�ݺ�ߣ

BIBLIOTECHE SCOLASTICHE TRA CULTURA DEL LIBRO E NUOVE TECNOLOGIE Storia della scrittura, del libro e della stampa Ada Manfreda, marzo-maggio 2006, ITC ‘Bachelet’ di Copertino

Dal mondo dell’oralità alla nascita della scrittura Ciò che caratterizza l’uomo in riferimento alle altre specie è il possedere, oltre agli strumenti (prerogativa questa non esclusivamente umana), il LINGUAGGIO

Il linguaggio: che cos’è Il linguaggio è il frutto del lavoro interpretativo che gli essere umani compiono nel rapportarsi alla realtà e agli altri simili Il linguaggio è il mezzo attraverso cui il pensiero si forma (non esiste un pensiero pre-formato che il linguaggio esternalizza) [ogni volta che penso alla cosa penso pure al suo nome ed ogni volta che pronuncio il nome di una cosa nella mia mente viene evocata la cosa nominata]

Rapporto tecnica-linguaggio Il nesso tecnica-linguaggio, che oggi può apparire peculiare dei tempi che viviamo (computer-comunicazione), ha piuttosto contrassegnato tutta la storia dell’uomo Il continuo modificarsi ed evolversi di tale nesso ha prodotto numerose ‘rivoluzioni’, vale a dire momenti di discontinuità epocali, capaci di produrre cambiamenti davvero determinanti

L’avvento della scrittura L’interazione tecnica-linguaggio produce la sua prima ‘invenzione’: LA SCRITTURA L’avvento della scrittura ristruttura la coscienza dell’uomo, rendendo possibili nuovi modi di esercitare la soggettività, aprendo nuovi orizzonti alla sensibilità, alle emozioni ed al pensiero.

Principali trasformazioni prodotte ORALITA’ Mondo mitico Pensiero situazionale, mnemonico, caratterizzato da assenza di logica formale Stile ripetitivo-formulaico Ritualità e reiterazione stereotipa nella fruizione della conoscenza che avviene in modo collettivo L’individuo è indistinto dal gruppo SCRITTURA Pensiero critico e analitico L’individuo si stacca dal gruppo e si oggettivizza rispetto alla realtà La conoscenza non è più collettiva ma viene costruita individualmente (lettura e scrittura individuali) Oggettivazione della conoscenza che può essere fruita separatamente, in altri luoghi e in altri tempi

Prime attestazioni della scrittura Tra il IV e il II millennio a.C. In civiltà stanziali, prevalentemente dedite all’agricoltura E’ uno strumento che risponde ad esigenze di carattere economico-amministrativo, ovvero politico, ovvero ancora religioso.

La scrittura mesopotamica Il supporto e lo strumento di registrazione sono rappresentati da argilla fresca e da uno ‘stilo’ L’unità minima costitutiva di questa tecnica scrittoria è il ‘cuneo’ da cui scrittura cuneiforme

Come si arriva al libro? Percorriamo a ritroso le tappe che hanno contraddistinto il processo di nascita ed evoluzione del libro nella forma che noi oggi conosciamo Tutto ha origine in EGITTO

Le tappe – 1. Dal papiro… Pianta che cresce lungo le rive del Nilo: cyperus papyrus, dalle cui fibre si ricava il supporto che per millenni è stato utilizzato per la scrittura In molte lingue europee oggi il termine carta presenta affinità col termine papiro: papier in francese; paper in inglese; papel in spagnolo; Papier in tedesco. Uno dei nomi greci della pianta era byblos ed evidenti anche qui sono i nessi nella composizione di parole relative al libro ed al suo mondo: biblioteca, bibliofilia, bibliografia, biblioteconomia… Lavorazione: Lettura: Breve storia della scrittura e del libro , p. 8

Il rotolo Il rotolo o volumen , ottenuto incollando più fogli di papiro (di solito 20) ed arrotolati in senso orizzontale; Il volumen costituisce il libro per antonomasia dell’antichità classica sia nel mondo greco, sia nel mondo romano, dove la sua adozione fu più tarda, favorita dall’introduzione della cultura greca e dall’arrivo – come bottini di guerra – di intere biblioteche dall’Oriente ellenistico

La biblioteca Più rotoli insieme venivamo custoditi in posizione verticale in una scatola cilindrica, chiusa da coperchio e munita di una cinghia infilata in anelli per il trasporto Tale scatola era detta capsa o bibliotheca La più antica bibliotheca venne rinvenuta ad Ercolano tra il 1752 e il 1754: oltre mille papiri, con rotoli greci e latini

