3. B. F. Skinner
(1904-1990)
Biografia
Predeterminata, regolata, ordinata
Un prodotto dei passati rinforzi
1925: Hamilton College (NY): laurea in inglese, no
corsi in psicologia
Lesse Pavlov e Watson (modello sperimentale)
1931: Ph.D. ad Harvard
4. B. F. Skinner
Discussione di Dottorato: Il riflesso è una
correlazione tra S e R
1938: The Behavior of Organisms
1953: Science and Human Behavior
1990: Attaccò vigorosamente la crescita della
psicologia cognitiva
1990 (ultimo articolo): "Can Psychology Be a
Science of Mind?"
5. B. F. Skinner
Affrontatabile scientificamente solo il
comportamento osservabile
L'attività di indagine scientifica:
- stabilire relazioni funzionali tra stimolo
controllato dallo sperimentatore e la risposta
dell'organismo
- Nessuna presupposizione relativa entitÃ
interne- approccio "empty organism"
6. B. F. Skinner
Disegno di ricerca sul singolo individuo
Un gran numero di soggetti non necessario
Non sono necessarie analisi statistiche
Un unico soggetto fornisce risultati validi e
replicabili
Sono sufficienti I dati raccolti in condizioni
sperimentali ben controllate
Statistiche oscurano le differenze e le
risposte individuali
7. B. F. Skinner – IL CONDIZIONAMENTO
OPERANTE
Watson, Pavlov - Comportamento convenuto:
provocata dal specifico stimolo osservabile
8. B. F. Skinner
Comportamento operante: avviene senza uno
stimolo esterno osservabile
Opera sull'ambiente dell'organismo
Il comportamento è strumentale a garantire
uno stimolo più rappresentativo di
apprendimento nella vita di tutti i giorni
9. B. F. Skinner
Scienza del comportamento: studio di
condizionamento ed estinzione di operanti
Variabile dipendente nella "Scatola di Skinner":
tasso di risposta
Legge di acquisizione
variabile chiave: operare un rinforzo
crea opportuntà per rinforzi addizionali
Differisce da posizioni di Hull e di Thorndike
Thorndike e Hull: spiegazione
Skinner: strettamente descrittiva
12. "Tutto ciò di che abbiamo bisogno di sapere per
descrivere e spiegare il comportamento è
questo: azioni seguite da buoni risultati sono
ripetibili mentre azioni seguite da cattivi
risultati sono meno probabilmente da
recidivare."(Skinner, 1953)
14. COMPORTA. Migliore stato Aumento della prob di
di realizz. ripetizione
Behavior Peggior condiz. Diminuz p. ripetizione
Behavior A
Behavior B
Behavior C Migliore condiz. Behavior C
Behavior D di real. Emerge come il
Behavior E più probabile
LEGGE DELL’EFFETTO
17. RINFORZO POSITIVO = aumentare un
comportamento con una ricompensa
RINFORZONEGATIVO = incrementare un
comportamento rimuovendo uno stimolo spiacevole
quando si verifica un comportamento
PUNIZIONE = diminuendo un comportamento con la
somministrazione di uno stimolo aversivo a seguito di
quel comportamento o rimuovendo uno stimolo
positivo
ESTINZIONE = diminuendo un comportamento non
premiando
TECNICHE DI CONDIZIONAMENTO OPERANTE
18. B. F. Skinner
Focus DELLA RICERCA
Ruolo della punizione nell'acquisizione di ris
Schemi di rinforzo
Estinzione degli operanti
Rinforzi secondari
Generalizzazioni
Soggetti inclusi
esseri umani così come gli anim
19. B. F. Skinner
Schedules of reinforcement
Reinforcement is necessary in operant behavior
Reinforcement schedules
continuous
fixed and variable
ratio and interval
20. Intervallo di schemi: rinforzo si verifica dopo che un certo
periodo di tempo è passato
Intervallo fisso = rinforzo viene presentato dopo un
determinato periodo di tempo
Intervallo variabile= rinforzo viene consegnato con un
schema casuale o variabile
Proporzione di schemi: rinforzo si verifica dopo un certo
numero di risposte
Proporzione fissa= rinforzo presentato dopo un # fisso di
risposte
