Recensione del libro Pastoralia di George Saunders a cura di Nicoletta Daminato, partecipante del Master in Risorse Umane e Organizzazione di ISTUD nell'ambito del Project Work in cui i partecipanti hanno recensito alcuni libri di management, organizzazione e narrativa.
Abbiamo avuto il piacere di presentare una delle pi湛 brillanti menti del novecento. Dall'analisi della sua esistenza e dei suoi scritti abbiamo potuto ragionare su come certi regimi totalitaristi siano potuti nascere e svilupparsi in europa e nel mondo. L'annientamento della persona in quanto essere pensante 竪 una delle conseguenze dell'insediamento di queste forme di governo e la Arendt non ha avuto mezzi termini per descrivere i periodi del nazi-fascismo come fra i pi湛 bui della storia moderna.
This document summarizes information about the documentary film "Vita Activa: The Spirit of Hannah Arendt". The film provides an intimate portrait of the influential 20th century philosopher Hannah Arendt through archival footage and interviews. It focuses on her theory of the "banality of evil" which she developed in response to the Eichmann trial. The film traces how Arendt's experiences as a German refugee shaped her philosophical writings on totalitarianism, statelessness, and the importance of protecting dissenting voices. Director Ada Ushpiz spent five years creating the documentary to illuminate Arendt's thinking and legacy.
Dispense didattiche del corso di Filosofia Morale del Prof. Guido Traversa.universitaeuropeadiroma
油
Le dispense del Prof. Traversa contengono estratti del suo volume "Metafisica degli accidenti. Dalla logica alla spiritualit: il tessuto delle cose", utilizzati nel corso di Filosofia Morale (M-FIL/03) dell'Universit Europea di Roma.
Guido Traversa 竪 Professore Associato di Filosofia morale (M-FIL/03) presso il nostro Ateneo.
Interazioni tra uomo, gruppo e beni comuniMara Passuello
油
Variabili di contesto politico, di processi psico-sociali, di fattori antropologici e
di risonanza incarnata sembrano regolare il rapporto tra individui, gruppi e
patrimoni ambientali, producendo un continuo processo di traduzione.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Riassemblare il sociale di B. Latour - Pre...Complexity Institute
油
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Simonetta Simoni - consulente, editrice, psicosociologa delle organizzazioni con un dottorato in Sociologia alla Sorbona (Parigi) - del libro:
"Riassemblare il sociale. Actor Network Theory"
di Bruno Latour,
pubblicato nel 2022 per Meltemi Editore.
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
油
Intervista a Barbara Spangaro, Responsabile Gestione HR Staff, Sviluppo e Welfare - SEA Aeroporti di Milano
Intervista a cura di Alberto Barbella, Germana Barlocco, Cristina Gallina, Alessandro Nocera, Debora Sinatra - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Dispense didattiche del corso di Filosofia Morale del Prof. Guido Traversa.universitaeuropeadiroma
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Le dispense del Prof. Traversa contengono estratti del suo volume "Metafisica degli accidenti. Dalla logica alla spiritualit: il tessuto delle cose", utilizzati nel corso di Filosofia Morale (M-FIL/03) dell'Universit Europea di Roma.
Guido Traversa 竪 Professore Associato di Filosofia morale (M-FIL/03) presso il nostro Ateneo.
Interazioni tra uomo, gruppo e beni comuniMara Passuello
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Variabili di contesto politico, di processi psico-sociali, di fattori antropologici e
di risonanza incarnata sembrano regolare il rapporto tra individui, gruppi e
patrimoni ambientali, producendo un continuo processo di traduzione.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Riassemblare il sociale di B. Latour - Pre...Complexity Institute
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Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Simonetta Simoni - consulente, editrice, psicosociologa delle organizzazioni con un dottorato in Sociologia alla Sorbona (Parigi) - del libro:
"Riassemblare il sociale. Actor Network Theory"
di Bruno Latour,
pubblicato nel 2022 per Meltemi Editore.
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
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Intervista a Barbara Spangaro, Responsabile Gestione HR Staff, Sviluppo e Welfare - SEA Aeroporti di Milano
Intervista a cura di Alberto Barbella, Germana Barlocco, Cristina Gallina, Alessandro Nocera, Debora Sinatra - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsISTUD Business School
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Presentati da Simonetta Manzini, ricercatrice di ISTUD, i primi risultati del progetto europeo "Lead3.0 Academy" sulle competenze di E-leadership dei manager e sui bisogni formativi.
Il progetto mira a creare unAlleanza per la Conoscenza tra il mondo delle universit e quello delle imprese con il fine di diffondere tra i formatori luso dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e delle OER- (Open Educational Resources) per sviluppare le competenze trasversali di e-leadership richieste dal mercato del lavoro nellera digitale.