I rotoli di Exultet Ingegnosa invenzione del Medioevo Rotoli liturgici contenenti la preghiera per la benedizione del cero pasquale recitata dal diacono durante la cerimonia del Sabato Santo che ha inizio appunto con la parola che li definisce Rotoli di tipologia particolare in quanto presentano delle novità: Per materia : non più realizzati con il papiro, ma con l’allora più comune pergamena Per fattura : fogli non più incollati, ma cuciti Per confezione : l’avvolgimento dei rotoli è in senso verticale Per ‘veste grafica’ (diremmo oggi): compaiono le illustrazioni in abbinamento al testo Lettura: Breve storia della scrittura e del libro , p. 15

Le tappe – 2. Al Codice … Dal II secolo d.C. circa, l’utilizzo dei rotoli di papiro viene contrastato da un’altra forma per veicolare i testi: IL CODICE Supporto a ‘pagine’, da sfogliare e non da svolgere, precursore del libro moderno Del codice esistono tracce già nell’antichità, ma solo latina: i libri ‘a soffietto’ di tela di lino, i ‘libri lintei’ del popolo etrusco, fino ad arrivare ai ‘libri lignei’ ( codex , termine latino per indicare più tavolette-lamine di legni particolari congiunte per mezzo di un filo passante attraverso fori) La transizione al nuovo supporto e la sua definitiva affermazione si completerà nel corso del IV secolo

Struttura di un codice Costituito da fogli, piegati e riuniti a formare fascicoli, poi cuciti lungo la linea di piegatura I fogli sono di pergamena (sua preparazione: Lettura, Breve storia del…, p. 23-24) Ogni fascicolo che compone il codice assume la denominazione del ‘cardinale’ dei fogli in cui il fascicolo stesso è piegato e quindi suddiviso: duerno, terno, quaderno, quinterno Una curiosità: “è stato calcolato che per l’allestimento di un codice di media grandezza e media consistenza (150 carte di mm 240x160) fossero necessari 12 animali e ben 500 ne sarebbero stati utilizzati per la confezione della celeberrima Bibbia Amiatina)”

I codici in pergamena e poi di carta Una importante svolta è imposta dall’apparizione e diffusione nell’Europa del XII secolo della Carta. Nella seconda metà del Quattrocento oltre la metà della produzione libraria in Francia e in Italia era cartacea Storia e produzione: Lettura da Breve storia …, pp. 26-28)

Intorno alla metà del Quattrocento Transizione epocale: Le tappe – 3. Al libro a stampa… Manoscritto Libro a stampa

La xilografia Sistema di riproduzione di libri introdotto in Germania nella seconda metà del Quattrocento Tecnica basata sull’utilizzo di matrici in legno duro interamente incise a rilievo o a incasso, successivamente inchiostrate e impresse su carta o pergamena La tecnica venne utilizzata soprattutto per operette brevi a causa dei limiti tecnici connessi: stampini difficili da realizzare con incisione, rapida usura del supporto ligneo

I caratteri mobili: l’invenzione di Gutenberg Grande rivoluzione produce l’invenzione dell’orefice Gutenberg (padre della stampa) Soluzione tecnica per cui vengono prodotti in serie singoli caratteri tipografici di metallo che, una volta combinati insieme variamente, danno origine a sequenze di lettere, righe, pagine e quindi testi pronti per essere inchiostrati e impressi su fogli di carta. Tale procedimento può ripetersi all’infinito e dunque per tanti nuovi testi ed opere.

Il primo libro a stampa del mondo occidentale: Bibbia Venne realizzata tra gli anni 1452 e il 1455 con una tiratura di circa 180 copie

L’officina tipografica ai tempi di Gutenberg Fusione e creazione dei caratteri: primo momento indispensabile per giungere alla stampa è la creazione delle singole lettere, ossia i caratteri, composti di una lega variamente ottenuta modellata in forme disegnate da grandi artigiani. Lettura, Breve storia…, pp. 89-90 La composizione: il compositore combina le lettere in una forma che sarà utilizzata per la stampa sul foglio. Le dispone a comporre il testo che gli è stato richiesto procedendo in modo speculare rispetto al verso in cui verrà stampato su carta. Inchiostrazione dei caratteri e stampa con il torchio. La composizione chimica dell’inchiostro fu anch’essa appositamente pensata da Gutenberg. Lettura, Breve storia…, pp. 93-94

La stampa in Italia Il primo libretto a stampa in Italia è datato 1463 La nuova tecnica si diffuse rapidamente in tutta la penisola tanto che fino alla seconda metà del XVII secolo la stragrande maggioranza dei libri circolanti in Europa furono stampati in Italia Il primo centro tipografico italiano nacque a Subiaco presso il monastero di monaci benedettini di Santa Scolastica

�ݺ�ߣ

Storia del libro e della scrittura

Recommended

More Related Content

What's hot (20)

Viewers also liked (20)

Similar to Storia del libro e della scrittura (20)

More from amandadrafe (12)

Storia del libro e della scrittura