Proporzione variabile= consegna di rinforzo è variabile, ma
basato su una globale media di risposte
SCHEMI DI RINFORZO
21. Punizione non insegna comportamenti appropriati
Deve essere consegnata immediatamente &
costantemente
Può provocare effetti collaterali negativi
Comportamenti indesiderati possono essere
apprese attraverso la modellazione (aggressione)
Può creare emozioni negative (ansia e paura)
EFFETTI LIMITATI DELLA PUNIZIONE
23. Approssimazioni sucessive/shaping= rafforzare
comportamenti quando si approssimano al
comportamento desiderato
Comportamento superstizioso= Quando comportamenti
persistenti sono rinforzati per coincidenza piuttosto che
funzionalmente
Self-control del comportamento
Evitamento dello stimolo
Saziamento per auto-somministrazione
Stimolazione aversiva
autorinforzo
COME SI APPRENDONO I COMPORTAMENTI
COMPLESSI
24. B. F. Skinner
Comportamento verbale
Parola
comprensione di alcune risposte
Può essere rafforzato da suoni o gesti
25. B. F. Skinner
Macchine Aircribs e teaching machines
1945: aircrib
Macchina di insegnamento inventato nel 1920 da
Pressey promossa da Skinner
1968: The Technology of Teaching
28. B. F. Skinner
Walden Two (1948): una
società comportamentale
Programma di controllo
comportamentale
Tecnologia del
comportamento
Applicazione di risultati di
laboratorio sulla societÃ
allargata
29. B. F. Skinner
modificazione del comportamento
usata in molteplici setting applicati
rinforzo del comportamento desiderato e
estinzione di indesiderato
non venne usata la punizione
30. B. F. Skinner
Critiche del comportamentismo di Skinner
Estremo positivismo
Opposizione alla teoria
desiderio di esplorare oltre I dati
pochi comportamenti studiati
Problema di deriva istintiva
31. B. F. Skinner
Contributi del comportamentismo di Skinner
Influenzò per oltre 30 anni psicologia americana
Il suo obiettivo: il miglioramento della societÃ
Forza e ramificazioni del suo comportamentismo
radicale
32. Teorie di apprendimento sociale: La sfida
cognitiva
The context
Skinner (1963): "Behaviorism at Fifty"
Progresso della psicologia sperimentale negli
Stati Uniti grazie al comportamentismo
Approccio del Social learning/sociobehaviorist
spinto da molti, tra cui alcuni comportamentisti,
riflette la più ampia rivoluzione cognitiva, in
psicologia
33. La psicologia sociale comportamentista
La maggior parte degli studi comportamentisti si è svolto su
animali, questi però non possono essere usati per studiare
comportamenti sociali complessi.
Per la necessità di studiare complessi comportamenti sociali si
infrangono alcuni dogmi comportamentisti.
Si tenta di allargare il concetto di stimolo
teoria Frustrazione-aggressività (Dollard, Doob, Miller, &
Mowrer, 1939)
Si modifica la concezione di apprendimento
Teoria dell’apprendimento sociale (Miller & Dollard, 1941)
L’apprendimento può avvenire anche per imitazione in assenza
di esperienza diretta.
Rinforzo Vicariante
34. NEO-COMPORTAMENTISMO
Da S-R a S-O-R
(O = organismo)
Donald Hebb (1949): per comprendere il comportamento è
necessario comprendere l’azione totale del sistema nervoso e
viceversa. L’energia non è nello stimolo ma nel cervello,
costruito per essere attivo.
Ricerca dei meccanismi di mediazione tra S e R che
permettano di spiegare le differenze individuali di risposta, di
formazione delle abitudini e dei fenomeni più complessi di
comportamento
35. I limiti del Comportamentismo
 studia unità di comportamento troppo piccole
 considera gli esseri umani sostanzialmente uguali agli altri
animali
 concezione dell’essere umano estremamente passiva
(uomo come macchina che risponde a stimoli)
 non riconosce la consapevolezza degli esseri umani
rispetto alle loro risposte comportamentali