Spazio, tempo, materia: Maxwell e lElettromagnetismo classicomadero
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Spazio, tempo, materia: Maxwell e lElettromagnetismo classico
a cura di Adriano Morando
Docente di Elettrotecnica e di Storia ed Epistemologia delle Scienze Elettromagnetiche presso il Politecnico di Milano
"La triplice alleanza spazio, tempo, materia: Maxwell e lElettromagnetismo classico"
Maggiori informazioni: http://www.oilproject.org/EVENT251
Presentazione PowerPoint sulle oscillazioni, le onde meccaniche e il suono. Basata sul libro di testo "Fisica e realt.blu con interactive e-book - Onde" di Claudio Romeni. Il materiale esposto in questa presentazione 竪 stato elaborato a fine didattico come un compito per casa.
Presentazione PowerPoint sulle oscillazioni, le onde meccaniche e il suono. Basata sul libro di testo "Fisica e realt.blu con interactive e-book - Onde" di Claudio Romeni. Il materiale esposto in questa presentazione 竪 stato elaborato a fine didattico come un compito per casa.
1. [Digitare il testo] Pagina 59
CAPITOLO 4: DINAMICA DEI SISTEMI DI PUNTI MATERIALI:
4.1 Il centro di massa.
Nel precedente capitolo si 竪 parlato ampiamente della dinamica di un punto materiale, ossia di quel ramo
della meccanica che si occupa di analizzare le cause che generano il moto di un corpo. In questo capitolo
faremo un balzo in avanti, ossia analizzeremo un sistema pi湛 complesso rispetto al normale punto
materiale. Vedremo di analizzare la dinamica di corpi pi湛 complessi ossia di insiemi di punti materiali. In
particolare, consideriamo il seguente sistema di punti materiali, come mostrato nella figura qui sotto:
Figura 4.1
Ogni punto materiale interagisce con gli altri tramite una forza. Per esempio se il punto materiale che
indichiamo per comodit con il numero 1 interagisce con il punto materiale numero 2, lo fa attraverso la
forza 棣圖爼,爼. Analogamente il punto materiale 2 interagir con il punto materiale 1 tramite la forza 棣圖爼,爼.
Queste due forze avranno la stessa direzione, la stessa intensit, ma verso opposto. In sostanza, vale il terzo
principio della dinamica (principio di azione e reazione). Possiamo pensare di suddividere le forze agenti sul
sistema in forze interne 燹過圖燹
ossia le forze che permettono le interazioni tra le varie particelle costituenti il
sistema, ed in forze esterne 棣圖牀
ossia quelle forze che risultano esterne al sistema preso in considerazione.
Si presti particolare attenzione al fatto che interno od esterno 竪 un concetto fortemente dipendente da
come viene definito il sistema in questione. Inoltre la natura delle forze interne pu嘆 essere di qualsiasi tipo.
