2. ERMETISMO
2 Atteggiamento comune assunto da un gruppo di poeti che si afferma in
Italia tra il 1920 e il 1930.
2 Termine coniato dal critico Francesco Flora per indicare la difficolt di
comprensione delle opere di un gruppo di poeti, infatti ermetico significa
perfettamente chiuso e deriva da Ermes dio dei misteri.
2 La poesia 竪 concepita come intuizione improvvisa del mistero della vita, 竪
una poesia pura ed essenziale, senza scopo educativo, caratterizzata da
componimenti brevi, costituiti da poche parole con un intenso valore
simbolico e un forte potere evocativo.
2 Rifiuta ogni formalismo esteriore, usa versi liberi (di varia lunghezza) e
sciolti (senza rima), una sintassi semplice senza subordinate, priva di
nessi logici e di punteggiatura.
2 I temi trattati sono il senso di vuoto e la solitudine delluomo
contemporaneo in unepoca travagliata da guerre e dittature.
4. SALVATORE QUASIMODO: LA VITA
2 1901: nasce a Modica, il padre capostazione si sposta con la famiglia in varie citt.
2 1919: dopo il diploma di geometra, si trasferisce a Roma, si iscrive a ingegneria, lavora
come disegnatore tecnico, scrive e studia greco e latino.
2 1929: a Firenze conosce Montale e si avvicina alla poetica dellErmetismo.
2 1930: assunto al Genio Civile, si trasferisce a Reggio Calabria, dove entra in contatto
con gruppi antifascisti.
2 1938: si trasferisce a Milano e lascia il lavoro per dedicarsi totalmente alla
letteratura.
2 1941: viene nominato professore di Letteratura italiana presso il Conservatorio Musicale
Giuseppe Verdi.
2 1945: si iscrive al Partito Comunista e inizia a pubblicare poesie caratterizzate da un
forte impegno morale e civile.
2 1959: gli viene assegnato il Premio Nobel per la letteratura, in seguito compie numerosi
viaggi in Europa e in America.
2 1968: muore a Napoli allet di 67 anni.
5. LE PRINCIPALI RACCOLTE POETICHE
1) OPERE CHE RISPETTANO I PRINCIPI DELLERMETISMO
2 1930: Acque e terre
2 1932: Oboe sommerso
2 1936: Erato e Apollion
2) OPERE CHE EVIDENZIANO UN IMPEGNO SOCIALE E CIVILE
2 1942: Ed 竪 subito sera
2 1947: Giorno dopo giorno
2 1949: La vita non 竪 un sogno
2 1956: Il falso e vero verde
2 1958: La terra impareggiabile
2 1966: Dare e avere
6. I problemi
della vita
nelle grandi citt
La Sicilia
luogo mitico e
fuori dal tempo
La solitudine
delluomo
contemporaneo
Le ingiustizie
e la violenza nel
Sud Italia
Lorrore
della guerra
Le sofferenze
dovute
alloccupazione
nazista
LE TEMATICHE
Verso temi pi湛
reali e con uno
stile sempre
pi湛 chiaro ed
esplicito
7. LA POESIA ERMETICA
Salvatore Quasimodo, nelle prime
raccolte poetiche, in particolare in
Oboe sommerso, segue i principi
dellErmetismo, sia nei contenuti sia
nel linguaggio.
ED SUBITO SERA
Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed 竪 subito sera.
da Acque e terre (1930)
Il poeta esprime in poche
parole la sua riflessione
sullesistenza umana,
caratterizzata dalla
solitudine, dal dolore, che
si alterna a pochi attimi di
gioia, e dalla precariet
della vita.
8. ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
da Giorno dopo giorno (1947)
ANALISI DEL TESTO
1 Analizza strofe, rime e versi
1 Individua gli enjambement
1 Individua le figure retoriche di
significato: metafore, metonimie,
sinestesie e personificazioni.
La lirica
rapprese
nta il
passaggio
dalla pura
poesia ad
un forte
impegno
civile e
sociale.
9. Parafrasi
E come potevamo noi poeti continuare
a scrivere poesie durante
l'oppressione tedesca, con i morti
lasciati nelle piazze e sui prati
gelati, con il pianto innocente dei
bambini, con l'urlo disperato delle
madri che cercavano i figli uccisi e
impiccati al palo di un telegrafo?
Anche le nostre cetre erano appese
ai rami dei salici per un voto di
silenzio e oscillavano inerti al triste
vento della guerra.
Quasimodo spiega il suo silenzio di
poeta nel corso della Seconda guerra
mondiale, quando gli orrori e la
ferocia degli uomini resero impossibile
intonare qualsiasi canto. Il poeta fa un
paragone con gli ebrei, che, esiliati e
ridotti in schiavit湛 a Babilonia, si
rifiutarono di cantare gli inni sacri,
cos狸 anche i poeti, durante
loccupazione nazista dellItalia,
smisero di scrivere poesie, appendendo
le cetre ai rami dei salici come gli
ebrei.
Commento
10. 1. Sui fiumi di Babilonia,
l sedevamo piangendo
al ricordo di Sion.
2. Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.
