Il documento tratta della sicurezza e delle condizioni di vita degli immigrati nel settore agricolo in Italia, evidenziando che il 44% di essi si rifornisce di acqua da fonti temporanee e che molti vivono in strutture precarie senza accesso ai servizi igienici. Negli ultimi anni, il numero di immigrati impiegati in agricoltura è aumentato significativamente, ma i fondi per la formazione sulla sicurezza sono insufficienti e gli infortuni sul lavoro sono in aumento. Inoltre, il 90% dei lavoratori agricoli extracomunitari proviene dall'Europa dell'est.