Gli obiettivi operativi del progetto sono:
Identificare le competenze trasversali dei nuovi leader sia a livello individuale che a livello organizzativo/strategico;
Identificare le competenze mancanti dei formatori e svolgere unanalisi dei gap esistenti per sviluppare un programma formativo e degli approcci didattici, basati sul Web 3.0 e sulle OER, finalizzati a migliorare le competenze trasversali;
Creare, mettere in atto e testate un ambiente virtuale e un kit di strumenti per i formatori, che permetta processi formativi finalizzati alla formazione delle competenze trasversali di e-leadership;
Predisporre una Comunit di Pratica di formatori finalizzata allutilizzo del Web 3.0 e delle Risorse didattiche aperte nelleducazione sulle competenze trasversali di e-leadership.
Il progetto ha come capofila la Fondazione Istud e include un consorzio di alto livello formato da 9 partner di 7 paesi diversi (2 universit Universit di Coventry e Universit delle Scienze Applicate di M端nster; 2 grandi gruppi aziendali Gruppo Auchan e Unicredit; 2 Business school- Fondazione ISTUD e Fondazione OIC Polonia; un network internazionale per leducazione dimpresa La Fondazione europea per il management e lo sviluppo EFMD; 2 imprese Gruppo Pragma e Advancis Business Services) e due partner associati.
Il progetto Le@d3.0 Academy creer e tester, in sinergia con iniziative gi in atto, metodi di formazione innovativi basati sui MOOC e sulle OER e meccanismi di cooperazione tra il mondo delle universit e quello delle imprese, che facilitino lo scambio, il flusso e la co-creazione di conoscenza tra i formatori di contesti e settori differenti per lo sviluppo delle competenze trasversali di e-leadership.
Presentazione a Milano il 3 novembre 2015.
manager sono sotto pressione come mai prima, coinvolti nel loro lavoro quotidiano in sfide enormi: la globalizzazione, la costante tensione allo sviluppo personale, un business sempre pi湛 aggressivo H24 e 24/7, lincertezza crescente nei processi decisionali. Il mondo sta cambiando alla velocit della luce. Siamo nellera del digitale, della sharing economy e dellInternet of things; della open innovation e dello smart working. Un vero brave new world, citando Shakespeare e Huxley. Le organizzazioni e le persone che si trovano a gestire questa complessit non possono permettersi di rimanere in attesa, ma devono riuscire ad anticipare il futuro e il mondo che sar. E necessario un adeguamento nel mindset dei leader, e di conseguenza nelle skill manageriali e professionali, nei modelli di gestione. Cos狸 anche la management education dovr dare una risposta forte, anche attraverso nuove modalit come i MOOC (Massive Open Online Courses), allutilizzo di metodologie esperienziali e blended, applicando anche teorie innovative come quelle del connettivismo del Professor George Siemens, che studia lapprendimento di individui e organizzazioni basandosi sul paradigma delle reti. Per avere un ruolo strategico quasi disruptive nellaccompagnamento e nella crescita delle persone in questa trasformazione profonda, e aiutare il business e il successo dellimpresa.
Quali sono dunque le competenze chiave per i nuovi e-Leader dellera digitale e quali nuove forme prender la formazione manageriale? Sempre pi湛 i manager dovranno promuovere collaborazione e networking, incentivare linnovazione collaborativa (co-innovation), sviluppare e consolidare la fiducia tra network e gruppi di lavoro, vivere lapprendimento continuo. Il tutto mediato e filtrato dalle grandiose opportunit legate allutilizzo delle nuove tecnologie, per diffondere e far crescere una vera e propria cultura dellinnovazione e del digitale in tutti i processi di lavoro e ambiti dellorganizzazione.
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaISTUD Business School
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Risultati della ricerca Benessere e stato di salute nel mondo dei servizi in Italia: una prospettiva di genere, sviluppata da Fondazione ISTUD per il Ministero del Lavoro presentati a Milano il 9 marzo 2015 da Maria Giulia Marini
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato ISTUD Business School
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Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: Il sequenziamento del genoma del mitilo dorato (Limnoperna fortunei) presentato da Francesco Dondero, Universit del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", alla tavola rotonda ISTUD e TIM4Expo sul Crowdfunding del 26/01/2015
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiISTUD Business School
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Io e la mia psoriasi: la narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi. A cura di Anna Graziella Burroni, Tito Agnusdei, Serena Pezzetta, Ilaria Proietti MNEMOS Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia: un nuovo possibile approccio gestionale e terapeutico per un difficile rapporto medico-paziente. A cura di Davide De Nardo MNEMOS Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato allOncologiaISTUD Business School
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Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato allOncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano MNEMOS Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Risultati della ricerca dell'Osservatorio Giovani e Lavoro e alcuni consigli di personal branding per il ciclo di incontri ISTUD DAYS 2014 (Bari, Roma, Napoli)
Poster presentato al VI congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and retrovirus), 25-27 maggio 2014, Roma
Lo scopo dello studio "emotions of people living with HIV" 竪 quello di determinare, attraverso l'utilizzo di un approccio narrativo, le emozioni prevalenti delle persone che vivono con l'HIV per comprendere cosa hanno provato in alcune aree critiche del percorso di cura.