3. L ci chiedevano parole di
canto
coloro che ci avevano
deportato,
canzoni di gioia, i nostri
oppressori:
束Cantateci i canti di Sion!損.
4. Come cantare i canti del
Signore
La poesia di Quasimodo si ispira al Salmo 136 della Bibbia, in cui un Giudeo, dopo
il ritorno dall'esilio di Babilonia, ricorda le sofferenze subite in schiavit湛.
Individua i versi corrispondenti
6. mi si attacchi la lingua al
palato,
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
7. Ricordati, Signore, dei figli di
Edom,
che nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: 束Distruggete,
distruggete
anche le sue fondamenta損.
8. Figlia di Babilonia
devastatrice,
beato chi ti render quanto ci
Salmo 136
11. ANALISI DEL TESTO
Metro: versi endecasillabi, di 11
sillabe, sciolti, cio竪 senza rime. La
poesia ha un ritmo veloce, inizia con
una domanda retorica, E come... ,
e termina con una spiegazione finale,
in cui il poeta esprime la sua
rassegnazione e limpossibilit per la
poesia di incidere sulle sorti della
guerra. Nella poesia sono presenti
diverse figure retoriche di ordine e
di significato.
ENJAMBEMENT
La frase non coincide con il verso ma
prosegue nel verso successivo,
separando due parole con un forte
legame sintattico, come nome e
aggettivo, soggetto e predicato ecc.
Versi 4-5 :
al lamento / d'agnello
Versi 5-6:
all'urlo nero / della madre
Versi 6-7:
al figlio / crocifisso sul palo
12. FIGURE RETORICHE DI SIGNIFICATO
SINEDDOCHE
Sostituzione di una parola con unaltra, con
la quale ha un legame logico. Una parte
per indicare un insieme pi湛 grande.
Verso 2, IL PIEDE STRANIERO
Una parte del corpo di uno dei soldati per
indicare linsieme dellesercito straniero
che invade e calpesta l'Italia.
SINESTESIA
Accostamento di due parole appartenenti a
due sfere sensoriali diverse.
Verso 5, URLO NERO
Associazione di due sensazioni diverse:
uditiva (urlo) e visiva (nero).
METAFORA
Sostituzione di una parola con unaltra,
con la quale ha qualche somiglianza di
significato.
Versi 4-5, LAMENTO D'AGNELLO
DEI FANCIULLI
Il lamento dei fanciulli 竪 simile al verso
degli agnelli, entrambi vittime innocenti.
PERSONIFICAZIONE
Sentimenti e comportamenti umani
attribuiti a cose o animali.
Verso 10, TRISTE VENTO
La tristezza 竪 attribuita al vento, che
diventa metafora del dolore.
14. Milano, agosto 1943
Invano cerchi tra la polvere,
povera mano, la citt 竪 morta.
morta: s竪 udito lultimo rombo
sul cuore del Naviglio. E lusignolo
竪 caduto dallantenna, alta sul convento,
dove cantava prima del tramonto.
Non scavate pozzi nei cortili:
i vivi non hanno pi湛 sete.
Non toccate i morti, cos狸 rossi, cos狸 gonfi:
lasciateli nella terra delle loro case:
la citt 竪 morta, 竪 morta.
da Giorno dopo giorno (1947)
15. Commento: Milano, Agosto 1943
Milano, centro di industrie belliche e civili e importante nodo viario dItalia, viene
sottoposta, nellestate del 1943, a massicci bombardamenti da parte dellaviazione
alleata angloamericana. Vengono distrutti non solo obiettivi militari e strategici, come
gli scali ferroviari, ma anche conventi, scuole, ospedali, case e uccisi civili innocenti.
La poesia di Quasimodo parla dello strazio della citt, dove, proprio nel centro storico,
sul cuore del Naviglio, 竪 passato lultimo rombo delle incursioni aeree, che ha
fatto tacere anche il canto dellusignolo. La poesia descrive la disperazione dei
sopravvissuti: chi cerca invano qualcuno o qualcosa tra le macerie della casa crollata,
chi scava pozzi nei cortili per procurarsi dellacqua, poich辿 le tubazioni sono distrutte,
chi tenta di estrarre i morti dalle macerie e di comporli pietosamente per una degna
sepoltura. Secondo il poeta, la possibilit di tornare alla vita 竪 unillusione, perch辿 i
vivi non vogliono pi湛 vivere, non hanno pi湛 sete, ed 竪 inutile spostare i morti, perch辿
il cimitero 竪 in mezzo alle macerie delle case crollate, infatti il grido straziante del
poeta, ripetuto quattro volte, avverte che ormai la citt 竪 morta .
16. ENJAMBEMENT
Versi 3-4: s竪 udito
lultimo rombo/sul
cuore del Naviglio
Versi 4-5: Lusignolo/
竪 caduto dallantenna
Separazione di due parole con un forte legame
sintattico, come nome e aggettivo, soggetto e
predicato, predicato e complemento ecc. La frase
non si conclude nel primo verso ma continua nel
verso successivo creando una spezzatura.
ANAFORA
Verso 3: morta
Verso 5: caduto
Verso 7: non scavate
Verso 9: non toccate
Ripetizione di parole allinizio di strofe o di versi
successivi.