Per esempio, le forze esistenti tra le particelle possono essere forze di natura elastica (molle,), oppure
forze di natura gravitazionale, e cos狸 via. E importante notare che la risultante delle forze interne agenti su
una singola particella 竪 non nulla anche se la risultante delle forze interne del sistema 竪 nulla. Quindi si ha:
楷圖牆
犁 棣圖牆
牆
犁 0牆
牆爿爼 (4.1)
Per ogni particella 棆牆 di massa 牆 竪 possibile associargli una posizione, una accelerazione, una velocit, una
quantit di moto, eccetera. Insomma 竪 possibile associargli tutte le grandezze scalari e vettoriali definite
fino ad ora. Detto ci嘆 vediamo di fornire alcuni importanti concetti per capire meglio come affrontare
situazioni in cui siamo in presenza di un sistema di punti materiali. Innanzitutto, definiamo centro di massa
che indichiamo per comodit con 楷圖牆牆 la seguente espressione:
楷圖牆牆 犁
牆牾牆圖牾牾
牆牾牾
(4.2)
2. [Digitare il testo] Pagina 60
Sostanzialmente, il centro di massa 竪 un punto geometrico individuato dalle coordinate del vettore
specificato nella relazione 4.2. Scomponendo tale vettore lungo i relativi assi cartesiani si ottiene:
楮牆牆 犁
牆牆牆
牆牆
椹牆牆 犁
牆牾牆牾牾
牆牾牾
(4.3)
楴牆牆 犁
牆牆牆
牆牆
Si noti che il centro di massa rispetto agli altri n punti materiali presenti nel sistema non dipende dal
sistema di riferimento scelto. Il significato di questa grandezza 竪 quello di centro delle masse. Pi湛
specificatamente, il centro di massa di un determinato sistema ha lo stesso moto di un singolo punto
materiale. Praticamente, il centro di massa da solo descrive la cinematica di tutto il sistema di punti
materiale. Il seguente grafico dovrebbe chiarire le idee:
楷圖牆牆
Figura 4.2
Quando il sistema di punti materiali effettua un moto di tipo traslazionale, ossia non ci sono movimenti
rotativi, Anche il centro di massa ha una sua velocit cos狸 definita:allora il centro di massa descrive molto
bene il moto dellintero sistema. Ma se il sistema di punti materiale in questione subisce anche una
rotazione, allora il discorso cambia. Vedremo meglio questo concetto di traslazione e di rotazione quando
descriveremo il corpo rigido. In sostanza 竪 bene sottolineare che quando si ha una rotazione il moto delle
singole particelle 竪 differente dal moto del centro di massa. Vediamo ora di definire anche la velocit del
centro di massa:
圖牆牆 犁
牆牆圖牾牾
牆牆
犁
牆牾
牾蹜圖
牾
牾蹜牾
牆牾牾
犁
牆牾牆牾牾
牆牾牾
犁
牆圖
牆
(4.4)
3. [Digitare il testo] Pagina 61
Come si pu嘆 facilmente notare, la velocit del centro di massa 竪 uguale al rapporto tra la quantit di moto
complessiva del sistema e la massa totale dello stesso. Pertanto possiamo tranquillamente affermare che il
sistema nel suo complesso si muover con velocit pari a 圖牆牆 ed avr la sua massa totale pari a m e la sua
quantit di moto pari a 棆圖. Pertanto, si avr:
棆圖 犁 圖牆牆 (4.5)
Nella maniera analoga 竪 possibile ricavare laccelerazione del centro di massa:
椽圖牆牆 犁
牆牆圖牾牾
牆牆
犁
牾蹜=圖牾
牾蹜牾
牆牾牾
犁
牆牾牆圖牾牾
牆
(4.6)
Se il sistema di riferimento risulta essere inerziale possiamo scrivere:
牆椽圖牆 犁 棣圖牆 犁 棣圖牆
牆
犁 棣圖牆
牀
Siccome per嘆 la risultante delle forze interne 竪 nulla si pu嘆 tranquillamente scrivere:
椽圖牆牆 犁 楷圖牀
(4.7)
Pertanto il centro di massa si muove come un punto materiale in cui si sia concentrata tutta la massa del
sistema ed a cui si sia applicata la risultante delle forze esterne. Supponiamo ora che la risultante delle
forze esterne risulti essere nulla. In tal caso si ha:
椽圖牆牆 犁 0 圖牆牆 犁 椰椽 棆圖 犁 椰椽
Pertanto, se la risultante delle forze esterne 竪 nulla allora la quantit di moto complessiva del sistema
rimane costante nel tempo e pertanto il centro di massa si muove di moto rettilineo uniforme. Prendiamo,
a titolo di esempio, due punti materiali P1e P2 isolati e posti ad una certa distanza luno dallaltro.Questi
due punti possono interagire tra loro:
Figura 4.3
棆圖爼 犁 棆圖爼 犁 爼汲圖爼 犁 爼金圖爼 犁 椰椽 楷圖牀
犁 0
Derivando rispetto al tempo si ottiene:
際爼汲圖爼 犁 爼金圖爼近 犁 爼宮峻爼 犁 爼芹峻爼 犁 0
Pertanto, si ottiene:
棣圖爼 犁 犁棣圖爼
Si presti attenzione che questultimo risultato non 竪 il terzo principio della dinamica,in quanto non 竪 detto
che le due forze abbiano la stessa retta di azione. Questa cosa la rispenderemo quando descriveremo nel
dettaglio il principio di conservazione del momento angolare.