Comprendere quali sono le emozioni 竪 un obiettivo importante per contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle persone con HIV e permettere agli operatori sanitari di attivare un'assistenza pi湛 attenta all'individuo.
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?ISTUD Business School
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I risultati della ricerca dell'Osservatorio internazionale 2013 di Fondazione ISTUD su giovani e lavoro. Presentazione del 15 aprile 2014 presso Assolombarda.
La Medicina Narrativa 竪 professionalizzante, ed 竪 una competenza di base legata al patrimonio delle scienze sociali che contribuisce a migliorare il modo di lavorare, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sullascolto di cui beneficia lintero sistema delle cure.
1. Master in Risorse Umane e Organizzazione 2011-2012
Project Work: Biblioteca dellHR, tutto ci嘆 che un
professionista HR deve conoscere
Abbiamo chiesto ai partecipanti al Master, su base volontaria, di recensire alcuni libri di
management, organizzazione e narrativa.
ANNA ARENDT: VITA ACTIVA
A cura di Francesca Moncada
Dalla natura delluomo alla condizione umana
La condizione umana rappresenta il telos, originario e oggi purtroppo dimenticato, a cui ogni
uomo dovrebbe tendere. questa dimensione che esprime i caratteri propri dellessere umano
personale, e non quella derivante da un troppo generico concetto di natura umana, e a questa
posizione originaria la Arendt auspica il ritorno.
Lintento dell'Autrice, 竪 quello di tracciare unimmagine della condizione umana che non si basi n辿
sul primato della conoscenza scientifica, n辿 su quello del pensiero filosofico. Nel cercare una
risposta alla domanda 束chi 竪 luomo?損, nel provare a definirne lidentit, la Arendt fonda la sua
indagine su unanalisi fenomenologica, nel senso proprio di apparenza, delle condizioni
dellesistenza umana, delle attivit che a essa sono strettamente connesse e degli spazi in cui
queste ultime si svolgono. E la condizione propriamente umana la Arendt la ritrova nellagire.
Fin dalla loro nascita gli uomini entrano in rapporto con gli altri esseri viventi e trascorrono la loro
esistenza sulla terra trasformando il mondo naturale in un mondo artificiale al fine di rendere
lambiente pi湛 consono alle loro necessit ed esigenze. La vita umana si esplica nel lavoro,
nellopera e, infine, nellazione, dove trova la sua pi湛 alta e connaturale dimensione. Col lavoro
luomo provvede alla sua sussistenza; con lopera crea un mondo artificiale ricco di quei manufatti
che compensano le carenze biologiche e facilitano la sopravvivenza; infine, con lazione, e in
particolare con lazione politica, egli entra in rapporto con gli altri e comunica con loro. Il soggetto
che compie lazione 竪 il cittadino, e non il semplice lavoratore o il fabbricante di manufatti. Solo
lattivit dello zoon politikon, presupponendo necessariamente la presenza di altri uomini,
permette il passaggio da una vita puramente naturale-esistenziale a una realmente umana-
essenziale. Luomo inteso come essere agente e le condizioni della sua azione, comprese quelle da
cui si genera il male, sono i temi centrali della nuova scienza della politica che lAutrice si prefissa
di costruire, e che in questo testo trova le sue fondamenta.
1
2. Dal lavoro allopera e dallopera al lavoro: il primato moderno dellanimal laborans
Il lavoro, da sempre, 竪 lattivit con la quale lumanit si garantisce la sopravvivenza. Lessere che
per questo lavora con il suo corpo 竪 definito dalla Arendt animal laborans. Il lavoro costituisce
latto indispensabile allanimale-uomo al fine di assicurarsi lesistenza e protrarla nel tempo. Si
tratta di unattivit connessa alluomo come essere biologico, in stretta simbiosi con la natura, la
quale costituisce il primo dei contesti strutturali cui si accede producendo e consumando. Il lavoro,
dunque, si svolge esclusivamente allinterno del circolo dei processi naturali, poich辿 ha come unico
scopo la soddisfazione dei bisogni primitivi della vita e non lascia alcuna traccia di s辿, poich辿 il suo
risultato si dissolve nel consumo quasi immediato del prodotto. A differenza delloperare, che
raggiunge il suo termine con la realizzazione delloggetto che si aggiunge agli altri gi compiuti,
lattivit lavorativa percorre sempre lo stesso circolo prescritto dallorganismo vivente: produce
beni di consumo i quali, essendo i meno durevoli tra tutte le cose materiali, deperiscono
velocemente se non vengono utilizzati e rientrano in quel ciclo vitale da cui hanno tratto origine.