SINEDDOCHE
Verso 1: polvere
Verso 2: povera
mano
Uso di parole che indicano solo parti di insiemi
pi湛 grandi a cui si intende riferirsi. Con la parola
polvere si intendono le macerie dei
bombardamenti e con povera mano si intende
un sopravvissuto.
PERSONIFICAZIONE Versi 2, 3, 11: la citt 竪
morta
Attribuzione di comportamenti umani a cose.
Invece di usare la parola distrutta, usa la parola
morta come se la citt fosse una persona e non
una cosa.
METAFORA
Verso 4: cuore del
naviglio,
Verso 8: i vivi non
hanno pi湛 sete
Sostituzione di parole con altre che hanno in
comune qualche somiglianza di significato.
Le parole cuore del Naviglio indicano il centro
della citt di Milano, attraversato dal Naviglio.
La frase i vivi non hanno pi湛 sete significa che i
vivi non vogliono pi湛 lacqua, il simbolo della
vita, quindi non vogliono pi湛 vivere.
18. Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
tho visto dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. Tho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse allaltro fratello:
束Andiamo ai campi損. E quelleco fredda, tenace,
竪 giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Uomo
del
mio
tempo
La poesia, ultima
nella raccolta
Giorno dopo
giorno del
1947, segna un
ulteriore
sviluppo della
poetica di
Quasimodo.
Limpegno civile
si unisce al
messaggio
cristiano di
solidariet,
amore e
condanna della
guerra. La lirica,
datata 23
dicembre 1945,
forse fu
influenzata
dal lancio
dellatomica su
Hiroshima e
Nagasaki, perci嘆
la condanna
della violenza 竪
rivolta a tutta
lumanit, non
ai nazifascisti.
19. Parafrasi
Uomo del mio tempo, sei come l'uomo
primitivo, armato di fionda e pietre. Ti ho
visto, eri nell'aereo con ali malvagie e
mortali strumenti di precisione per
sganciare bombe, nel carro armato, al
patibolo e alle ruote di tortura. Si eri tu,
con la tua conoscenza e la tua tecnologia
volte allo sterminio, senza n辿 amore n辿
Dio. Hai ucciso ancora, come i nostri avi
uccisero i primi animali. Il sangue che hai
sparso ha lo stesso odore del sangue di
Abele, ucciso dal fratello. E la freddezza
della frase di Caino, "Andiamo nei campi",
giunge fino a te, nei tuoi giorni.
Commento. La poesia 竪 un appello per
un futuro di pace e di fratellanza. Il
poeta sostiene che luomo moderno 竪
come quello dellet della pietra, uccide
ancora, solo che i suoi strumenti di
morte sono molto pi湛 efficaci. Afferma,
infine, che si potr ristabilire una
pacifica convivenza tra gli uomini, solo se
i figli rinunceranno ai folli ideali di
distruzione e morte dei padri.
Giovani del nostro tempo, dimenticate le
guerre dei vostri predecessori. Le loro
tombe ormai sono perse nella cenere
delle macerie, gli uccelli neri ed il vento
oscurano il loro cuore.
20. FIGURE RETORICHE
ANAFORA
Ripetizione di una stessa parola o
espressione all'inizio di strofe, di frasi o di
pi湛 versi consecutivi.
Versi 3-6, CON CON,
Verso 7, SENZA SENZA,
Verso 8, COME COME COME
SINESTESIA
Accostamento di due parole appartenenti a
due sfere sensoriali diverse.
Verso 14, ECO FREDDA
Associazione di due sensazioni diverse: uditiva
(eco) e tattile (fredda).
METAFORA
Sostituzione di una parola con unaltra,
con cui ha una somiglianza di significato.
Versi 3-4-7-14,
ALI MALIGNE
le ali di un aereo da bombardamento.
MERIDIANE DI MORTE
i quadranti per individuare il bersaglio.
CARRO DI FUOCO
Il carro armato.
SENZA CRISTO
privo di piet cristiana.
NUVOLE DI SANGUE
la polvere sollevata dallesplosione.
21. Ancora dellInferno
Non ci direte una notte gridando
dai megafoni, una notte
di zagare, di nascite, d'amori
appena cominciati, che l'idrogeno
in nome del diritto brucia
la terra. Gli animali i boschi fondono
nell'Arca della distruzione, il fuoco
竪 un vischio sui crani dei cavalli,
negli occhi umani. Poi a noi morti
voi morti direte nuove tavole
La poesia esprime il timore del poeta di una
guerra nucleare e descrive le devastanti
conseguenze di una bomba allidrogeno
sganciata sulla Terra
della legge. Nell'antico linguaggio
altri segni, profili di pugnali.
Balbetter qualcuno sulle scorie,
inventer tutto ancora
o nulla nella sorte uniforme,
il mormorio delle correnti, il crepitare
della luce. Non la speranza
direte voi morti alla nostra morte
negli imbuti di fanghiglia bollente,
qui nell'inferno.
da La terra impareggiabile (1956)
LA GUERRA FREDDA E LA MINACCIA ATOMICA