La valutazione neuropsicologica 竪 uno strumento elettivo che si sta diffondendo atto ad evidenziare in maniera descrittiva lo stato del nostro encefalo, e quindi utile per poter prevedere interventi che possano rallentare il decadimento cognitivo.
In questa presentazione sono descritti i principi della neuroplasticit e del potenziamento cognitivo e il possibile ruolo delle nuove tecnologie nel supportare questi processi
La valutazione neuropsicologica 竪 uno strumento elettivo che si sta diffondendo atto ad evidenziare in maniera descrittiva lo stato del nostro encefalo, e quindi utile per poter prevedere interventi che possano rallentare il decadimento cognitivo.
In questa presentazione sono descritti i principi della neuroplasticit e del potenziamento cognitivo e il possibile ruolo delle nuove tecnologie nel supportare questi processi
1. LLaa neuropsicologianeuropsicologia 竪 quella disciplina竪 quella disciplina
che studia con mezzi derivanti dallache studia con mezzi derivanti dalla
ricerca scientifica i correlati neuronaliricerca scientifica i correlati neuronali
del comportamento umanodel comportamento umano
4. La Neuropsicologia si divide inLa Neuropsicologia si divide in:
Neuropsicologia Sperimentale: si occupa dello
studio del funzionamento cerebrale utilizzando
modelli animali
Neuropsicologia Cognitiva: si occupa del
funzionamento del cervello normale
Neuropsicologia Clinica: studia le alterazioni
comportamentali causate da processi patologici
Riabilitazione Neuropsicologica: sulla base delle
conoscenze derivanti dalle altre branche
propone trattamenti non farmacologici per i
deficit cognitivi e comportamentali causati da
lesioni cerebrali
5. Le aree di ricerca
Lo studio delle basi neurali delle funzioni mentali:
vengono utilizzati i metodi della correlazione anatomo-
clinica, sviluppato a a partire dalla prima met
dellottocento, ed i pi湛 recenti metodi di neuroimaging
funzionale ed attivazione (Neuropsicologia clinica)
Lo studio della funzione mentale in quanto tale:
lesame di pazienti con disturbi cognitivi specifici pu嘆
essere utile per spiegare le propriet funzionali
dellattivit mentale, anche indipendentemente dai suoi
correlati neurali (Neuropsicologia Cognitiva)
6. Lassociazione fra un disordine comportamentale
specifico, cio竪 lalterazione di una particolare funzione,
e la lesione di una regione cerebrale consente linferenza
che la base neurale di quella funzione 竪 localizzata
in quellarea.
localizzare la lesione che distrugge una data
funzione e localizzare la funzione non 竪 la stessa cosa.
Correlazione anatomo-clinicaCorrelazione anatomo-clinica
Ma
7. La lesione di una determinata area pu嘆 causare
quel dato disturbo in quanto altera il
funzionamento di un circuito di cui fa parte
(correlazione non con larea, ma con lintero
circuito compromesso dal danno focale studi di
neuroimaging - diaschisi)
Possibile ruolo di compenso di altre aree cerebrali
vicarianti (2 possibili modalit: processo uguale
eventualmente ridotto nelllefficienza o processo
diverso ma con risultati simili; importanza del
tempo di osservazione del soggetto)
ProblemiProblemi
8. Variabili influenzanti lespressione delVariabili influenzanti lespressione del
danno cerebraledanno cerebrale
caratteristiche della lesione (sede, effetti a
distanza, natura della lesione, presenza di altre
lesioni attuali o pregresse)
tempo (modalit di insorgenza e tempo di
osservazione)
specializzazione emisferica e variabilit anatomica
caratteristiche del paziente (et, sesso, stato
premorboso, eventuale uso di sostanze psicoattive,
variabili socio-culturali)
tecnologie utilizzate
9. Metodi di attivazione cerebrale
La logica alla base 竪 quella della correlazione anatomo-
clinica, in questo caso per嘆 si correla laumento di
attivit cerebrale locale con lesecuzione di un
determinato compito da parte del soggetto.
Queste procedure sono state utilizzate anche in soggetti
normali. E emersa unelevata specializzazione
funzionale cerebrale; va tuttavia sottolineato come se
unarea non si attiva durante un determinato compito
questo non esclude completamente che quella area sia
coinvolta in quella determinata funzione.
