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La pratica di googlare per conoscere l’affidabilità di un prodotto o la reputazione di un’azienda si è estesa ora anche alle persone. Così dopo il QI (quoziente intellettivo) ed il QE (quoziente emotivo) si è inaugurata da tempo la frontiera del QG (quoziente Google). Il nome di una persona, al pari di un marchio d’azienda, anche su internet è associato a valori che influenzano il comportamento degli altri: superiori, potenziali clienti o elettori. “Today – dice il guru del management Tom Peters- in the Age of the Individual, you have to be your own brand”. Molti manager, professionisti e politici hanno capito che il proprio successo, ma anche quello del gruppo che rappresentano, passa attraverso l’applicazione di una strategia di personal branding che preveda l’uso delle nuove tecnologie. Attraverso il racconto e l’uso di video di esponenti del mondo manageriale e politico mostrerò le potenzialità e le minacce di strumenti quali per esempio blog e social network per l’affermazione di un brand personale.Read less