Sono le pi湛 naturali e necessarie tra tutte le cose. Vanno e vengono, sono prodotte e consumate, in
analogia con il ritmo ricorrente dei processi naturali. Il lavoro, in questottica, corrisponde alla
condizione esistenziale del possesso della vita.
Lopera delle nostre mani, invece, fabbrica tutta quellinfinita molteplicit di manufatti che
costituisce il nostro ambiente, il mondo artificiale in cui viviamo. Non si tratta in questo caso di
beni di consumo, ma di oggetti duso, che permettono a quellessere carente che 竪 luomo di
raggiungere la sicurezza e la stabilit che non potrebbe trovare in un contesto esclusivamente
naturale. Se al lavoro corrisponde il consumo, allopera corrisponde luso. Le cose prodotte dalle
nostre mani sono usate e non consumate. nella capacit di durare che le cose del mondo
artificiale acquistano una relativa indipendenza rispetto a colui che le produce; da ci嘆 deriva il loro
porsi come oggetti di fronte ai soggetti che ne fanno uso. Mentre il lavoro 竪 svolto da un animal
laborans in una natura sempre uguale, lopera 竪 attuata dallhomo faber in un mondo artificiale
relativamente stabile. La civilt deriverebbe quindi dallumana capacit di operare e di fabbricare
strumenti, attraverso i quali luomo pu嘆 ergersi a 束signore e padrone della natura stessa nella
misura in cui viola e distrugge parzialmente ci嘆 che gli 竪 stato dato損 (p. 103). Allopera, dunque,
corrisponde il mondo artificiale dei manufatti stabilmente strutturati e costruiti dagli uomini, e
rappresenta la condizione esistenziale dellessere-nel-mondo.
Se nellantica Grecia, il ruolo di colui che viveva per lavorare era decisamente diverso da quello di
colui che operava per produrre, poich辿 solo chi non doveva preoccuparsi per la propria esistenza
poteva incanalare le sue energie verso la creativit (opera), verso la speculazione (pensiero) e
verso la politica (azione); nellet moderna si 竪 verificato, secondo la Arendt, un ribaltamento dei
ruoli e della considerazione tra lattivit lavorativa e lopera della creativit. Limportanza del
lavoro raggiunse paradossalmente il suo apice con Karl Marx, che indic嘆 nella 束forza-lavoro損 la
causa della produttivit e quindi il fulcro dellessenza umana e la sorgente della civilt stessa. Pur
analizzando a fondo la tematica del lavoro, Marx non colse per嘆 la distinzione tra opera e lavoro
2
3. giungendo a conclusioni contraddittorie e fuorvianti. Egli infatti attribu狸 il grande incremento della
produttivit, che ha caratterizzato lepoca moderna e il conseguente sviluppo economico, sociale,
tecnologico e politico, esclusivamente allaumento della forza-lavoro. Ovvero, qualsiasi tipo di
lavoro sarebbe di per s辿 produttivo e non ci sarebbe pi湛 distinzione tra i lavori servili che non
lasciano il segno e la produzione di manufatti che durano nel tempo. La misura non starebbe pi湛
nelle caratteristiche delloggetto prodotto, ma nella quantit di forza-lavoro impiegata per la sua
produzione. Cos狸 lopera si dissolve interamente nel lavoro cui viene attribuito al lavoro quel
carattere di essenza che identificherebbe luomo distinguendolo da ogni altro vivente.
Il processo storico avrebbe condotto, secondo la Arendt, verso una societ in cui si 竪 riusciti sia a
diminuire drasticamente la fatica connessa alle attivit lavorative sia a garantire loro un adeguato
compenso. A tutto ci嘆 non 竪 seguita, per嘆, lemancipazione politica dei lavoratori, ma ne 竪
derivato soltanto il primato dellattivit lavorativa come tale. Tale primato si 竪 imposto soffocando
e annullando tutte le altre capacit umane che formano la vita activa, ovvero lopera e lazione.
Cos狸 oggi rischiamo che lapparente emancipazione del lavoro non apra nuovi spazi di libert, ma
crei una sorta di squilibrio tra lattivit lavorativa, divenuta ipertrofica, e tutte le altre espressioni
umane. La vera sconfitta delluomo nella societ moderna discenderebbe quindi dal dominio
assoluto del lavoro e dallarroganza dellanimal laborans che, sommerso nella vorticosa spirale
produzione-consumo, finisce per appiattire e mortificare le altre due attivit.