10. EMISFERO SINISTRO
Processi verbali, scrittura e lettura, ideazione
verbale
Codifica i dati in simboli verbali
I dati sono organizzati secondo il principio
della similarit concettuale (es. arancia e
mela uguali in quanto frutti)
Analitico
Ragione come logica formale
11. EMISFERO DESTRO
Informazioni visuo-spaziali e visuo-percettive
Riconoscimento tattile e visivo di forme
Copia e disegno
Abilit musicale innata
I dati sono organizzati secondo il principio della
similarit strutturale (es. arancia e mela uguali in
quanto rotondi)
Sintetico
Intuitivo
12. Specializzazione emisfericaSpecializzazione emisferica
- Ciascun emisfero 竪 specializzato per
determinate funzioni, ma pu嘆 in caso di necessit
assumere competenze originariamente non proprie
(plasticit neuronale).
- La specializzazione emisferica 竪 gi presente alla
nascita, si completa entro la prima decade di vita.
- Mancini: linguaggio 60% circa localizzato
nellemisfero sn, 20% dx, 20% bilat.
- Probabili differenze fra maschi e femmine
nellorganizzazione funzionale.
13. Relazione fra specializzazione
emisferica e preferenza manuale
Soggetti destrimani: in circa il 97% dei
casi lemisfero sn. 竪 specializzato per le
funzioni linguistiche
Soggetti mancini (circa il 10% della
popolazione generale):nel 61% le funzioni
linguistiche sono localizzate a sn, nel
19% a dx, nel 20% 竪 presente una
rappresentazione bilaterale.
14. LE FUNZIONI COGNITIVE
Con il termine funzioni cognitive ci si riferisce
alle attivit mentali coinvolte nellacquisizione,
immagazzinamento, recupero ed utilizzo delle
conoscenze.
Tale attivit richiede lintegrazione di una
grande variet di processi mentali che
comprende percezione, memoria,
immaginazione, linguaggio, capacit di
ragionamento, di risolvere problemi e di
prendere decisioni (Smith et al., 2002).
15. Classificazione delle funzioni cognitiveClassificazione delle funzioni cognitive
Funzioni strumentali
- funzioni recettive (percezione sensoriale, gnosie)
- memoria
- capacit logico-astrattive
- funzioni espressive (linguaggio, prassie, abilit
visuo-costruttive)
Funzioni esecutive
insieme di funzioni cognitive, finalistiche, coscienti e strategiche,
che controllano e coordinano lattivit delle funzioni strumentali
Variabili che influenzano lattivit mentale: stato di
allerta, velocit di risposta motoria
Variabili affettive/emozionali, personalit
16. Funzioni associate con il lobo occipitale
Sensazione visiva primaria
Percezione visiva (contorni, grandezza,
orientamento, profondit, colore,
luminosit, movimento)
Lettura
Connotazione semantica di oggetti
Riconoscimento di facce
17. Funzioni associate con il lobo parietale
Anteriore
- percezioni somato-sensitive e tattili
- schema corporeo
- riconoscimento visivo di oggetti
Posteriore
- linguaggio
- orientamento spaziale ed attenzione
- Calcolo e abilit costruttive
- Memoria a breve termine
- Movimento intenzionale
- Integrazione di stimoli sensoriali
18. Funzioni associate con il lobo frontale
Corteccia motoria e premotoria
- controllo motorio (I属 e II属 livello)
- fluenza verbale e spelling
Corteccia prefrontale
- controllo motorio (III属 livello)
- adattabilit nei pattern di risposta
- programmazione e pianificazione
- problem solving
- movimenti oculari volontari
- giudizio percettivo
- memoria a breve termine
Area di Broca
- afasia di espressione
Corteccia orbitale
- personalit
- comportamento sociale
19. Funzioni associate con il lobo
temporale
Sistema uditivo
- ricezione, percezione e comprensione di stimoli uditivi
- abilit musicali
Sistema visivo
- integrazione delle esperienze visive
- percezione di facce
Linguaggio
- ricezione e comprensione del linguaggio parlato e scritto
Attenzione
Integrazione sensoriale
Memoria
- sindrome emisferica
- memoria verbale a lungo termine (emisfero sn)
- Memoria spaziale alungo tremine (emisfero dx)
Personalit