4. [Digitare il testo] Pagina 62
Infine vale la pena citare il fatto che,a volte,quando si studiano problemi riguardanti la dinamica di un
sistema di punti materiali, 竪 opportuno considerare come sistema di riferimento il sistema di riferimento
del centro di massa, ossia il sistema di riferimento che ha come origine il centro di massa.
4.1 gli urti.
Pu嘆 capitare, quando si lavora con pi湛 particelle, che queste durante la loro traiettoria urtino un ostacolo o
addirittura si urtino tra di loro. Anzi a volte tale urto 竪 necessario per sprigionare lenergia occorrente. Si
pensi per esempio allesplosione di una bomba atomica. I protoni presenti nel nucleo di Uranio vengono
continuamente bombardati da altre particelle chiamate neutroni (torneremo nel dettaglio del fenomeno
pi湛 avanti). Innanzitutto durante un urto intervengono determinate forze che sebbene sono intense, sono
anche di breve durata. Tali forze vengono dette forze impulsive. Chiaramente durante un urto pu嘆
succedere che:
1. Ci sia la totale distruzione dei corpi coinvolti;
2. Ci sia una deformazione dei corpi coinvolti;
3. Ci sia un rimbalzo dei corpi interessati allurto;
4. Ci sia la fusione dei corpi interessati;
Ricordandoci che un corpo di massa m sottoposto allazione di forze aventi risultante 楷圖 subisce
unaccelerazione 椽圖 tale che:
椽圖 犁
楷圖
Chiaramente laccelerazione 竪 la variazione di velocit nel tempo e pertanto si scrive:
椽圖 犁
圖
Ma si pu嘆 anche scrivere:
圖
犁
楷圖
楷圖 犁
圖
犁
際圖
犁
棆圖
Il prodotto della risultante delle forze agenti sul corpo per dt mi fornisce limpulso della forza. Quindi, per
definizione si ha:
棆圖 犁 楷圖 (4.8)
Limpulso della forza risultante 竪 uguale alla variazione della quantit di moto. Detto ci嘆, se al posto di un
singolo corpo abbiamo pi湛 corpi, allora la quantit di moto complessiva del sistema sar data dalla somma
vettoriale di tutte le singole quantit di moto.
5. [Digitare il testo] Pagina 63
Per lormai noto principio di azione e reazione, durante la collisione tra due corpi, agiscono due forze uguali
ma opposte e quindi si hanno due impulsi uguali ma opposti. Pertanto, in base a quanto appena detto si
ottiene:
棆圖爼 犁 犁棆圖爼
Consideriamo,a titolo di esempio, due particelle che collidono tra loro. Se il sistema complessivo 竪
composto soltanto da queste due particelle, allora le uniche forze agenti sono forze di natura interna
dovute chiaramente allurto e pertanto si ottiene la costanza della quantit di moto:
棆圖爼 犁 棆圖爼 犁 0
Quindi se la risultante delle forze esterne 竪 nulla, allora la quantit di moto si conserva. Tale principio 竪
detto principio di conservazione della quantit di moto. Quando si dice che la risultante delle forze esterne
竪 nulla significa che forze esterne al mio sistema meccanico composto dai corpi interessati dallurto si
annullano a vicenda. Forze esterne al sistema meccanico possono essere, per esempio, la forza di attrito, la
forza gravitazionale, e cos狸 via. Durante la collisione tra i corpi per嘆 le forze impulsive sono cos狸 intense da
rendere trascurabili le forze esterne. Quindi il principio di conservazione della quantit di moto si pu嘆
sempre utilizzare, a patto che vengano considerati, nei calcoli, listante immediatamente precedente
allurto e listante immediatamente successivo allo stesso. Analizziamo ora i principali tipi di urto,
partendo dallurto completamente anelastico dove i corpi dopo lurto rimangono attaccati.