La dimensione propriamente umana dellagire e la sua scomparsa
lazione, per la Arendt, lattivit con la quale gli uomini entrano in rapporto diretto tra loro senza
la mediazione di cose naturali, materiali, artificiali, e corrisponde alla condizione strutturale della
pluralit, al fatto che sulla Terra ci siano gli uomini e non luomo. Nellagire luomo si rivela e,
bench辿 possa essere in parte condizionato e motivato da interessi contingenti e individuali, riesce a
superarli e a trascenderli. Se non fosse cos狸, lazione non potrebbe essere memorabile e quindi
degna di attenzione e ricordo ma ricadrebbe nellambito del lavoro e dellopera, poich辿
risponderebbe soltanto a requisiti di necessit e utilit. la pluralit che promuove e favorisce la
manifestazione dellagire. Mentre molte altre facolt umane, come il pensiero, la volont, la
creativit e lamore, sono esercitabili anche nellisolamento, lazione 竪 la sola attivit che 束mette
in rapporto diretto gli uomini senza la mediazione di cose materiali損 (p. 7).
La vita, quella umana, si manifesta nellazione e nel discorso. Non 竪 infatti sufficiente agire
perch辿 ci sia unazione significativa, occorre che quella azione venga raccontata. Bisogna che ci sia
qualcuno che faccia conoscere quella azione a chi non era presente e la tramandi alle generazioni
future. solo cos狸 che il tempo che viviamo non si riduce semplicemente a quello biologico della
vita e della morte, ma ha un passato e un futuro significativi. Tutto ci嘆 equivale a una seconda
nascita, in quanto, dopo essere entrati nel semplice mondo della vita, ci inseriamo a pieno nel
mondo umano. Questo inserimento non ci 竪 imposto dalla necessit come il lavoro, n辿 dai bisogni o
3
4. dai desideri come lopera; esso 竪 al contrario incondizionato, il suo impulso sorge da quellinizio
rappresentato dalla nascita con cui luomo da avvio, di sua iniziativa, al nuovo e allinatteso.
束Agire, nel suo senso pi湛 generale, significa prendere uniniziativa, iniziare (come indica la parola
greca archein, incominciare, condurre e anche governare), mettere in movimento qualcosa
(che 竪 il significato originale del latino agere). Poich辿 sono initium, nuovi venuti e iniziatori grazie
alla nascita, gli uomini prendono liniziativa, sono pronti allazione損 (pp. 128-129). Esiste dunque
uno stretto legame tra azione e inizio cos狸 come tra discorso e rivelazione: agire significa dare
lavvio, incominciare qualcosa; parlare vuol dire rivelare il proprio Io distinguendosi dagli altri.
Azione e discorso creano insomma levento dellidentit umana.
Lazione, dunque, acquista rilievo nel corso della vita umana, per la sua capacit di dare a
questultima un significato profondo, che le permetta di superare la banalit del quotidiano e la
ripetitivit delle esigenze biologiche, ricordandoci 束che gli uomini, anche se devono morire, non
sono nati per morire, ma per incominciare損 (p. 182 corsivo mio).
Sfortunatamente per嘆 la dimensione dellagire 竪 stata mortificata e accantonata nel corso dei
secoli dalla filosofia delle idee, la quale ha distinto nettamente lessere dallapparire. La
complessit e limprevedibilit delle azioni prodotte da una pluralit di uomini hanno spinto i
filosofi a costruire una 束teoria del buon governo損 o del 束buon comandante損 piuttosto che
interessarsi allintricato fenomeno della partecipazione dei singoli alla vita collettiva. Alla pluralit
degli uomini liberi, diversi tra loro, imprevedibili e incontrollabili, si 竪 preferito sostituire la
semplicit e la rapidit delle regole di un governo che legifera. La filosofia, non solo avrebbe
snaturato e frammentato la portata del pensiero politico riducendo drasticamente la ricchezza e
larticolazione della pluralit, ma ha anche instaurato la prassi di fondare il tutto partendo da una
delle due facolt, azione o pensiero. E non 竪 prassi solo recente.
La cultura greca, al tempo dei presocratici, aveva basato sullagire tutte le sue conoscenze, mentre
la scuola platonica aveva capovolto la situazione, subordinando tutto al pensiero. Il Cristianesimo
aveva svalutato entrambi i termini a favore della contemplazione e la modernit aveva posto al
vertice di ogni considerazione la conoscenza scientifica; infine la cultura contemporanea aveva
dato la preminenza al lavoro. La Arendt intende interrompere tali sterili supremazie analizzando
lagire proprio delluomo, nel quale questultimo manifesta la sua peculiarit pi湛 alta e nobile.
Cerca, quindi, di riportare al centro dellattenzione quella condizione umana, lazione intesa nel
suo significato di agire politico, che la filosofia aveva opportunisticamente emarginato e
allontanato, perch辿 troppo complessa, imprevedibile e non malleabile. Il suo scopo 竪 di aprire la
strada al ripristino della comprensione specifica della originariet e autenticit dellagire quale
determinazione fondamentale, o meglio, quale modo di essere proprio del vivere umano, distinto
dalle dimensioni seppur necessarie della pura sopravvivenza.