- comportamento sociale
- emozioni
23. ATTENZIONE
SISTEMA LIMBICO (motivazione)
FORMAZIONE RETICOLARE (stato di
allerta)
LOBO PARIETALE (organizzazione
spaziale e mappa sensoriale interna)
AREE ASSOCIATIVE SENSORIALI
(talamo, orientamento verso gli stimoli)
LOBO FRONTALE (regola strategie)
24. ATTENZIONE
Funzione generale che focalizza e indirizza lattivit
mentale chiaramente cosciente
- focale o selettiva: capacit di concentrare
lattenzione su una fonte o canale contenente
informazioni relativamnete deboli in presenza di
distrattori forti (possibile ruolo-specifico del lobo
frontale sn)
- divisa: capacit di prestare attenzione a pi湛 compiti
contemporaneamente
- sostenuta: attenzione protratta nel tempo (possibile
ruolo dellemisfero dx)
25. Scopi ed indicazioni della valutazione
neuropsicologica
Identificare deficit cognitivi
Determinare e seguire il decorso di una
malattia
Valutare gli effetti di trattamenti
Valutare i disturbi dellapprendimento
Valutare gli effetti di sostanze
neurotossiche
Valutazione a fini medico-legali
26. Test di concentrazione
-digit span
-sequenza automatiche
-test di Corsi
-test di cancellazione
Test di mantenimento
- contare allindietro
- generazione di parole
- tempi di reazione
semplici
Test di resistenza allinterferenza
(inibizione di risposte, set shift)
-Trail making
-digit symbol
-test di Stroop
-go/nogo
-tempi di reazione a scelta e complessi
27. Presupposti per costruire un buon testPresupposti per costruire un buon test
Validit: il test misura effettivamente ci嘆 che si vuol
misurare e deve avere validi presupposti teorici
Obiettivit: il giudizio deve essere indipendente
dallesaminatore
Attendibilit: il test deve essere indipendente da fattori
casuali e variabili di disturbo
Validazione nei soggetti normali
Sensibilit: % di soggetti diagnosticati correttamente come
patologici
Specificit: % di soggetti identificati correttamente come
normali
28. SOMMINISTRAZIONE DI TEST TARATI E
STANDARDIZZATI (disponibili da circa 30
anni)
SOMMINISTRAZIONE DI TEST TARATI E
STANDARDIZZATI (disponibili da circa 30
anni)
Vengono utilizzati per conferire maggiore efficacia, validit e
comparabilit nella rilevazione del deficit.
Taratura e Validit: Il test deve essere somministrato ad un
congruo numero di individui normali che rappresentano il
campione di standardizzazione con cui confrontare il punteggio
di un singolo paziente.
Standardizzazione: Uniformit delle procedure di
somministrazione e fissazione di norme da seguire nella
determinazione dei punteggi riportabili ai test stessi.
Vengono utilizzati per conferire maggiore efficacia, validit e
comparabilit nella rilevazione del deficit.
Taratura e Validit: Il test deve essere somministrato ad un
congruo numero di individui normali che rappresentano il
campione di standardizzazione con cui confrontare il punteggio
di un singolo paziente.
Standardizzazione: Uniformit delle procedure di
somministrazione e fissazione di norme da seguire nella
determinazione dei punteggi riportabili ai test stessi.
Consentono di fornire un giudizio di normalit/patologicit di un
individuo e di cogliere specifici profili di impairment cognitivo.
Consentono di fornire un giudizio di normalit/patologicit di un
individuo e di cogliere specifici profili di impairment cognitivo.
29. Variabili incidenti nella valutazione neuropsicologica
COMPLETAMENTE
ACCURATA
COMPLETAMENTE
INACCURATA
Dovute allesaminatore
Modalit di
somministrazione;
Condizioni psico-fisiche
dellesaminatore;
Motivazione ridotta
(bournout).
Dovute allesaminando
Et;
Stato emotivo (es.ansia,
depressione);
Motivazione ridotta;
Bassa o assente
scolarit;
Italiano come lingua;
Eccessiva faticabilit;
Deficit sensoriali e motori;
Simulazione;
Dissimulazione;
Disordini psichiatrici;
Effetti acuti di sostanze;
Patologie internistiche;
Disturbo
dellapprendimento
cognitivo (ritardo
mentale).
