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POLITECNICO DI STUDI AZIENDALI DI LUGANO
I.S.S.E.A. S.A. UNIVERSITÀ PRIVATA
Facoltà di Scienze Aziendali
Laurea Specialistica “MBA” (Master Business Administration)
Titolo della tesi:
Turismo esperienziale: teoria, modelli, soluzioni.
Candidato: Luca Meacci, matricola n° 2286/14
Relatore: Prof. Marcello Incognito
Anno accademico 2015 - 2016
Sessione del 13 marzo 2016
1

Luca Meacci – Discussione della tesi: Turismo esperienziale: teoria, modelli, soluzioni. – 13 marzo 2016 2
INTRODUZIONE
La tesi “Turismo esperienziale: teoria, modelli, soluzioni” si è sostanziata dall’intersezione
delle competenze acquisite:
• esperienze professionali in Business Administration;
• orientamento verso la modellizzazione (Laurea Specialistica in Matematica Applicata);
Inoltre, all’interno di un gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Firenze, sotto il
coordinamento del Prof. Giovanni Liberatore l’autore ha lavorato su:
• astrazione di un nuovo modo di vedere il processo di esperienza
• modello Experiential Point Senses-based per la costruzione di esperienze turistiche ad alto
coinvolgimento del consumatore.
Tali risultati sono stati presentati nel 2015, alla conferenza internazionale IMIC2015: 1st
International Conference on Experiential Tourism tenutasi a Santorini in Grecia dal 9 al 11
ottobre.
Allo stesso tempo, in ambito di impresa, l’autore si è dedicato alla predisposizione del
Business Plan della start-up innovativa Smart Destination Advisory, per la candidatura a Spin-
off dell’Università di Firenze e pre-incubata, nel 2015, nell’Incubatore Universitario
Fiorentino (IUF).

Il turismo esperienziale è un campo che offre ampie opportunità di ricerca e di business. La tesi
si è approcciata a questo tema, partendo dallo stato dell’arte per spingersi fino sulla frontiera,
proponendo in modo organico:
1. una chiara esposizione della teoria in relazione allo stato dell’arte della materia;
2. la spiegazione di modelli per la costruzione di esperienze turistiche di successo;
3. un’ipotesi di impresa in grado di aiutare chi cerca soluzioni imprenditoriali in tale campo.
Tale fine composito è stato mirato, concentrandosi nel mettere in risalto i contenuti innovativi
sviluppati dall’autore in questi anni di attività e durante il corso di Laurea Specialistica in
Business Administration del Politecnico di Studi Aziendali di Lugano.
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”.
John Steinbeck. Premio Nobel per la Letteratura nel 1962.

Capitolo 1: La dimensione economica dell’esperienza
Esperienza: la “conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica,
di una determinata sfera della realtà”. Etimol. “experientia”, da “experiens”, p. p. “experiri”, cioè
“provare”, “sperimentare”. Vocabolario della Lingua Italiana Traccani
“L’esperienza non è ciò che accade a un uomo, ma ciò che un uomo fa utilizzando ciò che gli
accade” A. Huxley, Testi e pretesti, 1932
functional consumption experiential consumption
Economia delle esperienze
PINE B. J., GILMORE J. H. (1999), The
Experience Economy
“Le esperienze costituiscono una terza
proposta economica che si distingue dai
servizi tanto quanto i servizi si distinguono
dai beni ”
Marketing esperienziale
SCHMITT B. (1999) Experiential marketing.
Individua nell’esperienza lo strumento ideale
per far percepire ai clienti un valore aggiunto
connesso con l’acquisto di beni e servizi
Progressione del valore economico