Solo con lazione e nellazione, infatti, luomo si sottrae alla natura ed 竪 libero di dare inizio
allassolutamente nuovo, allimpensato, allimprevedibile. Nella sfera politica non si producono
oggetti duso, ma relazioni tra uomini, rapporti non vincolati n辿 dalle leggi di natura, n辿 dai
4
5. caratteri tipici della specie, poich辿 nel genere umano lidentit si attenua a vantaggio della
singolarit e della irripetibilit di ogni individuo. Se nellambito del lavoro e dellopera luomo pu嘆
soltanto manipolare ci嘆 che 竪 gi dato, attraverso lazione politica pu嘆 realizzare i suoi progetti
critici e passare cos狸 dallesistenza inautentica a una autentica.
Attivit e contemplazione: quale rapporto?
I Greci distinguevano la vita attiva fatta di lavoro, creazione artistica e azione politica, dalla vita
contemplativa. Nella prima luomo plasmava le cose al fine di renderle utili, durevoli, di
conquistarsi quella immortalit delloperare che poteva renderlo presente ai mortali anche dopo la
sua morte. Nella vita contemplativa luomo era messo di fronte alleternit del divino, che lo
portava allascesi e al misticismo. Con let moderna, la vita attiva e quella contemplativa
perdevano la loro ragion dessere: il theor辿in passava dal filosofo allo scienziato, o meglio ai suoi
strumenti, diventando cos狸 la pi湛 astratta delle attivit pratiche. Il fare diventava un complemento
della tecnica e il pensare si trovava ad avere, come suo unico oggetto, il mondo interiore per il
tramite dellintrospezione. Una tale trasformazione influ狸 anche sulla sfera sociale: la sfera
dellagire fu sottomessa a quella del fare e dell'utilit. Il risultato fu la spoliticizzazione del fare
e il trasferimento del gioco politico nelle mani di pochi. in Cartesio che la Arendt vede colui
che ha trovato il punto di Archimede della modernit, rovesciando lordine gerarchico tra la vita
contemplativa e la vita attiva e, internamente a quella attiva, spostando il focus dallagire politico
al puro lavorare per la sopravvivenza. O meglio, la vita attiva acquistava la superiorit sulla vita
contemplativa, poich辿, nellet moderna, lhomo faber vince su qualsiasi altro aspetto
dellattivit umana, ma tale iniziale vittoria avrebbe portato per嘆 a conseguenze di altro genere,
che hanno poi condotto alla disfatta dellhomo faber stesso.
Queste ulteriori conseguenze sono derivate dalla desacralizzazione della vita individuale, che il
cristianesimo aveva invece esaltato e sacralizzato ponendola come prioritaria rispetto al corpo
politico. Rimane, nellepoca moderna della secolarizzazione, la priorit dellinteresse per la vita,
ma per una vita che non ha ormai pi湛 nulla di sacro o di cristiano. Il mondo moderno 竪 pervenuto
alla disfatta dellhomo faber (mentre lo zoon politik嘆n era stato sconfitto dallaffermarsi del
cristianesimo) e alla vittoria dellanimal laborans, cio竪 al primato di quellattivit che ha come fine
unico la conservazione della vita. 束La vittoria dellanimal laborans non sarebbe mai stata completa
se il processo di secolarizzazione, la perdita inevitabile della fede derivata dal dubbio cartesiano,
non avesse privato la vita individuale dalla sua immortalit, o almeno della certezza
dellimmortalit. La vita individuale divenne nuovamente mortale, come lo era stata nellantichit,
e il mondo fu ancora meno stabile, meno permanente e offr狸 quindi ancor meno affidamento che
nellera cristiana. Luomo moderno, quando perse la certezza di un mondo a venire, si ripieg嘆 su se
stesso損 (pp. 238-39). Per tale motivo 束la vita individuale divenne parte del processo vitale, e
lavorare, assicurare la continuit della propria vita e di quella della propria famiglia, fu tutto
quanto bastava損 (p. 239). Si afferm嘆 cos狸 il primato del darsi da fare per la pura sopravvivenza. Lo
5
6. stesso pensiero, usato soltanto in funzione strumentale, divenne una funzione cerebrale, portando
let moderna alla pi湛 mortale e pi湛 sterile passivit che la storia abbia mai conosciuto. quella
passivit sulla quale pu嘆 affermarsi il totalitarismo; quella passivit che pu嘆 produrre gli Eichmann
e la banalit del male.
ETICA, LAVORO E POLITICA. Riflessioni e interrogativi
La concezione aristotelica delletica sottolineava il legame stabilito tra etica e politica. Il modello
per la Arendt 竪 la Polis, intesa non come realt da riproporre, ma come modello che sottolinea lo
stretto rapporto che occorre ricreare tra dimensione morale, individuale, e dimensione etica,
pubblica. La Polis, infatti, costituiva uno spazio pubblico dove lindividuo era reso partecipe, aveva
modo di oggettivarsi e di riconoscersi nel proprio agire. La politica, per la Arendt, va intesa
appunto come vita politica nella Polis, ovvero come dimensione etica ed esistenziale. Lagire 竪 la
dimensione etica propria delluomo che, per attivarsi, ha bisogno di uno spazio politico, pubblico, e
la Polis 竪 lo spazio dove pu嘆 compiersi questoggettivazione. Essa 竪 linsieme delle interazioni tra
gli individui, un mondo costruito dal singolo a cui ognuno partecipa: ogni individualit contribuisce
alla formazione di ogni altra, e da ogni altra 竪 formata.