Dovute al Setting
Distrazioni ambientali;
Telefono che squilla;
Pz. che entrano ed escono.
30. UNA VALUTAZIONE
NEUROPSICOLOGICA BEN ESEGUITA:
UNA VALUTAZIONE
NEUROPSICOLOGICA BEN ESEGUITA:
costituisce una estensione e raffinamento dellesame
neurologico;
partecipa al processo diagnostico e nosografico delle disfunzioni
cerebrali;
fornisce indicazioni prognostiche;
fornisce indicazioni riguardo il follow-up di pazienti;
fornisce indicazioni sulla veridicit dei sintomi cognitivi-
comportamentali a fini medico-legali;
produce dati per la ricerca neurologica in cui sono implicate
variabili cognitivo-comportamentali.
costituisce una estensione e raffinamento dellesame
neurologico;
partecipa al processo diagnostico e nosografico delle disfunzioni
cerebrali;
fornisce indicazioni prognostiche;
fornisce indicazioni riguardo il follow-up di pazienti;
fornisce indicazioni sulla veridicit dei sintomi cognitivi-
comportamentali a fini medico-legali;
produce dati per la ricerca neurologica in cui sono implicate
variabili cognitivo-comportamentali.
31. TEST NEUROPSICOLOGICI DI
SCREENING
TEST NEUROPSICOLOGICI DI
SCREENING
Negli ultimi 30 anni, a scopi pratici, sono state elaborate
svariate minibatterie di test in grado di scandagliare
rapidamente e in modo obiettivo diversi ambiti cognitivi e
comportamentali. Caratteristiche di questi strumenti sono:
Negli ultimi 30 anni, a scopi pratici, sono state elaborate
svariate minibatterie di test in grado di scandagliare
rapidamente e in modo obiettivo diversi ambiti cognitivi e
comportamentali. Caratteristiche di questi strumenti sono:
La rapidit di somministrazione;
Non prevedere particolari abilit da parte dellesaminatore;
Limpiego in molte situazioni cliniche;
Il basso costo economico;
Reperibilit di dati normativi per molti di questi strumenti.
La rapidit di somministrazione;
Non prevedere particolari abilit da parte dellesaminatore;
Limpiego in molte situazioni cliniche;
Il basso costo economico;
Reperibilit di dati normativi per molti di questi strumenti.
32. BATTERIE NEUROPSICOLOGICHEBATTERIE NEUROPSICOLOGICHE
BATTERIE PRECOSTITUITE
Complessi di test o subtest
mirati alla raccolta di un
punteggio complessivo
BATTERIE PRECOSTITUITE
Complessi di test o subtest
mirati alla raccolta di un
punteggio complessivo
BATTERIE FLESSIBILI
Test valutanti differenti domini
cognitivi, scelti arbitrariamente
dal neuropsicologo
BATTERIE FLESSIBILI
Test valutanti differenti domini
cognitivi, scelti arbitrariamente
dal neuropsicologo
Editor's Notes
#21: Le funzioni esecutive sono capacit metacognitive che controllano le funzioni corticali strumentali necessarie per lesecuzione di azioni finalistiche. Esse possono essere sinteticamente definite come linsieme dei processi mentali messi in atto nellintervallo tra uno stimolo esogeno o endogeno e la risposta.
#22: Il comportamento finalistico e flessibile richiede lattivazione di alcuni componenti ( subservients ) , in complessa interazione tra di loro: ideazione, iniziativa e mantenimento delle azioni - processi di inibizione e di controllo delle interferenze proattive e retroattive - memoria di lavoro (distribuzione delle risorse attentive e il tenere a mente le informazioni importanti per il compito) - memoria prospettica (il ricordare di ricordare) - introspezione circa la correttezza delle azioni e le sue conseguenze sullambiente.
#23: SOS MOMMI 竪 una descrizione metaforica da una prospettiva evolutiva. Le funzioni esecutive delladolescente maturano dal momento in cui il ruolo dei genitori nella programmazione delle attivit del vivere quotidiano diminuisce , ma solo per il presente. La memoria prospettica, altra componente fondamentale delle funzioni esecutive, diventa efficiente solo quando le altre funzione esecutive saranno in grado di integrare informazioni vecchie con nuove, necessario per programmare il futuro.