proposte
(CHE COSA?)
4. Cura per la motivazione (PERCHE?)