Se 竪 vero, infatti, che la Arendt insiste sullurgenza del recupero della dimensione dellagire,
daltra parte ella non tarda a sottolineare il carattere contingente di ogni azione che, una volta
avviata, nei pensieri o nelle parole di chi parla a un altro uomo, innesca un vero e proprio processo
a catena che genera e determina le successive azioni. Lesigenza di salvare la dimensione della
libert umana senza ridurla a mero determinismo o meccanicismo, 竪 espressa dalla Arendt
mediante la presentazione dei limiti dellagire umano: lirreversibilit del processo innescato da
ogni azione iniziata e limprevedibilit del futuro. Ci嘆 che avverr non ci appartiene ancora: non
sapendolo, lo smarrimento rispetto allabisso di possibilit immense che laltro, in quanto libero, 竪,
rende rischiosa ogni azione e soprattutto ogni iniziativa. Limprevedibilit di cui parla la Arendt,
strettamente connessa alla dimensione della libert, 竪 diametralmente opposta al comportamento
che prevede losservanza di criteri morali: gli uomini si comportano, non agiscono e i loro
comportamenti devono rientrare in una scienza statistica del comportamento conforme ai dettami
della societ.
Daltra parte, una volta avviato il processo che ha generato lazione di un uomo, ci嘆 che 竪 accaduto
risulta irreversibile, accaduto una volta per tutte, punto da cui non potere pi湛 tornare indietro.
Quali rimedi rispetto ai limiti che lazione umana pone per la sua costituzione? Non il ritiro dal
mondo e dalla dimensione della pluralit in cui si 竪 inscritti, bens狸, spiega la Arendt, il perdono e la
promessa: se mediante il primo, infatti, 竪 possibile ancora e sempre salvare lazione umana dal
rischio di perdersi nel meccanismo automatico della vendetta, mediante la promessa, il timore per
il futuro 竪 legato col doppio filo della fiducia tra i contraenti del patto perch辿 ci嘆 che si promette,
ci si impegna a mantenere. Consenso e riconoscimento reciproco costituiscono i caratteri di un
6
7. rapporto, a conferma del fatto che nessuno pu嘆 veramente agire da solo e che gli uomini, se
desiderano ottenere qualcosa dal mondo, devono agire insieme.
Dallet moderna ai giorni nostri invece, leconomia politica, ovvero lamministrazione della grande
famiglia sociale in vista della produttivit, si 竪 estraniata dalla societ nella quale si trovava
cominciando a dettar legge attraverso lideologia della crescita per la crescita, progressiva e
illimitata. Luomo si 竪 trasformato in forza-lavoro massificata e intercambiabile. La natura 竪 stata
concepita unicamente come terra mercificabile. La novit sconvolgente dello spirito capitalistico
moderno, 竪 consistita proprio nella ristrettezza unidimensionale, indifferente a qualsiasi
considerazione che non sia di carattere contabile con la quale esso opera, e nellorganizzazione
scientifica del lavoro industriale che ne sta alla base, il cui sforzo costante 竪 stato quello di
distaccare il lavoro in quanto categoria economica quantificabile dalla persona vivente del
lavoratore. La razionalizzazione economica ha scisso nettamente il prodotto da colui che lo produce
portando alla completa alienazione loperaio-produttore, il quale si 竪 trasformato cos狸 in un
lavoratore-consumatore del tutto intercambiabile. Questa 竪 lalienazione pi湛 grande della
modernit, e non quella che si 竪 obiettata alla Arendt sulla perdizione del s辿 nellaltro nellatto
della rivelazione dellidentit. il trionfo di ci嘆 che la Arendt chiama animal laborans, il quale
soppianta lancora pre-tecnologico homo faber caratterizzandosi professionalmente come
impiegato e come operaio di processo, le cui competenze si limitano ormai unicamente alla
supervisione e alla manutenzione di un processo produttivo del tutto automatizzato e
informatizzato. Il lavoro, del tutto avulso dallesistenza del singolo individuo, perde cos狸 anche quel
valore forte di identit sociale e quel senso di appartenenza a una certa categoria professionale,
attribuitogli almeno fino agli anni Ottanta del secolo scorso. Oggi si parla non a caso di fine del
lavoro, ma forse si dovrebbe sottolineare che si tratta probabilmente soltanto della fine di un
certo tipo di concettualizzare il lavoro, sorto con la rivoluzione industriale e con lavvento della
Modernit.