Capitolo 2: Il turismo esperienziale
Il prodotto turistico come prodotto esperienza
Il vero cambiamento è l’introduzione del concetto di prodotto esperienza turistica, secondo il
quale l’impresa turistica deve intendere l’esperienza come un’ulteriore proposta economica, che
vada ad aggiungersi e di ordine superiore.
Gli ambiti dell’esperienza
Inscenare delle esperienze non significa
intrattenere i clienti, ma coinvolgerli
sul piano personale.
L’esperienza come ciclo continuo
L’esperienza turistica è un processo che fa parte di un ciclo ampio e continuo, in quanto inizia nel
momento in cui il turista formula il desiderio di viaggiare e comincia ad informarsi per definire le
proprie preferenze, per poi proseguire, al termine del viaggio, con il ricordo dell’esperienza
vissuta e con lo scambio di impressioni attraverso le sue reti sociali.
L’esperienza turistica si articola in tre fasi principali:
• pre-experience (fase del sogno),
• in-experience (fase delle sensazioni e delle emozioni),
• post-experience (fase del ricordo).

Capitolo 3: L’impatto del web e il Travel 2.0
L’impatto di internet sul mercato turistico
[Tourism Economics, 2013]
L’uso della tecnologia all’interno del ciclo di
esperienza
[Google Travel Study, 2014]
Web Web 2.0 Travel 2.0
Il Web 2.0 “è uno strumento ineludibile per chi lavora oggi nel turismo. O lo si adotta o si
rischia di essere scavalcati”. C. Peraboni, Direttore Generale di Fondazione Fiera Milano.

Capitolo 4: Modelli
La teorizzazione di modelli per il turismo esperienziale è di recente attenzione e offre
un’avvincete opportunità di ricerca. Lo scopo di questo capitolo è proporre modelli che
permettano di “misurare”, ovvero valutare le esperienze, e che rappresentino strumenti e modus
operandi di riferimento attraverso i quali progettare e costruire prodotti-esperienze di successo.
I modelli
• Il modello del Teatro, elaborato da Fabio Forlani;
• Il modello Tourist Experience Design, ideato da Andrea Rossi e Maurizio Goetz;
• Il modello Experiential Point Senses-based, di Luca Meacci e Giovanni Liberatore.

Il modello Experiential Point Senses-based

Allegato: Business Plan Btuscan.com
L’oggetto principale del piano di impresa Btuscan.com è una piattaforma innovativa di gestione
delle destinazioni turistiche che, basandosi su un modello strategico ed operativo propone una
offerta turistica esperienziale, puntando alla valorizzazione delle rete degli attori del territorio.
Posizionamento rispetto ai competitors
Scenario macroeconomico – Mercato – Prodotto – Modello di Business - Analisi SWOT –
Tecnologia e Ricerca – Piano esecutivo – Piano economico-finanziario – Risorse Umane

CONCLUSIONE
L’intento della tesi è stato quello di avere la forza descrittiva per contenere in un testo unico
elementi di interesse sia da un punto di vista di ricerca accademica, sia da una prospettiva
operativa per chi lavora o intende operare nel turismo esperienziale.
Sul lato accademico, in particolare riassumiamo tra i risultati ottenuti:
• Ampia e aggiornata bibliografia;
• Dettagliata introduzione teorica sulla economia delle esperienze;
• Distinzione tra marketing esperienziale e prodotto-esperienza;
• L’innovativo modo di schematizzare il processo esperienza;
• Il nuovo e originale modello Experiential Point Senses-based, basato su
un approccio multi-sensoriale globale ed olistico.
A livello di business, riteniamo quali punti di maggiore importanza:
• L’approfondimento sul ruolo del WEB nell’evoluzione dell’esperienza
turistica;
• I dati raccolti, sulla dimensione del mercato e il comportamento dei
consumatori;
• I modelli presentati, che possono guidare nella costruzione di
esperienze turistiche di successo;
• L’impostazione del Business Plan per Smart Destination Advisory e
Btuscan.com, perché contiene aspetti sia di contenuto che di metodo
utili per coloro che cercano soluzioni imprenditoriali nel campo del
turismo esperienziale.
“Dopotutto lo scopo
della vita
è quello di viverla,
di gustare al
massimo
l'esperienza
e di desiderare con
ardore e senza
paura
un’esperienza
rinnovata e più
intensa”.
Eleanor Roosevelt

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