1 2
Figura 4.4
Figura 4.5
Nelle figure 4.4 e 4.5 vengono mostrati due corpi di massa rispettivamente 爼 爼 poco prima e poco
dopo lurto. Appena dopo lurto si avr un corpo con massa totale pari a: 爼 犁 爼. Vediamo come si
conserva la quantit di moto:
爼汲圖爼 犁 爼金圖爼 犁 際爼 犁 爼近獅圖牆牆
Quindi la somma delle quantit di moto dei due corpi appena prima dellurto 竪 pari alla quantit di moto
del sistema complessivo appena dopo lurto, dove per嘆 si considera la quantit di moto del centro di
massa, visto che a tutti gli effetti il sistema risultante 竪 un sistema di punti materiali, e quindi un sistema
complesso. Pertanto la velocit del centro di massa sar:
圖牆牆 犁
牆牋牆圖牋爼鉦牋牆圖牋
牆牋爼鉦牋
(4.9)
6. [Digitare il testo] Pagina 64
Vediamo ora come si comporta lenergia cinetica a causa dellurto completamente anelastico:
1
2
爼汲爼
爼
犁
1
2
爼金爼
爼
犁
1
2
際爼 犁 爼近獅牆牆
爼
E necessario notare fin da subito che lenergia cinetica finale ovviamente inferiore rispetto allenergia
cinetica iniziale, e questo perch辿 in questo tipo di urto viene assorbita proprio lenergia cinetica,in quanto
dopo lurto il sistema comprensivo dei due corpi si muove con velocit minore. Vediamo un esempio di
urto completamente anelastico.
ESEMPIO: Supponiamo di avere a disposizione un recipiente verticale al cui interno 竪 presente una molla
avente una determinata costante elastica che per comodit indichiamo con il carattere K. Sulla molla viene
appoggiato un disco di massa M . Supponiamo che un corpo di massa m urta in maniera completamente
anelastica il disco. La velocit del corpo prima dellurto 竪 v. Vediamo come calcolarci lenergia dissipata
durante lurto.
Figura 4.6
Siccome lurto 竪 completamente anelastico si conserva soltanto la quantit di moto e non lenergia cinetica.
Pertanto possiamo tranquillamente scrivere:
犁 際 犁 椚施
Pertanto possiamo tranquillamente ricavarci la velocit finale del disco pi湛 la pallina:
楔 犁
犁 椚
Siccome lenergia cinetica non si conserva si ha:
爼
爼
爼
犁
爼
爼
際 犁 椚施伍
Possiamo, dato che conosciamo V, calcolarci la variazione di energia cinetica come:
棗牆 犁
1
2
際 犁 椚施伍
犁
1
2
爼
7. [Digitare il testo] Pagina 65
Al contrario dellurto completamente anelastico, nellurto elastico si conserva anche lenergia cinetica, e
questo implica che le forze interne sono di natura conservativa. In questo tipo di urto, si ha una
deformazione, come nel caso dellurto completamente anelastico, con la sola differenza che
successivamente allurto, le particelle riprendono il loro stato iniziale, ossia il loro stato poco prima
dellurto. Graficamente si ha:
PRIMA DELLURTO
DOPO LURTO
Figura 4.6
Pertanto in questo tipo di urto si conserva sia la quantit di moto sia lenergia cinetica. Pertanto si ha:
1
2
爼汲爼
爼
犁
1
2
爼金爼
爼
犁
1
2
爼汲爼,牆牆牆
爼
犁
1
2
爼金爼,牆牆牆
爼
爼汲爼 犁 爼金爼 犁 爼汲爼,牆牆牆 犁 爼金爼,牆牆牆
Vediamo subito un esempio.