Il problema oggi 竪 che la tecnicizzazione e linformatizzazione sempre pi湛 dominanti e pervasive
stanno mettendo in luce i nervi scoperti di una razionalit economica che si sta rovesciando
implacabilmente nel suo contrario. Proprio in questo, consiste la dialettica della modernit, per cui
paradossalmente la crisi del moderno nasce dalla vittoria del moderno. Non c竪 dubbio, a questo
proposito, che segnali inquietanti, in questo scorcio di XXI secolo, siano ormai allordine del giorno,
cos狸 che la nostra conditio humana tende a caratterizzarsi sempre pi湛 per i rischi incalcolabili e le
angoscianti insicurezze prodotte proprio dai progressi tecno-scientifici delluomo. Oggi, in ci嘆 che
molti definiscono era postmoderna, il paradigma utilitaristico, che pure ambiva originariamente
alla massima felicit divisa tra il maggior numero, si 竪 ridotto a pura strumentalit scevra di
qualsiasi finalit, cos狸 che lunico telos rintracciabile allinterno del processo produttivo risulta
essere il mantenimento del processo stesso nel suo fluire ininterrotto. La razionalit economica
muta sempre pi湛 in razionalizzazione finanziaria, ormai totalmente avulsa dalla reale ricchezza
prodotta dal lavoro delluomo, e la virtualit della forma soppianta progressivamente la
concretezza della sostanza.
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8. Dati questi presupposti, non certo confortanti, 竪 possibile allo stato attuale ricreare le condizioni
per un lavoro grazie al quale luomo possa realizzare dignitosamente la propria esistenza umana?
possibile ritrovare un senso nel lavoro che ci si trova a svolgere quotidianamente? possibile,
insomma, aspirare alla costruzione di una societ che possa elevarsi, oltre che materialmente e
culturalmente, anche e persino spiritualmente, attraverso il laborioso affaccendarsi degli uomini?
Tutto ci嘆 che potenzia e ravviva i legami tra la natura, gli esseri viventi e luomo e, allo stesso
tempo, tra questultimo e i suoi simili 竪 bene e deve essere perseguito. Il lavoro si dovrebbe
idealmente collocare in questa dimensione, nello sforzo costante di creare e mantenere le
condizioni necessarie per la vita sulla terra e, soprattutto, fornendo i presupposti indispensabili
affinch辿 gli uomini possano abitare un mondo propriamente umano. A questo punto 竪 evidente che
ci si imbatte nel grande problema dellincontrollabilit dello sviluppo tecnico, che rende
addirittura luomo, cos狸 come il suo lavoro, ormai completamente antiquati. Il problema, allo
stato attuale, non 竪 tanto linsieme dei principi etici che orientano la vita del singolo individuo che
opera allinterno di un sistema completamente globalizzato, ma lampiezza, completamente
inafferrabile per il singolo, dello stesso sistema, oramai coincidente con lintero nostro pianeta. Se
la mia azione, qui e in questo momento, ha la potenzialit di incidere in una qualche misura
dallaltra parte del globo, come posso concretamente controllarne gli effetti, se neanche il
perdono e la promessa possono pi湛 qualcosa?
La libert, compresa quella di agire, a mio parere, pu嘆 essere compresa soltanto allinterno della
dialettica con la necessit, dalla quale pure deriva. Lessere umano non nasce affatto libero: egli
ha estremamente bisogno delle cure parentali ed 竪 fortemente esposto ad ogni forma di necessit
vitale. Soltanto una volta diventato adulto ed emancipatosi dai bisogni primari strettamente
necessari, come il mangiare, il bere, il dormire e il possedere una propriet, egli assume la libert
di scegliere tra pi湛 dimensioni date. Allo stesso tempo, per嘆, egli possiede anche la libert di
scegliere di non scegliere il gi dato e di dare vita, potenzialmente, a qualcosa di nuovo e
inaspettato: un evento che, secondo la Arendt, ha gli stessi caratteri del miracolo. La libert cos狸
intesa, la libert come capacit di agire e dare inizio (archein), rappresenta indubbiamente la pi湛
alta facolt posseduta dalluomo, oggi alquanto rara. Ci嘆 nonostante essa 竪 la sola che pu嘆
rinnovare e rivitalizzare davvero la condizione umana sulla terra, ricongiungendo armonicamente
lio al cosmo. Il lavoro, ripensato in unottica di maggiore relazionalit e convivialit tra diversi
individui, pur restando legato, essendo questa la sua caratteristica precipua, alle necessit vitali
degli esseri umani, potr acquistare un nuovo e pi湛 nobile senso e, grazie alla sua opera, si
potranno porre le fondamenta per la nascita di un mondo pi湛 libero, equo e dignitoso. questo oggi
il nostro pi湛 incombente dovere: il dovere per la libert.
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