ESEMPIO: Supponiamo di avere un corpo di massa m che procede con velocit v e che urta un altro corpo
di massa M che 竪 in quiete. Ritenendo lurto perfettamente elastico si vuole determinare la velocit con cui
i due corpi si muovono dopo lurto. Graficamente si ha:
Figura 4.7
Siccome lurto 竪 elastico si ha la conservazione sia della quantit di moto sia dellenergia cinetica e pertanto
si pu嘆 tranquillamente scrivere:
犁 牆 犁 楔椚牆
Dove con 牆 si indica la velocit della particella di massa m dopo lurto, mentre con 楔牆 si indica la velocit
della particella di massa M subito dopo lurto. Analogamente si ha per lenergia cinetica:
1
2
爼
犁
1
2
牆
爼
犁
1
2
楔椚牆
爼
8. [Digitare il testo] Pagina 66
Pertanto, date le due espressioni appena citate (principio di conservazione dellenergia cinetica e principio
della quantit di moto), 竪 possibile calcolare le due velocit finali richieste dal problema. Pertanto:
犁 犁 牆犁 犁 楔椚牆
爼
犁 牆
爼
犁 楔椚牆
爼
Analizziamo il principio di conservazione dellenergia cinetica:
犁爼
犁 牆
爼
犁 犁 楔椚牆
爼
犁 犁 牆 犁犁 犁 牆 犁 犁 楔椚牆
爼
Dividendo ora ambo i membri delle due equazioni appena ottenute si ha:
牆牆爼逗牾 牆爼鉦牾
牆犁牆爼逗牾犁
犁
牆牆蹜
牋
牆牆蹜
犁 牆 犁 楔牆
Con:
牆 犁
牆牆爼逗牆蹜
牆
犁
牆牆爼逗材爼鉦牾
牆
牆 犁
爼謹牆蹜
牆爼鉦
Nellurto anelastico invece i corpi dopo lurto si separano come avviene nellurto elastico con la sola
differenza che non si conserva lenergia cinetica in quanto una certa frazione di essa viene assorbita. Giunti
a questo punto possiamo tracciare una conclusione del presente paragrafo fornendo una descrizione di
massima dellurto e dei vari tipi di urto. Innanzitutto, un urto 竪 una iterazione tra due o pi湛 corpi, e tale
iterazione avviene in un piccolissimo (tendente allinfinito) istante di tempo. In tale lasso di tempo, i corpi
esercitano tra loro forze intense di breve durata chiamate forze impulsive. Un urto pu嘆 essere elastico, ed
in tal caso si ha la conservazione, oltre che della quantit di moto anche dellenergia cinetica. Un urto pu嘆
anche essere anelastico ed in tal caso si ha una perdita dellenergia cinetica. Infine nel caso di un urto
completamente anelastico, abbiamo che i due corpi rimangono attaccati dopo lurto e si ha la massima
dissipazione di energia cinetica. Esempi classici di urti elastici sono gli urti tra le palle da biliardo. In urti di
questo tipo non si ha alcuna deformazione del corpo. La dissipazione dellenergia cinetica avviene mediante
scambio di energia termica con lambiente circostante. Ma analizziamo ora un caso particolare di urto, ossia
lurto di un corpo in movimento contro una parete.
Figura 4.8
Il corpo di massa m quando urta la parete trasmette alla stessa un impulso che 竪 uguale alla differenza
della quantit di moto prime e dopo urto. Pertanto si scrive:
9. [Digitare il testo] Pagina 67
棠 犁 圖 犁 圖牆 犁 圖牆
Siccome lurto 竪 elastico si conserva anche lenergia cinetica e pertanto si scrive:
1
2
牆
爼
犁
1
2
牆
爼
Si noti inoltre che, scomponendo il moto lungo gli assi cartesiani x e y si ottiene:
x
y
Figura 4.9